Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km
    Luoghi di interesse
    Negozi
    Golf

    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Giacomo/Eores
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La chiesetta di S. Giacomo di Eores risale al XV secolo. Il dipinto di Cristoforo sulla facciata esterna nonché varie raffigurazioni di santi all'interno sono sicuramente opera di un artista della scuola di Bressanone, il cui nome però rimane sconosciuto. Gli altari sono neogotici. La chiesa è chiusa per motivi di sicurezza, la chiave è reperibile presso il vicino maso.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta "St. Magdalena imMoos"
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime

    CHIESA DI SANTA MADDALENA A MOSO: L’edificio attuale della chiesa di Santa Maddalena fu costruito nel 1490 su commissione della contessa Paola di Gonzaga, moglie del marchese Leonardo di Gorizia. L’altare paleobarocco, invece, fu realizzato intorno al 1600, mentre la tavola in rilievo in stile tardogotico raffigurante i tre re magi è opera di Michael Parth e risale al 1520 circa. Alla chiesa si accede uscendo dal paese in direzione di Monguelfo. Orario di visita: da maggio alla metta d´ottobre: dalle ore 08.00 alle ore 19 (solo con il bel tempo)

    Chiese e abbazie
    Chiesetta S. Maddalena
    Racines, Vipiteno e dintorni

    In una lettera d’indulgenza del 1273 viene menzionata per la prima volta una chiesa dedicata a Santa Maddalena, le cui origini sembrano essere ancora più antiche. L’attuale edificio venne costruito intorno al 1480/81 dai minatori di Monteneve. Il suo fiore all’occhiello è il polittico tardogotico, realizzato nella bottega di Matheis Stöberl nel 1509, raffigurante scene della vita di Santa Maddalena e di altri santi patroni legati al mondo delle miniere. Degno di nota è anche un secondo altare, attribuito all’artista Hans Harder e datato 1470 ca. Altre opere risalgono al periodo tardogotico e barocco. Nel 2004 la chiesa è stata ampiamente restaurata. L’altare e l’ambone sono stati realizzati nel 2005 da Hartmut Hintner della Val Casies.


    Dall'inizio di maggio all'inizio di novembre, ogni lunedì dalle ore 16.00 alle ore 17.00 si svolge una visita guidata alla chiesetta. Nei mesi di luglio ed agosto si svolge anche una visita guidata ogni venerdì dalle ore 10.30 alle ore 11.30.
    La visita guidata è gratuita e senza prenotazione.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Giorgo
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    La chiesa di San Giorgio, visibile a grande distanza, con il miracoloso grande Signore di Agumes rese il luogo Agumes un'apprezzata meta di pellegrinaggi.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Leonardo
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La chiesa di S. Leonardo sprigiona un vigore popolare. Fa riferimento al santo patrono del bestiame e dei carcerati la pesante catena che attornia per una volta e mezza l’intero edificio sacro. Consacrata nel 1194 e ristrutturata nel 1430, la chiesa subì un rifacimento barocco nel XVIII secolo. Al barocco ed alla creatività del capomastro Tangl fanno riferimento i preziosi stucchi del soffitto, opera della bottega di Franz Singer (1770c.). Gli affreschi realizzati da Toni Kirchmair sono un richiamo alla storia recente: creati attorno al 1920, essi presentano S. Leonardo come patrono dei prigionieri e dei caduti durante la prima guerra mondiale.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di San Giovanni Nepomuceno
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime

    Costruita con gli incassi delle vicine terme di Pian di Maia, finita nel 1732, consacrata nel 1735; l'altare maggiore è la combinazione artistica di diversi tipi di marmo, dono del principe-vescovo di Bressanone; la pala dell'altare (1732) raffigura il patrono della Chiesa Giovanni Nepomuceno con Maria e il Bambino; altari laterali con la Sacra Famiglia e la S. Madre Anna.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Caterina in Villa di Mezzo
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 25 novembre

    La chiesa è di fondazione tardo romanica, ma di questa prima fase costruttiva non rimane oggi nessuna traccia. Essa si presenta nell’aspetto conferitole dalla ricostruzione quattrocentesca. Nel coro, affreschi (Morte della Vergine) del 1400 circa. Agnes von Werdenberg, vedova di Heinrich von Rottenburg, commissionò l’affresco dell’altare laterale. La voltatura della cappella fu eseguita da una „taglia“ comasca, nel 1517. 

