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    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale S. Giorgio
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Comunità Parrocchiale di Corona 

    La chiesa di San Giorgio a Coronatrette finestre a trette finestre esto acuto.

    Sulle alture di Cortaccia a 800 m s.l.d.m. si erge la chiesa del tardo gotico di Corona. Essa è una nuova costruzione della metà del 15. Secolo e dedicata a San Giorgio.

    Fino al tempo odierno essa venne curata dalla chiesa di Cortaccia. Nell`anno 1760 furono istituite possibilità di presenza di un curatore di anime. Nel 1789 venne consacrato il cimitero. Nel 1919 la chiesa di Corona fu elevata a Curazia. (Curazia = Centro esterno libero di un sacerdote ausiliare con distretto  pastorale autonomo.

     

    Costruzione della chiesa 

    All`esterno non è visibile la separazione del presbiterio (cantoria) dalla navata. Nell`interno si trova uno stretto arco di trionfo in pietra che divide il coro dalla navata. Ai loro angoli sono collocati gli altari laterali.

    La navata consta di angolosi pilastri sui quali è posata la volta reticolare con  pietre finali diffogiate diversamente. Dalla navata si ha accesso alla piccola sacrestia.

    La cantoria ha una volta (Sternrippen) La pietra finale centrale è formata da una testa di Cristo, nelle altre pietre finali vediamo dei vuoti stemmi. Attraverso una stretta porta si accede al campanile.

    Il portale (entrata, atrio) potrebbe risalire ad una costruzione antecedente. Al vertice si intravede, come a Penone, una croce sopra una stella, forse un segno araldico della parrocchia di Cortaccia.

    Alla parete della navata si trovano delle strette finestre a sesto acuto incorniciate da pietre. Al muro occidentale del campanile si trova una rappresentazione gotica di San Cristoforo del 14. Secolo. (laboratorio del cosidetto mastro urbano) Allka parete nord furono scoperte nedli anni ottanta delle pitture a secco  del 16. secolo, che rappresentano un risorto e in basso San Rocco, che assieme a San Sebastiano erano venerati come patroni contro la peste. Alla parete sud si trova una rappresentazione della Sacra Famiglia del 1604. Il tetto a tegole vdenne posato già durante la prima costruzione e rinnovato nel 1606.

     Arredamento della chiesa 

    L`altare maggiore fu costruito nel 1713 ed era collocato antecedentemente nella chiesa di San Giorgio auf der Gand  a Altenburg (Appiano). Dopo la sua chiusura  nel 1792 venne trasportato a Corona.

    La pala dell`altare mostra la lotta di San Giorgio contro il drago  dipinto dall`artista bolzanino Anton Kössler.

    Le statue laterali dell`altare rappresentavano gli apostoli principi Pietro e Paolo, ma che furono rubate nell`anno 1970.

    Come tesoro speciale della chiesa sono da annoverare due altari del 1596 del tardo rinascimento, di cui l` altare  dei Re Magi si trova oggi nel museo diocesano di Bressanone.

    Al tempo dell`esposito Alois Geier di Termeno nell`anno 1894 fu ristrutturato parzialmente l`inventario della chiesa. Le finestre della chiesa furono rinnovate, così anche il pulpito ed il confessionale. Le campane attuali furono colate a Trento nel 1922.

    Anche l`organo del 18. secolo fu completamente ammodernato da Paolo Ciresa nell`anno 1988.

     

    Cappella della canonica dedicata agli apostoli Simone e Giuda 

    La canonica era a suo tempo la residenza estiva delle famiglie nobiliari  Indermauer di Cortaccia. Essa fu eretta nel 1783 e rimossa nell`anno 2004 a pianoterra. Ivi viene celebrata una messa due volte la settimana.

    Il quadro votivo di Maria Genazano, che antecedentemente era collocato sull`altare dei Re Magi, ora si trova alla parete al retro della cappella.

    Alla destra dell`altare si trovano le statue degli Apostoli Simon e Giuda. L`artista vetraio Ursula Huber di Appiano creò la vetrata nel vano dell`altare. 

    Fonte: http://amen.bz/it/graun.htm

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale S. Antonio e Nicolò a Laives
    Laives, Bolzano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Laives, dove passato e futuro s’incontrano.

