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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    Figure Umane
    Merano, Merano e dintorni

    Avviato nel 2015, il progetto artistico “Figure Umane” rende omaggio con dei busti a dieci personalità che hanno dato impulsi positivi alla società e alla città di Merano. L’iniziativa riprende il tema della rappresentazione plastica della figura umana, proponendone però una libera interpretazione con i mezzi espressivi dell’arte contemporanea.
    In diverse fasi sono stati introdotte tre-quattro nuove opere. Le dieci installazioni si trovano sulla Passeggiata Lungo Passirio nel tratto fra ponte Teatro e ponte Rezia, componendo una galleria a cielo aperto.
    Ulteriori informazioni sul progetto: www.kunstmeranoarte.org

    Arte e cultura
    Patrimonio naturale Vite Bianco Heunischer
    Parcines, Merano e dintorni

    All'ingresso dell’osteria contadina Unterweirachhof, c'è una vite della varietà "Weißer Heunischer" che ha circa 250 anni ed è protetta come monumento naturale.

    Si dice che questa vite fu distrutta dai francesi quando saccheggiarono il maso nel 1809. Quando il maso fu ricostruito nel 1810, la vite cominciò a germogliare di nuovo. Alla base la vite ha ora una circonferenza di 106 cm.

    Una volta un vitigno diffuso, ora si trova quasi esclusivamente in vigneti di vecchia data.

    La scuola professionale per la frutti-, viti-, orti- e floricoltura ha utilizzato piantine di questo vitigno “Heunischer” per includerle nella collezione di vecchie varietà di vite.

    Arte e cultura
    Laghetto Schwemmalm
    Ultimo, Merano e dintorni

    L'acqua è un compagno di gioco davvero poliedrico: le docce sugli alberi, le ruote d'acqua e una zattera sono solo alcune delle attrazioni con cui il laghetto Schwemmalm conquista sopratutto le famiglie garantendo avventura e divertimento per i piccoli escursionisti.

    Il laghetto è una vera oasi di pace immersa nel verde in cui i bimbi possono giocare e divertirsi mentre i genitori si rilassano e si godono un po' di tempo per sè. Perfettamente integrato nel paesaggio incontaminato della Schwemmalm, con i suoi tavoli di legno e le sdraio il piccolo biotopo offre tutto ciò che serve per una giornata all'aperto perfetta per tutti, grandi e piccini. Tanto spazio per correre e giocare per i mini esploratori, pace e tranquillità per un momento di puro relax per i genitori.

    Arte e cultura
    Sorgente sulfurea, Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Il 4 settembre 2011 la storica sorgente sulfurea Stinkabrunn di Lasa è stata ufficialmente inaugurata, dopo lunghi lavori di manutenzione. L’acqua batteriologicamente pura della sorgente è molto ricca di minerali. Per questo è indicata per terapie dell’apparato digerente, del fegato e di malattie cutanee.

    Arte e cultura
    "Pfeiler und Koundl" a Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Nei tempi antichi, per poter irrigare anche la parte più arida della valle, l’acqua veniva condotta per mezzo di cataletti di larice posti su alti piloni in muratura che passavano sopra i tetti delle case e l’Adige.

    Chiese e abbazie
    Chiesetta dei Santi Vigilio e Biagio
    Laces, Val Venosta

    La chiesa dei Santi Vigilio e Biagio a Morter è di origini preromaniche ed è parte degli edifici sacrali più antichi e più importanti della Val Venosta. Particolarmente sorprendente è la sua architettura orientaleggiante. In un incisione di consacrazione si legge l’anno 1080. La chiesa fa parte del progetto “Sentieri del cielo”.

