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    Ciclismo
    363 Latemar Ronda - Collegamento Ega
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    Un classico della Val d’Ega, la Latemar Ronda offre un panorama splendido sulle Dolomiti ed è un tour da sogno per tutti coloro che vogliono avvicinarsi il più possibile al Latemar in mountain bike.

    Il Massiccio del Latemar può essere facilmente scoperto in senso orario sia dai principianti della mountain bike che dalle famiglie durante un tour di un'intera giornata senza grandi salite. Punto di partenza di questo tour panoramico unico nel suo genere possono essere i paesi di Nova Levante, Carezza o Obereggen.

    Difficoltà: facile
    338 m di dislivello
    11.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Graveltour: Al lagosanto
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Un tour impegnativo ed emozionante su strada sterrata che attraverso il “confine verde” dei boschi dell'Alto Adige porta in Trentino e più precisamente al Lago Santo. Sentieri forestali e boschivi si snodano attraverso una foresta misteriosa su terreno terroso e impongono una buona padronanza della gravel bike.

    È un tour che esige una buona dose di spirito d'avventura. Nella zona di confine tra l'Alto Adige e il Trentino, il bosco è avvolto da un fascino incantato e si ha la sensazione di non riuscire a venirne fuori. Ma il tour merita per diversi motivi. Per assaporarne la rilassante tranquillità, divertirsi pedalando sui sentieri in parte terrosi e per la meta che vale comunque una gita: l'idilliaco "Lago Santo". All'andata, il percorso conduce rapidamente sopra al Lago di Caldaro, scendendo nella Valle dell'Adige. Ad Ora inizia la salita sul versante orientale della valle, con il percorso lungo il vecchio tracciato della ferrovia della Val di Fiemme che assicura fantastici panorami sul sud dell'Alto Adige. Raggiunte le ultime frazioni, si sfugge alla civiltà e si sale fino a sella di Caprile su strade forestali. Dopo una breve discesa, si raggiunge la piccola frazione di Caprile a 1000 metri sopra la Valle dell'Adige, ultimo piccolo avamposto dell'Alto Adige prima del confine con il Trentino. Ora, su sentieri a fondo terroso, il percorso si addentra in un bosco selvaggio e, attraverso sentieri di terra, raggiunge il Lago Santo.

    Ma l'avventura non è ancora finita. Una discesa a tutta velocità vi riporterà a Salorno sulle rive dell'Adige. La pista ciclabile lungo il fiume è la via più veloce per tornare al Lago di Caldaro, dove fermarsi a Campi al lago per un tuffo o fare uno spuntino. L'anello è completo solo dopo aver affrontato gli ultimi 200 metri di dislivello fino all’abitato di Caldaro. Lungo il percorso si incontrano alcuni punti di ristoro, ad esempio l'Albergo Lago Santo e altri a Salorno. Anche Egna merita una deviazione. La pista ciclabile passa proprio qui.

    Varianti: l'itinerario può essere percorso anche al contrario, ma in questo caso si devono affrontare alcune ripide salite da Salorno al Lago Santo.

    Difficoltà: facile
    1871 m di dislivello
    83.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike MTB-Tour: Giro panoramico
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Oltre ad offrire eccezionali scorci panoramici su Caldaro e sui vigneti circostanti, questo è un fantastico tour nel bosco. Probabilmente però, presi dalla tecnica di guida e dal divertimento, resterà poco tempo per gustare il panorama. Dopo la salita da Caldaro, per un breve tratto lungo la Strada della Mendola e poi su un lungo sentiero di ghiaia, inizia il lungo tratto di trail: dapprima si scende lungo un segmento accidentato e pietroso che richiede la massima concentrazione anche ai ciclisti più preparati. Dopo poco meno di 300 metri si supera questo ripido passaggio per svoltare con decisione a destra imboccando un sentiero stretto e scorrevole che si snoda nel bosco, in parte con serpentine piuttosto serrate. Questo sentiero è quello che i biker definiscono "flow trail": si scorre velocemente lungo il tracciato per lo più coperto di foglie, infilandosi nelle curve e affrontando piccoli dossi. È un po’ come andare sulle montagne russe, forse più divertente. Dopo questo fantastico tratto si arriva finalmente a un sentiero di ghiaia che, attraversato il tunnel della funicolare della Mendola, si riallaccia a un sentiero. Si procede in piano o in leggera salita lungo il pendio fino a raggiungere un'altra strada sterrata che conduce a Ziegelstadel ed è segnalata come Alta Via di Caldaro. Da qui si snodano meravigliosi sentieri forestali in salita e in discesa. Una breve capatina a Termeno e poi via verso il Lago di Caldaro, in estate un chiaro invito a fare un tuffo. Dopo esservi rifocillati, dovrete obbligatoriamente affrontare un dislivello di 180 metri sulla pista ciclabile fino a Caldaro, dove concludere il tour con un calice di vino nella piazza del paese.

    Varianti: seguire la strada della Mendola e scegliere il tour "Penegal" o "Malga Romeno".

    Da non perdere: la funicolare della Mendola, il Lago di Caldaro, il bellissimo panorama sui vigneti e sui frutteti.

    Difficoltà: facile
    1008 m di dislivello
    33.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: Sopra il tetto della capitale
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Un tour impegnativo, con molte rampe brevi e ripide che impongono rapporti bassi. Chi decide di accettare la sfida e la affronta potrà librarsi sopra i tetti di Bolzano fino a San Genesio lasciandosi alle spalle la frenesia della città tra i lussureggianti prati alpini sulla strada che porta a Meltina. Si parte da Piazza Principale (Caldaro) e si procede su Via Stazione fino a Via delle Cantine (punto di partenza alternativo). Arrivati alla vecchia locomotiva, inizia la pista ciclabile che conduce nel cuore di Bolzano. Si prosegue sempre sulla pista ciclabile, prima lungo l’Adige, poi lungo il torrente Talvera, che scende dalla Val Sarentino e a Bolzano si immette nell’Adige. A nord di Bolzano, dalla strada principale che porta a Sarentino, sale la strada per San Genesio. Ed ecco il primo punto di forza di questa escursione: la strada si snoda in salita attraverso due gallerie fino alla balconata panoramica con vista libera sulla città e sulla Val d'Adige. Presto si raggiunge San Genesio, la località principale dell’altopiano. Le strade diverranno progressivamente più strette mentre si continua a salire verso la Sella di Schermoos, il valico che collega San Genesio a Meltina. Ora è più probabile incontrare contadini sui loro carri di fieno che abitanti della città a bordo delle loro decappottabili. Il contesto è più tranquillo e la strada si sta progressivamente adattando al carattere selvaggio dei dintorni. Ora il percorso si fa tortuoso e aritmico: cambierete spesso marcia, e lo farete più spesso di quanto cambierete direzione. Finché non avrete superato la Sella di Schermoos, dovrete occasionalmente inserire il turbo procedendo a marce molto basse. Nella discesa dal valico a Meltina si raccomanda prudenza, perché inizialmente la strada è stretta e insidiosa. Ma una volta raggiunta Meltina, si svolta sulla strada più ampia e ben percorribile che inizialmente costeggia l'altopiano. Ora si procede in alto, sopra la Valle dell'Adige tra Merano e Bolzano, scoprendo un altro volto della regione. Questa emozionante discesa è caratterizzata da alcune curve. Un vento caldo soffierà contro fino a Terlano, tra i vigneti alle porte di Bolzano. Da questo momento in poi sono le vigne a determinare il carattere di questa escursione che non si snoda direttamente sulla strada principale per Caldaro, ma su piccole strade secondarie non trafficate che attraversano i villaggi vinicoli. Dovrete far lavorare ancora un po’ i muscoli fino a quando, subito dopo Bellavista, non avrete raggiunto Villa di Mezzo, la frazione più in alto di Caldaro. Solo ora potrete scendere agevolmente in centro città e magari concedervi un bel caffè o un calice di vino a coronamento di questa interessante escursione.