    La prima documentazione scritta della chiesa parrocchiale di Laives costruita in stile romanico e contenente al suo interno la preziosa Pietà di Pietralba risale al 1286. Fu il curato di Laives Johann von Kolb nel 18esimo secolo, in seguito alle repressioni ecclesiastiche, a portare la madonnina al sicuro af­finché si possa ancora oggi ammirare nella sua forma originale. Già negli anni ‘70 del secolo scorso si pensava ad un ampliamento del­la chiesa parrocchiale. La comunità parrocchiale in lingua italiana chie­se inizialmente di avere una propria canonica ma l’allora vescovo Joseph Gargitter insistette sulla necessità di unire maggiormente i due gruppi lin­guistici e quindi si optò per un amplia­mento del complesso già esistente. I lavori iniziarono nel 2000 e si conclu­sero 4 anni dopo. La nuova chiesa dal­la geniale unione tra antico e moderno venne quindi inaugurata. La partico­lare forma a tenda sta a simbolizzare “l’accoglienza”, “la casa”, “l’amicizia” ma anche la consapevolezza spirituale che guida il popolo alla sua patria eter­na. Come simbolo del cristianesimo sorge una grande croce sopra l’altare che raffigura la resurrezione di Cristo. Le luci che illuminano l’interno della chiesa in diversi punti rappresentano Cristo, la luce del mondo.

    Chiese e abbazie
    La chiesa di Christo Re di Rablà
    Parcines, Merano e dintorni

    La Chiesa di Cristo Re o nuova Chiesa parrocchiale è stata costruita tra il 1961 e il 1963.

    La chiesa è dotata di una navata con soffitto piano e presbiterio sporgente. Entrambe le finestre colorate sono state realizzate da Heiner Gschwendt di Chiusa (Senale e Florian), l’organo benedetto nel 1987 è di Andrea Zeni, mentre tutte le opere artistiche nella chiesa, così come la fontana di granito antistante l’edificio sacro e l’arcangelo Michele in marmo di Lasa, collocato in una nicchia sulla piazza della chiesa, sono del noto artista di Parcines Friedrich Gurschler (1923-2020†).

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Martino
    Cortina sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La chiesa parrocchiale di Cortina all'Adige è dedicata a San Martino. La costruzione gotica risale agli inizi del XV secolo e venne edificata sui resti di una vecchia cappella. La chiave di volta è decorata con l'immagine di San Martino e riporta la data 1474. Una seconda chiave di volta raffigura la Vergine Maria e viene fatta risalire alla fine del XVII secolo. Nel corso degli anni sono state effettuate anche delle modifiche all'edificio. Nel 1610 venne restaurato il campanile, nel 1996 si lavorò al mosaico di San Martino sul portone d'ingresso della chiesa e l'arredamento, l'organo e le sedute del coro vennero rinnovate. Nonostante le numerose modifiche, molti vecchi tesori sono sopravvissuti agli anni e sono visibili ancora oggi nella chiesa parrocchiale. Per esempio l'edificio sacro ospita una statua della Madonna del XV secolo e due grandi quadri d'altare del XVII secolo. I gioielli più particolari restano comunque le campane del 1449, ovvero le campane tra le più antiche dell'Alto Adige che da alcuni anni sono tornata a suonare per la Messa dal campanile.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale S. Nicolò
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La chiesa di Penone fu costruita nella seconda metà del 14. secolo in stile tardo romanico e dedicata a San Nicola (6 dicembre). Elementi della costruzione denotano già forme di gotico iniziale. L`esistenza della chiesa di s. Nicola di Penone viene accennata secondo il conservatore artistico Leo Andergassen in una lettera d`indulgenza del tempo di papa Bonifacio IX del 1390. 

    L`apside ad arco del tempo tardo romanico di pietra arenaria della chiesa di Penone è stata eretta già nel 1300. Prima della chiesa odierna esisteva in questo posto già una cappella. 

    Una vera rarità è la costruzione del Sacramento in pietra arenaria alla parete a nord dell`apside, risalente al periodo intorno al 1380. Essa è la più antica costruzione in pietra del Sudtirolo.

    Durante il restauro della chiesa negli anni 1888 – 1889 sotto la regia del curatore d`anime Alfons Schmid di Innsbruck, che dimorava negli anni 1884 – 1889 a Penone in qualità di esposito, vennero distrutti gli affreschi del 14. secolo, secondo Leo Andergassen,  per incompetenza. La chiesa venne ampliata verso ovest, costruita una navata laterale e rifatta la facciata.

