L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.
Sull'omonima passeggiata una statua ricorda "Bera Luis", il figlio piú celebre della Val Gardena, attore, regista e scrittore, ma soptratutto appassionato scalatore che ha trasmesso a molti il suo amore per la montagna.
Luis Trenker nacque a Ortisei il 4 ottobre 1892 e morì a Bolzano il 12 aprile 1990, all'età di 97 anni. È stato sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di Ortisei.
Già durante il periodo scolastico lavorò come guida alpina e maestro di sci. Studiò architettura a Vienna e Graz e aprì uno studio di architettura a Bolzano, che dovette chiudere poco tempo dopo perché la sua laurea non era riconosciuta in Italia. Per questo lavorò come artista dal 1927 al 1940 a Berlino.
Il suo primo contatto con il cinema avvenne nel 1921, quando fu assunto come guida alpina per il film "Berg des Schicksals" (Il monte del destino). Quando il regista si rese conto che l'attore principale non era in grado di scalare, Trenker assunse il ruolo di protagonista. Seguirono altri film in rapida successione, inizialmente come attore, poi anche come regista e sceneggiatore. Non solo film di montagna, ma anche film d'avventura, commedie, thriller e film storici.
Oltre ai suoi film, Luis Trenker pubblicò anche una serie di romanzi, articoli e resoconti delle sue esperienze.
Negli ultimi anni della sua vita, Trenker si è anche battuto per la protezione dell'ambiente e la conservazione della natura.
I film più conosciuti sono:
Der Kampf ums Matterhorn (1928)
Montagne in fiamme(1931)
Il grande agguato (1932)
Il figliuol prodigo (1934)
La grande conquista (1938)
Monte Miracolo (1943)
La Chiusa di Rio Pusteria è situata tra i paesi Rio Pusteria e Vandoies all’imbocco della Val Pusteria. Si trova direttamente alla strada statale, anche la Ciclabile Val Pusteria, chiamata Pusterbike, passa per la chiusa imponente. Quì correva nel 1271 il confine tra le contee di Tirolo e Gorizia e proprio per questa ragione Mainardo II fece costruire uno sbarramento, la Chiusa di Rio Pusteria.
La chiusa antica di una volta si trovava 600 m a ovest della struttura conservatasi sino ad oggi. Questa vecchia chiusa consisteva di un lungo muso di sbarramento e due torri. La struttura fu costruita conformemente al modello corrente delle dighe di sbarramento di quell’epoca. Pietre fluviali lavorate solo in minima parte fungevano come materiale di costruzione, e furono posate regolarmente. Purtroppo a partire dal 1340 le fonti scritte sulla struttura vecchia si esauriscono.
Il committente della nuova chiusa, che si è conservata fino a oggi, fu il Sigismondo d’Austria detto il danaroso. Questa nuova struttura è dotata di torri circolari, ed un muro di sbarramento risale il dorso boscoso. La Chiusa di Rio Pusteria non aveva solo scopi difensivi, ma fungeva anche come residenza e dogana. Oggi la chiusa può essere visitata con guida.
La malga Pfandler Alm venne usata come rifugio dall'eroe storico Andreas Hofer. Per un mese e mezzo Andreas Hofer si nascose qui con la sua famiglia. Il 28 gennaio del 1810 vennero presi in ostaggio e portati a Bolzano per proseguire per Mantova.
Raggiungibile solo a piedi.
Un parco giochi sul Watles, il paradiso per escursionisti
Nel cuore dell'area escursionistica Watles, si trova il Lago di giochi, grande 1.500 m². È un bacino biologico costruito per il divertimento di tutta la famiglia. Il Lago di giochi ha una profondità massima di 40 cm e può essere percorso con la zattera. I ragazzi possono giocare tra ponti sospesi, cascate d'acqua e ruscelli allestiti per la "caccia all'oro" o a "pietre preziose". Il lungo scivolo aumenta ancora il divertimento e l’avventura, mentre il funballz (water-walking-ball) richiede uno spiccato senso dell'equilibrio. Con i Watles rider (Mountaincarts) si scende a valle ad alta velocità, ma in tutta sicurezza.
Per i grandi, sulle rive del Lago di giochi sono disponibili comodi sdrai di legno. In questo modo i genitori possono tenere d'occhio i loro bambini e godersi nel contempo dalla piattaforma panoramica la vista fantastica sui monti.
