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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Villaggio degli alpinisti Lungiarü
    Badia, Regione dolomitica Plan de Corones

    Inserito in un meraviglioso scenario dolomitico ai piedi parco naturale del Puez Odle (Dolomiti patrimonio mondiale UNESCO), il paese di Lungiarü (1398 m.s.l.m), si estende, discosto dagli animati centri turistici, in una vasta conca di prati e boschi verdeggianti. Grazie alla sua posizione incastonata in fondo alla valle, si presenta come una piccola perla che racchiude intatte le tradizioni del popolo ladino.

    Lungiarü, in inverno, è un vero e proprio paradiso per gli appassionati dello sci alpinismo e delle ciaspole, ma è la destinazione ideale anche in estate per gli amanti della natura e della vacanza attiva. Attraverso i numerosi sentieri che si snodano lungo le malghe che costellano il territorio e attraverso i boschi che salgono verso poderosi gruppi dolomiti, ci si può davvero immergere in un contesto naturale ancora intatto, esplorandolo a piedi o scalando le vette dolomitiche.

    I villaggi degli alpinisti sono un'iniziativa dei vari club albini, per le località montane che sono riuscite a mantenere le loro meraviglie naturali e culturali, e che vogliono impegnarsi in maniera autonoma e consapevole per un futuro sostenibile. Rafforzando nello stesso tempo i circuiti produttivi locali e cercando ti trasmettere alla popolazione stessa ed ai visitatori la bellezza delle montagne circostanti.

    Lungiarü é stato accolto ufficialmente nella comunità dei villaggi degli alpinisti il 05.08.18, come primo villaggio degli alpinisti ladino e nelle Dolomiti!

    Giardini pubblici
    I Giardini di Castel Trauttmansdorff
    Merano, Merano e dintorni

    I Giardini di Castel Trauttmansdorff, dove dal 2001 la natura e l’arte s’incontrano, si estendono in un anfiteatro naturale su una superficie di 12 ettari, presentando oltre 80 ambienti botanici rappresentativi di tutto il pianeta e stazioni dedicate all’esperienza ricettiva, tra cui dieci padiglioni artistici, la spettacolare piattaforma panoramica di Matteo Thun, il mondo botanico sotterraneo e il “Giardino degli innamorati”.

    Per questo meraviglioso quadro d’insieme, nonché per lo spirito innovativo che ne sta alla base, i Giardini sono stati eletti nel 2005, a soli quattro anni dalla loro creazione, “Parco più bello d’Italia”, mentre l’anno successivo sono stati insigniti dell’ambizioso titolo di “Giardino d’Europa n. 6”. È invece del 2013 il riconoscimento “International Garden Tourism Award”, che ha consacrato il Trauttmansdorff nel circuito dei migliori parchi e giardini a livello mondiale.

    Nel 2020, ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, tutto ruota intorno al tema della biodiversità. All’insegna del motto “Diversity”, viene ribadita l’importanza della diversità biologica per l’uomo, gli animali e le piante.

    Al centro del parco troneggia Castel Trauttmansdorff. Qua dove un tempo, durante l’inverno, amava soggiornare l’imperatrice Elisabetta, ora alloggia il Touriseum, il Museo provinciale del turismo.

     

    Fortezze e castelli
    Centro di Montagna
    Montagna, Strada del Vino

    Il paese di Montagnaè situato accanto al parco naturale del Monto Corno e circondato da frutteti e vigneti. Il centro storico è caratterizzato da vicoli lastricati e case colorate. La chiesa parrocchiale fu costruita nel XII secolo ed è dedicata a S. Bartolomeo. In cima del paese si trova Castel d’Enna, costruito dai Signori d’Enna nel 1172. Montagna comprende inoltre le frazioni Pinzano, Casignano, Gleno, Doladizza e Fontanefredde. La zona intorno a Montagna è famosa per la coltivazione del Pinot Nero. Inoltre, è ideale punto di partenza per escursioni e tour in bici.