    Fonte: uff. parrocchiale Caldaro

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Giovanni a Scezze
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La chiesa di San Giovanni a Tschötsch (menzionata nel 1406) è stata costruita con blocchi di granito provenienti da Bressanone. San Cristoforo, sulla facciata,  ricorda ivecchi passaggi nella bassa montagna. Un leggero strato di stucco all’interno della chiesa ricorda le ristrutturazioni in epoca barocca, alla quale risale l’affresco del Battesimo di Gesù nella volta (Joseph Anton Zoller, 1763). Durante la seconda guerra mondiale, la chiesa fu colpita da bombe che erano indirizzate al vicino ponte di Albes.

    Fortezze e castelli
    Chiesa S. Caterina
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    S. Caterina in Aica di Fiè La chiesa, citata già nel 1293, fu originariamente dedicata a S. Michele – l‘adiacente maso si chiama appunto „Michaeler“. Verso la fi ne del 15° secolo l‘abside romanica fu sostituita da un coro gotico al quale venne aggiunto, sul versante nord, il campanile ed il soffi tto della navata venne decorato con una volta stellata. Particolare attenzione meritano gli aff reschi risalenti all‘incirca al 1420, riccamente policromatici e mai ritoccati, presenti sulla parete esterna rivolta a sud. Dotati di notevole espressione e mimica, essi narrano la storia di Caterina, fi glia del re di Alessandria che a causa della distruzione dell‘immagine idolatrica (1a fi la superiore) viene processata dall‘imperatore Massimino (2), frustata (3) e rinchiusa in una torre dove viene consolata dagli angeli (fi g. 5, sopra alla crocifi ssione sopra alla porta), per avere rifi utato di idolatrare l‘immagine pagana imposta. L‘imperatore la obbliga a discutere anche con alcuni fi losofi pagani (fi g. 6), ma lei riesce addirittura a convertire alcuni di loro al cristianesimo. Questi vengono messi al rogo da Massimino (1a fi la inferiore). Anche l‘imperatrice venuta a visitarla nella notte (2), si lascia convertire e viene per questa ragione decapitata (3). Allora l‘imperatore decide di condannare la santa alla ruota, ma alcuni angeli distruggono la stessa (4, a destra dell‘ingresso). Infi ne anche la santa muore decapitata (5) e viene sepolta sul Sinai, dove l‘imperatore Giustiniano erige nel 557 il famoso Convento di S. Caterina (6).

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S.Maria Lauretana
    Salorno, Strada del Vino
    Das Kirchlein der Hl. Muttergottes von Loreto wurde in den Jahren 1719-1722 ursprünglich am linken Ufer des Titschenbachs errichtet und fiel mehrerenÜberschwemmungen zum Opfer. Dies führte 1786 zur Schließung der Kirche. 1795 wurde sie auf Wunsch der Bevölkerung wiedereröffnet. Hier wurden öfters Messen zum Abschluss der Prozessionen gefeiert, mit denen man um günstiges Wetter, reiche Ernte und den Schutz des Dorfes vor Überschwemmungen bat. 1902 und 1994 wurde die Kirche restauriert.
    Chiese e abbazie
    Chiesa di Hinterkirch
    Curon Venosta, Val Venosta

    La chiesa si trova su un cumulo di morene a 1873 metri sul livello del mare ed è quindi una delle più alte chiese parrocchiali della diocesi di Bolzano-Bressanone. La chiesa è dedicata a San Nicola (6 dicembre), la seconda patrona è la Santo Magdalena (22 luglio). Fu nominato per la prima volta nel 1440. Nel 1730 fu saccheggiato dai soldati.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Santa Anna Villandro
    Velturno, Bressanone e dintorni

