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    Chiese e monasteri dell’Alto Adige

    In Alto Adige non esiste una località dove non ci sia anche una chiesa: in questo territorio caratterizzato dal cristianesimo troverete una grande concentrazione di chiese e cappelle, monasteri e abbazie, le più antiche delle quali risalgono all'epoca paleocristiana.

    Risultati
    Chiese e abbazie
    Chiesetta Santa Maddalena
    Lana, Merano e dintorni

    La piccola chiesetta nei pressi di Foiana fu costruita nel 1705 dai Baroni von Hausmann, che qui ebbero la loro residenza. La chiesa è in proprietà privata e non visitabile.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Leonardo
    Malles, Val Venosta

    Gli amanti del gotico non dovrebbero perdere l'opportunità di visitare questo piccolo gioiello. Non solo l'altare della scuola di Hans Schnatterpeck (fine del XV secolo) è stupendo, ma anche gli affreschi dello stesso periodo sono una meraviglia. Visite guidate su richiesta: Sig. Wolf, cell. 346 7441711.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Maria Assunta
    Merano, Merano e dintorni

    La chiesa dalle fatture moderne, che richiamano gli edifici di De Chirico, si trova in Piazza Mazzini. Ss. Messe in lingua italiana: giorno feriali (da lunedì a sabato): ore 17.00 mercoledì (bilingue): ore 17.00 domenica: ore 10.30 & 18.00 (messe decanali: domenica ore 18.00) Ss. Messe in lingua tedesca: lunedì, martedì, giovedì e venerdì: ore 18.00 mercoledì (bilingue): ore 17.00 giorni prefestivi: ore 18.30 domenica e giorni festivi: ore 09.00 Communitá inlingua italiana | Tel. +39 0473 447567

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Vigilio
    Merano, Merano e dintorni

    Si trova nella zona di Maia Bassa, alla fine di via Piave. Il campanile attuale sorge su una base romanica alta 6 metri. L’antica chiesa gotica, eretta tra il XIII e il XIV secolo, si trova sotto l’abside dell’attuale costruzione eretta tra 1934 e il 1936. All’interno sono custodite alcune antiche reliquie romaniche e il prezioso altare gotico oltre ai numerosi affreschi risalenti al XV secolo. Ss. Messe in lingua tedesca: lunedì e martedì: ore 07.00 mercoledì da Pasqua fino a Ognissanti: ore 19.00 mercoledì da Ognissanti fino a Pasqua: ore 18.00 giovedì e venerdì: ore 07.00 sabato da Pasqua fino a Ognissanti: ore 07.00 & 19.00 sabato da Ognissanti fino a Pasqua: ore 07.00 & 18.00 domenica: 07.30 & 10.00 Uhr Ss. Messe in lingua italiana: domenica e giorni festivi stagione invernale: ore 09.00 & 11.15 domenica e giorni festivi stagione estiva: ore 09.00

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di San Nicolò - Duomo di Merano
    Merano, Merano e dintorni

    La chiesa dedicata a S. Nicolò, il patrono di bambini, marinai, imprenditori e commercianti, si erge alla fine dei Portici ed è uno dei primi monumenti del Tirolo interamente in stile gotico. Menzionato per la prima volta nel 1220, venne ingrandito e ultimato nel 1465. Da vedere i numerosi affreschi sulla facciata esterna a sud, il portale riccamente decorato e sormontato da un rosone, all'interno un magnifico altare a portelle, il coro gotico, sculture e dipinti. il campanile di 83 metri è uno dei più alti dell'Alto Adige. Alle sue spage sorge la Cappella di S. Barbara, a pianta ottagonale. Ss. Messe solo in lingua tedesca: giorni feriali: ore 09.00 sabato: ore 09.00 & 18.00 domenica: ore 08.00, 09.00, 11.00 & 19.00

    Luoghi da vedere
    Maso Campitello - Steger
    Meltina, Bolzano e dintorni

    Documentato per la prima volta nel 1180, fu utilizzato dal 1600 come luogo di villeggiatura dei monaci agostiniani del convento Muri Gries. Intorno alla chiesetta di Santa Maddalena sono raccolti la casa padronale di un tempo, la casa vescovile, il "Stegerhof" con i suoi fabbricati rurali e l'attuale residenza estiva dei monaci benedettini di Muri Gries.

     

    Cosa offre il maso oggi?

