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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    Stazioni della Drava
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Dalla sua sorgente a Dobbiaco fino alla sua confluenza con il Danubio il fiume Drava percorre 750 chilometri. Le sue dimensioni sono state ricreate in miniatura lungo la pista ciclabile che conduce alla sorgente del fiume Drava: 1 metro di sentiero corrisponde a 1,4 chilometri di lunghezza effettiva del fiume. Dopo 15 minuti si arriva alla fonte del fiume Drava.

    Maggiori informazioni Tesori d’acqua di Dobbiaco

     

    Arte e cultura
    Laghetto Kamper
    Avelengo, Merano e dintorni

    Il laghetto Kamper si trova lungo il sentiero n. 2 (da Avelengo paese in direzione malga Wurzer Alm).

    Arte e cultura
    Piramidi di terrra Collepietra
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Le imponenti formazioni di Collepietra sono una vera meraviglia della natura e raccontano una storia millenaria. La loro formazione risale all'ultima era glaciale: quando i ghiacciai si sono sciolti, hanno lasciato dietro di sé enormi quantità di materiale morenico - una miscela di argilla, sabbia e pietre. Nel corso dei millenni, la pioggia ha eroso questo materiale, ma in alcuni punti ha formato coni di argilla con pietre protettive in cima. Questi “cappelli” proteggono i coni di terra sottostanti dall'erosione, dando alle piramidi di terra la loro forma unica.

    Le loro esili formazioni, spesso coronate da imponenti massi, si ergono dal fondovalle e sembrano quasi irreali, come se provenissero da un altro mondo.
    L'escursione alle piramidi di terra attraversa boschi e prati pittoreschi e persino una gola. Che siate in giro da soli o con la famiglia, questo luogo è affascinante e stimolante.

    Il momento migliore per esplorare le piramidi di terra è la mattina presto o il tardo pomeriggio, quando la luce fa risaltare le forme bizzarre in modo particolarmente impressionante.
    Arte e cultura
    Vecchio tiglio-monumento naturale ad Aica
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Vicino alle mura del cimitero, che circondano la chiesa di San Nicolò, cresce un vecchio tiglio. L’albero esalta questo posto idillico, perché la sua altezza è di 22 m, la circonferenza del tronco è di 6,25 m ed il diametro della cima misura 17 m. L’età dell’albero purtroppo non è più definibile, perché il tronco è spezzato, si deduce che abbia alcune centinaia d’anni. È tenuto unito con dei pilastri di ferro.

    Arte e cultura
    Patrimonio naturale Pozze di Tablà / Tablander Lacken
    Parcines, Merano e dintorni
    I laghetti “Tablander Lacken” sono due laghi di alta montagna nel Parco Naturale Gruppo di Tessa e si trovano sotto il giogo “l'Halsljoch” a circa 2.650 m s.l.m. Sono vicini ai laghi di Sopranes e sono circondati dalle cime “Tschigat”, “Lazinser Rötelspitz”, “Plattenspitz” e “Stacklwand”.

    Il toponimo “Tabland” si riferisce alla piccola frazione di Tablà a Parcines. Il nome “Lacke” deriva dal dialetto altoatesino - in Alto Adige, i piccoli laghi sono generalmente chiamati "Lacke". 

    Il grande lago è lungo 160 m, largo 90 m e profondo circa 8 m. Il piccolo lago è lungo 50 m e largo 40 m. Entrambi si trovano in un bacino poco profondo formato da ghiacciai dell'era glaciale. L'acqua dei “Tablander Lacken” proviene dai pendii delle cime circostanti e scorre sottoterra nel rio Zielbach nella valle Zieltal di Parcines. 

    I laghi di montagna solitari possono essere raggiunti attraverso impegnative escursioni in alta montagna nel Parco Naturale Gruppo di Tessa.

