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Nelle due sale espositive del museo vengono esposte più di 160 opere del pittore Rudolf Stolz (1874 - 1960). Nella prima metà del 1900 l'artista autodidatta era uno dei più conosciuti pittori del Tirolo dopo Egger-Lienz. Il soggetto prediletto del pittore era la Madonna. Esposizione straordinaria nel museo Rudolf Stolz durante l'estate 2021: Amon e Fingerle 1906 -1940: Liebe für das Haus (Amore per la casa)
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Residenza degli omonimi conti, Castel Tirolo ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo.
Oggi, Castel Tirolo ospita il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano, incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri.
Le tracce architettoniche più antiche si trovano nel fortilizio antemurale: uno scavo archeologico ha portato alla luce tre chiese databili tra il VI e il XI secolo. Nel palazzo meridionale si possono ammirare i due portali romanici, mentre la cappella di San Pancrazio, edificata su due piani, contiene bellissimi affreschi gotici. La presunta camera nuziale della contessa Margarete di Tirolo, detta “Maultasch”, si trova nel cosiddetto “Mushaus”. Nel mastio, completato solo dopo il 1902, è possibile ripercorrere in 20 tappe l’appassionante storia dell’Alto Adige nel XX secolo. Quella che un tempo fu la sede degli edifici di servizio, ospita oggi le mostre temporanee.
Nel 1900 Josef Runggaldier fece costruire una cappella in onore di San Giuseppe, in segno di ringraziamento per essere sopravvissuto a un incidente di lavoro nel bosco. All’interno, un dipinto commemora l’accaduto.
Nel 1979 il progetto di ampliamento della cappella fu bloccato, ma nel 1981 si decise di costruire una nuova chiesa, che fu consacrata nel 1984.
La chiesa è situata sul colle di S. Valburga a partire dal secondo secolo. Tuttavia , si pensa che in quel luogo sorgesse già in precedenza un santuario. Campanile e abside sono costruiti in stile romanico risalgono al XII secolo. Alla fine del XV secolo le finestre vennero ingrandite con l'inserimento di archi a sesto acuto, i quali aumentarono le dimensioni dell'abside - in precedenza di forma rotonda - e lo trasformarono in un presbiterio gotico. Nel 1840 fu allungata la navata centrale, nel 1867 vennero restaurate le campane. L'immagine nell'altare maggiore rappresenta Santa Valburga, i due altari laterali sono dedicati al Sacro Cuore di Gesù e Maria. Sull'arco della navata è possibile ammirare un dipinto di Peter Fellin di Merano. Dello stesso artista sono anche i dipinti a muro che raffigurano la protettrice Santa Valburga e il dipinto dello zio di questa, San Bonifacio. La leggenda narra che si tentò di trasferire più volte la chiesa nel centro del paese, ma invano, poichè si dice che Santa Valburga tornò sempre al proprio luogo di origine, ovvero sul colle.
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Roseto Uhrerhof a Bulla, un’attrazione botanica unica Vi aspetta nel roseto più alto d’Europa a 1.500 m dell’albergo Uhrerhof a Bulla. La varietà di 6.000 rose e di oltre 150 specie diverse, estese su un pendio profumato, Vi daranno modo di godere della bellezza della natura. È aperto nei mesi di luglio, agosto e settembre ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 17.30, lungo il pendio presso l’Hotel Uhrerhof a Bulla. Cani non ammessi.
Un palco in mezzo ai vigneti, dodici suite e un castello. In ampi spazi il lusso della semplicità si mescola con uno scenario emozionante. Il Castello di Plars è molto più di un luogo di vacanza sudtirolese di classe. È una sensazione di vita, è un punto di incontro, simpatico e familiare, dove la libertà è il tema principale e dove il soggiorno è arricchito dal piacere e dalle scoperte dei vini.
Torri signorili e merli pieni di storia, finestre ad arcata: il Castello di Plars emana tradizione e unisce un’atmosfera di altri tempi piena di fascino ad un ambiente di classe in stile più moderno.
Le antiche cantineChi va alla ricerca di cose preziose all’interno delle mura storiche del Castello, trova dei veri tesori nelle cantine con il soffitto a volta: botti originali di tempi remoti, attrezzature antiche, bottiglie di vino ricoperte dalla polvere degli anni. È come se il tempo si fosse fermato 110 anni fa. Con la differenza che oggi tutto questo ha molto più valore.
I giardini del Castello con la NUOVA piscina panoramica a sfioroDal lato sud del Castello un sentiero fiorito conduce alla piscina panoramica. Immersi in un giardino di bellissime rose, ortensie e oleandri sentirete aprirsi il cuore. Un libro per rilassarsi, i raggi del sole che scaldano la pelle, …. un salto rinfrescante in piscina. Carpe diem!
NOVITÀ: il saloneUn gioiello di architettura riuscito perfettamente. Il nuovo salone avvolge un‘atmosfera storica con ammaliante modernità. Luminoso, con un design di gran gusto e una vista spettacolare su Merano e sulle cime delle sue montagne. Qui riesce facile riposare, ma é ancora più bello godersi la vita.
