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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    Cimitero di guerra
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Fra le mete più suggestive della città vi è senza dubbio il Cimitero di Guerra. Durante il primo conflitto mondiale a Brunico erano ospitati diversi ospedali militari in cui morirono numerosi soldati feriti, malati e prigionieri di guerra. Poiché non era possibile seppellirli nel cimitero cittadino, il comune cedette al comando militare sul Monte Spalliera una grande superficie affinché vi realizzasse un apposito cimitero. Un ufficiale del genio che prestava servizio a Brunico, l'architetto ed ingegnere A. Bechtold di Bregenz, allestì il cimitero in modo tale che si inserisse armoniosamente nell'ambiente del bosco. Qui sono sepolti in tombe singole e fosse comuni 669 soldati dell'armata austroungarica, 103 prigionieri russi, 13 serbi e 7 rumeni. I 77 soldati italiani che vi erano stati sepolti furono trasferiti nel 1932 nell'ossario Pocòl, mentre i 45 soldati tedeschi furono traslati in un cimitero al Passo Pordoi. Qui sono sepolti anche 19 soldati tedeschi dell'ultimo conflitto mondiale che persero la vita sotto i bombardamenti, un ufficiale italiano e cinque cittadini brunicensi caduti nelle vicinanze negli ultimi giorni di guerra. Il Cimitero di Guerra è gestito da un comitato femminile che cura amorevolmente e senza distinzione ogni sepoltura.

    Arte e cultura
    Sentiero tematico "Bosco delle Api"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Sul sentiero tematico “Bosco delle Api” è possibile immergersi nel misterioso mondo delle api.

    Il percorso, lungo circa 2 chilometri, vi porterà attraverso prati e boschi a diversi luoghi energetici con stazioni e tabelloni, fino alla casa dell'apicoltore con favi e arnie in esposizione - questi sono visibili da metà maggio a fine settembre.

    In queste stazioni si apprendono fatti interessanti sulla vita nell'alveare, sull'importanza delle api per il nostro ecosistema e sulle sfide che questi piccoli e laboriosi insetti devono affrontare oggi. Per bambini e adulti, il percorso offre un'esperienza educativa e sensoriale: ascoltare il ronzio delle api, vedere le loro traiettorie di volo e percepire quanto sia importante il loro lavoro per il nostro ambiente.

    Non si tratta solo di api mellifere: i visitatori possono anche conoscere la vita emozionante e molto diversa delle api selvatiche.

    Presso la casa dell'apicoltore, tutti hanno poi l'opportunità di osservare da vicino il viavai dell'alveare.

    Informazioni pratiche:

    • Lunghezza del percorso: circa 2 km, ideale per una passeggiata rilassante.
    • Durata: da 1 a 1,5 ore circa
    • Accessibilità: Il sentiero è solo parzialmente accessibile per passeggini e sedie a rotelle. Non possono essere utilizzati per l'intero percorso.
    • Periodo migliore per visitarlo: Dalla primavera all'autunno, quando la natura è in piena fioritura e le api sono più attive.

    Immergetevi nel mondo delle api e scoprite i segreti di questi piccoli supereroi: venite a vedere voi stessi quanto sia affascinante e prezioso il loro lavoro.

    Ecco una breve presentazione:
    Video Bosco delle Api
    Arte e cultura
    Laghetto Sulfner
    Avelengo, Merano e dintorni

    Il laghetto Sulfner a S. Caterina fu costruito molti anni fa’ come bacino artificiale di raccolta dell’acqua per irrigare i prati siti più a valle. Nel corso del tempo molti animali e numerose specie di piante hanno trovato qui un habitat ideale.

    In estate lo stagno si mostra dal suo lato più bello. Bianche ninfee ricoprono lo specchio d’acqua, sulle rive cresco l’erba rana, l’equiseto palustre, il giaggiolo palustre e diversi tipi di giunchi. Lungo il terrapieno che lo delimita, tra abeti rossi e larici crescono i rododendri che fioriscono in giugno. In primavera si possono osservare nuotare i girini e le ranocchie, mentre nell’aria volteggiano le libellule.

