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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Laghi, cascate
    Sorgente di stalattiti monumento naturale nella valle del Burgum
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    Lungo il torrente nella frazione "Burgum" si sente il mormorio di uno dei più bei monumenti naturali della regione. Quando la luce del sole splende su di esso, brillano innumerevoli cascate di una cascata in filigrana. Il muschio verde oliva scuro cresce tra le cascate, saturo di acqua cristallina. È difficile decidere quale lato ha la migliore vista della cascata. Alcuni anni fa, questa cascata primaverile è stata posta sotto tutela della natura ed è ora un monumento naturale da non perdere. Qui puoi rilassarti e sognare. Il monumento naturale si trova nella boscosa Burgumer Tal, sulla strada per il Rifugio Vipiteno sul segnavia num. 2.

    Luoghi da vedere
    Stele del Dio Mitra e pietra miliare romana nel Municipio di Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    La stele raffigurante il dio persiano della luce Mitra venne ritrovata nel 1589 nei pressi di Mules a Campo di Trens. L'originale è conservata al Museo Archeologico di Bolzano, una copia è visibile nel cortile interno del municipio di Vipiteno dove è conservata anche una pietra miliare romana di Settimio Severo (circa 200 d.C.) ritrovata a Vipiteno nel 1979.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terrra Collepietra
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Le piramidi di terra sono un fenomeno unico dell’erosione terrena. Il percorso circolare di ca. 2 ore di cammino inizia nella parte alta del paese di Collepietra di fronte alla cappella Weißesbild. Dietro al fienile si scende da un prato leggermente ripido fino a giungere ad uno stretto sentiero che passa tra boschi, prati e le cosidette murene direttamente sotto le piramidi. Si prosegue fino al maso Raffeiner e sulla strada asfaltata al maso Heigler, prima del quale sale il sentiero n. 2 che passa davanti al maso Dosser per arrivare alla strada principale ed il Dosser Kreuz. Scendendo un breve tratto ripido si arriva sulla piattaforma da dove si possono ammirare le piramidi di terra dall'alto. Seguendo il sentiero n. 2 e attraversando la gola Katzenbach si ritorna a Collepietra.

    Luoghi da vedere
    Wandelhalle
    Merano e dintorni

    Negli anni ’60 del XIX secolo fu allestito un loggiato che fungeva da passeggiata coperta con panchine, dove ci si poteva godere il tepore del sole nelle giornate invernali. La Wandelhalle divenne ben presto un punto di ritrovo per gli ospiti di cura, tanto che nel 1891 dovette essere ampliata e ristrutturata. Nel padiglione centrale si trovano tavole commemorative e busti di personaggi illustri. Le pareti sono decorate da dipinti di Lenhart, Complojer e Demetz, raffiguranti paesaggi dell’Alto Adige.

    Luoghi da vedere
    La Palude di Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Il bacino di Vipiteno un tempo era ricoperto da una grande palude che si estendeva verso sud fino a Campo di Trens e verso est fino a Prati. Si trattava del fondo di un lago formatosi in epoca preistorica. Il bacino di Vipiteno un tempo era ricoperto da una grande palude che si estendeva verso sud fino a Campo di Trens e verso est fino a Prati. Si trattava del fondo di un lago formatosi in epoca preistorica con il ristagno delle acque dei torrenti affluenti e poi lentamente svuotatosi. La leggenda che circonda la Palude di Vipiteno è ancora viva: In tempi antichi accadeva spesso che delle giovani donne la bellezza desse alla testa. Non importava chi fosse a chiederne la mano, nessun uomo sembrava loro all'altezza. Ma quando, passando gli anni, la loro bellezza svaniva, si trasformarono in orribili zitelle. Per punizione del loro orgoglio dovevano andare a vivere nella Palude di Vipiteno. Colà rimpiangevano amaramente di non essersi sposate. E ancora oggi si sente il loro lamento "hätt' i's gwaggt, hätt' is gwaggt..." (l'avessi fatto, l'avessi fatto), che solo lo straniero confonde con il verso delle rane, ma in realtà sono le vecchie zitelle.

