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    Dove ricaricare anima e corpo

    In Alto Adige ci sono luoghi capaci di trasmettere energia, di ricaricare anima e corpo. Ritrova la tua armonia, appaga i tuoi sensi col silenzio del bosco o ammirando panorami emozionanti, goditi un po’ di meditazione in un luogo mistico. Tra castelli, manieri, rovine storiche, bunker, chiese e monasteri, paesaggi naturali, l’Alto Adige ne offre tantissimi esempi.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Caterina
    Avelengo, Merano e dintorni

    La piccola chiesetta romanica del XIII secolo è dotata di un’abside in stile gotico, all’interno si trovano preziosi affreschi ben conservati (ammirabile solo attraverso un foro praticato nel portone d’ingresso). L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Stupenda vista panoramica su Merano.

    La storia

    Come molti altri edifici sacrali sulle montagne del meranese anche la Chiesetta di Santa Caterina ad Avelengo venne costruita sopra un precedente luogo di culto pagano. Una prima chiesa fu distrutta dalle fiamme nel 1202.

    Di questa prima costruzione sono conservati ancora i muri perimetrali della navata. Nel 1251 venne consacrata una nuova costruzione romanica che nel 1452 fu ristrutturata e rinnovata.

    L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Al centro di esso si trovano le statue in legno di Santa Caterina, al centro, e San Giovanni Battista e Santa Maddalena ai lati.

    La leggenda

    Secondo una leggenda gli abitanti del luogo decisero di fare erigere la chiesetta di Santa Caterina e quella di Lafenn da due giganti che però a disposizione avevano un solo martello. Nacque un litigio e il gigante di Lafenn cerca di colpire il suo avversario con un sasso che manca il bersaglio. Il macigno, che si conficcò nel terreno vicino alla chiesetta, è ancor oggi visibile.

    Cantine
    Abbazia di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni
    Presso l'Abbazia di Novacella, esisteva una cantina già nel 1142: si tratta quindi di una delle cantine ancora in attività più antiche del mondo ed è oggi una delle più importanti della Valle Isarco, fiore all'occhiello di un territorio che produce vini bianchi di altissima qualità.

    L'assortimento offre in prevalenza vini bianchi, ma non solo. "Per il 70% si tratta di Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner e Riesling" - spiega Celestino Lucin. La cautela e l'oculatezza da lui imposte si applicano non soltanto in cantina, ma anche in molti altri settori. E rispettando queste regole i viticoltori coltivano in modo sostenibile - la cantina opera addirittura ad emissioni zero di CO2.

    Nonostante la cantina dell'Abbazia di Novacella sia nota soprattutto per i suoi vini bianchi, il 30% della produzione è rappresentata da vini rossi, che giocano un ruolo tutt'altro che secondario. L'uva si vendemmia da vigneti di proprietà dell'Abbazia, che si trovano a Bressanone e in zone limitrofe. "Per la loro coltivazione, le condizioni climatiche non sono ottimali" - spiega convinto Celestino Lucin. Per questo, le uve di Schiava, di Pinot nero e di Moscato rosa si vendemmiano nelle zone di Bolzano e di Cornaiano.

    Ma che si tratti di vini bianchi o rossi, il fiore all'occhiello della cantina dell'Abbazia di Novacella rimane la linea Praepositus, che è contemporaneamente anche un omaggio al fondatore. Prapositus, in latino, significa infatti vescovo, pastore di anime, con riferimento al beato Hartmann, allora vescovo di Bressanone e fondatore dell'Abbazia.
    Laghi, cascate
    Le tre Fontane Sante
    Stelvio, Val Venosta

    La chiesetta delle tre Fontane Sante di Trafoi, ai piedi dell'Ortles, racconta una storia particolare: nel XIII secolo, il pastore Moritz nel punto in cui oggi sorge la cappella, vide tre rigagnoli che sgorgavano dalla roccia. Ognuno di essi portava con sé una croce e il pastore riuscì a prenderne due. La terza sparì nel flusso dell'acqua. Nel XV secolo fu edificata la chiesetta, che da allora è stato un luogo di pellegrinaggio mariano. Ancora oggi alle Fontane Sante si attribuiscono poteri guaritori.