    Il laghetto Sulfner è raggiungibile in un escursione facile da S. Caterina.

    Arte e cultura
    Patrimonio naturale castagno maso Oberweirach
    Parcines, Merano e dintorni

    Registrato come monumento naturale dal 1979 presso la Provincia Autonoma di Bolzano Dipartimento Natura, Paesaggio e Sviluppo del Territorio. La ragione della protezione è la sua peculiarità estetica.

    Il castagno si trova direttamente al maso Oberweirachhof a Tel in Via Weirachweg e può essere visitato durante un'escursione lungo il sentiero culturale Peter Mitterhofer. L'Oberweirachhof si trova vicino l'osteria contadina Unterweirachhof (qui si trova il monumento naturale “Vino Bianco Heunischer”).

    La corona del castagno è densamente frondosa e ben formata e domina il vicino maso Talgütl-Hof.

    Arte e cultura
    Casa Schreiber
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Il podere Schreiber è una delle case più vecchie e conservate di San Genesio. L'edificio è stato costruito intorno al 16° secolo ed è stato designato come tutela dei monumenti.

    Arte e cultura
    Piramidi di terra a Montoppio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Formazioni geologiche dell'ultima era glaciale Sono formazioni geologiche dell'ultima era glaciale. Il terreno argilloso di colore rosso si stacca franando al di sotto dei prati e dei boschi e si formano le piramidi di terra. Lo smottamento proviene dal rio Margherita, che scorre nella Val d'Adige verso Settequercie.

    Arte e cultura
    Cascata di Rio Rosso
    Predoi, Valle Aurina

    Cascata del Rötbach – sentire la forza della natura a Casere

    Ammirate la potenza della Cascata del Rötbach, situata sopra Casere sul Monte dei Minatori di Predoi, vicino alle gallerie storiche dell’antica miniera di rame. Dalla piattaforma del respiro si gode una vista mozzafiato e un microclima rigenerante.

    Sentite sulla pelle la freschezza delle goccioline d’acqua, respirate profondamente l’aria pura e lasciatevi incantare dai riflessi colorati della luce del sole. Un luogo magico per ritrovare energia e armonia.

    Arte e cultura
    "Lago dei morti" sull'Alpe di Villandro
    Sarentino, Bressanone e dintorni

    Il Totensee (tradotto letteralmente, "lago dei morti"), si trova in una conca di montagna al di sotto della celebre chiesetta "Dai morti" ("Am Toten", in tedesco). Circondato da blocchi di roccia e prati, è situato ad un altitudine di 2200 m.

    Il macabro nome trae la sua origine da un termine di derivazione agricola, "tot", ("morto", appunto), che in realtà veniva inteso semplicemente come "improduttivo".

    Arte e cultura
    Pietre incavate
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Le pietre incavate ci sono lungo il sentiero della meditazione. Le pietre incavate, scoperte dal parroco Küer é l'ultima stazione del sentiero della meditazione. Fanno parte delle prime tracce d'abitazione a Sesto.

    Fortezze e castelli
    Stufles, rione più antico di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Stufles è il gioiello nascosto di Bressanone: Abitata in epoca neolitica e romana, è considerata uno dei quartieri più affascinanti della città episcopale. Situato tra i fiumi Isarco e Rienz, Stufles ha un pittoresco patrimonio edilizio. Con la  chiesa dell'angelo custode, i negozi attraenti e le attrazioni artistiche, Stufles invita a passeggiare e a fare una rilassante passeggiata lungo il fiume. Chi visita Stufles si avvicina al vero cuore di Bressanone: la qualità della vita nella sua forma più bella.

    Arte e cultura
    Kaschlin
    Stelvio, Val Venosta

    Kaschlin - Un posto speciale nei pressi di Stelvio in Val Venosta a oltre 1.400 m.