     

    Luoghi da vedere
    Concordia 2000
    San Vigilio, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il rilievo panoramico in bronzo è composto da 24 segmenti per una lunghezza totale di 36 m. Nella parte anteriore vengono indicati i nomi delle più importanti montagne, visibili dal Plan de Corones con le loro altitudini e la direzione di alcune delle più importanti capitali d’Europa. 

    Luoghi da vedere
    Monumento Walther von der Vogelweide
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Walther von der Vogelweide é rappresentato in marmo locale dallo scultore venostano Heinrich Natter nel 1889. L'opera viene rimossa temporaneamente in epoca fascista dalla sua prima collocazione (parco Rosegger in via Marconi) per tornare nella sede originaria per la quale era stata concepita nel 1985.

    Fortezze e castelli
    Stazione della Vecchia Ferrovia della Val di Fiemme
    Ora, Strada del Vino

    La stazione di Ora-Val di Fiemme fu il punto di partenza della vecchia ferrovia che portava da Ora a Predazzo, passando per Montagna, Trodena e Fontanefredde. Già nel 1894 venne presa in considerazione la realizzazione di una linea ferroviaria in Val di Fiemme e in seguito, a causa della prima guerra mondiale, fu progettata la linea definitiva. Il comando militare austriaco iniziò nel 1916 con la costruzione della linea ferroviaria che fu un importante metodo di trasporto di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Per la costruzione, durata due anni circa, furono impiegati prigionieri di guerra russi e serbi. Nel 1917 vennero eseguiti i primi trasporti di rifornimenti per il fronte delle dolomiti. Dal 1918 in poi, la ferrovia venne usata anche per il trasporto di persone. Nel 1930 la ferrovia, originariamente trainata da una locomotiva da vapore, fu elettrificata e la durata del viaggio si accorciò da 4 a 2 ore. A causa dell’incremento del traffico motorizzato e l’attivazione di un collegamento autobus per la Val di Fiemme, la ferrovia perse via via la sua importanza. Nel 1963 la ferrovia fece il suo ultimo viaggio. Oggi il tracciato della Vecchia Ferrovia è un famoso sentiero per escursioni a piedi o in bici. La storica stazione di Ora-Val di Fiemme viene usata per manifestazioni culturali o concerti.

    Fortezze e castelli
    Rocca di Festenstein (Castelforte)
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    L'emblema di Andriano sono senz'altro le rovine di Castelforte che si ergono su un ripido spuntone roccioso della Gola del Rio Gaido. La rocca che troneggia su Andriano é raggiungibile solo percorrendo un ripido sentiero. Era senza dubbio nelle intenzioni del costruttore dell'epoca rendere il maniero inaccessibile alle armi del nemico.
    Al contempo, dalla spettacolare posizione del castello, si schiude un ampio panorama sulla sottostante Valle dell'Adige. Castelforte viene per la prima volta menzionato nei documenti a metá del 13° secolo, quando si presume sia stato edificato o sottoposto a significativo ampliamento.

    Il castello era sotto il dominio dei Signori di Appiano, che probabilmente lo diedero in gestione ad uno dei loro vassalli. La gestione di un tale maniero includeva l'incasso dei tributi dovuti dai contadini dei masi, la costante preoccupazione per l'approvvigionamento di acqua, di viveri e di legna da ardere, i lavori di manutenzione e gli incessanti turni di guardia.
    Tutto questo , considerate le difficoltá di accesso al castello, rappesentava una fatica immane. 
    Si presume che tra il 13° e 14° secolo il castello sia stato coinvolto in conflitti e di conseguenza danneggiato e che nel 1383 sia passato nelle mani dei Signori di Villandro con l'obbligo di risanare la desolata fortificazione. Questi dati sono la prova che alla fine del  14° secolo il castello adempiva ancora alla proprio funzione. Succcessiavamente, il castello cambió piú volte proprietario: nel 15° secolo ne entrarono in possesso prima i nobili Sparrenberger e, poi dal 1654 al 1818 i Signori Lanser di Appiano. 

    Nel 2008 la proprietá passa al Conte Meinhard Khuen von Belasi, il quale attua in collaborazione con i Beni culturali della Provincia una serie di musure di restauro per mettere in sicurezza le opere murarie e proteggere il maniero da un ulteriore decadimento.

