Piacevole passeggiata da Sesto, lungo il torrente (sulla pista ciclabile) fino al Ristorante "Alte Säge".
Dalle passeggiate tra sconfinate distese di meli in fiore nei dintorni di Bolzano, Merano o Bressanone all’indimenticabile esperienza di una notte in un rifugio sulle Dolomiti o nella regione turistica Plan de Corones: sono tantissimi gli itinerari e le mete che faranno scoprire e amare le montagne dell’Alto Adige a tutta la famiglia.
Piacevole passeggiata da Sesto, lungo il torrente (sulla pista ciclabile) fino al Ristorante "Alte Säge".
Verso Ronchi e S. Valentino, passeggio, tempo: ca. 45 minuti, asfalto
L’escursione ci porta dal centro paese di Aldino tra una foresta di pini all’idillico Lago Göller, alla Cima Göller (Göller Spitz) e alla “Rotwand” (Rocce Rosse). Da qui avrete una vista panoramica spettacolare sulla Val d’Adige. La vista meravigliosa toglie quasi il respiro. Vedrete inoltre la rovina Burgstallegg e uno dei più bei biotopi dell’Alto Adige, il “Pigleider Moos”.
Dalla chiesa parrocchiale di Valdaora di Sotto si segue il sentiero n. 15 in direzione dei masi Riedler e si prosegue attraverso il bosco Riedwald fino al castello di Lamprechtsburg. Da lì si continua sul sentiero n. 14 fino a Brunico.
Il percorso è facile, lungo circa 8,5 km con un dislivello di circa 200 m – ideale per una passeggiata tranquilla di circa 2 ore.
Per tornare a Valdaora si possono comodamente utilizzare i mezzi pubblici, gratuiti con il Guest Pass Plan de Corones.
Si snoda sul lato opposto del fiume Passirio rispetto alla Passeggiata d’Inverno e offre, grazie a una moltitudine di alberi che regalano ombra– tra cui cedri del Libano, sequoie, pioppi e diverse specie di pini – un’oasi di freschezza e ristoro. Il percorso inizia nel Parco Elisabetta, un’area verde di 7.100 metri quadrati che non solo offre tranquillità e relax, ma custodisce anche un monumento speciale: una raffinata statua dell’imperatrice austriaca Elisabetta, affettuosamente chiamata Sissi. Realizzata nel 1903 dallo scultore di Imst Hermann Klotz in marmo bianco di Lasa, la statua raffigura l’imperatrice seduta in un momento sobrio, quasi solitario, su un prato, conferendo alla scultura un’aura di composta serenità.
Merano vanta una lunga tradizione di pianificazione urbanistica, iniziata già nel 1850 con lo sviluppo del turismo termale nella regione. La città sfruttò abilmente le mura d’argine del Passirio, creando nella seconda metà del XIX secolo ampie zone di svago e relax, tra cui l’area verde che oggi ospita il Parco Elisabetta. L’obiettivo era quello di integrare la natura nella città, arricchendola di spazi verdi e particolarità botaniche, e donare così alla crescente città termale un aspetto da giardino. Un ruolo fondamentale in questo progetto è giocato dalla favorevole posizione climatica di Merano: l’ampia valle dell’Adige consente l’afflusso di aria calda dal sud, mentre l’imponente gruppo montuoso del Tessa a nord protegge la città dalle correnti fredde. Questo clima mite, di tipo submediterraneo, permette la crescita di numerose piante provenienti dal Mediterraneo, dall’Asia e dal Nord America, trasformando Merano in un autentico paradiso per gli amanti della natura.
La Passeggiata d’Estate deve il suo nome agli alberi che costeggiano il cammino e offrono ai visitatori non solo ombra, ma anche una piacevole frescura. Qui, immersi in una natura che è molto più di un semplice luogo di riposo, si può respirare la storia di Merano – dall’epoca imperiale agli anni d’oro del turismo termale – e lasciarsi ispirare da un’atmosfera che coniuga armoniosamente bellezza, pace e storia.
Lungo la Passeggiata d'Estate si trovano anche alcune opere d'arte del progetto culturale Art & Nature, realizzato nel 2015 e 2016 nell'ambito del festival "Primavera Meranese". L'obiettivo del progetto era quello di stabilire un dialogo tra la natura presente nel contesto urbano di Merano e la produzione artistica.
Sebbene non si collochi in alto rispetto alla località di San Michele|Appiano, la chiesetta che troneggia sul Monte Calvario attira subito lo sguardo e la vista che si schiude da qui è incredibilmente estesa. Dietro la chiesa si può ammirare una delle striature glaciali più belle dell’area di Bolzano.
Da Scena a Merano in una piacevole camminata di un’ora: la soleggiata via Mitterplatt attraversa campi di mele e vigneti e conduce nel pieno cuore della cittadina termale. Viste panoramiche comprese.
Non c’è dislivello da fare e non è impegnativo. Un sentiero per prati e boschi passando il famoso cimitero di Sesto ed il paese di Sesto sempre sulla destra della valle. Sopra il lago artificiale di Sesto per il bosco fino a San Candido. Una passeggiata d’avvero carina.
L'escursione attorno alla perla delle Dolomiti passa una piccola cappella. Parte del circuito è percorribile tramite un sentiero costruito a scale. La Croda del Becco si rispecchia meravigliosamente nel lago. Tempo di percorrenza: 1 ora Segnavia: n. 1, 19
Fu creata e donata alla città da Franz Tappeiner, medico e ricercatore originario della Val Venosta, vigoroso propulsore del turismo meranese. Il percorso, lungo quattro chilometri, si sviluppa dalla Passeggiata Gilf seguendo il profilo di Monte Benedetto fino a Quarazze, alternando esemplari di tipica vegetazione locale a querce da sughero, alberi di eucalipto, loti, pini marittimi, varie specie di palme (anche cinesi) e bambù, cactus, agave, magnolie e ulivi.
