Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km
    Luoghi di interesse
    Negozi
    Golf

    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    La collina della chiesa di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    La caratteristica principale di Scena è la collina della chiesa, ovvero il centro della comunità. La più antica delle tre chiese è quella di San Martino, al centro del cimitero. Risale al XII secolo, quindi, all’età carolingia. La chiesa è a due navate, ciascuna con un’abside rotonda e due pilastri centrali ottagonali. Oggi serve da cappella mortuaria. A est della piccola chiesa di San Martino, è situata la cosiddetta "vecchia chiesa parrocchiale" di Maria Assunta, costruita nel XIII secolo. L’edificio, in stile romanico e completamente ristrutturato nel XVI secolo, oggi serve da luogo di culto per celebrazioni e devozioni in circoli minori e per la celebrazione dei matrimoni. Tra il 1914 e il 1931, anche la chiesa parrocchiale neogotica di Scena fu costruita sulla collina della chiesa. Tra il 1860 e il 1869, accanto alla chiesa parrocchiale, fu costruito il mausoleo come sepolcro dell'arciduca Giovanni d’Asburgo-Lorena e di sua moglie.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Nostra Signora a Sabiona
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Chiesa di Nostra Signora Questa chiesa a pianta ottangonale è stata costruita da Martin Dellai tra il 1652 e il 1658. Al suo interno si trovano affreschi in stile barocco di Stefan Kessler, maestosi stucchi di Francesco Carlone e Simon Delai nonchè un altare del 1612. Risale all'epoca paleocristiana (2. metà del 4. secolo) il fonte battesimale che si trova in un locale attiguo raggiungibile dall'interno della chiesa.

    La chiesa è aperta da luglio a settembre ogni martedì, venerdì e sabato dalle ore 14.00-17.00. Da ottobre a metà novembre è aperta solo venerdì e sabato dalle ore 14.00-17.00.

    Chiese e abbazie
    Nuova chiesa parrocchiale di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    Tra il 1914 e il 1931 è stata costruita la chiesa parrocchiale neogotica di Scena. Con il passare del tempo la vecchia chiesa si dimostrò sempre più piccola, rendendo così necessaria la costruzione di una dimora più spaziosa. La vicinanza a scuola, casa per anziani e sagrestia e podere della pieve hanno dato il colpo decisivo per la posizione centrale. Dopo varie discussioni su progettazione e sito fu accolto e approvato il progetto dell'architetto viennese Eduard Hütter. Lo scoppio della guerra condusse ad un'interruzione dei lavori nel 1915 e a causa dei mutamenti politici della regione si poté continuare solo nel 1926. L'altare è decorato con statue dei 12 apostoli; molto suggestivi i 14 capitelli della via crucis intagliati da Johann Muhry. Le vetrate provengono dalla Tiroler Glasmalereianstalt di Innsbruck. Lungo le pareti laterali della navata centrale si possono vedere su basamenti le statue di San Virgilio, vescovo di Trento, del Bambin Gesù, di Sant'Enrico di Bolzano, San Nicola di von der Flüe, dell'apostolo Filippo, dell'evangelista Giovanni, del vescovo Valentino e del beato Josef Freinademetz. Sul retro spicca la raffigurazione barocca di San Michele, sotto forma di giovane cavaliere con spada infuocata. Questa statua si trovava nella vecchia cappella di San Michele che dovette cedere il posto alla nuova parrocchia. Il nuovo organo fu realizzato nel 1993 da Franz Zanin di Udine e l'allestimento artistico di Herbert Schönweger - Merano. E' composto da 32 registri, corpo principale, retropositivo e pedale e ha 2.744 canne. Entrambe le chiese sono consacrate a Maria Madre di Dio, la festa del patrono viene quindi festeggiata il 15 agosto. Nella torre alta 35 m pendono sette campane. La più piccola è la campana a morto, che suona dopo un decesso. Nelle domeniche e nelle altre festività ecclesiali ma anche in altre occasioni (Avemaria, campana di mezzogiorno, campana della sera, campane per il maltempo, nozze, battesimi eccetera) risuonano le campane della chiesa (quella piccola, la seconda, la terza, l'undicesima, la dodicesima e quella grande). Tutte le sei campane vengono fatte suonare però solo nelle giornate di festa importanti. La chiesa è circondata da fossati curati e decorati con fiori. Le dimensioni delle tombe sono state uniformate nel 1972 e il cimitero è stato rinnovato; qui i defunti trovano un degno luogo di riposo. Al centro un sobrio monumento ricorda i 108 caduti di entrambe le guerre mondiali.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Antonio
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Semplice ed essenziale, questa chiesa costruita nel 1673 nella piazza omonima, è un soggetto molto amato dai fotografi. Da vedere la pala dell'altare in stile nazareno, raffigurante S. Antonio da Padova, dell'artista svizzero Melchior Deschwanden.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta San Vigilio
    Marlengo, Merano e dintorni