    Insediamenti preistorici con viste speciali verso il Gruppo Ortles nel Parco Nazionale dello Stelvio.

    Arte e cultura
    Sorgenti della Drava
    San Candido, Regione dolomitica 3 Cime

    Lungo i 750 km di corsa verso il Danubio la Drava bagna 5 stati europei. La sua corsa inizia a Dobbiaco. Il sorgente della drava si trova a metà strada tra Dobbiaco e San Candido ed è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta. Il punto di partenza, soprattutto per le famiglie, è il bosco delle meraviglie.

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

     

    Arte e cultura
    Alpe di Siusi - l'altipiano più grande d'Europa
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    L’Alpe di Siusi è l’altipiano più grande d’Europa (56 km²). Si trova nel cuore delle Dolomiti, a nord est sopra Bolzano vicino alle famose località turistiche Ortisei e Castelrotto. I Denti di Terrarossa e lo Sciliar fanno confine a sud ovest, a sud est invece si trova il suggestivo Gruppo del Sassolungo e a nord Bullaccia in direzione Val Gardena.

    Sia d’estate che anche d’inverno l’Alpe di Siusi è una meta molto conosciuta per molti villeggianti. D’estate una marea di fiori trasforma l’altipiano in un paesaggio unico e spettacolare. Sicuramente è anche merito dell’impegno e del duro lavoro dei contadini che falciano ancora l’erba con grande passione.

    Anche nei mesi invernali l’Alpe di Siusi offre varie attività, come lo sci, passeggiate invernali, sci di fondo e ciaspolate in mezzo alla natura innevata.

    Arte e cultura
    Coppelle/ "Schalensteine"
    Laces, Val Venosta

    Il fenomeno delle coppelle si presenta oggi diffuso in tutto il mondo. Anche sul Monte Sole tra Castelbello e Coldrano e in Val Martello troviamo numerose coppelle. Si tratta di incavi di diversa grandezza creati dalla mano dell'uomo, sulla superficie di sassi e rocce. L'inizio della produzione di coppelle nell'arco alpino, provato da un punto di vista archeologico, risale all'età del bronzo si produssero spesso delle coppelle. Si discute ancora molto sulla loro funzione e sul loro utilizzo. Si pensa a piccole patere, a mappe stellari a luoghi di culto per il sole, per gli sciamani e per la fertilità a un tipo di pitture rupestri o a segnavia.
    Descrizione cammino
    Partendo dalla piazza del paese di Castelbello in direzione Castello di Castelbello fino al sentiero della roggia Latschander. Seguitelo fino al bivio per Laces dove inizia il sentiero dei miti della natura. La prima parte conduce lungo il sentiero n. 8 in direzione Montetrumes. Attraversando un bosco di abeti di Douglas, pini austriaci e robinie dopo ca. 30 minuti arrivate al laghetto "Luamer Tschött" e alla coppella. Poco dopo il sentiero volta a destra. All'inizio è pianeggiante, poi bisogna scendere alla strada per Montetrumes. Seguite la strada per circa 300 m in direzione Castelbello. Al segnavia (sentiero n. 8) girate a destra e continuate fino alla lastra "Klumper" e poi fino al sentiero della roggia sopra Castelbello per ritornare alla piazza del paese di Castelbello

    Arte e cultura
    Monumento Grohmann
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Lungo la passeggiata per S. Giacomo si trova un monumento in ricordo dell’alpinista austriaco PaulGrohmann (1838-1908), il primo a conquistare numerose vette dolomitiche, fra cui il Sassolungo (nel 1869), la Marmolada (nel 1864), la Cima Grande (nel 1869) e la Tofana di Rozes (nel 1864). Nel 1875 gli è stata intitolata la Punta Grohmann, nel Gruppo del Sassolungo.

