Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km

    Esperienze da fare in Alto Adige

    Scopri tutte le esperienze in Alto Adige

    Risultati
    Cantine
    Azienda Agricola Niedrist Ignaz
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da oltre 30 anni, Ignaz eed Elisabeth coltivano la "loro" azienda a Cornaiano, nel cuore del comprensorio viticolo altoatesino, dove regnano le condizioni migliori per produrre vini di qualità. I vigneti sono distribuiti in tre zone: a Cornaiano, ad Appiano Monte e a Gries.

    Anche se da un punto di vista geografico sono aree relativamente contigue, le loro caratteristiche sono assolutamente differenti. Tra l'altro, sono proprio questo contrasto e questa varietà a conferire ai vini espressività e coinvolgimento. "Ciò che teniamo in massimo conto sono i terreni e le peculiarità delle singole zone, cerchiamo di creare una sintonia tra terreno, pianta e attività manuale del viticoltore" - dice Ignaz Niedrist - "Tutti i lavori vengono svolti con grande devozione, con consapevolezza nei confronti della natura e nel rispetto della sostenibilità".

    Ignaz Niedrist, sua moglie Elisabeth e i loro figli Maria, Franz e Johannes si tengono aggiornati e applicano la loro preparazione e il loro sapere nel modo più coscienzioso possibile. Si affidano tanto all'intuizione e alla grande esperienza in vigna. La lavorazione del terreno è il più possibile delicata. Nella cantina ristrutturata della tenuta Niedrist di Cornaiano si ottengono vini vitali, armonici, con carattere.

    L'assortimento dei vini rossi comprende Pinot nero, Lagrein, Merlot e Kalterersee, mentre i vini bianchi offerti dalla cantina della tenuta Niedrist sono Pinot bianco, Sauvignon, Chardonnay e Riesling.
    Cantine
    Az. Vitivinicola Obermoser
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Innovazione sì, trucchetti no: se si tratta dell'evoluzione di vini regionali tipici, all'azienda vitivinicola Obermoser a Bolzano-Santa Maddalena c'è un'unica possibilità: seguire la linea che Thomas Rottensteiner ha segnato già oltre un secolo fa. Dal 1890 l'azienda è di proprietà della famiglia Rottensteiner, che è nota - sin da allora - per non seguire volentieri le orme di altri. Già nel 1929 Franz J.C. Rottensteiner lanciò l'idea di un impianto di irrigazione che avrebbe dovuto servire non solo i suoi vigneti, ma anche quelli dei suoi vicini.

    L'idea convinse e Franz Rottensteiner divenne così il padre del primo grande impianto di irrigazione attivo in tutta Europa. Thomas Rottensteiner - quinta generazione - è aperto alle novità - ce l'ha nel sangue. "Da generazioni, ormai, siamo concentrati nella cura, nell'evoluzione e nell'intensificazione dei vini regionali tipici - senza trucchi, ma ricorrendo all'innovazione" - dice.

    Tutto ciò che è nuovo è al servizio della qualità e dell'individualità dei vini. E quindi anche dell'uva. Le viti dell'azienda crescono in due vigne distanti tra loro. La più grande si trova nel classico territorio di Santa Maddalena, a Bolzano; l'altra è situata al centro della zona di coltivazione del Kalterersee. La produzione complessiva di uva si utiizza per imbottigliare quasi 34.000 bottiglie di vino all'anno: dal classico Santa Maddalena, al Lagrein e al Cabernet fino al Sauvignon Blanc.
    Cantine
    Azienda Agricola Stroblhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Lo STROBLHOF è un maso di lunga tradizione vinicola, che già prima del 1600 si trova citato in antichi documenti dell’epoca. Fin da tempi remoti qui si coltivano le viti su tenui pendii dalle condizioni ottimi e si producono vini con uve pregiate.

    Con grande impegno ed amore ci dedichiamo alla nostra attività mirata al raggiungimento di un massimo livello qualitativo, sia nel vigneto ma anche in cantina. Le quantità piuttosto limitate delle uve raccolte garantiscono un’alta qualità dei vini prodotti. Con le uve dei 5,5 ettari di vigneti, ogni anno si produce un numero massimo di 40.000 bottiglie, di cui circa la metà vini bianchi, l’altra metà rossi. L’altitudine ideale di 500 metri s.l.m. e terreni ben aerati sui declivi ai piedi della Mendola garantiscono vini dal carattere deciso, di gradevole acidità e con buona tenuta all’invecchiamento.

    Lo STROBLHOF fa oggi parte delle migliori aziende vinicole dell’Alto Adige, ed è socio fondatore dell’Associazione “VIGNAIOLI DELL’ALTO ADIGE”.
    Cantine
    Finkhof Merano
    Merano, Merano e dintorni

    Nel quartiere meranese di Maia Bassa c’è una statua di Blasius Trogmann e anche una via che porta il suo nome. Non è certo una coincidenza, visto che Trogmann è considerato uno dei più importanti compagni d’armi di Andreas Hofer durante l’insorgenza tirolese del 1809. Oltre a quella per la sua terra natale, il meranese nutriva anche un’altra passione: quella per la viticoltura e la vinificazione.

    Trogmann ha coltivato questa passione presso il suo maso avito, il Finkhof di Hagen, sito in una delle zone più assolate della città di cura di Merano, tra la città vera e propria e i Giardini di Castel Trauttmansdorff. “[…] ad Hagenach, sui quieti e solitari terreni, la vite, sotto il sole di mezzogiorno, stilla un succo delizioso […]”, si legge in un testo dell’epoca.

    La predisposizione di Hagen per la viticoltura è stata riconosciuta molto presto: il Finkhof viene citato per la prima volta in un documento del 1213. Tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX, a lavorare il terreno è il già nominato Blasius Trogmann che consegna il suo vino fino alla capitale dell’impero. Ancora oggi, più di duecento anni dopo, il maso appartiene alla famiglia Trogmann Innerhofer. E ancora oggi vi si respira la stessa passione per il vino, venduto anche nella propria bottega contadina a Merano. I quattro membri della famiglia lavorano tutti in azienda e sono in grado di vivere di viticoltura.

