Una chiesa del paese è menzionata già in un documento del XV secolo.
L'edificio ricostruito risale al 1782. Di grande valore artistico e storico è la figura processionale della Madonna del tipo dell'immacolata di D. Moling.
In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.
Una chiesa del paese è menzionata già in un documento del XV secolo.
L'edificio ricostruito risale al 1782. Di grande valore artistico e storico è la figura processionale della Madonna del tipo dell'immacolata di D. Moling.
Chiesa parrocchiale di "Nostra Signora": la chiesa attuale fu consacrata nel 1516.
A partire dal XIX secolo l'arredamento interno fu adattato al gusto dell'epoca. L'aspetto esterno si presenta sobrio e semplice. I dipinti interni sono opera degli artisti Pescoller, eseguiti negli anni 1897 e 1949. Gli altari laterali presentano uno stile marcato del gotico toscano.
Nel 1993 venne edificata questa cappella dedicata alla Madonna di Lourdes e precisamente ai piedi del “Sas Dlacia”, in mezzo ad uno spiazzo verde lungo la passeggiata oltre il campeggio.
La cappella di Piceplan risale al 1887 ed è dedicata alla Madonna.
La popolazione vi si reca due volte all’anno in processione.
Chiesa parrocchiale di San Giacomo e San Leonardo: la chiesa è menzionata per la prima volta in un documento del XIV secolo.
Il suo aspetto attuale, a parte il campanile gotico, è segnato dallo stile rococò. Le pitture interne sono opera di M. Günther, eseguite nel 1778 e rendono questa chiesa il monumento in stile rococò più significativo della Ladinia.
Chiesa di pellegrinaggio Santa Croce: sono diverse le leggende raccontate attorno all'origine di questa chiesetta.
Con certezza si può affermare che la chiesetta fu consacrata nel 1484. L'interno è segnato dalla ristrutturazione in stile tardo gotico. I dipinti appartengono a fasi diverse.
Il modesto edificio al centro del paese è una costruzione tipica dell’incipiente barocco, consacrata nel 1657. Un altare ed una campana proverebbero dalle rovine di Castel Salegg presso Siusi. Le quattordici stazioni della Via Crucis sono un’opera pregevole del XVIII secolo e meritano una menzione particolare per gli strumenti della Passione (arma Cristi) applicati alle cornici. Di notevole interesse è anche il tettuccio del pulpito con S. Michele
L’Abbazia di Monte Maria sorge all'altezza di 1340 m. Si tratta dell’abbazia Benedettina più alta d'Europa. Fu una fondazione dei nobili di Tarasp. Nella solitudine delle montagne da più di 900 anni alcuni monaci conducono la propria vita secondo la regola di San Benedetto. Il Museo di Monte Maria si trova nella parte dell'economato dell'edificio. Il Museo fornisce un'impressione della vita monastica “ora et labora", come pure degli eventi storici e dell'interpretazione spirituale degli affreschi romanici della cripta con le famose e preziose raffigurazioni angeliche.
Mostre temporane:
- Marienberg davanti e dietro l’obiettivo
- I minerali - tesori splendenti di Monte Maria
Visite guidate
Ulteriori informazioni sulle visite guidate e orari disponibili sotto https://www.marienberg.it/it/museo/visite-guidate.html.
Castel Prösels, costruito intorno al 1200 dai Signori di Fié, dipendenti dei vescovi di Bressanone, intorno al 1600 venne ampliato da Leonhard von Völs, capitano del Tirolo, a un maniero rinascimentale come si presenta tuttora. Nel 1981 il Castello fu aquistato dalla cooperativa KURATORIUM SCHLOSS PRÖSELS.
Visite guidate:
Le guide informeranno sulla storia del castello rinascimentale e Vi faranno conoscere la sala dei cavalieri, la sala delle armi, la capella. In aggiunta alle visite guidate, Castel Prösels offre un programma di visita guidata per bambini, famiglie e classi scolastiche, inoltre invita i visitatori a immergersi nel mondo del tardo medioevo.
Il Castel Prösels offre numerosi concerti. I concerti si terranno nel cortile del Castello e in caso di maltempo nella sala dei cavalieri.
Visite Guidate al Castello:
Sabato giorno di risposo
Prezzi:
Cappella di San Michele Ubicata nel camposanto vicino alla chiesa parrocchiale, la capella fu costruita nel XII secolo secondo i dettami dello stile romanico.