Gli antichi mulini di Bulla, sopra Ortisei, sono stati realizzati fra il XVIII e il XIX secolo. Il mulino Zaramin è in parte in rovina, mentre il mulino Rumanon è stato restaurato e reso funzionante nel 1999, il mulino Droch nel 2010. Oggi vi si svolgono visite guidate per chi vuole conoscere l'antico mestiere del mugnaio. Per informazioni, rivolgersi all'Associazione Turistica di Ortisei.
Una bacheca informativa offre consigli per godersi al meglio il metodo Kneipp, camminando nell’acqua fresca del Laghetto di Fiè: un autentico toccasana per l’organismo, amato da grandi e piccini. Questo breve percorso Kneipp attraversa una vasca piena di sassi, stimolando la circolazione e la vascolarizzazione.
"Hans der Sager" è l'unico menestrello conosciuto della Val Venosta, autore sia della musica che dei testi da lui rappresentati. Si intratteneva spesso alla corte dei conti di Monte Sant'Anna, ritenuti i suoi mecenati. Secondo documenti storici, tral il 1326 e 1338 "Hans der Sager" viene menzionato per sei volte. In un documento egli viene menzionato come testimone di un contratto di compravendita nel Castello di Laces. In questa occasione "Hans der Sager" si dichiara apertamente cittadino di Laces. Egli aveva anche un figlio conosciuto come Ulrich von Hagenach.
Il castello può essere visitato solo durante le visite guidate!
Le visite guidate si svolgono tutti i giorni (tranne il sabato) alle ore 11.30 e alle ore 14.30.
In luglio e agosto inoltre alle ore 16.00.
Durata: circa 1 ora
Per registrazioni di gruppo da 20 persone: 348 739 2329 oppure schloss.rodenegg@gmail.com
Castel Rodengo è un castello medioevale che si trova tra Sciaves e Rio Pusteria nel comune di Rodengo. Il castello fu senza dubbi una delle più grandi e potenti roccaforti del suo tempo e lo è rimasto anche nel corso della storia fino al giorno d’oggi.
Prezzi:
Adulti 8,00 €
Junior (10-18 anni) 4,00 €
Bambini (6-10 anni) 3,00 €
Gruppi (da 15 persone) 6,00 €
VISITE GUIDATE PER BAMBINI
ogni lunedì alle 14.00 (luglio e agosto)
Iscrizione: www.gitschberg-jochtal.guestnet.info
Il SECEDA è situato sul versante soleggiato della Val Gardena, nel mezzo del Parco Naturale Puez – Odle. Il panorama che si può ammirare dalla cima abbraccia le Dolomiti e tutte le montagne altoatesine.
Nel nostro comprensorio troverete numerose baite accoglienti dove potrete rigenerarvi, mangiare pietanze tipiche e non... trascorrere ore in allegria e compagnia. Ogni singola baita sul Seceda ha un suo particolare fascino ed un'atmosfera ineguagliabile.
Una vecchia panca di legno, una confortevole sedia a sdraio, una terrazza al sole oppure un'accogliente stube: sul Seceda tutti rimangono soddisfatti. Sciatori, amici dello snowboard, o del parapendio, escursionisti, ma anche mamme con bambini … tutti s’incontrano al Seceda.
Un tempo la città si riduceva alla storica via Centrale con i suoi frontoni merlati, le belle case borghesi, i balconi, le inferriate artistiche alle finestre e i portoni ad arco: insieme al castello e a vicolo Posteriore, essa costituiva un apparto chiuso a difesa dei suoi abitanti. Dal momento che molte case hanno conservato pressoché inalterata l' originaria struttura del secolo XV, la strada, divenuta ai nostri giorni il luogo di passeggio per antonomasia della Pusteria, coniuga elementi tardomedievali e barocchi.
All'ingresso dell’osteria contadina Unterweirachhof, c'è una vite della varietà "Weißer Heunischer" che ha circa 250 anni ed è protetta come monumento naturale.
Si dice che questa vite fu distrutta dai francesi quando saccheggiarono il maso nel 1809. Quando il maso fu ricostruito nel 1810, la vite cominciò a germogliare di nuovo. Alla base la vite ha ora una circonferenza di 106 cm.
