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    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    La casa parrocchiale
    Montagna, Strada del Vino

    La prima citazione scritta da parte di un parroco di Montagna risale al 1336, tuttavia non è documentato che vivesse in questa abitazione.  Solo nel 1537/38 - il parroco che all'epoca era Christian Seidl di Reichental nella diocesi di Salisburgo - viene menzionata una casetta parrocchiale descritta come piccola, vecchia e fatiscente.

    Il parroco Alexander Giovanelli, che qui predica dal 1702 al 1743, fa ristrutturare la casa parrocchiale con una notevole spesa che nel 1734 si fa poi rimborsare dal Comune e dal prevosto della chiesa.

    Molto probabilmente gli affreschi di San Nepomuceno (santo protettore delle acque e dei ponti e unico santo con una corona di stelle) e la "Mater Dolorosa", la cui devozione fu promossa dal parroco Alexander Giovanelli, risalgono allo stesso periodo. Nella casa parrocchiale si trova una stube contadina rivestita di pannelli con un vecchio camino, nonché un archivio di 233 volumi (libri battesimali e matrimoniali) del 700, conservati nonostante i saccheggi e gli incendi dolosi da parte dei francesi.

     

    Secondo l'iscrizione catastale del 1775, il maso parrocchiale è composto da una stalla e un fienile, un torchio, un orto e un prato con alberi a frutto e, oltre a un prato, da un campo e da vigneti nelle località Thal, Pach, Hitt, Planöß, zu Hof, Unter Jansen e Langwies.

    Chiese e abbazie
    Chiesa della Madonna Addolorata a San Giacomo
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    La chiesa della Madonna Addolorata a San Giacomo nella Val di Vizze vicino a Vipiteno è una bella chiesa con all'interno arte sacra. Menzionata per la prima volta nel 1577, l'antica chiesa gotica di S. Giacomo ricevette una volta a botte affrescata nel 1789. Dopo che la chiesa fu danneggiata da una valanga nel 1817, fu ampliata per includere l'odierno presbiterio. L'alta guglia è visibile da lontano. Al periodo gotico risale anche il portale incorniciato in pietra con la porta in legno riccamente decorata.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Elena
    San Pancrazio, Merano e dintorni

    La piccola chiesa si trova in cima a una collinetta a 1532 metri, circondata da un fitto bosco ed è una delle mete preferite in Val d’Ultimo, sopra San Pancrazio. La Chiesetta di S. Elena è citata per la prima volta nel 1338 e subì nel corso dei secoli numerosi rifacimenti. Nel 1698 fu consacrata dal Vescovo di Trento. Di particolare interesse artistico sono l'altare in stile neoromanico e le statue barocche.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di San Felice
    Marlengo, Merano e dintorni

    La chiesetta San Felice si trova sulle pendici del Monte di Marlengo. Si ha notizia della sua consacrazione intorno al 1251. I successivi ampliamenti risalgono al 1400 ed al 1500. Una menzione particolare merita la fontana di acqua sorgiva all’interno della chiesetta, alla quale un tempo si attribuivano proprietà taumaturgiche.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Nicolò a Verano
    Verano, Merano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Verano, una delle più antiche sull'Altopiano del Salto, è dedicata a San Nicolò. Essa viene menzionata per la prima volta dai documenti nel 1330. Le mura della navata risalgono a questo periodo.

    Verso la fine del XV secolo l’abside venne goticizzata, furono costruite due porte ad arco acuto e aggiunta la torre campanaria. Nel periodo barocco furono ricavate delle finestre a sesto ribassato e ottenuta una volta a botte, quindi fu edificata anche una cappella. I frammentari affreschi che mostrano l’incoronazione di Maria sono dal punto di vista storico e storico-artistico di grande valore.

    Chiese e abbazie
    Chiesa dedicata alla Nostra Signora a Laion
    Laion
    La Chiesa dedicata alla Nostra Signora è menzionata nel 1147 per la prima volta. L’attuale costruzione della chiesa dell‘arte tardo-gotica risale al XV secolo. Il portale con arco a sesto acuto, il rosone che si apre sopra l’entrata principale e le delicate volte con costoni distribuiti a rete al suo interno sono gli elementi gotici della chiesa. L’altare maggiore (intorno al 1620) presenta la Nascita di Cristo, con le statue di Pietro e Paolo e figure ispirate alla vita di Maria. Le finestre dipinte alla sinistra e destra dell’altare maggiore sono state donate nel 1905 da famiglie nobili di Laion. Il restante arredamento è in stile neogotico. Il campanile ha un affresco che rappresenta la Madonna con Bambino e i Santi Giovanni Nepomuceno e Floriano. La chiesa è aperta durante le ore del giorno.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Maria in Colle
    Laces, Val Venosta

