La terra del Törggelen: magiche cittadine, pittoreschi alpeggi e premiati vini bianchi Bressanone e i suoi dintorni pulsano di vivacità. Da secoli si snoda qui una delle principali arterie stradali europee, percorsa da un gran numero di imperatori e commercianti che, attraversando il Passo del Brennero, raggiungevano Vipiteno e la Valle Isarco. Ancora oggi il Brennero è considerato la “cruna dell’ago” d’Europa. Ciò ha lasciato un segno nella regione: Vipiteno è stata la città dei Fugger, mentre nella cittadina di Chiusa soggiornavano “star” del calibro di Albrecht Dürer. Bressanone è addirittura una delle più antiche località del Tirolo, decorata da splendidi edifici come la Hofburg, un tempo residenza dei potenti vescovi-principi. Come potete osservare durante una passeggiata lungo i vivaci vicoli del centro storico, oggi passato e modernità si coniugano armonicamente. Tuttavia, il modo migliore per esplorare questa zona è percorrendo gli innumerevoli sentieri in un tour ad alta quota e in sella a una bici, oppure visitare la straordinaria Gola di Stanghe e intraprendere un’escursione al villaggio alpino di Malga Fane. In autunno tutto si svolge all’insegna del Törggelen, una tradizione altoatesina molto amata, che ha avuto origine proprio in questa zona. Nelle osterie vengono serviti vino novello, caldarroste e gustose specialità, mentre gli eccellenti vini bianchi della Valle Isarco possono essere degustati tutto l’anno.
Ristorante SOLO su prenotazione!!
Lasciamo l’auto sul parcheggio sopra il maso Trögler e proseguiamo a piedi lungo il sentiero n. 3 fino al laghetto “Nixenteich”. Da qui possiamo scegliere tra due varianti: a) Torniamo indietro per un tratto del sentiero 4A fino a che non incontriamo il sentiero n. 27. Attenendoci sempre alla segnaletica superiamo Stangen e Briol e proseguiamo poi sul sentiero n. 4 fino a Trechiese. Da qui raggiungiamo Feistegg con il sentiero n. 6 e, riprendendo il n. 3, ritorniamo al parcheggio. b) Con il sentiero n. 4A arriviamo fin sotto alla Croce Huber; scendiamo verso destra con il n. 4 fino a Briol e proseguiamo per Trechiese. Con il n. 6 raggiungiamo Feistegg, poi saliamo lungo il sentiero n. 3 e ci ritroviamo al parcheggio sopra il maso Trögler.
Dal centro prendiamo la via che attraversa il ponte S. Andrea fino alla Residenza Seebegg e alla pietra di Dürer, punto panoramico nel quale il pittore Albrecht Dürer abbozzò nel XIV sec. un disegno della città usato poi come sfondo per la sua famosa incisione su rame “Nemesi”. Proseguiamo seguendo il sentiero n. 5 che porta ad Albions, poi prendiamo il sentiero n. 10 fino alla Tenuta Fonteklaus e infine seguiamo il sentiero n. 4 che ci riporta a Gudon. Sul sentiero n. 7 ritorniamo a Chiusa.
Dal parcheggio si segue la forestale in leggera salita in direzione nord ovest, attraversando il rado bosco di larici e pini rossi fino a raggiungere il rifugio di Chiusa (Klausner Hütte 1923 m). Poi si segue la stradina sterrata fino alle baite Rungger (Rungger Hütten) e al torrente “Plankenbach”, dove inizia in continua salita la “Via Crucis” che, con le sue 15 stazioni, attraversa un fitto mughetto. Nell’ultimo tratto, il sentiero risale con diversi tornanti fino alla chiesetta del santuario della Santa Croce di Lazfons e all’omonimo rifugio a quota 2311 m. Dal rifugio S. Croce di Lazfons si segue il sentiero n. 9. Seguendo il percorso tra rocce e detriti, passando vicino al piccolo laghetto “Kassiansee”, si arriva ad una sella. Girando a destra si sale sulla vetta della Cima di S. Cassiano a 2581 m. Si rientra per la stessa via dell’andata.
Il sentiero segnalato porta attraverso boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e viali imponenti: uno spettacolo unico della natura. Un’unica fascia di castagneti si estende da Varna, vicino a Bressanone, lungo i pendii della Valle Isarco fino all’Altopiano del Renon e alla conca di Bolzano. Un percorso pensato non solo per la stagione autunnale, poiché la vegetazione è talmente varia da affascinare in qualsiasi stagione.