    Al Finkhof si produce una Schiava leggera e fruttata, un corposo Merlot e un Lagrein di grande complessità. Inoltre, i grappoli di Schiava vengono trasformati in spumante secondo il metodo classico, venduto poi con la denominazione di “Hagenach”, la zona dove cresce e matura. E, non da ultimo, vi si produce una elegante cuvée bianca, il cui nome ricorda il profondo legame del Finkhof di Merano con l’eredità della famiglia e del maso: si chiama Blasius. 

     
    Cantine
    Azienda Vinicola Messnerhof
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Bernhard Pichler non voleva solo produrre uva, voleva poter controllare tutta la filiera, dalla produzione di barbatelle fino all'etichettatura delle bottiglie. Ed è proprio questo che fa, sin dal 2003 all'azienda vitivinicola Messnerhof di Bolzano. "Se la qualità è buona è merito nostro e se succede che qualcosa vada storto, siamo responsbaili anche per questo".

    Bernhard Pichler non è il primo che produce vino al Messnerhof di San Pietro/Bolzano. Anzi, nel periodo tra le due guerre l'attività era fiorente, poi i Pichler si sono concentrati sulla produzione di uva - finché è arrivato Bernhard. Con il passaggio alla completa autonomia si avvera il suo sogno di bambino.

    L'uva per i vini si ottiene da due vigne: la prima si trova a Missiano (Comune di Appiano, 0,8 ettari), mentre la seconda si estende per 1,6 ettari intorno alla sede dell'azienda a San Pietro ed è su una collina esposta a sud-ovest. In entrambe le località, il clima è ideale. "I venti caldi e freddi provvedono ad un marcato sbalzo termico tra il giorno e la notte - condizione ottimale per la formazione dell'aroma" - così Pichler.

    L'assortimento è di conseguenza abbastanza ampio: Sauvignon Blanc, Gewürztraminer, Merlot, Syrah, Tempranillo, Schiava, Lagrein, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot sono coltivati e vinificati secondo linee-guida ben precise. "Il nostro obiettivo è produrre vini espressivi" - dice Bernhard Pichler - "che conservino il carattere personale del vitigno, della zona e dell'annata".
    Cantine
    Elena Walch
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Elena Walch è in realtà un'architetta, ma da quando negli anni '80 si sposa ed entra a far parte della famiglia di viticoltori Walch di Termeno fa della prduzione di vino il centro della sua vita. Da allora, lavoratrice instancabile, consapevole e che non accetta compromessi, impone in vigna e in cantina l'applicazione a tutto tondo del concetto di sostenibilità - e produce vini di terroir.

    Nonostante Elena Walch sia passata da un ambito lavorativo a un altro, si pone come caposcuola e precorritrice di una filosofia del vino che 40 anni fa era ancora in là da venire. La qualità è diventata il suo chiodo fisso, da perseguire senza scendere a compromessi:"Con vini di terroir estremamente raffinati abbiamo portato gli standard di qualità della regione a un nuovo livello" - dice oggi, con grande consapevolezza. Questo, del resto, è ciò che le riconoscono grandi nomi del settore. I vini di terroir che si ottengono dalle sue due vigne - Castel Ringberg a Caldaro e Kastelaz a Termeno - sono molto apprezzati e hanno ottenuto diversi riconoscimenti che li hanno portati sulle migliori carte dei vini a livello internazionale.

    Le due vigne sono state dotate della menzione geografica aggiuntiva VIGNA, che garantisce l'origine dei vini esclusivamente dalle viti coltivate in quella specifica vigna. L'attenzione che le viene dedicata testimonia che, con la sua coerenza, è stata lungimirante. E l'evoluzione generale le dà ragione, quando si tratta di un'attività sostenibile, sia in vigna che in cantina. "Abbiamo sempre puntato a stimolare le autodifese della vite" - dice la caposcuola di Termeno.

    Intanto, Elena Walch ha già trasmesso la sua filosofia anche alla generazione successiva e oggi gestisce l'azienda di famiglia con le due figlie Julia e Karoline.
    Cantine
    Tenuta Schmid Oberrautner
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    21 generazioni: tanto è lungo l'albero genealogico della famiglia Schmid. E tutte si sono occupate della tenuta Schmid Oberrautner di Bolzano-Gries. Ciò significa che questa è una delle più antiche famiglie di viticoltori dell'Alto Adige. Oggi è Florian Schmid a continuare la tradizione.

    Nel 1411, ben prima della scoperta dell'America, Andrä Schmid pone la prima pietra, a Bolzano-Gries, per quella che diventerà la tenuta Schmid Oberrautner. E la pone nel vero senso del termine. Fa costruire un maso con edificio colonico e alloggi, alcune rovine del quale sono ancor oggi visibili. Un solido lavoro di qualità, dunque, che assorbe tutta l'energia degli Schmid.

    Lo stesso si può dire per la viticoltura che a partire dal XVII secolo gioca un ruolo sempre più importante a Gries e che oggi rappresenta il pilastro economico fondamentale della tenuta Schmid Oberrautner - anche grazie ai vini eccellenti:"Ciò che mi interessa è riuscire a portare l'annata nel bicchiere - ogni anno" - dice Florian Schmid. E per fare ciò può contare sui terreni dalle caratteristiche ineguagliabili delle zone dove coltiva la vite, sul know-how acquisito col tempo e sul sesto senso. "Per questo nei miei vini c'è anche un pezzettino di me, della mia personalità, del mio stile e soprattutto della mia passione per i vini minerali, freschi e beverini" - racconta il vignaiolo.

    La materia prima per questi vini cresce sugli oltre 9 ettari della tenuta Schmid Oberrautner, dove si coltivano soprattutto Lagrein e Santa Maddalena, ma anche Pinot nero, Pinot bianco, Merlot e Chardonnay. La produzione annua è di quasi 50.000 bottiglie, conservate nella cantina dlla tenuta Schmid Oberrautner. Proprio nel bel mezzo di Gries, si capisce.
     
