La terra del Törggelen: magiche cittadine, pittoreschi alpeggi e premiati vini bianchi Bressanone e i suoi dintorni pulsano di vivacità. Da secoli si snoda qui una delle principali arterie stradali europee, percorsa da un gran numero di imperatori e commercianti che, attraversando il Passo del Brennero, raggiungevano Vipiteno e la Valle Isarco. Ancora oggi il Brennero è considerato la “cruna dell’ago” d’Europa. Ciò ha lasciato un segno nella regione: Vipiteno è stata la città dei Fugger, mentre nella cittadina di Chiusa soggiornavano “star” del calibro di Albrecht Dürer. Bressanone è addirittura una delle più antiche località del Tirolo, decorata da splendidi edifici come la Hofburg, un tempo residenza dei potenti vescovi-principi. Come potete osservare durante una passeggiata lungo i vivaci vicoli del centro storico, oggi passato e modernità si coniugano armonicamente. Tuttavia, il modo migliore per esplorare questa zona è percorrendo gli innumerevoli sentieri in un tour ad alta quota e in sella a una bici, oppure visitare la straordinaria Gola di Stanghe e intraprendere un’escursione al villaggio alpino di Malga Fane. In autunno tutto si svolge all’insegna del Törggelen, una tradizione altoatesina molto amata, che ha avuto origine proprio in questa zona. Nelle osterie vengono serviti vino novello, caldarroste e gustose specialità, mentre gli eccellenti vini bianchi della Valle Isarco possono essere degustati tutto l’anno.
Dal parcheggio Kaseregg ci incamminiamo sul sentiero n. 15 che passa accanto al Caseificio Jochalm e porta, dopo 1 km ca., ad un bivio. Teniamo la destra e proseguiamo sul sentiero n. 15B fino alla cosiddetta Stange. A questo punto svoltiamo a sinistra e seguiamo il segnavia 15A e più avanti il sentiero 1 fino alla Croce di Lazfons. Per il ritorno prendiamo il sentiero n. 15 all’altezza del Kesslbild che ci riporta al parcheggio Kaseregg.
Il sentiero segnalato porta attraverso boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e viali imponenti: uno spettacolo unico della natura. Un’unica fascia di castagneti si estende da Varna, vicino a Bressanone, lungo i pendii della Valle Isarco fino all’Altopiano del Renon e alla conca di Bolzano. Un percorso pensato non solo per la stagione autunnale, poiché la vegetazione è talmente varia da affascinare in qualsiasi stagione.
Lungo il sentiero del castagno diversi contadini offrono prodotti regionali in vendita diretta. Monumenti all’arte e alla natura lungo il sentiero del castagno denotano una cultura secolare, luoghi leggendari raccontano di streghe, fate e spiriti.
Dal centro prendiamo la via che attraversa il ponte S. Andrea fino alla Residenza Seebegg e alla pietra di Dürer, punto panoramico nel quale il pittore Albrecht Dürer abbozzò nel XIV sec. un disegno della città usato poi come sfondo per la sua famosa incisione su rame “Nemesi”. Proseguiamo seguendo il sentiero n. 5 che porta ad Albions, poi prendiamo il sentiero n. 10 fino alla Tenuta Fonteklaus e infine seguiamo il sentiero n. 4 che ci riporta a Gudon. Sul sentiero n. 7 ritorniamo a Chiusa.
Da Castel Velturno ci incamminiamo sul sentiero n. 18 che porta a Snodres. Qui seguiamo i sentieri 17 e 16 fino a Caerna. Il sentiero 10 ci porta a Verdignes, mentre per il ritorno seguiamo il sentiero n. 3 che scende fino al maso Moar zu Viersch. Il sentiero delle castange/Keschtnweg ci riporta nel centro di Velturno.
Soprattutto in primavera e in autunno, Velturno e i suoi dintorni sono raccomandati come zona di escursioni. Il sentiero delle castagne ("Keschtnweg") trova la sua origine in questo villaggio pittoresco.
Lasciamo l’auto sul parcheggio sopra il maso Trögler e proseguiamo a piedi lungo il sentiero n. 3 fino al laghetto “Nixenteich”. Da qui possiamo scegliere tra due varianti: a) Torniamo indietro per un tratto del sentiero 4A fino a che non incontriamo il sentiero n. 27. Attenendoci sempre alla segnaletica superiamo Stangen e Briol e proseguiamo poi sul sentiero n. 4 fino a Trechiese. Da qui raggiungiamo Feistegg con il sentiero n. 6 e, riprendendo il n. 3, ritorniamo al parcheggio. b) Con il sentiero n. 4A arriviamo fin sotto alla Croce Huber; scendiamo verso destra con il n. 4 fino a Briol e proseguiamo per Trechiese. Con il n. 6 raggiungiamo Feistegg, poi saliamo lungo il sentiero n. 3 e ci ritroviamo al parcheggio sopra il maso Trögler.