Chiesa parrocchiale con un altare neogotico. Nel cimitero riposa il noto alpinista Viktor Wolf Edler v. Glanvell.
Abbigliamento sportivo funzionale per alpinismo, arrampicate, escursioni sci alpinistiche, ski-freeride e trailrunning da borse e zaini fino ad abbigliamento di taglie comode.
Gli orari potrebbero variare nel periodo estivo e nel periodo natalizio.
Potete contattarci anche via Whatsapp al numero 329 7448966
Helmuth Runggaldiert scolpisce sculture in legno originali della Val Gardena, con i migliori prodotti.
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La Giardineria a conduzione familiare, accanto al Biergarten di Caldaro Vi offre piante per esterno e interno, mazzi di fiori e una grande scelta di coprivasi e addobbi per casa e giardino. Visitateci!
Gli edifici sacri sono spesso legati a saghe e leggende. A Sorafurcia la costruzione della chiesa di S. Volfango è legata a un orso. L’animale avrebbe aggredito il contadino del maso Arndt sul Furcia, e questo avrebbe fatto voto di costruire una chiesa.
La chiesa fu probabilmente costruita nel 1220-1225 ed è dedicata all'Assunzione di Maria. Nel corso degli anni la chiesa si cambinava: Fu ampliato nel 1510 e ricostruito in stile gotico. La torre non molto alta fu probabilmente costruita intorno al 1300: Mostra già i segni del prossimo gotico, come le finestre ad arco leggermente affilate. Questa torre non fu ingrandita durante la ricostruzione del 1510, e così oggi, accanto alla grande chiesa, fa un'impressione piuttosto modesta.
Il castello Rechtenthal nei giorni d'oggi non é visitabile perché é un'Accademia d'aggiornamento.
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Pur trovandosi al di fuori del comune di Caldaro, la leggendaria rovina di Castelchiaro, oltre a essere una meta raggiungibile con una tranquilla passeggiata, è parte integrante della zona. Eretto nel 1250 dai Signori di Rottenburg, il castello veniva protetto dalla sua collocazione e da imponenti mura di cinta. Molti castelli dei Rottenburg furono distrutti nei conflitti col duca del Tirolo Federico IV del 1410, ma Castelchiaro passò intatto di proprietà al sovrano che lo mise a disposizione dei capitani di Caldaro. Per lungo tempo Castelchiaro fu sede del tribunale di Caldaro. Nel XVII secolo la struttura fu dimessa e da lì ebbe iniziò il suo decadimento. Sono rimaste conservate parti delle mura di cinta e la porzione con gli affreschi del XV secolo. Suggestiva la vista che si offre dall’alto sul Lago di Caldaro, la Strada del Vino e la Valle dell’Adige. Ideale anche per un picknick.
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La chiesa romanica, risalente al XIII secolo, è intitolata a S. Leonardo. Pregevole l'altare maggiore del XVIII secolo.
L'edificio più imponente di S. Paolo è senza dubbio la chiesa parrocchiale nel centro del paese. Non sorgono dubbi sul fatto che questo comune, nel 1147, una volta divenuto diocesi d'Appiano con sede a S. Paolo, fosse il più ricco dell'Alto Adige perché sostenuto dall'impegno finanziario di ricchi possidenti di questa zona, come vuole la tradizione. Dopo il 1786 la diocesi venne divisa per la prima volta in Cornaiano (Cornaiano, Colterenzio e Frangarto) e S. Paolo (S. Paolo, S. Michele, Monticolo, Monte, Missiano, Riva di Sotto, Predonico e Gaido). Nel 1921 questo accadde per la seconda volta: il capoluogo del comune, S. Michele/Appiano, divenne la nuova diocesi di S. Michele insieme a Monticolo, Ganda, Pigano e la parte più a sud di Appiano/Monte. Grazie ai copiosi finanziamenti, nel 1484 si iniziò la costruzione di una chiesa particolarmente bella. Le dimensioni dell'impresa erano enormi e solo nel 1533 l'opera venne ultimata. Il campanile, alto 86 m, fu costruito separatamente, ossia nel periodo che va dal tardo XV sec. fino alla metà del XVII. Per questa ragione, esso presenta due diversi stili: mentre la parte inferiore e centrale è in stile gotico, la sommità con la cupola a cipolla è tipicamente barocca. Al suo interno trovano posto ben 9 campane; la più grande pesa 5 tonnellate ed ha la tonalità del LA. Il suo suono potente ma dolce ci ricorda che questo "strumento di Dio" è il secondo della regione in ordine di grandezza. Una meridiana risalente al 1718, un monumento funerario in memoria dei nobili Firmian, Khuen, Thun, resti tardo-gotici, pitture a secco... sono solo alcune delle tantissime testimonianze storiche dammirare! Un'ultima cosa: la chiesa di S. Paolo è l'unica chiesa dedicata esclusivamente a questo santo. Non è cosa scontata, perché Paolo viene sempre ricordato insieme a Pietro.