    La Chiesetta San Vigilio viene ufficialmente ricordata in un documento storico del XII secolo, ed è da sempre soprannominata "la chiesetta del beltempo" dagli abitanti di questi luoghi, perchè in essa pregano oggi come allora per scongiurare il cattivo tempo.

    I muri longitudinali della chiesa sono di epoca protoromanica, mentre all'interno è custodito un prezioso ciclo di affreschi del Trecento, raffigurante gli apostoli e la Crocifissione. Visite per gruppi su prenotazione.

    S.Vigilio
    Che San Vigilio sia un luogo ricco di particolari energie ne è prova non solo la presenza delle fonti di acqua termale di Bagno dell'Orso. L'energia di questi luoghi era conosciuta fin da tempi preistorici. Un po' come a S. Ippolito, sul Monte S. Vigilio sono state ritrovate tracce che provano l'esistenza di luoghi di culto preistorici in quest'area. Anche la Chiesetta San Vigilio, una delle chiese più „alte" dell'Alto Adige a 1793 metri sul livello del mare, è stata eretta su un luogo di culto preistorico.

    Santa Messa 
    9 giugno ore 21.30 Domenica del Sacro Cuore Accensione del fuoco con devozione al Sacro Cuore - presso la Chiesa di Vigilio
    26 giugno alle ore 9.00 Chiostro di Patrocinium partenza della stazione a monte della funivia, funzione religiosa, vangeli e benedizione del tempo
     (da luglio a fine agosto) la domenica alle 11.00.
    15 agosto alle ore 11.00 funzione religiosa con benedizione delle erbe aromatiche
    6 ottobre alle 11.00 Festa del raccolto
    3 novembre alle 11.00 Festa di Hubertus
    25 dicembre alle 17.30 Messa di Natale

    La messa sarà celebrata in lingua tedesca

    Per la domenica del Sacro Cuore e il 25 dicembre è previsto un orario speciale della funivia. Ultima corsa alle 23.30

    Chiese e abbazie
    Cappella di S. Silvestro in Vallunga
    Merano, Regione dolomitica Val Gardena

    Piccola ma graziosa, la cappella dedicata al patrono del bestiame è un luogo di silenzio e raccoglimento. I restauri del 1993 hanno portato alla luce degli affreschi raffiguranti la vita di Gesù risalenti a 300 anni fa.

    Chiese e abbazie
    Cappella neogotica San Josef
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta
    Le neogotica cappella fu fondata nel 1924 da Andreas Kuppelwieser per il fatto che lui e i suoi fratelli erano sopravvissuti la prima guerra mondiale. Le sue iniziali si possono vedere alla base delle bancarelle.
    Chiese e abbazie
    Cappella di Rü
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    A "Rü" è stata eretta nel 1973 una cappella in onore della Madonna di Lourdes.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Giacomo (la “dlieja da Sacun”)
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    La chiesa di S. Giacomo si trova sopra Ortisei, lungo l'antica via Troi Paian, ed è raggiungibile soltanto a piedi, con un bel sentiero che parte da S. Cristina (Plesdinaz). Si racconta che qui sia stato battezzato S. Giacomo, patrono dei camminatori e dei pellegrini. Secondo le fonti, è la chiesa più antica della valle. Risale infatti al XII secolo, anche se l'aspetto esterno attuale è gotico; la decorazione interna è gotica e barocca. Di grande valore artistico sono gli affreschi gotici del presbiterio (fine del XV secolo) e le pitture murarie accanto al pulpito, che raccontano la vita di S. Giacomo e l'altare maggiore in legno intagliato con le sue colonne lavorate e le figure dorate di Principi della Chiesa, Apostoli e Angeli, pregiata testimonianza dell'arte locale della lavorazione del legno (fratelli Vinazer-Pescosta, 1750 circa). Le sculture collocate oggi nella chiesa e molti oggetti dell'altare maggiore sono ottime copie eseguite da artigiani locali del legno. Gli originali, di grande pregio, possono essere ammirati nel Museo della Val Gardena a Ortisei.