    (fonte: Ewald Lassnig - Dorfbuch Partschins)
    Arte e cultura
    Lago di Mezzo
    Renon, Bolzano e dintorni

    Da Costalovara si prende il sentiero 12 fino al biotopo de lago di Mezzo. Nonostante la scarsità di acqua, a Renon si trovano diversi laghi, stagni e paludi. Le zone umide protette albergano una grande varietà di piante e animali. Questi biotopi, immersi in paesaggi incantevoli e tranquilli, sono meta di escursioni per gli amanti della natura. Il lago di Mezzo è circondato da un bosco di pini silvestri con vista sulle Dolomiti. Qui l'unico suono percettibile è il batter d'ali delle libellule e degli altri insetti che popolano l'area.

    Arte e cultura
    Lago di Covelano
    Silandro, Val Venosta

    Il lago di montagna di Covelano si trova in posizioni idillica nel Parco Nazionale dello Stelvio, sopra la cava di marmo di Covelano e ai piedi della croda Jenne.

    Punto di ristoro: Malga di Covelano, Osteria Haslhof

    Arte e cultura
    Laghetto Bruggen
    Verano, Merano e dintorni

    L’incantevole stagno Bruggen sito lungo il sentiero n. 16 sotto la malga Leadner offre agli stanchi escursionisti l’occasione per un rinfrescante pediluvio e una pace assoluta.

    Rane, rospi e libellule ha qui il loro habitat ideale. Panchine disposte lungo le sue rive invitano al riposo e offrono la possibilità di godersi la vista sul Monte Ivigna.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Maria in Colle
    Laces, Val Venosta

    Nel 1992 nella chiesa di "Santa Maria in Colle" durante alcuni interventi di restauro della sovrintendenza dei beni culturali, è stato ritrovato il Menhir di Laces (3.300-2.200 a.C.).
    Lo stelo di pregiatissimo marmo venostano costituiva la superficie d'appoggio della mensa dell'altare. Di questo blocco marmoreo alto 107 cm, largo 77 cm e dello spessore di 12 cm mancano la parte superiore e quella inferiore come pure alcune parti della spalla sinistra. Originariamente era probabilmente collocato sul colle, nell'area in cui oggi sorge la chiesa e quindi visibile da lontano. Oltre ai tratti iconografici comuni a tutte le steli del gruppo della Val d'Adige come cinturoni a festoni, asce, pugnali, clave, archi, diversi elementi di decoro e mantello frangiato, troviamo anche caratteristiche che appartengono al gruppo Lombardo della Val Camonica e della Valtellina come il sole, cervi e una figura maschile stilizzata. Il Menhir di Laces è dunque la prova dell'esistenza di un collegamento plurimillenario della Val Venosta e della Val d'Adige con le Valli della Lombardia nordorientale. I Menhir figurativi riproducono un mondo ideologico-religioso al cui centro si trovano antenati mitizzati ed eroi. Vi ritroviamo anche l'inizio di una differenziazione sociale secondo posizione e ruolo provocato dalla nascente ricchezza collegata alla produzione del rame.


    Arte e cultura
    Monumento Luis Trenker
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Sull'omonima passeggiata una statua ricorda "Bera Luis", il figlio piú celebre della Val Gardena, attore, regista e scrittore, ma soptratutto appassionato scalatore che ha trasmesso a molti il suo amore per la montagna.

    Luis Trenker nacque a Ortisei il 4 ottobre 1892 e morì a Bolzano il 12 aprile 1990, all'età di 97 anni. È stato sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Ortisei.
    Già durante il periodo scolastico lavorò come guida alpina e maestro di sci. Studiò architettura a Vienna e Graz e aprì uno studio di architettura a Bolzano, che dovette chiudere poco tempo dopo perché la sua laurea non era riconosciuta in Italia. Per questo lavorò come artista dal 1927 al 1940 a Berlino.

    Il suo primo contatto con il cinema avvenne nel 1921, quando fu assunto come guida alpina per il film "Berg des Schicksals" (Il monte del destino). Quando il regista si rese conto che l'attore principale non era in grado di scalare, Trenker assunse il ruolo di protagonista. Seguirono altri film in rapida successione, inizialmente come attore, poi anche come regista e sceneggiatore. Non solo film di montagna, ma anche film d'avventura, commedie, thriller e film storici.
    Oltre ai suoi film, Luis Trenker pubblicò anche una serie di romanzi, articoli e resoconti delle sue esperienze.
    Negli ultimi anni della sua vita, Trenker si è anche battuto per la protezione dell'ambiente e la conservazione della natura.