    Il totale restauro tra gli anni  2000 e 2002 fu realizzato in due  lotti. Il primo implicava il restauro esterno e fu eseguito dall`ottobre del 2000 all`ottobre 2001. Il  secondo lotto comprendeva il restauro interno della chiesa e fu eseguito dal luglio al dicembre del 2002.

    Lo scampanio di Penone

     Il campanile della chiesa parrocchiale di s. Nicola di Penone ancora originale. Secondo Leo Andergassen, soltanto al lato nord fu inserita una grande finestra di risonanza per la grande campana  colata nella fonderia di Termeno da Franz Löffler e che  aveva squillato già a Magrè prima di essere portata a Penone. 

    Due campane di recente data, che erano state colate negli anni 1817, rispettivamente 1836 da Michael Zach a Bolzano, furono rimosse durante la prima guerra mondiale. Le campane fornivano bramata materia prima per colare materiale bellico. Esse furono sostituite da due campane della fonderia Colbacchini di Trento. Queste “walschen“  campane di materiale scadente, condizionato probabilmente dal tempo bellico, erano oggetto per quasi cento anni di dissonanze, così che nell`anno 2001 la campana media venne sostituita.

    La nuova campana “media” di 550 kg fu colata dalla ditta Grassmayr di Innsbruck.

    Nella chiesa di San Nicola di Penone si trovano diverse opere del pittore popolare Ulrich Dignös (1900 – 1987), oriundo da Penon (Voldersberg – Austria), che troviamo riprodotto qui accanto.

    Fonte: http://amen.bz/it/penon.htm

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale S. Vigilio
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Parrocchia di Cortaccia

    Patrono della Chiesa: San Vigilio

    Festa del Patrono : 26 giugno

    Membri della Parrocchia : 1560

     

     

    La Chiesa di Cortaccia

     

    La Parrocchia di Cortaccia apparteneva inizialmente alla Parrocchia di Caldaro.

    Nell` anno 1517 Cortaccia venne eretta a Chiesa Parrocchiale. La Chiesa di Penone e Corona appartenevano alla Parrocchia di Cortaccia fino al 1986 quando divennero Parrocchie indipendenti.

    La chiesa fu probabilmente costruita nell` 11. secolo, il campanile probabilmente nel 14. secolo.

    Tra il 1839 e 1845 la navata della chiesa fu ampliata verso ovest.

    La sacrestia ebbe origine nel tardo gotico ed è confermato che fu ampliata nel 1677.

     Inizialmente c`era nella chiesa un altare maggiore di stile tardo gotico,  ma di esso non è rimasto nulla. L`altare maggiore odierno fu eretto nel 1850 e ripresa la pala dell`altare del pittore Orazio Giovanelli. Il dipinto mostra il martirio di s.Vigilio.

    Gli altari laterali furono edificati nel 1873. L`altare alla sinistra è consacrato al cuore di Gesù, nell`altare alla destra si trova la pala della Madonna Addolorata.

    Il Battesimale che si trova al lato sinistro del presbiterio porta l`iscrizione MXXXIII (1033). Probabilmente questo è l`anno d`origine della pietra battesimale. Con ciò essa sarebbe una delle più antiche pietre battesimali di tutto il Tirolo.

    Pregiati tesori della chiesa di San Vigilio sono un ostensorio ed un calice del tardo gotico.

    Dal 17. secolo la chiesa è munita di un organo. L`organo attuale fu eretto nel 2001 da Franz Zanin di Camino al Tagliamento (Udine)

     

    L` immagine della Madonna Addolorata.

     

    Nel 1738 iniziò il pellegrinaggio alla Madonna Addolorata di Cortaccia e in seguito il paese divenne un noto luogo di pellegrinaggio.

    Il quadro stesso risale al 17. secolo e si trovava nel "cortile alla Platten".

    Alla sera del 28 novembre 1733 un soldato imperiale notò durante la preghiera del rosario sul quadro della Madonna Addolorata gocce come lacrime e sudore. Per ben quattro anni si notavano queste gocce. Questa apparizione venne esaminata e non potè essere spiegata. Il vescovo permise il 17 luglio 1738 che il quadro venisse portato nella parrocchia ed esposto alla venerazione del pubblico. Da quel giorno non si videro più gocce o lacrime sul quadro.

