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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Lago di Carezza
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    Nella vacanza in Alto Adige non può mancare una gita al più incantevole lago alpino delle Dolomiti, il Lago di Carezza!

    Il piccolo lago di montagna deve la sua fama all’acqua verde e limpida e allo splendido panorama con Catinaccio e Latemar che si specchiano in essa.

    Grazie alla sua natura fiabesca, il lago è parte di numerose leggende altoatesine, come quella della splendida ninfa, ed è stato d’ispirazione per molti scrittori e pittori famosi.

    Situato a 1.520 metri sul livello del mare, il Lago di Carezza è lungo 300 m e largo 140 m nel comune di Nova Levante nella Val d'Ega ed è un monumento naturale protetto. È alimentato da sorgenti sotterranee del Latemar e per questo motivo le sue dimensioni e la sua profondità dipendono fortemente dalla stagione e dalle condizioni meteorologiche - la massima profondità del Lago di Carezza è stata registrata a 22 m.

    Poiché il Lago di Carezza è un'area protetta, è vietato attraversare i recinti di protezione intorno al lago. Allo stesso modo, anche fare il bagno e nuotare in esso è severamente proibito.  

    Il Lago di Carezza è accessibile senza barriere. Al parcheggio del lago ci sono un totale di 4 posti auto riservati alle persone con disabilità. Al lago c'è un centro visitatori con bagni privi di barriere e un sottopassaggio senza barriere che porta al lago. Anche la piattaforma panoramica e la passeggiata circolare intorno al lago sono accessibili senza barriere. 

    Possibilità di ristoro offre il centro visitatori vicino al lago con due bistrot. Altri ristoranti e malghe si trovano nei dintorni.

    Il Lago di Carezza è accessibile tutto l'anno 24 ore su 24. Il centro visitatori con il suo sottopassaggio pedonale e i servizi igienici sono aperti tutti i giorni dalle 09.00 alle 18.00.

    Maggiori informazioni sul Lago di Carezza troverete qui: eggental.com/lagodicarezza

    Fortezze e castelli
    Lo scheletro di Castelvecchio
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    A un'ora di distanza da Siusi, sull´ampio pendio della montagna, sorgono le rovine di Castelvecchio, un tempo dimora del poeta bardo Oswald von Wolkenstein. A volte, allo scoccare della mezzanotte, si sentono provenire dal castello le note d'uno strumento a corde, accompagnate dal canto straziante d'una vergine, probabilmente vittima d'un incantesimo. Una sera tardi, alcuni pastori stavano sorvegliando le loro pecore intorno alle rovine, seduti proprio all'ingresso, raccontandosi ogni sorta di storia quando, improvvisamente, ebbero come l'impressione che qualcuno aprisse una delle finestre del castello. Allora, guardarono verso l'alto e videro una luce filtrare da un'apertura e una donna intenta a pettinare i suoi lunghi capelli. La sua testa non era come quella di chiunque altro, bensì era un teschio. I pastori, stupiti che la donna potesse avere dei capelli così belli, si spaventarono, fuggendo inorriditi quando la misteriosa creatura gettò su di loro pietre e sabbia. Si dice che lo scheletro sia stato, in vita, la moglie d'un cavaliere esiliato, costretta ad aggirarsi nel castello fino al ritorno del suo amato.