    Variante: l’escursione può essere fatta anche al contrario. In questo caso però è necessario prestare un po' più di attenzione nelle gallerie durante la discesa verso Bolzano dove visitare il centro storico e Via dei Portici.

    Difficoltà: facile
    1990 m di dislivello
    74.8 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike MTB-Tour: Alta via di Caldaro per Castelvecchio
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Un tour che permette di esplorare l’area ciclistica di Caldaro su un circuito di circa 20 chilometri. Il giro si snoda su sentieri forestali scorrevoli, belli e intervallati da punti panoramici da cui gustare la vista sui vigneti e sul Lago di Caldaro. Già il nome “Alta Via” indica che il percorso inizia in salita partendo da Caldaro: la parte più faticosa dei 500 metri di dislivello del tour, si snoda proprio all'inizio. Da Piazza Principale si sale attraverso le frazioni più alte di Caldaro, Pozzo e San Nicolò, fino all’Alta Via di Caldaro, da dove la Strada della Mendola prosegue fino al passo. Ma questa strada principale la si attraversa solo due volte prima che, nel bosco, l’Alta Via di Caldaro sia all'altezza del suo nome e continui a guadagnare quota fino a passare per la funicolare della Mendola. Ora inizia la parte più divertente scendendo lungo i sentieri boschivi fino a raggiungere la stazione forestale “Ziegelstadel”. Il bosco è frequentemente intervallato da punti panoramici che meritano una sosta. Da “Ziegelstadel”, un sentiero scende a Castelvecchio, la frazione più tranquilla di Caldaro, nascosta dietro il bosco su un altopiano soleggiato sopra il lago. Una sosta alla locanda Hofschank Waldschenke sarà l’occasione per scoprire uno dei più bei punti panoramici sul Lago di Caldaro. Da Castelvecchio la strada riporta a Caldaro, passando per la zona sportiva di Sant’Antonio con la sua palestra di roccia. Volendo è possibile includere nel tour una divertente arrampicata; in alternativa si scendere in velocità fino a Piazza Principale dove fermarsi per un caffè o un calice di Kalterersee, il vino dei vigneti ammirati dall’alto durante la pedalata.

    Varianti: questo tour può essere combinato con il "Tour panoramico", che segue in parte lo stesso percorso nella zona dell’Alta Via di Caldaro offrendo così varie opzioni.

    Difficoltà: intermedio
    505 m di dislivello
    18.7 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Giro del Lago di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Lungo di 17 chilometri e con circa 300 metri di dislivello, il giro del Lago di Caldaro è il percorso ideale per allenarsi il giorno di arrivo, esplorare l'area intorno al lago e avere una visione d'insieme. Poiché il tracciato si snoda prevalentemente su piste ciclabili asfaltate, questo tour è particolarmente adatto ai principianti e alle famiglie con bambini. Si parte dal punto informativo di Via delle Cantine lungo la pista ciclabile che scende nella valle di Lavason per poi proseguire in piano e in discesa verso il Lago di Caldaro e Ora. Solo una breve salita rallenta la rapida corsa verso il lago attraverso i vigneti. Una volta raggiunta la località di Campi al lago, si prosegue verso sud lungo il versante orientale del lago. Appena a sud del lago, si svolta a destra dalla pista ciclabile Bolzano-Ora, si percorre un tratto pianeggiante intorno al lago, passando davanti alla chiesa di San Giuseppe fino a raggiungere l'ampio parcheggio: in estate, ristoranti e stabilimenti balneari invitano a fermarsi per un tuffo o un gelato. Dopo una piacevole e rigenerante sosta, il percorso risale a Caldaro su piste ciclabili asfaltate. Le soglie in pietra calcarea bianca incastonate nel terreno lungo la Strada del vino contrassegnano i vigneti. Ora si pedala per 180 metri in salita; di solito è più facile nel pomeriggio aiutati dal vento che soffia da sud. Tornati in centro a Caldaro, il viavai di Piazza Principale è un chiaro invito a gustare un gelato o bel caffè.

    Varianti: a sud del Lago di Caldaro, sulla pista ciclabile per Ora, si può continuare su molti altri percorsi facili, ma un po' più lunghi come il giro di Monte di Mezzo o di Egna.

    Da non perdere: il Lago di Caldaro con il suo biotopo e il punto di osservazione degli uccelli. Il Sentiero del vino di Caldaro.



    Difficoltà percorso: leggero
    Difficoltà: facile
    283 m di dislivello
    16.9 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Graveltour: "Fennberg"
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questo tour su sterrato ha come sfondo il margine occidentale della Valle dell'Adige. Su sentieri variegati, si pedala attraverso Castelvecchio e Corona fino al lago di Favogna e si torna indietro passando per Termeno e il Lago di Caldaro.

    La dorsale della Mendola si erge sopra la Valle dell'Adige, nel sud dell'Alto Adige. A prima vista tra i villaggi vitivinicoli a valle e le vette c'è solo bosco. Ma se si ha il coraggio di esplorare la zona, al secondo sguardo si scopre un paesaggio variegato, precluso alla vista dalla valle. Dal centro sportivo di Castelvecchio, i sentieri forestali conducono lungo il pendio alla piccola frazione di Corona passando per la locanda di montagna Gummererhof. Qui si apre la vista sui villaggi di Termeno e Cortaccia. Ora potete rimanere su questo balcone e raggiungere il lago di Favogna, un luogo idilliaco che, dal basso, non vi aspettereste di vedere. Sovrastato dalla chiesa, il lago, nascosto alla vista della trafficata valle, irradia una particolare tranquillità. La via del ritorno è inizialmente sullo stesso percorso, ma poi si lascia questo balcone per scendere nella Valle dell'Adige. Da Termeno, passando per il Lago di Caldaro, i vigneti dominano ancora una volta il paesaggio. Se avete tempo, qui troverete innumerevoli punti di ristoro. Tuttavia, nulla vieta di terminare il tour prima e di concluderlo in Piazza Principale a Caldaro con un calice di Kalterersee o un tuffo nel lago durante il tragitto. Varianti: potete fare il giro in andata e ritorno. Se scegliete questa opzione, al ritorno da Corona potete anche raggiungere Castelvecchio. Da qui, la strada torna direttamente a Caldaro.

    Difficoltà: facile
    1675 m di dislivello
    56.3 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Niclara
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il tour attraverso i vigneti dell’Alto Adige fino a Niclara è uno dei più impegnativi tra quelli per principianti intorno a Caldaro. Pur dovendo superare oltre 700 metri di dislivello, è tecnicamente facile poiché si pedala esclusivamente su strade asfaltate. Questo tour è particolarmente suggestivo in primavera, quando gli alberi da frutto sono in fiore e le cime delle Dolomiti ancora innevate. Da Caldaro, il percorso sale prima verso Castelvecchio su una strada poco trafficata, ideale per un po' di riscaldamento muscolare all'inizio.

    Dal piccolo altopiano pianeggiante si passa a una ripida discesa asfaltata fino a Sella per proseguire sempre in discesa fino a Termeno. Se vi basta, potete scendere nei frutteti in fondo alla Val d'Adige e tornare al Lago di Caldaro. Tuttavia, vi consigliamo di proseguire, perché la parte veramente interessante del percorso in collina continua attraverso i frutteti e i vigneti fino a Cortaccia e infine al piccolo villaggio di Niclara sopra la Valle dell'Adige. Il paese di Magrè si estende a fondovalle. Ora avete assolto la parte più difficile del percorso: il ritorno vi porta su strade secondarie pianeggianti attraverso i frutteti fino a Termeno e da lì al vicino Lago di Caldaro, dove fermarsi per un boccone o fare una nuotata prima di affrontare gli ultimi 180 metri di dislivello per tornare a Caldaro.