    Luoghi da vedere
    Biotopo Sommersürs a Fiumes
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Una passeggiata al biotopo Sommersürs deve far parte di ogni soggiorno sull’altipiano delle mele.
    Piccolo ma molto vario, il biotopo Sommersürs, detto anche Samesirs, si trova in una depressione tra i paesi di Naz e Fiumes. Il biotopo, grande poco più di due ettari, è un preziosissimo rifugio per numerosi insetti d’acqua, piccoli anfibi, rettili e uccelli acquatici. Lungo l’umida riva dello stagno crescono la tifa, la carice pannocchiuta e il trifoglio d’acqua.

    Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Raiermoos (Palù Raier) a Rasa, Zussis e Laugen a Naz.

    Una visita del laghetto-biotopo “Sommersürs
    Iniziando dalla casa comunitaria al limite nord del paese di Naz seguiamo la strada per Fiumes per circa 200 m, fino alla deviazione a sinistra. Qui il segnavia n. 1 ci porta al laghetto-biotopo “Sommersürs” (nome di antichissima origine) per la
    strada campestre. Questo laghetto paludoso con le sue isolette di canneti offre un ideale ambiente di vita per piante acquatiche ed animali in parte rari. Al bivio oltre il laghetto seguiamo il n. 5 a sinistra, la strada campestre ci porta verso ovest
    fino all’incrocio con la strada principale per Naz. Qui si segue il marciapiede per circa 700 m, presso un crocefisso devia l’itinerario “Wiesenweg” che riporta al punto di partenza.

    Luoghi da vedere
    Cappella Weißesbild
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Questa chiesetta si trova a circa 10 minuti di cammino dal centro del paese nella parte alta di Collepietra. La costruzione semplice della cappella fu eretta nel 1797 presumilmente come ringraziamento alla Madonna per la vittoria in una battaglia contro i francesi. A fianco si trova la particolare colonna (Bildstock) "Weißes Bild" costruita nel 1523.

    Luoghi da vedere
    Sentiero escursionistico "Guggn" San Genesio-Tschaufen
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni
    Un piacevole percorso a tema per tutta la famiglia che conduce attraverso prati e boschi. 9 postazioni di gioco e interessanti pannelli informativi sul tema cavalli e larici guidono da San Genesio fino all´Altopiano del Salto per poi snodarsi a Tschaufen.
    Avventura per piccoli e grandi appassionati di escursionismo.
    Laghi, cascate
    Lago di Vernago
    Senales, Merano e dintorni