     

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    Il nostro casale è una fattoria didattica certificata. Offriamo a gruppi di ogni età (soprattutto a classi scolastiche) visite della fattoria e corsi di formazione della durata di 3 ore ma anche fino a più giornate.


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    La gamma spazia dai giocattoli per bambini a comode pantofole, dai tradizionali cappelli a sculture di feltro. Offriamo sia corsi di infeltritura sia articoli già completati.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di S. Zeno
    Naturno, Merano e dintorni

    Le prime tracce della costruzione della chiesa, risalenti al periodo precarolingio, si trovano nei pressi dell´attuale sacristia e al pianoterra del campanile (frammenti di affreschi, aperture per finestre). La costruzione romanica (1200), che sorgeva al posto dell´attuale navata laterale, era una chiesa dal campanile incorporato e la cui abside ri- Chiesa parrocchiale di S. Zeno 82 Chiesa di S. Nicolò saliva all´epoca precarolingia. L´odierna costruzione di stile tardo gotico risale al 1474–75 ed è composta da due navate con volte a coste a rete. Nel 1760 il coro venne ristrutturato in stile barocco.

    Chiese e abbazie
    Cappella S. Michele di Pizzago
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Particolarmente interessante è il tabernacolo: la Croce di Gesù è stata ricavata da un tralcio di vite. La chiave della cappella è disponibile presso l'adiacente Albergo Lamm.

    Chiese e abbazie
    La collina della chiesa di Scena
    Scena, Merano e dintorni

    La caratteristica principale di Scena è la collina della chiesa, ovvero il centro della comunità. La più antica delle tre chiese è quella di San Martino, al centro del cimitero. Risale al XII secolo, quindi, all’età carolingia. La chiesa è a due navate, ciascuna con un’abside rotonda e due pilastri centrali ottagonali. Oggi serve da cappella mortuaria. A est della piccola chiesa di San Martino, è situata la cosiddetta "vecchia chiesa parrocchiale" di Maria Assunta, costruita nel XIII secolo. L’edificio, in stile romanico e completamente ristrutturato nel XVI secolo, oggi serve da luogo di culto per celebrazioni e devozioni in circoli minori e per la celebrazione dei matrimoni. Tra il 1914 e il 1931, anche la chiesa parrocchiale neogotica di Scena fu costruita sulla collina della chiesa. Tra il 1860 e il 1869, accanto alla chiesa parrocchiale, fu costruito il mausoleo come sepolcro dell'arciduca Giovanni d’Asburgo-Lorena e di sua moglie.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Pancrazio
    San Pancrazio, Merano e dintorni

    Dove oggi sorge la chiesa neogotica di S. Pancrazio, vi era un tempo la chiesa più antica della Val d'Ultimo. I resti dei vecchi muri della navata centrale sono ancora visibili. Nel 1338 si diede inizio alla ristrutturazione della chiesa, nella seconda metà del XV secolo comparvero il coro e la volta della navata centrale. Intorno al 1890 si sostituì l'interno barocco con arredi neogotici.