    Varianti:

    Alla rotatoria si può girare a destra e fare tappa a Egna.

    Da non perdere: la chiesa di San Vigilio a Cortaccia, i frutteti e vigneti lungo il percorso, il piccolo villaggio di Niclara.

    Difficoltà: facile
    753 m di dislivello
    36.8 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Termeno e Egna
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Un tour ricco di suggestioni culturali che collega due dei più bei comuni limitrofi di Caldaro. Passando per il Lago di Caldaro, si raggiunge Termeno, patria del Gewürztraminer. È un incantevole villaggio vitivinicolo adagiato sui pendii soleggiati della Valle dell'Adige contraddistinto da vicoli serpeggianti, edifici storici e cantine caratteristiche. Il centro del paese sorge a circa 50 metri sopra il fiume che, dopo soli tre chilometri a ovest, scorre verso la Pianura Padana. Se a Termeno volete conoscere meglio la cultura della regione, visitate il Museo Hoamet sito in Piazza Municipio. In ogni caso, questo tour offre un interessante excursus nel passato perché lungo l'Adige si trova Egna, uno dei luoghi più belli dell'Alto Adige che vanta una ricca storia.

    Dopo il periodo di fioritura in epoca rinascimentale, quando lungo la trafficata via commerciale del Brennero, ogni 30 chilometri i mercanti si fermavano per far riposare i cavalli, con l'invenzione della ferrovia la città perse la sua importanza. Lontano dalla linea ferroviaria tra Bolzano e Trento, la città si impoverì, i giovani emigrarono e quasi nulla venne risanato. Ma questa presunta povertà di Egna si trasformò in una risorsa. Negli anni Ottanta, quando un esperto di conservazione del patrimonio locale riconobbe il valore del centro storico, trascurato ma rimasto immutato, ne suggerì il risanamento completo fedelmente allo stile antico. Dopo un’accurata riqualificazione, oggi con le sue belle case storiche e i suoi portici, Egna è un vero gioiello. In alcuni cortili si trovano ancora affreschi rinascimentali originali. La cittadina è una meta particolarmente interessante a queste latitudini. Il comodo tour in bicicletta da Caldaro a Egna conduce attraverso i frutteti della Bassa Atesina fino al centro del paese interdetto al traffico. Dalla frenesia dell'era moderna ci si immerge nel Medioevo, godendo della vista delle belle case d’epoca, della piacevole frescura dei portici e della zona commerciale medievale della città. Vale senz’altro la pena visitare il piccolo Museo Andreas Hofer o il Museo di cultura popolare. Condannato a morte, sulla via verso Mantova l'eroe tirolese dovette fermarsi a Egna per una notte. Sistemato nella cantina di una casa, si dice che abbia detto alle sue guardie: "Fate attenzione che non vi scappi, altrimenti uccideranno voi". Sazi di piacevoli impressioni, si continua lungo la pista ciclabile dell'Adige in direzione di Ora per affrontare i 180 metri di dislivello per tornare a cena a Caldaro in uno dei bei ristoranti del paese.

    Varianti: Il tour può essere combinato, ad esempio, con il giro del Monte di Mezzo.

    Da non perdere: Termeno con il Museo Hoamet. Egna con il centro storico, il Museo Andreas Hofer e il Museo di cultura popolare di Egna.

    Difficoltà: facile
    332 m di dislivello
    32.4 Km distanza
    Bikepark
    Freeride Gardenaccia
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Il freeride è tra i modi più adrenalinici di praticare la bici. Con la mountain bike si scendono sentieri di montagna con gobbe, salti e vari ostacoli naturali come radici, sassi, cespugli.

    Nel bike park Freeride Gardenaccia, con partenza dalla stazione a monte della seggiovia Gardenaccia a La Villa, a quota 1.750 m, sono stati realizzati due percorsi:

    • il primo, più impegnativo, è per i biker che hanno già una buona abilità di guida, alla ricerca di emozioni forti
    • il secondo, più facile e adatto ai meno esperti.

    La partenza del bike park si raggiunge salendo da La Villa con la seggiovia Gardenaccia.
    Presso l'impianto Gardenaccia c'è la possibilità di noleggiare bici da freeride.

    0 m di dislivello
    0.0 m distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike MTB-Tour: Monte Roen
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questo tour superlativo è la promessa di uno straordinario panorama sul sud dell'Alto Adige.

    Per scalare il Monte Roen, si devono superare senza sosta circa 1800 metri di dislivello. La prima meta intermedia è il Passo della Mendola. Da Caldaro, la strada della Mendola si snoda prima attraverso il bosco, poi su uno stretto tratto di strada ricavata in modo piuttosto ardito nella roccia, fino a raggiungere il passo a 1363 metri di altitudine. Qui si può godere della prima vista spettacolare su Caldaro, la Valle dell'Adige e il Lago di Caldaro.

    Chi vuole evitare la strada della Mendola può anche prendere la funicolare fino al passo, evitandosi 850 metri di dislivello. (Informazioni su prezzi e orari su kaltern.com/de/die-mendelbahn-in-kaltern.html)

    Giunti al Passo della Mendola, si lascia la strada e con il panorama aumenta anche il fattore avventura. Una strada sterrata conduce dapprima al Rifugio Mezzavia. In seguito, i sentieri diventano più impervi. Il percorso fino a Malga Romeno, in parte segnato da radici affioranti, metterà le gambe a dura prova. Chi vuole arrivare in cima avrà bisogno di una potente bici elettrica e di una tecnica perfetta. In alternativa, dopo essersi rifocillati sull'alpeggio, si può spingere. In ogni caso, il consiglio è di non stressarsi: meglio fare una sosta ogni tanto e godersi la maestosità della natura. Più ci si avvicina alla vetta, più il sentiero svela il panorama a 360 gradi che ci aspetta in cima. Alla croce di vetta, la vista è travolgente: l'intera catena dolomitica con lo Sciliar, il Catinaccio e il Latemar a oriente, le Dolomiti di Brenta e la regione dei ghiacciai dell'Ortles a occidente. E una vista su Bolzano come quella che si gode in sorvolo. E poi una dolce discesa lungo la cresta di confine tra la Val d'Adige e la Val di Non, che inizia dai prati alpini sulla cima per proseguire su un comodo sentiero fino a Passo Curon.

    A questo punto si lascia la Val di Non. Il sentiero forestale scende fino alla strada per Castelvecchio. Una volta arrivati, vale la pena fare una breve sosta alla cappella e al punto panoramico per godere della meravigliosa vista sul Lago di Caldaro. Il percorso conduce ora attraverso il bosco fino alla zona sportiva di Sant’Antonio. La ciliegina sulla torta di questo grandioso tour è un divertente percorso nel bosco fino a superare le prime case. Giunti finalmente nel centro di Caldaro, a coronamento di questa epica avventura, è ora di un meritato calice di vino in Piazza Principale.

    Varianti: la funicolare della Mendola permette di risparmiare 850 metri di dislivello. Chi raggiunge il passo in funicolare può considerare le combinazioni con i tour "Penegal" o "Malga Romeno".