    Laghi, cascate
    Lago di Vernago
    Senales, Merano e dintorni

    Vernago - l’acqua sommerge una pianura


    In tarda estate, l’acqua verde smeraldo del lago, in cui si specchiano le cime, è un affascinante idillio. Si tratta, però, di un bacino artificiale, la cui creazione ha dato origine a molti cambiamenti nella valle. Circa 50 anni fa, l’acqua ha inondato una delle località paesaggisticamente più belle della Val Senales, distruggendo una superficie molto importante per l’agricoltura. Da Madonna di Senales, dopo avere superato un ripido gradino, la valle si allargava nell’“area più bella e pianeggiante”, “nei terreni fertili appartenenti al maso Spechtenhaus ”. I masi Oberörl e Unterörl e il loro Nuihaus, l’Obergamp e l’Untergamp, l’Oberleit e l’Unterleit con la chiesetta Leiter e lo Spechtenhaus vennero sommersi. Il cono di deiezione del rio di Vernago aveva bloccato il fondovalle verso l’esterno e, così, l’Azienda Energetica di Bolzano e Merano non tardò a presentare il progetto del bacino idrico. Dal 1948, la valle si trasformò in un grande cantiere, che dava lavoro a quasi 600 persone, la maggior parte proveniente dal Mezzogiorno. Nel 1964, la diga di sbarramento, con un’altezza di 64 m e una lunghezza di 480 m, venne terminata. Dietro ai 2,2 milioni di metri cubi di detriti, che sbarrano la valle, vengono raccolti fino a 43,8 milioni di metri cubi d’acqua. Gli effetti, per lo più negativi, della costruzione del lago artificiale sono stati immensi per l’intera valle: otto famiglie di contadini hanno dovuto cedere il posto alle acque e, in parte, lasciare la valle, non possedendo altra terra al di fuori di quella. Le ripercussioni sul bilancio idrico erano incalcolabili: dalla realizzazione del bacino, il rio di Mastaun e quello di Pinalto sono quasi asciutti, poiché l’acqua condotta al lago viene attinta tra i 1700 e i 1800 m d’altitudine, esaurendo così numerose sorgenti. Quasi tutto l’anno, nel rio Senales scorre solo acqua residua, mentre quella del lago scende in Val di Fosse attraverso una galleria di 5,8 km.
    Nei pressi del maso Casera di Dentro tale galleria attraversa la valle in superficie e, per altri 8,5 km, il Gruppo di Tessa fino al Monte Sole di Naturno, prima che una condotta forzata di 2 km e 1040 m di dislivello faccia confluire l’acqua alla centrale elettrica di Naturno-Compaccio. Neppure le gallerie di Monte Sole in Val Senales sono rimaste immuni da conseguenze: quasi tutti i masi locali hanno avuto difficoltà di approvvigionamento idrico e talvolta le sorgenti si sono esaurite completamente. Nella migliore delle ipotesi, i risarcimenti o il riscatto di terreni e corsi d’acqua sono stati versati solo parzialmente e con un notevole ritardo. Pensando ai milioni di chilowattore che, ogni anno, vengono prodotti con l’acqua della valle, non si può negare una certa “ingiustizia sociale”. In tarda primavera, quando il livello del lago scende al minimo, svetta al cielo il campanile dell’antica chiesa Leiter, costruita nel 1727 e consacrata a San Giovani Nepomuceno, il cui pregiato allestimento, tra cui un altare del Monastero certosino Monte degli Angeli, fu messo in salvo. Solo nel 1997, su iniziativa della popolazione e con l’appoggio dell’Azienda Energetica, venne edificata l’odierna chiesa Leiter, in cui vengono conservate queste perle artistiche. Oggi, il placido borgo presenta alcuni masi, hotel e pensioni lungo la riva del lago, sulle cui terrazze in estate è possibile godersi il sole fino a tarda sera. Sopra la località svettano i tre edifici scuri dell’imponente Maso Tisa, che viene menzionato già in alcuni documenti del 1306, un tempo proprietà dell’Abbazia di Stams. Fino alla metà degli anni ‘50, i portatori di provviste (Jochträger) oltrepassavano questo maso diretti al Rifugio Similaun, quando salivano in direzione del Giogo Basso. Vernago è davvero affollato solo una volta all’anno, quando migliaia di pecore vengono riportate a valle attraverso il Giogo Basso dai loro pascoli in Valle Ötztal.

    Laghi, cascate
    Laghetto Bruggen
    Verano, Merano e dintorni

    L’incantevole stagno Bruggen sito lungo il sentiero n. 16 sotto la malga Leadner offre agli stanchi escursionisti l’occasione per un rinfrescante pediluvio e una pace assoluta.