    Vernago - l’acqua sommerge una pianura


    In tarda estate, l’acqua verde smeraldo del lago, in cui si specchiano le cime, è un affascinante idillio. Si tratta, però, di un bacino artificiale, la cui creazione ha dato origine a molti cambiamenti nella valle. Circa 50 anni fa, l’acqua ha inondato una delle località paesaggisticamente più belle della Val Senales, distruggendo una superficie molto importante per l’agricoltura. Da Madonna di Senales, dopo avere superato un ripido gradino, la valle si allargava nell’“area più bella e pianeggiante”, “nei terreni fertili appartenenti al maso Spechtenhaus ”. I masi Oberörl e Unterörl e il loro Nuihaus, l’Obergamp e l’Untergamp, l’Oberleit e l’Unterleit con la chiesetta Leiter e lo Spechtenhaus vennero sommersi. Il cono di deiezione del rio di Vernago aveva bloccato il fondovalle verso l’esterno e, così, l’Azienda Energetica di Bolzano e Merano non tardò a presentare il progetto del bacino idrico. Dal 1948, la valle si trasformò in un grande cantiere, che dava lavoro a quasi 600 persone, la maggior parte proveniente dal Mezzogiorno. Nel 1964, la diga di sbarramento, con un’altezza di 64 m e una lunghezza di 480 m, venne terminata. Dietro ai 2,2 milioni di metri cubi di detriti, che sbarrano la valle, vengono raccolti fino a 43,8 milioni di metri cubi d’acqua. Gli effetti, per lo più negativi, della costruzione del lago artificiale sono stati immensi per l’intera valle: otto famiglie di contadini hanno dovuto cedere il posto alle acque e, in parte, lasciare la valle, non possedendo altra terra al di fuori di quella. Le ripercussioni sul bilancio idrico erano incalcolabili: dalla realizzazione del bacino, il rio di Mastaun e quello di Pinalto sono quasi asciutti, poiché l’acqua condotta al lago viene attinta tra i 1700 e i 1800 m d’altitudine, esaurendo così numerose sorgenti. Quasi tutto l’anno, nel rio Senales scorre solo acqua residua, mentre quella del lago scende in Val di Fosse attraverso una galleria di 5,8 km.
    Nei pressi del maso Casera di Dentro tale galleria attraversa la valle in superficie e, per altri 8,5 km, il Gruppo di Tessa fino al Monte Sole di Naturno, prima che una condotta forzata di 2 km e 1040 m di dislivello faccia confluire l’acqua alla centrale elettrica di Naturno-Compaccio. Neppure le gallerie di Monte Sole in Val Senales sono rimaste immuni da conseguenze: quasi tutti i masi locali hanno avuto difficoltà di approvvigionamento idrico e talvolta le sorgenti si sono esaurite completamente. Nella migliore delle ipotesi, i risarcimenti o il riscatto di terreni e corsi d’acqua sono stati versati solo parzialmente e con un notevole ritardo. Pensando ai milioni di chilowattore che, ogni anno, vengono prodotti con l’acqua della valle, non si può negare una certa “ingiustizia sociale”. In tarda primavera, quando il livello del lago scende al minimo, svetta al cielo il campanile dell’antica chiesa Leiter, costruita nel 1727 e consacrata a San Giovani Nepomuceno, il cui pregiato allestimento, tra cui un altare del Monastero certosino Monte degli Angeli, fu messo in salvo. Solo nel 1997, su iniziativa della popolazione e con l’appoggio dell’Azienda Energetica, venne edificata l’odierna chiesa Leiter, in cui vengono conservate queste perle artistiche. Oggi, il placido borgo presenta alcuni masi, hotel e pensioni lungo la riva del lago, sulle cui terrazze in estate è possibile godersi il sole fino a tarda sera. Sopra la località svettano i tre edifici scuri dell’imponente Maso Tisa, che viene menzionato già in alcuni documenti del 1306, un tempo proprietà dell’Abbazia di Stams. Fino alla metà degli anni ‘50, i portatori di provviste (Jochträger) oltrepassavano questo maso diretti al Rifugio Similaun, quando salivano in direzione del Giogo Basso. Vernago è davvero affollato solo una volta all’anno, quando migliaia di pecore vengono riportate a valle attraverso il Giogo Basso dai loro pascoli in Valle Ötztal.

    Laghi, cascate
    Lago Gioveretto
    Martello, Val Venosta
    Il Lago Gioveretto è un lago artificale nelle Alpi dell'Ortles in Alto Adige. Il serbatoio ha una superficie di 70 ettari, situato ad una altitudine di 1.850 metri, in Val Martello ed è attraversato dal fiume Plima. La capacità del lago artificale è di 19,6 milioni di metri cubi. La centrale idroelettrica che appartiene al Lago Gioveretto si trova a Lasa.
     
    Da giugno fino a settembre si può pescare con una licenza statale. Il ticket si compra ai manutentori della diga.
    Luoghi da vedere
    Peststöcklein
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Il Peststöcklein di Collepietra si trova direttamente sulla vecchia strada che porta da Collepietra a Bolzano, a circa 2 km da Collepietra (25 minuti a piedi). Si tratta di un tabernacolo con tetto a scandole del secondo quarto del XV secolo. Le immagini nelle 4 nicchie ad arco a sesto ribassato mostrano il gruppo della crocifissione sul davanti, l'Annunciazione di Maria con un San Vescovo a sinistra e San Cristoforo a destra. Gli affreschi sono stati restaurati diversi anni fa.
    Luoghi da vedere
    Cappella Kasererbild
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    La chiesetta "Kaserer Bild" è una cappella neogotica ed è stata costruita nel 1871. La piccola torre con un'unica campana è stata aggiunta tre anni dopo. La cappella fa parte del maso "Oberkaserer" dal quale la piccola chiesetta ha preso il suo nome. I due masi "Kaserer" sono tra i più antichi di Collepietra ed il loro proprietario è il custode del "Kaserer Bild". La cappella è un frequentato posto di pellegrinaggio.

