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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    Monumento all'Imperatore Francesco Giuseppe
    Laces, Val Venosta

    Nel 1994 la sezione di Laces dei simpatizzanti dell'Imperatore Austro-Ungarico Francesco Giuseppe sostituì il vecchio busto con il busto di bronzo proveniente da Praga. Il monumento di marmo bianco di Lasa venne eretto nel 1908 e nel 1919 scomparve misteriosamente. Nel 1994 la sezione di Laces dei simpatizzanti dell'Impero Austro-Ungarico lo sostituì con un busto di bronzo proveniente da Praga. Il monumento ricorda il sessantesimo anno di regno del penultimo Imperatore dell'Impero Austro-Ungarico, Francesco Giuseppe I di Asburgo-Lorena.

    Laghi balneabili
    Lago di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il paesaggio mediterraneo che lo circonda ne è un chiaro indizio: il lago di Caldaro è il lago più temperato dell’arco alpino. Quattro stabilimenti balneari ne consentono l’accesso diretto. Alle volte queste acque conosciute per la loro ottima qualità, si presentano di un blu intenso, altre rispecchiano il verde delle colline circostanti: suggestivi giochi cromatici entusiasmano residenti e ospiti! Incastonato in una suggestiva cornice naturale, il lago è una tranquilla oasi di quiete a volte piacevolmente interrotta dalla vivacità dei bambini che, come pure gli adulti, apprezzano questo angolo di paradiso. Solcato da barche a remi e a vela, lo specchio d’acqua è accessibile anche a pedalò e tavole da surf. Se il lago è bello, ancora di più lo sono le sue sponde e i suoi dintorni.

    Laghi balneabili
    Lago Grande di Monticolo
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Posizione:
    Il lago grande di Monticolo si trova in mezzo dell’area protetta Monticolo nel comune di Appiano. Con il suo magnifico bosco misto sta su 492 d’altitudine sul mare. Può essere raggiunto con la macchina oppure attraverso i numerosi sentieri.

    Topografia:
    Il lago grande di Monticolo ha una lunghezza di circa 700 metri e una larghezza variante tra i 200 e i 300 metri. La profondità più alta è a 11,5 metri. Nel Nord-est è circondato da terreno roccioso, invece sul lato opposto i terreno si trasforma in acquitrino.

    Utilizzo:
    Il lago ha valori molto soddisfacenti analizzando la qualità dell’acqua e per quel motivo è uno dei laghi più popolari del Sudtirolo. Nel ovest del lago troviamo alberghi.

    Arte e cultura
    Treno del Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    La ferrovia a scartamento ridotto: Il 13 agosto del 1907 venne inaugurato il trenino a cremagliera del Renon che, per la prima volta, consentiva di superare i 1.000 metri di dislivello rispetto alla città di Bolzano e di raggiungere senza fatica l’altipiano. Veloce e affidabile, il moderno treno trasportava sul Renon non solo persone, ma anche beni, con ogni condizione atmosferica. Fino agli anni ’60 il trenino a cremagliera costituì un mezzo vitale: ancor oggi garantisce tutto l’anno il collegamento tra le località di Soprabolzano, Costalovara, Stella e Collalbo. Per stare al passo con i ritmi di vita degli altoatesini, venne ampliato anche il parco mezzi. La strada verso il futuro è ormai tracciata: il trenino del Renon costituisce un prezioso gioiello per Alto Adige, non solo come utile mezzo di trasporto, ma anche come attrattiva turistica e apprezzata rarità tecnologica, che anche negli anni a venire è destinata a restare al fianco di tutti coloro che ormai la portano nel cuore.