    Arte e cultura
    Malga Fane
    Rio di Pusteria, Bressanone e dintorni

    La Malga Fane a Valles è unica nel suo genere in Alto Adige. Questo villaggio idilliaco alpino si trova sopra il paese di Valles  a 1.739 m di altitudine ed è immerso in un paesaggio naturale ed un mondo di montagne suggestivo. L’agglomerazione di baite, fienili, una piccola chiesa e tre rifugi affascinano anche grazie all’originalità delle strutture.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La chiesetta di San Valentino campeggia tra verdi prati in fiore sopra il paese di Siusi e offre una vista spettacolare sul massiccio dello Sciliar. Eretta nel XII secolo, presenta affreschi ben conservati di indiscutibile interesse storico-artistico.
    Laghi, cascate
    cascate di Barbiano
    Barbiano, Bressanone e dintorni

    Il Rio Ganda che nei pressi di Colma si getta nelle acque dell’Isarco, scorre per circa 6 chilometri. Superando un dislivello di 1510 metri, il torrente precipita quindi a valle su diversi gradoni di roccia. L’ultimo salto, di 85 metri, è il più alto e spettacolare. Lungo un romantico sentiero è possibile salire a piedi fino alla cascata superiorire.

    Laghi, cascate
    Lago di Tret
    Senale-S.Felice, Merano e dintorni

    Il Lago di Tret oppure di lago Santa Maria si trova in Alta Val di Non nelle vicinanze del paese San Felice, nel punto dove l’Alto Adige e il Trentino si congiungono.  Il lago e meta di amata per le gite con bambini e nota per i campi fioriti e i boschi di larici bellissimi da vedere in autunno. Il lago e lungo 220m, largo 170m e profondo ca. 4m. Dal 1974 e sotto tutela.

    Escursioni
    Escursione al Resciesa
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Il Resciesa fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO nel Parco Naturale Puez - Odle ed è uno dei punti panoramici più belli della Val Gardena. Questa escursione ad anello vi porta dalla stazione a monte della funicolare Resciesa fino alla croce di vetta. Passando poi dalla Cappella S. Croce si torna al punto di partenza. Adatta ad escursionisti di tutte le età, questo percorso facilmente percorribile garantisce delle spettacolari viste panoramiche, che spaziano dalla Valle Isarco alla zona dello Sciliar fino al Passo Sella.

    Difficoltà: facile
    197 m di dislivello
    1h:28 min durata
    Arte e cultura
    Ometti di pietra
    Meltina, Bolzano e dintorni

    Le montagne che circondano la valle sono talmente tante che ogni giorno se ne può raggiungere una diversa. Il dorsale del pascolo avvolto dalle leggende sulla "Hohen Reisch" invece é d`obbligo per tutti coloro che desiderano diventare amici intimi dell`Alto Adige e vogliono conoscerlo oltre la superficie. É uno dei belvedere più belli delle Alpi Sarentine, da dove si può ammirare tutto il mondo delle Dolomiti fino alla Marmolada e al suo re, l`Ortles. Anche se il tempo qualche volta non é bellissimo questa escursione possiede una magia indimenticabile, perchè proprio questo è l`effetto particolarmente misterioso dei "Stoanernen Mandln": più di cento ometti di pietra, alti poco più di una persona in carne ed ossa. Come una schiera di soldati, le colonne formatesi di piastre di arenaria attendono gli escursionisti sul belvedere.