    Cantine
    Tenuta Ploner
    Marlengo, Merano e dintorni
    Un'azienda di famiglia, un'unica superficie a vite, tre vitigni, ma innumerevoli genotipi: alla tenuta Plonerhof di Marlengo si punta ad una variabilità del tutto particolare per occupare una nicchia estremamente interessante. Anche perché il vignaiolo Erhart Tutzer vuole essere "di qualità" in tutto - dalla vite alla bottiglia.

    I vigneti della tenuta Plonerhof ricoprono 5 ettari, in parte con pendenza fino al 40%, dove lavorare è difficile e faticoso. È evidente che in queste condizioni non si riceve nulla di regalato.

    Se si dà un'occhiata all'azienda, salta subito all'occhio una peculiarità: i filari sono disposti secondo la linea di massima pendenza e non, come nel resto della Provincia "a ritocchino (cioè seguendo la diagonale del campo)". Passa in secondo piano, invece, la vera particolarità di questa azienda. "Nel nostro impianto di Pinot nero convivono ben 172 genotipi diversi di questo vitigno" - racconta Erhart Tutzer - "e anche nell'area destinata al Sauvignon e al Pinot bianco si trova una certa quantità di genotipi differenti". Questa varietà tutta interna al vitigno è il vero elemento distintivo dell'azienda di famiglia di Marlengo e la si riscontra anche nel vino che Tutzer produce.

    Degustandolo si percepisce anche la politica della qualità, che sta alla base di tutta l'attività: comincia con la coltivazione il più possibile naturale delle vigne, passa per la riduzione della quantità di uva da raccogliere da ciascuna vite per concludersi nella vinificazione nella cantina del Plonerhof.
    Cantine
    Tenuta Pföstl
    Scena, Merano e dintorni
    Due amici, tre vigneti, un progetto: con la tenuta Pföstl, a Scena, Stefan Pföstl e Georg Weger hanno realizzato il loro sogno di bambini. Weger si occupa delle vigne e della cantina, Pföstl della vendita, anche nel resort che lui stesso dirige a Scena.

    Oltre al fatto che la tenuta si fonda su una profonda amicizia tra i due, sono soprattutto le tre vigne a caratterizzarla. I vigneti sono distribuiti tra Merano, Scena e Pochi di Salorno, tutte zone soleggiate e calde.

    Il clima è diverso, i terreni sono diversi, l'esposizione è diversa, e ciò significa che vi si coltivano vitigni diversi. "Il detto che l'intero sia più della somma delle parti vale anche per il vino, che deriva dall'interazione tra terreno, vitigno, clima e attività del viticoltore" - dice Stefan Pföstl.

    Gran parte di questo lavoro si svolge in vigna e in cantina "con passione e sincerità", sottolineano i due amici. Grazie alla variabilità delle zone interessate si ottiene un assortimento ampio che comprende Merlot, Cabernet, Sauvignon Blanc, Pinot grigio, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot bianco e nero e il vino di uva curativa di Merano (Schiava grossa). Inoltre, la gamma della cantina comprende due spumanti prodotti secondo il metodo classico: Un Blanc de Blancs e uno spumante Rosé.
    Cantine
    Azienda agricola Kreithof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La tenuta Kreit è un'azienda vitivinicola con una lunga tradizione alle spalle, le cui radici affondano nel Medioevo.
    Al tempo, su una superficie a maggese disposta su una collina sopra San Michele-Appiano, c'era un maso il cui nome, storpiato spesso dagli influssi dialettali, si è trasformato in "Kreit". Anche l'aspetto è diverso da quello di allora. Nel XVIII secolo il maso è diventato una bellissima tenuta, abitata e coltivata dal 1813 dalla famiglia Raifer.

    Del tutto indipendenti dall'aspetto esterno del maso sono i suoi pilastri economici, tra i quali - da lungo tempo - c'è anche la viticoltura. Oggi Johann Raifer coltiva un vigneto di 7 ettari. "La maggior parte del vigneto si trova a poco più di 400 m s.l.m. e cresce su terreni morenici sabbioso-limosi tutt'intorno al nostro maso" - racconta Raifer. Solo una piccola vigna, anch'essa appartenente all'azienda Kreit di San Michele-Appiano, si trova nelle vicinanze del Lago di Caldaro.

    Si coltiva uno spettro varietale che comprende il Pinot bianco, il Sauvignon, il Moscato giallo, il Gewürztraminer, la Schiava, il Pinot nero e il Lagrein.
    Cantine
    Tenuta Hans Rottensteiner
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    "Azienda di famiglia" è un concetto al quale ricorrono molti imprenditori. Hans Rottensteiner lo fa a ragion veduta. "Tutti i miei familiari collaborano in qualche modo al nostro buon successo - sia direttamente in cantina, in ufficio o fornendoci l'uva" - racconta Hannes Rottensteiner, che gestisce la tenuta con la moglie Judith. Si tratta della terza generazione di Rottensteiner.

    L'azienda non è solo radicata nella famiglia, ma anche nel mondo vitivinicolo bolzanino e nella sua tradizione. "Fondamentalmente siamo concentrati sulla produzione di vini locali in purezza e in particolare sui due tipici vini bolzanini, il Santa Maddalena e il Lagrein" - dice il vignaiolo. I due vitigni interessati, la Schiava e il Lagrein trovano condizioni ottimali nei terreni di Bolzano, tipicamente porfidici, che conferiscono al vino anche un'accentuata nota minerale.

    Nella tenuta di Hans Rottensteiner si dà sempre più importanza al Pinot bianco. "Negli ultimi anni è diventato sempre più importante, per noi" - così Hannes Rottensteiner. Al momento rappresenta già il 35% della produzione - del tutto inusuale, per una tenuta bolzanina.

    I pilastri su cui poggia la tenuta da due sono diventati tre. E in futuro dovranno essere ancor più enfatizzati. "Vogliamo affermarci come specialisti del Santa Maddalena, del Lagrein e del Pinot bianco" - questo l'obiettivo di Rottensteiner. Un altro pilastro, però, non deve subire nessuna modifica: "siamo e restiamo un'azienda familiare tradizionalista".
    Cantine
    Weingut Donà
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Produrre un vino tipico: sembra facile, ma è estremamente difficile. "I vini tipici devono esprimere l'unicità della vite, del terreno, del microclima, del viticoltore, della zona e dell'annata" - dice Hansjörg Donà, responsabile della tenuta di famiglia che si trova a San Paolo.