L'Assunzione della Vergine Maria è uno degli edifici tardogotici più belli dell'Alto Adige. La chiesa fu danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e fu modificata secondo la sensibilità artistica barocca. Con l'ultimo risanamento, avvenuto tra il 1991 e il 1998, l'antica forma tardogotica è stata riportata in vita. Nel 1488 il maestro Narziß realizzò l'altare alato. Gli altari laterali sono sovrastrutture neogotiche.
Nel 1973 si diede inizio alla costruzione e fu consacrata nel 1950 alla Santa Croce. La marcata articolazione delle pareti danno pensare alle forme severe di antiche basiliche. Nel 1962 il campanile fu dotato di cinque campane nuove. Le quattro piccole finestre rotonde rimandano ai sacramenti della Cresima, della Confessione, dell’Unzione degli Infermi e dell’ Ordine Sacro.
Al posto della cappella parrocchiale, costruita nel Widum stesso sotto l’egida del prete Paul Nardin, nel 1869 grazie all’impegno del prete Johann Clauser fu costruita nel cortile del Widum una cappella indipendente e un po' più grande. È dedicata a S. Giovanni Nepomuceno. La parrocchia, con archi terreni, gradinata al primo piano e telai in pietra, fa parte degli edifici più antichi di Ora. Nel 1992 fu risanata e ampliata dal parroco Peter Paul Hofmann. Oltre alla casa parrocchiale, sono presenti diversi locali impiegati tra gli altri da varie associazioni.
Il cimitero dei soldati a Ora deve le sue origini alla costruzione della linea ferroviaria Ora – Val di Fiemme, per la cui costruzione furono impiegati prigionieri di guerra russi e serbi. Inoltre a Ora fu allestito un ospedale militare durante la prima guerra mondiale. Per i deceduti nell’ospedale militare e durante le costruzioni della linea ferroviaria, fu costruita una sepoltura che durante la seconda guerra mondiale venne ampliata diventando il cimitero per i soldati austro-ungarici deceduti durante le battaglie sul fronte delle dolomiti. I sepolti furono riesumati e portati nei cimiteri della loro nazione. Fino al 2003, il cimitero è stato gestito dall’Associazione vittime di guerra e combattenti sudtirolesi. Da quell’anno in poi, è la compagnia degli Schützen di Ora a occuparsi della gestione.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria si trova nel centro storico di Ora. Fu costruita nel 1674, visto che la chiesa di San Pietro era spesso inaccessibile a causa di frequenti alluvioni del vicino Rio Nero. All'interno si possono ammirare l'altare maggiore barocco in marmo, con la statua ad altezza naturale della Vergine. I due altari laterali sono semplici altari barocchi e sono dedicati a Sant'Antonio e a San Giuseppe.
Il duomo di Bressanone è uno degli edifici sacri più importanti dell'arco alpino. Le sue origini risalgono all'anno 980 d.C. A causa di un grande incendio nel XII secolo, fu ridisegnato in stile romanico con una navata a tre navate e due torri di facciata. Nel XVIII secolo c'era una ricostruzione barocca, alla quale il duomo ha ricevuto il suo aspetto attuale. All'interno, l'idea barocca del trionfo è stata portata alla perfezione con meravigliosi dipinti sul soffitto (ad esempio nell'Adorazione dell'agnello di Paul Troger). La cattedrale ha un interno prezioso con 33 diversi tipi di marmo. L'altare maggiore, completato da Tehodor Benedetti, è uno dei più importanti altari barocchi del Tirolo. Inoltre, questa chiesa era allestito con un magnifico organo.
L’Abbazia dei canonici regolari di Sant’Agostino a Novacella fu fondata nel 1142 dal vescovo di Bressanone Hartmann, divenendo nei secoli uno dei centri spirituali più salienti dell’antico Tirolo. Oggi abbraccia opere di epoche artistiche diverse, fra cui spiccano vere e proprie perle architettoniche come il Castel Sant’Angelo, sito all’ingresso del complesso conventuale, la chiesa barocca e il museo dell’Abbazia, che racchiude dipinti tardomedievali su tavola e splendide testimonianze di arte amanuense come i “manoscritti illuminati”. La biblioteca dell’Abbazia di Novacella è considerata una delle più insigni del territorio germanofono meridionale. Il mulino, le opere idrauliche e la cantina pongono invece in risalto il ruolo economico e produttivo svolto da sempre dall’Abbazia a fianco di quello spirituale. Attorno dell’Abbazia di Novacella si trovano i vigneti più settentrionali dell'Italia che producono famosi vini bianchi, come il Sylvaner, il Müller Thurgau e il Kerner.