    La chiave può essere richiesta all'Hotel bei MARTIN's a Morter 
    +39 0473 742 049

    Arte e cultura
    La Catena Carnica
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    A confronto con l'imponente profilo roccioso delle Dolomiti, ritte sul lato opposto della Valle di Sesto, il panorama offerto dalla Catena Carnica pare quasi anonimo e insignificante. Ma si sa, l'apparenza inganna. Con la funivia che da Sesto porta al Monte Elmo, si raggiunge non solo l'incantevole area sciistica ed escursionistica Tre Cime Dolomiti, ma anche il costone occidentale di una catena montuosa che, sviluppandosi per oltre 100 km, si spinge fin quasi a Villaco, in Carinzia. E l'estensione non è certo l'unico motivo di vanto delle Alpi Carniche. Possono andar fiere, ad esempio, del loro movimentato passato geologico, testimoniato da numerosi fossili, e delle loro origini, ben più antiche di quelle delle Dolomiti. Dal punto di vista storico, poi, la catena ha rivestito un importante ruolo quale confine italo-austriaco. Chi non ha mai attraversato la frontiera percorrendo un'alta via non ha che da incamminarsi sul sentiero che dalla cima del Monte Elmo (2.434 m s.l.m.) passa davanti all'Helmhaus e prosegue lungo il crinale per trovarsi presto con un piede in Austria e l'altro in Italia. Qui ha inizio, inoltre, la popolare Alta Via Carnica, detta anche "via della pace", che in 8-11 giorni porta ad Arnoldstein, in Carinzia.

    Da non perdere: nei mesi estivi, gli impianti di risalita dell'area 3 Cime Dolomiti organizzano spettacolari escursioni all'alba sul Monte Elmo. Cominciate la giornata con un'indimenticabile esperienza ad alta quota!

    Chiese e abbazie
    Il toro di San Valentino
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Un tempo, su una collina intorno a San Valentino, un toro iniziò a scavare, continuando senza sosta per un'intera giornata. Quando la gente, avvicinandosi alla buca, vi scorse l'anello di un'enorme campana, decise di riportarla alla luce e appenderla nella chiesa di San Valentino. Ancora oggi, questa campana, che in passato è stata molto odiata e temuta dalle streghe poiché il suo rintocco scacciava il brutto tempo, viene chiamata "Il toro di San Valentino". Tutti, a Lazfons, nell'area est dell'alta Valle Isarco, conoscono questa leggenda: in tempi remoti, si fece strada la volontà di portare da San Paolo a Castelrotto una campana di straordinaria bellezza e dalle eccezionali dimensioni. Nonostante 40 forti coppie di buoi fossero impegnate nel tentativo di spostarla, questa era inamovibile e d'un tratto iniziò a parlare e disse: Mi chiamo Maria Anna, governo il tempo, allontanando le intemperie, e intendo restare a San Paolo. E ancora oggi, infatti, la si può trovare là!

    Arte e cultura
    Gola "Gurgl"
    Silandro, Val Venosta
    Alla forra "Gurgl" (cascata di 20-25 m). Il sentiero va avanti in tornanti alla strada forestale n. 5. Seguendo il percorso a valle fino alla cappella di S. Martino e indietro fino al punto di partenza. L'escursione nell'ombroso Parco Nazionale dello Stelvio è particolarmente raccomandata nelle calde giornate estive.
    Fortezze e castelli
    Porta Orsoline
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La Porta delle Orsoline si trova vicino alla Chiesa delle Orsoline, all'entrata ovest della Via Centrale. La porta cittadina fu rovinata nel 1758 durante il trasporto di una grande fontana. L'affresco è opera dell'artista locale Johannes di Brunico e risale al 1420.

    Arte e cultura
    Lago Rodella
    Varna, Bressanone e dintorni

    Punto di partenza: parcheggio “Garner Wetterkreuz” o parcheggio Kühhof. Durata: 2,5 h.

    Il Rifugio Radlsee Hütte (2284 m), nelle Alpi Sarentine, si trova in posizione magnifica sul Lago Radlsee, ad est del Monte Königsanger (2436m). Segnaletica: No. 10 + No. 8.

    Aperto da metà maggio a fine ottobre. Giovedí: Giornata dei canederli.