    Quindi, chi vuole produrre vini tipici non solo deve conoscere nei minimi dettagli la zona, la terra e il clima, ma deve anche sapere dove un determinato vitigno troverà le condizioni migliori per esprimere tutte le sue caratteristiche. Nella tenuta Donà, a San Paolo (Comune di Appiano), si è scelto di coltivare Chardonnay, Merlot, Pinot bianco e i vitigni autoctoni Schiava e Lagrein. "I vitigni tradizionali costituiscono la base dei nostri vini" - racconta Donà.

    Anche la vendemmia si effettua in modo tradizionale, a mano, con grande impegno, con l'aiuto dei familiari e facendo attenzione alla qualità. "Puntiamo su un'uva di qualità, su una moderna tecnologia enologica e su una programmazione sostenibile e di lungo periodo" - così il viticoltore, che in cantina mette a disposizione la sua pluriennale esperienza e tutto il suo know-how. Lo scopo di tutte le fatiche è ottenere vini autentici, con un carattere unico, affinati - sia i bianchi che i rossi - in tonneau di rovere da 500 litri.

    Anche l'affinamento contribuisce alla creazione di un vino autentico, tipico. Sembra facile, come detto, ma è davvero molto complicato.
    Cantine
    Tenuta WeineWolf
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    WeineWolf nasce dalla passione per la natura . “Faccio il vino con quello che mi offre madre natura”, è con questo pensiero che Wolfgang Ladurner ha deciso di iniziare a produrre il proprio vino. Un sogno coltivato negli anni, un progetto cresciuto nel tempo con l’obiettivo di arrivare ad avere la propria azienda vinicola. Fin da piccolo trascorreva le sue giornate in vigneto, dove ha imparato ad ascoltare e conoscere le viti. Nel 1990, Wolfgang Ladurner fonda la W.Ladurner Srl azienda che si occupa di importare e distribuire macchinari per il riciclaggio, sempre con il sogno di occuparsi un giorno di vino. Un sogno che non tarda a realizzare: nel 2002 acquista il primo ettaro di terreno agricolo che inizia a coltivare nel 2004. Ha fin da subito le idee chiare sui suoi vigneti: li vuole terrazzati, con coltivazioni ad alta densità, posizionati a diverse altezze per ottenere il meglio dal territorio e dalla natura.

    Anno dopo anno osserva l’area di Caldaro e decide di comprare nuovi appezzamenti che possiedano il tipo di suolo, il clima, l’esposizione e l’altitudine adatte per coltivare le diverse varietà. Il progetto si concretizza nel 2013 con la nascita di WeineWolf e dei suoi vini Grand Cru, frutto dell’amore e della passione per la natura, coltivati fin da bambino.

    Ma non finisce qui: il sogno continua con la costruzione della cantina, un progetto che unisce la famiglia Ladurner a tutti amanti del mondo del vino che scelgono WeineWolf.
    Cantine
    Azienda e Distilleria Unterortl - Castel Juval
    Naturno, Merano e dintorni
    Anche un vigneto vive di grandi personalità. Sono tre quelle su cui si fonda l'azienda agricola Castel Juval Unterortl di Castelbello, all'imbocco della Val Senales: il proprietario - il Re degli 8000 - Reinhold Messner e gli affittuari - Gisela e Martin Aurich. Tre teste per un'azienda, per così dire.

    Non serve certo presentare Reinhold Messner e per guardare più da vicino l'azienda ci occupiamo di Gisela e Martin Aurich. È dal 1992 che si dedicano alla produzione di vino e di distillati. Sono responsabili della conduzione dell'azienda agricola Castel Juval Unterortl, che produce 30.000 bottiglie di vino all'anno: Müller Thurgau, Riesling, Pinot bianco e Pinot nero, dell'espressione del cui forte carattere si occupano, con passione, gli Aurich. Secondo la loro filosofia, nel vino bisogna poter riconoscere le caratteristiche del vitigno, del terreno e del microclima.

    L'ultimo nato è un rosé, descrivendo il quale Martin Aurich si emoziona:"Il nostro Pinot nero rosé, con il suo color salmone, è stimolante e ha una fruttuosità mutidimensionale, ha un gusto di seducente pienezza ed è longevo" - dice il vignaiolo che si prende cura anche della produzione della grappa presso la distilleria dell'azienda Castel Juval Unterortl.

    Martin e Gisela Aurich tengono le redini sia delle vigne che della distilleria di Castel Juval Unterortl. Sono i vignaioli e i distillatori del re. Del Re degli scalatori, ma sempre Re.
    Cantine
    Tenuta Strasserhof - Hannes Baumgartner
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Le viti della tenuta Strasserhof di Varna hanno un'età che raggiunge i 45 anni. Dalle loro uve Hannes Baumgartner, vignaiolo della tenuta Strasserhof e Presidente dell'Associazione dei Vignaioli dell'Alto Adige, ottiene vini freschi e giovani. Vini bianchi, naturalmente, in fondo siamo in Valle Isarco.

    L'assortimento rigorosamente bianco della tenuta Strasserhof è davvero ampio. Dal Müller Thurgau e dal Grüner Veltliner al Sylvaner, al Riesling e al Gewürztraminer fino allo Zweigelt. E ovviamente al Kerner, che ha suscitato tutto l'interesse di Hannes Baumgartner.

    È dal 2003 che produce vino alla tenuta Strasserhof, un'azienda la cui storia comincia moltissimo temp fa. "Il maso è stato costruito poco dopo il 1000 d.C." - racconta il vignaiolo. Oggi della tenuta fanno parte 5 ettari coltivati a vite, che si distribuiscono sui pendii soleggiati esposti a sud-ovest ad altitudini comprese tra i 650 e i 700 m s.l.m. "I terreni ciottolosi leggermente sabbiosi conferiscono ai nostri vini la freschezza elegante e fruttata che li caratterizza" - di questo è convinto Baumgartner.

