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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    "Lago dei morti" sull'Alpe di Villandro
    Sarentino, Bressanone e dintorni

    Il Totensee (tradotto letteralmente, "lago dei morti"), si trova in una conca di montagna al di sotto della celebre chiesetta "Dai morti" ("Am Toten", in tedesco). Circondato da blocchi di roccia e prati, è situato ad un altitudine di 2200 m.

    Il macabro nome trae la sua origine da un termine di derivazione agricola, "tot", ("morto", appunto), che in realtà veniva inteso semplicemente come "improduttivo".

    Fortezze e castelli
    Sepolcro Sig.ra Emma Hellensteiner
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime
    Emma Hellensteiner, pioniera del turismo alpino di fine ottocento ( Sankt Johann in Tirol, 23 aprile 1817 - Merano, 9 marzo 1904)

    Emma Hellenstainer fu una carismatica albergatrice e un’eccellente cuoca. Questa donna rese celebre l’Hotel Emma che all’epoca si chiamava Schwarzer Adler. La sua fama e il suo fascino si spinsero ben oltre i confini del paese attirando clienti da tutto il mondo. Ospiti tedeschi, italiani, inglesi – vennero a Villabassa non solo per il meraviglioso paesaggio, ma soprattutto per il fascino della Signora Emma.
    Arte e cultura
    Monumento Dr. Franz Tappeiner
    Merano, Merano e dintorni

    Merano deve il suo aspetto a un uomo come pochi altri: il dottor Franz Tappeiner (1816-1902), medico, umanista e appassionato promotore della città. Sulla Passeggiata del Passirio si erge oggi il suo monumento, simbolo di uno spirito che ha trasformato Merano dalle sue fondamenta.
    Franz Tappeiner non fu solo un medico del suo tempo, ma un pioniere della salute intesa in senso moderno. Credeva che non si guarisse solo negli ospedali, ma anche immersi nella natura, alla luce del sole e attraverso il movimento. Fu tra i primi a riconoscere il potenziale terapeutico del clima mite di Merano, avviando progetti che resero la città un importante punto d’incontro della società europea.
    Una delle sue eredità più grandi è la passeggiata Tappeiner, uno dei percorsi panoramici più belli d’Europa. Immersa in una vegetazione mediterranea e con splendide vedute sulla città, incarna la visione di Tappeiner di rigenerazione attraverso l’esperienza della natura, un concetto molto avanguardistico per i suoi tempi.
    Il monumento, progettato da Franz Ehrenhöfer e inaugurato nel 1903, rappresenta Tappeiner in una posa pensierosa, con lo sguardo rivolto verso la città. Indossa un lungo cappotto e tiene in mano un cappello, come se si fosse fermato per un momento prima di proseguire. Sul piedistallo, una scritta latina lo onora con la dicitura “Amicus patriae”, amico della patria.
    Tappeiner stesso rifiutava ogni forma di onore pubblico: la sua modestia era una delle sue caratteristiche principali. Il monumento fu eretto solo dopo la sua morte, come segno di rispetto e gratitudine da parte di una città che aveva plasmato in modo determinante. La scelta del luogo, simbolica, non è casuale: la passeggiata lungo il Passirio unisce natura, relax e vita urbana, proprio gli elementi che Tappeiner considerava salutari.
    La sua influenza si estende fino ai giorni nostri: il suo retaggio è visibile nei viali, nei parchi curati e nei sentieri panoramici. Chi visita Merano non incontra solo una città, ma un’idea: di salute, equilibrio e gioia di vivere in armonia con la natura. Il dottor Franz Tappeiner è stato uno dei primi grandi ambasciatori di questo concetto olistico.