    Molti quadri votivi nel retro della chiesa informano di preghiere esaudite per intercessione della Madonna Addolorata.

    Fonte: http://amen.bz/it/kurtatsch.htm

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di Santa Elena a Tel
    Parcines, Merano e dintorni

    Viene menzionata documentalmente per la prima volta nel 1326, in una lettera di fondazione della Certosa di Allerengelberg, in Val Senales, con cui veniva concesso ai monaci “il diritto di pesca dalla Chiesa di Sant’Elena a Tel sino a Oris”. Le finestre romaniche murate sul lato meridionale, così come il patrocinio di “Sant’Elena con la Santa Croce”, suggeriscono una datazione precedente. La forma attuale, ovvero una costruzione pressoché quadrata con presbiterio rettangolare sovrastato da una volta poligonale, è in ogni caso collocabile nel XIV secolo. Il presbiterio terminante con parete dritta e coperto da volta a botte, così come il piccolo campanile con cuspide piramidale, risalgono a un periodo successivo. Degni di nota, il dipinto su tavola sulla parete settentrionale (XV secolo), il crocifisso (XVI secolo), le statue dell’Addolorata, di San Giovanni e di Sant’Elena (XVII secolo) e gli altari neogotici del XVIII secolo, consacrati a San Giovanni Nepomuceno e a San Giovanni, collocati al posto del precedente altare maggiore gotico. Sull’affresco della parete esterna meridionale, è appena riconoscibile San Cristoforo. Anche la nicchia di Sant’Elena, oggi, è vuota.

    Accanto alla chiesa, sorge il maso Töllmesner, utilizzato sino al 1991 anche come edificio scolastico.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo a Parcines
    Parcines, Merano e dintorni

    La Chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo (un tempo Chiesa di San Nicolò), menzionata per la prima volta in un documento del 1264, fu ricostruita in stile tardogotico nel 1502. L’ex Chiesa di San Nicolò fu edificata nel X secolo circa su una chiesetta precedente (ancora orientata sull’asse est-ovest): realizzata in stile romanico, in parte con marmo estratto dalla cava di Quadrato, fu appunto consacrata a San Nicolò. La chiesa originaria funge oggi da cripta e camera mortuaria e l’attuale sacrestia è ancora parte integrante di quella del XIV secolo. Tra il XVI e il XVII secolo, l’edificio sacro fu ampliato e nel XVIII secolo vennero aggiunti i nuovi e imponenti altari. L’altare maggiore mostra San Nicolò nella parte superiore e San Pietro e Paolo in quella inferiore, mentre lateralmente, in basso, sono visibili San Valentino e San Vigilio. Gli altari laterali sono consacrati al Sacro Cuore di Gesù e a Maria Addolorata. Il pulpito è stato inserito circa 110 anni fa e nella cappella laterale di Nostra Signora, risalente al 1350, si possono ammirare il meraviglioso altare della Vergine Maria, così come l’angelo dell’altare della peste. Un pregevole gruppo scultoreo della Dormizione di Maria di Jörg Lederer († 1550) di Kaufbeuren, l’unica parte preservatasi dell’altare tardogotico originario, è custodito nel presbiterio.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Valentino
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones

    In mezzo ai prati verdi sorge la chiesa di S. Valentino, una costruzione tardogotica con portale a sesto acuto, finestre ogivali e volta stellata. Questo santuario di campagna fu consacrato nel 1434 e fungeva da luogo di pellegrinaggio degli abitanti di Falzes nei giorni delle rogazioni e del ringraziamento per il raccolto. Di quell'epoca però sono rimasti solo i muri della navata unica. La volta, il coro e il campanile a cuspide in bei blocchi di granito commessi furono aggiunti solo nel XVI secolo. La sacrestia, ospitata nel pianterreno del campanile, si segnala per la sua bella volta stellata e nervata. L'altare maggiore in stile barocco reca una ben proporzinata ancona a colonne, con trabeazione parziale e frontone a volute. La pala d'altare è stata dipinta dal noto pittore della Val di Fiemme Franz Unterberger. Raffigura il patrono della chiesa S. Valentino e il patrono degli animali domestici Antonio Abate. Anche le statue barocche dei santi Giovanni e Paolo, Silvestro, Martino e Michele e due angeli sono dei buoni lavori del 1752. Nel 1979/80 fu portato alla luce sulla parete nord un ciclo di affreschi di mano di Friedrich Pacher (1487). I campi pittorici della zona ovest mostrano le buone e le cattive azioni, quelli della zona est scene della Passione. Grande importanza ha una scultura lignea di S. Valentino. Essa fu realizzata alla metà del XV sec. e potrebbe essere un'opera giovanile di Michael Pacher. Alla chiave di volta i conti Künigl e il convento di Novacella hanno lasciato per sempre il loro stemma. La pittura sulla parete esterna raffigura la Crocifissione di Nostro Signore, la Visitazione di Maria ad Elisabetta, S. Valentino e la santa coppia di medici Cosma e Damiano. Il donatore di questo affresco, un certo Baumann del vicino maso, ha lasciato scritto in poche righe ai suoi successori: hans mair in veld und sein hawsfrau margret (1434).

