Scoprite il tranquillo borgo di San Osvaldo sotto Siusi allo Sciliar, che può essere raggiunto comodamente con questa escursione.
Il paesaggio è un dono che puoi goderti al meglio camminando. Durante la primavera, in Alto Adige può meravigliarti davanti alla natura che si risveglia nelle vallate e sui prati di montagna in fiore. In estate puoi lasciati trasportare verso cime ariose e rifugi in alta quota per vivere la natura alpina.
Scoprite il tranquillo borgo di San Osvaldo sotto Siusi allo Sciliar, che può essere raggiunto comodamente con questa escursione.
Scoprite il tranquillo borgo di San Osvaldo sotto Siusi allo Sciliar, che può essere raggiunto comodamente con questa escursione.
Grazie a prati di un verde intenso, un placido bosco, gli spensierati raggi del sole e un panorama mozzafiato, le escursioni sono fonte di divertimento! Inizialmente, il sentiero attraversa una tranquilla strada forestale, fiancheggiata da prati costellati di fiori ed erbe aromatiche d’ogni genere. La parte principale (la più lunga) del tracciato s’estende in un ombreggiato bosco di conifere e, talvolta, schiude il panorama sui dintorni e sul cielo blu. Arrivati più in quota, è possibile concedersi un picnic in un’ampia radura o fare il pieno di nuove energie presso il Rifugio Monte Cavone.
Il nome Castelrotto deriva da “Castellum Ruptum”, che tradotto significa “castello distrutto”. Alcuni documenti storici rivelano che sul monte Calvario, chiamato Kofel (Colle), sorgeva una magnifica e sfarzosa fortificazione.
Quest’escursione è parte del librettino escurisonistico per famiglie „Guida alle escursioni della Strega Nix“.
Il percorso del Sentiero dell'Alta Via delle Dolomiti n. 9 , a differenza della maggior parte degli altri Sentieri dell'Alta Via delle Dolomiti, si snoda trasversalmente da ovest a est sui crinali delle Dolomiti, la maggior parte dei quali si innalzano da sud a nord.
Sentiero escursionistico a lunga percorrenza con vista panoramica
L'Alta Via delle Dolomiti n. 9 parte dal capoluogo di provincia dell'Alto Adige, Bolzano, attraversa l'Alto Adige e parte della provincia di Belluno. Le tappe del sentiero escursionistico a lunga percorrenza sono davvero brevi e quindi adatte anche ad escursionisti meno allenati. Questa escursione a lunga distanza vi porta nei luoghi più belli delle Dolomiti. Il percorso viene effettuato entro 12-14 giorni.
Un’escursione in cresta, nel vero senso della parola, è quella offerta dagli Orli di Fassa, il confine tra Alto Adige e Trentino, ma non temete: il tour non è impegnativo dal punto di vista tecnico, ma richiede un po’ di resistenza per via della lunghezza, ricompensando con panorami mozzafiato sulle Dolomiti dell’Alto Adige e del Trentino.
Questa facile escursione attraverso il bosco di Laranza offre tutto ciò che un escursionista può desiderare: aria fresca, il panorama sulle Dolomiti e una vista davvero maestosa dalla Veduta del Re (Königswarte), affacciata su un panorama magnifico e sconfinato, così come sul fondovalle della Valle Isarco e sull’altipiano del Renon.
Escursione molto suggestiva nel cuore del Catinaccio, intorno alla Roda di Vaèl, che offre dei panorami davvero impagabili sulle vette circostanti.
Attenzione: ci sono campi di neve. Per l'accessibilità è richiesta esperienza in montagna e l'attrezzatura adeguata (buone scarpe da trekking, bastoncini da trekking e eventualmente ramponcini).
Una piacevole passeggiata invernale per rilassarsi e trascorrere momenti di benessere in un’area tranquilla. Gli escursionisti possono ammirare una vista mozzafiato sullo Sciliar che, dallo Spitzbühl, sembra di poter sfiorare. L’escursione porta quindi nell’area „Tschapit“ e „Joch“ attraverso ampi alpeggi innevati.
Il percorso costeggia la Chiesetta di S. Valentino, immersa nei prati fioriti sopra Siusi, da cui schiude una magnifica vista sullo Sciliar. Passando per l’assolato spiazzo “Schererplatzl”, si può raggiungere Castelrotto.
Quest’escursione è parte del librettino escurisonistico per famiglie „Guida alle escursioni della Strega Nix“.
Ruscelli idilliaci, montagne imponenti e prati verdeggianti. Tutto questo si trova nella natura dell'Alto Adige. E la Val Ciamin è tutto questo in uno. Il ruscello Ciamin scorre allegramente, il massiccio del Catinaccio forma uno spettacolo monumentale e l'oasi dei prati invita a soffermarsi e a giocare tra i fitti boschi di abeti rossi. Cosa si può desiderare di più?