Lungo il sentiero del castagno diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita diretta. Monumenti all’arte e alla natura lungo il sentiero del castagno denotano una cultura secolare, luoghi leggendari raccontano di streghe, fate e spiriti.
Sulla strada per S. Leonardo, dopo il nucleo abitato a sinistra (cartelli), su sentiero boschivo in direzione nord fino a Cornale, quindi salita su sentiero 6 fino a Burgstall. Ritorno nel bosco in direzione sud (segnavia 12) passando per la zona sportiva fino al punto di partenza.
Il sentiero segnalato porta attraverso boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e attraverso castagneti secolari - uno spettacolo della natura unico.
Dal parcheggio Kaseregg ci incamminiamo sul sentiero n. 15 che passa accanto al Caseificio Jochalm e porta, dopo 1 km ca., ad un bivio. Teniamo la destra e proseguiamo sul sentiero n. 15B fino alla cosiddetta Stange. A questo punto svoltiamo a sinistra e seguiamo il segnavia 15A e più avanti il sentiero 1 fino alla Croce di Lazfons. Per il ritorno prendiamo il sentiero n. 15 all’altezza del Kesslbild che ci riporta al parcheggio Kaseregg.
Partendo da S. Ingenuino (Saubach) saliamo lungo il suggestivo "Saubacher Koflweg" con il sengiavia n. 28. Svoltiamo a destra imboccando il sentiero n. 34 e raggiungiamo Kasserol, passando per la cosidetta "Katzenleiter". Da Kasserol seguiamo il segnavia n. 3 fino a Barbiano paese e facciamo ritorno a S. Ingenuino.
La cabinovia a 10 posti è stata messa in funzione nel 2016 e porta i passeggeri dal villaggio di Schihütte fino a sotto la vetta del Pfannspitz nella stagione estiva e invernale.
Partendo dal centro paese di Terento si segue dapprima la strada (marciapiede) in direzione ovest fino all’Hotel Tirolerhof, lì si prosegue sulla destra, la segnavia 1A che conduce al Maso Pillinghof e avanti al Biotopo. Attraversato il biotopo proseguire in direzione ovest per il maso Strickner e da lì sul sentiero panoramico (segnavia 1), passando ai masi Egger e avanti per Marga. Da Marga sulla stradina Talson si passa al maso Hauerhof, per il maso Hansleitner e il maso Jakobe. Sopra delle piramidi di terra si attraversa il fiume, passando ai mulini. (Per abbreviare il giro scendere in paese seguendo il sentiero dei mulini.) Si prosegue per il maso Alpegger e si ritorna in paese.
Semplice escursione con un panorama a 360° sulle Dolomiti.
La cabinovia per sei persone porta dalla stazione a valle a San Andrea alla stazione a monte a Valcroce e sale per quasi 1000 metri di altitudine. È in funzione sia d'estate che d'inverno e offre il punto di partenza perfetto per l'area escursionistica e sciistica.
Dall’albergo Ziggler si segue la ripida salita tra vigneti (cartelli). In quota una strada campestre porta verso nord fino a Scezze. In discesa si segue la strada asfaltata, presso l’ultima casa si trova il sentiero di ritorno (inizia con gradini). Raggiunto il maso Kuenhof nei vigneti sottostanti si segue il sentiero a destra della strada statale per tornare all’albergo Ziggler, punto di partenza.
Dal parcheggio Huber Kreuz prendiamo il sentiero n. 4 che ci porta in cima al Corno del Renon dove ci attende un’incomparabile vista a 360° sulle montagne dell’Alto Adige. Scendiamo fino al Corno di Sotto e seguiamo il sentiero panoramico n. 19 intorno alla Punta Lago Nero. Di ritorno al Corno di Sotto, prendiamo prima il sentiero 15 e poi il sentiero 4 per ritornare al punto di partenza.
Questa piacevole escursione dalla stazione a monte della funivia Jochtal alla piattaforma panoramica Steiner Mandl offre una vista a 360°. Seguendo il sentiero si arriva prima alla Malga Ochsenalm, poi si prosegue verso sinistra fino a 2.117 metri, dove si trova la cima dello Steiner Mandl con la sua piattaforma panoramica. La funivia Jochtal è in funzione sia in estate che in inverno.