Una piacevole passeggiata tra vigneti e meleti sulle soleggiate pendici tra Bressanone e il paese di Elvas. Il sentiero “Pinàzweg” può essere fatto tutto l'anno, ma è particolarmente suggestivo durante la fioritura in primavera e durante la stagione autunnale ricca di colori, sapori e frutti.
Per questa passeggiata che parte dalla chiesa di Aica, basta seguire l’indicazione “Giro del paese”.
L’Alta Via delle Dolomiti n. 2 si snoda lungo un percorso di circa 141 km, costituito da 17 tappe, che collega Bressanone (Provincia di Bolzano) a Feltre (Provincia di Belluno).
La "Via Panoramica Dolomiti" sul versante meridionale della Plose offre vedute straordinarie sulle vette delle Dolomiti occidentali.
Il sentiero delle famiglie sull' Alpe di Villandro è facile e sicuro. È una passeggiata tra boschi misteriosi e prati alpini colorati.
L'Alta Via delle Dolomiti n. 8 conduce da Bressanone a Salorno. Si attraversa un crinale che costeggia la Val d'Adige e la Valle Isarco.
Il sentiero inizia insieme all'Alta Via n. 2 a Bressanone, poi i sentieri si separano. L'Alta Via n. 8 offre un attraversamento relativamente facile nelle Dolomiti. E 'stato costruito relativamente tardi, nel 1981, dalla rete di sentieri esistenti. La parte più impegnativa del percorso è il passaggio dal Passo di Costalunga al Rifugio di Pisa. Poiché ci sono molte basi, il percorso può essere seguito in tappe piuttosto brevi, il che lo rende emozionante anche per le famiglie con bambini. La durata del percorso in quota deve essere compresa tra i 10 e i 13 giorni.
Dal parcheggio si segue la forestale in leggera salita in direzione nord ovest, attraversando il rado bosco di larici e pini rossi fino a raggiungere il rifugio di Chiusa (Klausner Hütte 1923 m). Poi si segue la stradina sterrata fino alle baite Rungger (Rungger Hütten) e al torrente “Plankenbach”, dove inizia in continua salita la “Via Crucis” che, con le sue 15 stazioni, attraversa un fitto mughetto. Nell’ultimo tratto, il sentiero risale con diversi tornanti fino alla chiesetta del santuario della Santa Croce di Lazfons e all’omonimo rifugio a quota 2311 m. Dal rifugio S. Croce di Lazfons si segue il sentiero n. 9. Seguendo il percorso tra rocce e detriti, passando vicino al piccolo laghetto “Kassiansee”, si arriva ad una sella. Girando a destra si sale sulla vetta della Cima di S. Cassiano a 2581 m. Si rientra per la stessa via dell’andata.
Dal parcheggio Kühhof al Rifugio Chiusa. Da lì attraverso il bosco fino alla "Schalderer Scharte", sentiero EU fino al Rifugio Rodella, in discesa fino alla Baita Brugger. Ritorno al punto di partenza.
Correre davanti allo sfondo mozzafiato della Val di Funes con le Odle, correre su sentieri vecchi e nuovi, passando davanti ai bellissimi luoghi che compongono la valle. Una corsa per “corridori del piacere” che cercano una sfida fisica in un magnifico paesaggio naturale e culturale con vista sui bellissimi masi, villaggi ed i panorami spettacolari.
La “Villnöss Dolomiten Run” parte a S. Maddalena a 1.248 m. Il percorso si snoda su sentieri di prato fino alla chiesa di S. Maddalena, segue il sentiero panoramico per Coll, su sentieri di bosco e di prato fino al punto più alto a 1.404m (Raffreid), fino alla chiesa di S. Giacomo con una magnifica vista sul gruppo delle Odle, poi verso S. Valentino con la chiesa romanico-gotica, passando per Miglanz su un meraviglioso sentiero di bosco fino a Tiso con il museo dei minerali e poi scendendo per Kaserol fino ad Albes ed infino sul lungoisarco fino al traguardo situato in piazza duomo di Bressanone.
Questa tappa del “Sentiero del Castagno”, il cosiddetto “Keschtnweg”, si snoda verso sud, dal centro storico di Bressanone attraverso castagneti centenari fino al borgo medievale di Chiusa. Il tracciato percorre il tipico paesaggio della Valle Isarco, che varia da stagione in stagione e sorprende con fenomenali scorci paesaggistici.