    Fortezze e castelli
    Municipio di Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Il municipio della città di Vipiteno è un vero gioiello dei palazzi civici del Tirolo. Fu costruito negli anni 1468 - 1473, il particolare "erker" ad angolo fu introdotto nel 1524 nel corso di una ristrutturazione. La sala del consiglio in stile gotico, con le sue pareti rivestite in legno e il soffitto con travi a vista, è considerata la più bella di tutto il Tirolo. Gli ampi spazi aperti del municipio furono utilizzati più volte in passato per degli importanti incontri: nel 1525 si riunì il consiglio di emergenza durante la rivolta dei contadini (il cui famoso capo, Michael Gaismair, è nativo di Chienes presso Vipiteno), dal XIV al XVII secolo si tennero diverse riunioni del Parlamento del Tirolo e furono ricevuti i membri della famiglia imperiale (Massimiliano I d'Asburgo, Filippo II di Spagna , Ferdinando II d'Austria, Maria Teresa d'Austria, etc.).  

    Nell‘atrio, dove si aprono le finestre ad arco sulla parete sud, sono esposti i vari oggetti del museo sulla storia locale. Il municipio è collegato tramite un ampio cortile interno ad una sala civica intitolata a Vigil Raber, il primo editore teatrale dell'area di lingua tedesca.

    Nel cortile, alla fine della galleria al piano terra, ci sono reperti di storia dell’insediamento romano. Una copia della Stele del Dio Mitra testimonia il famoso culto misterico che veniva praticato da molti soldati romani. La pietra miliare adiacente (del 200 d.C.) testimonia l‘ampliamento della strada romana lungo la linea del Brennero sotto Settimio Severo.

    La sala storica e il cortile interno sono visitabili durante gli orari di apertura del Municipio. 

    Chiese e abbazie
    Cappella "Zum Weißen Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Maria Hilf” di Collepietra, nota come “Zum Weißen Bild”, è un luogo di contemplazione e un simbolo della tradizione della regione. Il suo soprannome deriva da una preziosa colonna votiva in marmo bianco che si trova proprio di fronte alla cappella.

    La cappella fu costruita alla fine del XVIII secolo e fu probabilmente eretta in onore della Madonna come ringraziamento per il felice esito di una battaglia combattuta qui contro i francesi.
     È un edificio semplice con una facciata bianca che colpisce per la sua armoniosa integrazione nel paesaggio circostante. L'interno è caratterizzato da un altare progettato con cura e da un rilievo artistico della Madonna con il Bambino Gesù.

    La cappella non è solo una destinazione popolare per i credenti, ma anche per chiunque cerchi pace e un momento di contemplazione. La sua posizione, circondata da una natura idilliaca e con vista sulle Dolomiti, la rende un luogo speciale a Collepietra.
    Arte e cultura
    Pilone votivo "Peststöcklein"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    Il pilone votivo "Peststöcklein" sorge in modo pittoresco sull'antica strada che da Collepietra portava a Bolzano, a circa 2 chilometri dal paese. Questa storico pilone, risalente al secondo quarto del XV secolo, è raggiungibile a piedi in soli 25 minuti. Il piccolo pilone con tetto a scandole presenta quattro nicchie ad arco decorate con affreschi artistici: Sulla facciata si trova il gruppo della crocifissione, mentre nelle altre nicchie sono raffigurati l'Annunciazione di Maria, un santo vescovo e San Cristoforo.

    Gli affreschi sono stati accuratamente restaurati qualche anno fa e ora tornano a splendere nei loro colori originali. Il pilone votivo della peste ricorda un'epoca in cui la gente cercava conforto e protezione nella fede, un luogo di contemplazione che ancora oggi rende tangibile la storia e la pietà della regione.

    Descrizione del percorso:
    Il punto di partenza è la piazza del paese di Collepietra. Dal parcheggio del Cafè Christl, si passa davanti al negozio di alimentari Lex Market lungo il sentiero escursionistico [2] / Rittersteig. Proseguite lungo il Rittersteig fino a raggiungere il Peststöcklein, poco prima del maso Ebenhof.
    Il ritorno avviene per lo stesso percorso.
    Lunghezza del percorso dalla piazza del paese al “Peststöcklein”: 2 km (circa 30 minuti di cammino)
    Arte e cultura
    Cascata Klammbach
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cascata nasce direttamente nel ghiacciao delle Vedrette di Ries ed esce sopra Anterselva di Mezzo.