    Nel 1726 venne inaugurata una piccola cappella per i minatori del monte Pfunderer. Dato che essa si rivelò da subito troppo piccola, si provvedette ad erigere già nel 1736 l'attuale costruzione barocca, con il coro e il piccolo campanile. Nel 1934 la chiesetta venne ampliata, nel 1964 subì saccheggi e devastazioni. Tale chiesa rappresentò per oltre 150 anni il centro religioso dei minatori. Fino alla prima guerra mondiale le celebrazioni liturgiche si tenevano una volta a settimana, prima di sabato, poi dal 1840 di martedì. La pala d'altare, di notevole valore storico-culturale, è una copia, l'originale si trova nella chiesa parrocchiale: raffigura i minatori al lavoro con intorno i loro santi protettori (S. Daniele, l'evangelista Giovanni, la Madonna con Bambino e sua madre, S. Anna, e infine anche la patrona dei minatori, Santa Barbara).

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicolò
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Nicolò ad Issengo presenta a prima vista tutte le caratteristiche dello stile gotico. Ma chi getta uno sguardo all'interno può constatare come una rozza mano abbia eliminato i caratteri gotici della chiesa, trasformandola in un grossolano edificio barocco. Della cappella originaria sono rimasti ancora i muri perimetrali della navata unica. Intorno ai 1519 essi vennero ricoperti da un volta, mentre furono costruiti ex novo il coro a quattro lati e l'aguzzo campanile. Nel XVIII sec. la chiesa venne privata dei suoi caratteri gotici e oggi presenta all'interno tratti barocchi. L'altare maggiore con rialzo a colonne e porte laterali, quadri che ritraggono il patrono della chiesa S. Nicolò e i patroni diocesani S. Ingenuino e S. Alboino, statue che rappresentano i santi Nicolò, Bartolomeo, Rocco, e Antonio abate, fu eretto alla metà del sec. XVIII. Degni di nota anche l'acquasantiera di pietra e un crocifisso con spaventevoli ferite molto realistiche. Nel 1974 fu portata alla luce la chiave di volta con il busto di un angelo. Secondo testimonianze documentarie esso viene attribuito al grande pittore e scuoltore gotico Michael Pacher.
    Chiese e abbazie
    Chiesetta di Maria della Neve
    Lagundo, Merano e dintorni

    La frazione di Rio di Lagundo è separata dal resto dell'area comunale e si trova sul Monte Tramontana, in Val Venosta, costituendo così una piccola enclave tra i comuni di Parcines e Plaus. Rio Lagundo è raggiungibile con una funivia e ovviamente anche in macchina. In particolare, vale la pena visitare la Chiesetta di Maria della Neve o del SS. Cuore di Gesù. La piccola Chiesetta di Maria della Neve fu costruita nel 1695 e sorge in cima ad una collina. Nel 1889 fu edificata una nuova chiesa più grande, che fu consacrata al Santissimo Cuore di Gesù.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Rocco a Pozzo
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 16 agosto

    Si tratta di una cappella votiva fatta erigere come ringraziamento per lo scampato pericolo durante un’epidemia di peste nel 1516. Gli affreschi della facciata e del suo interno sono coevi alla costruzione. Su di un rilievo, all’interno della chiesetta, si trova la più antica rappresentazione scolpita dello stemma comunale di Caldano (un paiolo di rame). 

    Fonte: ufficio parrocchiale di Caldaro

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di Pracupola
    Ultimo, Merano e dintorni

    Alla fine del lago artificiale dello Zoccolo sorge Pracupola con la sua linda chiesetta, la quale fu costruita nuova nel 1952 in quanto la vecchia cappella fu distrutta dalla troppa neve (120 cm).