    Rane, rospi e libellule ha qui il loro habitat ideale. Panchine disposte lungo le sue rive invitano al riposo e offrono la possibilità di godersi la vista sul Monte Ivigna.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terrra Collepietra
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Le piramidi di terra sono un fenomeno unico dell’erosione terrena. Il percorso circolare di ca. 2 ore di cammino inizia nella parte alta del paese di Collepietra di fronte alla cappella Weißesbild. Dietro al fienile si scende da un prato leggermente ripido fino a giungere ad uno stretto sentiero che passa tra boschi, prati e le cosidette murene direttamente sotto le piramidi. Si prosegue fino al maso Raffeiner e sulla strada asfaltata al maso Heigler, prima del quale sale il sentiero n. 2 che passa davanti al maso Dosser per arrivare alla strada principale ed il Dosser Kreuz. Scendendo un breve tratto ripido si arriva sulla piattaforma da dove si possono ammirare le piramidi di terra dall'alto. Seguendo il sentiero n. 2 e attraversando la gola Katzenbach si ritorna a Collepietra.

    Luoghi da vedere
    Sorgenti delle steghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Sorgenti delle streghe: all'insegna dell'avventura con la strega Curadina passando le sorgenti sulfuree

    Laghi, cascate
    Laghetto Kamper
    Avelengo, Merano e dintorni

    Il laghetto Kamper si trova lungo il sentiero n. 2 (da Avelengo paese in direzione malga Wurzer Alm).

    Fortezze e castelli
    Rudere Greifenstein - Castel del Porco
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Come un nido d'aquila i fragili resti delle mura della rovina Greifenstein - anche chiamato Castel del Porco - abbracciano la rosseggiante roccia di porfiria. Documentata per la prima volta nel 1159 e distrutta più volte a causa di incendi o battaglie, successivamente ricostruite. Secondo una leggenda famosa le rovine ricevettero un secondo nome: Castel del Porco. 

    Le rovine sono raggiungibili facilmente da Cologna a San Genesio: parcheggiate davanti al ristorante Noafer e camminate per 15 miunuti verso le rovine. 

    La leggenda del Castel del Porco

    Tanto tempo fa il principe Federico “dalla tasca vuota”, assediava con il suo esercito il castello Greifenstein.

    Lui arrivò fino alla porta del castello, però questa era protetta molto bene e gli abitanti difendevano il castello Greifenstein con tutti i mezzi.

    Il principe non poteva conquistare il castello. Allora rifletté sul da farsi. Egli decise di prendere per fame gli abitanti del castello. E così successe. Nessuno poteva lasciare la fortezza per la  paura  di essere ucciso. L’assedio durava da parecchie settimane e i viveri nel castello stavano per finire.

    Il principe di Greifenstein decise allora di buttare il suo ultimo maiale dalle mura del castello all’accampamento dei suoi nemici. Egli sperava di far credere ai cavalieri nemici che ci fossero scorte di viveri in abbondanza.Quando i paggi e il castellano apparvero sulla mura del castello, Federico “dalla tasca vuota” credette che loro gli volessero consegnare il castello.

    Però che cosa successe?

    Gli abitanti gettarono il loro ultimo maiale nell’accampamento nemico. Di conseguenza il principe Federico credette che i Greifensteiner avessero ancora molti viveri e diede ai suoi cavalieri l’ordine di andarsene.

    Grazie a questa furbizia il castello e i suoi abitanti furono salvi.

    Da quel giorno il castello Greifenstein viene anche chiamato “castel del porco.”

     

     

     

    Luoghi da vedere
    Cappella Weißesbild
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Questa chiesetta si trova a circa 10 minuti di cammino dal centro del paese nella parte alta di Collepietra. La costruzione semplice della cappella fu eretta nel 1797 presumilmente come ringraziamento alla Madonna per la vittoria in una battaglia contro i francesi. A fianco si trova la particolare colonna (Bildstock) "Weißes Bild" costruita nel 1523.

    Laghi, cascate
    Laghetto Sulfner
    Avelengo, Merano e dintorni

    Il laghetto Sulfner a S. Caterina fu costruito molti anni fa’ come bacino artificiale di raccolta dell’acqua per irrigare i prati siti più a valle. Nel corso del tempo molti animali e numerose specie di piante hanno trovato qui un habitat ideale.

    In estate lo stagno si mostra dal suo lato più bello. Bianche ninfee ricoprono lo specchio d’acqua, sulle rive cresco l’erba rana, l’equiseto palustre, il giaggiolo palustre e diversi tipi di giunchi. Lungo il terrapieno che lo delimita, tra abeti rossi e larici crescono i rododendri che fioriscono in giugno. In primavera si possono osservare nuotare i girini e le ranocchie, mentre nell’aria volteggiano le libellule.