    I film più conosciuti sono:
    Der Kampf ums Matterhorn (1928)
    Montagne in fiamme(1931)
    Il grande agguato (1932)
    Il figliuol prodigo (1934)
    La grande conquista (1938)
    Monte Miracolo (1943)

    Arte e cultura
    Piramidi di terra Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    Le piramidi di terra del Renon sono le più alte e suggestive d’Europa: si tratta di gioielli naturali formatisi nelle vallate in seguito all’erosione delle rocce moreniche di origine glaciale. Il terreno, qui, risulta compatto allo stato secco, ma a contatto con la pioggia si trasforma in poltiglia fangosa, che tende a ridiscendere verso valle. Al di sotto di grossi massi il terreno resta asciutto, mantenendo la sua solidità, mentre il materiale circostante viene progressivamente eroso dall’acqua: ecco, quindi, come si creano le piramidi, che a ogni nuova precipitazione, assumono un profilo sempre più slanciato. Se la grossa pietra al vertice cade, il cumulo di terra, ormai privo di protezione, è destinato a un rapido disfacimento: l’acqua ne ammorbidisce la consistenza, trasportando il materiale a valle. Le piramidi di terra sono osservabili in tre località: tra Longomoso e Monte di Mezzo, nella valle del Rio Rivellone sotto Soprabolzano e nella valle del Rio Gasterer nei pressi di Auna di Sotto.

    Arte e cultura
    Fosse Calce presso Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Tra e su due colline nelle vicinanze dell'area di Servizio Lanz a Sciaves, troviamo complessivamente quattro fosse i calce.

    Come fossa di calce (o bagnolo) si intende una vasca con sponde murata nella quale si spegneva o si spegne la calce. La pietra calcarea proveniva solitamente dalle valli dolomitiche, nelle quali si provvedeva anche alla sua cottura usando forni appositamente costruiti. Una volta finita la cottura, le pietre intere o sbriciolate venivano trasportate nei songoli cantieri dove era già pronto il bagnolo. In genere la calce viva fu prenotata e poi trasportata con carri trainati da cavalli o buoi per venderla in tutto il territorio.
    Arte e cultura
    Sorgente di stalattiti monumento naturale nella valle del Burgum
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    Lungo il torrente nella frazione "Burgum" si sente il mormorio di uno dei più bei monumenti naturali della regione. Quando la luce del sole splende su di esso, brillano innumerevoli cascate di una cascata in filigrana. Il muschio verde oliva scuro cresce tra le cascate, saturo di acqua cristallina. È difficile decidere quale lato ha la migliore vista della cascata. Alcuni anni fa, questa cascata primaverile è stata posta sotto tutela della natura ed è ora un monumento naturale da non perdere. Qui puoi rilassarti e sognare. Il monumento naturale si trova nella boscosa Burgumer Tal, sulla strada per il Rifugio Vipiteno sul segnavia num. 2.