Una volta un vitigno diffuso, ora si trova quasi esclusivamente in vigneti di vecchia data.
La scuola professionale per la frutti-, viti-, orti- e floricoltura ha utilizzato piantine di questo vitigno “Heunischer” per includerle nella collezione di vecchie varietà di vite.
Il convento benedettino è un monastero medievale di epoca carolingia in ottimo stato di conservazione. Qui si incontrano la vita quotidiana benedettina, la coltivazione culturale, l'arte e la ricerca. La leggenda vuole che la prima pietra del monastero sia stata posta da Carlo Magno. Subito dopo l'incoronazione, Carlo Magno fu sorpreso da una tempesta di neve sul Passo dell'Umbrail. In segno di gratitudine per essere sopravvissuto, fondò il monastero di Müstair nel 775.
Il monastero di San Giovanni è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1983.
Ulteriori informazioni, visite guidate e orari di apertura della chiesa del monastero sono disponibili su: www.muestair.ch
Paradiso per escursioni con estesi prati di larici! Il Salto è un'altopiano sopra San Genesio a ca. 1300 - 1400 metri e meta ideale per tutta la famiglia. A piedi, in passeggino, in bici o in sella di un Haflinger ... il Salto vi aspetta!
La Porta delle Orsoline si trova vicino alla Chiesa delle Orsoline, all'entrata ovest della Via Centrale. La porta cittadina fu rovinata nel 1758 durante il trasporto di una grande fontana. L'affresco è opera dell'artista locale Johannes di Brunico e risale al 1420.
Lungo la passeggiata per S. Giacomo si trova un monumento in ricordo dell’alpinista austriaco PaulGrohmann (1838-1908), il primo a conquistare numerose vette dolomitiche, fra cui il Sassolungo (nel 1869), la Marmolada (nel 1864), la Cima Grande (nel 1869) e la Tofana di Rozes (nel 1864). Nel 1875 gli è stata intitolata la Punta Grohmann, nel Gruppo del Sassolungo.
Il monumento in onore del sindaco Johann Baptist Purger (1805-1872), che si é battuto contro numerosi ostacoli e difficoltà per la costruzione della strada fra Ponte Gardena e Ortisei, si trova vicino a Piazza parrocchiale.
L’Alpe di Siusi è l’altipiano più grande d’Europa (56 km²). Si trova nel cuore delle Dolomiti, a nord est sopra Bolzano vicino alle famose località turistiche Ortisei e Castelrotto. I Denti di Terrarossa e lo Sciliar fanno confine a sud ovest, a sud est invece si trova il suggestivo Gruppo del Sassolungo e a nord Bullaccia in direzione Val Gardena.
Sia d’estate che anche d’inverno l’Alpe di Siusi è una meta molto conosciuta per molti villeggianti. D’estate una marea di fiori trasforma l’altipiano in un paesaggio unico e spettacolare. Sicuramente è anche merito dell’impegno e del duro lavoro dei contadini che falciano ancora l’erba con grande passione.
Anche nei mesi invernali l’Alpe di Siusi offre varie attività, come lo sci, passeggiate invernali, sci di fondo e ciaspolate in mezzo alla natura innevata.
Nel 1994 la sezione di Laces dei simpatizzanti dell'Imperatore Austro-Ungarico Francesco Giuseppe sostituì il vecchio busto con il busto di bronzo proveniente da Praga. Il monumento di marmo bianco di Lasa venne eretto nel 1908 e nel 1919 scomparve misteriosamente. Nel 1994 la sezione di Laces dei simpatizzanti dell'Impero Austro-Ungarico lo sostituì con un busto di bronzo proveniente da Praga. Il monumento ricorda il sessantesimo anno di regno del penultimo Imperatore dell'Impero Austro-Ungarico, Francesco Giuseppe I di Asburgo-Lorena.
Pescare con la famiglia e gli amici, senza bisogno del patentino, nel vivaio di Anterselva di Sotto.
Parchetto giochi per i bambini e chiosco ( con noleggio attrezzatura ) accanto allo stagno.
Sulla Piazza Cappuccini si affacciano due chiese.
Una è la chiesa dei Cappuccini e l'altra la chiesa di Santo Spirito.