    Arte e cultura
    Il chiostro di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il chiostro del Duomo di Bressanone è uno dei più importanti monumenti artistici dell'Alto Adige. Le sue origini risalgono all'epoca preromanica. Il complesso è stato ridisegnato in fase romanica (XII secolo) e gotica (XIV secolo).  In quest'ultima importante fase di ricostruzione del XIV secolo l'edificio sacro è stato inarcato in una volta a crociera gotica. Gli affreschi gotici ben conservati, che raffigurano sia temi religiosi che intuizioni sulla vita medievale, sono particolarmente suggestivi. Da vedere in particolare sono  la  raffigurazioni dell' elefante (3° portico) e l'Adorazione dei Re (13° portico)

     

    Arte e cultura
    Cascata Frankbach
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Cascata Frankbach a S. Giovanni – Un gioiello naturale lungo il sentiero delle streghe

    La Cascata Frankbach a S. Giovanni è una vera meraviglia naturale, che colpisce per la sua bellezza mozzafiato e la sua posizione strategica. La cascata si trova lungo il pittoresco Sentiero delle Streghe, un sentiero escursionistico molto amato che porta i visitatori in un affascinante viaggio attraverso la natura.

    La Cascata Frankbach è facilmente raggiungibile anche dal ristorante e albergo Berggasthof Platterhof, il che la rende una meta ideale per un'escursione o una passeggiata rilassante. Qui non solo potrete godervi il rinfrescante rumore dell'acqua, ma anche la magica atmosfera del Sentiero delle Streghe, con panorami unici che lasciano senza fiato.

    Un'esperienza naturale indimenticabile – la Cascata Frankbach vi aspetta!

    Arte e cultura
    Mulini di Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Nei pressi del ruscello di Terner scoprirete il sentiero didattico dei mulini. Durante una passeggiata di 1 ora ½ passerete dinanzi a 7 mulini, completamente ristrutturati, di ca. 500 anni, dove ancor’oggi i contadini macinano il loro grano. Nei mesi estivi ongi lunedí é aperto un mulino per le visite dalle ore 10.00 alle ore 14.00. Anche nella festa dei mulini sarà possibile farsi un’idea della vita e delle usanze dei mugnai. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Fortezze e castelli
    Castello di Salorno
    Salorno, Strada del Vino

    Il maestoso castello costruito nel medioevo troneggia su una ripida roccia, sopra il paese di Salorno. L'imponente rovina è uno dei monumenti più importanti dell'Alto Adige. L'edificio originale è stato ricostruito e ampliato più volte nel corso degli anni ed era in possesso di diverse famiglie nobili. Nel XVII secolo il castello è diventato proprietà dei discendenti del conte veneziano Zenobio – Albrizzi. La Haderburg è stata ristrutturata grazie all’intervento della famiglia. Dal 2003 è aperto al pubblico. Attraverso il sentiero “Via delle visioni” il castello è facile da raggiungere da Salorno. L’estate è luogo di rappresentazioni teatrali, spettacoli musicali e banchetti medievali. Il castello ospita ora una mescita.

    Arte e cultura
    Sasso grande
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La coppella dell'età del bronzo è posta lungo l'antico sentiero per Corona; l'ubicazione originaria non è conosciuta e con le sue numerose incisioni simboliche rappresenta ancora oggi un grande enigma.

    Masso di micascisto con 53 coppelle che probabilmente serviva come oggetto di culto. Inoltre presenta due navi di cui una è associata ad una svastica. Le coppelle potrebbero risalire al età del bronzo. Le altre incisioni potrebbero essere state aggiunte anche in epoche più recenti. Il luogo originale di ritrovamento a Corona non è conosciuto.

    Chiese e abbazie
    Cappella "Kaserer Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Kaserer Bild”, che prende il nome dal vicino maso "Kaserer Hof", è un tradizionale luogo di pellegrinaggio a Collepietra. La cappella si trova direttamente sulla strada Riedl, sul crinale del monte Riedl, un'area che è uno degli insediamenti più antichi dell'Alto Adige. Nella sua forma attuale, la cappella neoromanica risale al 1871, con l'aggiunta della torretta sul crinale nel 1874.