    Guide, scuole
    Transumanza
    Senales, Val Venosta

    La sfilata delle greggi
    Ogni estate, migliaia di pecore si spostano dalla Val Venosta alla Valle Ötztal

    L’UNESCO ha dichiarato “patrimonio culturale immateriale” una tradizione millenaria: l’annuale transumanza di migliaia di pecore attraverso il Giogo Tasca, Giogo Basso e Giogo Alto dal Monte Sole della Val Venosta e dalla Val Senales agli alpeggi delle valli Rofental e Niedertal sopra Vent, ancora oggi appartenenti ad agricoltori della Val Senales. Il documento più antico, in cui venivano stabiliti i confini dell’interessenza alpestre, validi ancora oggi, risale al 1415.
    A metà giugno, non appena la neve abbandona gli alpeggi sull’altro versante del principale crinale alpino, una parte delle greggi parte dalla Val Venosta, dando inizio a una “lunga marcia” di circa 44 km con 3200 m di dislivello in salita e 1800 m in discesa. A Maso Corto e Vernago, altre pecore si uniscono al gregge, che il mattino successivo affronta l’attraversamento del principale crinale alpino delle Alpi Venoste, superando faticosamente i nevai, così come ripidi canaloni di roccia e ghiaccio sul Giogo Alto e sul Giogo Basso. Entrambe le valli sono pianeggianti, ma neve, nebbia e tempeste possono rendere difficoltosa la discesa; talvolta il maltempo non arreca danni solo al bestiame, ma anche ai pastori.
    A metà settembre, le pecore si mettono nuovamente in cammino, questa volta in direzione opposta, e per lo più con condizioni meteorologiche e “stradali” migliori. A valle questa tradizionale sfilata viene accolta dai proprietari e durante la “Schofschoad” (transumanza, ndt) gli animali vengono separati a seconda della marcatura colorata, per essere riportati ai loro pascoli in Val Senales o sul Monte Sole, in Val Venosta. Il felice ritorno di persone e animali viene celebrato.

    Arte e cultura
    Installazione "Acqua"
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    L'acqua come metafora della musica. Un'installazione dell'artista Ulrich Egger posta davanti alla sala della musica Gustav Mahler presso il Centro culturale Gustav Mahler di Dobbiaco.

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

    Maggiori informazioni sui Tesori d’acqua di Dobbiaco

     

    Pesca
    Laghetto Superiore
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    L'Huber Weiher è uno stagno artificiale creato per l'irrigazione e l'allevamento delle capre. Lo stagno è utilizzato per la pesca privata, ma gli ospiti possono anche acquistare un biglietto giornaliero per pescare i propri pesci.

    È possibile pescare da aprile a ottobre.

    Il biglietto giornaliero (prezzo 25,00 €) può essere acquistato presso il parcheggio del Völser Weiher, il Ristorante Pizzeria Alpin Roof o il Ristorante Schwimmhütt; per l'Huber Weiher non è richiesta la licenza di pesca.

     

    Fortezze e castelli
    Castello Heufler
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Ansitz Heufler by Norbert Niederkofler

    L'Ansitz Heufler, situato nell'incantevole Valle di Anterselva in Alto Adige, è una storica residenza nobiliare risalente al 1580. Costruita dalla famiglia aristocratica Hohenbühel zu Heufler, la residenza è considerata uno straordinario esempio di architettura rinascimentale, conservata con grande cura per preservarne il valore storico.

    Le “Stuben” rivestite in legno al primo piano sono tra gli ambienti più suggestivi dell’intera regione. In particolare la storica “Hearnstube”, impreziosita da una stufa in maiolica decorata con lo stemma della famiglia Heufler. Considerata una delle più belle stube di tutto il Tirolo, unisce magistralmente maestria artigianale e tradizione viva.

    Sulla porta della Hearnstube si distingue, in finissime incisioni, la facciata sud dell’Ansitz Heufler: un edificio quadrato a tre piani, circondato da quattro torri d’angolo disposte in diagonale, ciascuna con tetto a falde.

    L’antica “Rauchkuchl”, oggi trasformata in un’elegante lounge-bar, era in origine una cucina tradizionale a fuoco aperto, dove i cibi venivano cotti e affumicati su fiamma viva o all’interno di un canale di fumo – un metodo che arricchiva i sapori e garantiva lunga conservazione.

    Tra gli elementi architettonici più caratteristici spiccano le finestre a bovindo e le torri stesse, anch’esse con tetti spioventi. Le ampie finestre al primo piano sono ornate da grate in ferro battuto finemente lavorate, con motivi floreali di grande eleganza.

    Oggi, Ansitz Heufler si presenta come una residenza raffinata, dedicata all’ospitalità di lusso e all’eccellenza culinaria. Gli ospiti vivono un’esperienza unica, dove il fascino della storia incontra il comfort contemporaneo – un autentico viaggio nel tempo all’interno di una dimora nobiliare, impreziosita da elementi originali e dettagli sapientemente conservati.