    Chiese e abbazie
    Monastero di San Giovanni a Müstair
    Tubre, Val Venosta

    Il convento benedettino è un monastero medievale di epoca carolingia in ottimo stato di conservazione. Qui si incontrano la vita quotidiana benedettina, la coltivazione culturale, l'arte e la ricerca. La leggenda vuole che la prima pietra del monastero sia stata posta da Carlo Magno. Subito dopo l'incoronazione, Carlo Magno fu sorpreso da una tempesta di neve sul Passo dell'Umbrail. In segno di gratitudine per essere sopravvissuto, fondò il monastero di Müstair nel 775. 
    Il monastero di San Giovanni è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1983. 

    Ulteriori informazioni, visite guidate e orari di apertura della chiesa del monastero sono disponibili su: www.muestair.ch

    Chiese e abbazie
    Croce di Lazfons
    Sarentino, Bressanone e dintorni
    I primi rituali, nel luogo in cui dal 1743 sorge la panoramica Chiesetta “Santa Croce su Cima Ritzlar”, risalgono probabilmente all’epoca preistorica, sebbene sia impossibile individuare  il periodo esatto in cui le persone scoprirono la straordinaria aura di questa località.

    Una cosa, però, è certa: il sentiero che porta alla Croce di Lazfons (2.311 m), il luogo di pellegrinaggio più in quota dell’Alto Adige sul versante sud di Cima San Cassiano, è il più antico itinerario simile della regione.

    Negli ultimi secoli, il rifugio vicino alla chiesetta in quota (2.305 m d’altitudine) ha offerto protezione e riparo a numerosi pellegrini ed escursionisti. Innumerevoli e mirabili storie aleggiano su questo luogo benedetto, come ad esempio quella secondo cui all’inizio del 18° secolo il “Dio nero” avrebbe scelto con un cenno del capo il luogo in cui collocare il crocefisso. Ed è qui che si prega (soprattutto per la protezione dal maltempo) alla fine del pellegrinaggio moderatamente ripido, salendo dal Rifugio Chiusa in circa 1 ora.

    Dalla Croce di Lazfons, immersa nelle Alpi Sarentine, lo sguardo spazia fino a Sassolungo, Punta Grohmann, Catinaccio d’Antermoia e Catinaccio, ma non è solo il panorama sconfinato a rendere così speciale questo luogo, bensì l’atmosfera che pervade gli escursionisti.
    Chiese e abbazie
    Cappella di san Giovanni
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    A sud del chiostro si trova la cappella di San Giovanni con il suo esterno discreto, in origine probabilmente la cappella  di casa del vescovo, poi il battistero. Si sviluppa su due piani ed è decorata con preziosi affreschi romanici (1250), del primo periodo (1320 circa) e del tardo gotico (I secolo del XV). Secondo la tradizione, il Sinodo dei Vescovi si riunì qui nel 1048, che l'imperatore Enrico IV aveva convocato nel corso della controversia sugli investimenti per far deporre Papa Gregorio VII ed elevare Clemente III al rango di antipapa. 

    Chiese e abbazie
    Convento di Sabiona
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Convento dell’11° secolo troneggiante sopra la città, non più abitato.

    Viene anche chiamato “Acropoli del Tirolo”. Per la sua archeologia, storia e arte il monastero merita grande attenzione. Possono essere visitate la cappella della Madonna, la chiesa di S. Croce, la chiesa conventuale ogni giorno dalle ore 8 alle 17 e la chiesa della Nostra Signora da inizio luglio fino a fine ottobre ogni martedì, venerdì e sabato dalle ore 14 alle 17.