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    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Nicolò
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    Nicolò ad Issengo presenta a prima vista tutte le caratteristiche dello stile gotico. Ma chi getta uno sguardo all'interno può constatare come una rozza mano abbia eliminato i caratteri gotici della chiesa, trasformandola in un grossolano edificio barocco. Della cappella originaria sono rimasti ancora i muri perimetrali della navata unica. Intorno ai 1519 essi vennero ricoperti da un volta, mentre furono costruiti ex novo il coro a quattro lati e l'aguzzo campanile. Nel XVIII sec. la chiesa venne privata dei suoi caratteri gotici e oggi presenta all'interno tratti barocchi. L'altare maggiore con rialzo a colonne e porte laterali, quadri che ritraggono il patrono della chiesa S. Nicolò e i patroni diocesani S. Ingenuino e S. Alboino, statue che rappresentano i santi Nicolò, Bartolomeo, Rocco, e Antonio abate, fu eretto alla metà del sec. XVIII. Degni di nota anche l'acquasantiera di pietra e un crocifisso con spaventevoli ferite molto realistiche. Nel 1974 fu portata alla luce la chiave di volta con il busto di un angelo. Secondo testimonianze documentarie esso viene attribuito al grande pittore e scuoltore gotico Michael Pacher.
    Luoghi da vedere
    Cappella "Klosterwald"
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Cappella nel bosco del convento, sacrario dedicato ai caduti delle guerre 1809 e 1813.

    Chiese e abbazie
    Santuario di Maria di Sares
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    La chiesetta fu eretta nel 1652. Subito dopo "Mauren" cominciano le stazioni della Via Crucis che conducono alla più amata meta di pellegrinaggi della Val Pusteria Centrale, a Maria di Sares. Il piccolo santuario di "Nostra Signora di Loreto" fu costruito alla metà del XVII° secolo ed era allora legato ad un eremitaggio. Sulla porta d'ingresso rettangolare si legge 16ERPAUT52, sopra una moderna pittura della S. Virgo Lauretana. Sull'altare della chiesa, sul timpano si notano l'Annunciazione e, sotto, la Madonna Nera col Bambino, Sant'Anna, San Gioacchino e, sopra le porte, San Giuseppe e San Silvestro.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Valle San Silvestro
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    La chiesa parrocchiale di San Silvestro é dedicata a San Nicoló, che é il protettore contro le inondazioni e le valanghe. La chiesa é stata costruita nel 16° secolo.   

    Una chiesa a Valle San Silvestro è stata menzionata per la prima volta in un documento del 1258 circa. Nel XV secolo, ma probabilmente già nel XIV, a Wahlen esisteva una piccola chiesa dedicata a San Nicola. Secondo l'iscrizione sulla volta del coro, la chiesa gotica di San Nicola a Wahlen, con le sue ricche volte a rete e i suoi bei portali, fu ricostruita nel 1512 dal capomastro Andre Firtaler di San Candido.                                        

    Chiese e abbazie
    Leitnstöckl
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Il "Leitnstöckl" é uno dei tanti tabernacoli della peste. Dal "Leitnstöckl" c'é una vista meravigliosa sulle montagne circonostanti ed anche sul paese di Dobbiaco.