    Dal maggio 2025, l’Ansitz Heufler è gestito dallo chef altoatesino Norbert Niederkofler, tre stelle Michelin, che dona nuova vita alla struttura integrando la sua filosofia “Cook the Mountain”. La dimora dispone di 10 camere, un ristorante aperto al pubblico e un bar con terrazza.

    Guide, scuole
    Lago di Vernago - allenamento ad alta quota
    Senales, Val Venosta
    Kanu & Kajak: Allenamento ad alta quota sul lago di Vernago Il lago fra i Tremila si contraddistingue soprattutto d’estate per la sua straordinaria colorazione verde smeraldo, provocata dalla levigatura glaciale nell’acqua.

    Non è un caso che sul lago di Vernago si allenino già da anni le nazionali sportive. Un nostro gradito ospite è ad esempio Antonio Rossi, canoista tre volte campione olimpico e più volte campione mondiale. Con la sua posizione a 1700 m s.l.m e piste di canottaggio segnate e di diverse lunghezze, il lago offre le condizioni ideali per un allenamento ad alta quota.
    Il motivo per cui l’allenamento ad alta quota è efficace nel migliorare le prestazioniè presto detto: l’organismo è costretto ad adattarsi alla minore concentrazione di ossigeno nell’aria tipica dell’elevata altitudine. Ne sono interessati in primo luogo la respirazione, il sistema cardiovascolare e il sangue.

    Arte e cultura
    Monumento a Peter Mayr
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Realizzato su progetto di Georg von Hauberrisser di Monaco. Il Mayr, comandante degli Schützen e sostenitore della ribellione contro il dominio francese, viene fucilato dagli stessi francesi il 20 febbraio 1810.

    Laghi balneabili
    Lago Göller
    Aldino

    Come nelle favole, il lago Göller di Aldino, meta ambita dai turisti nella stagione estiva, si estende in una piccola radura in mezzo al bosco. Nelle immediate vicinanze i punti panoramici di Roccia Rossa e Burgstalleck che donano una fantastica vista sulle montagne e valli circostanti. Di fronte alla casa dei Vigili del fuoco di Aldino prendete il sentiero 17b e raggiungerete il lago in ca. 30 min. attraverso una comoda passeggiata.

    Chiese e abbazie
    Monastero di San Giovanni a Müstair
    Tubre, Val Venosta

    Il convento benedettino è un monastero medievale di epoca carolingia in ottimo stato di conservazione. Qui si incontrano la vita quotidiana benedettina, la coltivazione culturale, l'arte e la ricerca. La leggenda vuole che la prima pietra del monastero sia stata posta da Carlo Magno. Subito dopo l'incoronazione, Carlo Magno fu sorpreso da una tempesta di neve sul Passo dell'Umbrail. In segno di gratitudine per essere sopravvissuto, fondò il monastero di Müstair nel 775. 
    Il monastero di San Giovanni è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1983. 

    Ulteriori informazioni, visite guidate e orari di apertura della chiesa del monastero sono disponibili su: www.muestair.ch

    Arte e cultura
    Bunker Nr. 7
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

                                                                                                            

    Chiese e abbazie
    Pietre d'inciampo a Ora
    Ora, Strada del Vino
    Il progetto delle “pietre d’inciampo” nasce nel 1992 dall’idea di un artista berlinese, Gunter Demnig, e consiste nella posa di piccole pietre quadrate nel tessuto urbanistico per ricordare il destino di persone che nel periodo nazista vennero perseguitate, assassinate, deportate, esiliate o portate al suicidio.
    Chiese e abbazie
    Cappella "Klosterwald"
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Cappella nel bosco del convento, sacrario dedicato ai caduti delle guerre 1809 e 1813.

    Fortezze e castelli
    Rudere Greifenstein - Castel del Porco
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Come un nido d'aquila i fragili resti delle mura della rovina Greifenstein - anche chiamato Castel del Porco - abbracciano la rosseggiante roccia di porfiria. Documentata per la prima volta nel 1159 e distrutta più volte a causa di incendi o battaglie, successivamente ricostruite. Secondo una leggenda famosa le rovine ricevettero un secondo nome: Castel del Porco. 