    Aperture straordinarie di Castelforte:

    Dopo lunghi lavori di restauro le rovine di Castelforte sono di nuovo a disposizione degli interessati. L’Associazione turistica di Andriano organizza delle aperture straordinarie del castello nelle seguenti date:

     

    domenica, 02.04.2023
    venerdí, 07.04.2023
    domenica, 16.04.2023
    venerdí, 21.04.2023 disdetta
    domenica, 30.04.2023
    venerdí, 05.05.2023
    venerdí, 12.05.2023 disdetta
    venerdí, 19.05.2023
    lunedí, 29.05.2023
    venerdí, 02.06.2023
    sabato, 10.06.2023
    domenica, 11.06.2023
    venerdí, 16.06.2023
    venerdí, 23.06.2023
    venerdí, 07.07.2023
    venerdí, 21.07.2023
    venerdí, 11.08.2023
    venerdí, 25.08.2023
    domenica, 03.09.2023
    venerdí, 08.09.2023
    venerdí, 15.09.2023
    venerdí, 22.09.2023
    domenica, 01.10.2023
    venerdí, 06.10.2023
    domenica, 15.10.2023

     

    aperto dalle ore 10.00 alle ore 15.00

    In caso di maltempo il castello rimane chiuso!

    Luoghi da vedere
    Dolomiti senza confini
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime
    “DOLOMITI SENZA CONFINI” è un’alta via unica nel suo genere, il cui percorso di 108 km, suddiviso in nove tappe a tratti molto impegnative, si sviluppa a cavallo tra due Paesi, passa per dodici vie ferrate e tocca diciassette rifugi alpini. Un itinerario fortemente simbolico, dal punto di vista non solo alpinistico ma anche storico, giacché si snoda in parte lungo trincee e gallerie che sono state scenario della Grande Guerra, tra il Cadore e le Dolomiti di Sesto, dalle Tre Cime di Lavaredo alla valle di Gail, in Austria. L’alta via è accessibile da più punti: in Tirolo Orientale dai paesi di Kartitsch e Obertilliach – entrambi appartenenti alla rete internazionale di Bergsteigerdörfer (villaggi degli alpinisti) –, a Sesto dal Passo Monte Croce, dai prati di Croda Rossa o dal Rifugio Fondovalle e a Belluno dal Rifugio Auronzo, da Misurina o da Valgrande, presso Padola. Un’avvincente avventura per gli scalatori del XXI secolo.
    Luoghi da vedere
    Sorgenti della Drava
    San Candido, Regione dolomitica 3 Cime

    Lungo i 750 km di corsa verso il Danubio la Drava bagna 5 stati europei. La sua corsa inizia a Dobbiaco. Il sorgente della drava si trova a metà strada tra Dobbiaco e San Candido ed è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta. Il punto di partenza, soprattutto per le famiglie, è il bosco delle meraviglie.

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

     

    Luoghi da vedere
    Cappella S. Katharina (Hocheppan)
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La capella del maniero di Hocheppan con i preziosi affreschi è una delle più importanti testimonianze dell' periodo romanico in Alto Adige. Gli affreschi della capella, per vari secoli quasi interamente inbiancati tornano alla luce nel 1926. Oltre i motivi religiosi è di particolare interesse una scena di caccia, rarità nel Tirolo di un tempo. Gli affreschi risalgono al primo decennio del tredicesimo secolo, e riportano la storia biblica e le rinomate vergini "saggie" e "stolte", cosi come la mangiatrice di canederli - testimonianza della cultura culinaria dei canederli in Alto Adige.

    Fortezze e castelli
    Rovine del Castello Wolkenstein
    Selva, Regione dolomitica Val Gardena

    La rovina è oggi accessibile da un ripido sentiero che parte nei pressi del Centro di Addestramento dei Carabinieri di Vallunga. Il castello, costruito all'inizio del XII secolo, crollò già nel 1525 e non fu mai più ricostruito. Dal XIV secolo appartiene alla famiglia dei conti Wolkenstein, di cui porta il nome. Si ritiene che vi soggiornasse nei mesi estivi il celebre poeta e compositore Oswald von Wolkenstein, nato fra il 1376 e il 1387 in Alto Adige e morto nel 1445 a Merano.

