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    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale S. Floriano
    Egna, Strada del Vino

    La chiesa parrocchiale di San Floriano, sita sulla vecchia strada imperiale a nord di Laghetti, viene menzionata per la prima volta nel 1189, ma risale al 1145 circa. La parte inferiore della navata risale all'epoca della sua prima menzione (1189). Il coro, con la sua torre accentuata, ha sostituito una parte più antica nel XIII secolo. La chiesetta di San Floriano è un monumento artistico unico: la navata centrale conserva ancora l'antico stile romanico, e in seguito ad essa è stata aggiunta una piazza trasversale sopraelevata, probabilmente destinata a un edificio a cupola. Nel XII secolo vi fu aggiunta un'abside rotonda, la cui decorazione esterna presenta belle lesene e un fregio ad arco a tutto sesto con varie sculture che vale la pena osservare. Dal 2005 al 2008 la chiesa è stata completamente restaurata. Anche l'area esterna intorno alla chiesa è stata ridisegnata ed è stato costruito un parcheggio. Il 3 maggio 2008, la chiesa di San Floriano è stata consacrata dal vescovo Wilhelm Egger.

     

    Chiese e abbazie
    Nostra Signora in Villa
    Egna, Strada del Vino

    Testimonianze della presenza di una chiesa in questo sito si hanno sin dalla metà del Duecento, ma la costruzione dell’edificio, così come lo vediamo oggi, iniziò nel 1412 con l’edificazione del coro e terminò agli inizi del ‘500 con l’ultimazione della volta. La facciata della chiesa è dominata dalla torre campanaria che sovrasta l’ingresso creando un atrio che introduce al portale d’accesso. Accanto ad esso, una nicchia per le offerte affrescata con l’immagine della Madonna con Bambino. Sulla facciata ovest del campanile un tettuccio di legno protegge un affresco di S. Cristoforo con Gesù. L’interno della chiesa risulta leggero ed elegante; la luce è garantita da 8 finestre, 4 delle quali appartengono al coro. Di particolare pregio il tabernacolo gotico e la base del pulpito. I pochi affreschi conservatisi all’interno sono degli inizi del ‘500 e attribuibili al pittore Konrad Waider. Nel 1767 la chiesa fu sconsacrata in seguito alla piena del Rio Trodena che la travolse e ne distrusse gran parte degli interni; da allora fu adibita a magazzino e stalla. A metà del secolo scorso ci si accorse del valore artistico dell’edificio, si procedette al restauro e alla sua riconsacrazione. Oggi la chiesa “Nostra Signora in Villa”è considerata una delle più belle chiese tardogotiche della regione.

    Chiese e abbazie
    Centro Parrocchiale ad Egna
    Egna, Strada del Vino

    Al numero 17 di Via Portici si trova un edificio di grande interesse storico e artistico, il cui lungo restauro ha permesso di ricostruirne le fasi costruttive e decorative. La prima fase di edificazione dello stabile risale alla fine del XV secolo, e di questa è possibile scorgere le originali tre volte ad arco acuto del portico e il profilo delle finestre tardogotiche della facciata, chiuse e sostituite nelle epoche successive. Risale alla prima metà del ‘500 il soffitto dipinto della grande sala centrale, considerata tra le più belle di tutta la regione. Questa sala è compresa tra il cavedio e il cortile posteriore, misura 17 x 6 m ed è illuminata da due trifore tardogotiche. Il soffitto è a travi con fregi dipinti nel quale sono inserite tavolette in legno dipinto rappresentanti motivi allegorici, busti maschili e femminili, stemmi nobiliari e di famiglie borghesi della zona - tra cui quello dei proprietari Öler-Terzago, quello di Egna e della città imperiale di Augusta. A metà del ‘500 fu terminato il cavedio d’ispirazione rinascimentale, caratterizzato da decorazioni a graffito e da un loggiato con archi a tutto sesto su tre lati del secondo piano. Alla fine del XVI secolo risale la ricca decorazione pittorica dell’atrio al primo piano, mentre gli affreschi della facciata risalgono al 1600. L’edificio fu acquistato dal comune nel 1889 e donato alla parrocchia nel 1978; oggi è sede del Centro Parrocchiale di Egna.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Valentino (XIV sec.)
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    La chiesa S. Valentino risale al 1303 e la navata e il campanile sono costruiti in stile romanico. Probabilmente una prima chiesa si ergeva a questo posto già intorno al 1090. La maggior parte degli affreschi all’interno della chiesa risale al XV secolo e i più antichi al XIV secolo. Particolarmente notevole è il polittico gotico, un’opera di Hans Klocker del 1500.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Giacomo al Passo (XII sec.)
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    La chiesa S. Giacomo si trova in prossimità del rogo votivo precristiano di Tschaufis. Le mura della navata risalgono al XII secolo e il campanile è costruito in stile gotico. Il polittico gotico dell’anno 1517 è il pezzo più prezioso della chiesa.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale S. Margherita
    Egna, Strada del Vino