    Chiese e abbazie
    Abbazia di Monte Maria
    Malles, Val Venosta

    L’Abbazia di Monte Maria sorge all'altezza di 1340 m. Si tratta dell’abbazia Benedettina più alta d'Europa. Fu una fondazione dei nobili di Tarasp. Nella solitudine delle montagne da più di 900 anni alcuni monaci conducono la propria vita secondo la regola di San Benedetto. Il Museo di Monte Maria si trova nella parte dell'economato dell'edificio. Il Museo fornisce un'impressione della vita monastica “ora et labora", come pure degli eventi storici e dell'interpretazione spirituale degli affreschi romanici della cripta con le famose e preziose raffigurazioni angeliche.

    Mostre temporane:

    - Marienberg davanti e dietro l’obiettivo
    - Maria

    Visite guidate
    Ulteriori informazioni sulle visite guidate e orari disponibili sotto https://www.marienberg.it/it/museo/visite-guidate.html.

    Arte e cultura
    Vecchia Diga
    Martello, Val Venosta

    La vecchia diga in Val Martello è un luogo di potere molto speciale, le tante persone che hanno costruito questa diga centinaia di anni fa con le loro mani e gli strumenti più semplici rispecchiano il potere della nel mezzo di un paesaggio naturale incontaminato.

    Arte e cultura
    luogo mistico Zirmtaler See
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta

    Il luogo mistico: "die Klumperplatte"sopraCastelbello
    Per arrivare: funivia San Martino Laces - sentiero numero 8-HofschankPlatzmair- sentiero numero 8-Castelbello- sentieronumero 3 "LatschanderWaal"- fino Laces

    Chiese e abbazie
    Santuario Madonna di Senale
    Senale-S.Felice, Merano e dintorni

    Il Santuario di Senale si trova a 1345 m sul livello del mare, ai margini dell’antichissima strada che da Merano conduceva a Milano. Il Santuario di Senale è una delle tredici chiese per il giubileo della diocesi in cui i fedeli possono chiedere consolazione e aiuto spirituale (indulgenze).

    Arte e cultura
    Lech de Boé - Lago Boé
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    L'idilliaco lago di montagna, situato a 2252 metri sul livello del mare, si trova in una profonda conca naturale circondata dalle aspre pareti rocciose del Gruppo del Sella. Il laghetto è raggiungibile dalla stazione a monte della funivia Boé in soli 20 minuti su un facile sentiero pedonale. Chi vuole camminare un po' più a lungo può raggiungere il rifugio Franz Kostner sul Vallon dal lago Boé sul sentiero nr. 638.

    Arte e cultura
    Piazza Tribunale
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il Palazzo di Giustizia, realizzato nel 1939 dall´architetto Paolo Rossi, si erge di fronte ai palazzi finanziari e conserva un bassorilievo dello scultore Hans Piffrader. Al centro la Fontana delle Naiadi del 1960

    Arte e cultura
    Cascata Brandis
    Lana, Merano e dintorni

    Gli scenari naturali risvegliano la curiostià e la fantasia dei bambini. A Lana e dintorni, oltre alle affascinanti montagne troverete pertanto anche spettacolari cascate, raggiungibili lungo brevi e semplici sentieri. Da non perdere una visita alla cascata presso la Passeggiata Brandis.

    Arte e cultura
    Lago di campofosso a terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Anche il lago Campofosso è un lago di montagna (2.439m) di color blu intenso che ci narra una storia incredibile: in passato al posto del lago c’era una bella malga verde. Era di proprietà del più ricco contadino di Terento. Ci abitava anche un giovane pastore con due occhi blu dal colore delle genziane. Un giorno l’unica figlia del contadino gli portò del cibo e s’innamorò dei suoi splendidi occhi. Anche il pastore s’innamorò della fanciulla. Passò del tempo ma la figlia del contadino non venne più a far visita al giovane pastore. Un giorno arrivò il garzone per portargli del cibo e raccontò che la figlia del contadino si sarebbe sposata con un altro uomo. Il pastore rimase impietrito e gli spiriti della montagna evocarono una tempesta. Così al posto della malga del ricco padre la figlia trovò un lago del colore degli occhi del giovane pastore.
    Arte e cultura
    Il castagneto nel “Köstental” ad Aica
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il castagneto “Köstental” è situato nella parte est di Aica. Gli alberi sono sotto protezione. Nell’epoca medioevale la castagna era un alimento di base ed era chiamato anche “il pane dei poveri”. Al giorno d’oggi questo frutto è una rarità pregiata nella cucina sudtirolese.