    Qui, a 2000 m, da circa ciquecento anni pare che si celebrino danze di streghe e deste con il diavolo. Storie esoteriche e momenti sacrificiali - addirittura con infanti. A testimonianza di questa oscura diceria, esiste un documento del tribunale del 1540, il quale riporta che Barbara Pachler venne accusata perchè si incontava in questo luogo con diavoli e streghe. Gli intarsi nelle rocce documentano inoltre che il belvedere era, sin da secoli passati, un luogo di culto celtico.

     

    Escursioni
    Il Sentiero della Pace di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il Sentiero della Pace di Caldaro, realizzato dal 1995 al 2000 su iniziativa di Padre Georg Reider, conduce dal parcheggio dell’area sportiva di S. Antonio per il paesaggio naturale e culturale della Kardatschertal o per la selvaggia gola Rastenbach in direzione di S. Pietro a Castelvecchio.

    Sette stazioni di meditazione invitano escursionisti e pellegrini a fermarsi. I cinque temi “misura, intelligenza, giustizia, fede e speranza” sono stati realizzati da artisti e adattati all’ambiente circostante. La sesta tappa (coraggio) è la gola Rastenbachklamm. La settima, l’amore, è rappresentata dalle rovine della chiesa paleocristiana di San Pietro di Castelvecchio, probabilmente le più antiche in Tirolo.

    Per la passeggiata sono raccomandate delle scarpe da montagna robuste. In determinati passaggi, è necessario mantenere un passo sicuro.

    Qui troverete l'opuscolo "Sentiero della Pace", dove sono descritte le sette stazioni di meditazione lungo il sentiero. 

    Difficoltà: intermedio
    0 m di dislivello
    3h:00 min durata
    Arte e cultura
    Balcone della Musica Naturno
    Naturno, Merano e dintorni
    Il Balcone della Musica di Naturno è stato inaugurato nel 2020 e offre una splendida vista sulla Val Venosta. Inoltre, si possono ammirare l'imponente catena montuosa di fronte e il Castel Juval, la residenza estiva dell'alpinista estremo Reinhold Messner.
    La nuova attrazione si trova a pochi minuti a piedi dalla stazione a monte della funivia Unterstell (in direzione ovest).
    Insieme alla piattaforma panoramica Unterstell, che si affaccia ad est verso Merano, il Balcone della Musica di Naturno forma una vista panoramica su Naturno e dintorni che vale la pena di vedere.
    L'ensemble di percussioni della banda musicale di Naturno ha registrato un brano per l'apertura del balcone, in cui la musica viene suonata solo con gli applausi.
    Escursioni
    Escursione da Nova Ponente a Madonna di Pietralba
    Nova Ponente, Regione dolomitica Val d'Ega

    L'itinerario porta attraverso prati e boschi silenziosi fino al Santuario della Madonna di Pietralba, una delle principali mete di pellegrinaggio dell'Alto Adige, come dimostrano i numerosi ex-voto alla Madonna delle Grazie lasciati nei secoli dai fedeli.

    Difficoltà: intermedio
    505 m di dislivello
    4h:00 min durata
    Luoghi da vedere
    Colle del Santo Sepolcro a Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.

    Escursioni
    Sentiero tematico: Sorgente "Maite"
    Braies, Regione dolomitica 3 Cime

    Il percorso didattico vi porterà in una parte del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies, dove si trova un’area sorgentizia di notevole bellezza. Il cosiddetto “sentiero delle sorgenti” (parte del sentiero nr. 37) e facilmente percorribile e dotato di indicazioni su tavole di legno, che danno informazioni sulla flora e la fauna, sulla tutela delle sorgenti, i diversi usi possibili dell’acqua, in particolare a scopo potabile. Ne vale veramente la pena di visitare questo insieme di sorgenti denominate “Maite”.

    Difficoltà: facile
    46 m di dislivello
    0h:31 min durata
    Chiese e abbazie
    Chiesetta di Santo Spirito
    Predoi, Valle Aurina

    La chiesa di Santo Spirito si trova in fondo alla valle ed è la più vecchia di tutta la Valle Aurina. S. Spirito è un paesino miracoloso, beatificato dalla storia e dalla fede di tante generazioni.