    La torre dell'orologio con i quadranti riccamente dipinti e le figure sacre sulle porte della chiesa meritano sicuramente una visita. Gli intagli neogotici di Blasius Mayrhofer, nativo di Ultimo, ornano il portale a sesto acuto. Particolarmente degni di attenzioe anche l'imponente altare maggiore, dedicato a S. Pancrazio, patrono della chiesa, e la Madonna gotica del XV secolo sull'altare laterale di destra.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Ippolito a Glaiten/Le Coste
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La chiesa di S. Ippolito a Glaiten sovrasta il paese di S. Leonardo offrendo una vista spettacolare sull’intera valle.
    La collina su cui posa la chiesa è uno dei siti archeologici più importanti della valle per i ritrovamenti di antichi insediamenti. Alla fine degli anni cinquanta vennero rinvenuti dei cocci di ceramica e negli anni a seguire nelle vicinanze della chiesa emersero pezzi in argilla cotta. Mancando tuttavia dei ritrovamenti preistorici chiaramente attribuibili non è possibile stabilire una data precisa sulla nascita della chiesa. L’ipotesi più accreditata dagli archeologi è che si tratti di un rogo votivo della cultura di Luco-Meluno (tarda età del bronzo, 1100 - 900 a. Cr. circa).
    Certo è invece che nell’alto medioevo le zone circostanti furono abitate da agricoltori in quanto tutti i nomi delle località e dei masi sono di origine tedesca.
    La chiesa stessa risale al Trecento sebbene si presuma che le sue origini siano ancora più antiche come suggerisce anche il nome di S. Ippolito.
    Di maggiore importanza archeologica è la Silberhütt-Höhe nei pressi di Stulles. Sulla collina ben visibile considerata un luogo di culto pagano, a partire dal 1937 gli archeologi fecero numerosi ritrovamenti come cocci di argilla, un frammento di un mulino e diversi altri piccoli ritrovamenti. Durante un disboscamento fu rinvenuta la pietra perfettamente conservata di una macina a leva. Tali reperti suggeriscono che dal terzo secolo quei luoghi ospitassero un insediamento dell’età di ferro che durò fino alla fine di quell’epoca storica. Ai margini esterni della collina scoscesa si trova una parete di roccia con delle misteriose coppelle.
    Accanto ai siti dei ritrovamenti preistorici e all’antico insediamento di agricoltori che costeggia il sentiero, vi è un’altra particolarità degna di nota, tuttavia raramente visibili: la chiesa di S. Ippolito ospita l’unico ciclo di affreschi della valle. Durante dei piccoli lavori di restauro vennero alla luce dei resti di affreschi raffiguranti delle scene di vita di S. Ippolito. Essendo una vera rarità tali affreschi vantano un’importanza sovraregionale e dimostrano la diffusione del nuovo stile pittorico di Giotto nell’area del Tirolo. Risalenti al 1380 sono attribuiti alla Scuola di Bolzano. Il laovor potrebbero essere stato commissionato dal giovane signore Hiltprant von Passeier (morto nel 1418). A causa dei danni subiti durante ripetuti lavori nel XIX secolo, oggi gli affreschi sono conservati solo in parte. Sulla facciata esterna meridionale è raffigurato San Cristoforo. L’opera potrebbe essere del giovane artista che realizzò anche gli affreschi interni. I signori von Passeier si sono fatti immortalare nello stemma dando dunque ulteriore importanza a S. Ippolito.

    La chiesa può essere visitata solo all’esterno.

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta e Capella di San Michele a Tesimo
    Tesimo, Merano e dintorni

    La parrocchiale di Maria Assunta a Tesimo è di origine romanica citata per la prima volta nel 1194. Pitture su vetro della Scuola di Augusta risalenti al 1520 circa. Vicino c'è la Capella di S. Michele, pitture murali tardo gotiche e ossario sotterraneo. La parrocchiale di Maria Assunta a Tesimo è una chiesa di origine romanica citata per la prima volta nel 1194. La chiesa ospita pregevoli pitture su vetro della Scuola di Augusta risalenti al 1520 circa, le tombe di famiglia dei conti, un battistero con struttura in legno e un'immagine raffigurante Gesù cristo risalente al 1796. Vicino c'è la Capella di S. Michele risalente al XV secolo con pitture murali tardo gotiche e un ossario sotterraneo.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta di S. Moritz
    Ultimo, Merano e dintorni

    Situata in cima ad un pendio soleggiato a 1640 m, la chiesetta di S. Maurizio fu importante punto di sosta sulla strada per la Val Venosta fin dai tempi delle crociate. In seguito servì come ospizio per i pellegrini in viaggio verso Roma. Oggi S. Maurizio è una meta molto amata dagli escursionisti. Sono sopratutto gli affreschi del XV secolo ad attirare gli appassionati di cultura. Uno sguardo attento va dedicato anche al portale a sesto acuto, ristrutturato in epoca tardo-gotica che con semplici stuccature decora la volta a botte del XVII secolo e all'altare maggiore con un'immagine di S. Maurizio.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchia S. Sebastian
    Cermes, Merano e dintorni

    La chiesa parrocchiale di Cermes è citata per la prima volta nel 1270, periodo cui risale il campanile. Il resto dell'edificio ha assunto l'aspetto attuale - altari e pitture murali inclusi - tra il 1928 e il 1929.