    Le rovine sono raggiungibili facilmente da Cologna a San Genesio: parcheggiate davanti al ristorante Noafer e camminate per 15 miunuti verso le rovine. 

    La leggenda del Castel del Porco

    Tanto tempo fa il principe Federico “dalla tasca vuota”, assediava con il suo esercito il castello Greifenstein.

    Lui arrivò fino alla porta del castello, però questa era protetta molto bene e gli abitanti difendevano il castello Greifenstein con tutti i mezzi.

    Il principe non poteva conquistare il castello. Allora rifletté sul da farsi. Egli decise di prendere per fame gli abitanti del castello. E così successe. Nessuno poteva lasciare la fortezza per la  paura  di essere ucciso. L’assedio durava da parecchie settimane e i viveri nel castello stavano per finire.

    Il principe di Greifenstein decise allora di buttare il suo ultimo maiale dalle mura del castello all’accampamento dei suoi nemici. Egli sperava di far credere ai cavalieri nemici che ci fossero scorte di viveri in abbondanza.Quando i paggi e il castellano apparvero sulla mura del castello, Federico “dalla tasca vuota” credette che loro gli volessero consegnare il castello.

    Però che cosa successe?

    Gli abitanti gettarono il loro ultimo maiale nell’accampamento nemico. Di conseguenza il principe Federico credette che i Greifensteiner avessero ancora molti viveri e diede ai suoi cavalieri l’ordine di andarsene.

    Grazie a questa furbizia il castello e i suoi abitanti furono salvi.

    Da quel giorno il castello Greifenstein viene anche chiamato “castel del porco.”

     

     

     

    Arte e cultura
    "La Misura del Vuoto"
    Merano, Merano e dintorni

    La scultura è opera dell’artista altoatesino contemporaneo Ulrich Egger. La struttura, in acciaio e cemento, è alta 4 metri, lunga 8 e si trova in viale Europa, nei pressi della stazione ferroviaria. Esprime il sogno di una vertigine visiva, ma soprattutto il fluire della vita quotidiana, il tempo e la memoria di tutti, nella circolarità dello sguardo.

    Pesca
    Laghetto di pesca Anterselva di Sotto
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    Pescare con la famiglia e gli amici, senza bisogno del patentino, nel vivaio di Anterselva di Sotto.

    Parchetto giochi per i bambini e chiosco ( con noleggio attrezzatura ) accanto allo stagno.

    Arte e cultura
    Cascata "All'inferno"
    Brennero, Vipiteno e dintorni

    Il sentiero delle cascate nel fondovalle della Val di Fleres conduce al cosiddetto "inferno", una cascata ai piedi del Calciati al Tribulaun. Oltre alla tranquillità della valle, l'aria ionizzata dalla cascata purifica le vie respiratorie, mentre i suoni dell'acqua calmano il sistema nervoso.

    Arte e cultura
    Sorgente dell'Adige
    Curon Venosta, Val Venosta

    L’Adige sorge a 1550 m nelle Alpi Retiche nelle vicinanze del Passo
    Resia. È il fiume più importante dell’Alto Adige, è lungo 415 km ed è il
    secondo fiume per lunghezza d’Italia. Sfocia nel mare Adriatico a
    Rosolina Mare segnando il confine a nord del Parco del Delta del Po.L’Adige che va nel Mare Adriatico fa spartiacque con il ruscello “Stillebachl” che scorre nell’Inn e insieme a questo nel Danubio che successivamente sbocca nel Mar Nero.