    VISITE GUIDATE: Sia d'inverno che d'estate vengono organizzate settimanalmente visite guidate alla chiesa. Prenotazione ed informazioni dettagliate presso l'Associazione Turistica di Ortisei.

     

    Chiese e abbazie
    La chiesa di Freiberg
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta

    La chiesa di Montefranco risale al XIX secolo e l'altare neoromanico fu eretto nel 1919. Al XVIII secolo risale l'altare rococò sul lato sud. La pala d'altare mostra la famiglia terrestre e celeste di Gesù

    Chiese e abbazie
    Cappella Lourdes a Proves
    Proves, Merano e dintorni
    Questo edificio sacro in stile gotico fu eretto in onore dell'apparizione della Vergine a Lourdes nel 1858 a Bernadette poi santificata. In seguito alla forte affluenza di visitatori in quello che ormai è divenuto uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti al mondo, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in molti luoghi numerose chiese e cappelle furono consacrate alla Madonna di Lourdes.
    Chiese e abbazie
    La chiesa di San Giorgio
    Scena, Merano e dintorni

    La chiesa di San Giorgio nella frazione omonima è del XII/XIII secolo. Questa originale chiesa rotonda era anticamente la cappella della fortezza di San Giorgio o Antica Schenna. Quando nel 1591 un fulmine distrusse interamente metà della chiesetta, il locale fu rinforzato con un pilastro centrale. Gli affreschi del XIV secolo sono conservati molto bene e rappresentano tra l'altro il martirio di San Giorgio, il giudizio universale e la leggenda di San Nicola. L'altare gotico a portelli riproduce San Giorgio a cavallo in lotta con il drago. Degna di nota la rappresentazione ancora rara della S. Afflizione del XVII secolo. Secondo la leggenda, la figlia di un re della penisola iberica aveva prestato giuramento di rimanere vergine. Il padre però volle che si sposasse e così lei nel suo dolore pregò che le crescesse una barba che la sfigurasse. La sua preghiera fu esaudita ma il padre la fece incarcerare e crocifiggere. Dell'antica fortezza di San Giorgio è rimasto solo il battifredo, chiamato oggi "torre della civetta".

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Giacomo a Rio Bianco
    Valle Aurina, Valle Aurina

    L'orgoglio del paese è la chiesa di San Giacomo, menzionata la prima volta nel 1413, ricostruita nel 1479 e benedetta nel 1480. La chiesa del XVI sec. ha un bell'altare (1516) ed è stata rinnovata così come il cimitero. All'interno: un prezioso trittico del 1516 rinnovato nel 1884.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Joggila" - Rasun di Sotto
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cappella "Joggila", sulla strada per la chiesa di Rasun di Sotto, è tra le più vecchie edicole di Rasun. L'edicola deve essere stata costruita nel 1723.

    Chiese e abbazie
    La cappella del Castello di Castelbello
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta

    Il Castello di Castelbello, menzionato per la prima volta nel 1238 fu costruito dai signori di Montalban. In seguito a numerosi passaggi di proprietà, nel 1531 il castello fu acquisito dalla famiglia Hendl come feudo in pegno. Gli Hendl apportarono notevoli ampliamenti e modifiche, conferendo a Castello Castelbello la sua odierna struttura.
    Gli incendi del 1813 e del 1824 causarono enormi danni al castello. I Conti Hendl ricostruirono solo una piccola parte per scopi abitativi, lasciando il resto del castello al triste destino di cadere in rovina. Nel 1956 l’intero complesso fu acquistato dallo Stato. All’epoca il castello si trovava in condizioni desolanti. Sotto la competente guida della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Verona si diede il via a notevoli lavori di restauro, conclusi nel 1995, che conferirono al castello una nuova fruibilità. Dal 1999 il Comune di Castelbello-Ciardes affidò il castello, dapprima di proprietà dello Stato e in seguito della Provincia, alla direzione e amministrazione del “Curatorio Castello di Castelbello Società Cooperativa”.
    L'erezione della cappella cade nel tardo XIII secolo o all'inizio del XIV.. Alle pareti si trovano un fregio con i dodici Apostoli ed inoltre testi del Credo. Nel freggio gli apostoli si volgono a coppie l'un verso l'altro, perchè le citazioni sono riprodotte alternatamente in modo normale e speculare.

