Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.
Le facciate esterne della chiesetta raffigurano Sant’Elena, San Cristoforo e la crocifissione di Gesù. La parete meridionale opposta all’abside è ornata da un affresco ritraente la Madonna con Gesù Bambino e le tre vergini Caterina, Barbara e Margareta.
All’interno gli affreschi delle volte del piedicroce raffigurano i quattro evangelisti con i loro simboli e rispettivamente un passo del loro Vangelo. Nell’abside troneggia Cristo, che ricopre le vesti di Giudice, contornato dai simboli degli evangelisti. La fila sottostante, rappresentante i dodici apostoli, è stata parzialmente rovinata dalla successiva modifica delle finestre. Sul lato della navata dell’arco trionfale è raffigurato il sacrificio di Caino e Abele. Scene della Genesi decorano l’intradosso. Alle pareti laterali del piedicroce sono dipinti passi della vita della Madonna e dell’infanzia di Gesù: l’Annunciazione, la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta, Maria e Giuseppe, l’Adorazione dei Re Magi, la presentazione di Gesù al tempio, la fuga in Egitto. La parete ovest, di fronte all’altare, raffigura Sant’Elena, San Sebastiano, un’annunciazione e i vescovi Ulrich e Wolfgang.
La chiesa è da attribuire allo stile romanico e risale molto probabilmente al XII secolo. Il piccolo bassorilievo in pietra grezza presente sul lato destro della facciata esterna è riconducibile al XIV secolo. Nel 1410, dopo essere stata completamente affrescata, la chiesa venne nuovamente inaugurata. Attorno al 1500 il campanile venne dotato di due ampie monofore ad ogiva, mentre le finestre accoppiate ad arco pieno posizionate in basso vennero murate. L’altare venne costruito nella prima metà del XVII secolo; nella pala d’altare è incisa la data di realizzazione “J. G. Plazer 1723”.
La leggenda narra che Sant’Elena fosse sita su una scalinata d’argento e in effetti, secondo antiche tradizioni, pare che nei dintorni della chiesa si effettuassero scavi minerari. Secondo G. Innerebner gli insediamenti preistorici ritrovati ai piedi della collina su cui è situata la Chiesa di Sant’Elena sono la dimostrazione del fatto che questo fosse un possibile luogo di culto e un punto di orientamento.
Nella guida d’arte e del colore SB 21 (M. Frei) “Sant’Elena di Nova Po-nente” è contenuta una descrizione dettagliata e un’interpretazione degli affreschi.