    Difficoltà: difficile
    1964 m di dislivello
    51.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Strada del Vino Mezzo di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Con un lunghezza di circa 23 chilometri, il più breve dei tre circuiti sulla Strada del Vino tocca alcuni dei più famosi e bei villaggi storici come Cornaiano, Appiano e Caldaro, noti per il loro Pinot Bianco e per l'autoctono Kalterersee. Il percorso inizia a Caldaro sul piazzale antistante le grandi cantine sociali (Kellerei Kaltern e Erste + Neue). Da qui si snoda attraverso un'area boschiva fino a raggiungere i due laghi di Monticolo. Il tour prosegue fino a Cornaiano, storico villaggio vinicolo le cui cantine sotterranee sono più estese del villaggio stesso. Le tappe successive sono San Paolo e San Michele che è il vero e proprio centro di Appiano, villaggio famoso per i suoi numerosi castelli. Una breve deviazione verso il Castel d’Appiano, risalente al XII secolo, ricompensa con una straordinaria vista mozzafiato sulla Valle dell'Adige e sulle Dolomiti. La Strada del Vino conduce ora a Caldaro al lago, uno dei villaggi vitivinicoli più famosi della regione, non solo per il suo vino che prende il nome dal lago. In paese consigliamo una visitare la Casa del vino Punkt in Piazza Principale o il Museo Provinciale del Vino.

     

    Informazioni generali sui tre percorsi lungo la Strada del Vino:

    Pedalare lungo la Strada del Vino dell'Alto Adige è un'esperienza davvero speciale. Le temperature miti e 300 giorni di sole all'anno rendono la più antica strada del vino d'Italia il luogo ideale per una vacanza attiva e divertente in bicicletta. Lungo la Strada del Vino dell'Alto Adige a traffico limitato, tre gradevoli percorsi ciclabili offrono numerose opportunità di visitare cantine e castelli. I tre circuiti (nord, centro e sud) non presentano pendenze significative e possono essere percorsi tutto l'anno, singolarmente o in combinazione.

    Difficoltà: facile
    565 m di dislivello
    23.3 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Graveltour: Giro di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Monte Regolo è un altopiano situato sulla sponda orientale dell'Adige. Salendo a Nova Ponente da Laives, si arriva nella zona delle malghe. Le aree di ristoro sono tante, troppe per fermarsi ad ognuna durante questo giro lungo e impegnativo.

    Questo tour è un'esplorazione impegnativa nella parte orientale della Valle dell'Adige, ai piedi delle Dolomiti. La zona delle malghe su Monte Regolo, tra Nova Ponente e Aldino, si estende come un tappeto davanti al Latemar, il massiccio dolomitico più vicino a Caldaro, la cui vetta più imponente si staglia nel cielo toccando i 2.842 metri. Ma per avvicinarsi bisogna pedalare molto. Il primo ostacolo è il Monte di Mezzo. Dopo averlo superato, la piccola strada di valico di Novale al Varco porta nella valle dell'Adige. Qualche chilometro più avanti, a Laives, la valle Brantental indica la strada da seguire. All'estremità superiore, su un altopiano, si trova Nova Ponente. C'è un sentiero che sale fino al fondovalle, ma i percorsi movimentati che solcano il versante settentrionale della valle sono più belli e conducono a Nova Ponente altrettanto rapidamente, ma offrendo uno scenario più suggestivo. Il tratto ripido è ormai superato, ora la salita si alterna alla discesa. Il percorso è bello e variegato intervallato da rifugi distanti pochi chilometri uno dall’altro in cui fermarsi: Malga Laab, Malga Capanna Nuova, Malga Schmieder o Malga Schönrast sono un chiaro invito a prolungare la sosta. Ma restano ancora alcuni chilometri da affrontare. Inizialmente il percorso scende in Val d'Adige. Ma visto che i sentieri che da Monte Regolo portano a valle sono tutti molto ripidi, adatti al massimo per delle escursioni a piedi, è necessario fare un po' di strada per raggiungere la vecchia linea ferroviaria della Val di Fiemme, che all’altezza di Montagna si snoda in leggera pendenza. Questo tratto ha molto da offrire anche in termini paesaggistici: prima la vista aperta sulla valle, poi il terreno collinare incontaminato del biotopo di Castelfeder, mistico luogo di culto risalente all’epoca medievale. Arrivati a Ora, dopo aver attraversato l'Adige, si raggiunge rapidamente il Lago di Caldaro. In estate è quasi d’obbligo fermarsi a Campi al lago per una nuotata rinfrescante prima di affrontare gli ultimi 200 metri di dislivello dal lago al centro di Caldaro.

    Difficoltà: facile
    840 m di dislivello
    35.0 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: "Nonstal-Schleife"
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il Passo della Mendola è la montagna di casa dei ciclisti caldaresi, molti dei quali affrontano la salita e la discesa semplicemente per allenarsi. Ma se giunti al passo si scende dall'altro versante, si arriva in Val di Non, zona di coltivazione della mela. Sui suoi soleggiati pendii, molti sentieri conducono attraverso i villaggi fino a Cles, il centro operativo della valle. Questo è un tour passa dai vigneti ai meleti, dalla Valle dell'Adige alla Valle di Non, ossia dall’Alto Adige al Trentino. Il confine tra le due province è il Passo della Mendola, che in questo itinerario viene affrontato due volte: la salita lunga da Caldaro, baciata dal sole nelle ore fresche del mattino, e la salita breve dalla Val di Non nel pomeriggio, protetti dall’ombra degli alberi del bosco. In estate, sulla Mendola il caldo di mezzogiorno non preoccupa: si scende in velocità a Caldaro appagati dalla brezza e da un grandioso panorama. Raggiunto Passo Mendola, il tour della Val di Non si snoda rapidamente lungo la via più breve che porta a Cles. Lungo il tragitto si incontrano le località di Brèz, Clòz, Romallo e Revò ai margini della valle, fino a quando, sulle rive del lago artificiale di Santa Giustina, si raggiunge il vivace capoluogo di Cles dove fare una pausa e ritemprarsi in uno dei tanti caffè e ristoranti: perché per tornare al Passo della Mendola, ora si sale di livello. Fino al paese di Rumo, la strada sale verso i meleti più alti, per poi scomparire definitivamente tra le montagne. Ora si continua a salire fino a raggiungere la Val d'Ultimo, una delle più incontaminate dell'Alto Adige. La si attraversa solo per pochi chilometri alle sue propaggini più esterne, perché presto, a Lauregno, la strada svolta bruscamente a destra. Ora il percorso conduce alla Forcella di Brez, passo poco appariscente situato a 1398 metri sul livello del mare, che segna anche il punto più alto di questo tour. Ora, dopo il sole della Val di Non, il percorso si snoda in piacevole ombra attraverso boschi di pini più o meno fitti. Dopo una breve e ripida discesa che impone un po' di concentrazione, l’anello della Val di Non si chiude con la salita finale moderatamente ripida, con un dislivello di circa 500 metri verso il Passo della Mendola. È bene lasciare la strada principale e attraversare il paese di Ruffrè sulla strada provinciale parallela. A questo punto si sfreccia in discesa o si fa una sosta per gustare lo straordinario panorama su Caldaro, l’omonimo lago, la Valle dell'Adige e le Dolomiti.

    Varianti: l'anello attraverso la Val di Non può essere percorso in entrambe le direzioni. Chi ha ancora le forze, può salire a Passo Palade da Fondo affrontando oltre 130 chilometri e circa 3.400 metri di dislivello.