    Già secoli fa è stata trovata un'energia particolarmente positiva nei dintorni dello "Schliefstein" – una grande roccia. Ecco perché la leggendaria Chiesa dello Spirito Santo è stata costruita qui. Secondo la convinzione uno potrebbe liberarsi dai suoi peccati passando attraverso lo stretto spazio tra la chiesa e il grande sasso. E così, la piazza attorno alla chiesa e la pietra sono ancora oggi un noto luogo di potere.

    Non si sa quando fu costruita la prima chiesetta dedicata ai molti viaggiatori che utilizzavano il Krimmler Tauern soprattutto per arrivare nel Pinzgau e a Salisburgo. Comunque è sicuro che nel 1455 fu il cardinale Nikolaus Cusanus di Bressanone a consacrare la chiesa e il cimitero, che era necessario per la gente che moriva passando le Alpi e per i lavoratori della miniera di Predoi. Già nel 1500 la chiesa fu ingrandita.

    Negli ultimi 10 anni sono state eseguite molte opere di restauro. Sfortunatamente, per ragioni di sicurezza, fu necessario rimuovere le opere d'arte. Anche l'immagine di pellegrinaggio è stata messa al sicuro per qualche anno, ma nel 1981 è ritornata nella chiesa, salvaguardata da una protezione e sottolineata, nella sua importanza, da una corona.

    In questa deliziosa chiesetta è possibile ammirare anche statue di legno di Sant'Osvaldo, Kilian e Sant'Orsola, nonchè di San Francesco e S. Andrea. Dietro al tabernacolo l'originale rappresentazione della S. Trinità. La via crucis lungo il vecchio sentiero del Passo dei Tauri che da Casere porta alla Chiesa di Santo Spirito, è mèta di pellegrinaggi di turisti e di gente del luogo durante tutto l'anno.

    Escursioni
    Colle "Wasserbühl" - Sentiero delle favole
    Laion, Regione dolomitica Val Gardena

    Questa passeggiata nei paraggi del paese di Laion, situato in bellissima posizione panoramica sul monte all´entrata nella Val Gardena, ci porta a luoghi di ritrovamenti archeologici, che ci dimostrano l´antichissima preferenza per il posto come insediamento dell´uomo. Inoltre la collina Wasserbühel si offre come luogo di tranquillità e punto panoramico.

    Difficoltà: facile
    50 m di dislivello
    0h:19 min durata
    Luoghi da vedere
    Karlotten Kofel
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Nei pressi di Siusi allo Sciliar si trova un posticino immerso nel silenzio e affacciato su un panorama mozzafiato: il Karlotten Kofel. Dal punto più alto di questo poggio di lava vulcanica ai piedi di una parete di roccia porfirea rossa brillante, è possibile abbracciare con lo sguardo non solo l'imponente massiccio dello Sciliar, ma anche i campanili di ben sette chiese! Per via delle proprietà termiche della roccia lavica e della posizione particolarmente soleggiata, il colle è ricoperto da una vegetazione spiccatamente mediterranea.
    Giardini pubblici
    Gola
    Lana, Merano e dintorni

    La gola di Lana....burrone profondo ed affascinante

    Il bizzarro scenario roccioso, la vegetazione unica e la zona pittoresca ai piedi di Castel Braunsberg sono gli elementi che conferiscono alla Gola di Lana la sua spettacolarità ed il suo inconfondibile fascino.

    Sebbene ci si trovi solo a pochi minuti dal centro del paese, inoltrandosi nella gola si ha la sensazione di venire proiettati in un altro mondo.

