Escursione di difficoltà media con splendida vista dalla cima sulle montagne circostanti.
Il paesaggio è un dono che puoi goderti al meglio camminando. Durante la primavera, in Alto Adige può meravigliarti davanti alla natura che si risveglia nelle vallate e sui prati di montagna in fiore. In estate puoi lasciati trasportare verso cime ariose e rifugi in alta quota per vivere la natura alpina.
Escursione di difficoltà media con splendida vista dalla cima sulle montagne circostanti.
SAN VIGILIO › CIASTLINS › RICIOGOGN › ALPE DI SENES (A: 6 ore)
Partendo dal lago della Creta, imboccate il sentiero n.25 e percorrete la valle di Ciastlins. Giunti alla conca, proseguite a destra sul sentiero n. 24 fino a raggiungere la forcella di Riciogogn, da dove si scende ai rifugi della malga di Senes. Per il ritorno si passa da Fodara Vedla a Pederü.
Si parte dal parcheggio presso Pares. Camminate per circa 15 minuti, poi, al bivio, seguite il segnavia 5A oppure il 5 (più ripido). Arrivate alla baita Ütia Ciampcios (ristoro). Svoltate poi a destra sul sentiero n. 3 e seguitelo fin sulla vetta del Juvac. Proseguite per il rifugio Genova da dove, sui sentieri n. 35 e 4B, si scende per la Valle dei Mulini e al parcheggio Pares.
Partendo in fondo al paese si seguono le indicazioni per Alfarëi e poi il sentiero n. 20B fino alla Passo di Luson. Dalla Passo di Luson il sentiero n. 20B porta al rifugio Col dal Lè (chiuso), da dove a destra, lungo il sentiero 10, si raggiungono i Laghi di Rina.
Partendo in fondo al paese si seguono le indicazioni per Alfarëi e poi il sentiero n. 20B fino alla Forcela de Lijun.
Seguite la strada forestale n. 9, che diventa poi un sentiero più stretto attraverso il bosco fino a raggiungere la malga di Antersasc. Per il Crëp dales Dodesc salite in direzione nord. Per il rifugio Puez, andate fino in fondo al prato, dove un sentiero in salita porta oltre la gola. Arrivati in cima, raggiungete il rifugio Puez (ristoro e possibilità di pernottamento) dopo una breve discesa.
Escursione Culturale
Questa passeggiata porta attraverso una stretta gola del Rio Verde fino al Castel Schöneck , che si erge maestoso su una roccia. A poca distanza si trova un particolare e raro abete rosso, che è stato dichiarato monumento naturale e che si erge in cielo come una esile colonna. Dalla collina del castello si segue un antico sentiero dei pellegrini fino alla chiesetta gotica di Hasenried. In tempi antichi pare ci fosse qui una sacra fonte che regalava ai pellegrini sollievo per le malattie agli occhi. Si prosegue poi sul sentiero Pfaffensteig attraverso i campi contadini fino a Falzes. Questo laghetto idilliaco è un vero paradiso naturale dove vale la pena fare una sosta prolungata. Nelle immediate vicinanze si trova il giardino delle erbe di Bergila, un gioiello nel suo genere. Nell’ultimo tratto di questa passeggiata si trova la distilleria di olio di pino mugo e come ricompensa una piazzola di sosta fresca e profumata lungo il Rio Verde. Punti di ristoro: Ristorante Schöneck, Albergo Lago d`Issengo, Ristorante Irenberg.
Dal Passo delle Erbe il sentiero n. 8A porta a un bellissimo prato alpino. Al bivio si gira a destra sotto la parete nord del Sasso Pütia, poi si prosegue sul sentiero n. 4 fino alla Forcella di Putia.
SAS DE PÜTIA (2875m; A: 2 ore 45 min.)
Dal Passo delle Erbe il sentiero n. 8A porta a un bellissimo prato alpino. Al bivio si gira a destra sotto la parete nord del Sasso Pütia, poi si prosegue sul sentiero n. 4 fino alla Forcella di Pütia. Dalla forcella si sale a sinistra sul sentiero segnalato fino ad una sella tra la vetta principale e una vetta secondaria, e poi sul sentiero nella roccia reso sicuro da una corda si raggiunge la vetta del Sasso Pütia. Si riscende sullo stesso percorso.
Lago d'Anterselva (1.650 m) > sentiero delle malghe (Almensteig) > Malga Steinzger (1.894 m) > sentiero n° 7 B > Malga Steinzger di Sopra (2.076 m; non gestita) > sentiero n° 7a > sul punto più alto (2.260 m) vista spettacolare sui due laghi e sul paesaggio montano circostante > Passo Stalle / Obersee (2.050 m) > sentiero n° 11 per tornare al Lago d'Anterselva.