    Santa Messa:
    Sabato alle ore 18.30 (in estate alle ore 19.00) in lingua tedesca
    Domenica e giorni festivi alle ore 9.00 in lingua tedesca

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di S. Valburga
    Ultimo, Merano e dintorni

    La chiesa è situata sul colle di S. Valburga a partire dal secondo secolo. Tuttavia , si pensa che in quel luogo sorgesse già in precedenza un santuario. Campanile e abside sono costruiti in stile romanico risalgono al XII secolo. Alla fine del XV secolo le finestre vennero ingrandite con l'inserimento di archi a sesto acuto, i quali aumentarono le dimensioni dell'abside - in precedenza di forma rotonda - e lo trasformarono in un presbiterio gotico. Nel 1840 fu allungata la navata centrale, nel 1867  vennero restaurate le campane. L'immagine nell'altare maggiore rappresenta Santa Valburga, i due altari laterali sono dedicati al Sacro Cuore di Gesù e Maria. Sull'arco della navata è possibile ammirare un dipinto di Peter Fellin di Merano. Dello stesso artista sono anche i dipinti a muro che raffigurano la protettrice Santa Valburga e il dipinto dello zio di questa, San Bonifacio. La leggenda narra che si tentò di trasferire più volte la chiesa nel centro del paese, ma invano, poichè si dice che Santa Valburga tornò sempre al proprio luogo di origine, ovvero sul colle.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Valentino
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    La Chiesa di San Valentino La Chiesa di San Valentino a Bagni di Moso fu eretta nel 1825. La chiesa fu costruita da Valentin Wassermann intorno al 1925 per gli ospiti dei bagni e restaurata nel 1980.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Santa Croce a Resciesa
    Ortisei
    La cappella di Santa Croce è una cappella di montagna a Resciesa. La piccola chiesa fu costruita nel 1755 e si è conservata fino ad oggi. L'ultimo restauro ha avuto luogo nel 2012 da parte della Compagnia del Fucile di Laion, e da allora la cappella è protetta come monumento architettonico. All'interno della chiesa c'è un grande crocifisso che risale alla prima metà del XVIII secolo. In estate, la cappella è sempre aperta ai visitatori durante il giorno.
    Chiese e abbazie
    Cappella di Loreto
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Come l'oste di San Candido Georg Paprion, anche l'oste di Prato Drava Johann Klettenhammer era uno zelante pellegrino. Erano contemporanei e come l'Außerkirchl di Paprion anche la cappella di Loreto di Klettenhammer è una suggestiva testimonianza di religiosità popolare barocca. Loreto, in Italia, doveva essere già nel XVII secolo una popolare meta di pellegrinaggio, in quanto in tutto il Tirolo troviamo immagini della sua cappella delle Grazie. Johann Klettenhammer aveva riportato da un pellegrinaggio in questa località italiana una copia dell'immagine miracolosa e quindi aveva fatto costruire, accanto alla sua casa, nello stile e nella forma della cappella delle Grazie di Loreto, una sua cappella di Loreto. La consacrazione della cappella ebbe luogo nell'anno 1650. La chiesetta fu investita piú volte dai detriti dei due torrenti Mittereggerbach e Mühlbach, l'ultima volta risale al 1965. Il fatto che la furia degli elementi non sia mai riuscita a distruggerla completamente, è sempre stato considerato dai devoti come un miracolo: quindi la cappella di Loreto è divenuta sempre più la meta di molte persone bisognose d'aiuto. L'affresco esterno rappresenta il leggendario trasporto della Santa Casa a Loreto. Orario di visita: giornalmente ore 8.00 - 18.00.

    Chiese e abbazie
    Santuario "Unsere liebe Frau" a Mora
    San Martino in Passiria, Merano e dintorni

    La nascita del santuario “Unsere liebe Frau” a Mora poco fuori S. Leonardo si riconduce ad un fatto inspiegabile in seguito al quale nel 1750 il contadino e medico di campagna Matthias Pichler decise di erigere una cappella sul suo terreno. La leggenda narra che il Matthias Pichler aveva acquistato un’immagine votiva della Madonna da un venditore ambulante. Poiché il contadino era in grado di curare le malattie e medicare le ferite, molte persone si recavano da lui per chiedergli aiuto e vedere l’immagine di Maria. Il crescente numero di bisognosi lo spinse ad ampliare la sua cappella due anni dopo e una seconda volta nel 1764. Ma i miracoli si fecero più rari e i pellegrini diminuirono proprio nel periodo secolarizzazione voluta dall’imperatore Giuseppe II. Così la chiesetta andò in rovina.
    A metà Ottocento, diversi benefattori permisero di ampliare e rinnovare la chiesa, oggi apprezzato luogo di dio. L’immagine della Madonna trovò posto al centro del nuovo altare barocco. L’immagine è stata creata sulla base di un lavoro del pittore Giovanni Battista Salvi (detto “Sassoferrato”). Matthias Pichler fu il primo medico di campagna in Val Passiria menzionato ufficialmente. Anche i suoi discendenti intrapresero il suo stesso mestiere. Il medico di campagna era una figura in grado di curare i diversi disturbi da cui erano affetti uomini e animali e conoscevano diverse procedure come ad esempio fermare un’emorragia. L’affluenza era grande poiché non vi erano molti medici e le strade difficili da percorrere. La prima farmacia pubblica in servizio per l’intera valle aprì solo nel 1983 nel paese di S. Leonardo.
    Le due statue cariche di espressività realizzate dall’artista Anton Frener rappresentano San Leonardo e il medico santo Damiano (1764).
    Degne di nota sono anche le immagini votive. Ricche di dettagli e con un forte impatto esprimono la gratitudine delle persone. La maggior parte delle immagini votive risalgono al XIX secolo, una delle quali è opera di Josef Haller (1737 - 73), uno dei pittori del Roccocò più conosciuti del Tirolo e che assieme allo scultore Anton Ferner rappresenta uno degli esponenti maggiori della Scuola della Val Passiria (l’originale del 1768 al momento si trova presso il MuseoPasseier).
    Vale dunque la pena salire alla Mora da S. Martino, sia come pellegrinaggio per chiedere aiuto al cielo, sia per ammirare le opere degli artisti locali e non da ultimo per godersi la spettacolare vista sulla valle.

