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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Centrale elettrica "Schmelze"
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Un esempio d'utilizzo moderno d'energia elettrica magnificamente illustrato al visitatore

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

     

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra nella valle del Rio Gasterer a Auna di Sotto
    Renon, Bolzano e dintorni

    Le piramidi di terra del Renon sono le più alte e suggestive d’Europa: si tratta di gioielli naturali formatisi nelle vallate in seguito all’erosione delle rocce moreniche di origine glaciale. Il terreno, qui, risulta compatto allo stato secco, ma a contatto con la pioggia si trasforma in poltiglia fangosa, che tende a ridiscendere verso valle. Al di sotto di grossi massi il terreno resta asciutto, mantenendo la sua solidità, mentre il materiale circostante viene progressivamente eroso dall’acqua: ecco, quindi, come si creano le piramidi, che a ogni nuova precipitazione, assumono un profilo sempre più slanciato. Se la grossa pietra al vertice cade, il cumulo di terra, ormai privo di protezione, è destinato a un rapido disfacimento: l’acqua ne ammorbidisce la consistenza, trasportando il materiale a valle.

    Le piramidi di terra sono osservabili in tre località: tra Longomoso e Monte di Mezzo, nella valle del Rio Rivellone sotto Soprabolzano e nella valle del Rio Gasterer nei pressi di Auna di Sotto.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    La formazione delle piramidi di terra di Terento risale con molta probabilità al 1837. Il ruscello di Terner, in seguito ad un temporale molto violento trascinò via con sé 3 case, 16 mulini, 13 battipali, la bottega di un fabbro e una segheria. Morirono 13 persone. Fu in quell’occasione che, probabilmente, crollò anche una parte della montagna. Nei decenni successivi l’erosione ha coinvolto due diversi massi detritici: dal materiale ricoperto da blocchi di roccia si formarono le classiche piramidi di terra, mentre dal materiale senza la presenza di sassi si formarono solamente creste e coste. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Luoghi da vedere
    Forte Mitterberg/Monte di Mezzo
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Il Forte Mitterberg (Festung Mitterberg) sul Monte di Mezzo a Sesto risale agli anni 1884-89. Due anni prima della sua costruzione fu firmata la Triplice Alleanza tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia. Per rafforzare questa unione difensiva, furono costruiti numerosi forti lungo i confini e sui passi, tra cui il Forte Monte di Mezzo sul versante sud e il Forte Haideck sul versante nord di Sesto. L'obiettivo dell'impianto costato 427.000 corone era quello di chiudere la sella del Passo Monte Croce e perciò l'accesso alla Val Pusteria in caso di necessità. I forti erano connessi tramite telefono e telegrafo ottico.

    Luoghi da vedere
    Vecchia ferrovia Val di Fiemme
    Trodena, Strada del Vino

    Nel 1916 il militare dell’Impero austro-ungarico iniziò con la costruzione della linea ferroviaria con lo scopo di rifornire i soldati al fronte di guerra nelle dolomiti. Per la costruzione dei 51 km di tratto con viadotti, ponti e tunnel furono obbligati 6000 prigionieri di guerra serbi e russi. Già nel 1917 partì il primo treno con rifornimento per il fronte di guerra e nel gennaio 1918 partì il trasporto di persone. Il viaggio durò quasi 4 ore da Ora a Predazzo! Nel 1930 grazie all’elettrificazione della ferrovia, fino ad allora a vapore, si ridusse il tempo di viaggio a 2 ore! Con l’incremento della mobilitazione e l’introduzione del collegamento d'autobus verso la Val di Fiemme, la ferrovia perse la sua importanza. Nel 1963 venne cessata l’attività. Oggi il vecchio tracciato della Ferrovia della Val di Fiemme, con i suoi tunnel, viadotti e ponti, è una popolare via ciclabile ed escursionistica.

    Laghi, cascate
    Gola del Rio Gaido
    Andriano, Strada del Vino
    Nel corso degli anni il Rio Gaido ha scavato profondamente la roccia porfirica e ha formato una stretta e suggestiva gola con magiche cascate. La gola si presenta semplicemente affascinante e la sua bellezza ti lascia a mozzafiato: le rocce ricoperte di muschio, la forza dell'acqua, la vegetazione ricca di specie (tra cui felci e varie specie di orchidee) formano un gioco indisturbato della natura.