    Il sentiero escursionistico offre una splendida vista su Dobbiaco e passa davanti alla cappella Leitnstöckl. La cappella è di grande importanza storica in quanto è uno dei bastoncini della peste e ricorda il tempo della peste nera nelle Alpi. Il sentiero conduce attraverso Dobbiaco e la frazione soleggiata Valle San Silvestro.

     

                                                                  

    Chiese e abbazie
    Cappella di Lerschach
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Le 5 cappelle del XV secolo costituiscono la piú antica Via Crucis del Tirolo. Con la Cappella di Lerschach dedicata a S. Giuseppe si conclude il Monte Calvario. La cappella fu costruita per commemorare i caduti nella guerra contro la Repubblica di Venezia                                 

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Dobbiaco
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica e gotica fu costruita la chiesa barrocca piú imponente di tutta la Val Pusteria. L'architetto di Dobbiaco Rudolf Schraffl fu direttore dei lavori. Nel 1804 il Campanile che si erige a nordovest della navata centrale fu staccato dal corpo dell'edificio.

    Chiese e abbazie
    Cappella di San Pietro in Monte
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Il sentiero di meditazione è stato allestito nel 1996, parte dal santuario di Santa Maria e porta attraverso diverse stazioni al piú antico luogo di culto dell'Alta Val Pusteria: San Pietro in Monte. La prima notizia della cappella risale ai tempi delle invasioni barbariche, quando alcuni sacerdoti provenienti da Aguntum (oggi Lienz, in Austria) lí cercarono rifugio. I primi scritti che ne parlano sono del 1329. San Pietro in Monte è stato restaurato nel 1987.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale a Gais
    Gais, Regione dolomitica Plan de Corones

    La mancanza di documenti rende impossibile l´esatta datazione della nostra chiesa, una basilica spoglia. Secondo la testimonianza degli esperti doverebbe essere stata costruita intorno al 1180.

    SS. Messe: domenica alle ore 8.30 (in lingua tedesca). Sante Messe straordinarie in tutte le giornate di festa cattolica.

    Chiese e abbazie
    Cappella presso la Seghe
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    La cappella si trova a Dobbiaco Nuova presso le Seghe. La cappella puó essere raggiunta a piedi o in macchina. La passeggiata puó essere prolungata fino al Lago di Dobbiaco.   

    La cappella fu costruita nel 1903 a causa delle frequenti minacce al torrente Troge.                

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Anna
    Verano, Merano e dintorni

    La Chiesa di Sant’Anna a Eschioè un edificio neoromanico che fu completato e consacrato il giorno di S. Anna, il 26 luglio 1905.

    Un commerciante bolzanino originario di Meltina finanziò i lavori. Il curato di Verano, Anton Locher, contribuì alle spese acquistando per il mantenimento della Chiesa prati e boschi.

    Chiese e abbazie
    La parrocchiale di S. Ciriaco
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones
    La chiesa parrocchiale di Falzes è dedicata a S. Ciriaco, il santo che era diacono a Roma e che soffrì il martirio e la morte sotto l'imperatore Diocleziano. La costruzione gotica originaria risale al XV secolo. Nel 1851 l'antica chiesa, trannte la torre, venne demolita e negli anni successivi (consacrazione nel 1854) la nuova chiesa fu ricostruita con direzione nord-sud. L'accesso alla chiesa è molto suggestivo. Due imponenti ippocastani fiancheggiano la scalinata di pietra. La facciata ospita in una nicchia una Madonna gotica di un ignoto pittore. Nell'interno della chiesa, a destra e a sinistra del portale, delle scale di legno portano alla cantoria e al coro. I dipinti del soffitto e sull'arco trionfale sono firmati dal pittore Christian Holzinger e portano la data del 1853. Essi raffigurano l'Ascensione di Maria, l'adorazione di figure allegoriche che rappresentano i continenti, scene della vita di S. Ciriaco e i quattro padri della chiesa. Sull'arco trionfale viene rappresentata la vittoria del cristianesimo sul paganesimo. Presso l'accesso destro al vano dell'altare c'è un'acquasantiera o un fonte battesimale di granito, recante il contrassegno dello scalpellino e la data 1578. L'altare maggiore di stile barocco con la semplice ancona a colonne porta le statue di S. Agostino, S. Sebastiano, S. Floriano e S. Cassiano. La pala dell'altare maggiore, un'opera di Karl von Henrici, raffigura il martirio di S. Ciriaco, che colpisce per le sapienti sfumature dei colori e per la ben riuscita composizione d'insieme. La capella del cimitero, eretta nel XVII sec,. presenta un originale impianto con coro rotondo e navata con volta a botte disposta trasversalmente; essa fu ingrandita nel 1994 e trasformata in cappella mortuaria. Pregevoli statue del secolo scorso furono rubate negli anni settanta.
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Sebato
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, una struttura irregolare che testimonia che la chiesa fu eretta in varie fasi fra il XIII° ed il XVI° secolo. Famosa "Madonna col bambino e l'uva" di Michael Pacher. Nell'adiacente cappella Egerer affreschi della bottega di Pacher.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Nicolò
    Verano, Merano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Verano, una delle più antiche sull'Altopiano del Salto, è dedicata a San Nicolò. Essa viene menzionata per la prima volta dai documenti nel 1330. Le mura della navata risalgono a questo periodo.