Numerose le possibilità di accesso dalla città:
• lungo la scalinata alle spalle del Duomo lungo il sentiero per Tirolo;
• da via Galilei (stazione a valle della seggiovia Monte Benedetto);
• dalla salita Silvana in via Verdi - CHIUSO FINO A NUOVO AVVISO
• dalla passeggiata Gilf passando davanti alla Polveriera
• dalla destra orografica del Ponte Romano
Punti di ristoro: vari bar/ristoranti lungo il percorso.
Si prega di notare che la Passeggiata Tappeiner è esclusivamente una zona pedonale. È vietato l'uso di biciclette o altri veicoli.
Itinerario facile e relativamente agevole che, pressochè privo di tratti in salita, scende fino a S. Geltrude attraversando, nel tratto inferiore, un suggestivo paesaggio antropizzato.
Le Valli di Tures e Aurina sono ricche di leggende, alcune delle quali vengono presentate lungo questo sentiero. I bambini vivono l'emozione del mondo della magia, mentre gli adulti scoprono diverse cose sul misticismo della Valle di Tures. I cartelli illustrativi narrano le leggende. Apprendiamo la leggenda della vecchietta di Oberpurstein, dei cosiddetti "Antrischen", del castello sul Purstein, del tesoro sul Tobl e del declino di Castel Walburg. L'itinerario parte da Bad Winkel, attraversa Caminata e giunge alla chiesetta di Santa Valpurga.
L'escursione facile e allo stesso tempo spettacolare per tutta la famiglia porta da Albes su sentieri storici fino al piccolo paese di Tiso, all'ingresso della Valle di Funes. Il paese è famoso per le sue cave di minerali, i cosiddetti “Geodi di Tiso”.
Escursione decisamente lunga che conduce in un contesto di alta montagna. Il percorso si snoda lungo sentieri ben tracciati, ma è richiesta una certa conoscenza della montagna e un buon allenamento.
Il sentiero, lungo le pendici assolate di Tubre in Val Monastero, offre tranquillità e scorci suggestivi. Nelle vicinanze si trovano le rovine di una fortezza, edifici romanici e pietre sacrificali.
Portata d'acqua: da maggio
Ristorazione: nelle osterie di Tubre in Val Monastero
La passeggiata lungo il fiume Isarco conduce da Vipiteno verso sud con vista sul Castel Pietra. Alla foce del torrente Rio di Vizze nell’Isarco, il sentiero prosegue lungo il fiume fino al parco comunale di Prati dove é presente un percorso Kneipp, un minigolf e un ampio e ombreggiato parco giochi per bambini. Adatto per passeggini.
Breve sentiero di alta via ad anello, al limitare del bosco, percorribile anche con passeggini e con una splendida vista panoramica.
Escursione moderatamente difficile alla idilliaca malga "Gfrillner Laugenalm".
Il sentiero della malga nella zona escursionista Talle/Cervina si estende da Videgg sulla malga Stafell fino alla malga Mahd e percorre in gran parte sopra il confine del bosco. Per questo tale sentiero offre soprattutto con bel tempo delle vedute indimenticabili sul mondo montano circostante. Tale sentiero vale la pena essere percorso in particolare durante il periodo della fioritura dei rododendri (circa fine giugno) dato che ai pendii a sud del sentiero si trovano dei campi estesi di rododendri.
SAN VIGILIO › RIT (A: 5,5 ore)
Partendo dall’Hotel Les Alpes, salite lungo la
strada fino a trovare il cartello che indica il sentiero per „Sarjëi“. Continuate a seguire le indicazioni per “Rit” (segnavia n. 15). Rientrate a San Vigilio via Ciamaor, seguendo in discesa il segnavia n. 13 tra ripidi prati e boschi.
Escursione lungo il “sentiero didattico” che attraversa la bellissima Val Ridanna. Partendo dalla casa culturale a Ridanna, lungo il bello e ampio sentiero forestale che attraversa il bosco arriva fino al Museo delle Miniere di Masseria. Attraversare dunque la strada principale e procedere lungo un sentiero non segnato, ma ben segnalato, che conduce a Gasse. Già da lontano si intravedrà la Cappella dei Minatori S. Maddalena che sovrasta un piccolo colle sopra la strada. Per chi è ancora in forze si consiglia di farci una capatina. Proseguire ancora sul sentiero che riporterà al punto di partenza.
Passeggiata tranquilla in mezzo alla natura incontaminata. Si attraversano i prati dell'Armentara, famosi per la loro varietà di fiori. Una spettacolare vista sulle pareti del Sas dla Crusc e sulla vasta valle dell‘Alta Badia rende l‘escursione ancora più affascinante.
Il percorso condurre attraverso il variegato paesaggio naturale e culturale della frazione Waldberg, porta alle aziende agricole e terreni privati dove gli abitanti danno un'impressione della vita e del lavoro.
La passeggiata inizia al "Niederhof", da lì seguendo la strada forestale al "Oberhof", dove il sentiero n.26 conduce in salita attraverso il bosco. Questo sentiero conduce fino al incrocio n.24A, dove l'escursione per famiglie continua alla sinistra fino al "Suachbichl". Proseguendo il sentiero n.15A arrivate al sentiero n.15, che porta su un sentiero non marcato, ma ben visibile e di nuovo fino al sentiero n.15. Passando il "Stallwies- e Greithof" arriva al sentiero n.15A. Appena il percorso conduce fuori dalla foresta, l'escursione continua alla sinistra e porta sulla strada forestale di nuovo al "Niederhof".