Altre informazioni sull’ abbazia di Novacella:
Visita senza guida da lunedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 17.00
Visita al monastero (con prenotazione)
da lunedì a sabato alle ore 11.00 e 14.30
Visita ai vigneti con degustazione (con prenotazione)
da lunedì a venerdì alle ore 16.00; sabato alle ore 14.30
Giardino storico: All’entrata del complesso dell’Abbazia è situato il giardino storico, riaperto al pubblico nell’estate del 2004 dopo intensi lavori di restauro. Il giardino storico è visitabile autonomamente dal giovedì al sabato dalle ore 10:00 fino alle ore 17:00. senza visita guidata.
L’abbazia di Novacella è chiusa la domenica e durante le festività religiose.
Fino al 1860 il nome era ladino-baiuvaro, “Sassegg”, che significa “collina sul grande sasso”, quindi Sasso Piatto. Dal 1854 Karl von Zallinger da Stillendorf di Bolzano, di origini bavaresi, è stato proclamato come proprietario. È lui, che nel 1857 ha costruito la cappella Zallinger in stile neogotico, consacrata alla Madonna immacolata. L’inaugurazione aveva luogo nel 1858.
Questo museo offre un'indimenticabile escursione nella storia del Tirolo. La vita contadina, le sue radici nella religione, i vari mestieri quasi dimenticati, così come i ricordi dolorosi delle guerre sono solo una parte delle mostre raccolte con amore. Nel viaggio attraverso i vecchi salotti, camere e laboratori, puoi sentire da vicino la vita semplice e rimanere affascinato dal modo in cui i nostri antenati hanno affrontato la natura.
Nei giorni feriali è necessaria la prenotazione entro le ore 12.00 del giorno precedente; nei fine settimana e nei giorni festivi è obbligatoria la prenotazione fino alle 17.00 del giovedì e fino a 48 ore prima nei giorni festivi.
Visite speciali per gruppi di 10 o più persone sono possibili previo accordo.
Prenotazioni:
+39 0471 619560 o online: Museo di Collepietra
La chiesa di Santo Spirito si trova in fondo alla valle ed è la più vecchia di tutta la Valle Aurina. S. Spirito è un paesino miracoloso, beatificato dalla storia e dalla fede di tante generazioni.
Già secoli fa è stata trovata un'energia particolarmente positiva nei dintorni dello "Schliefstein" – una grande roccia. Ecco perché la leggendaria Chiesa dello Spirito Santo è stata costruita qui. Secondo la convinzione uno potrebbe liberarsi dai suoi peccati passando attraverso lo stretto spazio tra la chiesa e il grande sasso. E così, la piazza attorno alla chiesa e la pietra sono ancora oggi un noto luogo di potere.
Non si sa quando fu costruita la prima chiesetta dedicata ai molti viaggiatori che utilizzavano il Krimmler Tauern soprattutto per arrivare nel Pinzgau e a Salisburgo. Comunque è sicuro che nel 1455 fu il cardinale Nikolaus Cusanus di Bressanone a consacrare la chiesa e il cimitero, che era necessario per la gente che moriva passando le Alpi e per i lavoratori della miniera di Predoi. Già nel 1500 la chiesa fu ingrandita.
Negli ultimi 10 anni sono state eseguite molte opere di restauro. Sfortunatamente, per ragioni di sicurezza, fu necessario rimuovere le opere d'arte. Anche l'immagine di pellegrinaggio è stata messa al sicuro per qualche anno, ma nel 1981 è ritornata nella chiesa, salvaguardata da una protezione e sottolineata, nella sua importanza, da una corona.
In questa deliziosa chiesetta è possibile ammirare anche statue di legno di Sant'Osvaldo, Kilian e Sant'Orsola, nonchè di San Francesco e S. Andrea. Dietro al tabernacolo l'originale rappresentazione della S. Trinità. La via crucis lungo il vecchio sentiero del Passo dei Tauri che da Casere porta alla Chiesa di Santo Spirito, è mèta di pellegrinaggi di turisti e di gente del luogo durante tutto l'anno.