    Ci sono luoghi dove la natura ha creato qualcosa di unico nel corso di migliaia di anni .
    Luoghi da vedere
    Museo storico Monte Piana
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Il museo storico sulla 1a Guerra Mondiale si trova sulla cima del Monte Piana. Da lí c'é inoltre una vista meravigliosa sulle montagne che stanno attorno, come le Tre Cime di Lavaredo.

    Poiché il confine tra l'Italia e la monarchia asburgica dell'Austria-Ungheria passava in mezzo al Monte Piana, entrambe le parti volevano tenere questa montagna strategicamente importante. Per due anni si scatenò una sanguinosa guerra di posizione, che alla fine non portò a una svolta decisiva.

    Luoghi da vedere
    Buche di ghiaccio
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il raro fenomeno naturale delle Buche di Ghiaccio tra Caldaro ed Appiano viene spiegato con il principio fisico dei canali d’aria. L’aria incanalata in un sistema di fessure, tra i blocchi di porfido della frana della Ganda, scendendo dall’alto verso il basso, si raffredda. Si forma così nella conca un ristagno di aria fredda per un’altezza di circa cinque metri. Date le particolari condizioni climatiche, qui, a ca. 500 m, crescono piante che normalmente vegetano in regioni alpine a quota molto più elevata. Si consiglia l’escursione attraverso le buche di giacchio soprattutto durante i mesi più caldi.

    Laghi, cascate
    Lago di Landro
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Il lago di landro nella valle di Landro, è raggiungibile da Dobbiaco in Alta Pusteria. Si trova già nel Parco Naturale delle Tre Cime, quindi è un'area protetta, e il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies è direttamente adiacente alla sua sponda occidentale. Il magnifico mondo montano che circonda il lago dolomitico di colore verde turchese è conosciuto in lungo e in largo: La vista arriva fino al Gruppo del Cristallo nelle Dolomiti d'Ampezzo e vicino al lago, in direzione di Dobbiaco, si trova la famosa Vista Tre Cime con una vista sulle Tre Cime, famose in tutto il mondo.                                 

    Luoghi da vedere
    Monumento Andreas Hofer
    Lagundo, Merano e dintorni

    Il monumento in bronzo dedicato all’eroe tirolese Andreas Hofer, situato nel piccolo parco di fronte alla stazione ferroviaria, venne eretto nel 1914 in occasione del centenario dell’annessione del Tirolo all’Austria. L’opera in bronzo realizzata dall’artista Emanuel Pendel raffigura Hofer nell’atto di compiere quel giuramento che lo porterà a sfidare il nemico per la difesa della patria e dei suoi valori. “Per Dio, Patria e Imperatore” - queste sono le parole riportate sul fronte del monumento – che l’eroe locale pronunciò. Il monumento è ancor oggi luogo di ritrovo per le cerimonie ufficiali alla presenza di diverse compagnie di Schützen provenienti anche dall’Austria, dalla Germania e dal Trentino.

    Luoghi da vedere
    Sentiero Durer
    Egna, Strada del Vino

    Nel 1494, durante il suo primo viaggio in Italia, il grande pittore Albrecht Dürer dovette deviare il suo itinerario verso Venezia a causa della piena del fiume Adige. Dopo aver probabilmente soggiornato presso il Klösterle di San Floriano, giunse fino in Piazza Libertà a Laghetti e da qui imboccò il sentiero che conduce in Val di Cembra attraverso Passo Sauch. Oggi è possibile ripercorrere i passi del Dürer attraverso l’omonimo sentiero che prende via da San Floriano e Laghetti.

    Luoghi da vedere
    Freienfeld Menhir
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Quando durante lavori di scavo fu scoperto questo menhir, era eretto nel angolo occidentale della tenuta “Freienfeld” in terra bruciata, circondato da un cerchio di pietre. Alcune di queste pietre si trovano ancora oggi intorno al menhir.