    Arte e cultura
    Biotopo a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Il biotopo “Pirchner Moos” si trova a 1.300 m d’altitudine ed é leggermente inclinato verso sud. Il basamento geologico del biotopo è formato dal granito di Bressanone. Il biotopo mostra due differenti ambienti vegetativi. Nella zona centrale troviamo una piccola torbiera bassa con margini caratterizzati dalla presenza di torbiera alta. Il piccolo biotopo umido è circondato da prati inumiditi, bosco rado e siepi. Nella parte paludosa troviamo diversi tipi di muschio, tra cui il muschio della torba, ma anche la biondella, la fogliolina centrale, la poa, la sanguisorba, la carice e diversi tipi di orchide. In passato i prati umidi vennero utilizzati per la produzione di foraggio e strame per cavalli. La varietà di piante del biotopo offre riparo e a molti animali. Qui troviamo le meravigliose libellule reali e, in particolari condizioni meteorologiche, si possono ammirare anche le salamandre maculate. Il falcone buteo ama soprattutto gli spazi aperti del prato da taglio. A nord del biotopo, alla sommità dell’Hohenbichl, corre la „linea della Pusteria“, il confine tra la placca rocciosa sud-alpina e quella orientale. Questa linea tettonica è una delle linee sismiche più importanti delle Alpi. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Arte e cultura
    Monumento a Peter Sigmayr
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel centro di Valdaora di Mezzo, non lontano dalla chiesa filiale di S. Egidio, Valdaora ricorda il suo celebre figlio Peter Sigmayr. All'eroe del 1809/10 è dedicata una statua in pietra arenaria di Hans Pfiffrader alta sei metri su un basamento in granito. Il monumento rappresenta l'oste del Tharerwirt mentre tiene il mantello, con gesto prottetivo, sopra il proprio padre inginocchiato.

    Arte e cultura
    Il sentiero di San Martino
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Questo sentiero circolare di circa 3 km è un percorso meditativo realizzato con particolare attenzione ai bambini, alla natura e alla semplicità.

    I visitatori, specialmente bambini, devono avere la possibilità di sperimentare, in questa stupenda e tranquilla cornice naturale, il creato e il suo Creatore con il Suo messaggio all’umanità.La strutturazione del sentiero vuole favorire la crescita dello spirito di comunità ed invita a sperimentare, pregare, cantare, parlare, mangiare … insieme.

    Il famoso san Martino è il patrono di Cologna e per questo il leitmotiv di questo sentiero si ispira alla sua vita e al suo insegnamento.
    Questo sentiero può aiutare ciascuno a vivere un po’ di più come San Martino!

    Con l’aiuto di impronte, una sdraio di pietra, un labirinto, un Padre Nostro scolpito nella roccia, un punto panoramico mozzafi ato e molto altro, bambini ed adulti possono conoscere e comprendere un po’ meglio la vita di San Martino e magari anche la propria.È bello utilizzare tutti i sensi per comprendere questo stupendo messaggio!

    Arte e cultura
    Cascata Hartungen
    Ultimo, Merano e dintorni

    La cascata Hartungen si trova a S. Nicolò direttamente presso il sentiero di maso in maso, a pochi minuti a piedi dai larici millenari. Soprattutto da maggio a ottobre, la cascata merita una visita.

    Arte e cultura
    Cascate di Stanghe
    Racines, Vipiteno e dintorni
    Il monumento naturale protetto presso RacinesLe cascate di Stanghe sono una delle meraviglie naturali più famose dell'Alto Adige. Il monumento naturale protetto si snoda da Ponte Giovo alla Val Racines verso Stanghe. Attraverso sentieri e ponti di legno, gli avventurieri vagano per la gola e scoprono il potere seducente delle cascate. Incorporate in puro marmo bianco, che brilla sulla superficie in tutte le possibili sfumature di verde, il torrente Racines si trasforma in una furia. La forza dell'acqua è chiaramente visibile tra le impressionanti rocce scavate.
    Nello spruzzo delle cascate, i raggi del sole, milioni di volte spezzati, danzano nei colori più belli dell'arcobaleno. E nella "chiesa", un enorme imbuto di roccia, l'acqua precipita verticalmente nelle profondità. La nebbia d'acqua sottile che si forma, non seduce solo i sensi, ma secondo la naturopatia aiuta nella guarigione di infiammazioni esterne e ha un effetto positivo sull'asma e sulla respirazione.

    Una visita alla Gola di Stanghe è un'occasione davvero unica per assistere dal vivo al fascino selvaggio della natura. E’ l’unica gola al mondo scavata profondamente in un gigantesco blocco di purissimo marmo bianco. A 100 anni dalla sua inaugurazione, quando portò ancora il nome dell’imperatore Francesco Giuseppe, la gola non ha perso nulla del suo fascino.

    Importante per i proprietari di cani: i nuovi ponti di ferro lungo nelle cascate potrebbero causare lesioni alle zampe del cane. Il gestore non si assume alcuna responsabilità in merito.