    Da entrambi i lati incombono alte pareti scoscese, il torrente Valsura scroscia nel suo letto roccioso e tra le fredde pareti di roccia regnano, anche in piena estate, temperature piacevolmente fresche. Solo uno stretto lembo di terra vi conduce tra le rocce massicce lungo il torrente di montagna.

    Lungo i sentieri interdetti al traffico, la curata vegetazione dai colori sgargianti riserva sorprese sempre nuove anche grazie agli stimolanti contrasti creati dalle piante mediterranee con le pareti rocciose che si ergono verso il cielo.

    Dopo pochi minuti la stretta valle si allarga fino ad aprirsi in uno spiazzo; ponticelli in legno ci permettono di raggiungere la zona detta "Prato della Gola" (oggi piazza adibita ad ospitare feste, cinema e teatro all'aperto), posta direttamente ai piedi della collina del castello Braunsberg.

    Inoltre, giungendo dalla gola di Lana, arriviamo al percorso delle sculture. Passeggiando possiamo osservare le opere di artisti venuti da tutto il mondo. Le sculture perfettamente integrate nell'ambiente circostante, sono stazioni di pausa e riflessione per i passanti.

    Luoghi da vedere
    Panche delle streghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Panche delle streghe Il posto di riposo delle streghe dello Sciliar sulla Bullaccia è un posto leggendario, nel vero senso della parola. Le cosidette panche delle streghe sono due enormi massi di porfido situati sul lato occidentale di questo bastione. La loro posizione fa supporre, in quel punto, l'individuazione di un luogo di culto dedicato al dio Sole, che al tramonto illumina l'Alpe.

    Escursioni
    Sentiero di San Martino
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Questo sentiero circolare di circa 3 km è un percorso meditativo realizzato con particolare attenzione ai bambini, alla natura e alla semplicità.

    I visitatori, specialmente bambini, devono avere la possibilità di sperimentare, in questa stupenda e tranquilla cornice naturale, il creato e il suo Creatore con il Suo messaggio all’umanità.

    La strutturazione del sentiero vuole favorire la crescita dello spirito di comunità ed invita a sperimentare, pregare, cantare, parlare, mangiare … insieme.

    Il famoso san Martino è il patrono di Cologna e per questo il leitmotiv di questo sentiero si ispira alla sua vita e al suo insegnamento.

     

    Questo sentiero può aiutare ciascuno a vivere un po’ di più come San Martino!

    Con l’aiuto di impronte, una sdraio di pietra, un labirinto, un Padre Nostro scolpito nella roccia, un punto panoramico mozzafi ato e molto altro, bambini ed adulti possono conoscere e comprendere un po’ meglio la vita di San Martino e magari anche la propria.

     

    È bello utilizzare tutti i sensi per comprendere questo stupendo messaggio!

    Difficoltà: facile
    164 m di dislivello
    1h:18 min durata
    Chiese e abbazie
    Chiesa di Sant'Ippolito a Narano
    Lana, Merano e dintorni
    [[Per l'albergo Hippolyt sulla collina vedi https://gasthaus-hippolyt.it e Tel. 0039 0473 42 00 37]]

    La chiesa di Sant'Ippolito nel nord del comune di Tisens, vicino al villaggio di Völlan e sopra Lana, domina la collina di Sant'Ippolito a Naraun, che può essere vista da lontano. 

    Questo non è solo un sito escursionistico popolare e facilmente accessibile, il cui panorama dalle montagne del Gruppo del Tessa fino a Bolzano è stupendo, ma anche un antico insediamento e luogo di culto. Ritrovamenti di punte di frecce, lame e mortai neolitici dimostrano che la gente viveva qui già nel IV millennio a.C., quasi 6.000 anni fa, rendendolo uno dei più antichi siti di insediamento preistorico dell'Alto Adige. Ci sono anche prove di un santuario preistorico sulla collina.