    La produzione è di quasi 45.000 bottiglie all'anno, che vengono vendute nel mercato organizzato dal Presidente dell'Associazione dei Vignaioli dell'Alto Adige: non solo Italia, Austria e Germania, ma anche Paesi Bassi, Giappone e USA.
    Cantine
    Tenuta Eberlehof
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La prima citazione documentata dell'azienda Eberlehof - che si trova sopra Bolzano - risale al 1312, più di 700 anni fa, dal 1668 è di proprietà della stessa famiglia e da quella stessa data nello stemma di famiglia compare un coltello da innesto. In sé, nessuna meraviglia, in fondo l'azienda Eberlehof si trova nel comprensorio viticolo di Santa Maddalena, classicamente destinato alla coltivazione della vite.

    Atrettanto poco meraviglia il fatto che 700 anni di storia - come maso e come famiglia - abbiano lasciato tracce evidenti e che mantenere salde tradizione e famiglia diventi un obbligo. E questo diventa evidente se si considera che attualmente nell'azienda sono contemporaneamente coinvolte ben 3 generazioni di Zisser. I nonni Lisi e Horst contribuiscono con la loro esperienza, il figlio Tomas e sua moglie Margit seguono la coltivazione delle viti con i figli Christian e Lukas, curano la cantina e gli appartamenti per le vacanze ricavati nel maso.

    Il mantener salda la tradizione, inoltre, si riconferma anche in vigna, dove si coltivano a pergola vitigni locali, autoctoni (Schiava, Lagrein e Blatterle) ai quali si affianca anche il Merlot. "Già la forte pendenza delle nostre vigne impedisce il ricorso a macchine agricole e proprio per questo coltiviamo le nostre viti, in parte molto vecchie, rigorosamente a mano" - racconta Tomas Zisser. Dato che l'invecchiamento dei vini avviene in botti di legno di rovere, i vini rossi dell'Eberlehof sono pieni, corposi ed espressione della propria origine. Proprio come vuole la tradizione.
    Cantine
    Azienda Vinicola Von Elzenbaum Wiesenheim Peter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Nel 1530 la tenuta A. von Elzenbaum viene citata per la prima volta in documenti ufficiali; nel 1886 ha luogo la prima premiazione dei suoi vini. Il fatto che ancor oggi si punti alla tradizione, ad una coltivazione tipica e al rispetto per la natura non sorprende, dato che la storia della tenuta continua da quasi 500 anni.

    Per qualcuno, una tradizione così antica potrebbe rappresentare un fardello, ma per il vignaiolo Josef von Elzenbaum è piuttosto un obbligo. Tutela la consuetudine e gli usi tramandati, ma tiene gli occhi aperti verso nuove vie e tecniche innovative, interessanti e promettenti.

    Ciò nonostante - o forse proprio per questo - i vini della tenuta A. von Elzenbaum sono così profondamente radicati nel loro terroir. "Mi interessa prima di tutto conservare il carattere legato al territorio dei miei vini e adeguare la scelta varietale alle diverse zone" - dice il vignaiolo. Altitudine, caratteristiche dei terreni, microclima: nella valutazione è necessario prendere in considerazione tutti questi parametri, prima di decidere quale vitigno coltivare.

    Negli anni, questa cura della selezione ha prodotto un'ampia gamma di vini, che sono oggi presenti nell'assortimento della tenuta A. von Elzenbaum: Lagrein e Cabernet, Pinot nero e Kalterersee Auslese, Gewürztraminer, Chardonnay e Moscato rosa. Non cambia però quale vino si degusti: si sente Termeno, si sente A. von Elzenbaum.
    Cantine
    Azienda Agricola Biedermannhof
    Cermes, Merano e dintorni
    Forse il vino non sarà la bevanda degli dei, ma certamente lo è della Chiesa. E questo appare chiaro anche dalla storia dell'azienda Biedermannhof di Cermes, proprietà per centinaia di secoli di diversi conventi, ai quali ha sempre fornito il vino per la celebrazione della Messa. Dalla sua cantina provengono oggi fruttati vini bianchi e vini rossi corposi.

    Da oltre 200 anni, l'azienda Biedermannhof di Cermes appartiene alla famiglia Innerhofer. Oggi Hannes Innerhofer gestisce l'azienda vitivinicola, che ha profonde radici. Compare citata per la prima volta in alcuni documenti del XIV secolo come proprietà del convento di clarisse di Merano. Si susseguono poi diversi proprietari, sempre riferibili a conventi, ai quali le viti dell'azienda Biedermannhofer forniscono vino da tavola e per la Messa. Oggi non è più così: l'azienda Biedermannhofer è diventata privata. Un'azienda nella quale si pone la massima attenzione al mantenimento, in vigna, dell'equilibrio biologico naturale. "L'inerbimento tra i filari regola il bilancio dell'aria e dell'acqua nel terreno, stimola la formazione dell'humus, protegge dall'erosione e rappresenta uno spazio vitale molto importante per gli organismi utili" - racconta Hannes Innerhofer.

    Questo modo di coltivare, come anche i terreni sedimentari, l'esposizione a sud-est dei filari e la relativa altitudine (350 m s.l.m.), lasciano il segno nei vini dell'azienda Biedermannhofer: nei vini bianchi fruttati e minerali e nei vini rossi profondi e corposi. Che sia merito del sostegno secolare prestato ai rappresentanti della Chiesa? Chi lo sa!
    Cantine
    Egger Ramer
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La tenuta Egger-Ramer esiste a Bolzano sin dal 1880 e da allora i proprietari si pongono uno stesso, unico, obiettivo: coltivare vitigni autoctoni in modo moderno. Peter Egger-Ramen rappresenta la quinta generazione di viticoltori che si prendono cura della tenuta. Non tiene solo fede all'obiettivo, ma lo ha anche ingrandito: vuole produrre il Lagrein perfetto.