    Arte e cultura
    Buche di ghiaccio e cantine fredde
    Laion
    Le buche di ghiaccio, chiamate anche cantine di ghiaccio, si trovano generalmente nell'oltradige, ma tre di queste cantine di ghiaccio sono state trovate anche a Pontives/Laion. Questo è un raro fenomeno naturale che può essere spiegato dal principio fisico della circolazione dell'aria. L'aria calda dell'estate scorre dall'alto verso il basso del ghiaione e viene raffreddata molto forte nel processo. L'aria pesante e fredda esce di nuovo dalle "cantine" e così anche l'area circostante viene raffreddata molto forte. Il ghiaccio si forma sulle superfici rocciose. Nei mesi invernali, questo sistema crolla perché le condizioni sono invertite. Le cantine erano costruite sopra gli interstizi del pavimento e isolate dall'esterno. Sembrano piccoli bunker. 
    Le tre cantine di ghiaccio di Laion si trovano in Val Gardena, al bivio per San Pietro in Valle. La più grande è proprio accanto alla strada e consiste in due camere. I due più piccoli sono nella foresta.
    Laghi balneabili
    Laghetto di Fiè
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Laghetto di Fiè: Il Laghetto di Fiè ai piedi dello Sciliar è fra i laghetti italiano più belli. Passare una calda serata estiva in Alto Adige lungo le sue sponde, fare un giro in barca oppure pattinare sul ghiaccio d´inverno: il Laghetto di Fiè promette pace e relax.

    Arte e cultura
    Gola del Rio Gaido
    Andriano, Strada del Vino
    Nel corso degli anni il Rio Gaido ha scavato profondamente la roccia porfirica e ha formato una stretta e suggestiva gola con magiche cascate. La gola si presenta semplicemente affascinante e la sua bellezza ti lascia a mozzafiato: le rocce ricoperte di muschio, la forza dell'acqua, la vegetazione ricca di specie (tra cui felci e varie specie di orchidee) formano un gioco indisturbato della natura.

    Ci sono luoghi dove la natura ha creato qualcosa di unico nel corso di migliaia di anni .
    Fortezze e castelli
    Sorgenti delle steghe
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Sorgenti delle streghe: all'insegna dell'avventura con la strega Curadina passando le sorgenti sulfuree

    Arte e cultura
    Bunker 20 - La Vocca a Resia
    Curon Venosta, Val Venosta

    L'opera 20 si trova nei pressi di Resia a quota 1550 m. L'opera è stata costruita sopra la sorgente dell'Adige. L'Adige è con i suoi 415 km il secondo fiume dell'Italia in oedine di lunghezza. L'Opera 20 è stata realizzata in parte in calcestrucco ed in parte scavata nella roccia. La parte interrata ha una lunghezza di circa 270 m, la superfice calpestabile è di circa 450 m quadrati.

    Ingresso solo con la guida.

     