Questa escursione invernale segue un percorso tranquillo dal Lago di Carezza attraverso boschi innevati fino ai prati di Frin e prosegue fino alla malga Frommeralm. Lungo il cammino, il sentiero offre ripetutamente splendide viste sulle Dolomiti circostanti, in particolare sul maestoso Catinaccio. La meta è la malga Frommeralm, perfetta per una meritata pausa. Qui si possono gustare specialità regionali in un'atmosfera accogliente e godere appieno del paesaggio invernale.
Trekking impegnativo di quattro giorni al Catinaccio e sul territorio dello Sciliar.
Attenzione: ci sono campi di neve. Per l'accessibilità è richiesta esperienza in montagna e l'attrezzatura adeguata (buone scarpe da trekking, bastoncini da trekking e eventualmente ramponcini).
Questo sfaccettato tour circolare, che ha inizio a Umes, conduce all’Hofer Alpl e alla Malga Tuff in alto sopra Fiè, oltrepassando il Laghetto di Fiè e il Laghetto Huber e ammaliando soprattutto con le vicine e imponenti pareti rocciose dello Sciliar e della Croda del Maglio.
Una suggestiva escursione in quota conduce tutt’intorno al Gruppo del Sassolungo, caratterizzato dall’omonima cima e dal Sassopiatto. In virtù della sua lunghezza, quest’escursione, che richiede condizioni fisiche adeguate, si snoda senza notevoli pendenze intorno al Sassopiatto e al Sassolungo e ricompensa con la bellezza di questo gruppo montuoso e la vista mozzafiato sulle vicine Val Gardena e Val di Fassa.
Le Panche delle Streghe sulla Bullaccia sono, da sempre, una località magica. Si ritiene che, un tempo, qui si riunissero le streghe dello Sciliar, per volare insieme sulla sua cima. Sebbene oggi queste megere non imperversino più, le loro panche sono ancora una meraviglia... I gradini rocciosi in porfido, dalla forma di poltrone, invitano a fare una sosta. Un piccolo extra: vista a 360° su Sciliar, Alpe di Siusi, Tiosels, Val Gardena, Renon e Ortles in lontananza.
Un “must” per tutti gli amanti delle Dolomiti: quest’escursione di alcuni giorni alla volta dei rifugi si snoda tra le località più incantevoli dell’area vacanze Alpe di Siusi, schiudendo una vista leggendaria sulle Dolomiti, dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La prima tappa conduce sullo Sciliar che con la sua peculiare forma è la cima simbolo dell’Alto Adige. Il giorno successivo si procede in direzione del RifugioAlpe di Tires (privato) con il suo inconfondibile tetto rosso e poi del Rifugio Sasso Piatto, che troneggia sotto l’imponente parete rocciosa dell’omonima cima alpina.
Questa escursione ci porta attraverso meravigliosi paesaggi di prati fino al Panidersattel. Qui c'è una splendida vista sulla Val Gardena, le punte delle Odle e il massiccio del Sella. Inoltre, c'è sempre una magnifica vista su Castelrotto.
La trappola d'orso, creata sul Passo Pinei intorno al 1900, esiste tutt’oggi. Per intrappolare un orso, veniva legata una pecora o una capra a un palo, nei pressi della fossa coperta da rami di grandi e piccole dimensioni, così l’animale, avvicinandosi alla preda, vi cadeva dentro senza riuscire più a uscirne.
Quest’escursione fa parte del librettino escurisonistico per famiglie „Guida alle escursioni della Strega Nix“.
Questo sentiero escursionistico costeggia aree interessanti dal punto di vista storico, presentando Tires al Catinaccio. Oltre alla chiesa parrocchiale, tra le notevoli testimonianze del passato spiccano la scuola, il Galgenwiesl e la Chiesetta di S. Sebastiano, per citare solo tre delle undici stazioni. I singoli punti sono contrassegnati da massi e bacheche in pietra.
Questo tour, con i suoi panorami mozzafiato, conduce a rifugi che sorgono in una posizione idilliaca e, su spettacolari sentieri escursionistici, porta sul Monte Cavone, sulla Croda del Maglio e sullo Sciliar fino all’Alpe di Tires. È uno degli itinerari più impegnativi della regione dell’Alpe di Siusi, ma può essere affrontato a tappe, facendo il pieno di nuove energie al Rifugio Bolzano (il castello tra le nuvole) o presso il moderno Alpe di Tires con il suo peculiare tetto rosso.