    Situata proprio nel centro del capoluogo dell'Alto Adige, la tenuta Egger-Ramer gode di condizioni ottimali - anche perchè qui si punta al Lagrein da diverso tempo. "Mio padre Toni ha creduto nella forza e nel potenziale del Lagrein sin dagli anni '70" - racconta Peter Egger-Ramer - "in un periodo, quindi, nel quale il vitigno si coltivava solo per produrre il vino semplice del contadino, con tutte le sue spigolosità".

    Peter si basa sull'impostazione di suo padre, lavora instancabilmente alla qualità del suo Lagrein e, con il Kristan Lagrein Riserva, crea un rappresentante straordinario di questo vitigno. Chi crede che il vignaiolo bolzanino abbia raggiunto il suo scopo, si abaglia di grosso. Se gli si chiede quale sia il suo sogno, risponde: "Sarebbe bello, un giorno, poter produrre il Lagrein perfetto".

    Anche se il Lagrein è il vino-simbolo della tenuta, lo spettro varietale dei vitigni coltivati nei 15 ettari di vigneto, che si estendono a e intorno a Bolzano, è molto più ampio e comprende anche il Moscato giallo, il Pinot bianco e la Schiava: tutti vitigni autoctoni, tutti vini che esprimono il carattere forte della zona e - come dice Peter Egger-Ramer - "uniscono il meglio di due mondi: quello alpino e quello mediterraneo".
    Cantine
    Wassererhof
    Barbiano, Bressanone e dintorni
    "Wasserer" non è il comparativo di maggioranza di Wasser (acqua), ma il nome di un'azienda di Novale di Fié che guarda alla parte più meridionale della Valle Isarco. L'azienda Wassererhof è gestita da due gemelli, Christoph e Andreas Mock. Il primo si occupa della parte agricola (e quindi delle viti), il secondo della cucina e dell'osteria.

    Nel passato, il nome dell'azienda era "Hof zu Wasser (maso vicino all'acqua)" e derivava dalla prossimità del maso ad una sorgente che prometteva fertilità. Costruito nel 1366 dai signori von Lichtenstein, lo storico maso venne via via abbandonato, finché nel 1996 venne acquistato da Franz Mock (il padre dei gemelli) in uno stato estremamente trascurato.

    Poiché Franz gestiva già un vigneto a Leitach (presso Bolzano) e Christoph aveva conseguito il diploma all'istituto agrario, fu facile decidere di trasformare il maso Wassererhof di Novale di Fié allo Sciliar in un'azienda vitivinicola. Da allora, Christoph la gestisce con determinazione, competenza tecnica, energia e seguendo una sua propria filosofia. "Il nostro obiettivo consiste nel produrre vini buoni e ambiziosi" - dice Christoph Mock - "e per raggiungerlo sfruttiamo tutto il sapere raccolto da tre generazioni e la passione per la vigna e per la cantina".

    Dal sapere e dalla passione ha origine un assortimento che comprende la Schiava, il Sauvignon, il Cabernet e il Pinot bianco - tutti vini buoni e ambiziosi, appunto.   
    Cantine
    Tenuta Griesbauerhof
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La famiglia Mumelter vive nel maso della tenuta Griesbauerhof a Santa Maddalena, sopra Bolzano, dal 1785. L'azienda è coltivata oggi dal rappresentante della settima generazione: Lukas, che ha rilevato la gestione dell'azienda dei genitori nel 2018 - già preparata al meglio.

    Lukas ha gettato le basi lavorative con la laurea in viticoltura ed enologia, conseguita a Geisenheim, e le ha messe in pratica con tirocini in Italia (Toscana e Piemonte) e all'estero (Nuova Zelanda). Tutto ciò fluisce ora nei vigneti e nella cantina della tenuta Griesbauerhof, a partire da una valutazione professionale della zona e dei terreni:"La zona ventilata e i terreni limosi di origine porfidica lasciano il segno nei vini" - racconta Lukas Mumelter - "sia i terreni alluvionali a sud di Bolzano che i terreni morenici di Appiano".

    Le caratteristiche di questi terreni, della zona e la diligenza del lavoro in vigna si ritrovano nell'uva di Cabernet, Merlot, Lagrein, Schiava e Pinot grigio, con cui Lukas produce vini fruttati, vellutati e autentici. È possibile degustarli nel punto vendita dell'azienda - "Freiraum mumi", che Lukas gestisce con il fratello Michael, in abbinamento ai pomodori che mamma Margareth Mumelter coltiva in azienda - quasi 30 varietà diverse.

    Nonostante tutta questa varietà, l'attenzione principale è ancora rivolta alla tradizione, all'azienda Greisbauerhof. Così Lukas definisce l'obiettivo del suo lavoro:"Produrre grandi vini dai vitigni autoctoni Lagrein e Schiava". Quindi, anche se la sua casa è il mondo, le sue radici sono a Bolzano.
    Cantine
    Tenuta Abraham
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Lavorare con la natura significa scendere a compromessi, compromessi tra l'agire e il lasciar perdere. Mantenere questo equilibrio è la sfida che affrontiamo ogni giorno". Dal 2011 Marlies e Martin Abraham cercano questo equilibrio, ma già in precedenza vinificavano la propria uva prodotta dai vigneti della tenuta Abraham a San Michele Appiano e ammettono:"Se riusciamo a stabilire e a mantenere l'equilibrio, i vini che produciamo sono eccellenti".

    Questi "vini eccellenti" si devono anche alla diversità delle caratteristiche delle vigne dislocate a un'altitudine compresa tra 450 e 700 m s.l.m., tra San Paolo, San Michele e Cornaiano.

    E date queste differenti peculiarità, gli Abraham hanno fatto in modo di coltivare solo i vitigni con esigenze corrispondenti. Nella scelta hanno tenuto conto anche della tradizione. Nella vigna sopra San Paolo, ad esempio, si coltiva da oltre 60 anni il Pinot bianco. Radici profonde hanno anche le viti di Appiano: nella vigna Weiler Weißhaus, il nonno dell'attuale proprietario piantò Pinot bianco nel 1955. E anche la Schiava ad acini piccoli dei vigneti tra Appiano e Cornaiano ha ormai più di 50 anni.