    Giardini pubblici
    Fonte Bad Kochenmoos
    Merano e dintorni

    Come la frazione di Tablà, anche Stava in passato era un comune indipendente. Nel 1928 la località è stata annessa al comune di Naturno. Oggi Stava conta circa 360 abitanti. Già nel medioevo Stava era famosa per la sua ospitalità. Nel ristorante "Gasthof Bad Kochenmoos" si trovavano dei bagni termali dove ospiti illustri potevano riprendersi dalle fatiche del viaggio.

    Luoghi da vedere
    Monumento a San Giovanni Nepomuceno nella città nuova
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    In seguito a ripetute inondazioni, nel 1739 venne eretto un monumento in onore di San Giovanni Nepomuceno (1350 - 1393) a Vipiteno. Egli è venerato come santo protettore delle acque e dei ponti e viene invocato in caso di pericolo di inondazione. La leggenda di San Giovanni Nepomuceno, originario della città boema Pomuk, narra che, non volendo egli rivelare il segreto confessionale della regina di Boemia, venne fatto annegare dal re nella Moldava. Per questo motivo egli è venerato come santo protettore delle acque e dei ponti e viene invocato in caso di pericolo di inondazione.

    Laghi, cascate
    Giro in battello sul lago di Resia
    Val Venosta

    Il battello storico vi offre una esperienza unica nelle onde del lago di Resia a 1500m sul livello del mare.

    Durante il giro sul lago il capitano Artur vi spiega un po’ la storia dei paesi sommersi
    Curon e Resia ed anche perche il campanile di Curon si trova tuttora nelle acque del lago.

    Ovviamente c’è da ammirare anche il paesaggio con le montagne più famose come l’Ortles il gruppo del Silvretta le alpi del Oetztal ecc.

    Luoghi da vedere
    Mostra all'aperto a Pstosser Bühel
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Breve escursione o piacevole passeggiata intorno al Pstosser Bühel nelle immediate vicinanze del centro di Collepietra.

    Una mostra all'aperto con 10 pannelli con immagini su temi astronomici è stata installata lungo il sentiero intorno al Pstosser Bühl [2B].
    Con l'attuale mostra (dal maggio 2022), il visitatore si immerge nelle profondità dell'universo. "Fly to the universe" mostra la fotografia deep-sky partendo dall'Osservatorio Max Valier fino agli angoli più lontani dell'universo. I fotografi di questa mostra sono Stephanie Wolters, Brigitte Lintner e Dieter Seiwald dell'associazione di astrofili "Max Valier".

    Un ulteriore punto forte di questa breve passeggiata è un cinema di montagna con la più bella vista sul Renon, la Valle Isarco, l'Alpe di Siusi, lo Sciliar e il Catinaccio.
    Laghi, cascate
    Cascata Moassl Val di Vizze
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    La cascata Moassl è una zona ricreativa naturale nel fondovalle della Val di Vizze presso Vipiteno. L'aria fresca e la pace alla fine della Val di Vizze rendono il luogo di riposo intorno alla cascata di Moassl un luogo speciale di forza nel mezzo di una natura bellissima. 

    L'uscita delicata del ruscello di montagna offre un impianto Kneipp naturale: toglietevi le scarpe e dopo una lunga escursione rinfrescatevi nell'acqua fresca e rinvigorente del piccolo ruscello, potrete riscaldare i piedi nell'erba verde e rigogliosa. Le panchine invitano a soffermarsi e il paesaggio boschivo offre opportunità ideali per i giochi avventurosi. Ricaricate nuova energia! 