    Questo menhir in confronto ad altri, è primitivo, si riconoscono però comunque segni di lavorazione. Questo masso erratico in fillade quarzifera è alto 1,65 metri, ha un diametro di 1,95 metri e le sue sembianze ricordano un gigante con un occhio solo.

    Come per altri menhir, dovrebbe essere antropomorfo e raffigurerebbe lontanamente la statura di un uomo. Molto probabilmente intorno al mehir furono praticati riti per venerare gli dei, eroi e i defunti. Dovrebbe trattarsi di un menhir maschio, che mostra 3 buchi uno vicino all’altro e una collana ben riconoscibile.

    Luoghi da vedere
    23 Sägemühle
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Die „Sågmühl“

     

    Dieser ehemalige Mühle- Sägebetrieb mit dazugehörigem Grundbesitz von ca. 1,5 ha begegnet uns urkundlich am 11. Juli 1421. Unter den Lehengütern des Bertold von Tschengls die Herzog Friedrich IV dem Wilhelm und den Gebrüdern Heinrich und Wilhelm von Lichtenstain verleiht, wird neben der halben Feste zu Tschengls, der Turm zu Tschars, drei Äcker bei der Feste, die Bergmähder der Höfe Vorburg und Hinterburg, die Frischach zu Prad, das Tal Sulden mit genannten Rechten, auch die Säge zu Prad genannt. In der Folge wird das feudale Lehen des Sägebetriebes von Prad bei der Belehnung durch Erzherzog Sigmund von Österreich-Tirol an Heinrich von Liechtenstein und seinen Vettern Georg, Bartholomeus und Balthasar von Liechtenstein am 1. März 1450 als Erbe des Sigmund des Tschengelser, erneut erwähnt. Die wohl Prads älteste Säge, sicherlich aus dem 14. Jahrhundert, war stets damit beschäftigt das Triftholz aus den grundherrschaftlichen Wäldern jener von Tschengls bzw. Lichtenstainer aus dem Suldental, zweckbedingt zu verarbeiten. Um 1694, als außer dem Säge- auch von einem Mühlenbetrieb die Rede ist, besitzt laut Steuerkataster Thomas Stieger dieses mit einem Haus, Sag, Mill, Stampf und Wasserfuer ausgestattete Anwesen. Am 16. Februar 1724 erwirbt Peter Veith – Müllermeister die Mühle von Luzia Stieger und wird damit Leheninhaber des grundherrschaftlichen Besitzes von Franz Carl von Lichtenstain Freiherr zu Castlkorn und Khrumpach, Herrns zu Schenna Karnneidt und Tschenglsburg. Zurzeit S.M. Kaiserin Maria Theresia hat Anton Theiner die „Muesmihl mit ein gang, Stampf und sag am Lavadbach“ als hochgräflich Fuxisches Grundgut in Lehen. Damals bestand dieses Anwesen aus : ain Behausung, Stadl, Stallung, ain Stuben, ain Khuchl, zwo Khämmer, an dieser Behausung ist ain mueßmihl gerechtikheit, mit ainen Gang, auch ain stampf und ain sag, zu unterist des Dorfs Prad gelegen, die sagmihl genanth.

    Im Jahre 1857 ist die Untermihl, wie sie auch genannte wurde, dann Eigentum des Brugger Joseph, ihm folgte Ludwig Platzer. Wunderer Alois Jg.1873, Vater des letzten Müllers, tauschte 1920 sein Heimatanwesen, die  Bauparzelle Nr. 29, gegen die „Sagmühle“ von Kaspar Wallnöfer (Ragitz-Kaspr). In den 1930-er Jahren werden beide Wasserräder durch einen Turbineneinsatz abgelöst. Während das Sägewerk 1938 seinen Betrieb einstellte, florierte das Mühlenhandwerk, sodass die alte Mühle nach dem Zweiten Weltkrieg, durch Hermann Wunderer (Jg.1911) einem vierstöckigen Kunstmühlenneubau weichen musste. Heute gehört der noch intakte, jedoch seit ein paar Jahren vor dem Tod des letzten Sagmüllers (+ 28.06.1993) stillstehende Betrieb, Dr. Georg Wunderer. An der Westfassade des von Alois Wunderer, bzw. dem Maurermeister Georg Stecher 1921 ausgebauten Wohnhauses befindet sich oberhalb der Haustüre noch ein original Gemälde aus dem Jahre 1657, es zeigt Sanct Senanus als Müller.