    Sembra che nella tenuta Abraham il tempo giochi un ruolo tutto suo. Si prende tempo non solo nei vigneti, ma anche in cantina. Fare grande attenzione al tempo: anche questo è importante nell'equilibro tra l'agire e il lasciar perdere.
    Cantine
    Weingut Wieserhof

    A contraddistinguere la Tenuta Wieserhof di Foiana sono due colonne portanti geografiche e il loro antico legame. Uno dei due vigneti del maso si trova infatti a Foiana, sopra Lana, mentre il secondo è situato a Castagnara-Masetto, nelle vicinanze del Lago di Garda. La particolarità è che, da non meno di 3.000 anni, i due vigneti sono collegati tra loro da un’antichissima via commerciale, il cui nome – la traversara – è stato dato dalla famiglia Wieser anche al suo progetto vinicolo.

    Il progetto “la traversara” viene portato avanti da circa vent’anni da Hubert Wieser e da sua moglie Silvia, che rappresentano la seconda generazione a gestire il Wieserhof. Con le figlie Maya ed Emma, al maso sta già lavorando anche la terza generazione. La produzione comprende quattro vini, che – come i vigneti del Wieserhof – hanno una serie di connessioni.

    Entrambi i vigneti – quello di Foiana e quello di Castagnara-Masetto – si trovano alla stessa altitudine, circa 600 metri sul livello del mare, e in entrambi crescono le stesse varietà, ossia Pinot Bianco e Pinot Nero. “I grappoli di entrambi i vigneti e di entrambe le varietà vengono fatti maturare in botti di legno allo stesso modo, eppure se ne ricavano quattro vini dal carattere distinto, ognuno dei quali racconta una storia del tutto unica e personale”, racconta Hubert Wieser.

    Ciò li rende particolarmente adatti alla Tenuta Wieserhof di Foiana. In fin dei conti anch’essa racconta una storia. Una storia iniziata circa 3.000 anni fa che narra dell’incontro di due zone e due culture.

     
    Cantine
    Tenuta Moarhof - Klotz Pertoll Florian
    Postal, Merano e dintorni
    Alla tenuta Moarhof di Postal ci si è votati alla Schiava - forse anche perché non è solo il vino ad avere una lunga tradizione, ma anche il maso. La sua prima citazione in un documento ufficiale risale al 1324 - radici profonde 700 anni, curate ancor oggi con grande attenzione.

    Originariamente possedimento della Chiesa, maso Moarhof di Postal viene acquistato dalla famiglia Pertoll nel 1923. Oggi ne tiene il timone Florian Klotz Pertoll. Già a 16 anni ha mosso i primi passi nelle aziende frutticole e viticole friulane, portando poi il sapere raccolto nell'azienda paterna. "Mio padre ha riconosciuto il mio impegno e mi ha sostenuto nel processo di professionalizzazione dell'azienda" - dice oggi Florian Klotz Pertoll.

    A questo processo si deve anche l'ampliamento dell'azienda con l'affitto di nuove superfici. L'uva di Schiava - fiore all'occhiello di maso Moarhof - non si vendemmia solo dalle viti che crescono sul terreno porfidico di Postal, ma anche sui terreni collinari argillosi di San Valentino. "Là le viti si allevano a pergola, dato che i grappoli di Schiava non sopportano a lungo la radiazione intensa del sole" - così Klotz Pertoll.

    Una volta in cantina, i vini di maso Moarhof (oltre alla Schiava anche Cabernet Sauvignon, Lagrein e Merlot) si affinano dapprima nei contentori di acciaio e poi nelle botti di legno di rovere situate nella storica cantina a vòlte. E dove altro?
    Cantine
    Weingut Sebastian Praxmarer
    La frazione di Mazon, sopra Egna, nella parte meridionale dell’Alto Adige, è il luogo votato al Pinot Nero per eccellenza. È qui che i pionieri sperimentarono questo vitigno, è qui che nacquero i primi Pinot Neri altoatesini degni di nota ed è da qui che provengono ancora oggi i migliori rappresentanti di questa varietà.

    Non deve quindi stupire che anche la Tenuta Praxmarer presso la Residenza Fritzenhof di Mazon sia nata con l’obiettivo di “creare la nostra personale interpretazione di un Pinot Nero di Mazon”. Del peso della tradizione che grava sulle sue spalle è ben consapevole Sebastian Praxmarer, titolare della tenuta che porta il suo nome: “La nostra ambizione è che questa particolare zona, con le caratteristiche del suo terreno e il suo microclima unico, si possa ritrovare in maniera inalterata anche nei nostri vini”, spiega Praxmarer.

    Il peso della tradizione è dato dalla zona di produzione perché, come produttrice di vini, la Tenuta Praxmarer di Mazon è ancora un’esordiente assoluta. La lavorazione in proprio di una prima parte dei circa 15 ettari che circondano il maso è iniziata solo nel 2020. La storia della tenuta ha però radici molto più profonde. Presso la Residenza Fritzenhof, infatti, le viti venivano coltivate fin dal 1800, quindi da più di 220 anni. Dal 2020, la tradizione vinicola della famiglia Praxmarer si è semplicemente arricchita di un’ulteriore sfaccettatura.
    Cantine
    Weingut in der Eben
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La tenuta In den Eben di Cardano è stata una delle prime ad essere coltivata secondo i canoni della produzione biologica. La strada del pioniere, Johann Plattner, viene oggi non solo seguita da suo figlio Urban, ma anche incentivata e rafforzata con la coltivazione biodinamica per ottenere vini vivi".

    La tenuta è proprietà della famiglia Plattner dal 1982 e dal 1996 l'uva che si vendemmia da tre ettari viene vinificata in proprio. Questa evoluzione si deve a Johannes Plattner, che dal 2011 è stato sostituito dal figlio Urban. Al tempo, il nuovo gestore decise di passare alla biodinamica: con la semina di essenze e di piante aromatiche tra i filari promuove la biodiversità e richiama numerosi insetti utili la cui presenza, abbinata a un'attenta cura delle viti e a una vendemmia selettiva, favorisce la buona salute dei grappoli.