Il Dolomites Ultra Trail è una corsa attraverso lo spettacolare sito delle Dolomiti, entrato a far parte del patrimonio mondiale UNESCO dal 26.6.2009, allo scopo di proteggere e preservare la sua unicità. Il suo percorso si snoda su strade pubbliche non chiuse, su sentieri forestali ed escursionistici e su salite alpine e in parte alpinistiche. Si attraversano paesaggi montani di una bellezza straordinaria; le Dolomiti con la loro presenza monumentale e i suoi colori eccezionali affascineranno i partecipanti.
La partenza dell’Dolomites Ultra Trail è a Bressanone, 560 metri di altezza sul mare. Si sale attraverso sentieri forestali, nei boschi e nei prati fino ad Eores (10 km), poi alla Croce Russis (20 km). Si prosegue su sentieri escursionistici fino al Rifugio Genova (28 km), su salite alpinistiche fino a raggiungere il Rifugio Puez (39 km) e nuovamente su sentieri escursionistici si scende fino a Longiarù (47 km). Da qui si riparte su un meraviglioso percorso in salita fino al rifugio Fornella (57 km), poi verso la Malga Rossalm fino a Valcroce (71 km). La discesa finale su sentieri riporta al punto di partenza a Bressanone (84 km).
L'alta via panoramica di Bressanone conduce dalla stazione a monte della funivia Plose in alto fino al monte Telegrafo e fino alla malga Buoi. Da Valcroce - stazione a monte della cabinovia l'alta via di Bressanone con segnavia 7 conduce in direzione nord fino al limite degli alberi, devia a destra per il sentiero che conduce in terreno pietroso, poi sempre nella zona degli impianti di risalita fino al rifugio Plose. Dal rifugio il sentiero n. 6 conduce in direzione nord fino al Monte Telegrafo. Proseguire sul sentiero che conduce lungo la cresta nord in discesa fino alla croce Leonharder Kreuz e da li fino alla forcella Plose e poi lungo un sentiero più largo fino alla malga Buoi. Sull'alta via di Bressanone (30) si ritorna in camminata piana fino a Valcroce alla stazione a monte della cabinovia.
Escursione moderatamente difficile fino al rifugio del Croce di Lazfons, il santuario più alto d'Europa.
Si parte infatti a 560 m di quota, nella storica piazza Duomo di Bressanone, per raggiungere la vetta del Monte Plose, a 2.450 m di altitudine, dopo aver percorso esattamente 42,195 km di distanza e superato 2.450 m di dislivello.
Il tracciato si snoda attraverso boschi e prati, con tratti anche su strada asfaltata fino a S. Andrea (1.062 m). Si prosegue poi su sentieri e strade forestali fino a Eores (1.504 m). Con lo sguardo rivolto al Sass Putia e alle Dolomiti la corsa continua su stradine asfaltate, addentrandosi nella valle e salendo fino al rifugio Rossalm. Da lì, sempre su sentieri e strade forestali si raggiunge a Valcroce (2.050 m). Dal sentiero escursionistico che conduce a Malga Buoi si può apprezzare la magnifica vista sul fondovalle e la partenza a Bressanone, prima di affrontare gli ultimi 3,2 km e 400 m di dislivello.
Al traguardo lo spettacolare panorama delle montagne circostanti toglierà ai corridori il fiato rimasto. Una doppia emozione per tutti gli sportivi: una maratona impegnativa e un panorama che ripaga di tutti gli sforzi compiuti – e cioè “running to the limits”
Il sentiero segnalato porta attraverso boschi di latifoglie colorati, prati dal verde intenso e attraverso castagneti secolari - uno spettacolo della natura unico.
l LadiniaTrailè un percorso di 29 Km nel cuore delle Dolomiti. Il suo percorso si snoda su strade pubbliche non chiuse, su sentieri forestali ed escursionistici e su salite alpine e in parte alpinistiche. Si attraversano paesaggi montani di una bellezza straordinaria.
Il LadiniaTrail parte a San Martino in Badia a 1.127 m sul livello del mare. Il percorso porta su strade forestali al Gommajoch (12 km) e al rifugio Fornella (15,3 km). Si prosegue su sentieri spettacolari per la Tauberhütte (23,1 km) fino alla Malga Rossalm (26,4 km). Su un sentiero alpino la salita finale conduce alla Plose (29 km).
Sentiero del "Pino mugo" e la distilleria Pino Mugo sull'Alpe di Villandro