    Non è necessaria la prenotazione. Si raccomanda tuttavia di evitare gli orari di visita principali (tra le ore 10.00 e 12.30).
    Arte e cultura
    Sentieri delle rogge nell'Alta Val Venosta
    Malles, Val Venosta

    Sentieri delle rogge è il nome dei percorsi escursionistici tipici della Val Venosta, che procedono senza salite di rilievo sui pendii ai piedi degli alti monti. Si tratta di sentieri che affiancano gli stretti canali irrigui, costruiti diversi secoli fa e usati fino al XIX secolo per irrigare i campi. I sentieri sono sorti successivamente lungo i canali, le rogge, ed oggi sono tra i percorsi escursionistici più amati dell'Alto Adige. Le rogge Leitenwaal, Berkwaal e Oberwaal sono accessibili tutto l’anno. Anche il sentiero della roggia Turnaunawaal di Tubre in Val Monastero riserva panorami spettacolari sulla valle e le montagne circostanti.

    I sentieri delle rogge sono i percorsi preferiti dalle famiglie, dagli escursionisti moderati e da tutti coloro che vogliono godersi la straordinaria flora e fauna della Val Venosta in completo relax. Delle 300 rogge originarie, oggi se ne possono ancora percorrere una dozzina in Alta Val Venosta, fra le quali la roggia Leitenwaal, la roggia Berkwaal o la roggia Turnaunawaal; possono essere percorsi in tutte le stagioni e regalano viste meravigliose sulle catene montuose.

    Arte e cultura
    Centrale elettrica "Schmelze"
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Un esempio d'utilizzo moderno d'energia elettrica magnificamente illustrato al visitatore

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

     

    Arte e cultura
    Monumento Andreas Hofer
    Lagundo, Merano e dintorni

    Il monumento in bronzo dedicato all’eroe tirolese Andreas Hofer, situato nel piccolo parco di fronte alla stazione ferroviaria, venne eretto nel 1914 in occasione del centenario dell’annessione del Tirolo all’Austria. L’opera in bronzo realizzata dall’artista Emanuel Pendel raffigura Hofer nell’atto di compiere quel giuramento che lo porterà a sfidare il nemico per la difesa della patria e dei suoi valori. “Per Dio, Patria e Imperatore” - queste sono le parole riportate sul fronte del monumento – che l’eroe locale pronunciò. Il monumento è ancor oggi luogo di ritrovo per le cerimonie ufficiali alla presenza di diverse compagnie di Schützen provenienti anche dall’Austria, dalla Germania e dal Trentino.

    Arte e cultura
    Colonna Millenaria
    Bressanone, Bressanone e dintorni
    Monumento eretto nel 1909 in ricorrenza del primo millennio della città. In cima alla colonna troviamo l'agnello, lo stemma della città, mentre alla base si erge la statua del vescovo Zaccaria.
    Arte e cultura
    22 Kobler-Hof
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Der Kobler-Hof am Mühlbach

     

    © Ludwig Veith

    Dieses hart am Mühlbach stehende Haus mit Ökonomie-Gebäude entstand in seinen baulichen Grundelementen wohl in der ersten Hälfte des 16. Jahrhunderts. Diese Bauzeit-Annahme dürfte die im Dachstuhlgebälk eingravierte Jahreszahl von 1541 untermauern. Das einstöckige Wohnhaus mit Dachgeschoss beruht auf einem dreibogigen, tonnengewölbten Durchgang (Ladum) zu den Kellern, dem Stall und Hofraum. Über eine gemauerte Freitreppe gelangt man durch eine rundbogige Eingangstüre in die tonnengewölbte Labe, Küche, der getäfelten Stube und den Kammern. Links des südseitigen Eingangsbereiches ist das Wirtschaftsgebäude mit nordseitig befindlichem Scheunenzugang, angebaut.