    Urban Plattner non responsabile soltanto dell'evoluzione della coltivazione, ma anche del completo cambiamento dello stile dei vini. Dalle uve di Schiava, Pinot nero, Malvasia, Merlot, Lagrein e Sauvignon blanc si ottengono vini assolutamente particolari - "vini vivi", come dice Plattner. "La fermentazione è spontanea e l'affinamento è molto prolungato perché i vini diventano profondi solo con il tempo, con tanta pazienza, senza zolfo e lavorando con grande sensibilità".

    L'esperienza si conclude poi con la vendita di vini assolutamente non filtrati - come vini vivi, appunto.
    Cantine
    Tenuta Kiemberger
    Terlano, Strada del Vino
    Nel variopinto mosaico della viticoltura altoatesina si trovano tessere più grandi e più piccole. La tenuta Kiemberger di Terlano, con una produzione di quasi 8.000 bottiglie all'anno, è una delle più piccole. Tuttavia se non esistesse mancherebbe qualcosa.

    La tenuta Kiemberger si trova a Terlano, nella Val d'Adige, e i suoi vigneti sono distribuiti tra Terlano e un Comune confinante, Andriano. Su una superficie totale di 1,5 ettari si coltivano Chardonnay, Müller Thurgau, Riesling e Sauvignon, che costituiscono la base per il classico Terlaner. "I primi tre vitigni crescono su un terreno calcareo sabbioso-limoso ad Andriano, mentre il Sauvignon trova condizioni migliori a Terlano, su un terreno sabbioso e porfidico" - racconta Norbert Kofler, viticoltore presso la tenuta Kiemberger.

    Dal 2007 Kofler vinifica e vende i suoi vini in proprio. "I nostri vini devono prima di tutto essere conformi alle caratteristiche che noi vogliamo trovare nel vino" - dice Kofler. Per questo, i grappoli vengono vendemmiati nella seconda metà di settembre, il mosto viene delicatamente pressato e lasciato fermentare a 19 °C in contenitore di acciaio. "I nostri vini vengono affinati sulle fecce nobili prevalentemente in botti di rovere piccola o media per almeno 8 mesi - per il Terlaner classico - o fino a 32 mesi - per il Lagrein Riserva" - così il viticoltore.

    I vini che si ottengono "originali e di gran carattere" - dice Kofler - esprimono le caratteristiche dell'annata e del terreno.  "Il nostro vino è tutt'altro che una bevanda mainstream" - chiarisce Kofler parlando della piccola ma raffinata tenuta Kiemberger. E aggiunge "ma anche classica".  
    Cantine
    Tenuta Biologica Zollweghof Lana
    Lana, Merano e dintorni
    Da 30 anni, ormai, Franz Josef Pfeilhofer si è votato alla produzione biologica e biodinamica. Nella cantina della tenuta Zollweghof di Lana produce vini di altissima qualità con uva ottenuta da vitigni resistenti alle malattie fungine (PIWI) e ne inventa di nuovi - uno che contiene anche melissa.

    L'azienda Zollweghof di Lana è a conduzione familiare e la sua cantina risale al XIV secolo. In questo contesto storico, il vignaiolo Franza Josef Pfeilhofer produce i suoi vini in vecchie botti di legno e in anfore di terracotta, ricorrendo a metodi "di vecchia scuola", che integrano la produzione biodinamica. "Le mie viti resistono agli attacchi dei funghi, non ho bisogno di distribuire prodotti per difenderle tranne, forse, lo zolfo per un paio di volte all'anno" - dice Pfeilhofer.

    Questa filosofia presuppone anche il lavoro manuale, che in questa azienda, del resto, non ha alternative: i filari di vite si trovano su pendii talmente erti da impedire qualunque possibilità di utilizzo di macchine.

    Come vignaiolo, Pfeilhofer si è riproposto di ottenere dai vitigni PIWI "vini top fantastici e moderni". Anche per questo è disposto a seguire vie non convenzionali. Il suo spumante rosé di color rosso brillante - Swing - pensato come aperitivo, può essere bevuto anche come digestivo - Melissa gold. "Abbiamo affinato questo vino con bergamotto, abbinando le conoscenze sul vino biologico con quelle sui prodotti naturali e sulle erbe officinali" - così Pfeilhofer - "e questo sapere è antichissimo". Ma anche estremamente moderno.
    Cantine
    Weingut Oberstein
    Cermes, Merano e dintorni
    I vini non “si fanno“, li si accompagna. Questa è la filosofia su cui si fonda l’attività di Joachim Wolf e del suo team alla tenuta Oberstein di Cermes. “Vogliamo vinificare senza ricorrere eccessivamente alla tecnica e concedere ai vini il tempo necessario per maturare nelle botti di legno“, così Wolf. “In fondo non siamo noi a stabilire i tempi della maturazione, ma il tempo stesso.“

    È chiaro: questa visione può essere applicata solo se la qualità della materia prima, dell’uva, è buona. E questa qualità si forma in vigna. Alla tenuta Oberstein di Cermes la si ottiene – e anche questo ha a che fare con la filosofia – con l’attenzione e il rispetto, che consigliano di produrre meno uva, ma di ottima qualità.

    A ciò si aggiunge che Madre Natura ha avuto un occhio di riguardo per la tenuta Oberstein di Cermes. Le vigne si trovano su ripide colline esposte a sud-est a 400 - 500 m s.l.m., su terreni leggeri, permeabili, limosi e sabbiosi miscelati a materiale granitico poroso e scistoso. Quest’ultimo conferisce ai vini della tenuta Oberstein una marcata mineralità.

    La posizione, l’altitudine e i terreni contraddistinguono il terroir, proprio come le differenze di temperatura tra giorno e notte, particolarmente notevoli in autunno. “Tutti questi fattori e la nostra filosofia estensiva applicata sia in vigna che in cantina danno origine a una combinazione assolutamente unica e rappresentano la base per vini eccellenti con un elevato riscontro in termini di riconoscimento“, dice Wolf.
    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482 483 484 485 486 487 488 489 490 491 492 493 494 495 496 497 498 499 500 501 502 503 504 505 506 507 508 509 510 511 512 513 514 515 516 517 518 519 520 521