    Luoghi da vedere
    Resciesa: parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO
    Regione dolomitica Val Gardena
    L' Alpe Resciesa fa parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO ed é meta molto amata da tutti. Sia escursionisti, famiglie, amanti di fotografia, così come appassionati di mountainbike colgono l'occasione di visitare questo spazio unico nel bel mezzo del parco naturale Puez-Odle. Questo ha una superficie di ca. 10.000 ettari ed é delimitato a nord dal Passo delle Erbe e a sud dal Passo Gardena, a est il parco si estende fino alla Val Badia, ad ovest fino alle valli di Funes e Gardena. La parte settentrionale è dominata dal complesso delle Odle di Eores di Funes e dal Sas da Pütia, la parte meridionale dagli altipiani della Gherdenacia, del Sassongher, dal Gruppo del Puez con la Vallunga e dal Gruppo del Cir.


     

    Luoghi da vedere
    Passo Stalle
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Situato alla fine della Valle di Anterselva, ad un altitudine di 2.050 m, il Passo Stalle vi invita a svolgere numerose attività durante tutto l’anno. A soli 4 km dal Lago di Anterselva, il noto passo di montagna collega non solo la nostra Valle Blu alla Valle di Defereggen in Tirolo, ma anche il Parco naturale delle Vedrette di Ries-Aurina al Parco nazionale Alti Tauri, rendendo quest’area un vero e proprio paradiso escursionistico! Se in estate potrete intraprendere escursioni panoramiche che vi permettono di varcare i confini, in inverno la strada chiusa del passo si trasforma in un sentiero escursionistico invernale (con possibilità di usare lo slittino) che conduce ai laghi di Anterselva e Obersee, regalando momenti indimenticabili.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Sant'Ippolito a Narano
    Merano e dintorni
    [[Per l'albergo Hippolyt sulla collina vedi https://gasthaus-hippolyt.it e Tel. 0039 0473 42 00 37]]

    La chiesa di Sant'Ippolito nel nord del comune di Tisens, vicino al villaggio di Völlan e sopra Lana, domina la collina di Sant'Ippolito a Naraun, che può essere vista da lontano. 

    Questo non è solo un sito escursionistico popolare e facilmente accessibile, il cui panorama dalle montagne del Gruppo del Tessa fino a Bolzano è stupendo, ma anche un antico insediamento e luogo di culto. Ritrovamenti di punte di frecce, lame e mortai neolitici dimostrano che la gente viveva qui già nel IV millennio a.C., quasi 6.000 anni fa, rendendolo uno dei più antichi siti di insediamento preistorico dell'Alto Adige. Ci sono anche prove di un santuario preistorico sulla collina.

    La piccola chiesa di Sant'Ippolito è stata menzionata per la prima volta nel 1288, ma è probabilmente molto più antica - non da ultimo a causa del raro patrono. Parti dei muri della navata e l'abside rotonda sfalsata testimoniano ancora la chiesa romanica. Le due finestre a feritoia ad arco acuto e la porta d'ingresso con rosetta ad ovest, anch'essa ad arco acuto, sono state create durante la ricostruzione nel periodo gotico. Verso la fine del XVII secolo fu aggiunta la torre (una foto votiva del 1679 mostra ancora la chiesa senza torre, ma con un muro di campane del coro). La campana è stata fusa nel 1566 da Simon Hofer ed è quindi la più antica campana conservata nella parrocchia. La volta a botte della navata è stata inserita nel 1762 (vedi la data sull'arco trionfale). 
    All'interno della chiesa, l'altare e il pulpito risalgono alla seconda metà del XVII secolo, le statue di Sant'Isidoro e San Rocco, così come l'immagine di Sant'Ippolito alla seconda metà del XVIII secolo. 