    In der Frage nach den Bewohnern dieses „Engadiner-Durchgangs-Hofes“ nennt uns der Steuerkataster aus dem Jahre 1694/96 Christian Gabriel der Ältere als Besitzer dieses bäuerlichen Eigentums zusammen mit einem „Mannmahd“ großen Anger. Aus diesem Eigengut reichte Gabriel dem Pfarrwidum zu Schluderns, der Skt. Johannkirche zu Prad und dem „Viztumamt“ in Fürstenburg einen geschaffenen Getreide-, Schmalz- bzw. Schaf-Zins. Zurzeit S.M. Kaiserin Maria Theresia um 1775 erfahren wir aus jenen Steuerfassionen, dass diese „zu unterist des dorfs Pradt“ liegende Hofstelle des Mathias Koch aus einem Haus mit einer Stube, einer Küche, drei Kammern, zwei Keller sowie Stall und Stadel bestand. Der Hof samt einem  Tagmahd und 259 Klafter (3.218 m²) großen zweimähdigem Anger mit Obstbäumen besetzt war eingefriedet. In der Folgezeit muss das Anwesen dann geteilt worden sein, denn um 1813 bewohnen es die Familien Georg Koch und Simon Gander und 1857 haben es Johann Koch und Josef Theiner inne. Im Jahre 1871 besitzt dann Anton Kobler den ehemaligen Anteil der Koch und 1875 besitzt jenen der Gander, Michael Mailänder. Der Enkel des ersteren gleichen Namens, übte in diesem Haus bis in den 1950-er Jahren die Tätigkeit eines Webers aus, das ihn den Vulgonamen „Weber-Touni“ einbrachte. In Ausübung verschiedenster Dienste, bekleidete der Weber-Touni auch das Amt des „Gemeinde-Ausrufers“ – ein jahrhundertealter Brauch-, dem er sich je nach Bedarf immer sonntags nach dem Hochamt am Kirchplatz sorgfältig und lautstark verpflichtete. Für diesen althergekommenen Dienst bekam er laut „Nittbach-Wasservertrag“ von 1510 von den „Alt-Feld-Besitzern“ zu Tschengls, die wegen des „Nittbach-Wassers“ der Gemeinde Prad seit dato Getreidezins schuldeten, sechs Mutt Korn. Dieses holte der „Weber-Touni“ alljährlich um 13 Uhr des 24. Mai vom Kirchplatz in Tschengls mit Ross und Wagen ab. -  Seit 1. Juni 1981 ist das dreigeschossige Haus mit seinen bauzeittypischen Merkmalen unter Denkmalschutz und ab 1990 im Besitz von Robert Kobler und Manfred Michael Wunderer.

     

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Nicolò a Burgusio
    Malles, Val Venosta

    Un’iscrizione indica la prima consacrazione nel 1199. La navata centrale presenta un soffitto piatto e delle feritoie. Il coro culmina in un’abside con una raffigurazione della Majestas Domini e due simboli degli evangelisti ancora in buono stato. Ciò che rimane degli affreschi risale al 13° secolo. A sud rispetto all’arco trionfale vediamo il sacrificio di Caino e il torso di una sirena con coda di pesce. La testa con i capelli lunghi, lo sguardo pensieroso e la gestualità delle braccia danno a quest’immagine un carattere melanconico unico, che si distingue dalla rappresentazione del demoniaco in altri dipinti.

    La chiesa di S. Nicolò è aperta dal 15.04.2025 - 07.10.2025 ogni martedì alle ore 14 per le visite guidate (Prezzo: € 3,00 a persona). Prenotazione non necessaria.

    Arte e cultura
    Omini di pietra
    Sarentino, Merano e dintorni

    I cosiddetti "omini di pietra" (in tedesco "Stoanerne Mandln") sono una meta molto ambita dagli escursionisti. Tali manufatti disposti su una malga a oltre 2000 metri di quota sono rivolti verso le Alpi Sarentine.

    Tali costruzioni sono presenti anche in altri luoghi della regione e si pensa siano servite per orientarsi. Ma nel caso degli omini di pietra di Sarentino si tratta di piramidi di pietre con caratteristiche risalenti alla preistoria, sono state qui ritrovate, infatti, pietre focaie del neolitico e incisioni rupestri altrettanto antiche. Tutti questi elementi confermano come questo fosse stato un punto di passaggio montano usato da migliaia di anni.