     

    Chiese e abbazie
    S. Giovanni Battista a Cornale
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Al di sotto di S. Andrea e al sommo di un’affascinante collina rotondeggiante, sorge la chiesetta di S. Giovanni Battista. Benché documentata già nel 1133, ora sono le ristrutturazioni e gli arredamenti del XV secolo a caratterizzarla. Una dedicata volta a costoloni ricopre l’interno che contiene cicli di affreschi di diverse epoche stilistiche. Accanto alla Vita e Morte del patrono S. Giovanni, alle Opere di Misericordia e ai vari Santi, è soprattutto il Martirio di S. Orsola a godere di un’eccellente qualità artistica. La raffigurazione absidale risale al Rinascimento (1520 c.) e propone il ritorno di S. Orsola con le sue 11.000 consorelle da Roma a Colonia, dove venne uccisa dagli arcieri del re degli Unni. L’ampio paesaggio dell’affresco fa da sfondo da S. Giovanni Battista e a S. Giovanni Evangelista.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta San Giovanni in Villa
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Consacrata nel 1180, la chiesetta rappresenta un gioiello per la città. La semplice architettura del corpo centrale è arricchita dal bel Campanile con trifora e bifora del primo Trecento. La decorazione pittorica interna è eccezionale: artisti girovaghi di scuola giottesca introducono un nuovo stile plastico e una tecnica ad affresco eccezionale che rivelano straordinaria capacità artistica e interpretativa. Informazioni e visite guidate presso l'Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano (via Alto Adige 60).

    Chiese e abbazie
    Chiesa St. Wolfgang
    Aldino, Strada del Vino
    La chiesa fu edificata nel 1400. Di questo periodo sono probabilmente il coro absidale a forma poligonale e la volta ad ombrello a sei settori con un Agnus Dei sulla chiave di volta. La volta a forma di stella della navata risale invece al 1500.
    La chiesa fu consacrata a San Volfango, vescovo di Regensburg e fondatore di diversi monasteri. Attualmente l'arredamento interno é in stile neogotico. Al periodo baocco risalgono solamente le stazioni della Via Crucis e la statua di San Volfango.
    Chiese e abbazie
    Convento di S. Floriano
    Egna, Strada del Vino

    Il convento di San Florianoè stato costruito nel XIII secolo in stile romanico. Era conosciuto come ospizio per i pellegrini, in quanto in passato ha offerto a molti viaggiatori una sistemazione. Si presume che perfino il famoso pittore Albrecht Dürer durante il suo primo viaggio in Italia si sia fermato al convento a causa di un'inondazione. Da qui parte anche il sentiero di Dürer, che, passando da Pochi sopra Salorno, arriva in Val Cembra. Oggi è uno degli ultimi ospizi per pellegrini d'Europa interamente conservato. Il monumento antico diviene luogo di rappresentazioni teatrali e musicali durante l'estate.

    Chiese e abbazie
    Convento di Maria Steinach
    Lagundo, Merano e dintorni

    Non lontano dalla Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe, a Riomolino, si trova la chiesa mariana del primo periodo gotico e il Convento di Maria Steinach. Furono edificati nel 1241 dalla Contessa Adelaide, figlia di Alberto, Conte del Tirolo. Racconta la leggenda che due colombe indicarono alla Contessa il luogo sul quale doveva essere eretto il convento. Durante il regno dell'imperatore Giuseppe II il convento fu soppresso. Nel 1848 fu riaperto dalle monache domenicane di Linz.

    Chiese e abbazie
    Chiesa dell "Dörfl" - San Giuseppe
    Malles, Val Venosta

    La chiesa del Santo Giuseppe nell "Dörfl" a Muntaplair, fu costruito da Jakob Dietl e sua madre Anna Lutzin a proprie spese e consacrato il 10 ottobre 1705 dal principe-vescovo Ulrich VII. La campana dell'anno 1798 doveva essere consegnata il 22 maggio 1918 per scopi bellici. Il piedistallo della pala d'altare è decorato con motivi floreali. La struttura dell'altare consiste di due pilastri. Le statue laterali rappresentano il Santo Martino e lil Santo Floriano. La pala d'altare mostra il Santo Giuseppe con gli angeli e viene da Matthias Pussjäger. La piccola chiesa fu restaurata nel 1964 su istigazione del parroco Alois Rainer in occasione della prima messa del sacerdote di Kassian Waldner nato nel villaggio . In occasione del 300 ° anniversario nel 2004, su suggerimento del parocco Anton Pfeifer, la piccola chiesa fu deumidificata all'esterno e all'interno e due finestre furono aperte a destra e a sinistra dell'ingresso. Tre volte al giorno, al mattino, a mezzogiorno e alla sera suano la campana e se qualcuno muore dal villaggio, nella piccola chiesa viene pregata la corona di rose.