    Difficoltà: facile
    2627 m di dislivello
    101.7 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Giro di Castelfeder
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questo tour è un excursus nella storia della Valle dell'Adige. Il percorso si snoda attraverso i villaggi storici del soleggiato versante orientale passando per portici e strette viuzze prima di arrivare al suo punto culminante: il cuore del mistico paesaggio collinare che caratterizza questo antico luogo di culto, che nulla ha perso della sua magia di biotopo. Castelfeder sorge nella Bassa Atesina, tra Ora e Montagna. Come già detto, si tratta di un antico luogo di culto che si distingue dall'ambiente circostante. Stravaganti formazioni rocciose e gigantesche pietre scavate dal ghiaccio definiscono un paesaggio collinare selvaggio e romantico dal fascino particolare. Castelfeder è avvolto da miti e leggende. I cosiddetti "Kuchelen" localizzati in cima alla collina, sono i resti di una cerchia muraria medievale. Lo scivolo di roccia levigata sul picco più alto è attribuito a un antico culto della fertilità e le donne desiderose di procreare lo scendevano a pancia in giù.  All'inizio del XX secolo, le ragioni che spinsero alla costruzione del tracciato della ferrovia della Val di Fiemme sul margine meridionale della magica collina, erano di natura sicuramente più pratica che mistica: il percorso si snodava dai piedi della Valle dell'Adige e saliva in Val di Fiemme attraverso Passo San Lugano. La ferrovia è stata chiusa negli anni Sessanta, ma oggi i ciclisti sono felici di poter utilizzare il tracciato che risale il versante orientale della Valle dell'Adige con una pendenza moderata, inizialmente attraverso il magico labirinto di Castelfeder. La salita inizia sulla pista ciclabile dell'Adige tra Ora ed Egna. Per arrivarci, si segue il percorso che dal villaggio di Caldaro passa per il lago, scende a Ora e costeggia l'Adige in direzione sud. Dopo la salita attraverso il mistico biotopo, si sale ancora fino al centro storico di Montagna, poi si scende a Egna passando per la piccola frazione di Pinzano con vista libera sulla Val d'Adige. In passato, Egna era un importante snodo commerciale sulla via della Valle dell'Adige, la cui importanza è ancora oggi testimoniata dai magnifici portici risalenti al suo periodo di massimo splendore. Sul percorso che da Montagna riporta a valle si incontra un'altra attrazione: il viadotto di Gleno, un ponte ad anello con il quale gli ingegneri hanno elegantemente evitato il necessario "tornante" della ferrovia in questo tratto un po' più ripido. Questo itinerario offre molti punti di interesse fotografico, per cui vale la pena pianificare un po' di tempo in più. Da Egna il percorso ritorna sulla pista ciclabile passando per il Lago di Caldaro fino al paese, dove si può concludere il tour in Piazza Principale con un bel caffè o un calice di buon vino caldarese.

    Varianti: il giro può essere fatto in entrambe le direzioni, passando prima da Egna e lasciando Castelfeder per ultimo. Poiché l’itinerario attraversa la strada tra Egna e Montagna, si può anche percorrere l'anello passando per Pinzano e Montagna in senso inverso, oppure saltarlo.

    Difficoltà: facile
    586 m di dislivello
    41.5 Km distanza
    Ciclismo
    Itinerario Centro, Vino & bici: Pinot bianco e Schiava
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il percorso ciclabile lungo 23 km conduce attraverso alcune delle più note e belle località vinicole storiche della Strada del Vino dell'Alto Adige, Cornaiano, Appiano e Caldaro, famose per il loro Pinot bianco e l’autoctono Kalterer See.

    Descrizione dell’itinerario: il più breve dei tre percorsi enologici ha inizio nella piazza di Caldaro davanti a due grandi cantine vinicole, Kellerei Kaltern-Caldaro e Erste + Neue. Da qui l’itinerario conduce quanto prima attraverso un tratto nel bosco ai due Laghi di Monticolo. Poi si prosegue per Cornaiano, un borgo vinicolo storico, le cui cantine sotterranee occupano più spazio del paese stesso. Le tappe successive sono San Paolo e San Michele, il vero e proprio centro della località Appiano. In quest’area vinicola d’eccellenza è d’obbligo una visita alle cantine. A questo punto il percorso enologico ritorna a Caldaro, che non è solo una delle aree vinicole più famose della provincia grazie al nobile vino che prende il nome dall’omonimo lago.

    Difficoltà: facile
    0 m di dislivello
    23.3 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: Sopra il Renon
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Già nel XVII secolo, la borghesia bolzanina era solita trascorrere i caldi mesi estivi al Renon. Oggi, la strada che da Bolzano porta nella culla delle vacanze estive è un percorso prediletto da chi ama la bici da corsa ed offre una fantastica vista panoramica sulle Dolomiti. Ad un’altitudine di 1000 metri, il Renon e Soprabolzano sono mete ricreative favorite dai bolzanini, che per sfuggire alla canicola estiva della conca, sfruttano l'opportunità di salire in funivia partendo direttamente dal centro città. Ma gli sportivi più ambiziosi non prendono la funivia, ma salgono sulla strada che parte dal margine nord-orientale della città, dove il fiume Isarco esce dalla stretta valle di Bressanone per immettersi nell'Adige. La pedalata inizia sulla pista ciclabile che si snoda da Via delle Cantine a Caldaro fino a Bolzano, prosegue lungo le rive dell'Adige, poi lungo le rive dell'Isarco verso nord fino a lasciarsi quasi alle spalle la città. Ora, però, bisogna serpeggiare nel traffico della stazione ferroviaria per raggiungere presto la strada che si snoda fino a Collalbo. A circa 1200 metri di altitudine, abbiamo superato i 1000 metri di dislivello e possiamo goderci una pausa, mangiare qualcosa o magari fare una deviazione verso le piramidi di terra che si trovano nelle vicinanze. A Collalbo inizia la stradina che in un saliscendi sui pascoli alpini aggiunge altri 300 metri di dislivello continuando ad offrire splendide viste panoramiche. Solo adesso si scende in Val Sarentino, sulla strada che sale da Bolzano e si estende verso nord. Ora si scende in velocità verso Bolzano all’interno di diverse gallerie. Dopo il rifacimento totale del tratto inferiore ultimato qualche anno fa, oggi le gallerie sono tutte larghe e illuminate, ma un lampeggiante da fissare alla sella è comunque consigliabile. Arrivati a Bolzano, la pista ciclabile costeggia il torrente Talvera che scende dalla Val Sarentino. Ben presto si ricongiunge alla pista ciclabile della Valle Isarco. A questo punto si ripercorre la stessa strada per tornare a Caldaro affrontando altri 300 metri di dislivello. Se avete tempo, potete fermarvi a Bolzano e visitare il centro con i suoi vicoli e la Via Portici. Ma non trattenetevi troppo a lungo perché alla fine di questo bellissimo tour estivo, un calice di vino in Piazza Principale a Caldaro è un must.

    Difficoltà: facile
    1553 m di dislivello
    76.7 Km distanza
    Ciclismo
    354 Latemar Ronda
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    Un classico della Val d’Ega, la Latemar Ronda, offre un panorama splendido sulle Dolomiti ed è un tour da sogno per tutti coloro che vogliono avvicinarsi il più possibile al Latemar in mountain bike.

    In senso orario, il massiccio del Latemar può essere conquistato da appassionati di mountain bike e da famiglie amanti della bicicletta con un tour di una giornata intera in 6 ore senza grandi salite, ma con due discese impegnative e ripide. Il punto di partenza di questo tour unico dal punto di vista paesaggistico può essere dai paesi Nova Levante, Carezza o Obereggen.

    ATTENZIONE! GLI IMPIANTI DI RISALITA PER PERCORRERE LA LATEMAR RONDA SONO APERTI DA METÀ GIUGNO FINO A METÀ SETTEMBRE!

    Difficoltà: facile
    2147 m di dislivello
    44.6 Km distanza
    Ciclismo
    Da Laives a Chiusa e Bressanone
    Bressanone, Bolzano e dintorni

    Tour ciclistico di circa 55 km lungo la ciclabile Brennero-Bolzano da Laives lungo i fiumi Adige e Isarco fino a Chiusa e Bressanone.