Originariamente in legno, edificata in muratura nel 1343, distrutta da un incendio nel 1430 e ricostruita in stile gotico, ristrutturata e ampliata in stile barocco tra il 1736 ed il 1738, ampliata nuovamente tra il 1906 ed il 1908. 2003 lavori di restauro, 2007 ultimi lavori di restauro finanziati dalla Cassa Rurale di Monguelfo-Casies-Tesido. All'interno della Chiesa le tre pale, opera del famoso maestro della pittura barocca, Paul Troger Il dipinto sull'altare maggiore raffigura Santa Margherita con i Santi Pietro, Paolo, Ulrico e Giorgio, sull'altare laterale, a destra una straordinaria composizione dei Re Magi in adorazione, a sinistra San Giovanni intento a distribuire il pane ai poveri. Nel 1908 la volta a botte è stata impreziosita con numerosi piccoli dipinti, opera di Johann Matthias Peskoller, perfettamente restaurati in tempi, successivi, dai suoi nipoti.
La chiesa di San Giorgio nella frazione omonima è del XII/XIII secolo. Questa originale chiesa rotonda era anticamente la cappella della fortezza di San Giorgio o Antica Schenna. Quando nel 1591 un fulmine distrusse interamente metà della chiesetta, il locale fu rinforzato con un pilastro centrale. Gli affreschi del XIV secolo sono conservati molto bene e rappresentano tra l'altro il martirio di San Giorgio, il giudizio universale e la leggenda di San Nicola. L'altare gotico a portelli riproduce San Giorgio a cavallo in lotta con il drago. Degna di nota la rappresentazione ancora rara della S. Afflizione del XVII secolo. Secondo la leggenda, la figlia di un re della penisola iberica aveva prestato giuramento di rimanere vergine. Il padre però volle che si sposasse e così lei nel suo dolore pregò che le crescesse una barba che la sfigurasse. La sua preghiera fu esaudita ma il padre la fece incarcerare e crocifiggere. Dell'antica fortezza di San Giorgio è rimasto solo il battifredo, chiamato oggi "torre della civetta".
Chiesetta con tre absidi in stile romanico, con ciclo di affreschi del lontano 1215. Restaurata nel 1969 e 1982. La chiesetta di Santa Margherita è un prezioso reperto storico d'epoca romanica. Stazione storica del percorso "Scalinate verso il cielo - Via romanica delle Alpi".
Il Medioevo ha lasciato le sue affascinanti e indelebili tracce in moltissime località dell'Alto Adige. Tra le numerose fortezze, chiese e monasteri di questo periodo si trovano anche preziosissime testimonianze storiche in stile preromanico e romanico.
A Lana, paese che vanta oltre 30 monasteri, chiese e cappelle, si possono ammirare anche antichissimi gioielli architettonici risalenti a prima del 1000 d.C. Da non perdere è il ciclo di affreschi nella Chiesetta di Santa Margherita, risalente al periodo romanico.
Si narra che la chiesetta di Santa Margherita, la cui peculiare struttura presenta tre absidi, fu fatta costruire dall'imperatrice bizantina Theophanu, sposa dell'imperatore Ottone II, in segno di ringraziamento e risalirebbe quindi alla fine del X secolo d.C. Le absidi di forma circolare e i dipinti del 1215 sono preziose testimonianze dello stile originario della chiesa. Analogamente alla vicina Chiesa di San Giacomo a Kastelaz, sulle pareti dell'abside è raffigurato un bestiario.
Scalinate verso il cielo - Via romanica delle Alpi
Un percorso culturale attraverso le frontiere. Sul percorso nominato Scalinate verso il cielo - Via romanica delle Alpi troverete le affascinanti testimonianze di quest'epoca passata. Castelli, chiese, monasteri e cittadelle portano visibili i lasciti della storia.
Dall'architettura, alla pittura alle leggende, sono numerosi i lasciti storici e culturali che derivano dall'epoca romanica. Dal Trentino al cantone dei Grigioni, passando per l'Alto Adige. Un percorso che include storia, religione, culture e arte, che attraversa diversi paesaggi e riporta la fantasia ai racconti di dame e cavalieri, all'epoca di re e potenti papi.
Informazioni dettagliate e cartina panoramica presso gli uffici informazioni e sul sito web www.stiegenzumhimmel.it . Scopri il nostro tour virtuale >
Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.