    La chiesa di Cauria è dedicata alla Santa Margherita. Fu costruita al XIII secolo e ricostruita attorno al 1500 in stile tardogotico. Navata e coro hanno soffitti a volta, rispettivamente a nido d’ape e a stella, con costoloni sorretti da mensole e da teste umane. Elementi gotici sono i finestroni archiacuti a traforo, come pure a traforo sono le decorazioni delle finestre del campanile che ha una cuspide ottagonale. L’arredo interno è di stile neogotico. L’altare maggiore presenta la statua di San Giorgio e la pala di Santa Margherita.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale Salorno
    Salorno, Strada del Vino

    La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Andrea. Fu nominata la prima volta nel 1215. L’iniziale edificio romanico fu ricostruito nel XV secolo in stile tardo gotico. La costruzione attuale risale agli anni 1628-40 e costituisce uno dei primi esempi dell’architettura religiosa rinascimentale. Fu progettata dal pittore-architetto Francesco Lucchese. Sulla facciata si vedono le statue dei SS. Pietro e Paolo, quelle dorate dei SS. patroni Andrea e Nicolò e quella della Madonna.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Orsola
    Salorno, Strada del Vino

    La chiesa parrocchiale di Pochi è dedicata a S. Orsola. L'originaria chiesa romanica risale alla prima metà del XIV secolo e il campanile fu costruito in questo periodo. Il coro risale alla fine del XV secolo.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Giacomo a Grissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Questa chiesa romanica è uno dei monumenti architettonici più importanti del Sudtirolo. Un‘iscrizione dedicatoria del 1142, di circa 6 mt di lunghezza, che si trova nell’abside, ricorda che la chiesa è stata una donazione dei Signori Lana-Marling. Nel 1210 circa l’abside e l’arco trionfale vengono decorati con affreschi che raffigurano le offerte sacrificali di Caino e Abele e il sacrificio di Abramo. Sullo sfondo sono visibili delle vette di montagna. Dopo la costruzione del campanile nel 1380 anche gli interni e la facciata sud vengono decorati con affreschi. La statua lignea di San Giacomo risale al 1520 circa mentre sulla parete ovest si trovano due altari barocchi. Ai piedi della collina si trova un’edicola votiva con affreschi databili intorno al 1440 circa.

    Chiese e abbazie
    chiesa di San Benedetto
    Malles, Val Venosta

    La Chiesa di San Benedetto è un edificio risalente all’VIII secolo. I dipinti e gli affreschi di epoca carolingia all'interno della chiesa sono tra i più antichi dell'intera area di lingua tedesca. In origine San Benedetto non aveva una torre; questa fu probabilmente costruita solo nel XII secolo e appare quindi un po' sovradimensionata. 
    Senza dubbio, però, i due ritratti dei fondatori sono i più interessanti. Mostrano il vescovo di Coira e un oste della Franconia in costume tradizionale. Questo ritratto è unico in Europa, poiché non esiste una rappresentazione paragonabile in nessun altro luogo. 

    Orario di apertura 12.04.2023 - 31.10.2023:
    Visite: Martedì, giovedì e sabato (10.00 - 11.30). 
    Visite guidate: Lunedì, mercoledì e venerdì (ore 14.30).
    Prezzi: € 1,80 a persona, con visita guidata € 3,00 a persona
    Prenotazione non necessaria

    La chiesa è chiusa la domenica e i giorni festivi.