    Nel 1992 nella chiesa di "Santa Maria in Colle" durante alcuni interventi di restauro della sovrintendenza dei beni culturali, è stato ritrovato il Menhir di Laces (3.300-2.200 a.C.).
    Lo stelo di pregiatissimo marmo venostano costituiva la superficie d'appoggio della mensa dell'altare. Di questo blocco marmoreo alto 107 cm, largo 77 cm e dello spessore di 12 cm mancano la parte superiore e quella inferiore come pure alcune parti della spalla sinistra. Originariamente era probabilmente collocato sul colle, nell'area in cui oggi sorge la chiesa e quindi visibile da lontano. Oltre ai tratti iconografici comuni a tutte le steli del gruppo della Val d'Adige come cinturoni a festoni, asce, pugnali, clave, archi, diversi elementi di decoro e mantello frangiato, troviamo anche caratteristiche che appartengono al gruppo Lombardo della Val Camonica e della Valtellina come il sole, cervi e una figura maschile stilizzata. Il Menhir di Laces è dunque la prova dell'esistenza di un collegamento plurimillenario della Val Venosta e della Val d'Adige con le Valli della Lombardia nordorientale. I Menhir figurativi riproducono un mondo ideologico-religioso al cui centro si trovano antenati mitizzati ed eroi. Vi ritroviamo anche l'inizio di una differenziazione sociale secondo posizione e ruolo provocato dalla nascente ricchezza collegata alla produzione del rame.


    Chiese e abbazie
    La chiesa di San Nicolò a Cleran
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La chiesetta di San Nicola nella frazione di Cleran (850 m) risale agli inizi del XV secolo e colpisce per i suoi ricchi affreschi tardo gotici. Oltre alla rappresentazione delle leggende di San Nicolo, il ciclo della passione di Cristo è stato ben conservato. L'accurata decorazione dello specchio della Salvezza proviene dalla scuola di pittura brissinese del maestro Leonardo (1470 circa).

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Giovanni Battista a Pianizza di Sopra
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Patroncinio: 24 giugno

    La datazione della chiesa si ricava facilmente dalle iscrizioni in essa presenti: sulla chiave di volta del coro si trova la data 1581, mentre un 1586 si legge sull’ingresso meridionale. Il coro è costruito in uno stile misto di elementi tardo gotici e rinascimentali. L’altare maggiore conserva una pala del pittore Johann Degler, nativo di Funes, commissionatagli dall’abate di Tegernsee Petrus von Guetrather.

    La chiesa è aperta solamente durante le sante messe. Fonte: uff. parrocchiale Caldaro.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Santo Stefano
    Montagna, Strada del Vino

    La chiesa di Santo Stefano a Pinzano fu originariamente costruita in stile romanico intorno al 1200 e poi ristrutturata in stile gotico. All'interno della chiesa si trova il famoso trittico di Hans Klockner, artista di Bressanone. Questa opera è uno dei trittici più belli dell'intero Tirolo.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale San Cassiano
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Una chiesa del paese è menzionata già in un documento del XV secolo.