    Il laghetto Sulfner è raggiungibile in un escursione facile da S. Caterina.

    Luoghi da vedere
    Panche delle streghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Panche delle streghe Il posto di riposo delle streghe dello Sciliar sulla Bullaccia è un posto leggendario, nel vero senso della parola. Le cosidette panche delle streghe sono due enormi massi di porfido situati sul lato occidentale di questo bastione. La loro posizione fa supporre, in quel punto, l'individuazione di un luogo di culto dedicato al dio Sole, che al tramonto illumina l'Alpe.

    Chiese e abbazie
    San Pietro sul Colle
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Su una piccola collina, in posizione soleggiata, si trova l'insediamento di San Pietro sul colle. La collina è un importante luogo storico. Qui si trovano gli inizi di Fiè allo Sciliar e dell'intera regione dello Sciliar. Le persone si stabilirono qui molte migliaia di anni prima di Cristo. Oggi, la cappella di San Pietro sul colle si distingue un po' nel verde. Sopra la porta si vedono le chiavi incrociate di San Pietro e, accanto, gli stemmi delle famiglie Thun e Firmian: sono di Regina von Thun e Katharina di Firmian, le due mogli di Leonardo il Vecchio di Fiè. L’altare alato del XVI secolo è esposto nel Museo parrocchiale di Fiè. Le decorazioni pittoriche in stile rinascimentale sono del ‘600.

    Un bel posto per una piacevole passeggiata direttamente a Fiè allo Sciliar. Diversi posti a sedere creano un'atmosfera rilassata e invitano a soffermarsi. Lungo il percorso circolare si trova anche un piccolo parco giochi per bambini e una statua. Ogni tanto ci sono delle capre che si avvicinano al Colle San Pietro e creano una bella compagnia. In estate è possibile partecipare a una visita guidata per vedere la chiesa di San Pietro dall'interno.

    Luoghi da vedere
    Mostra all'aperto a Pstosser Bühel
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Breve escursione o piacevole passeggiata intorno al Pstosser Bühel nelle immediate vicinanze del centro di Collepietra.

    Una mostra all'aperto con 10 pannelli con immagini su temi astronomici è stata installata lungo il sentiero intorno al Pstosser Bühl [2B].
    Con l'attuale mostra (dal maggio 2022), il visitatore si immerge nelle profondità dell'universo. "Fly to the universe" mostra la fotografia deep-sky partendo dall'Osservatorio Max Valier fino agli angoli più lontani dell'universo. I fotografi di questa mostra sono Stephanie Wolters, Brigitte Lintner e Dieter Seiwald dell'associazione di astrofili "Max Valier".

    Un ulteriore punto forte di questa breve passeggiata è un cinema di montagna con la più bella vista sul Renon, la Valle Isarco, l'Alpe di Siusi, lo Sciliar e il Catinaccio.
    Laghi, cascate
    Pattinare sul Laghetto di Fiè
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il Laghetto di Fiè, durante la stagione invernale, è il punto di raccolta di coloro che amano pattinare. Questo luogo idilliaco e unico alle pendici dello Sciliar, è amato anche d’inverno. Qui, gli amanti della natura possono dedicarsi al pattinaggio, luogo ideale per fare le proprie piroette, in tutta tranquillità.

    Luoghi da vedere
    Cappella Kasererbild
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    La chiesetta "Kaserer Bild" è una cappella neogotica ed è stata costruita nel 1871. La piccola torre con un'unica campana è stata aggiunta tre anni dopo. La cappella fa parte del maso "Oberkaserer" dal quale la piccola chiesetta ha preso il suo nome. I due masi "Kaserer" sono tra i più antichi di Collepietra ed il loro proprietario è il custode del "Kaserer Bild". La cappella è un frequentato posto di pellegrinaggio.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Caterina
    Avelengo, Merano e dintorni

    La piccola chiesetta romanica del XIII secolo è dotata di un’abside in stile gotico, all’interno si trovano preziosi affreschi ben conservati (ammirabile solo attraverso un foro praticato nel portone d’ingresso). L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Stupenda vista panoramica su Merano.