    Chiese e abbazie
    Mausoleo
    Scena, Merano e dintorni

    La chiesa poggia su una terrazza artificiale sul lato ovest della collina ed è da annoverare tra gli edifici sacrali più antichi e indubbiamente più riusciti dello stile neogotico. Il mausoleo fu costruito negli anni dal 1860 al 1869 secondo progetti del costruttore viennese Prof. Moritz Wappler come sepolcro per l'arciduca Giovanni d'Austria e la sua famiglia. La costruzione è in pietra arenaria rossa e granito dalla zona del Monte Ivigna. Nella cripta con le pesanti volte con le nervature a croce si può ammirare il sarcofago marmoreo dell'arciduca Giovanni e della sua consorte.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Pietro
    Lagundo, Merano e dintorni

    Secondo la tradizione popolare in questo punto panoramico sorgeva una delle chiese battesimali più antiche della zona. Oggi la chiesa parrocchiale poggia su un impianto ancora più antico di epoca preromanica (in stile romanico lombardo-carolingio) ed è un raro esempio di chiesa con pianta a croce, cupola, navate centrale e laterali.

    Nel 1287 il conte Mainardo II di Tirolo cedette il patronato al monastero cistercense di Stams, nell’Alta Valle dell’Inn, dal quale ancora oggi dipende l’attività della parrocchia. All’epoca di Mainardo l’edificio in stile romanico lombardo-carolingio fu rimaneggiato, per poi essere ulteriormente modificato nel periodo gotico. Nella chiesa di San Pietro sono conservati pregevoli affreschi romanici e gotici. Particolarmente ben conservato è il busto di San Paolo, dell’XI secolo, nella navata destra.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ruperto
    Tirolo, Merano e dintorni

    La chiesa, documentata dal 1332, con copertura piana, fu eretta nel tardogotico e ampliata con il coro adiacente con volta costolonata su corte paraste a sezione circolare e modiglioni. Nel 1472 la chiesa fu riconsacrata. La torretta in conci edificata contestualmente al coro è incompiuta ed è stata integrata successivamente con il muro in laterizio.

    Intorno al 1900 la chiesa è stata oggetto di un consistente lavoro di restauro. Sulla facciata si trova un grande dipinto, sul cui margine superiore è possibile scorgere il basso timpano precedente. Inoltre vi è un largo bordo con busti quadrilobati. Sul lato sud si nota una meridiana datata 1537. All’interno si trovano lacerti di affreschi coperti da intonaco risalenti all’inizio del XV sec. Il reliquiario con antiche sculture è della scuola di Schnatterpeck.

    Gli ultimi restauri della chiesa di San Ruperto sono stati eseguiti negli anni 2007/08; l’altare è stato benedetto il 21 settembre 2008.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta dei Santi Vigilio e Biagio
    Laces, Val Venosta

    La chiesa dei Santi Vigilio e Biagio a Morter è di origini preromaniche ed è parte degli edifici sacrali più antichi e più importanti della Val Venosta. Particolarmente sorprendente è la sua architettura orientaleggiante. In un incisione di consacrazione si legge l’anno 1080. La chiesa fa parte del progetto “Sentieri del cielo”.

    La chiave può essere richiesta all'Hotel bei MARTIN's a Morter 
    +39 0473 742 049

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta con l'altare di Schnatterpeck
    Lana, Merano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Lana di Sotto fu eretta al posto di una chiesa in stile romanico molto più antica, fu consacrata nel 1492. Di particolare interesse artistico è l'altare gotico di Hans Schnatterpeck: figure in legno, di cui alcune in grandezza naturale: l'altare raggiunge un'altezza di 14,10 m; è l'altare gotico più grande di tutta la zona delle Alpi. Gli scavi hanno portato alla luce i resti di varie abitazioni romane. La chiesa è visitabile solo nell'ambito delle guide.

    La chiesa parrocchiale di Lana di Sotto costituisce uno degli esempi più belli del tardogotico altoatesino; il pregevole altare su cui si innalza il trittico intagliato da Hans Schnatterpeck è noto ben oltre i confini regionali.