    La piccola chiesa di Sant'Ippolito è stata menzionata per la prima volta nel 1288, ma è probabilmente molto più antica - non da ultimo a causa del raro patrono. Parti dei muri della navata e l'abside rotonda sfalsata testimoniano ancora la chiesa romanica. Le due finestre a feritoia ad arco acuto e la porta d'ingresso con rosetta ad ovest, anch'essa ad arco acuto, sono state create durante la ricostruzione nel periodo gotico. Verso la fine del XVII secolo fu aggiunta la torre (una foto votiva del 1679 mostra ancora la chiesa senza torre, ma con un muro di campane del coro). La campana è stata fusa nel 1566 da Simon Hofer ed è quindi la più antica campana conservata nella parrocchia. La volta a botte della navata è stata inserita nel 1762 (vedi la data sull'arco trionfale). 
    All'interno della chiesa, l'altare e il pulpito risalgono alla seconda metà del XVII secolo, le statue di Sant'Isidoro e San Rocco, così come l'immagine di Sant'Ippolito alla seconda metà del XVIII secolo. 

    Dato che Sant'Ippolito è anche venerato come patrono del tempo, l'usanza di suonare la campana ai primi segni di un temporale faceva parte dei compiti del sacrestano di Sant'Ippolito a Narano. A causa della posizione esposta della chiesa, tuttavia, i fulmini si sono verificati più volte. Dal XVII secolo, non meno di sei morti durante lo scampanio sono stati registrati nel registro dei decessi della parrocchia, motivo per cui la piccola chiesa ha ricevuto anche il soprannome "Zum bösen Segen" (alla maledizione). 

    La chiesa è aperta solo in alcuni giorni festivi (p.e. al patrocinio di San Ippolito il 13 agosto). Tuttavia, la collina offre una splendida vista panoramica tutto l'anno.

    La chiesa si raggiunge attraverso il sentiero di rifflessione al Rosario Luminoso e alla memoria di Papa Giovanni Paolo II, costruito nel 2010. Sei rilievi in bronzo con i misteri del Rosario Luminoso e un ritratto del defunto Papa attendono il pellegrino sulla strada. Sono opere dell'artista Robert Giovanazzi di Merano, realizzate dai fondatori Stefan e Vinzenz Dirler, nativi di Prissiano.
    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    Le piramidi di terra del Renon sono le più alte e suggestive d’Europa: si tratta di gioielli naturali formatisi nelle vallate in seguito all’erosione delle rocce moreniche di origine glaciale. Il terreno, qui, risulta compatto allo stato secco, ma a contatto con la pioggia si trasforma in poltiglia fangosa, che tende a ridiscendere verso valle. Al di sotto di grossi massi il terreno resta asciutto, mantenendo la sua solidità, mentre il materiale circostante viene progressivamente eroso dall’acqua: ecco, quindi, come si creano le piramidi, che a ogni nuova precipitazione, assumono un profilo sempre più slanciato. Se la grossa pietra al vertice cade, il cumulo di terra, ormai privo di protezione, è destinato a un rapido disfacimento: l’acqua ne ammorbidisce la consistenza, trasportando il materiale a valle. Le piramidi di terra sono osservabili in tre località: tra Longomoso e Monte di Mezzo, nella valle del Rio Rivellone sotto Soprabolzano e nella valle del Rio Gasterer nei pressi di Auna di Sotto.

    Escursioni
    Via Monachorum - Sentiero del silenzio da Madonna di Senales fino a Monte S. Caterina
    Senales, Merano e dintorni

    La Via Monachorum, chiamata anche “Silentium”, parte dalle località di Madonna di Senales e Monte Santa Caterina e si conclude a Certosa, dove sorge un complesso claustrale risalente al XIV secolo. Qui i monaci certosini, vestiti con una lunga tunica bianca, vivevano nel silenzio e nella solitudine. Dell’antica struttura sono rimasti il chiostro gotico, la cucina e ampie parti delle mura. Lungo il sentiero tematico troverete numerosi pannelli con citazioni filosofiche sul silenzio. Il sentiero è segnalato con figure di monaci a grandezza naturale.