    Arte e cultura
    Il freerider
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    La statua di bronzo che porta questo titolo è stata eretta lungo la passeggiata "Raida dl luech" di S. Cristina. È stata realizzata in un concorso in collaborazione con il Comune di S. Cristina, l'Associazione Turistica e l'Associazione Artistica di S. Cristina per abbellire la passeggiata "Raida dl luech" a S. Cristina e in particolar modo per sottolineare l'importanza e il valore dell'attività artistica della Val Gardena. La statua che rappresenta il freerider è stata scolpita nel 2012 ed è situata nei pressi della Via Cisles a S. Cristina.

    Arte e cultura
    Cascata Neves Klamme
    Selva dei Molini, Valle Aurina

    Ammirate lo spettacolo del fragore dell'acqua alla Lappach Kalmm sopra Lappago. Potrete provare la freschezza delle gocce d'acqua sulla Vostra pelle, respirarne l'aria piacevole, approfittarne del particolare microclima e goderVi i riflessi colorati della luce al brillare del sole.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Carpoforo
    Laces, Val Venosta

    La chiesa di San Carpoforo a Tarres fu donata negli anni 1212/1214 dall'imperatore Federico I. all'ordine teutonico. Il campanile della chiesa, risparmiato dai diversi restauri succedutisi, è una delle più belle torri romaniche di tutta la Val Venosta. La chiesa fa parte del progetto “Sentieri del cielo”.

    La chiesa può essere visitata su richiesta ogni giovedì dalle ore 13.30-14.30.

    Arte e cultura
    Trincee a San Lugano
    Trodena

    Sopra il Passo San Lugano/Trodena nel Parco Naturale si trovano le postazioni austro ungariche della prima guerra mondiale.

    Arte e cultura
    Patrimonio naturale Cascata di Parcines
    Parcines, Merano e dintorni

    Nell'estate del 2015 sono stati effettuati i primi rilevamenti scientifici riguardo alla composizione chimica dell'acqua, dell'igiene e dell'aria presso la cascata di Parcines. Le analisi sono state eseguite dall'Università della Tecnica di Monaco di Baviera, sotto la guida del Prof. Dott. Reinhard Niessner dell'Institute of Hydrochemistry, Chair for Analytical Chemistry. I risultati sono stati rielaborati in una perizia medico-climatologica dalla Prof. Dr. Dr. Angela Schuh dell'istituto per l'elaborazione di informazioni mediche, biometria ed epidemiologia dell'Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera e docente di Public Health & ricerca clinico-assistenziale. Oggetto degli studi erano gli effetti positivi della cascata di Parcines sulla salute e le sue potenzialità nel sostegno del benessere, nella prevenzione e nella terapia.

    L'ampia perizia attesta che “in generale la qualità dell'aria attorno alla cascata di Parcines è ottima” ed è particolarmente salubre nelle ore prima dell’alba e nel tardo pomeriggio e alla sera, quando il sole è sceso dietro le montagne, nonché in caso di cielo coperto. Sono state misurate concentrazioni di particelle tra 800 e 1200/cm³, vicine ai valori delle zone con l'aria più salubre al mondo sopra l'Atlantico nordorientale e sopra l'Artide (meno di 500 particelle/cm³).

    Al momento si stanno studiando i risultati delle ricerche e delle misurazioni al fine di individuare un'offerta mirata per ospiti e popolazione locale.

    Arte e cultura
    Museo storico Monte Piana
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Il museo storico dedicato alla Prima Guerra Mondiale si trova sulla sommità del Monte Piana, un luogo che offre anche una vista mozzafiato sulle montagne circostanti, tra cui le iconiche Tre Cime di Lavaredo.