    Dato che Sant'Ippolito è anche venerato come patrono del tempo, l'usanza di suonare la campana ai primi segni di un temporale faceva parte dei compiti del sacrestano di Sant'Ippolito a Narano. A causa della posizione esposta della chiesa, tuttavia, i fulmini si sono verificati più volte. Dal XVII secolo, non meno di sei morti durante lo scampanio sono stati registrati nel registro dei decessi della parrocchia, motivo per cui la piccola chiesa ha ricevuto anche il soprannome "Zum bösen Segen" (alla maledizione). 

    La chiesa è aperta solo in alcuni giorni festivi (p.e. al patrocinio di San Ippolito il 13 agosto). Tuttavia, la collina offre una splendida vista panoramica tutto l'anno.

    La chiesa si raggiunge attraverso il sentiero di rifflessione al Rosario Luminoso e alla memoria di Papa Giovanni Paolo II, costruito nel 2010. Sei rilievi in bronzo con i misteri del Rosario Luminoso e un ritratto del defunto Papa attendono il pellegrino sulla strada. Sono opere dell'artista Robert Giovanazzi di Merano, realizzate dai fondatori Stefan e Vinzenz Dirler, nativi di Prissiano.
    Luoghi da vedere
    Il monumento ai caduti
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Il meraviglioso crocifisso che domina il monumento ai caduti nel cimitero della parrocchia di San Vigilio è stato realizzato dall'intagliatore locale Carlo Obwegs. Dopo l'apprendistato presso uno scultore della Val Gardena, ha proseguito il suo percorso di formazione artistica all'estero. Questo crocifisso può essere considerato la sua opera maggiore.

    Luoghi da vedere
    Bosco delle Api
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    In questo percorso esplorativo incontrerete 6 stazioni informative allestite in speciali punti di energia.
    Quali animali e piante sono fondamentali per le nostre api e dove trovano il loro benessere in certi giorni e in certi periodi dell'anno? L'ape nel prato, l'ape nello stagno, l'ape nel pascolo e nell'ex confine della foresta: sono indicati i luoghi di potere speciali per i nostri indispensabili aiutanti.
    L'attenzione non si concentra esclusivamente sull'ape mellifera: i visitatori possono anche conoscere la vita emozionante e molto diversa dell'ape selvatica.
    Alla casa dell'apicoltore, tutti hanno l'opportunità di osservare da vicino il viavai di un alveare sul favo esposto.
    Da metà maggio a fine settembre, ogni martedì vengono proposte anche delle escursioni guidate. Le nostre guide vi mostreranno in modo specifico i punti di forza che si possono trovare qui nella natura. Le caratteristiche speciali delle api selvatiche e delle api mellifere vengono confrontate in dettaglio e analizzate.
    Naturalmente, anche la visita all'albergo delle api selvatiche e alla casa dell'apicoltore fa parte dell'esperienza. Per completare l'esperienza, non può mancare una degustazione di miele.

    Prenotazioni per la visita guidata:
    +39 0471 619560 o online: Bosco delle Api
    Luoghi da vedere
    Gola della Rienza Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Gola di Rienza, dal fascino selvaggio e romantico con centrale elettrica dismessa (non è possibile visitarla).
    Luoghi da vedere
    Menhire e coppette (Schalensteine)
    Merano e dintorni

    Davanti all'Ufficio Turistico di Lagundo, vicino a Merano, vi sono riproduzioni esatte di Menhir, che furono scoperti in questa zona durante gli scavi negli anni Novanta. Queste pietre legate al culto ebbero origine dalla colonizzazione ligure-illirica e risalgono a 3.000 anni fa. I graffiti trovati sulle stele sono simili ai tatuaggi scoperti sulla pelle di Ötzi, l'uomo venuto dal ghiaccio. Tra i Menhir di Lagundo ce n'è anche uno femminile. Gli originali sono conservati al Museo civico di Bolzano.

    Lungo i sentieri Schlundenstein, Saxner e Birbamegg del Comune di Lagundo e sulle Palade sono state rinvenute dei Schalensteine, antichissime pietre legate al culto paleocristiano.