    Chiese e abbazie
    Sentiero circolare di San Martino
    Marlengo, Merano e dintorni

    Fresco di inaugurazione, il sentiero di San Martino - che prende il nome dalla chiesetta nei pressi dei masi Egger - comodo da percorrere e ha tracciato circolare.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Leonardo a Pianizza di Sotto
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 6 novembre

    La rotonda tardo romanica era probabilmente collegata in origine ad un ospizio per i pellegrini. Negli affreschi all’interno si trova, ai piedi della figura di San Leonardo con la catena, lo stemma dei Fuchs. Verso il 1420 si intraprese la ricostruzione della chiesa, arredata con mobili e suppellettili provenienti dalla chiesa bolzanina del Santo Sepolcro. Campanile a Piaizza di Sotto Il campanile medievale fa parte di una schiera di case. Lo si vede scorgere sopra una parte di casa. Nel 1739 il campanile era di proprietà dei sigg. Fuchs von Fuchsenberg.

    Chiese e abbazie
    Chiesa a Santa Maria
    Renon, Bolzano e dintorni

    Il santuario di Maria Saal, costruito a metà del 17° secolo e ampliato nel 1719, affascina con la sua semplicità. L’immagine miracolosa di Maria Ausiliatrice sull’altare maggiore, secondo una leggenda locale, era originariamente esposta in un ovile e la chiesetta è stata costruita a seguito del flusso di visitatori sempre più consistente. Durante il regno di Giuseppe II, la chiesa venne chiusa, al pari di molte altre, ma nel 1847, sotto il principe vescovo Johannes Tschiderer (che il 3 agosto del 1800 celebrò la sua prima messa a Collalbo e nel 1996 è stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II, si veda lastra commemorativa a Collalbo) venne nuovamente riaperta.

    L’insolito motivo di “Maria con l’ombrello”, un affresco nell’arco a tutto sesto tra il presbiterio e la navata, realizzato da Alexander Dejaco, ha contribuito in misura decisiva alla popolarità del santuario. L’artista intendeva esprimere la propria gratitudine per essere tornato a casa sano e salvo dalla Prima Guerra Mondiale, alludendo all’invocazione “Sotto la tua protezione, cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio…”. Per il comune di Renon, povero d’acqua, l’opera riveste ancora un significato particolare: i contadini, nei periodi di grande siccità, si rivolgono a lei per implorare l’arrivo della pioggia.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Bartolomeo
    Laion
    La chiesa risale al 1437, é probabile che sia però ben più antica. Secondo la leggenda si dovrebbe trattare del più antico santuario nel territorio di Laion. Il tozzo campanile con tetto a piramide rivestito di scandole, le bifore campanarie e il portone sono sicure eredità romaniche. Nell’interno sono diversi punti frammenti di affreschi. È probabile che in tempi antichi la chiesa fosse interamente dipinta. L’altare del periodo tardo-barocco rappresenta Maria con santi. Tra le colonne si trovano le statue di San Giuseppe e San Giovanni Battista. Le sculture sulla parete sinistra della navata sono preziose: Caterina e Barbara, Bartolomeo e un vescovo. Degni di nota sono l’antico fonte battesimale e la campana vicino all’altare dell’anno 1580. Si può chiedere la chiave nella canonica (numero civico 2). Il noce che si erge tra la chiesa e la casa del sagrestano è uno stupendo monumento naturale.
    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.