    Luoghi da vedere
    Il re dei larici - un monumento naturale
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    È uno dei più vecchi larici della zona e si trova a Valdaora di Sotto, vicino al maso “Lexen” Al sito si trova in più un’area di sosta ed un cartello con i dati, che sono: età: 170 anni, altezza: 37 m, diametro: 1,06 m

    Luoghi da vedere
    La Val Fiscalina
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    A confronto con l'imponente profilo roccioso delle Dolomiti, ritte sul lato opposto della Valle di Sesto, il panorama offerto dalla Catena Carnica pare quasi anonimo e insignificante. Ma si sa, l'apparenza inganna. Con la funivia che da Sesto porta al Monte Elmo, si raggiunge non solo l'incantevole area sciistica ed escursionistica Tre Cime Dolomiti, ma anche il costone occidentale di una catena montuosa che, sviluppandosi per oltre 100 km, si spinge fin quasi a Villaco, in Carinzia. E l'estensione non è certo l'unico motivo di vanto delle Alpi Carniche. Possono andar fiere, ad esempio, del loro movimentato passato geologico, testimoniato da numerosi fossili, e delle loro origini, ben più antiche di quelle delle Dolomiti. Dal punto di vista storico, poi, la catena ha rivestito un importante ruolo quale confine italo-austriaco. Chi non ha mai attraversato la frontiera percorrendo un'alta via non ha che da incamminarsi sul sentiero che dalla cima del Monte Elmo (2.434 m s.l.m.) passa davanti all'Helmhaus e prosegue lungo il crinale per trovarsi presto con un piede in Austria e l'altro in Italia. Qui ha inizio, inoltre, la popolare Alta Via Carnica, detta anche "via della pace", che in 8-11 giorni porta ad Arnoldstein, in Carinzia.

    Luoghi da vedere
    Le passeggiate di Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Come tutte le città, anche Bolzano deve confrontarsi con i ritmi tipicamente urbani. In pochi passi però è possibile immergersi nella quiete di celebri passeggiate e lasciarsi alle spalle stress e ansie.

    Molto conosciute sono ad esempio quelle del Guncina e di Sant'Osvaldo. Realizzate addirittura a fine '800, il loro percorso permette di salire dolcemente sui pendii che circondano la città, godendo di un incantevole panorama e attraversando una vegetazione tipicamente mediterranea.

    Le passeggiate Lungotalvera Bolzano e Lungotalvera San Quirino invece, immerse nel rigoglioso Parco Petrarca e nella distesa dei prati lungo il torrente Talvera, si trovano a ridosso del centro cittadino e offrono, fra il resto, anche l'opportunità di praticare attività sportivo-ricreative.

    Per chi ama correre consigliamo anche i percorsi "BoRunning": 11 itinerari di diverse difficoltá e quindi adatti a tutti consentono di calarsi in una dimensione meno nota, ma tanto più affascinante, della città.

    Scarica i percorsi: Passeggiate di Bolzano

    Laghi, cascate
    Il Lago giochi a Watles
    Malles, Val Venosta

    Un parco giochi sul Watles, il paradiso per escursionisti  

    Nel cuore dell'area escursionistica Watles, si trova il Lago di giochi, grande 1.500 m². È un bacino biologico costruito per il divertimento di tutta la famiglia. Il Lago di giochi ha una profondità massima di 40 cm e può essere percorso con la zattera. I ragazzi possono giocare tra ponti sospesi, cascate d'acqua e ruscelli allestiti per la "caccia all'oro" o a "pietre preziose". Il lungo scivolo aumenta ancora il divertimento e l’avventura, mentre il funballz (water-walking-ball) richiede uno spiccato senso dell'equilibrio. Con i Watles rider (Mountaincarts) si scende a valle ad alta velocità, ma in tutta sicurezza. 

    Per i grandi, sulle rive del Lago di giochi sono disponibili comodi sdrai di legno. In questo modo i genitori possono tenere d'occhio i loro bambini e godersi nel contempo dalla piattaforma panoramica la vista fantastica sui monti.