    Mitologia e culto delle streghe
    Questo è un luogo avvolto nella leggenda. Nei secoli scorsi gli uomini credevano che qui le streghe s’incontrassero con il diavolo con il quale festeggiavano il sabba. Sempre da qui le streghe influenzavano il tempo e mandavano a valle terribili temporali.

    Consiglio: Escursioni all'alba e tramonto.

    Arte e cultura
    Lago di Mezzo
    Nova Levante, Regione dolomitica Val d'Ega

    Lo sapevi che il Lago di Carezza ha un fratello minore?

    Seguendo il sentiero [12] attraverso la foresta del Latemar, si arriva a uno specchio d'acqua segreto: il Mittersee o Lago di Mezzo. Non appena la neve inizia a sciogliersi, dove in realtà c'è solo un prato, emerge un lago. Il lago è alimentato da sorgenti sotterranee e per un breve periodo in primavera invita i più avventurosi a fare un giro su una zattera e i più coraggiosi a immergere i piedi nell'acqua fresca a 8 gradi.

    Arte e cultura
    Biotopo Sommersürs a Fiumes
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Una passeggiata al biotopo Sommersürs deve far parte di ogni soggiorno sull’altipiano delle mele.
    Piccolo ma molto vario, il biotopo Sommersürs, detto anche Samesirs, si trova in una depressione tra i paesi di Naz e Fiumes. Il biotopo, grande poco più di due ettari, è un preziosissimo rifugio per numerosi insetti d’acqua, piccoli anfibi, rettili e uccelli acquatici. Lungo l’umida riva dello stagno crescono la tifa, la carice pannocchiuta e il trifoglio d’acqua.

    Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Raiermoos (Palù Raier) a Rasa, Zussis e Laugen a Naz.

    Una visita del laghetto-biotopo “Sommersürs”
    Iniziando dalla casa comunitaria al limite nord del paese di Naz seguiamo la strada per Fiumes per circa 200 m, fino alla deviazione a sinistra. Qui il segnavia n. 1 ci porta al laghetto-biotopo “Sommersürs” (nome di antichissima origine) per la
    strada campestre. Questo laghetto paludoso con le sue isolette di canneti offre un ideale ambiente di vita per piante acquatiche ed animali in parte rari. Al bivio oltre il laghetto seguiamo il n. 5 a sinistra, la strada campestre ci porta verso ovest
    fino all’incrocio con la strada principale per Naz. Qui si segue il marciapiede per circa 700 m, presso un crocefisso devia l’itinerario “Wiesenweg” che riporta al punto di partenza.

    Chiese e abbazie
    San Pietro sul Colle
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Su una piccola collina, in posizione soleggiata, si trova l'insediamento di San Pietro sul colle. La collina è un importante luogo storico. Qui si trovano gli inizi di Fiè allo Sciliar e dell'intera regione dello Sciliar. Le persone si stabilirono qui molte migliaia di anni prima di Cristo. Oggi, la cappella di San Pietro sul colle si distingue un po' nel verde. Sopra la porta si vedono le chiavi incrociate di San Pietro e, accanto, gli stemmi delle famiglie Thun e Firmian: sono di Regina von Thun e Katharina di Firmian, le due mogli di Leonardo il Vecchio di Fiè. L’altare alato del XVI secolo è esposto nel Museo parrocchiale di Fiè. Le decorazioni pittoriche in stile rinascimentale sono del ‘600.

    Un bel posto per una piacevole passeggiata direttamente a Fiè allo Sciliar. Diversi posti a sedere creano un'atmosfera rilassata e invitano a soffermarsi. Lungo il percorso circolare si trova anche un piccolo parco giochi per bambini e una statua. Ogni tanto ci sono delle capre che si avvicinano al Colle San Pietro e creano una bella compagnia. In estate è possibile partecipare a una visita guidata per vedere la chiesa di San Pietro dall'interno.

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