     

    Luoghi da vedere
    Vecchio mulino ad acqua
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Vecchio mulino ad acqua

     

    Accostando il parcheggio all'entrata del paese vi si trova un mulino d'acqua. È possibile visitare anche il suo interno, restaurato e funzionante con una grossa macina. Vuole ricordare le professioni importanti dell'epoca, come quella del mugnaio, del fabbro, l'uso dei mulini, le segherie che fino al secolo scorso sfruttavano i torrenti per lo svolgimento della loro professione.

    Laghi, cascate
    Sorgente dell'Adige
    Curon Venosta, Val Venosta

    L’Adige sorge a 1550 m nelle Alpi Retiche nelle vicinanze del Passo
    Resia. È il fiume più importante dell’Alto Adige, è lungo 415 km ed è il
    secondo fiume per lunghezza d’Italia. Sfocia nel mare Adriatico a
    Rosolina Mare segnando il confine a nord del Parco del Delta del Po.L’Adige che va nel Mare Adriatico fa spartiacque con il ruscello “Stillebachl” che scorre nell’Inn e insieme a questo nel Danubio che successivamente sbocca nel Mar Nero.

    Luoghi da vedere
    Via Dr. Joseph Streiter
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Porta il nome del poeta, giurista e sindaco di Bolzano nella seconda metà del XIX secolo. Essa corrisponde al fossato nord del primo borgo medievale i cui edifici del lato meridionale corrispondono al corpo di fabbrica di quelli settentrionali die Portici. L'inizio della via costituisce, specie in estate, un angolo di Bolzano molto suggestivo: sui banchi del pesce è allestito un originale bar all'aperto; negozi, decorazioni e locali creano un'atmosfera particolare e unica. La strada è attraversata da più archi che le conferiscono un carattere medievale. Il civico 25 corrisponde all'ingresso dell'Antico Municipio.

    Luoghi da vedere
    "La Misura del Vuoto"
    Merano, Merano e dintorni

    La scultura è opera dell’artista altoatesino contemporaneo Ulrich Egger. La struttura, in acciaio e cemento, è alta 4 metri, lunga 8 e si trova in viale Europa, nei pressi della stazione ferroviaria. Esprime il sogno di una vertigine visiva, ma soprattutto il fluire della vita quotidiana, il tempo e la memoria di tutti, nella circolarità dello sguardo.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra a Perca
    Perca, Regione dolomitica Plan de Corones

    Le piramidi di terra di Perca – Alcuni secoli fa, in seguito ad un nubifragio, si formò una frana che interruppe la mulattiera che univa un tempo il maso "Thalerhof" e Sopranessano. Sarebbe stato facile riempire di terra il vuoto creatosi, ma non lo fece nessuno poiché non si trattava di un collegamento importante. Nel 1882 si verificò nuovamente un grande nubifragio ed allora si formò una grande spaccatura. In seguito all'azione ripetuta di dilavazione ed erosione dei pendii sassosi si vennero a formare delle colonne argillose sormontate da grandi pietre. Queste piramidi di terra mutano costantemente, soprattutto d'inverno e in primavera se ne formano continuamente di nuove: La zona dell'erosione si trova ad un'altitudine dai 1550 ai 1750 metri e costituisce la più significativa insorgenza di piramidi di terra della Val Pusteria, anche per le dimensioni così diverse delle conformazioni.