    Con oltre 14 m di altezza e 7 m di larghezza, l'altare di Schnatterpeck, custodito nella chiesa parrocchiale di Lana, è il più grande trittico dell'intero arco alpino. Intagliato in legno di castagno e riccamente dorato, l'altare è considerato una delle opere d'arte gotiche più significative e spettacolari dell'Alto Adige. L'altare fu realizzato all'inizio del XVI secolo dallo scultore Hans Schnatterpeck e dai suoi allievi che vi dedicarono 8 anni di lavoro. Le spese della realizzazione dell'altare furono interamente sostenute dalla popolazione di Lana (allora circa 800 abitanti) che lo pagò con una somma di 1600 fiorini renani (ca. pari al valore di tre fattorie) e otto carichi di vino.

    L'altare doveva costituire una sorta di rappresentazione plastica della Bibbia. Al centro spicca una rara raffigurazione del Trono della Grazia (Dio Padre che regge in grembo la salma di Cristo), affiancata da due espressive statue a grandezza naturale raffiguranti gli apostoli Pietro e Paolo. L'altare venne consacrato intorno al 1511 e sistemato nella chiesa parrocchiale di Lana, dalla quale non venne mai rimosso, nemmeno in tempi di guerra.

    Santa Messa:
    Venerdì alle ore 19.00 in lingua tedesca
    Domenica alle ore 10.00 in lingua tedesca

    Informazioni e prenotazioni per gruppi:
    Email: gruber.ida@alice.it o Cell. +39 333 434 259 6

    La chiesa è aperta solo per visite guidate!

    Durante la Quaresima, rimane chiuso l'altare!

    Chiese e abbazie
    Cappella S. Anna
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Cappella S. Anna a Ortisei | Costruita all’inizio del XV secolo nel cimitero di Ortisei, questa cappella piccola e semplice è conosciuta per il bel portale e le antiche lapidi e tombe.

    La chiesetta viene aperta solo per occasioni particolari.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Ortisei
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    La chiesa tardobarocca fu ampliata all'inizio del XX secolo con la costruzione di due navate laterali. Decorata con quadri, statue e raffigurazioni (fra cui una statua di Sant'Ulrico di Ludwig Moroder e la pala dell'altare raffigurante l'Adorazione dei Magi di Josef Moroder-Lusenberg), oltre che con pregiati lavori in legno, è uno degli edifici sacri più interessanti della zona.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Roncadizza
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Nel 1900 Josef Runggaldier fece costruire una cappella in onore di San Giuseppe, in segno di ringraziamento per essere sopravvissuto a un incidente di lavoro nel bosco. All’interno, un dipinto commemora l’accaduto.
    Nel 1979 il progetto di ampliamento della cappella fu bloccato, ma nel 1981 si decise di costruire una nuova chiesa, che fu consacrata nel 1984.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Giacomo (la “dlieja da Sacun”)
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    La chiesa di S. Giacomo si trova sopra Ortisei, lungo l'antica via Troi Paian, ed è raggiungibile soltanto a piedi, con un bel sentiero che parte da S. Cristina (Plesdinaz). Si racconta che qui sia stato battezzato S. Giacomo, patrono dei camminatori e dei pellegrini. Secondo le fonti, è la chiesa più antica della valle. Risale infatti al XII secolo, anche se l'aspetto esterno attuale è gotico; la decorazione interna è gotica e barocca. Di grande valore artistico sono gli affreschi gotici del presbiterio (fine del XV secolo) e le pitture murarie accanto al pulpito, che raccontano la vita di S. Giacomo e l'altare maggiore in legno intagliato con le sue colonne lavorate e le figure dorate di Principi della Chiesa, Apostoli e Angeli, pregiata testimonianza dell'arte locale della lavorazione del legno (fratelli Vinazer-Pescosta, 1750 circa). Le sculture collocate oggi nella chiesa e molti oggetti dell'altare maggiore sono ottime copie eseguite da artigiani locali del legno. Gli originali, di grande pregio, possono essere ammirati nel Museo della Val Gardena a Ortisei.