    L'edificio ricostruito risale al 1782. Di grande valore artistico e storico è la figura processionale della Madonna del tipo dell'immacolata di D. Moling.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Fatima
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime
    Johann Tschurtschenthaler e Agnes Galler si sono impegnati a costruire una cappella per il felice ritorno del figlio dalla seconda guerra mondiale. Nel 1949 la cappella fu costruita e consacrata alla Madre di Dio di Fatima.
    Chiese e abbazie
    Chiesa dei Domenicani
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    I frati Domenicani si stabiliscono a Bolzano nel 1272 e fanno edificare una chiesa a navata unica all'interno di un vasto complesso conventuale che comprende diverse cappelle, alcune distrutte, e uno splendido chiostro. una parte dell'antica struttura é oggi il Conservatorio di Musica, sede, fra l'altro, del prestigioso Consorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni, della Galleria Civica, sede di mostre e di altre importanti istituzioni culturali. La chiesa subisce la dotazione di Volte gotiche, di elementi barocchi nel Seicento e Settecento (a sinistra dell'altare Maggiore si trova una pala del Guercino, finanziata dai commercianti bolzanini). La chiesa conserva prestigiosi esempi di pittura bolzanina del Trencento sul lato Orientale del chiostro e sulla parete occidentale delal chiesa, ma il gioiello artistico del complesso è la cappella di San Giovanni, la lunga e Stretta cappella laterale che conserva il ciclo di affreschi di scuola giottesca più prestigioso del circondario. E' dedicata a San Giovanni, dal nome del capofamiglia fiorentino de' Rossi, naturlaizzato von Botsch, che ne commissiona la decorazione. Particolarmente significative sono le Scene della vita di San Nicolò sull'ultimo registro della parete Orientale, l'affresco del Trionfo della Morte nel primo registro della stessa, la Fuga in Egitto sulla parete occidentale e la Tortura di San Bartolomeo sull aparete nord. Tutta la cappella, affrescata senza soluzione di continuità, è uno splendido esempio di arte del Trecento. Nel chiostro attiguo (ingresso da Piazza Domenicani) si possono ammirare alcuni affreschi di Friedrich Pacher, databili al 1496.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La chiesa di S. Ippolito a Glaiten sovrasta il paese di S. Leonardo offrendo una vista spettacolare sull’intera valle.
    La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L’ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
    Certo è invece che nell’alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
    La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
    Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell’età di ferro che durò fino alla fine di quell’epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
    Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all’antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un’altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l’unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un’importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell’area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L’opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.

    La chiesa può essere visitata solo all’esterno.

    Chiese e abbazie
    Convento a Casignano
    Montagna, Strada del Vino

    Durante l‘estate i cappuccini passavano dal convento di Egna al convento di Casignano, a 1000 metri d’altezza. Oggi il convento di Casignano, situato nel parco naturale del Monte Corno, viene utilizzato per esercitazioni in mezzo alla natura. Ogni anno a settembre, i cappuccini tedeschi invitano uomini fino ai 50 anni al convento di Casignano per diverse attività escursionistiche in montagna, organizzare delle messe e pregare insieme.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Maria Ausiliatrice
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il modesto edificio al centro del paese è una costruzione tipica dell’incipiente barocco, consacrata nel 1657. Un altare ed una campana proverebbero dalle rovine di Castel Salegg presso Siusi. Le quattordici stazioni della Via Crucis sono un’opera pregevole del XVIII secolo e meritano una menzione particolare per gli strumenti della Passione (arma Cristi) applicati alle cornici. Di notevole interesse è anche il tettuccio del pulpito con S. Michele

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Nicolò Laces
    Laces, Val Venosta

    La chiesa di S. Nicolò a Laces è una chiesa romanica del XIV secolo. Un tempo fa proprietà del convento di Laces e oggi del comune. Da segnalare i frammenti d’affreschi sulla facciata meridionale della chiesa che rappresentano la crocifissione dei santi Nicolò e Cristoforo.

    Da 2017 è luogo d'esposizione del menhir che era trovato nella chiesa Santa Maria in colle: lo stelo di pregiatissimo marmo venostano costituiva la superficie d'appoggio della mensa dell'altare. Di questo blocco marmoreo alto 107 cm, largo 77 cm e dello spessore di 12 cm, mancano la parte superiore e quella inferiore come pure alcune parti della spalla sinistra. Originariamente era probabilmente collocato sul colle, nell'area in cui oggi sorge la chiesa e quindi visibile da lontano. Oltre ai tratti iconografici comuni a tutte le steli del gruppo della Val d'Adige come cinturoni a festoni, asce, pugnali, clave, archi, diversi elementi di decoro e mantello frangiato, troviamo anche caratteristiche, che appartengono al gruppo Lombardo della Val Camonica e della Valtellina come il sole, cervi e una figura maschile stilizzata. Il Menhir di Laces è dunque la prova dell'esistenza di un collegamento plurimillenario della Val Venosta e della Val d'Adige con le Valli della Lombardia nordorientale. I menhir figurativi riproducono un mondo ideologico-religioso al cui centro si trovano antenati mitizzati ed eroi. Vi ritroviamo anche l'inizio di una differenziazione sociale secondo posizione e ruolo provocato dalla nascente ricchezza collegata alla produzione del rame.