    Difficoltà: facile
    465 m di dislivello
    56.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike MTB-Tour: Rosszähne
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Una breve avventura dal Lago di Caldaro nella foresta  tra la sponda orientale e la Valle dell'Adige. A sud del Castelchiaro, sentieri incantati conducono alle Rosszähnen, una formazione rocciosa sopra il fiume Adige.
    Difficoltà: facile
    588 m di dislivello
    18.1 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: "Wiesenbalkon" di Merano
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Percorrendo la Val d’Adige da Bolzano a Merano, sulla destra si notano solo ripidi pendii e pareti rocciose, solcati da due funivie. Ma alle loro spalle si estende un enorme tappeto di rigogliosi prati alpini punteggiati da piccoli villaggi e innumerevoli masi. La strada sovrastante è una vera delizia per gli amanti della bici da corsa: è la strada che conduce da Caldaro al Burgraviato. Il comprensorio ha conservato questo nome dai tempi del dominio dei burgravi tirolesi fino all’epoca moderna. Oggi la regione è uno dei centri turistici dell'Alto Adige e la vita pulsa soprattutto a Merano, suo capoluogo, e nei comuni direttamente confinanti. Lungo il tracciato, l'unica cosa che potrebbe infastidire è il vento che soffia verso sud dalla Val Venosta lungo il fiume Adige. Il tour inizia dalla Piazza Principale di Caldaro, si snoda attraverso Via Stazione e Via delle Cantine (punto di partenza alternativo) alla fine della quale, in corrispondenza della vecchia locomotiva, inizia la pista ciclabile che scende nella valle dell'Adige. Seguite ora la pista ciclabile Valle dell’Adige e proseguite su piccole strade vallive fino alle porte di Merano. Ora il traffico si fa più intenso fino ad aver oltrepassato le strade di accesso al centro di Merano e la strada che sale a Scena. Alla periferia di Merano inizia la salita fino ad Avelengo, balcone soleggiato sopra la Val d'Adige, diventato famosa per l'allevamento dell'omonima razza di cavalli.

    Durante la salita, una volta superata la stazione a valle della funivia di Merano 2000, meta di turismo motorizzato, lentamente il traffico si riduce. Ora si può ancora godere della vista sulla Valle dell'Adige finché la strada, a tratti piuttosto ripida, non scompare dietro le pareti rocciose. Non è solo la vista sulla valle a scomparire. Merano è improvvisamente lontana e si entra in un mondo completamente diverso, fatto di prati alpini e masi di montagna.

    Da Avelengo, la strada si snoda lungo l'altopiano passando per Verano e Meltina. Poco prima di Meltina, arrivati nella frazione di Salonetto, si può anche rimanere sulla strada principale. Questo percorso alternativo si snoda lungo una piccola strada secondaria che passa davanti alla stazione a monte della funivia che parte dalla Valle dell'Adige e a Meltina si ricongiunge alla strada principale: una deviazione che può solleticare la curiosità, perché tra Avelengo e Meltina ci sono delle strade secondarie che conducono a piccole malghe e masi da scoprire al di fuori di questo percorso. Da Meltina si rimane sulla strada principale in perfette condizioni che inizialmente costeggia l'altopiano. Ben presto, però, durante la discesa in velocità e con alcune curve, il vento caldo torna a soffiare contro fino a raggiungere nuovamente i vigneti di Terlano, alle porte di Bolzano. Da questo momento in poi, i vigneti saranno protagonisti di questo itinerario che non conduce a Caldaro sulla strada principale, ma aggira il traffico attraversando le stradine secondarie dei villaggi vinicoli. Ci vorrà ancora un po’ di lavoro di muscoli fino a raggiungere Bellavista e la frazione caldarese di Villa di Mezzo per poi scendere agevolmente nel centro del paese per un caffè o un calice di vino a coronamento di questa interessante escursione.

    Varianti: questo tour può essere fatto in entrambe le direzioni, ma la discesa da Meltina a Terlano è più piacevole di quella da Avelengo a Merano. Poiché l’itinerario si snoda a forma di “otto” con il punto di intersezione fra Terlano e Andriano, può anche essere interpretato liberamente.

    Difficoltà: facile
    2127 m di dislivello
    100.5 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Tour: Giro Monte di Mezzo
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Chi è già stato a Caldaro o ci è passato conosce il Monte di Mezzo. È un boscoso dosso di roccia di colore rossastro dalla forma allungata che si erge nel cuore della Valle dell'Adige, tra il fiume Adige e il Lago di Caldaro. Non tutti però sapranno che sul Monte di Mezzo si snodano oltre 600 chilometri di sentieri, un vero paradiso per i ciclisti di ogni grado di preparazione. Il giro del Monte di Mezzo è un tour prettamente ciclabile, non sale sul monte, ma lo aggira: ideale per i principianti e le famiglie, ma anche come percorso di facile allenamento. Partendo da Caldaro si scende sulla ciclabile in direzione di Ora, si costeggia il Lago di Caldaro e infine si aggira l’estremità meridionale del monte fino al ponte sull'Adige. Qui, poco prima del paese di Ora, ci si ricollega alla pista ciclabile della Valle dell'Adige, che verso sud porta a Trento e verso nord a Bolzano. Il percorso si snoda lungo l'Adige, quasi sempre sufficientemente lontano dall'autostrada, al punto tale da non sentirne quasi il rumore. Il giro del Monte di Mezzo può essere percorso in entrambe le direzioni su piste ciclabili asfaltate, ma la direzione qui proposta è particolarmente consigliata nel pomeriggio, quando la “ora”, vento che soffia da sud, favorisce la pedalata in piano verso Bolzano. Poco dopo Bolzano, la pista ciclabile si snoda di nuovo in leggera salita sulla vecchia linea ferroviaria in direzione di Caldaro.

    Varianti: a sud del Lago di Caldaro proseguire direttamente sulla pista ciclabile fino a Ora e combinare l’escursione con il tour "Egna".

    Da non perdere: il Lago di Caldaro, il capoluogo di provincia Bolzano, Castel Firmiano con il Messner Mountain Museum.

    Difficoltà: facile
    246 m di dislivello
    36.2 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike MTB-Tour: "Cisloner Alm"
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    L'altopiano panoramico della Malga Cislon offre una vista mozzafiato sulla Bassa Atesina e sulle Dolomiti di Brenta: solo per questo motivo, questo itinerario non può mancare nel programma di ogni vacanza in bicicletta a Caldaro. Ma c’è di più! Prima c'è la salita lungo il tracciato dell'ex ferrovia della Val di Fiemme: i circa 800 metri di dislivello si superano con una pendenza massima del sei per cento. Questa linea ferroviaria da Ora a Predazzo fu costruita durante la Prima Guerra Mondiale dai prigionieri di guerra russi per trasportare truppe e materiali dalla Valle dell'Adige alla Val di Fiemme verso il fronte. Dopo la guerra, la piccola ferrovia trasportò principalmente legna e persone, fino a quando fu definitivamente dismessa negli anni Sessanta per la sua scarsa redditività. Ciò che rimaneva era il tracciato perfetto, che oggi è una strada sterrata chiamata "ex ferrovia della Val di Fiemme" o semplicemente "ex ferrovia". E poiché le ferrovie non sono in grado di affrontare pendenze superiori al 5-6%, oggi questo percorso è perfetto per la bicicletta: il dislivello lo si supera molto dolcemente, cosa che rende la salita un vero piacere. A Fontanefredde si lascia la linea ferroviaria e si sale per un breve tratto sulla strada che porta a Trodena. Poi si procede sulla breve e ripida salita in parte asfaltata fino alla Malga Cislon. Il sentiero riporta a Trodena poi scende nella stretta valle laterale attraverso la quale il Rio Trodena scende verso il fiume Adige, fino ai villaggi storici e vigneti fino a Egna, con una splendida vista sulla valle dell'Adige. A Pinzano si attraversa nuovamente il tracciato ferroviario e, passando sotto il viadotto, si raggiunge la cittadina medievale di Egna con il suo centro storico. Il ritorno a Caldaro avviene lungo la pista ciclabile. Nel pomeriggio, spesso soffia un forte vento da sud, che rende il rientro gradevolmente facile.