    VISITE GUIDATE: Sia d'inverno che d'estate vengono organizzate settimanalmente visite guidate alla chiesa. Prenotazione ed informazioni dettagliate presso l'Associazione Turistica di Ortisei.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Antonio
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Semplice ed essenziale, questa chiesa costruita nel 1673 nella piazza omonima, è un soggetto molto amato dai fotografi. Da vedere la pala dell'altare in stile nazareno, raffigurante S. Antonio da Padova, dell'artista svizzero Melchior Deschwanden.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Apollonia
    Nalles, Merano e dintorni

    Su una collina di porfido a Sirmiano di Sopra sorge la Chiesa di Santa Apollonia. La chiesetta, originariamente consacrata a San Pelagio, fu costruita nel XII o nel XIII secolo sul terreno di un antico insediamento. La chiesa vanta un portale incorniciato in pietra, risalente al 1500 circa. S. Apollonia sorge su una collina boschiva, raggiungibile in pochi minuti di auto percorrendo la strada che porta a Sirmiano. Già il luogo lascia presupporre che l’edificazione della chiesetta risalga a tempi assai remoti. Il ritrovamento di un braccialetto di bronzo, inoltre, segnala l’antica esistenza di un insediamento protostorico. La costruzione originaria in stile romanico fu edificata nel 1300 e presenta un’abside circolare con puntone. Il portale, incorniciato da pietre, con arco “a schiena di mulo” e astragalo, dovrebbe risalire all’inizio del XVI secolo. Il tetto a botte della navata e la volta con lunette a nervatura del coro risalgono al XVII secolo. La nicchia del muro con porticina in ferro fungeva da tabernacolo. Santa Apollonia, interceditrice contro il mal di denti, è rappresentata con una pinza in mano. La pinza simboleggia il suo martirio, durante il quale le furono strappati i denti in modo atroce. La chiave della chiesa è custodita presso il ristorante Apollonia, proprio sotto la collina.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ingenuino e S. Albuino a S. Ingenuino
    Ponte Gardena, Bressanone e dintorni

    S. Ingenuino e S. Albino sono i patroni della chiesa di S. Ingenuino. La prima documentazione della chiesa risale al 1398. La scelta dei patroni peró denota di una storia più vecchia. La chiesa gotica di oggi è un punto d’attrazione per amatori d’arte e fu costruita nel 15° secolo. L’inaugurazione degli altari fu nel 1502. Passando la porta ad arco a sesto acuto all’interno della chiesa si trovano una volta a rete, quattro finestre a traforo e tre altari alati. Nel 1925 un incendio distrusse la chiesa, però con donazioni da tutta la regione, il campanile e il tetto potevano essere rinnovati. Per visitare la chiesa chiedere informazioni all'Ufficio Informazioni di Barbiano, +39 0471 654411, info@barbian.it
    Le chiavi sono disponibili al Tschörlerhof, (+39 0471 654032, al mattino) e al Gasthof Saubacherhof (+39 0471 654344, al pomeriggio) o previo accordo telefonico.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Pietro e Paolo e "Danza dei Morti" a Sesto
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Parrocchiale di Sesto All´interno dell´edificio, eretto tra il 1824 e il 1826, si conservano due preziose pale d’altare del pittore veneziano C. Dusi. I dipinti che adornano il soffitto e le stazioni della Via Crucis sono invece un capolavoro di Albert Stolz. Chiesa Parrocchiale S. Pietro e Paolo e "Danza dei Morti" a Sesto All'interno dell'edificio, eretto tra il 1824 e il 1826, si conservano due preziose pale d'altare del pittore veneziano C. Dusi. I dipinti che adornano il soffitto e le stazioni della Via Crucis sono invece un capolavoro di Albert Stolz. Il cimitero, molto ben curato, oltre alle spoglie terrene di molti grandi alpinisti di Sesto ospita anche diverse sculture in legno e arenaria di noti artisti sudtirolesi. Particolarmente suggestivi e di ottima fattura gli affreschi opera dei tre fratelli pittori Ignaz, Albert e Rudolf Stolz. Quest'ultimo è anche l'autore della "Danza dei Morti" che sormonta il portale d'ingresso del cimitero. Molto bella la fonte battesimale del 1650 e le arcate del cimitero.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Maddalena
    Vadena, Bolzano e dintorni

    In tempi passati la chiesa parrocchiale S. Maddalena era la cappella di un castello. La cappella é stata costruita nel 1304 e dedicata al culto di S. Maria di Loreto. Nel 1797 fu necessario intraprendere alcuni lavori di ristrutturazione ed ampliamento e la capella divenne una chiesa parrocchiale. Nel 1804 il patronato della chiesa è stato trasferito alla S. Maddalena.