    Orario di apertura
    Da 5 luglio al 11 settembre | martedì-domenica | ore 10.00, 11.00, 14.00 e 15.00
    lunedì giorno di riposo
    VISITABILE SOLO CON GUIDA!!
    Mostra Primaverile di Hans Ebensberger da metà aprile fino inizio giugno
    Mostra Autunnale di Bruno Ritter da fine settembre a fine ottobre

    Chiese e abbazie
    Cappella "Marien" - Nove Case
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cappella sulla strada di Nove Case si trova in verità nel territorio comunale di Rasun, ma appartiene alla competenza della parrocchia di Valdaora.

    Chiese e abbazie
    Cappella Santa Croce del Resciesa
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Anche la Cappella Santa Croce del Resciesa, costruita nel 1755 a oltre 2200 m di altitudine, merita una visita. Nell'estate 2012 la cappella é stata restaurata.
    La cappella si trova al Resciesa ed è raggiungibile solamente a piedi in circa 45 minuti, partendo dalla stazione a monte della funicolare del Resciesa. Si tratta di un sentiero pianeggiante e facilmente percorribile, adatto a tutta la famiglia.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale San Cassiano
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Una chiesa del paese è menzionata già in un documento del XV secolo.

    L'edificio ricostruito risale al 1782. Di grande valore artistico e storico è la figura processionale della Madonna del tipo dell'immacolata di D. Moling.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale di San Giorgio
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Della chiesa del 1332 è rimasta solo la parte inferiore del campanile romano. La cupola rossa a forma di cipolla fu eretta nel 1739. La chiesa ha subito varie ristrutturazioni. L’ultima trasformazione della parte interna risale alla seconda metà del 19esimo secolo. Nel 1772 l’artista Karl Hernrici ha dipinto tre magnifici affreschi.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La chiesa di S. Ippolito a Glaiten sovrasta il paese di S. Leonardo offrendo una vista spettacolare sull’intera valle.
    La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L’ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
    Certo è invece che nell’alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
    La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
    Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell’età di ferro che durò fino alla fine di quell’epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
    Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all’antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un’altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l’unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un’importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell’area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L’opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.

    La chiesa può essere visitata solo all’esterno.

    Chiese e abbazie
    L’antica chiesa parrocchiale di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    Questa piccola chiesa è stata costruita nel XII/XIII sec. in stile romanico e da allora poco modificata. L'altare maggiore barocco con le statue dei Santi Saverio e Johann Nepomuk fu realizzato attorno al 1730 e modificato nel 1819. Oltre ai quattro altari nella chiesa si trovano anche preziose sculture singole, come la statua tardogotica di San Sebastiano e quella barocca di Giovanbattista. I capitelli della via crucis sono della metà del XVIII secolo. Durante i lavori di restauro nel 1975 vennero alla luce antichi affreschi bellissimi e le statue furono restaurate con arte. Nella cappella di San Giovanni annessa a sudest sono stati scoperti durante i successivi restauri negli anni ottanta affreschi conservati molto bene del XIV secolo; essi mostrano scene della leggenda di San Giovanni e San Pancrazio e le vergini folli, gli evangelisti, cori di angeli e altre immagini di santi. Dall'ultimazione della nuova chiesa parrocchiale nel 1931 questa chiesa fu usata per scopi diversi e servì da magazzino e sala prove per il coro. Nel marzo del 1981 fu riaperta e nuovamente consacrata. Ora costituisce una cornice degna per celebrazioni religiose e funzioni in cerchie ristrette e matrimoni. Di fronte alla sagrestia è incastonato un rilievo in marmo raffigurante l'incoronazione di Maria e un'opera dal XIV secolo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa comunità evangelica
    Merano, Merano e dintorni