    Guide, scuole
    Lago di Vernago
    Senales, Val Venosta

    Vernago - l’acqua sommerge una pianura


    In tarda estate, l’acqua verde smeraldo del lago, in cui si specchiano le cime, è un affascinante idillio. Si tratta, però, di un bacino artificiale, la cui creazione ha dato origine a molti cambiamenti nella valle. Circa 50 anni fa, l’acqua ha inondato una delle località paesaggisticamente più belle della Val Senales, distruggendo una superficie molto importante per l’agricoltura. Da Madonna di Senales, dopo avere superato un ripido gradino, la valle si allargava nell’“area più bella e pianeggiante”, “nei terreni fertili appartenenti al maso Spechtenhaus ”. I masi Oberörl e Unterörl e il loro Nuihaus, l’Obergamp e l’Untergamp, l’Oberleit e l’Unterleit con la chiesetta Leiter e lo Spechtenhaus vennero sommersi. Il cono di deiezione del rio di Vernago aveva bloccato il fondovalle verso l’esterno e, così, l’Azienda Energetica di Bolzano e Merano non tardò a presentare il progetto del bacino idrico. Dal 1948, la valle si trasformò in un grande cantiere, che dava lavoro a quasi 600 persone, la maggior parte proveniente dal Mezzogiorno. Nel 1964, la diga di sbarramento, con un’altezza di 64 m e una lunghezza di 480 m, venne terminata. Dietro ai 2,2 milioni di metri cubi di detriti, che sbarrano la valle, vengono raccolti fino a 43,8 milioni di metri cubi d’acqua. Gli effetti, per lo più negativi, della costruzione del lago artificiale sono stati immensi per l’intera valle: otto famiglie di contadini hanno dovuto cedere il posto alle acque e, in parte, lasciare la valle, non possedendo altra terra al di fuori di quella. Le ripercussioni sul bilancio idrico erano incalcolabili: dalla realizzazione del bacino, il rio di Mastaun e quello di Pinalto sono quasi asciutti, poiché l’acqua condotta al lago viene attinta tra i 1700 e i 1800 m d’altitudine, esaurendo così numerose sorgenti. Quasi tutto l’anno, nel rio Senales scorre solo acqua residua, mentre quella del lago scende in Val di Fosse attraverso una galleria di 5,8 km.
    Nei pressi del maso Casera di Dentro tale galleria attraversa la valle in superficie e, per altri 8,5 km, il Gruppo di Tessa fino al Monte Sole di Naturno, prima che una condotta forzata di 2 km e 1040 m di dislivello faccia confluire l’acqua alla centrale elettrica di Naturno-Compaccio. Neppure le gallerie di Monte Sole in Val Senales sono rimaste immuni da conseguenze: quasi tutti i masi locali hanno avuto difficoltà di approvvigionamento idrico e talvolta le sorgenti si sono esaurite completamente. Nella migliore delle ipotesi, i risarcimenti o il riscatto di terreni e corsi d’acqua sono stati versati solo parzialmente e con un notevole ritardo. Pensando ai milioni di chilowattore che, ogni anno, vengono prodotti con l’acqua della valle, non si può negare una certa “ingiustizia sociale”. In tarda primavera, quando il livello del lago scende al minimo, svetta al cielo il campanile dell’antica chiesa Leiter, costruita nel 1727 e consacrata a San Giovani Nepomuceno, il cui pregiato allestimento, tra cui un altare del Monastero certosino Monte degli Angeli, fu messo in salvo. Solo nel 1997, su iniziativa della popolazione e con l’appoggio dell’Azienda Energetica, venne edificata l’odierna chiesa Leiter, in cui vengono conservate queste perle artistiche. Oggi, il placido borgo presenta alcuni masi, hotel e pensioni lungo la riva del lago, sulle cui terrazze in estate è possibile godersi il sole fino a tarda sera. Sopra la località svettano i tre edifici scuri dell’imponente Maso Tisa, che viene menzionato già in alcuni documenti del 1306, un tempo proprietà dell’Abbazia di Stams. Fino alla metà degli anni ‘50, i portatori di provviste (Jochträger) oltrepassavano questo maso diretti al Rifugio Similaun, quando salivano in direzione del Giogo Basso. Vernago è davvero affollato solo una volta all’anno, quando migliaia di pecore vengono riportate a valle attraverso il Giogo Basso dai loro pascoli in Valle Ötztal.

    Arte e cultura
    Sbarramento Vallo Alpino del Littorio a Plamort
    Curon Venosta, Val Venosta

    Lo sbarramento di Pian dei Morti (Plan mort = piano morto) si estende per circa 1 chilometro quadrato ad una quota di circa 2050 m. Un particolare dello sbarramento è l'ostacolo anticarro con una lunghezza di circa 250 m e con i cosidetti denti del drago.

    Laghi balneabili
    Lago Piccolo di Monticolo
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Posizione:
    Il Lago piccolo di Monticolo giace in una conca secondaria, interamente boschiva, a nord-est del Lago grande.

    Topografia:
    Lo specchio d’acqua si caratterizza per la forma semicircolare con un diametro di circa 300 m. Il lago piccolo di Monticolo ha una linea di riva di circa 890 metri. Il lago piccolo di Monticolo é piú profondo del lago grande con una profondità massimale di 15 metri.

    Utilizzo:
    Touring Club Italia e Legambiente hanno selezionato questo lago come uno dei più puliti d’Italia, riconoscendo non solo la qualità delle sue acque, ma anche il livello dell’offerta turistica e l’eccellenza gastronomica e ricettiva che l’accompagnano. Il lago piccolo di Monticolo è uno dei laghi piú benvoluti dell`Alto Adige.

    In estate esiste un autobus per i laghi di Monticolo.

    Chiese e abbazie
    Campanile nel lago di Resia
    Curon Venosta, Val Venosta

    Il campanile di Curon Vecchia è il soggetto più scattato di tutta la Val Venosta. Costruito intorno alla fine del 1300 separato dalla chiesa, (che guardando il campanile si trovava alla sua destra) é rimasto a ricordo di quanto avvenuto negli anni 1949/50 ed é sotto la tutela dei monumenti.

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