    Varianti: si può anche seguire il tracciato ferroviario e intraprendere il tour “Passo Oclini”. A Trodena si può svoltare a sinistra per i tour "Kanzel" o "Monte Corno".

    Da non perdere: l'ex linea ferroviaria della Val di Fiemme, il villaggio montano di Trodena, le ampie viste panoramiche sulla Bassa Atesina, Caldaro, il Monte Roen, la Mendola e il Monte Penegal.

    Difficoltà: intermedio
    1376 m di dislivello
    62.7 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: Alle Stelle
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    In Val d’Ega si trova un osservatorio astronomico. A soli 10 chilometri in linea d'aria da Bolzano, di notte è possibile osservare il cosmo in profondità. Ma vale la pena visitarlo anche di giorno, in quanto si trova su un punto panoramico con vista sulle Dolomiti. Per iniziare si percorre la pista ciclabile fino a Bolzano. (Attenzione! All'altezza delle cantine, passata la vecchia locomotiva, imboccare la pista ciclabile per Bolzano, non quella per il Lago di Caldaro). Raggiunta la città, seguite la pista ciclabile che costeggia il fiume Adige fino a lasciarvi alle spalle il vivace capoluogo: qui, nel giro di pochi chilometri in linea d'aria, i contrasti paesaggistici sono straordinari. Il versante della Valle dell'Adige sale ripido al Colle o in Val d’Ega, il cui omonimo torrente per raggiungere l'Adige deve attraversare una profonda gola. Bastano due o tre chilometri in linea d'aria dalla periferia di Bolzano, dall’autostrada o dalla trafficata strada statale, per ritrovarsi in un altro mondo. Ma per raggiungere questo paradiso di tranquillità bisogna affrontare una salita su strade tortuose. Non bisogna farsi un'idea sbagliata della Val d'Ega, perché oltre alla valle stessa, la regione comprende una vasta zona con catene montuose, altipiani e valli laterali. L'osservatorio si trova su una di queste alture a nord del torrente Ega. Se percorrete questo itinerario dalla valle dell'Adige passando per il villaggio di Cornedo all’Isarco fino alla chiesetta “Kaserer Bild", troverete pace assoluta e tranquillità su una strada secondaria con poco traffico e 1000 metri di dislivello al vostro attivo. Ma prima di fare una pausa, conviene aspettare ancora un po’ perché il punto panoramico dell'osservatorio non è lontano e la stradina per raggiungerlo esce presto dal bosco ripagando con un panorama grandioso. Anche la discesa è un punto di forza di questo tour, quando nel fondovalle lungo il torrente Ega si percorrono i tornanti stretti e veloci da San Valentino in Campo a Ponte Nova. Ora la strada sale con moderata pendenza fino a Nova Ponente, uno dei centri principali della zona che si estende su un vasto altopiano a ovest del Latemar. La strada rimane ad un’altitudine di circa 1300 metri sul livello del mare ancora per qualche chilometro, dirigendosi verso sud, passando per Aldino, fino alla strada statale che porta nella vicina Val di Fiemme. Lungo il percorso è possibile fare una deviazione verso il santuario di Pietralba, luogo di pellegrinaggio di Monte San Pietro (2 km, 100 metri di dislivello). La tappa non è interessante solo per i devoti, ma anche per chi decide di fare una sosta alla locanda accanto al monastero. Dietro ad Aldino si continua sulla strada principale non girando a sinistra verso la Val di Fiemme, ma scendendo a destra nella Valle dell'Adige per raggiungere il fondovalle a Ora. Adesso ci aspetta ancora un po' di fatica: la Sella di Novale al Varco, detta anche "Passo del Coyote", impone altri 170 metri di dislivello tra l’Adige e il Lago di Caldaro. E c'è ancora la salita finale dal lago attraverso la valle di Lavason fino alle cantine, poi attraverso Via Stazione fino alla Piazza Principale di Caldaro. Ma rispetto alla Sella di Novale è una salita più tranquilla.

    Varianti: in Val d'Ega si può accorciare il percorso prendendo la strada statale che esce dalla valle e porta verso Bolzano. Attenzione però al traffico nelle due gallerie lunghe rispettivamente 600 e 2800 metri. Si consiglia di munirsi di una luce a intermittenza da posizionare sulla sella.

    Difficoltà: facile
    2442 m di dislivello
    94.3 Km distanza
    Ciclismo
    424 Sciliar-Catinaccio Ronda in senso antiorario
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    Questo impegnativo percorso in MTB circonda due maestose montagne delle Dolomiti altoatesine: il Catinaccio e lo Sciliar.

    Su 88 km e 2.500 metri di dislivello, il tour di un'intera giornata offre un panorama mozzafiato di pittoreschi prati alpini, fitte foreste e imponenti pareti rocciose, nonché cime che si ergono ripide nel cielo.

    Difficoltà: facile
    2517 m di dislivello
    88.3 Km distanza
    Ciclismo
    Percorso ciclabile della Val Pusteria: tappa San Candido - Brunico
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Lungo la tappa San Candido – Brunico è il verde dei prati, campi e boschi a farla da padrone. La ciclabile costeggia la linea ferroviaria, attraversa aree abitate e paesaggi incontaminati in un costante saliscendi e conduce da una località all’altra fino a Brunico, centro economico della Val Pusteria.

    Partiti da San Candido, il primo paese che si incontra è Dobbiaco, il punto più alto della tappa. Seguendo il fiume Rienza si scende fino a Villabassa e Monguelfo. Qui, chi ha voglia di una partita a golf, può dilettarsi nel nuovo impianto. A tutti gli amanti della cultura si consiglia una visita a Castel Welsperg. Valdaora non dista molto da Monguelfo. Passando per Valdaora di Sopra, di Mezzo e di Sotto si presentano numerose possibilità ricreative. Si può scegliere tra una sosta al Mondo Bimbi di Valdaora, una visita al parco Kron Arc Adventure o alla segheria veneziana restaurata Sega Lipper. Da Valdaora la ciclabile prosegue poi verso valle attraverso la natura incontaminata, fino a raggiungere la cittadina medievale di Brunico. In alto, sopra i tetti della città, troneggia il Castello di Brunico, mentre più in basso, in Via Centrale, c’è grande fermento nei negozi alla moda e nei numerosi ristoranti e bar. A Brunico è possibile visitare anche vari musei e opere d’arte. Particolarmente interessanti sono il Museo degli usi e costumi di Teodone, il Messner Mountain Museum MMM Ripa, situato nel Castello di Brunico, e il nuovo museo MMM Corones. Quest’ultimo si trova a 2.275 m di altitudine in cima al Plan de Corones ed è raggiungibile in funivia da Riscone.