    Verso la fine del XV secolo l’abside venne goticizzata, furono costruite due porte ad arco acuto e aggiunta la torre campanaria. Nel periodo barocco furono ricavate delle finestre a sesto ribassato e ottenuta una volta a botte, quindi fu edificata anche una cappella. I frammentari affreschi che mostrano l’incoronazione di Maria sono dal punto di vista storico e storico-artistico di grande valore.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Aldino
    Aldino, Bolzano e dintorni
    Le prime documentazioni riguardanti la Ciesa Parrocchiale di ALdino risalgono al 1309. Degli scavi hanno messo in luce le fondamenta di una chiesa romanica a due absidi. I resti murali della chiesa risalgono probabilmente al 12. secolo. Nella seconsa metá del 15. secolo fu costruita una nuova chiesa. Durante il periodo barocco l'interno della chiesa venne trasformato secondo i dettami dell'epoca. Nel 1841/42 la chiesa fu ampliata. Si prolungó la navata sinistra e fu costruita la navata destra. L'attuale arredamento interno in stile neogotico risale al 1897. Una particolaritá della chiesa é sicuramente il pulpito che raffigura nella parte superiore, Mosé con le tavole della legge sovrastato dallo Spirito Santo. Degni di nota sono inoltre la statua a ggrandezza naturale del Sacro Cuore portata per le vie del paese durante le processioni ed il presepe che viene allestito durante il periodo natalizio.
    Dal 1986 in una piccola urna davanti al monumento riposano i resti del grande teologo Johann Baptist Franzelin.
    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale ad Anterivo
    Anterivo, Bolzano e dintorni

    La Chiesa Parrocchiale di Santa Caterina e San Giacomo si trova in fondo al paese, verso sud-ovest ed è stata costruita nel XV secolo. Si tratta di una semplice chiesa neo-gotica con un Campanile che come conclusione, invece della tipica piramide neo-gotica, ha un casco di rame.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Valentino
    Andriano, Vipiteno e dintorni
    La chiesa parrocchiale di Andriano é dedicata a San Valentino. 
    La prima menzione documentata di una chiesa risale al 1231. Dell'antica costruzione ne é rimasta solamente la parte inferiore del campanile con trifore ogivali. Purtroppo la navata centrale dell'epoca non è stata conservata, ma  é stata incorporata  nell'edificio eretto all'inizio del XVI secolo, che oggi costituisce il coro della chiesa e che ha conservato gli elementi tardo gotici con le finestre ogivali e le volte a stella.
    Alcuni affreschi di quel periodo sono ancora visibili nell'odierna sagrestia - ma non sono accessibili al pubblico. Anche le statue di Maria con Cristo Bambino, San Sebastiano, Sant'Anna, Santa Barbara e Santa Caterina risalgono alla fine del XV/inizio del XVI secolo e sono state incorporate nell'altare polittico neogotico realizzato solo nel 1904.
    Tutto il resto della chiesa, come la navata e la parte superiore della torre, fu costruito solo nel XIX secolo (navata 1852-1854, torre 1883) e nel 1864 le pale dell'altare laterale furono dipinte da Anton Psenner.
    Chiese e abbazie
    Pietre d'inciampo a Ora
    Ora, Strada del Vino
    Il progetto delle “pietre d’inciampo” nasce nel 1992 dall’idea di un artista berlinese, Gunter Demnig, e consiste nella posa di piccole pietre quadrate nel tessuto urbanistico per ricordare il destino di persone che nel periodo nazista vennero perseguitate, assassinate, deportate, esiliate o portate al suicidio.
    Chiese e abbazie
    Madonna del Rosario
    Ora, Strada del Vino