    All'interno della cappella si trova un altare neogotico, realizzato con amore, con un'immagine della Madonna, la cosiddetta "Kaserer Mutter". Secondo la leggenda, questa immagine della Vergine Maria era originariamente appesa a un imponente larice che un tempo si trovava esattamente nel punto in cui oggi è costruita la cappella. Le storie e le leggende che circondano l'immagine e la costruzione della cappella raccontano la profonda fede e la convinzione della gente nel potere prodigioso della “Kaserer Mutter”.

    La cappella è stata recentemente ristrutturata ed è ora in ottime condizioni. Le sante messe vengono celebrate regolarmente nei mesi estivi, riportando in vita questo luogo speciale. 
    La chiesetta viene aperta solo in queste occasioni speciali. Altrimenti, può essere visitata solo dall'esterno.
    Tuttavia, vale sicuramente la pena visitarla, non solo per il suo significato religioso, ma anche per la posizione idilliaca e l'affascinante storia che circonda questa cappella.
    Arte e cultura
    La Strada del Passo dello Stelvio
    Stelvio, Val Venosta

    La Strada del Passo dello Stelvio si snoda in 48 stretti tornanti fino al Passo dello Stelvio che si trova a 2.757 metri. La strada collega Spondigna in Val Venosta con Bormio in Lombardia ed è la strada di montagna più in quota d'Italia. La sua progettazione e costruzione, iniziate nel 1820 sotto l'imperatore Francesco Giuseppe e concluse dopo soli sei anni di costruzione nel 1926, fanno sì che a strada sia considerata un'opera pionieristica nella costruzione di strade di montagna.

    Chiese e abbazie
    Cimitero dei francesi a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Nel novembre 1809 migliaia di soldati dell'esercito di Napoleone, diretti a Merano, valicarono il Passo Giovo e giunsero in Val Passiria. Nei pressi di S. Leonardo ebbero tuttavia luogo furiosi scontri con i rivoltosi passiriani: vi persero la vita 22 valligiani, ma anche 200 soldati e 30 ufficiali dell'esercito napoleonico.

    Secondo racconti successivi agli eventi i caduti francesi sarebbero stati sepolti in un vecchio cimitero ai margini del paese, probabilmente usato per le vittime della peste. Nell'anno commemorativo 1959, 150 anni dopo la rivolta hoferiana, gli Schützen della Val Passiria fecero qui apporre una targa commemorativa in marmo. L'ambasciata transalpina ha fino ad oggi contribuito alla manutenzione del cimitero e su di esso sventola il tricolore francese.

    Uno primo scavo archeologico, eseguito nel 2009, non ha riportato alla luce tracce di soldati napoleonici e ciò parve confermare i vecchi dubbi sull'effettiva sepoltura. Nel 2013 il Ministero alla Difesa francese fece quindi eseguire ulteriori scavi: essi hanno portato alla luce un coltello, ossa e resti di vestiario in grado di attestare la sepoltura di soldati francesi.

    Arte e cultura
    Cascata Stieber a Moso
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Da Moso fino alla chiesa e lungo la strada principale in direzione Plan fino al ponte. 50 m più avanti inizia a sinistra della strada il sentiero che vi porta direttamente alle cascate Stieber. Il Rio Plan precipita 19 m e poi 18 m nella gola e si getta nel Passirio.

    Arte e cultura
    La Veduta del Re nel bosco di Laranza
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ogni favola che si rispetti si svolge in un bosco misterioso e il bosco di Laranza tra Siusi e Telfen pare esserne la materializzazione nel mondo reale. Il sentiero che lo attraversa dona pace, rigenera le energie e invita alla meditazione. La collina su cui si estende era abitata già ai tempi di Ötzi, l' Uomo dal ghiaccio, come dimostrano i resti conservatisi fino ad oggi del castelliere di Gschlier e del rogo votivo precristiano di Rungger Egg. Il sentiero circolare si addentra nel rado bosco di conifere fino a raggiungere la Veduta del Re, un magnifico punto panoramico. Poco prima dei masi di Lanzin, un secondo sentiero circolare si diparte dal primo diretto verso il Katzenloch-Bühl, un belvedere altrettanto splendido.
    Arte e cultura
    Fosse Calce presso Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Tra e su due colline nelle vicinanze dell'area di Servizio Lanz a Sciaves, troviamo complessivamente quattro fosse i calce.