    Luoghi da vedere
    Cimitero dei francesi a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Nel novembre 1809 migliaia di soldati dell'esercito di Napoleone, diretti a Merano, valicarono il Passo Giovo e giunsero in Val Passiria. Nei pressi di S. Leonardo ebbero tuttavia luogo furiosi scontri con i rivoltosi passiriani: vi persero la vita 22 valligiani, ma anche 200 soldati e 30 ufficiali dell'esercito napoleonico.

    Secondo racconti successivi agli eventi i caduti francesi sarebbero stati sepolti in un vecchio cimitero ai margini del paese, probabilmente usato per le vittime della peste. Nell'anno commemorativo 1959, 150 anni dopo la rivolta hoferiana, gli Schützen della Val Passiria fecero qui apporre una targa commemorativa in marmo. L'ambasciata transalpina ha fino ad oggi contribuito alla manutenzione del cimitero e su di esso sventola il tricolore francese.

    Uno primo scavo archeologico, eseguito nel 2009, non ha riportato alla luce tracce di soldati napoleonici e ciò parve confermare i vecchi dubbi sull'effettiva sepoltura. Nel 2013 il Ministero alla Difesa francese fece quindi eseguire ulteriori scavi: essi hanno portato alla luce un coltello, ossa e resti di vestiario in grado di attestare la sepoltura di soldati francesi.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta del Morto
    Villandro, Bressanone e dintorni

    La chiesetta dei Morti si trova a 2.186m sul livello del mare nel tratto che segna il passaggio dal Monte Villandro alla Val Sarentina, sull'altopiano dell'Alpe di Villandro, che è la seconda in Europa per estensione. Per via della sua particolare posizione, la chiesetta dovette continuamente venir ricostruita e restaurata. Lo stato attuale è quello della ricostruzione del 1899, l'ultimo restauro avvenne ad opera degli “Schützen” di Villandro nel 1981. Impressionante per ogni visitatore al suo interno il gruppo della crocifissione, di dimensioni superiori a quelle naturali. La chiesetta si raggiunge percorrendo una Via Crucis di 4 Km con 14 stazioni attraverso i prati dell'Alpe di Villandro. Un'altra Via Crucis permette di salire alla chiesetta anche dalla Val Sarentina.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di Villandro
    Villandro, Bressanone e dintorni

    La chiesa parrocchiale dei S. S.Stefano e Lorenzo fu consacrata nelle sue forme attuali nel 1521. Una chiesa più antica, documentata fin dal 1234, sorgeva a sudest dell`odierno campanile dove oggi si trova il cimitero. La parte inferiore del campanile risale all`antica chiesa parrocchiale. Nel 1900 bruciò la volta della chiesa ed alla successiva ricostruzione risalgono le decorazioni neogotiche del coffitto. Nella chiesa parrocchiale sono presenti interessanti opere d`arte: l`altar maggior del 1884, quelli laterali del 1903, il pulpito del 1867 e la Madonna del Rosario, un`opera barocca risalente al 1700. Di grande valore artistico sono anche il quadro ad olio di Francesco Sebaldo Unterberger rappresentando la lapidazione di Santo Stefano e le decorazioni delle vetrate risalenti al 1520 e raffigurati scene della vita dei minatori.