    Luoghi da vedere
    Biotopo Raier Moos (Palù Raier) a Rasa
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Fate una passeggiata sul sentiero natura intorno al biotopo Raiermoos (Palù Raier). Ascoltate il cinguettio degli uccelli ed esplorate lo spazio vitale degli abitanti acquatici. Il biotopo originariamente era un lago alimentato da sorgenti che si formò sulle morene glaciali argillose ca. 12.000 anni fa. Lungo questo lago si collocarono su palafitte i primi insediamenti umani.
    Nel corso dei secoli il lago, anche in seguito a prelievi d’acqua, si trasformò in una palude che fu dragata nel 1986 per recuperare una partedel lago. Canne, tifi, giunchi e trifoglio fibrino, spuntano dal biotopo che offre un habitat ideale a rane, tritoni, pesci, serpenti e libellule dai mille colori. Numerosi uccelli di passaggio trovano riposo e nutrimento in questa che è la più importante palude conservata nella Val d’Isarco.
    Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Sommersürs a Fiumes, Zussis e Laugen a Naz.

    Fortezze e castelli
    Mortner Gufl
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Il Mortner Gufl si trova sull'antico sentiero di Collepietra, che all'epoca collegava Collepietra con Cardano e Bolzano.  A circa 500 m dal maso Mortner, in direzione di Cardano, si trova un ampio piazzale pianeggiante su cui pende una spessa lastra di pietra, come a proteggere il piccolo luogo. Si dice che un eremita, il Mortner Hias, abbia vissuto qui durante la Prima Guerra Mondiale. In questa dimora naturale ha persino allestito un forno agricolo e l'ha murata. Qui l'eremita intrecciava cesti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questo luogo fu utilizzato come rifugio antiaereo per gli abitanti del vicino maso Mortner. Alcuni resti del muro possono essere scoperti e ammirati ancora oggi.
    Nel 1951, inoltre, si dice che in questo luogo speciale ci sia stata un'apparizione della Vergine Maria.
    Una targa descrittiva sul posto racconta questi avvenimenti straordinari al Mortner Gufl.
    Percorso:
    Dal parcheggio del Cafè Christl, passate davanti al negozio di alimentari Resch Market lungo il sentiero [2] / Sentiero dei Cavalieri. Proseguite lungo il Sentiero dei Cavalieri passando per il maso Ebenhof fino a raggiungere la deviazione per il maso Mortner. Qui si percorre un breve tratto in direzione maso Mortner e poi si gira subito a sinistra per Mortner Gufl.
    Il ritorno avviene attraverso lo stesso percorso.
    Luoghi da vedere
    Omini di pietra
    Merano e dintorni

    I cosiddetti "omini di pietra" (in tedesco "Stoanerne Mandln") sono una meta molto ambita dagli escursionisti. Tali manufatti disposti su una malga a oltre 2000 metri di quota sono rivolti verso le Alpi Sarentine.

    Tali costruzioni sono presenti anche in altri luoghi della regione e si pensa siano servite per orientarsi. Ma nel caso degli omini di pietra di Sarentino si tratta di piramidi di pietre con caratteristiche risalenti alla preistoria, sono state qui ritrovate, infatti, pietre focaie del neolitico e incisioni rupestri altrettanto antiche. Tutti questi elementi confermano come questo fosse stato un punto di passaggio montano usato da migliaia di anni.

    Mitologia e culto delle streghe
    Questo è un luogo avvolto nella leggenda. Nei secoli scorsi gli uomini credevano che qui le streghe s’incontrassero con il diavolo con il quale festeggiavano il sabba. Sempre da qui le streghe influenzavano il tempo e mandavano a valle terribili temporali.

    Consiglio: Escursioni all'alba e tramonto.

    Luoghi da vedere
    Pietre incavate
    Regione dolomitica 3 Cime

    Le pietre incavate ci sono lungo il sentiero della meditazione. Le pietre incavate, scoperte dal parroco Küer é l'ultima stazione del sentiero della meditazione. Fanno parte delle prime tracce d'abitazione a Sesto.

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