La rovina Caldiff si trova sopra Egna a Mazzon e lascia intravedere in un vecchio edificio costruito probabilmente intorno al 1200. Il castello è stato abitato tra il XVI e XVIII secolo dalla nobile famiglia di Enn e in parte è decaduto dopo un incendio. Dopo i lavori di ristrutturazione solo alcuni resti delle mura, così come anche affreschi e pitture murali sono esistenti. La rovina è raggiungibile attraverso il vecchio sentiero del castello.
Il suo nome deriva dal colore rosso dipinto sui muri esterni. La Torre Rossa é stata costruita nel 1430 e viene chiamata anche la Torre Horenberger.
A nord di Bolzano all'ingresso della Val Sarentino e di fronte a Castel Roncolo, si trova la rovina di Castel Rafenstein. Palazzo e mura di cinta vennero costruiti già nel XIII secolo, mentre nel XIV secolo il castello venne ampliato con l'edificazione di serraglio, torre d'ingresso e ala sud. Nel XVI secolo il castello venne infine fortificato con serraglio e bastione circolare in base alle nuove esigenze militari in modo da poter difendere il complesso dalle armi da fuoco.
La rovina è accessibile in occasione di eventi e manifestazioni.
La residenza risale al XII secolo ed è di proprietà dei discendenti del cavaliere Franz Ferdinand von und zu Goldegg. Nel giardino del castello di possono ammirare alberi provenienti dall'area mediterranea, come un tasso, un cedro ed una sequoia di 140 anni, alta 45 metri.
Gli spazi interni non sono visitabili.
Sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica e gotica fu costruita la chiesa barrocca piú imponente di tutta la Val Pusteria. L'architetto di Dobbiaco Rudolf Schraffl fu direttore dei lavori. Nel 1804 il Campanile che si erige a nordovest della navata centrale fu staccato dal corpo dell'edificio.
In alto, sopra il paese di Nalles, su una roccia a forma di naso con tre lati in ripida pendenza, che si erge al margine della gola del rio Sirmiano, troneggia la rovina Payersberg. La roccaforte fu costruita nel primo trimestre del XIII secolo da Payr, citato dal 1165 quale ministro del Conte di Appiano. L'accesso al torrione rettangolare a quattro piani, situato nell'area più soggetta agli attacchi, avveniva attraverso una porta collocata al secondo piano. Al terzo piano, abitato, si giungeva attraverso una scala che portava in alto. Allo stesso piano si trova l'apertura di una finestra ampia quattro metri; un camino a punta dal rivestimento tondeggiante manteneva calda la stanza. Passando attraverso un portoncino si poteva accedere al cammino ligneo della ronda, che si snodava attorno al torrione. A sud del torrione e protetto da esso, si trovava il piccolo palazzo, oggi in rovina. Ad est, sono ancora visibili i resti della cappella della roccaforte in stile tardo gotico. La roccaforte fu ristrutturata nel XVI secolo sotto il cavaliere Jakob von Boymundt-Payersberg e fu dotata di nuove fortificazioni. Allo stesso periodo risale la costruzione della porta settentrionale, con l'attuale portone di ingresso e il bastione circolare. Sopra il portone si trova lo stemma dei Payersberg con l'anno 1560. Già Marx Sittich von Wolkenstein, però, che redisse una descrizione regionale attorno al 1600, riferiva che Payersberg era decaduto e non più abitabile. Evidentemente questa trascuratezza aveva a che fare con l'edificazione di Castel del Cigno/Schwanburg a Nalles, che rispondeva meglio alle esigenze di uno stile di vita più confortevole. Fino all'estinzione dei conti von Payersberg, nel 1791, la roccaforte restò in loro possesso. Oggi appartiene alla famiglia Malpaga e funge da appartamento e da edificio di servizio per la rispettiva azienda agricola. A Sirmiano di Sopra, accanto al Rainerhof, il maso dalla posizione più elevata del comune di Nalles, si scorge un edificio simile ad una torre, che si distingue nettamente dai masi circostanti e manifesta immediatamente la sua appartenenza ad una roccaforte di cavalieri. Si tratta della cosiddetta Jagdturm (la torre della caccia), che fungeva da luogo di soggiorno del conte von Payersberg durante i periodi di caccia e nelle estati calde. La straordinaria torre di Castel Payrsberg, che troneggia, alta, sul paese di Nalles ed è visibile da molto lontano, è l'emblema del paese e impreziosisce l'attuale logo della località di Nalles.
Castel Payersberg è stato ristrutturato nel 2024 ed offre da allora una location di prima classe per momenti indimenticabili. La struttura di nuova concezione, con la sua vista panoramica, è ideale per una varietà di occasioni, come matrimoni, concerti, feste aziendali, compleanni o conferenze.