    Luoghi da vedere
    La vite Versoaln a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    La vite Versoaln presso Castel Katzenzungen a Prissianoè la più grande e quasi certamente la più antica del mondo. Con oltre 360 anni alle spalle, la vite autoctona altoatesina si estende ai piedi del maniero per 300 m² su una tradizionale pergola di castagno. Secondo la leggenda la vite crescerebbe in quel luogo da 600 anni.

    La zona di coltivazione principale di questa qualità fruttata e dai riflessi verdognoli, un tempo era la Val Venosta. I vini Versoaln presentano una struttura delicata con un’accentuata acidità.

    Luoghi da vedere
    Bunker Malles
    Malles, Val Venosta

    Come luogo di passaggio sulle Alpi, l'Alta Val Venosta ha sempre avuto un interesse militare. Non solo i Romani, gli Asburgo e Napoleone sono passati di qui, ma anche la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato le sue tracce. La maggior parte di queste tracce, tuttavia, non sono visibili a occhio nudo, in quanto si tratta di monumentali bunker sotterranei che erano stati progettati come installazioni difensive e luoghi di rifugio. Le fortezze nascoste facevano parte del Vallo Alpino, ma non furono mai utilizzate per scopi militari.
    Oggi, le reliquie architettoniche del periodo tra le due guerre sono incastonate tra i frutteti e i pascoli dell'area circostante.
    È necessaria una visita guidata agli interessanti bunker. Chi è interessato alla storia non dovrebbe perdersela. La conoscenza di un capitolo oscuro del XX secolo è garantita.

    Visita guidata breve:
    https://bit.ly/3ZX3qWC

    Visita guidata di due bunker:
    https://bit.ly/3Li1unD

    Laghi, cascate
    Cascate Burkhard
    Racines, Vipiteno e dintorni

    Nel fondovalle di Ridanna l’escursionista potrà assistere ad uno spettacolo della natura senza pari: da qualche tempo a questa parte, un sentiero panoramico conduce nuovamente alle esuberanti cascate della gola Burkhard. Tranquilla e misteriosa, la Val Ridanna si estende lungo prati e boschi incontaminati fino alla località di Masseria. Nel piccolo paesino si trovano le due imponenti cascate della gola Burkhard – uno spettacolo naturale mozzafiato.

    Luoghi da vedere
    Il chiostro di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il chiostro del Duomo di Bressanone è uno dei più importanti monumenti artistici dell'Alto Adige. Le sue origini risalgono all'epoca preromanica. Il complesso è stato ridisegnato in fase romanica (XII secolo) e gotica (XIV secolo).  In quest'ultima importante fase di ricostruzione del XIV secolo l'edificio sacro è stato inarcato in una volta a crociera gotica. Gli affreschi gotici ben conservati, che raffigurano sia temi religiosi che intuizioni sulla vita medievale, sono particolarmente suggestivi. Da vedere in particolare sono  la  raffigurazioni dell' elefante (3° portico) e l'Adorazione dei Re (13° portico)

     

    Luoghi da vedere
    Rovina di Montechiaro
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    La vasta costruzione fino al 1513 fu di proprietà dei conti del Tirolo, poi il castello passò ai conti Khuen-Belasi, ai quali appartiene ancora oggi (rovina dal XIX secolo). Lo stupendo ciclo di affreschi del 1400, venne in gran parte rimosso e portato al Museo Ferdinandeo di Innsbruck nel 1912.