    Come fossa di calce (o bagnolo) si intende una vasca con sponde murata nella quale si spegneva o si spegne la calce. La pietra calcarea proveniva solitamente dalle valli dolomitiche, nelle quali si provvedeva anche alla sua cottura usando forni appositamente costruiti. Una volta finita la cottura, le pietre intere o sbriciolate venivano trasportate nei songoli cantieri dove era già pronto il bagnolo. In genere la calce viva fu prenotata e poi trasportata con carri trainati da cavalli o buoi per venderla in tutto il territorio.
    Fortezze e castelli
    Castel d'Appiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo una breve escursione attraverso il bosco misto fino a Castel d'Appiano, i visitatori vengono accolti da un panorama unico: sopra il capoluogo Bolzano si erge uno dei gruppi montuosi più famosi dell'Alto Adige, il massiccio dello Sciliar e il leggendario Catinaccio. Spingendo lo sguardo oltre il paesaggio, si possono ammirare le Alpi Venoste a nord e la catena del Lagorai nel Trentino a sud.

    Storia:

    Il castello fu costruito dal conte Ulrico II intorno al 1130 ed era già allora una delle fortezze più potenti della regione. Nel 1158 fu distrutto, ma poco dopo venne ricostruito. Nel 1315 passò ai principi territoriali del Tirolo e da allora cambiò più volte proprietario. Dal 2019, il castel d' Appiano  è di proprietà del comune di Appiano. Tra i numerosi castelli conservati in Alto Adige, Castel d'Appiano è senza dubbio uno dei più impressionanti grazie alla sua posizione particolare.

    Stile architettonico e particolarità:

    Castel d'Appiano unisce la bellezza del paesaggio al fascino romantico di una fortezza medievale. Particolarmente suggestivo è il mastio con la sua forma pentagonale, risalente in parte al XVI secolo. Il punto culminante dal punto di vista storico-artistico è la cappella del castello con il suo ciclo di affreschi.

    Visite guidate:

    Castel d'Appiano e la sua cappella possono essere visitati nell'ambito di visite guidate ogni 30 minuti dalle 11:00 alle 16:00 nei seguenti giorni:

    • Aprile – luglio: da giovedì a domenica
    • Agosto: da giovedì a lunedì
    • Settembre – novembre: da giovedì a martedì

    Per maggiori informazioni sulle visite guidate, è possibile contattare l'Associazione Turistica di Appiano all'indirizzo info@eppan.com o telefonicamente al numero +39 0471 662206.

    Percorso di tiro con l'arco Castel d'Appiano:

    Il percorso di tiro con l'arco accanto a Castel d'Appiano è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì e offre ai visitatori emozioni e un'atmosfera medievale durante la "caccia" con arco e frecce.. L'intero percorso richiede circa 3 ore.

    Escursioni:

    L'escursione a Castel d'Appiano è una delle tappe del percorso delle Tre Castelli, che comprende anche le rovine del castello di Boymont e il castello di Korb.


     

    Chiese e abbazie
    Croce di Lazfons
    Chiusa, Bressanone e dintorni
    I primi rituali, nel luogo in cui dal 1743 sorge la panoramica Chiesetta “Santa Croce su Cima Ritzlar”, risalgono probabilmente all’epoca preistorica, sebbene sia impossibile individuare  il periodo esatto in cui le persone scoprirono la straordinaria aura di questa località.

    Una cosa, però, è certa: il sentiero che porta alla Croce di Lazfons (2.311 m), il luogo di pellegrinaggio più in quota dell’Alto Adige sul versante sud di Cima San Cassiano, è il più antico itinerario simile della regione.

