Escursione facile verso il Lago di Tarres per tutta la famiglia.
Dalle passeggiate tra sconfinate distese di meli in fiore nei dintorni di Bolzano, Merano o Bressanone all’indimenticabile esperienza di una notte in un rifugio sulle Dolomiti o nella regione turistica Plan de Corones: sono tantissimi gli itinerari e le mete che faranno scoprire e amare le montagne dell’Alto Adige a tutta la famiglia.
Escursione facile verso il Lago di Tarres per tutta la famiglia.
Patrimonio mondiale del Latemar, cornice naturale per avventure ed emozioni da vivere la prossima estate.I magici racconti delle Dolomiti, la tempesta Vaia, le leggende di cacciatori e bracconieri sono tra gli ingredienti dei nuovi percorsi avventura per bambini tra i 6 e i 14 anni. Obiettivo: la conoscenza della montagna e della sua storia. Rappresentata su tre sentieri da installazioni, gioco-libri, mappe, audio giochi interattivi e un'app. I ragazzi si diletteranno e risolveranno enigmi analogici e digitali. Tutta la famiglia si unirà in questa avventura per raccogliere attivamente punti preziosi che contribuiranno alla riforestazione dei magici boschi montani. La furia di Vaia - Escursione audio gioco: ca. 2 ore, 2,5 km (Sentiero nr. 9, LATEMAR.ALP). Durante la notte, la tempesta Vaia si è abbattuta sulla regione del Latemar, lasciando dietro di sé un paesaggio di devastazione. Pallido e stanco per la notte insonne, Toni spegne la radio. La tua famiglia sta trascorrendo una vacanza autunnale nel maso dei suoi genitori, il Jörgelhof. Vi siete appena seduti con una tazza di tè quando Klara, la sorella di Toni, irrompe nella stube: il suo amato vitello Peppi è sparito! Frettolosamente vengono recuperate le cose più indispensabili e si parte immediatamente alla ricerca dell'animale perduto, attraverso un paesaggio forestale completamente devastato. Alberi caduti, torrenti impetuosi: molte situazioni pericolose e insidiose vi aspettano per essere superate.
Lungo il sentiero è possibile scoprire diverse stazioni dotate di materiali naturali, per l'avventuroso divertimento di grandi e piccini. Il paesaggio unico dell'oasi di relax al Monte Pana conferisce a questo itinerario un tocco particolare, rendendo la natura un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia.
Trova ulteriori informazioni a riguardo al seguente link: PANARAIDA
Il sentiero d’avventura PanaRaida è stato nominato dal portale austriaco familienausflug.info LA "Destinazione escursionistica per famiglie dell'anno" per la regione Trentino-Alto Adige.
New: Nuovo scivolo lungo nel bosco.
Dal parcheggio del Passo Oclini, questo Giro delle Malghe conduce nel suggestivo paesaggio che fa da cornice al Passo Oclini. Lungo l’itinerario, a sviluppo circolare, sono presenti diversi rifugi, ideali per una gustosa pausa corroborante e per riprendere le forze.
Patrimonio mondiale del Latemar, cornice naturale per avventure ed emozioni da vivere la prossima estate.I magici racconti delle Dolomiti, la tempesta Vaia, le leggende di cacciatori e bracconieri sono tra gli ingredienti dei nuovi percorsi avventura per bambini tra i 6 e i 14 anni. Obiettivo: la conoscenza della montagna e della sua storia. Rappresentata su tre sentieri da installazioni, gioco-libri, mappe, audio giochi interattivi e un’app. I ragazzi si diletteranno e risolveranno enigmi analogici e digitali. Tutta la famiglia si unirà in questa avventura per raccogliere attivamente punti preziosi che contribuiranno alla riforestazione dei magici boschi montani. Il segreto dell'ometto veneziano. Escursione audio gioco: 2 ore, 1,4 km (Sentiero nr. 22, LATEMAR.PANORAMA). Toni e Klara, i fratelli del maso Jörgel, sono di nuovo in giro con voi e vi intrattengono con una leggenda della loro terra, quella delle bambole del Latemar. Mentre state guardando affascinati le cime del Latemar per cercar di riconoscere in esse quelle favolose bambole, sentite dire qualcuno dietro a voi: “Io, invece, sto cercando il mio coltello! Su, aiutatemi e sarete lautamente ricompensati!” Spaventati, vi girate e tra i cespugli appare un vecchietto che sembra uscito dalla leggenda appena ascoltata. Alla ricerca del coltello perduto, vi muoverete nel bel mezzo del leggendario mondo del Latemar dove vi aspettano enigmi complicati da risolvere, la malvagia strega Langwerda da cui fuggire e molti pericoli da superare.
Momenti di relax e tempo per sé su questo sentiero unico, fra panorami mozzafiato e prati verdeggianti con tante erbe rare.
Direttamente sotto le pareti del Latemar, questo sentiero panoramico offre un susseguirsi continuo di punti panoramici. Varie stazioni interattive raccontano la storia e le favole di questi luoghi. Il rifugio Oberholz, che può agire come punto di partenza oppure punto finale dell'escursione, rappresenta un vero highlight. Si inserisce perfettamente nel paesaggio montano circostante con una soleggiata terrazza a 360°. L'architettura moderna con ampie vetrate panoramiche e gli squisiti piatti della cucina completano l'esperienza nel cuore delle Dolomiti.