    Luoghi da vedere
    2 Der Prader Hauptplatz
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Als Hauptplatz versteht sich immer noch jenes unbebaute Areal in Prad, welches sich bis zur Dorferweiterung ab den 1950er- Jahren als Zentrum ausweisen konnte. Der Prader Hauptplatz, bis zur Straßennamengebung um1954 und von der älteren Bevölkerungsschicht auch heute noch als „Oberer Platz“ bezeichnet, erhielt von den faschistischen Machthabern den amtlichen Namen Piazza Vittorio Emanuele III. Die ebene Freifläche die als Platz bezeichnet wird, entstand in ihrer heutigen Form vor allem im frühen 19. Jahrhundert. Wobei aber der Vorläufer des ortsbildprägenden Gebäudes der Familien Rungg bereits im 17. Jahrhundert den Grundstein dazu gelegt haben dürfte. Zumal alle übrigen, den Dorfplatz säumenden Bauparzellen erst später dazu gekommen sind. Ein essentieller Grund zur eigentlichen Entstehung dieses Freiraums war vorab aber durch den Platz querenden Mühlbach vorgegeben, er hatte, mit Ausnahme der Brücke, frei zu bleiben. Als dann noch ab 1825 die neue Poststraße (Stilfser-Joch-Straße) durchs Dorf führte, war der Hauptplatz zur zentralen Station geworden. In der Folgezeit wurden Straße und Platz mit einem Kopfsteinpflaster versehen und später kam eine Großwaage mit Waaghäuschen dazu. Daneben unterhielt bereits in den 1950er-Jahren ein Italiener, namens Doregatti, ein Gemüseständchen. Links unterhalb der „Platzbrücke“ gab es auch einen Granit steinernen Brunnen mit großem Bett zur Viehtränke, ihn hatte der Prader Maurermeister Anton Stecher im Jahre 1884 erbaut. Bis zur Mühlbachverbauung im Jahre 1958/59 maß die verfügbare Fläche des Platzes 302 m², während es nachher bzw. heute an die 500 m² sind. Nach Abbruch der so genannten „Brunnerhitt“ (Bp.66) im Jahre 1973 und des gen. Brunnens entstand in der Folge  eine südseitige Platz-Erweiterung, die des Öfteren, fälschlicher Weise, als Unterer Platz bezeichnet wird.  Zurück zum eigentlichen Hauptplatz selbst, so wurde dieser zum Treff und Angelpunkt diverser Dorfangelegenheiten schlechthin. Er war Haltestelle der Postkutsche, Repräsentationspunkt verschiedenster Auf- und Durchmärsche, ist Ort öffentlicher Feiern und Veranstaltungen und nicht zuletzt seit Jahr und Tag Schauplatz des traditionellen Prader „Zusslumzuges“ am unsinnigen Donnerstag. Wenngleich sich das Dorfleben seit den letzten fünfzig Jahren zunehmend westwärts abspielt, so ist unser Hauptplatz nach wie vor wichtigster Bezugspunkt geblieben.

    Laghi, cascate
    Percorso 3D
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il percorso 3D Niclara-Magrè-Cortina è una passeggiata facile che si può fare anche con carrozzina. Il sentiero da Niclara a Cortina passa attraverso frutteti e vigneti e anche vicino biotopi dove si possono osservare vari animali. Vicino al campo di calcio a Cortina c'è anche la possibilità di fare sosta coi bambini al parco giochi.

    Luoghi da vedere
    24 Schmölzschmiedhaus
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Das Schmelzschmiedhaus                                     

     