     

    Possibili varianti lungo il percorso:

    • Ciclabile della Val Casies da Monguelfo a Santa Maddalena – 15 km
      Alla scoperta della vita contadina.
    • Ciclabile della Valle Anterselva da Rasun ad Anterselva di Mezzo – 13,5 km
      In sella per raggiungere uno dei più bei laghi d’alta montagna dell’Alto Adige.
    • Ciclabile della Val Badia da Brunico a San Vigilio/San Martin – 23/24 km
      Alla scoperta della cultura e lingua ladina.
    • Ciclabile delle Valli di Tures e Aurina da Brunico a San Giacomo – 36 km
      In sella attraverso il regno delle oltre 70 vette alte tremila metri.
    Difficoltà: facile
    684 m di dislivello
    34.8 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike Graveltour: "Gfriller Sattel"
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Impegnativo tour su sterrato che dalle rive dell'Adige attraverso una salita impervia conduce a Passo Cauria. Il tracciato attraversa la Valle dell'Adige fino a Salorno, al confine con il Trentino, per poi scomparire in un ameno bosco dietro le pareti rocciose che bruscamente delimitano la Valle dell'Adige sul lato orientale.

    La partenza servirà al riscaldamento muscolare. Da Caldaro si scende rapidamente verso l’omonimo lago dalla cui sponda meridionale si raggiunge la pista ciclabile della Valle dell'Adige. Qui si segue il fiume per altri 10 chilometri sperando nel vento in poppa e presto si arriva a Salorno, la località più a sud della provincia. Poco prima del paese, un sentiero forestale devia sulla strada che sale a Cauria, tranquilla frazione a 1000 metri di altitudine. È la salita decisiva di questo tour perché per arrivare a Passo Cauria si affrontano altri 200 metri di dislivello su sentieri forestali con una pendenza media del 10%. Dall'altra parte, si scende per 400 metri su fondo sterrato nel bosco fino a Casignano. Qui vale la pena fare una breve deviazione (un chilometro all'andata e uno al ritorno) per raggiungere il punto panoramico Kanzel con vista spettacolare sulla valle dell'Adige. Da Casignano, la strada per Molini si inoltra nella valle, dove il torrente Trodena scende ripido nella valle dell'Adige. Tuttavia, ora lo si segue in salita fino al villaggio di Trodena affrontando altri 300 metri di dislivello sulla stradina di valle. La discesa da Trodena alla Valle dell'Adige sfodera i punti di forza di questo tour. Inizialmente la vecchia linea ferroviaria della Ferrovia della Val di Fiemme scende su ghiaia fino a Montagna. Attenzione! Entrando nelle gallerie non spaventatevi: le luci verranno attivate automaticamente dai rilevatori di movimento. Dopo l'ultima galleria, il paesaggio si apre offrendo una vista sublime sulla Valle dell'Adige, in particolare sul viadotto di Pinzano, un ponte ad anello con il quale gli ingegneri hanno elegantemente evitato il necessario "tornante" della ferrovia in questo tratto un po' più ripido. Poi è la volta del leggendario biotopo di Castelfeder, antico luogo di culto che spicca nell'ambiente circostante. Stravaganti formazioni rocciose e gigantesche pietre scolpite dal ghiacciaio definiscono un paesaggio collinare romantico e selvaggio che, ancora oggi, esercita un'attrazione magica.  Castelfeder è avvolto da miti e leggende. I cosiddetti "Kuchelen" localizzati in cima alla collina, sono i resti di una cerchia muraria medievale. Qui vale la pena fare una pausa per riposare un po' e ritemprarsi perché per tornare al centro di Caldaro. Passando per il lago restano da affrontare altri 200 metri di dislivello.

    Varianti: si può salire a Cauria/Gfrill partendo dal centro di Salorno abbinando una visita del paese, ma in questo caso la strada diventa più lunga. Se invece volete prendere una scorciatoia, seguite il torrente Trodena in discesa partendo da Molini e ricongiungetevi al piccolo borgo di Casignano prima del viadotto.

    Difficoltà: facile
    1868 m di dislivello
    80.0 Km distanza
    Ciclismo
    Kaltern Bike bici da corsa: Trodena
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Sull’altra sponda dell’Adige si snoda un tour per ciclisti preparati con resistenza e forza nelle gambe. I più forti possono mettersi alla prova sulla strada che porta a Trodena, con una pendenza fino al 17%. Oltre alle sfide atletiche, questo percorso breve ed emozionante, offre anche splendidi paesaggi ed è culturalmente interessante. Il tragitto inizia dolcemente e in maniera rilassata, solo più tardi si comincia col lavoro di gambe. Partendo da Piazza Principale a Caldaro, il percorso si snoda dapprima lungo la pista ciclabile che attraversa la Valle di Lavason fino al Lago di Caldaro, costeggiando le sue sponde orientali e raggiungendo la Valle dell'Adige. Si prosegue in piano per qualche chilometro attraverso i frutteti e superando l’Adige, fino a Egna dove inizia la salita sull'altro versante della valle. Se avete tempo e voglia, potete visitare Egna e rifocillarvi prima di affrontare la salita successiva. In realtà, una visita al centro storico con i suoi portici medievali è d'obbligo: restaurato con cura, il nucleo più antico è uno dei più belli dell'Alto Adige. Egna rappresenta l'elegante preludio di questo tour emozionate. La strada si snoda ora lungo i pendii soleggiati della Valle dell'Adige attraverso i paesi di Pinzano e Montagna, i cui vicoli acciottolati sono fiancheggiati da altrettanto splendide dimore storiche. La fine di questa tappa culturale e l'inizio della prova sportiva è segnata dallo stretto passaggio attraverso la piccola frazione di Gleno. Una volta superate le ultime case del borgo, la strada sale bruscamente. Con una pendenza fino al 17%, per farcela sarà fondamentale inserire il giusto rapporto. Ma arrivati a Trodena è fatta! Si può fare una sosta per rifocillarsi o continuare a pedalare, perché il percorso scende rapidamente a Fontanefredde e prosegue sulla strada statale proveniente dalla Val di Fiemme con una vista indisturbata sulla Valle dell'Adige. Dopo aver attraversato Ora, comune confinante con Egna, si attraversa nuovamente il fiume. Tra l'Adige e il Lago di Caldaro incontrerete la sella Kreith, che coi suoi 150 metri di dislivello e una pendenza del 13% circa metterà a dura prova la vostra resistenza. Attenzione a non esaurire completamente le energie perché fino alla Piazza Principale di Caldaro ci sono da affrontare altri 200 metri di dislivello, anche se meno ripidi.

    Difficoltà: facile
    1354 m di dislivello
    57.2 Km distanza
    Ciclismo
    Plankamodui Tour
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Un bel giro sopra Montechiaro e il maso Platzhof sul trail 12.

    Da Prato allo Stelvio, dalla porta verso il passo dello Stelvio e Solda, si arriva ad Agumes passando per il Rio Solda, e da lì su un bel sentiero tra i prati con vista sui campi, i castelli e le vette dell'Alta Val Venosta si continua verso nord fino a Montechiaro. Qui inizia la salita su asfalto fino al notevole Castel Montechiaro e poi si continua a salire su fondo ghiaioso fino ad arrivare da Adelheid Schöpf Lechner di Platzhof (1354 m). Dopo una bella "Marend" (merenda altoatesina) con vista su Sluderno e sui 3202 della punta d'Alliz, dopo qualche altro metro di dislivello in su si raggiunge il punto più alto dell'escursione. Ci attende una discesa scorrevole e mai noiosa su sentieri stretti e larghi (S1 - S2) con qualche tornante tecnico. Dai masi di montagna di Agumes scendiamo rapidamente su asfalto tornando verso il nostro punto di partenza fino all'interessante centro visite aquaprad, e ci godiamo una bella bevanda elettrolitica.

    Avvertenza: L'inconsueto nome del tour si riferisce al nome di un terreno agricolo sul monte di Agumes sull'antico sentiero da Platzhof a Gawierg.

    Difficoltà: facile
    506 m di dislivello
    11.3 Km distanza
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