Al Rif. Serristori di Solda tutti troveranno qualcosa di speciale. Il piccolo parco giochi, il ponte sul laghetto accanto al rifugio e la zattera sul lago di montagna più indietro garantiscono divertimento per grandi e piccini. La famiglia Reinstadler serve i suoi ospiti al rifugio da 5 generazioni. Grande importanza viene data ai prodotti locali dell'Alto Adige. L'escursione offre una splendida vista sul triumvirato di Ortles, Cevedale e Zebrù.
Questo percorso attraversa il Parco Naturale Monte Corno portando dal vivace borgo montano di Trodena al placido paesino di Anterivo. Il primo tratto, in salita, conduce alla Malga Krabes di Anterivo (Malghette 1.540 m s.l.m.), perfetta per una pausa di ristoro. Lungo un tracciato forestale si raggiunge in seguito la torbiera alta nota come Biotopo Palù Longa e da qui, su un vecchio sentiero lastricato, si scende infine ad Anterivo.
Rilassante escursione in famiglia lungo profumati prati alpini con attrazioni di gioco e impressionante panorama montano.
Nel centro di Barbiano, paesino nella Valle d’Isarco famoso per la sua “torre pendente”, parte il sentiero con tratti attrezzati verso le cascate di Barbiano. Queste sono alimentate dal rio “Gander”, che raccoglie una serie di ruscelli e rigagnoli laterali provenienti dalle paludi dell’Alpe di Barbiano a 2.000 m.
Sentiero per i ghiottoni di bacche con sculture in legno e pannelli informativi per grandi e piccini sul Monte di Sluderno
Dalla stazione a monte Ladurns a sinistra attraverso una lieve salita per le cosiddette Mahder al rifugio Stella Alpina, già ben visibile da lontano. A destra del rifugio si innalza un colle sormontato da una croce, e dietro di esso si estende un laghetto popolato di pesci. L’escursionista che imbocca questo sentiero sarà accompagnato dal profilo imponente e roccioso del massiccio del Tribulaun che pur raggiungendo l’altezza di soli 3100 metri mette in ombra tutte le altre cime.
Un’escursione facile da San Leonardo alla tradizionale malga “Ackerboden” sulla Plose.
Facile escursione da Glorenza alla mitica collina di Tarces con una vista splendida alla Valle.
L'escursione attraverso il paesaggio della fattoria di Meltina inizia nel centro di Meltina (1140 m) e passa davanti a bellissime fattorie con vista sulla valle.
Partendo dal centro del paese si raggiunge il Giardino delle Sculture che raccoglie svariati manufatti realizzati nei materiali più vari. Immergendosi nella natura, il percorso prosegue fino a via Masi Bassi e, superato il ristorante Perkeo, attraversa nuovamente l’abitato fino a riportare al punto di partenza. Una camminata facile, fra natura e cultura, nel cuore del romantico paesino di Pochi.
Facile escursione per tutta la famiglia nell’incontaminata Val di Mazia sulle pendici meridionali, al di sotto di Cima Pleres
Fra i pascoli in quota, questo sentiero tocca stazioni interattive ricche di informazioni e curiositá sull' alpeggio e sulle Dolomiti Patrimonio Mondiale. Nelle stazioni con audio giochi interattivi, i protagonisti Klara e Toni sono alla ricerca del loro amato vitellino.
Il giro di Anterivo conduce su distese di prati a larice, risultato del diradamento forestale che ha sottratto via via tutte le altre specie arboree per favorire invece la crescita di piante di larice, messe a dimora ben distanziate fra loro. Lungo il Sentiero delle Leggende e del Respiro si raggiunge quindi la Malga Fraul e l’acquitrino noto come “Kugelets Mösl”. Successivamente, passando per la frazione di Guggal, il percorso torna al punto di partenza in centro all’abitato. Lungo il tracciato sono presenti diverse possibilità di sosta e ristoro per rilassarsi ammirando lo spettacolo naturale.
Una passeggiata rilassante al laghetto “Mesner Låcke“ che è fiancheggiato da un percorso ad anello con pannelli informativi sulla geologia della zona. Adatto a passeggini e sedie a rotelle!
Questa tappa si snoda attraverso il Parco Naturale Monte Corno portando dal placido borgo di Anterivo al vivace paesino montano di Trodena. All’inizio del percorso, un vecchio sentiero lastricato conduce al Biotopo Palù Longa. Da questa torbiera alta si prosegue quindi, in salita lungo un sentiero forestale, fino alle cosiddette Malghette di Anterivo (Krabes Alm, 1.540 m s.l.m.), perfette per una breve sosta. Proseguendo in discesa all’interno del Parco Naturale Monte Corno si giunge infine al borgo di Trodena.
Escursione all'emblema di Laives con vista panoramica su Laives e la Bassa Atesina.
Un tempo, nei boschi sopra la Malga Tuff viveva un uomo eccezionale: Franz Mich, “Migg” per il popolo, un eremita che abitava in una grotta, esistente ancora oggi, che è stata conservata insieme al suo allestimento. Questo tour vi conduce nel mondo di Migg…
Quest’escursione è parte del librettino escurisonistico per famiglie „Guida alle escursioni della Strega Nix“.
Questa tappa aggiuntiva porta da Cauria, a circa 1.300 m s.l.m., fino a Pochi a quota 560 m. Dopo un facile tratto in discesa fino alla zona detta Unterstein, il percorso si sviluppa lungo il vecchio sentiero di un impianto di risalita fino ad arrivare a ciò che resta della vecchia funivia. Continua poi in discesa fino al torrente dove è evidente lo scorrere della faglia di Trodena. La linea di frattura, oltre che sulle rocce (dolomia e porfido), è evidenziata dal brusco alternarsi della vegetazione. L’ultimo tratto conduce quindi al piccolo abitato di Pochi.