    La storia

    Come molti altri edifici sacrali sulle montagne del meranese anche la Chiesetta di Santa Caterina ad Avelengo venne costruita sopra un precedente luogo di culto pagano. Una prima chiesa fu distrutta dalle fiamme nel 1202.

    Di questa prima costruzione sono conservati ancora i muri perimetrali della navata. Nel 1251 venne consacrata una nuova costruzione romanica che nel 1452 fu ristrutturata e rinnovata.

    L’ornamento più prezioso della chiesetta è l’altare tardogotico. Al centro di esso si trovano le statue in legno di Santa Caterina, al centro, e San Giovanni Battista e Santa Maddalena ai lati.

    La leggenda

    Secondo una leggenda gli abitanti del luogo decisero di fare erigere la chiesetta di Santa Caterina e quella di Lafenn da due giganti che però a disposizione avevano un solo martello. Nacque un litigio e il gigante di Lafenn cerca di colpire il suo avversario con un sasso che manca il bersaglio. Il macigno, che si conficcò nel terreno vicino alla chiesetta, è ancor oggi visibile.

    Luoghi da vedere
    Karlotten Kofel
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Nei pressi di Siusi allo Sciliar si trova un posticino immerso nel silenzio e affacciato su un panorama mozzafiato: il Karlotten Kofel. Dal punto più alto di questo poggio di lava vulcanica ai piedi di una parete di roccia porfirea rossa brillante, è possibile abbracciare con lo sguardo non solo l'imponente massiccio dello Sciliar, ma anche i campanili di ben sette chiese! Per via delle proprietà termiche della roccia lavica e della posizione particolarmente soleggiata, il colle è ricoperto da una vegetazione spiccatamente mediterranea.
    Laghi, cascate
    Laghetto Superiore
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Pescare al Laghetto Superiore: Chi si trova a Fiè allo Sciliar e ama la pesca è nel posto giusto al momento giusto. Trote, carpe e salmerini, perché non provarci?

    È possibile acquistare il biglietto giornaliero (prezzo 22,00€) direttamente al parcheggio del Laghetto di Fiè; per il Laghetto Superiore non è necessaria la licenza per pescare.

    Il periodo di pescare é da aprile fino a ottobre.

    Laghi, cascate
    Lago di Vernago - allenamento ad alta quota
    Senales, Merano e dintorni

    Kanu & Kajak: Allenamento ad alta quota sul lago di Vernago

    Il lago fra i Tremila si contraddistingue soprattutto d’estate per la sua straordinaria colorazione verde smeraldo, provocata dalla levigatura glaciale nell’acqua.

    Non è un caso che sul lago di Vernago si allenino già da anni le nazionali sportive. Un nostro gradito ospite è ad esempio Antonio Rossi, canoista tre volte campione olimpico e più volte campione mondiale. Con la sua posizione a 1700 m s.l.m e piste di canottaggio segnate e di diverse lunghezze, il lago offre le condizioni ideali per un allenamento ad alta quota.
    Il motivo per cui l’allenamento ad alta quota è efficace nel migliorare le prestazioniè presto detto: l’organismo è costretto ad adattarsi alla minore concentrazione di ossigeno nell’aria tipica dell’elevata altitudine. Ne sono interessati in primo luogo la respirazione, il sistema cardiovascolare e il sangue.

    Luoghi da vedere
    Maso Campitello - Steger
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Documentato per la prima volta nel 1180, fu utilizzato dal 1600 come luogo di villeggiatura dei monaci agostiniani del convento Muri Gries. Intorno alla chiesetta di Santa Maddalena sono raccolti la casa padronale di un tempo, la casa vescovile, il "Stegerhof" con i suoi fabbricati rurali e l'attuale residenza estiva dei monaci benedettini di Muri Gries.

     

    Cosa offre il maso oggi?

     

    La scuola di fattoria
    Il nostro casale è una fattoria didattica certificata. Offriamo a gruppi di ogni età (soprattutto a classi scolastiche) visite della fattoria e corsi di formazione della durata di 3 ore ma anche fino a più giornate.


    La cucina tipica

    Accogliamo i nostri ospiti nella grande "Stube" rivestita del legno originale, offrendo prodotti di altissima qualità provenienti direttamente dai nostri campi e dalla stalla del casale.