    Luoghi da vedere
    La chiesa luterana
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    È così chiamato il massiccio blocco calcaero a nord-est di S. Maddalena, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia preso la chiesa. In questo luogo, a quanto pare, si riunivano segretamente i seguaci della dottrina luteriana (i battisti) per celebreare le loro messe.

     

    Chiese e abbazie
    La chiesa della frazione di San Maurizio
    Villandro, Bressanone e dintorni

    Su un terrazzamento a sud del paese, si trova l`abitato di Sauders con la chiesetta di San Maurizio. La chiesa è citata per la prima volta in documenti del 1406, ma si suppone che sul posto possa essere esistita una chiesetta precedente. Nel1670 l`edificio fu ristrutturato in stile barocco e nel 1793, insieme alle case circostanti, fu ridotto in cenere dai francesi. L `interno della chiesa è coperto da tre volte a crociera con sottarchi su semplici pilastri. La pala dell `altare maggiore rappresenta il patrono San Maurizio con ai lati le statue di San Giorgio e San Floriano e due vescovi. Buon lavoro di epoca barocca sono le rappresentazioni dei quattordici Santi Ausiliatori in piccole nicchie ad arco tondo. La chiave per visitare la chiesa si può prendere al maso Winkler

    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di San Niccolò
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    La parte più raccolta e, dal punto di vista della colonizzazione, più recente della località è situata su ambedue i versanti di un imponente cono di deiezione. Solo la chiesa, che di solito è perlopiù al centro del paese, è situata su una collina panoramica. Funge da protettore della comunità parrocchiale l'antico patrono delle acque S. Niccolò, il cui patrocino è spesso invocato in quelle località che da sempre combattono contro la furia dei torrenti impetuosi (impetuoso = ted. wütend = winnen). La parrocchiale di Prato Drava è documentata per la prima volta nel 1507, nell'anno della sua consacrazione. La costruzione protoromanica a sala, da noi già menzionata, fu trasformata ed ampliata verso il 1500 nello stile gotico. L'elegante costruzione dalle finestre ogivali e portale a sesto acuto ha conservato il suo aspetto gotico, come pure ben conservati nello stile gotico sono la pianta, la sezione con i pilastri di sostegno, le lesene, gli archi di trionfo leggermente rientrati ed il coro poligonale. Degli affreschi originari, nella chiesa di Prato Drava, sono conservati solamente una Coronazione di Maria e la Rappresentazione della leggenda di S. Niccolò (1505 circa). Al secolo XVII risale l'epitaffio della famiglia Klettenhammer incorniciato architettonicamente. Altari, pulpito e confessionali risalgono al primo XIX secolo, rappresentano uno stile barocco unitario ed estrosamente rustico. Alla collina della chiesa sale una ripida Via Crucis fiancheggiata da quattro tabernacoli a cappella. Le figure lignee di questi tabernacoli in uno stile realistico barocco-rustico rappresentano scene della Passione: Orto degli Ulivi, Flagellazione, Coronazione di spine, Cristo porta la croce. Allo stesso genere e periodo appartiene anche il gruppo della Crocifissione situato nel camposanto (1700 circa). Orario di visita: La chiesa è accessibile solo in occasione delle funzioni religiose.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Antonio di Oberreiden
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Piccola chiesetta con vista sulle dolomiti di Sesto La cappella che si trova al monte di mezzo fu costruita nel 1930. Sebastian Holzer e sua moglie Anna Mitteregger fecero costruire questa cappella intorno al 1930 come voto affinché la moglie guarisse da una terribile malattia.

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      Summer
      Uphill Seespitz
      Meran and environs
      Starting point: Töll Etschbrücke (525 m) End point: Gasthaus …
      44 km total slope
      7 lifts
      Highest point: 2,505 m

      Lungo i sentieri più frequentati, che già nell’Alto Medioevo servivano a collegare il nord ed il sud, vennero costruite le prime cappelle, destinate a rifugio per i viaggiatori, ad ospizio oppure a commenda per gli ordini cavallereschi. Ad esse si aggiunsero i monasteri nelle campagne e nelle città, per arrivare all’edificazione di chiese di maggiori dimensioni ed alle cattedrali. Ad oggi sono oltre 250 le chiese ben conservate ed aperte al pubblico. Andate alla scoperta di questi edifici, affascinanti da un punto di vista culturale, artistico e storico nonché testimonianza di una storia ricca di avvenimenti.