    Difficoltà: intermedio
    803 m di dislivello
    3h:37 min durata
    Luoghi da vedere
    Sitzkofl
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questo belvedere dietro la chiesa di s. Giorgio a Corona/Cortaccia offre una vista panoramica di Penon e Val d'Adige.

    Escursioni
    Gli ometti di pietra
    Sarentino, Bolzano e dintorni

    Misteriosi e leggendari - gli "Stoanernen Mandln" ("omini di pietra")
    Superano in parte l' altezza d' uomo le colonne di lastre di pietra arenaria che si ergono sulla leggendaria cima tondeggiante. I valligiani le chiamano gli „stoanernen Mandln“ ovvero „omini di pietra“. Le colonne fatte di lastre accatastate non sono affatto una rarità negli ambienti montani dell' Alto Adige. Spesso servono all' orientamento e segnano i sentieri di montagna, oppure i pastori le erigono per passare il tempo. Prendendo per buona questa interpretazione, gli „omini di pietra“ sulla cima chiamata „Hohe Reisch“ (2003 m) dovrebbero essere opera di pastori o escursionisti annoiati se non fosse per le incisioni nella roccia e gli attrezzi di pietra focaia che vi sono stati rinvenuti e che indicano un' origine risalente all' età della pietra.

    Un ritrovo per le streghe del Medioevo
    Numerose leggende descrivono il punto in cui sorgono gli „omini di pietra“ come misterioso luogo di ridde delle streghe. Pare che il diavolo e le streghe vi si dessero appuntamento per celebrare sinistre orge e per compiere atti di cannibalismo o per scatenare tremendi temporali, tanto per elencare solo alcune delle pratiche attribuite dalla leggenda a quel luogo.
    Si dice che vi si aggirasse anche la „Pachlerzottl“, la più nota strega della Val Sarentino, della frazione di Lana al Vento.
    Le scalfitture fanno pensare ad un luogo di culto precristiano. Una spiegazione plausibile sarebbe anche quella che gli „stoanernen Mandln“ non fossero altro che dei rudimentali „parafulmine“ a protezione delle malghe circostanti.
    Ciascuno crederà alla versione che più lo convince, fatto sta che questa altura dal panorama incantevole con oltre 100 „omini di pietra“ merita senz' altro di essere visitata. In certe giornate d' autunno, quando gli „stoanernen Mandln“ sono avvolti dalla nebbia, l' atmosfera mistica di questo posto diventa tangibile, e forse qualcuno, trasportato dalle ali della fantasia, riesce perfino a scorgere tra le colonne una strega della val Sarentino.

    Difficoltà: intermedio
    446 m di dislivello
    2h:30 min durata
    Escursioni
    Percorso tematico "Balance" - Luoghi ad alta energie e terapia della foresta
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime

    Il percorso tematico “Luoghi di potere e terapia forestale - equilibrio” mette in contatto le persone con la natura e i suoi poteri curativi. In diverse stazioni vengono proposte meditazioni che permettono all'energia della natura di avere un effetto sul corpo e sulla mente. La geomanzia, un'antica conoscenza delle interazioni tra le energie cosmiche, terrestri e umane, aiuta a riconoscere i luoghi di particolare energia. I luoghi di potere, le zone con una maggiore radiazione terrestre, favoriscono il benessere. Il bagno nella foresta stabilisce una profonda connessione con la natura attraverso la mindfulness, che rafforza il sistema immunitario e porta pace interiore.

    Con la realizzazione dell’impianto Kneipp, a Villabassa la salute ha assunto un ruolo di centrale importanza. Ora questo sentiero di meditazione potrà donare un arricchimento psichico e curativo a chi lo percorre, quale alternativa al consumismo dei nostri tempi.