    Arte e cultura
    Impianto di energia elettrica nella ex fabbrica di birra
    Terlano, Strada del Vino

    La famiglia Schwarz di origine ebrea, fondò nel 1849 la birreria a vapore, una delle più grandi nel Tirolo del Sud. Il birrificio di Vilpiano aveva un mulino proprio e nel 1897 venne dotato di un impianto idroelettrico. Quest’impianto era dotato di una turbina della marca Pelton, che rendeva il birrificio molto all’avanguardia per quell’epoca. Nel 1924 la Birreria viene ceduta e trasformata in malteria. Veniva prodotta principalmente birra tipo Pilsner, Monaco e Caramalz.

    La centrale elettrica è rimasta attiva dal 1897 all’anno della sua chiusura nell’anno 1986. Tutto l’areale passò successivamente in proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano e qui venne realizzata la scuola provinciale per i Vigili del Fuoco, conservando alcuni manufatti.

    Su iniziativa di Heinrich Erschbamer l’impianto è stato restaurato e reso funzionante. A partire dal 2014 l’impianto è stato collocato in uno spazio espositivo con tavole esplicative sulla storia e funzionamento della turbina. Lo spazio è aperto al pubblico.

    Arte e cultura
    Seceda – la meta più alta all’insegna di piacere e divertimento
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Il SECEDA è situato sul versante soleggiato della Val Gardena, nel mezzo del Parco Naturale Puez – Odle. Il panorama che si può ammirare dalla cima abbraccia le Dolomiti e tutte le montagne altoatesine.

    Nel nostro comprensorio  troverete numerose baite accoglienti dove potrete rigenerarvi, mangiare pietanze tipiche e non... trascorrere ore in allegria e compagnia. Ogni singola baita sul Seceda ha un suo particolare fascino ed un'atmosfera ineguagliabile.

    Una vecchia panca di legno, una confortevole sedia a sdraio, una terrazza al sole oppure un'accogliente stube: sul Seceda tutti rimangono soddisfatti. Sciatori, amici dello snowboard, o del parapendio, escursionisti, ma anche mamme con bambini … tutti s’incontrano al Seceda.

    Arte e cultura
    Wallneregg
    Renon, Bolzano e dintorni

    A "Wallneregg-Bühel", dove si possono visitare tombe derubate; nel muschio sono stati rinvenuti alcuni oggetti funerari. Sul punto più alto del "Bühel" si possono ammirare i resti di un altare alto più di 3 m, che serviva come luogo d'olocausto dal 1500 al 750 a Chr..

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, Lasa
    Lasa, Val Venosta

    La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Lasa venne eretta nel 1200 circa, su terreno su cui già si trovava un edificio religioso del periodo carolingio, come testimoniato da un frammento di marmo ritrovato in loco e risalente a tale epoca. Nel 1499, nel corso della guerra dell’Engadina, la chiesa romanica venne incendiata, per essere poi ricostruita come chiesa gotica pochi anni dopo. Nella sua storia, la chiesa di S. Giovanni fu coinvolta in vari incendi. Solo negli anni ‘70
    vennero portati alla luce le fondamenta e alcune parti dell’abside, che furono poi interamente ricostruiti.

    Sulla parete est si trovano tre grandi archi a luce chiusa, che ricordano la sezione di una basilica di stile romanico. Attorno all’abside sono visibili sculture di animali, tra i quali un leone e un montone, tutte di pregevole fattura. Un rilievo altomedievale dei tre santi martiri Sisinnio, Alessandro e Martirio adorna l’altare.

    Santa messa sab ore 19.30, dom ore 10 (inverno sab ore 18, dom ore 10) in lingua tedesca

     

    Arte e cultura
    Laghetto di Narano
    Lana, Merano e dintorni

    Ai piedi della parete di arrampicata di S. Ippolito sul sentiero che da Narano porta a S. Ippolito si trova il laghetto di Narano. Il piccolo stagno con la sua isola è un biotopo per insetti e ranocchi. Le sue acque scure a basso contenuto solforoso sono molto apprezzate dagli amanti delle piscine naturali. Il laghetto è oggetto di numerose leggende tramandate oralmente di generazione in generazione.