    Produciamo noi stessi anche il pane fresco nel nostro forno contadino e servizio catering.

    Lavorazione della propria lana
    Usiamo una parte della lana delle nostre pecore per lavorarla ed infeltrirla noi stessi.

    La gamma spazia dai giocattoli per bambini a comode pantofole, dai tradizionali cappelli a sculture di feltro. Offriamo sia corsi di infeltritura sia articoli già completati.

     

    Luoghi da vedere
    Il sentiero di San Martino
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Questo sentiero circolare di circa 3 km è un percorso meditativo realizzato con particolare attenzione ai bambini, alla natura e alla semplicità.

    I visitatori, specialmente bambini, devono avere la possibilità di sperimentare, in questa stupenda e tranquilla cornice naturale, il creato e il suo Creatore con il Suo messaggio all’umanità.La strutturazione del sentiero vuole favorire la crescita dello spirito di comunità ed invita a sperimentare, pregare, cantare, parlare, mangiare … insieme.

    Il famoso san Martino è il patrono di Cologna e per questo il leitmotiv di questo sentiero si ispira alla sua vita e al suo insegnamento.
    Questo sentiero può aiutare ciascuno a vivere un po’ di più come San Martino!

    Con l’aiuto di impronte, una sdraio di pietra, un labirinto, un Padre Nostro scolpito nella roccia, un punto panoramico mozzafi ato e molto altro, bambini ed adulti possono conoscere e comprendere un po’ meglio la vita di San Martino e magari anche la propria.È bello utilizzare tutti i sensi per comprendere questo stupendo messaggio!

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    La chiesetta di San Valentino campeggia tra verdi prati in fiore sopra il paese di Siusi e offre una vista spettacolare sul massiccio dello Sciliar. Eretta nel XII secolo, presenta affreschi ben conservati di indiscutibile interesse storico-artistico.
    Laghi, cascate
    Cascata Moassl Val di Vizze
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    La cascata Moassl è una zona ricreativa naturale nel fondovalle della Val di Vizze presso Vipiteno. L'aria fresca e la pace alla fine della Val di Vizze rendono il luogo di riposo intorno alla cascata di Moassl un luogo speciale di forza nel mezzo di una natura bellissima. 

    L'uscita delicata del ruscello di montagna offre un impianto Kneipp naturale: toglietevi le scarpe e dopo una lunga escursione rinfrescatevi nell'acqua fresca e rinvigorente del piccolo ruscello, potrete riscaldare i piedi nell'erba verde e rigogliosa. Le panchine invitano a soffermarsi e il paesaggio boschivo offre opportunità ideali per i giochi avventurosi. Ricaricate nuova energia! 

    Fortezze e castelli
    Municipio di Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Il municipio della città di Vipiteno è un vero gioiello dei palazzi civici del Tirolo. Fu costruito negli anni 1468 - 1473, il particolare "erker" ad angolo fu introdotto nel 1524 nel corso di una ristrutturazione. La sala del consiglio in stile gotico, con le sue pareti rivestite in legno e il soffitto con travi a vista, è considerata la più bella di tutto il Tirolo. Gli ampi spazi aperti del municipio furono utilizzati più volte in passato per degli importanti incontri: nel 1525 si riunì il consiglio di emergenza durante la rivolta dei contadini, dal XIV al XVII secolo si tennero diverse riunioni del Parlamento del Tirolo e furono ricevuti i membri della famiglia imperiale (Massimiliano I d'Asburgo, Filippo II di Spagna , Ferdinando II d'Austria, Maria Teresa d'Austria, etc.).  

    Nell‘atrio, dove si aprono le finestre ad arco sulla parete sud, sono esposti i vari oggetti del museo sulla storia locale. Il municipio è collegato tramite un ampio cortile interno ad una sala civica intitolata a Vigil Raber, il primo editore teatrale dell'area di lingua tedesca.

    Nel cortile, alla fine della galleria al piano terra, ci sono reperti di storia dell’insediamento romano. Una copia della Stele del Dio Mitra testimonia il famoso culto misterico che veniva praticato da molti soldati romani. La pietra miliare adiacente (del 200 d.C.) testimonia l‘ampliamento della strada romana lungo la linea del Brennero sotto Settimio Severo.