    La chiesa è aperto tutti i giorni dalle 09:00 alle 18:00

    Chiese e abbazie
    Chiesa St. Maria in der Schmelz
    Martello, Val Venosta

    La piccola chiesa di pellegrinaggio Unsere liebe Frau im Walde auf der Schmelz (Santa Maria alla Fonderia), si trova in mezzo al bosco della Val Martello, dove nel 1448 era già una miniera. Questa bella cappella dei minatori fu donata nel 1711 dai Conti Hendl di Castelbello, venduta nell'anno di carestia 1816, ampliata con una torre nel 1856 e rifatta in stile neogotico 1894. Fin dopo la seconda guerra mondiale, la popolazione della Val Martello andò in processione dalla chiesa parrocchiale del paese fino alla cappella per la festa di consacrazione. La prima domenica di luglio, intorno alla visitazione di Maria (Maria Heimsuchung, 2 luglio), si celebra la festa della santa patrona con una messa in campo e predica dal blocco erratico accanto alla chiesa.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Francesco a Compatsch
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La chiesa di San Francesco all’Alpe di Siusi, a forma di colomba stilizzata, invita i visitatori al raccoglimento e alla meditazione. La chiesa che sorge in un luogo molto particolare è dedicata a S. Francesco d'Assisi, il santo patrono dell'ambiente, della natura e degli animali. La pianta dell’edificio richiama la figura di una colomba, il cui corpo è dato dalla costruzione centrale, le ali dai fabbricati laterali e il capo dal campanile che, grazie alla struttura in legno lamellare, sorge dalla costruzione centrale senza soluzione di continuità. L’interno, spazioso e ben organizzato, presenta un interessante gioco di luci ed ombre. Il coro, leggermente rialzato, secondo l’antica tradizione, è rivolto verso est. Per la costruzione sono stati preferiti materiali semplici di provenienza locale, come il porfido e il legno di larice, il cui delicato profumo crea un’atmosfera piacevole e accogliente.

    Chiese e abbazie
    Edicola a Laion
    Laion
    Nel villaggio di Laion, vicino alla cappella di Maria Einsiedel, c'è un'edicola che risale al XVII secolo. Nelle nicchie dell'edicola ci sono rappresentazioni come un gruppo di crocifissione, due santi guerrieri, San Giovanni e Santa Margherita e la visita di Maria a Elisabetta.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di Sant Ulrico
    Lagundo, Merano e dintorni

    In direzione della Val Venosta, sul lato orografico sinistro del fiume Adige, si estende l'accumulo di detriti di Plars, sul quale si trovano i villaggi di Plars di Mezzo e Plars di Sopra. Qui, in mezzo a frutteti e vigneti, si trova la bella Chiesa di Sant'Ulrico in stile tardo-gotico, che fu citata per la prima volta in un documento nell'anno 1493, ma che deve essere sicuramente di data antecedente. A quel tempo la chiesa apparteneva al monastero bavarese di Sankt Mang di Füssen. Particolarmente degni di visita sono gli affreschi sul lato esterno meridionale della chiesa.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Luzius
    Laces, Val Venosta

    Alla parrocchiale di S. Lucio a Coldrano nell’anno 1491 è stato conferito il suo aspetto gotico odierno. Da segnalare sono gli affreschi gotici sulla parete meridionale della chiesa e la tomba di marmo del capitano del Tirolo Franz Hendl.

    Chiese e abbazie
    Abbazia dei Benedettini Muri-Gries a Gries
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Al centro del quartiere si estende piazza Gries, fiancheggiata sulla sua destra dal complesso architettonico dell'Abbazia dei Benedettini di Muri-Gries. Il monastero, abitato dapprima dai monaci Agostiniani (1406), fu saccheggiato dai contadini insorti nel 1525 e devastato durante le guerre napoleoniche. Soppresso nel 1807 dal governo bavarese, fu donato nel 1845 dall'Imperatore d'Austria ai padri Benedettini di Muri (Svizzera). Il nucleo più antico è rappresentato dal castello, costruito nel 1200 dai conti Morit-Greifenstein, il cui mastio originario è ora adibito a torre campanaria della chiesa. Al suo interno si trova una delle campane più pesanti dell'Alto Adige (5.026 kg). Nella chiesa abbaziale di Sant'Agostino, costruita in stile barocco fra il 1769 e il 1771, si trovano splendidi affreschi, realizzati sulla volta della navata e sulla cupola, e da sette pale d'altare eseguite dal noto pittore tirolese Martin Knoller.

