Traffico quasi inesistente, nessun hotel di grandi dimensioni e un gruppo di persone unite e determinate che sostengono la propria causa: prendersi cura della Val di Funes e delle sue peculiarità naturalistiche. Una missione testimoniata dal simbolo Slow Food. Fondato nel 1986 da Carlo Petrini per preservare prodotti, cucina e ricette locali, in tutto il mondo Slow Food è ormai sinonimo di un movimento sostenibile.
Oggi, la Val di Funes è la prima destinazione Slow Food Travel dell’Alto Adige. Ai piedi delle imponenti Odle, circondati da prati e pascoli, gli abitanti del posto vivono a stretto contatto con la natura e coltivano una tradizione contadina che fa tuttora parte della cultura popolare. Malghe, ristoranti e hotel scelgono preferibilmente ingredienti locali, i produttori del posto vengono sostenuti. La Val di Funes vanta due Presidi Slow Food, ovvero progetti volti a tutelare alimenti artigianali locali e a supportare chi li produce. Si tratta della razza ovina Villnösser Brillenschaf (pecora con gli occhiali) e di quella bovina Grigio Alpina. Ma non è tutto: anni fa, la valle ha adottato la strategia del turismo responsabile, spianando il terreno verso un futuro sostenibile.