    La sala storica e il cortile interno sono visitabili durante gli orari di apertura del Municipio. 

    Chiese e abbazie
    Il toro di San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un'intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l'anello di un'enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nella chiesa di San Valentino. Ancora oggi, questa campana, che in passato è stata molto odiata e temuta dalle streghe poiché il suo rintocco scacciava il brutto tempo, viene chiamata "Il toro di San Valentino". Tutti, a Lazfons, nell'area est dell'alta Valle Isarco, conoscono questa leggenda: in tempi remoti, si fece strada la volontà di portare da San Paolo a Castelrotto una campana di straordinaria bellezza e dalle eccezionali dimensioni. Nonostante 40 forti coppie di buoi fossero impegnate nel tentativo di spostarla, questa era inamovibile e d'un tratto iniziò a parlare e disse: Mi chiamo Maria Anna, governo il tempo, allontanando le intemperie, e intendo restare a San Paolo. E ancora oggi, infatti, la si può trovare là!

    Fortezze e castelli
    Mortner Gufl
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Il Mortner Gufl si trova sull'antico sentiero di Collepietra, che all'epoca collegava Collepietra con Cardano e Bolzano.  A circa 500 m dal maso Mortner, in direzione di Cardano, si trova un ampio piazzale pianeggiante su cui pende una spessa lastra di pietra, come a proteggere il piccolo luogo. Si dice che un eremita, il Mortner Hias, abbia vissuto qui durante la Prima Guerra Mondiale. In questa dimora naturale ha persino allestito un forno agricolo e l'ha murata. Qui l'eremita intrecciava cesti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questo luogo fu utilizzato come rifugio antiaereo per gli abitanti del vicino maso Mortner. Alcuni resti del muro possono essere scoperti e ammirati ancora oggi.
    Nel 1951, inoltre, si dice che in questo luogo speciale ci sia stata un'apparizione della Vergine Maria.
    Una targa descrittiva sul posto racconta questi avvenimenti straordinari al Mortner Gufl.
    Percorso:
    Dal parcheggio del Cafè Christl, passate davanti al negozio di alimentari Resch Market lungo il sentiero [2] / Sentiero dei Cavalieri. Proseguite lungo il Sentiero dei Cavalieri passando per il maso Ebenhof fino a raggiungere la deviazione per il maso Mortner. Qui si percorre un breve tratto in direzione maso Mortner e poi si gira subito a sinistra per Mortner Gufl.
    Il ritorno avviene attraverso lo stesso percorso.
    Luoghi da vedere
    Peststöcklein
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Il Peststöcklein di Collepietra si trova direttamente sulla vecchia strada che porta da Collepietra a Bolzano, a circa 2 km da Collepietra (25 minuti a piedi). Si tratta di un tabernacolo con tetto a scandole del secondo quarto del XV secolo. Le immagini nelle 4 nicchie ad arco a sesto ribassato mostrano il gruppo della crocifissione sul davanti, l'Annunciazione di Maria con un San Vescovo a sinistra e San Cristoforo a destra. Gli affreschi sono stati restaurati diversi anni fa.
    Luoghi da vedere
    La Veduta del Re nel bosco di Laranza
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ogni favola che si rispetti si svolge in un bosco misterioso e il bosco di Laranza tra Siusi e Telfen pare esserne la materializzazione nel mondo reale. Il sentiero che lo attraversa dona pace, rigenera le energie e invita alla meditazione. La collina su cui si estende era abitata già ai tempi di Ötzi, l' Uomo dal ghiaccio, come dimostrano i resti conservatisi fino ad oggi del castelliere di Gschlier e del rogo votivo precristiano di Rungger Egg. Il sentiero circolare si addentra nel rado bosco di conifere fino a raggiungere la Veduta del Re, un magnifico punto panoramico. Poco prima dei masi di Lanzin, un secondo sentiero circolare si diparte dal primo diretto verso il Katzenloch-Bühl, un belvedere altrettanto splendido.
    Luoghi da vedere
    Sentiero del Castagno / Tappa 5
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni
    Questo tratto del Sentiero del Castagno porta dal Castel Roncolo nella città di Bolzano attraverso i vigneti soleggiati, passando per le bellissime aziende tenute, lungo i pendii fino agli imponenti castagni di Cologna/Glaning e oltre la bassa montagna sopra la Val d'Adige fino a Terlano e Vilpiano.