    Affacciata sul Lungopassirio, la chiesa e la casa del pastore, immerse in un bel giardino all'inglese, costituiscono un angolo suggestivo, un vivo ricordo della Merano cosmopolita di fine secolo. La chiesa progettata dal berlinese Hans Vollmer è a pianta longitudinale con abside poligonale, con l'alzato mosso da contrafforti. I lavori, iniziati nel 1883, furono eseguiti da maestranze locali ed ultimati due anni più tardi. Oggi la chiesa è frequentata durante le funzioni religiose, ma funge anche da scenario per concerti d'organo o di musica sacra.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Francesco a Compatsch
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La chiesa di San Francesco all’Alpe di Siusi, a forma di colomba stilizzata, invita i visitatori al raccoglimento e alla meditazione. La chiesa che sorge in un luogo molto particolare è dedicata a S. Francesco d'Assisi, il santo patrono dell'ambiente, della natura e degli animali. La pianta dell’edificio richiama la figura di una colomba, il cui corpo è dato dalla costruzione centrale, le ali dai fabbricati laterali e il capo dal campanile che, grazie alla struttura in legno lamellare, sorge dalla costruzione centrale senza soluzione di continuità. L’interno, spazioso e ben organizzato, presenta un interessante gioco di luci ed ombre. Il coro, leggermente rialzato, secondo l’antica tradizione, è rivolto verso est. Per la costruzione sono stati preferiti materiali semplici di provenienza locale, come il porfido e il legno di larice, il cui delicato profumo crea un’atmosfera piacevole e accogliente.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Santa Croce
    Tesimo, Merano e dintorni

    Quella che una volta era la cappella più frequentata della zona, sorge ad un quarto d'ora di cammino dal centro del paese, sopra il maso Nalserbach, sulla strada che conduce a Prissiano e che una volta portava anche lungo un cosiddetto calvario. La cappella di Nalser-Bach è citata nell’archivio parrocchiale di Tesimo già nel 1713. Probabilmente, però, è molto più antica.

    Chiese e abbazie
    Parrocchiale di S.Martino a Ciardes
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta

    In alto sul Murkegel, davanti al Sonnenberg di Ciardes, s'innalza la parrocchiale di S.Martino immediatamente sopra le fondamenta della chiesa precedente romanica. Si tratta di una costruzione a sala a quattro campate del primo quarto del XVI secolo con vano dell'altare rientrato e conclusione a tre lati. A sud si leva l'imponente campanile con elmo a cipolla barocco. Nel terzo quarto del XVIII secolo l'interno della chiesa fu barocchizzato.

    Chiese e abbazie
    Mausoleo
    Scena, Merano e dintorni

    La chiesa poggia su una terrazza artificiale sul lato ovest della collina ed è da annoverare tra gli edifici sacrali più antichi e indubbiamente più riusciti dello stile neogotico. Il mausoleo fu costruito negli anni dal 1860 al 1869 secondo progetti del costruttore viennese Prof. Moritz Wappler come sepolcro per l'arciduca Giovanni d'Austria e la sua famiglia. La costruzione è in pietra arenaria rossa e granito dalla zona del Monte Ivigna. Nella cripta con le pesanti volte con le nervature a croce si può ammirare il sarcofago marmoreo dell'arciduca Giovanni e della sua consorte.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Caterina
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    La chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria, menzionata nel 1347 e consacrata nel 1452, è la prima chiesa di Corvara. Nella piccola chiesa, costruita in stile tardo gotico, si possono ammirare alcune opere di notevole bellezza e importanza artistica.

    Ad esempio, alcuni affreschi che raffigurano, tra l'altro, Santa Caterina e un altare ad ante risalente al 1520, l'unico altare ad ante ancora ben conservato nelle chiese della Val Badia. Sul retro di una delle ante dell'altare maggiore è rappresentato il martirio di Santa Caterina. L'altare fu realizzato dalla bottega locale di Ruprecht Potsch e completamente restaurato nel 1975. La leggenda narra che i dipinti sui due pannelli dell'altare siano del famoso Tiziano, che sembra fosse stato a Corvara per un breve periodo. Gli esperti d'arte attribuiscono invece il lavoro ad un artista della cosiddetta Scuola del Danubio, Albrecht Altdorfer.

    Intorno alla chiesa vi è, come d’uso nei nostri paesi, il cimitero del paese.

    Chiese e abbazie
    La parrocchiale vecchia a Maragno
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta

    La parrocchiale vecchia a Maragno fu eretta, per quanto riguarda il nucleo, attorno al 1400. A questo tempo risalgono almeno la volta stellare del vano dell'altare così come la finestra a rameggi sul relativo lato sud. Campanile e navata furono invece condotti alla forma attuale solo nel XVII secolo. Accanto ad un altare barocco del XVIII secolo nella chiesa si trova anche un altare più antico del secolo XVII. All'arredo appartengono ancora, fra l'altro, due notevoli dipinti ad olio: la Madonna con bambino e S. Giovanni fanciullo, venerati dai santi Francesco, chiara e Caterina, e un secondo dipinto ad olio di grande formato con S.Odilia, che era nata cieca e solo col battesimo ebbe la luce degli occhi

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.