    Chiese e abbazie
    Cappella del Santo Sepolcro a Barbiano
    Ponte Gardena, Bressanone e dintorni

    La cappella del Santo Sepolcro si trova sotto la strada tra Pronte Gardena e Barbiano nella vicinanza del maso Wohlaufhof. La cappella ha un altare barocco molto semplice. Probabilmente la cappella fu costruita nel 17° secolo in connessione a un Via Crucis. Tre croci che si trovano a pochi metri dalla cappella appoggiano questa teoria. Nel 1701 la cappella fu rinnovata dal maestro di posta di Colma Leiter a spese proprie. Una seconda rinnovazione fu eseguita nel 1983. Le chiavi possono essere richieste presso il maso Wohlauf, tel. 0471 654 024

    Chiese e abbazie
    Chiesa della trinità a Colma
    Ponte Gardena, Bressanone e dintorni

    Chiesa della trinità a Colma fu costruita nel 1588 e ed era collegata alla stazione dogana. Per questo fu chiamata anche chiesa dogana. Nel 1938 un incendio disastroso distrusse la chiesa, negli anni successivi fu ricostruita. Visitabile ogni giorno dalle ore 8 alle 19. Santa Messa: Domenica alle ore 8.30 o alle ore 10.00 (tedesco)

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Maria
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    La chiesa di Santa Maria é costruita in stile gotico. Da ammirare sono il medio-rilievo centrale gotico e le sculture laterali. Dalla chiesa parte il santuario che porta alla cappella San Pietro in Monte.

    Chiese e abbazie
    Torre della vecchia chiesa Maddalena
    Vadena, Bolzano e dintorni

    Solo il campanile che si erge presso il maso Birti indica oggi il luogo, dove nel XVI secolo sorgeva la vecchia chiesa curaziale. Il campanile è alto 24,6 m e lo spessore dei muri varia dai 70 a 90 cm. Sul muro sud-orientale del campanile sono ancora visibili le tracce dell’olatura del tetto di un’annessa costruzione. Nella cella campanaria pendevano tre campane: una di rispettabili dimensioni e due più modeste. Nel 1743/44 il vento aveva divelto la sfera sommitale del campanile. Nel 1755 la chiesa fu ancora una volta vittima di una spaventosa inondazione dell’Adige. Gli abitanti di Vadena pensarono allora di trasferire la chiesa curaziale nella cappella del castello. Nel 1794 la chiesa dovette essere rilasciata una seconda volta a causa di un ripetuto allagamento, l’acqua superò la mensola dell’altare e molto venne distrutto. Il 2 luglio 1795 venne stabilito un contratto tra il proprietario della cappella del castello Menz e i vicinati a Vadena e la capella del castello diventò la nuova chiesa curatoria. Nel 1796 la chiesa Santa Maria Maddalena venne abbattuta. Il campanile è l'unica parte rimasta. 

    Chiese e abbazie
    Cappella del Santo Sepolcro a Palù/Moos presso Prati
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    L'edificio ottagonale fu costruito per iniziativa di Daniel von Elzenbaum, amministratore della curatoria di Vipiteno e consacrato nel 1631. Un locale disposto a mo' di coro offre lo spazio per un simulacro del Santo Sepolcro che ancora oggi viene aperto e decorato ogni anno per Pasqua.

    Chiese e abbazie
    San Giovanni Battista chiesa a Flaines
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    La chiesa venne citata già nel 1298, tuttavia l'edificio attuale sorse solo all'inizio del 16° secolo. Notevole soprattutto la ricca e originale volta reticolata. La chiesa fu ricostruita nel 1938 in seguito ad un incendio.

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      Summer
      Uphill Seespitz
      Meran and environs
      Starting point: Töll Etschbrücke (525 m) End point: Gasthaus …
      44 km total slope
      7 lifts
      Highest point: 2,505 m

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.