    Luoghi da vedere
    La Catena Carnica
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    A confronto con l'imponente profilo roccioso delle Dolomiti, ritte sul lato opposto della Valle di Sesto, il panorama offerto dalla Catena Carnica pare quasi anonimo e insignificante. Ma si sa, l'apparenza inganna. Con la funivia che da Sesto porta al Monte Elmo, si raggiunge non solo l'incantevole area sciistica ed escursionistica Tre Cime Dolomiti, ma anche il costone occidentale di una catena montuosa che, sviluppandosi per oltre 100 km, si spinge fin quasi a Villaco, in Carinzia. E l'estensione non è certo l'unico motivo di vanto delle Alpi Carniche. Possono andar fiere, ad esempio, del loro movimentato passato geologico, testimoniato da numerosi fossili, e delle loro origini, ben più antiche di quelle delle Dolomiti. Dal punto di vista storico, poi, la catena ha rivestito un importante ruolo quale confine italo-austriaco. Chi non ha mai attraversato la frontiera percorrendo un'alta via non ha che da incamminarsi sul sentiero che dalla cima del Monte Elmo (2.434 m s.l.m.) passa davanti all'Helmhaus e prosegue lungo il crinale per trovarsi presto con un piede in Austria e l'altro in Italia. Qui ha inizio, inoltre, la popolare Alta Via Carnica, detta anche "via della pace", che in 8-11 giorni porta ad Arnoldstein, in Carinzia.

    Da non perdere: nei mesi estivi, gli impianti di risalita dell'area 3 Cime Dolomiti organizzano spettacolari escursioni all'alba sul Monte Elmo. Cominciate la giornata con un'indimenticabile esperienza ad alta quota!

    Luoghi da vedere
    Castel d'Appiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo una breve passeggiata tra la boscaglia si apre uno splendido panorama. Sopra il capoluogo altoatesino si leva il massiccio dello Sciliar e il leggendario Catinaccio. L'occhio cade a nord sulle Ötztaler-Alpen e a sud sulla catena del Lagorai nel Trentino.

    Castel d’Appiano s’innalza sopra il paese di Missiano nel comune di Appiano, su di una ripida parete di roccia. Il carattere di un maniero fortificato viene dato dalla torre imponente che sovrasta il castello. Castel d’Appiano fu costruito tra il 1125 e 1130 dal conte Ulrich II e già allora contava tra le più potenti fortificazioni dell’Alto Adige. I proprietari di allora vivevano prima nei pressi di San Paolo. Ma a causa di un conflitto con i conti del Tirolo, la loro posizione di allora sembrava poco sicura e quindi decisero di cambiare residenza.

    Nel 1158 i conti di Appiano fecero un’imboscata ad un’ambasceria papale ed il castello fu oggetto di un attacco di ritorsione sotto Enrico il Leone e venne quindi distrutto. Ma il castello venne rimesso e passò nel 1315 ai conti di Tirolo. Questi diedero come feudo il castello a varie famiglie. Dal 1911 infine, i conti di Enzenberg presero la proprietà di Castel d’Appiano.

    All’interno del castello troviamo varie attrazioni, come per esempio la torre con la sua forma pentagonale, la quale è unica nel suo genere. Gran parte delle mura ed i corpi di difesa del castello risalgono al XVI secolo. Notevoli sono anche gli affreschi nella cappella, i quali contano tra i miglior conservati del Tirolo. Le pitture risalgono al primo decennio del XIII secolo mostrano immagini della tradizione locale come per esempio le “mangiatrici di canederli” o anche immagini della caccia. Anche le famose scene delle “vergini folli” vengono raffigurate.

    Visite

    La taverna del castello è aperta ogni giorno escluso mercoledì dalle ore 10 alle ore 17. Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di contattare l'ufficio turistico Appiano all'indirizzo mail info@eppan.com o telefonicamente al 0471 66 1106

    Percorso tiro con l’arco al Castel d’Appiano

    Il percorso tiro con l’arco vicino al Castel d’Appiano è aperto giornalmente, escluso mercoledì e offre ai visitatori tensione e un sentimento medievale durante la "caccia con freccia e arco. Il noleggio di frecce e arco è disponibile dalle ore 10 alle ore 14. Il completo percorso dura all’incirca 3 ore.

     

    Luoghi da vedere
    Testata di Ponte Romano e Argine in Muratura
    Lagundo, Merano e dintorni

    Nell'anno 1776 la regina Maria Teresa d'Austria fece costruire un argine in muratura a Lagundo, vicino a Merano, che doveva servire da protezione contro le inondazioni del fiume Adige. Questa fortificazione può essere visitata ancora oggi in ogni momento. Nelle immediate vicinanze, sulla riva sinistra del fiume, si trovano le rovine di una testata di ponte dell'antica via romana imperiale „Via Claudia Augusta“. La costruzione del ponte è datata nel I secolo dopo Cristo. Oggi le rovine del ponte sottostanno alla protezione della tutela dei monumenti e possono essere visitate in prossimitá della piscina comunale in vicolo del Mercato. Sulla testata del ponte vi sono anche un piccolo pilone votivo e una cappelletta.