    Poiché il confine tra l’Italia e la monarchia asburgica dell’Austria-Ungheria attraversava il Monte Piana, durante la guerra questa vetta (alta 2.324 metri) divenne il teatro di intensi combattimenti tra italiani e austriaci, entrambi desiderosi di controllare questa posizione strategica. La punta settentrionale era occupata dagli Austriaci, mentre quella meridionale era sotto il controllo degli Italiani. Le postazioni, le trincee e le gallerie di entrambi i fronti si trovavano a pochi metri di distanza, rendendo il luogo un campo di battaglia estremamente cruento.

    I 14.000 soldati persero la vita nel corso di questi scontri, sono ora sepolti nel Cimitero di Guerra Sorgenti. Per due anni, si combatté una sanguinosa guerra di posizione, che tuttavia non portò a una svolta decisiva nel conflitto.

    Arte e cultura
    Marmo di Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Nella zona della stazione ferroviaria si possono già vedere i blocchi di marmo del peso di diverse tonnellate, che vengono lavorati nella fabbrica di marmo della compagnia Lasa Marmo.

    Nel mondo del marmo e in tutto il luogo si trova la pietra bianca: sculture, edifici e persino marciapiedi di marmo - nelle officine degli scultori e nella scuola professionale scultori.

    Il marmo di Lasa non è solo popolare in Alto Adige, come nell'Ospedale di Silandro e nella Sala dei concerti di Bolzano, ma in tutto il mondo - per ammirare al World Trade Center Transportation Hub.

    Il mondo del marmo può essere scoperto durante le visite guidate e le escursioni.
    www.marmorplus.it

    Fortezze e castelli
    Le trincee di Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel terreno attorno a Tiso, collocate su dieci alture tra la valle e la montagna fino all´altitudine di 1260 slm, si possono trovare vecchi muri, fosse e caverne, in parte dissotterrate o nascoste. Sono testmoni di una vasta linea di fortificazioni campali.

    In previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale l’impero Austro-Ungarico fece costruire o rinforzare strutture difensive non solo vicino al confine, ma anche in diversi punti strategicamente importanti dell’entroterra. Una di queste “2° linea di difesa” era lo “Sbarramento di Chiusa“: Questo aveva lo scopo di rallentare o addirittura fermare qualsiasi avanzata delle truppe italiane nella Valle d’Isarco dalla zona di Bolzano o dalle Dolomiti. Al centenario della Grande Guerra si è costituito il “Gruppo di lavoro delle trincee di Tiso” con lo scopo di studiare la storia di queste trincee e di far partecipare gli interessati alle nuove, a volte sorprendenti scoperte.

    Arte e cultura
    Luoghi di interesse storico
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Prato allo Stelvio è stato ed è ancora coniato da un cambiamento continuo.
    Come un organismo vivente questo si trascina attraverso la storia. Le persone vanno e vengono, gli edifici decadono e vengono nuovamente costruiti. Le forze della natura continuano a formare il paesaggio nuovo. Anche le guerre e le catastrofe non hanno risparmiato il luogo pacifico sulla strada del Passo allo Stelvio.

    Alcune cose però restano invariabili. Gli edifici storici preziosi sono stati messi sotto tutela dei monumenti; le chiese testimoniano l’arte edile di altri tempi; le usanze si mantengono vive. I ricordi vengono conservati e mantenuti vivi per i futuri abitanti e gli ospiti del nostro luogo.
    Un ruolo importante per ciò rappresentano i punti storici del paese, che si distribuiscono in tutta Prato. Questi ci aiutano a capire la storia del nostro posto ai piedi del Parco nazionale del Passo allo Stelvio.

    Arte e cultura
    Sorgenti di zolfo
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Le sorgenti sulfuree si trovano al Tirler sull'Alpe di Siusi. Sono un monumento naturale geologico. Ci sono due sorgenti che emergono al margine superiore di una foca della foresta paludosa. Alla fonte più grande c'è una fontana di legno da cui si può bere. L'acqua non è velenosa, anzi, ha un effetto purificante. L'acqua non è gustosa, perché odora di uova marce. L'acqua ha sbiancato gli oggetti che si trovano nelle sorgenti imbiancate.
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