    Unter dem so genannten „Schmelzschmiedhaus“ versteht sich jenes Wohn- und Wirtschaftsgebäude im Prader Ortsteil „Koatlack“ welches als Grundbesitz der Grafen Trapp auf Churburg einst eine gewichtige Rolle im Prader-Schmelzbetrieb spielte. Südöstlich im Ökonomiegebäude integriert befand sich nämlich eine so genannte „Wasserschmiede“. Ihr oblag nicht nur die Aufgabe die im Schmelz- und Bergwerksbetrieb anfallenden Schmiedearbeiten zu erledigen, sondern wohl auch das gewonnenen Roheisen –Kupfer teilweise zu Halbfabrikaten zu verarbeiten. Insbesondere in Zeiten des Bergbau-Niedergangs, als es mit der Ergiebigkeit der Erzgruben nicht zum Besten stand, belehnte der Schmelz-Gewerke und Gerichtspfleger zu Glurns und Mals Graf Trapp, diverse Untertanen mit der „Schmölzschmiedt“. Dem zu Folge wird der Betrieb in einschlägigen Dokumenten auch die „Trappische-Schmiedt“ genannt. Um 1549 besitzen Stefan Gerytter mit Frau Anna zu Prad die Schmiede und verkaufen sie samt Behausung, Hof, Stadel und Stall für 216 Gulden Tiroler Münze und Landeswährung den Dorfmeistern von Prad und Agums. Diese wiederum vergeben sie an Peter und Barbara Schmid aus Stilfs, sesshaft in Prad, nachdem ihnen die Liegenschaft zu einem jährlichen Zins von 5 Pfund Berner Tiroler Münze zu ewigen Zinslehen verliehen wurde. Damit verpflichteten sich die Eheleute, die zu leistenden Schmiedearbeiten von Montag bis Donnerstag um den jährlichen Empfang von 26 Mutt Roggen und 13 Mutt Gerste zu verrichten. In der Folgezeit ist aus den Urbaren und Steuerkatastern ein ständiger Besitzerwechsel der „Wasserschmitten“, die immer wieder bestandsweise verliehen wird, zu beobachten. Aus den Fassionen von 1775 erfahren wir schließlich, dass Johannes Ortler neben dem Schmied Joseph Theiner, eine in diesem Haus integrierte Lodenwalke betreibt. Ab dieser Zeit dürfte sich sowohl der Name „Wålcherhitt“ als auch der von der Kreuzgasse zum Haus führende Zugang „Wålchersteig“ gebildet haben. Damals, so offenbart uns die erwähnte Quelle, befanden sich im Gebäude der „Schmölzschmitten“ außer der Wasserschmiede und Lodenwalke, drei Stuben, zwei „Kuchlen“, sieben „Kämmer“ und drei Keller. Zudem gehörten neben einem Krautgarten auch etwas mehr als drei Tagmahd (6.858 m²) Wiesfeld dazu. Wobei es hier zu erwähnen gilt, dass diese Liegenschaft erst später das „bäuerliche Recht“ zugestanden bekam. Neben den unterschiedlichsten Besitzern dieses Anwesens findet sich dann zu Beginn des 19. Jahrhunderts der aus Reschen stammende Hufschmied Alois Mall (Jhg.1785). Er vermählte sich mit der Schmiedtochter Anna Maria Schlögl, übernahm in der Folge die Schmiede und bekam damit auch den Vulgonamen „Schlögele-Schmied“ übertragen. Sein Enkel Johann Mall (Jhg.1855) ist es dann, der als Letzter die alte Schmiede aufgibt um in den ersten 1920-er Jahren in sein neu erbautes Haus mit Werkstatt (Bp.263) zu übersiedeln. Den Hausanteil der alten Schmiede erwarb 1931 hingegen Johann Josef Obkircher (Sienele – Jhg.1902) und verpflichtete sich den Mall-Geschwistern Alois, Anna und Anton in drei Räumen das lebenslange Wohnrecht zu gewähren. In der Folge errichtete Obkircher – Prads letzter Rädermacher - um das Jahr 1933 an der Nordostseite der „Wålcherhitt“ einen Zubau in Form einer Wagnerwerkstätte mit darüber befindlichem Wohntrakt.    

    Zum geschichtsträchtigen Gebäude selbst bleibt schließlich noch zu erwähnen, dass der andauernden Besitzerwechsel an der Bausubstanz stetige Veränderungen mit sich brachte, deren Merkmale heute noch in aller Deutlichkeit sichtbar sind.  

    Luoghi da vedere
    Pietra di Dürer a Chiusa
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Era l'autunno del 1494 quando il giovane Albrecht Dürer si fermò a Chiusa e salì i pendii del Monte Tschan sul versante sinistro della valle. Un bellissimo sentiero porta oggi da Chiusa a questi pendii dove dopo pochi minuti si raggiunge una panchina. Da qui il pittore disegnò la cittadina di Chiusa. Sicuramente si lasciò trascinare dalla prosperità del paesaggio che lo circondava. Purtroppo la sua opera è andata perduta. È rimasta però un incisione su rame come sfondo alla sua figura allegorica "La grande fortuna". A ragione quando Chiusa si definisce la cittadina di Dürer. Chi vuole recarsi nel posto sopra citato deve andare alla pietra di Dürer (Dürerstein).