    Altri produttori
    Mazia, il villaggio dell' alpinismo
    Malles, Val Venosta

    L’iniziativa dei “Villaggi degli alpinisti” dei club alpini è un sinonimo di un turismo ecocompatibile e legato alla natura. La rete unisce località che presenta un paesaggio naturale e antropizzato incontaminato, è stata risparmiata dai grandi sfruttamenti tecnologici e la cui identità è contraddistinta dalle cime e dall’alpinismo.
    Da una piacevole escursione lungo le rogge fino all’ascensione di un Tremila, potete godervi la natura incontaminata della Val di Mazia. Qui, le tradizioni e le usanze vissute consentono di scoprire l’attiva comunità del villaggio, mentre una gita alle rovine del castello all’ingresso del paese fa risorgere i temuti cavalieri predoni di Mazia.

    Luoghi da vedere
    Bunker 20 - La Vocca a Resia
    Curon Venosta, Val Venosta

    L'opera 20 si trova nei pressi di Resia a quota 1550 m. L'opera è stata costruita sopra la sorgente dell'Adige. L'Adige è con i suoi 415 km il secondo fiume dell'Italia in oedine di lunghezza. L'Opera 20 è stata realizzata in parte in calcestrucco ed in parte scavata nella roccia. La parte interrata ha una lunghezza di circa 270 m, la superfice calpestabile è di circa 450 m quadrati.

    Ingresso solo con la guida.

     

    Luoghi da vedere
    Monumento di NC Kaser
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones
    La scultura in bronzo dell’artista Josef Rainer, collocata sulla piazza del Municipio, è stata inaugurata solennemente il 19.04.2017, in occasione del 70° compleanno di N.C.Kaser.
    Nobert Conrad Kaser era un poeta e scrittore altoatesino, nato a Bressanone nel 1947 e morto a Brunico nel 1978. Sulle 27 stele della piazza del Municipio sono stati incisi anche vari testi di N.C. Kaser.
    Luoghi da vedere
    Il colle "Vorbichl"
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il cosiddetto "Vorbichl" è un colle che si estende per circa 2 km sul bordo orientale del altopiano di Tesimo e forma con la sua parete rocciosa ripida contro la Valle dell'Adige una barriera naturale per la zona di insediamento posteriore.

    La collina con un'altezza al massimo di 682 m è stato abitato già migliaia di anni fa. Dei tempi antichi hanno sopravvisuto solo pochi miti che raccontano di streghe e diavoli. Um posto mitico, il cosidetto "Klobenstuanplätz", oggi ospita un bitopo idyllico con panchine, che invita a un picnic.

    Luoghi da vedere
    Il Presepe più grande del mondo
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    Il presepe più grande del mondo, realizzato da un gruppo di 18 scultori di S. Cristina, è esposto dal 2000 negli spazi del Centro Sportivo Iman. La prima figura del progetto, avviato nel 1988, è stata la Madonna con il Bambino. Sono stati quindi realizzati S. Giuseppe, i Re magi, un pastore, l'asinello, tre pecore, l'angelo e un cammello, tutti frutto di una grande creatività, abilità e senso artistico. Il presepe si arrichisce di ogni anno di nuove figure.

    Luoghi da vedere
    Il freerider
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    La statua di bronzo che porta questo titolo è stata eretta lungo la passeggiata "Raida dl luech" di S. Cristina. È stata realizzata in un concorso in collaborazione con il Comune di S. Cristina, l'Associazione Turistica e l'Associazione Artistica di S. Cristina per abbellire la passeggiata "Raida dl luech" a S. Cristina e in particolar modo per sottolineare l'importanza e il valore dell'attività artistica della Val Gardena. La statua che rappresenta il freerider è stata scolpita nel 2012 ed è situata nei pressi della Via Cisles a S. Cristina.

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