    Arte e cultura
    Percorso 3D
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il percorso 3D Niclara-Magrè-Cortina è una passeggiata facile che si può fare anche con carrozzina. Il sentiero da Niclara a Cortina passa attraverso frutteti e vigneti e anche vicino biotopi dove si possono osservare vari animali. Vicino al campo di calcio a Cortina c'è anche la possibilità di fare sosta coi bambini al parco giochi.

    Fortezze e castelli
    Pietra miliare romana
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Pietra miliare dell'imperatore M. Opellio Severo Macrino (217-218) e il suo figlio Diadumeniano. Il miliario originale in fillade quarzifera (conservato nel museo Ferdinandeum di Innsbruck) venne scoperto nel corso della demolizione di un muro a Castelbadia. La pietra miliare romana fu ritrovata nell'anno 1857 a Castelbadia. La pietra oggi si trova all'ingresso del Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo. L'iscrizione riportata fa riferimento all'ampliamento della strada romana attraverso la Val Pusteria sotto l'imperatore Macrino, nella prima metà dell anno 218 d.C., anche se viene messa in risalto la rivendicazione del potere da parte dell'imperatore e suo figlio Diaduminiano, con l'enumerazione delle cariche e dei titoli onorifici e non tanto la costruzione della strada stessa.

    Arte e cultura
    Cimitero di guerra
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Il 23 maggio 1915 il Regno d’Italia dichiarò guerra all’Impero Austro-Ungarico. L’esercito italiano occupò Cortina, le truppe austro-ungariche si ritirarono sul Lagazuoi per difendere la Val Badia e la Pusteria.

    Sotto la Croda dell’Acqua in località oggi chiamata Sorgenti, era sistemato il centro di medicazione austriaco. Chi moriva nell’infermeria era seppellito nelle immediate vicinanze del posto di soccorso centrale austriaco, senza distinguere tra le nazioni. Così nel 1915 nacque il Cimitero di Guerra.
    Dopo l’annessione dell’Alto Adige all’Italia, l’esercito italiano si assunse il compito di raggruppare i numerosi piccoli cimiteri disseminati sulle linee di guerra in pochi cimiteri centrali. Il trasferimento dei corpi avvenne negli anni tra il 1926 e il 1938. Nel Cimitero di Guerra confluirono i corpi dei caduti seppelliti nei cimiteri nei dintorni. Mentre i “tedeschi” erano trasportati in altri cimiteri, a Sorgenti arrivavano le salme dei caduti delle altre nazionalità. 1.259 soldati trovarono l’eterno riposo a Sorgenti.

    Chiese e abbazie
    Cappella di Santo Stefano
    Laces, Val Venosta

    La cappella di S. Stefano a Morter, considerata la Cappella Sistina della Val Venosta, risale all’anno 1487 ed è sicuramente una delle chiese più belle dell’Alto Adige. Anche se da fuori la chiesa appare semplice e modesta, gli splendidi affreschi all’interno affascinano chiunque è interessato all’arte o alla cultura.

    Aperto ogni venerdì e sabato dalle ore 14.30 alle 17.30 (aprile-fine ottobre).

    Arte e cultura
    9 Gebäude am Unteren Platz
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Die „Sperger-Hitt“ – Bp. 70 – Silberstraße 23 + 25

     