    Luoghi da vedere
    3 Am Sonnenwirtsgut
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Das „Sebasn- Wallnöfer - Haus“ - Bp. 86 – Silberstraße  33 + 35   

     

    Dieses altersgraue Wohnhaus ist integriertes Bindeglied inmitten einer vierfachen Gebäudereihe im Zentrum des Prader Altdorfes. Die eng aneinander gereihten Häuser und bäuerlichen Wirtschaftsgebäude spiegeln hier die rätoromanische Siedlungsstruktur am Ausgang des Mittelalters wider. Im speziellen Fall handelt es sich um einen zweigeteilten Baubestand aus der Zeit des 15. Jahrhunderts. An der westlichen Fassadenhälfte findet sich über dem Eingangsbereich zwischen zwei Fenstern ein von der Jahreszahl 1606 flankiertes  Sgraffito eines Andreaskreuzes. Jenes Symbols, welches den Lehensherrn und damit auch die Hausbesitzer als Getreue des Tiroler Landesfürsten auszeichnete. Während die linke Fassadenhälfte dekorative Fenster- und Eckbemalungen aufweist, fehlen solche hingegen in der rechtsseitigen, mit Ausnahme des genannten Sgraffitos gänzlich. Dies soll sich nach Auskunft des ehemaligen Bewohners Leo Reisigl (Jhg.1928) damit erklären, dass es auf rechter Seite ein rundbogiges Eingangstor zur dahinterliegenden Scheune gab und damit zum landwirtschaftlichen Bereich zählte. Demzufolge dürfte es sich auch bei diesem Baukörper im Prader Oberdorf um ein ehemaliges „Bündnerhaus“ handeln, dessen Wohnbereich man durch die im Rundbogentor eingebaute Tür erreichen konnte. Zudem soll man das linksseitige Obergeschoss über eine Außenstiege erreicht haben, deren Verlauf sich noch heute ausmachen lässt.

    Als im Jahre 1775 der Besitz zur Besteuerung wiederholt aktenkundig wurde, waren Fliri Tafaser und Simon Wallnöfer Inhaber dieses gräflichen Grundbesitzes der Herren Khuen von Belasi zu Lichtenberg. Das Innenleben dieser „Grund-Lehens-Behausung“, wie sie in den Steuerfassionen von damals als konkrete Quelle genannt wird, bestand in einem tonnengewölbten Hausgang, zwei getäfelten Stuben, zwei Küchen, fünf Kammern und drei Keller. Zudem zählte ein 104 Klafter (374 m²) großer Krautgarten ebenso zur Besitzeinheit wie ein bäuerliches Wirtschaftsgebäude an Stadel und Stallung. Dieser einst an der Haus-Südseite angebaute Trakt fiel dem vom Nachbargebäude (heute Sprengelstützpunkt) ausgehenden Großbrand vom 20.- 21. September 1888 zum Opfer und wurde in der Folge an anderer Stelle (Bp.229) neu gebaut. In diese Zeit fällt sicherlich auch die Umstrukturierung des Eingangsbereiches mit einhergehender Neuausrichtung der zwei Besitzanteile. Wovon es damals die Familien des Josef und Franz Wallnöfer sowie jene des Eusebius Reisigl betraf, deren Nachkommen das Gebäude noch heute besitzen. Seit 1. Juni 1981 unterliegt das seit 2010 unbewohnt gebliebene Gebäude unter Denkmalschutz und harrt auf Restaurierung.

     

    Luoghi da vedere
    Vecchia vite
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La più antica vite di tutto l'Alto Adige cresce a Magrè. Nel Vicolo dei Conti di Magrè si trova la vite più vecchia dell'Alto Adige (1601) che copre l'intera facciata della Residenza Feichter e che ancora oggi porta 80 kg di uva all'anno.