    Al posto dell’odierna chiesa di S. Maria si trovava nel XIV secolo una chiesa in onore di S. Giudoco. Nel 1674 venne sostituita da una navata del primo barocco consacrata alla Madonna del Rosario. Della costruzione precedente rimase conservata solo la base della torre campanaria. Artefici furono i fratelli Misconèl di Tesero in Val di Fiemme. La parte superiore del campanile con tamburo ottagonale e lanterna venne aggiunta nel 1776/77.

    La navata a tre campate con volte a botte è ripartita da pilastri ed archi trasversali tra finestre rettangolari e ogivali. Una plastica cornice curvilinea la collega al presbiterio rientrato su pianta rettangolare. Ad ovest matroneo su due piani. L’altare risale al tardo Barocco. Sulla pala si osserva la Madonna del Rosario tra i santi Domenico e Caterina, mentre gli altari laterali sono consacrati ai santi Giuseppe e Antonio di Padova. Il pulpito in finto marmo appartiene al periodo classicista, intorno al 1800.

    Chiese e abbazie
    Antica chiesa parrocchiale di S. Pietro
    Ora, Strada del Vino
    La chiesa, interrata in profondità dalle esondazioni del rio Nero, presenta un campanile rivolto a nord del XIII secolo, risalente alla
    precedente costruzione romanica che aveva a sua volta sostituito un edificio di prima fondazione altomedievale. La costruzione
    della navata odierna ad opera del capomastro Peter von Ursel di Termeno ebbe inizio intorno al 1475 con il coro poligonale. La
    navata longitudinale venne completata nel 1526 sotto la direzione di Hans Lutz von Schussenried.
    La facciata del presbiterio presenta serie di conci angolari in pietra arenaria, contrafforti triangolari e decori a finti conci dipinti.
    Contrafforti triangolari ripartiscono anche la navata longitudinale a tre campate. Sulla facciata ovest monumentale affresco di S.
    Cristoforo del 1516. Il protiro in forme rinascimentali è del 1604, eretto sotto il parroco Josef a Porta.
    All’interno della chiesa, altar maggiore del primo Barocco del 1621 con pala d’altare di Theophil Polack. Sull’altare laterale antica
    pala d’altare della cappella di S. Barbara a Castelfeder, oggi scomparsa, opera di Franz Sebald Unterberger. Valore di rarità
    hanno il tabernacolo del 1609 e l’organo di Schwarzenbach del 1599, il più antico dell’Alto Adige.
    Chiese e abbazie
    S. Daniele
    Ora, Strada del Vino

    Chiesa in posizione panoramica appartenente al maso S. Daniele, già soggetta al convento delle Benedettine di Castel Badia in Val Pusteria. L’edificio odierno con finestre ad arco ogivale sulla parete sud e ai lati del presbiterio dovrebbe risalire al XIV secolo. All’inizio del XV secolo costruzione delle volte a ventaglio e a costoloni su lesene e in seguito rifacimento degli interni con pitture murali. Sulla parete nord scene dalla storia di S. Daniele (tra cui Daniele nella fossa dei leoni), donate nel 1444 da un funzionario di dogana bolzanino. Sulla parete nord della navata una S. Caterina e croci di consacrazione con mano benedicente.

    Un gioiello della storia dell’arte è l’altare tardogotico a portelle del 1525. Il rilievo della predella presenta un Compianto sul Cristo morto, cui assistono ai lati le sante Caterina e Barbara, ovvero Margherita e Dorotea. Nel retablo compaiono la Vergine con il Bambino e i santi Daniele e Crisanto e sulla parte interna delle portelle Pietro e Paolo in bassorilievo. Allo stato chiuso si osservano i santi Giorgio e Floriano e sulle portelle scene dalla vita del patrono della chiesa. Restauri hanno avuto luogo negli anni 1991 e 2012/13.

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      Summer
      Uphill Seespitz
      Meran and environs
      Starting point: Töll Etschbrücke (525 m) End point: Gasthaus …
      44 km total slope
      7 lifts
      Highest point: 2,505 m

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.