    Die Ursprünge dieses ausgedehnten Wohnhauses mit Wirtschaftstrakt reichen sicherlich in das ausgehende Mittelalter zurück. Freilich haben die diversen An- Um- Auf- und Zubauten den einstigen Charakter des ehemaligen Baukörpers arg zugesetzt, wobei sich aber insbesondere im Kellergeschoss ursprüngliche Bausubstanz erhalten hat. Am Zubau finden sich hingegen noch Wandmalereien wie z. B. eine Sonnenuhr und ein „Andreaskreuz“ mit der Jahreszahl 1734. Ebenso vielfältig wie dieses Anwesen selbst, waren zumindest ab dem urkundlich erfassbaren Zeitraum des 17. Jahrhunderts auch seine Bewohner. So besaßen um 1775 Simon Ebensperger, Walpurga Ortler, Maria Haid und Johannes Platzer dieses zinsfreie Eigentum an Wohn- und Ökonomiegebäude am Unteren–Platz. Die vier Parteien teilten sich die im Haus befindlichen vier Stuben, drei Küchen, acht Kammern und drei Keller zu gleichen Teilen. Zum Hauseigentum zählte auch der südseitig angrenzende Krautgarten in einer Größe von 62 Klafter (223 m²). Der Steuerkataster von 1814 offenbart uns, dass inzwischen Anton Ebensperger Inhaber einer ganzen Gebäudehälfte geworden war, während sich aber weitere vier Parteien mit der zweite Hälfte begnügen mussten. Diese Notstand Situation war im Prad des 19. Jahrhunderts allgegenwärtig und führte schließlich unter anderem zur dutzendweisen Auswanderung nach Amerika. Das geschichtsträchtige Haus wurde im vorigen Jahrhundert am 31. Oktober 1929 zum Geburtsort des vielbeachteten Künstlers Hans Ebensperger, worüber sich nähere Hinweise im Prader Dorfbuch von 1997 finden. Zu den diversen Bewohnern der geteilten „Ebensperger-Anteile“ zählte unter anderen auch Frau Helga Ebner/Ebensperger, sie unterhielt als Fotografin von 1971 bis 1998 im Kellerbereich ein Fotostudio mit Fotoladen. Im selben Zeitraum wurden sowohl die Außenfassaden als auch der Innenbereich vom Besitzer und Maurermeister Albrecht Ebensperger einer Totalsanierung unterzogen, sodass sich uns das Gebäude, mit Ausnahme der gleich gebliebenen Fensterreihung, heute völlig anders präsentiert.

    Arte e cultura
    4 Am Haus der Englischen Fräulein
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Das „Zoderer-Haus“ - Bp.103 – Silberstraße 55 + 57

         

    Dieses Haus beschließt in der Silberstraße als letztes die lange Gebäude-Reihe ab der Kreuzung „Plattergasse“  Richtung „Gånderegg“ und beeindruckt durch seine vorherrschende Frontfassade an einer Wegegabelung im Prader Oberdorf. Der Baukörper aus dem 17. Jahrhundert mit tonnengewölbtem Hausgang und Stube mit Leistentäfelung, beherbergte in seiner wechselvollen Geschichte ebenfalls diverse Geschlechter. So zum Beispiel ab 1810 die Familie Joseph Zoderer - Schützenmeister. Aus ihr stammten: Martin Zoderer – Kurat in Arzl/Imst, Joseph Zoderer – Gde. Vorsteher zu Prad, Johann Zoderer – Lehrer, Anton Zoderer – Photograph, Georg Zoderer – Kapuziner und Alois Zoderer – Stadtpfarrer in Vils. Wobei sich die zwei Letzteren im Revolutionsjahr 1848 große Verdienste erworben haben und mit dem goldenen Verdienstkreuz bzw. Ritterkreuz des „Franz-Joseph-Ordens“ ausgezeichnet wurden.  Die Feuer- und Futterbehausung, wie das Anwesen im Maria-Theresianischen Kataster von 1781 bezeichnet wird, war damals als zweigeteilter Besitz den „Englischen Frauen zu Meran“ Grundzins pflichtig und hatte demnach jährlich Roggen, Gerste und ein „Schnitthuhn“ zu reichen. Das Wirtschaftsgebäude, zusammen mit einem Obst- und Krautgarten, befand sich hier, im Gegensatz zu geschlossenen Anwesen, an der gegenüberliegenden Straßenseite. Als beim letzten Großbrand vom 20. auf den 21. September 1888, ausgehend von der Scheune des damaligen Sonnenwirtsgutes (heute Sprengelstützpunkt), 14 Häuser samt Wirtschaftsgebäuden eingeäschert und 42 Parteien obdachlos wurden, fand das Feuer hier an der Bauparzelle 103, seine letzte Nahrung.  Nach einem aufopferungsvollen Wiederaufbau, gaben sich in der Folge wiederholt verschiedene Bewohner die Klinke in die Hand, bis schließlich Heinrich Gander den Besitz erwarb und damit den ständigen Wechsel ein Ende setzte. Mit 1. Juni 1981 stellte das Landesdenkmalamt das Gebäude unter Schutz und in den Jahren 1995/96 wurde es vom heutigen Besitzer Remo Gander einer mustergültigen Restaurierung und Innensanierung unterzogen.