    Laghi, cascate
    Lago di Tret
    Senale-S.Felice, Merano e dintorni

    Il Lago di Tret oppure di lago Santa Maria si trova in Alta Val di Non nelle vicinanze del paese San Felice, nel punto dove l’Alto Adige e il Trentino si congiungono.  Il lago e meta di amata per le gite con bambini e nota per i campi fioriti e i boschi di larici bellissimi da vedere in autunno. Il lago e lungo 220m, largo 170m e profondo ca. 4m. Dal 1974 e sotto tutela.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    Le piramidi di terra del Renon sono le più alte e suggestive d’Europa: si tratta di gioielli naturali formatisi nelle vallate in seguito all’erosione delle rocce moreniche di origine glaciale. Il terreno, qui, risulta compatto allo stato secco, ma a contatto con la pioggia si trasforma in poltiglia fangosa, che tende a ridiscendere verso valle. Al di sotto di grossi massi il terreno resta asciutto, mantenendo la sua solidità, mentre il materiale circostante viene progressivamente eroso dall’acqua: ecco, quindi, come si creano le piramidi, che a ogni nuova precipitazione, assumono un profilo sempre più slanciato. Se la grossa pietra al vertice cade, il cumulo di terra, ormai privo di protezione, è destinato a un rapido disfacimento: l’acqua ne ammorbidisce la consistenza, trasportando il materiale a valle. Le piramidi di terra sono osservabili in tre località: tra Longomoso e Monte di Mezzo, nella valle del Rio Rivellone sotto Soprabolzano e nella valle del Rio Gasterer nei pressi di Auna di Sotto.

    Luoghi da vedere
    Bosco di tasso ad Andriano
    Andriano, Strada del Vino
    Ad Andriano c'è una bellissima zona boscosa caratterizzata da una forte presenza di alberi di tasso, che é stata designata come zona di protezione paesaggistica.
    I tassi crescono in comunità  con pini, ornielli e carpini neri, ma anche in popolamenti puri, scuri e densi, e offrono un habitat ottimale per molte specie di animali.
    Il nostro bosco di tasso con i suoi numerosi sentieri invita a camminare e a rilassarsi.
    Laghi, cascate
    Lago di Favogna
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    l gioiello dell’altopiano di Favogna di Sotto è innegabilmente il piccolo Lago di Favogna. Circa 35 specie di orchidee, gamberi di fiume e altre specie di flora e fauna si trovano nei 10 ettari di biotopo intorno al lago. Ninfee e libellule vivono come gemme vicino alla riva. Anche se il lago è un biotopo con flora e fauna insolita, un piccolo molo offre la possibilità di nuotare in acqua setosa con vista panoramica sulla piccola chiesa e sulle montagne circostanti. Raggiungibile in auto, su sentieri o su la via ferrata di Favogna, l'altipiano offre numerose opportunità per passeggiate e anche due ristoranti. È consigliato anche come obiettivo per un tour in bicicletta, sia per mountain bike, motociclo o bicicletta di corsa.

    Laghi, cascate
    Laghetto Schwemmalm
    Ultimo, Merano e dintorni

    L'acqua è un compagno di gioco davvero poliedrico: le docce sugli alberi, le ruote d'acqua e una zattera sono solo alcune delle attrazioni con cui il laghetto Schwemmalm conquista sopratutto le famiglie garantendo avventura e divertimento per i piccoli escursionisti.

    Il laghetto è una vera oasi di pace immersa nel verde in cui i bimbi possono giocare e divertirsi mentre i genitori si rilassano e si godono un po' di tempo per sè. Perfettamente integrato nel paesaggio incontaminato della Schwemmalm, con i suoi tavoli di legno e le sdraio il piccolo biotopo offre tutto ciò che serve per una giornata all'aperto perfetta per tutti, grandi e piccini. Tanto spazio per correre e giocare per i mini esploratori, pace e tranquillità per un momento di puro relax per i genitori.

    Luoghi da vedere
    Gampenbunker
    Senale-S.Felice, Merano e dintorni

    Per scopi difensivi nel 1940-41 dal regime fascista fu realizzato questo bunker al Passo Palade, è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.

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