    Difficoltà: intermedio
    285 m di dislivello
    3h:27 min durata
    Fortezze e castelli
    Antico convento Certosino "Monte degli Angeli"
    Senales, Merano e dintorni

    AIl convento certosino "Monte degli angeli" fu fondato nel 1326 e sciolto. Si possono ancora visitare il chiostro, la grotta, l´abitazione del Priore, la cucina del convento, le mura di cinta e la chiesa dedicata a Sant´Anna. nel 1782.

    Luoghi da vedere
    Buche di ghiaccio
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il raro fenomeno naturale delle Buche di Ghiaccio tra Caldaro ed Appiano viene spiegato con il principio fisico dei canali d’aria. L’aria incanalata in un sistema di fessure, tra i blocchi di porfido della frana della Ganda, scendendo dall’alto verso il basso, si raffredda. Si forma così nella conca un ristagno di aria fredda per un’altezza di circa cinque metri. Date le particolari condizioni climatiche, qui, a ca. 500 m, crescono piante che normalmente vegetano in regioni alpine a quota molto più elevata. Si consiglia l’escursione attraverso le buche di giacchio soprattutto durante i mesi più caldi.

    Escursioni
    Escursione nelle Cascate di Stanghe
    Racines, Vipiteno e dintorni

    Adagiato nel marmo bianco, che per la sua unicità è apprezzato dagli scalpellini e qui brilla con la sua superficie di tutte le sfumature di verde, l’altrimenti pacifico rio Racines si trasforma in un turbine di acque selvagge. Attraverso ripide scale e ponti stretti si arriva nel cuore della gola, dove si apre uno scenario naturale mozzafiato. L’entrata inferiore della gola si trova presso la località Stanghe, da cui si parte per un sentiero pianeggiante fino all’ingresso vero e proprio: qui il sentiero sale poco a poco attraverso ponti e sentieri sicuri. Schiumando e gorgogliando, le acque del rio Racines si gettano in numerose cascate, si insinuano infuriando attraverso insenature tra alte pareti rocciose, che provvedono affinché i raggi del sole conferiscano una luce crepuscolare agli anfratti più profondi e impressionanti, la “chiesa”! Passando da un ponte all’altro e attraversando alcune scale si raggiunge infine l’uscita della gola. Con un po’ di tempo, calzature adeguate e una buona macchina fotografica l’escursione diventa un’avventura per tutta la famiglia.

    Aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.00 (luglio e agosto dalle 09.00 alle 18.00).

    Aperto dal 17 maggio 2024 al 03 novembre 2024

    Difficoltà: facile
    0 m di dislivello
    1h:30 min durata
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      Esplorare l'Alto Adige è come immergersi in un libro di storie millenarie, dove ogni luogo ha un racconto da narrare e ogni passo porta ad una nuova scoperta. La Cascata di Parcines, con le sue acque scroscianti che si tuffano tra le rocce, offre uno spettacolo naturale mozzafiato, mentre gli Omini di Pietra raccontano leggende di un tempo lontano. L'Abbazia di Novacella, con la sua architettura e i suoi giardini tranquilli, invita alla contemplazione e alla riflessione, mentre le Piramidi di Terra, con le loro forme suggestive scolpite dalla natura stessa, sono testimoni silenziosi di epoche passate.

      Se cerchi un contatto più autentico con la vita di montagna, Malga Fane è un'oasi di pace e tradizione, dove puoi gustare i sapori genuini dei formaggi locali e passeggiare lungo sentieri alpini. E non perderti il fascino dei castelli che con le loro torri e le loro mura ci trasportano indietro nel tempo, offrendo l'ambientazione perfetta per una vacanza romantica immersi nella storia e nella bellezza dei luoghi. In ogni angolo dell'Alto Adige, tra natura incontaminata e testimonianze storiche, c'è un'esperienza unica pronta ad arricchire l'anima e a soddisfare i sensi.