    Chiese e abbazie
    Duomo dedicato a Maria Assunta
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    E' la cattedrale della Diocesi Bolzano-Bressanone. Cela le vestigia di una basilica paleocristiana, una altomedevale e una romanica (1180). Cento anni dopo si apre il cantiere per una nuova imponente costruzione che viene compiuta attorno al 1420, sintetizzando l'intervento delle maestranze lombarde con lo stile gotico portato dalle maestranze sveve nell'arco di qualche decennio. Svetta il campanile, alto 65 metri, con una cuspide traforata in pietra arenaria, opera dell'architetto Hans Lutz von Schussenried che la realizzò fra il 1501 e il 1519. Da vedere: il bel crocifisso di scuola veronese, la Porticina del Vino, il portale romanico con protiro e leoni stilofoci, il rosone, l'affresco della Madonna con il Bambino attribuito a Friedrich Pacher, all'interno il pulpito gotico, la Cappella barocca delle Grazie.

    Chiese e abbazie
    La Chiesa della Madonna nel chiostro
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il principe vescovo Konrad von Rodank (1200-16) fece rifare la cappella della Madonna, già esistente nel palazzo vescovile, elevandola al grado di Collegiata con un prevosto e quattro canonici. Gli affreschi posti sull´altare sono opera dell´artista Theophilos Pollak (1638). Dal 1822 al 1926 la cappella della Madonna fu adibita a chiesa degli studenti. Poi è rimasta un luogo per devozioni private o singoli gruppi di preghiera (la Madonna Pellegrina, la Madonna di Lourdes, san Giuseppe, san Rocco e san Sebastiano e santa Rita da Cascia).
    Sopra la volta della Chiesa della Madonna si trova un ciclo di affreschi su Gerusalemme e Babilonia, la prima caratterizzata dai sette peccati capitali, la seconda invece rappresentata dai sette doni dello Spirito Santo

    Chiese e abbazie
    Danza della Morte a Plaus
    Plaus, Merano e dintorni

    Nel centro del paese si trova la pittoresca chiesa parrocchiale consacrata a S. Ulrico, il cui campanile è in stile romanico. La costruzione della chiesa risale al periodo di Carlo Magno. Altrettanto famose, come la chiesa stessa, sono le scene della danza funebre dipinte sulle mura del cimitero dell'artista Luis Stefan Stecher della Val Venosta. In undici scene diverse l'artista sottopone all'osservatore il tema della morte. Le pitture si completano con detti in dialetto sudtirolese.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Pfaffinger" - Rasun di Sotto
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cappella dei contadini Pfaffinger (presso il maso Linde) è una modesta costruzione a pianta rettangolare, con un interno con volta a botte e una finestra rettangolare per lato ed è stata costruita nel 19° secolo.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Lourdes
    Egna, Strada del Vino

    Cappella di Lourdes ad Egna. La costruzione della piccola Cappella Mariana si attribuisce alla volontà del parroco Johann Giuliani che alla fine dell’800 la volle a completamento dell’Istituto per la protezione dell’infanzia da lui fondato. All’interno della cappella troviamo una riproduzione della grotta di Lourdes realizzata con il tufo del Rio Trodena, dentro la grotta le statue della Madonna e di Bernadette. Il soffitto è decorato da 5 medaglioni raffiguranti i 4 evangelisti con le loro insegne ed al centro un’Annunciazione della Madonna. La cappella è ancora oggi parte della fondazione “Asilo infantile di Egna”. Nel 2014 è terminato il restauro ad opera della restauratrice locale Lucia Giacomozzi.

    Chiese e abbazie
    Torre della vecchia chiesa Maddalena
    Vadena, Bolzano e dintorni

    Solo il campanile che si erge presso il maso Birti indica oggi il luogo, dove nel XVI secolo sorgeva la vecchia chiesa curaziale. Il campanile è alto 24,6 m e lo spessore dei muri varia dai 70 a 90 cm. Sul muro sud-orientale del campanile sono ancora visibili le tracce dell’olatura del tetto di un’annessa costruzione. Nella cella campanaria pendevano tre campane: una di rispettabili dimensioni e due più modeste. Nel 1743/44 il vento aveva divelto la sfera sommitale del campanile. Nel 1755 la chiesa fu ancora una volta vittima di una spaventosa inondazione dell’Adige. Gli abitanti di Vadena pensarono allora di trasferire la chiesa curaziale nella cappella del castello. Nel 1794 la chiesa dovette essere rilasciata una seconda volta a causa di un ripetuto allagamento, l’acqua superò la mensola dell’altare e molto venne distrutto. Il 2 luglio 1795 venne stabilito un contratto tra il proprietario della cappella del castello Menz e i vicinati a Vadena e la capella del castello diventò la nuova chiesa curatoria. Nel 1796 la chiesa Santa Maria Maddalena venne abbattuta. Il campanile è l'unica parte rimasta. 

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.