Si parte al Passo delle Erbe. Al di sopra della Ütia de Börz passa una strada forestale, lungo la quali si può seguire un percorso circolare in entrambi i sensi.
Questa escursione di tre giorni porta ai posti più affascinanti del parco naturale Fanes-Senes-Braies. Durante questo giro si passa anche vicino ad alcuni laghi montani come il Fojedöra, Limo e Parom.
LÉ DE MUNT DA RINA (2.180 m, A-R 5 ore)
Partendo dal campo sportivo di Rina, seguendo un sentiero segnalato, in 1 – 1 ½ ore circa raggiungerete la malga di Rina con il rifugio Ücia Munt da Rina (con ristorazione). Proseguendo, raggiungerete il Col dal Lè e, infine, l’idilliaco Lago di Rina. Rientrate sullo stesso percorso.
SAN VIGILIO › SANTA CROCE (A: 6 ore)
Da San Vigilio (Ciamaor), passando per Rit, sempre seguendo il sentiero n. 13, raggiungete Spëscia. Imboccate poi il sentiero n. 15 attraverso i prati di Armentara fino al luogo di pellegrinaggio Santa Croce. È possibile rientrare anche scendendo a San Leonardo/ Badia (1 ora e mezza a piedi, oppure in seggiovia).
Dopo circa due ore di camminata arriverete in vista del rifugio Fanes, a quota 2100 m. Il rifugio si trova su un falsopiano, da dove potrete ammirare la natura incontaminata delle montagne dolomitiche. Il rifugio è un punto perfetto per riposarsi prima di riprendere il cammino, proseguendo in direzione del Lé de Limo, per poi raggiungere la malga Gran Fanes. Dalla malga seguite l’alta via n.1 fino al Col de Locia. Non è difficile immaginare come il paesaggio possa aver ispirato le leggende che si sono diffuse in questi territori: i prati verdi punteggiati di fiori e i laghetti limpidi in cui si specchiano le cime delle montagne vicine, tratteggiano un quadro fiabesco e ammaliante.
Continuando lungo il sentiero raggiungerete la Capanna Alpina, posta all’ombra del famoso Lagazuoi, una delle montagne più suggestive dell’intero arco alpino.
L’Alta Via delle Dolomiti n. 1 si snoda lungo un percorso di circa 125 km e 7.300 m di dislivello in salita, suddiviso in 12 tappe, che collega il Lago di Braies con Belluno. Qui, due tappe toccano il comune di Marebbe.
La tappa nr. 2 conduce dal rifugio Biella al rifugio Fanes. Esplorando gli alpeggi di Senes, Fodara e Fanes, spesso si possono incontrare animali al pascolo. La tappa è percorribile in 3 ore di cammino.
La tappa nr. 3 conduce dal rifugio Fanes al rifugio Lagazuoi.
Particolarmente invitanti per una pausa sono i vari laghi montani che si incontrano durante il cammino. Attraversare l’altopiano di Fanes è un’esperienza unica che, durante il cammino, fa rivivere la leggenda del Regno dei Fanes. La terza tappa è percorribile in 5 ore di cammino.
PEDERÜ › FODARA VEDLA (1980 m, A: 1 ora) › SENES (2116 m, A: 2 ore) › RIFUGIO BIELLA (2300 m, A: 3,5 ore.)
Da Pederü imboccate il ripido sentiero a sinistra che porta alle malghe di Fodara Vedla e successivamente al Sennes; da quest‘ultimo imboccate il sentiero n. 6. (Dal Rifugio Biella si può raggiungere il Lago di Braies con 3 ore di cammino a tratta, seguento l‘Alta Via n. 1)
Si tratta di un’escursione facile ma lunga, che richiede perciò all’escursionista medio una certa resistenza. Lo sforzo è comunque ripagato dalla splendida vista panoramica di cui si gode dalla cima di Plan de Corones.
SAN VIGILIO › GIOGO MONTE CROCE › CIASTLINS › LÉ DLA CREDA › SAN VIGILIO (A-R: 6 ore) Partenza Hotel Monte Paraccia, segnavia n. 19, al Giogo Monte Croce seguire il segnavia n. 24, nella conca di Ciastlins scendere a destra seguendo il segnavia n. 25, Lé dla Creda, San Vigilio.
La settima tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II attraversa l’altopiano di Fanes tra spettacolari e imponenti pieghe, testimonianza di quando le Dolomiti, facenti parte del margine continentale africano, furono traslate 3000km verso nord e si andarono a scontrare con le rocce del margine europeo.