    Arte e cultura
    Castagneto a Schlosspichl
    Andriano, Strada del Vino
    A nord di Castel Wolfsthurn, lungo il sentiero escursionistico che da Andriano porta al maso Bittner, su un pendio pianeggiante chiamato Schlosspichl trovate un magnifico castagneto.
    I castagni di diverse etá che crescono sul verde prato, hanno un'aura particolare grazie al loro fogliame verde chiaro e fresco. Un'unica grande quercia  domina maestosa il castagneto, che grazie alla sua posizione è molto più caldo del bosco circostante e irradia vitalità attraverso i suoi raggianti colori.

    Un posto da amare! Un luogo che permette agli escursionisti di riposarsi e che é per i bambini un parco giochi naturale.   Dal castagneto un breve  sentiero conduce ad una piccola collina con una croce e diverse panchine, da dove si gode di un magnifico panorama su Andriano e la valle dell'Adige.
    Arte e cultura
    Lago di Braies
    Braies, Regione dolomitica 3 Cime
    In estate il lago di Braies brilla color smeraldo, in inverno è coperto da una coltre di ghiaccio e neve. Il lago é comunque punto di partenza per passeggiate, escursioni d'alpinismo, gite con le racchette di neve, ecc. in ogni stagione dell'anno. Anche gli appassionati del nordic walking amano passeggiare in questa zona. E coloro che amano le sfide a Braies possono misurare le proprie capacità in una delle tre palestre roccia.

    Arte e cultura
    Lago di Coldrano
    Laces, Val Venosta

    Rilassatevi nel idilliaco lago di Coldrano. Adulti si possono rilassarsi su area del ponte o bere un delizioso caffè mentre i bambini provano a pescare.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Kaserer Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Kaserer Bild”, che prende il nome dal vicino maso "Kaserer Hof", è un tradizionale luogo di pellegrinaggio a Collepietra. La cappella si trova direttamente sulla strada Riedl, sul crinale del monte Riedl, un'area che è uno degli insediamenti più antichi dell'Alto Adige. Nella sua forma attuale, la cappella neoromanica risale al 1871, con l'aggiunta della torretta sul crinale nel 1874.

    All'interno della cappella si trova un altare neogotico, realizzato con amore, con un'immagine della Madonna, la cosiddetta "Kaserer Mutter". Secondo la leggenda, questa immagine della Vergine Maria era originariamente appesa a un imponente larice che un tempo si trovava esattamente nel punto in cui oggi è costruita la cappella. Le storie e le leggende che circondano l'immagine e la costruzione della cappella raccontano la profonda fede e la convinzione della gente nel potere prodigioso della “Kaserer Mutter”.

    La cappella è stata recentemente ristrutturata ed è ora in ottime condizioni. Le sante messe vengono celebrate regolarmente nei mesi estivi, riportando in vita questo luogo speciale. 
    La chiesetta viene aperta solo in queste occasioni speciali. Altrimenti, può essere visitata solo dall'esterno.
    Tuttavia, vale sicuramente la pena visitarla, non solo per il suo significato religioso, ma anche per la posizione idilliaca e l'affascinante storia che circonda questa cappella.
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