    Lunghezza del tracciato: 27,5 km
    Salita: 1.446 m
    Discesa: 1.511 m
    Percorrenza media: 9:40 h

    Percorso:
    L'escursione inizia dal parcheggio o dalla fermata dell'autobus sotto il castel Roncolo. Da lì si cammina su un ponte e si gira a sinistra, passando accanto a giardini di lotti, fino a raggiungere la stazione a valle della funivia di San Genesio (attualmente chiusa). Proseguite sul sentiero n. 2, che conduce molto ripidamente sulla strada di accesso alle rovine del castel Rafenstein, passate davanti al maso Sandner e dopo circa 80 m svoltate sul sentiero n. 1 B. Il sentiero porta alla strada di accesso alla fattoria sopra la chiesetta di S. Giacomo.
    Il sentiero 1A conduce in modo moderatamente ripido sopra S. Giorgio. Ora seguite la stretta strada di accesso alla fattoria a destra e dopo circa 100 m il sentiero escursionistico 5 A si dirama a sinistra in direzione di “Fagenbach” e raggiungete il maso “Winterle”. Ora seguite il sentiero n. 5, attraversate la strada di campagna e salite un tratto più ripido fino la strada di Cologna. Poi si prosegue fino all'incrocio con il sentiero n. 9. In pochi minuti si raggiunge la chiesetta di S. Martino.
    Da Cologna si cammina ora in direzione ovest, si dirama a destra (n. 11), si attraversa il torrente “Mauritius” e da lì si scende di nuovo sulla strada asfaltata. Sopra la locanda Noafer, seguire il sentiero n. 9 fino al maso “Schmalz” e poi seguire il sentiero a sinistra. Dopo un'altra breve salita, si raggiunge di nuovo la strada principale e la si segue in salita per un breve tratto fino alla fattoria "Moar in Rumsein". Poi seguire il sentiero n. 9 e dopo circa 200 m di discesa, sempre seguendo la strada asfaltata di accesso alla fattoria, girare a destra e scendere per alcuni tornanti fino a un ponte. Poi si arriva al maso “Lanzoner”. Seguire la strada a sinistra per circa 500 m fino a raggiungere la fattoria “Wegscheider”. Il sentiero ora conduce prima a destra a un serbatoio d'acqua recintato, poi brevemente in salita fino a un sentiero sulla sinistra (indicazione Terlano). Seguire il cartello n. 8 B in direzione di Frassineto. Poi girare a sinistra sul sentiero n. 4 A in direzione ovest fino a raggiungere la strada per Meltina.

    Nota: se non volete scendere a Terlano, potete scegliere qui il sentiero n. 4 A in direzione ovest fino a "Ober-Tschirggl", che poi continua fino a Vilpiano.

    Ora inizia la discesa verso Terlano. Seguite la strada di Meltina a sinistra e poi il sentiero n. 4 a destra. Passato il podere “Liebeneich” dei conti di “Enzenberg”, il sentiero prosegue a sinistra verso il podere “Köstenholz” e raggiungete il centro di Terlano.
    L'ultimo tratto del Sentiero del Castagno conduce ora dal centro di Terlano a Vilpiano. Dalla chiesa parrocchiale di Terlano, seguire il vicolo della chiesa sulla destra e girare a sinistra fino alle vecchie miniere sulla “Silberleiten” (n. 4A). Si supera rapidamente il dislivello e poi si cerca il segnavia n. 1 A, che prosegue a sinistra in direzione ovest. Ora si cammina lungo la strada da “Vorberg” fino a raggiungere il maso “Scholer”. Da lì, seguire il sentiero n. 1 A per un breve tratto e girare a sinistra sul sentiero n. 1. Questo porta a un bivio, dove si può prendere la ripida discesa a sinistra fino alla scuola provinciale dei vigili del fuoco (solo per escursionisti esperti) o prendere il facile sentiero n. 1 fino alla stazione a valle della funivia di Vilpiano. Entrambi i percorsi ti portano al centro di Vilpiano.

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