Scopri di più: https://www.dolomitiunesco.info/attivita/dolomites-world-heritage-geotrail/
Si tratta di un’escursione in discesa, con bella vista panoramica. Il percorso è interamente esposto a est.
Dal 2002, la Via Alpina si snoda da Trieste (Italia) a Monaco, dall’Adriatico al Mediterraneo, con i suoi 5.000 chilometri di sentieri segnalati in 5 itinerari, attraverso otto Paesi europei: Slovenia, Italia, Austria, Germania, Liechtenstein, Svizzera, Francia e Principato di Monaco.
La Via Alpina attraversa anche la Valle di Anterselva:
La tappa inizia a San Martino in Casies, procede all'interno della Val di Quaìra e passa nella Valle di Anterselva. Seguendo il Quaìra e il Rio del Cane si arriva alla Malga Campobove. Il sentiero conduce attraverso la Forcella Grübl (2.394m) alla Malga Grübl fino ad Anterselva di Mezzo. Da qui si prende il sentiero forestale 9 o 1 verso Anterselva di Mezzo (ca.1.250m), meta della tappa.
Da Anterselva di Mezzo (1.240m) il sentiero conduce dapprima attraverso il bosco sotto i versanti scoscesi del Monte Magro e poi salendo in numerose ripide serpentine fino ad una piccola comba ghiacciaia attrezzata e subito dopo raggiunge il Rifugio Vedrette di Ries (2.792m).
Dalla frazione di Seres a Lungiarü il sentiero porta nella Valle dei Mulini. In fondo alla valle si prosegue a sinistra (n. 4) fino al Rifugio Genova (3,5 ore). Seguendo il sentiero n. 4 si arriva alla Forcella di Putia, da dove in 45 min. circa si raggiunge la vetta.
MONTE MURO (2328m)
Andando in direzione del Passo delle Erbe, seguite le indicazioni per Alfarëi, poi imboccate il sentiero n. 20B fino al Passo di Luson, da dove raggiungete la vetta sul sentiero n. 1A che scende al rifugio Monte Muro (punto di ristoro) (A: Centro di Antermoia: 2,5 ore). In alternativa, dal parcheggio Pé de Börz seguite la strada forestale n. 1 e poi 1A fino alla vetta (A: Parcheggio Pé de Börz: 1,5 ore)
L’Alta Via delle Dolomiti n. 2 consiste in un percorso di 180 km, suddiviso in 13 tappe, che collega Bressanone a Feltre. L'itinerario tocca le tre province di Bolzano, Trento e Belluno.
La tappa n.2 dell’Alta Via conduce dal rifugio Plose al rifugio Genova e consente di scoprire le meraviglie del Parco Naturale Puez-Odle, spesso definito “il libro di storia della Terra” per la sua importanza geologica. Durante il cammino, il maestoso Sasso Putia rimane sempre in vista e offre molte possibilità per una foto ricordo.
La tappa n.3 collega il rifugio Genova al rifugio Puez. Aggiungendo una mezzora di cammino si può salire alla cima Piz Duleda (2.909m), che offre una vista mozzafiato. Spesso, l’altopiano del Puez viene paragonato a un paesaggio lunare, vista la moltitudine di rocce e creazioni geologiche interessanti.
RIFUGIO GENOVA (2297m; A: 1 ora 45 min.)
Dal Passo delle Erbe il sentiero n. 8A porta a un bellissimo prato alpino. Al bivio si gira a destra sotto la parete nord del Pütia, poi si prosegue sul sentiero n. 4 fino alla Forcella de Pütia. Dalla forcella, a destra si segue il sentiero n. 4 (Alta Via delle Dolomiti 2) per 15 minuti circa. Al bivio, dopo una breve discesa, si raggiunge il Rifugio Genova.
SAN VIGILIO › SPËSCIA › PASSO S. ANTONIO › FANES (A: 7 ore)
Da San Vigilio (Ciamaor) passando per Rit (segnavia n. 13) raggiungete Spëscia, quindi seguite il segnavia n. 13 che, oltrepassando il Passo S. Antonio conduce all' Alpe di Fanes. è possibile anche rientrare via Pederü.
SAN VIGILIO › LAGO DI BRAIES (A: 6 ore | 4,5 ore) Partendo dall‘Hotel Monte Paraccia, seguite il
segnavia n. 19 e attraversate la valle di Fojedöra fino a raggiungere l‘omonima malga; da lì, scendete al Lago di Braies (6 ore; è possibile rientrare anche con l‘autobus di linea). In alternativa, si può partire dal Passo Furcia e seguire il sentiero n. 3 fino al lago Fojedöra. (4,5 ore)