    Negli ultimi secoli, il rifugio vicino alla chiesetta in quota (2.305 m d’altitudine) ha offerto protezione e riparo a numerosi pellegrini ed escursionisti. Innumerevoli e mirabili storie aleggiano su questo luogo benedetto, come ad esempio quella secondo cui all’inizio del 18° secolo il “Dio nero” avrebbe scelto con un cenno del capo il luogo in cui collocare il crocefisso. Ed è qui che si prega (soprattutto per la protezione dal maltempo) alla fine del pellegrinaggio moderatamente ripido, salendo dal Rifugio Chiusa in circa 1 ora.

    Dalla Croce di Lazfons, immersa nelle Alpi Sarentine, lo sguardo spazia fino a Sassolungo, Punta Grohmann, Catinaccio d’Antermoia e Catinaccio, ma non è solo il panorama sconfinato a rendere così speciale questo luogo, bensì l’atmosfera che pervade gli escursionisti.
    Fortezze e castelli
    Chiusa di Rio Pusteria
    Rio di Pusteria, Bressanone e dintorni

    La Chiusa di Rio Pusteria è situata tra i paesi Rio Pusteria e Vandoies all’imbocco della Val Pusteria. Si trova direttamente alla strada statale, anche la Ciclabile Val Pusteria, chiamata Pusterbike, passa per la chiusa imponente. Quì correva nel 1271 il confine tra le contee di Tirolo e Gorizia e proprio per questa ragione Mainardo II fece costruire uno sbarramento, la Chiusa di Rio Pusteria.

    La chiusa antica di una volta si trovava 600 m a ovest della struttura conservatasi sino ad oggi. Questa vecchia chiusa consisteva di un lungo muso di sbarramento e due torri. La struttura fu costruita conformemente al modello corrente delle dighe di sbarramento di quell’epoca. Pietre fluviali lavorate solo in minima parte fungevano come materiale di costruzione, e furono posate regolarmente. Purtroppo a partire dal 1340 le fonti scritte sulla struttura vecchia si esauriscono.

    Il committente della nuova chiusa, che si è conservata fino a oggi, fu il Sigismondo d’Austria detto il danaroso. Questa nuova struttura è dotata di torri circolari, ed un muro di sbarramento risale il dorso boscoso. La Chiusa di Rio Pusteria non aveva solo scopi difensivi, ma fungeva anche come residenza e dogana. Oggi la chiusa può essere visitata con guida.

     

    Arte e cultura
    Cascata a San Pietro Mezzomonte
    Velturno, Bressanone e dintorni
    Cascata nascosta ma impressionante di sopra del borgo Mezzomonte a Velturno.
    Lunghezza: 3,8 km Difficoltà: media. Tempo di percorrenza: 1,10 h Salita :. 180 m di altitudine. Itinerario: dal mulino rottami in Schrambach in leggero aumento dal bosco misto Mediterraneo fino Schrambacher cascata al punto di partenza. Andata e ritorno speciale per la primavera e l'autunno. Si può anche essere proseguiti fino Loatererhof -Buschenschank - Rinfreschi (autunno a marzo).
    Arte e cultura
    Ponte storico di Rasun
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La rivalutazione del ponte storico di Rasun fa parte del concetto "thema". Dodici brevi tratti illustrano la storia della strada e del traffico per la Val Pusteria, tipo vallo alpino, pietre miliari, servizio postale, turismo, aggravio da traffico. La costruzione del nuovo ponte sul rio della Valle Anterselva ha reso possibile il restauro del vecchio ponte di pietra e la sua conservazione quale prezioso documento di ingegneria stradale contemporanea. In tre tratti sono documentate tre fasi storiche della strada in Pusteria: il tratto in fondo, verso est, è lasciato nelle condizioni in cui il ponte versava fino al 2008: con lo strato d'asfalto e il guard-rail in acciaio. Il tratto in mezzo, evidenzia lo stato così come si presentava dopo l'intervento risanatorio del 1938: con il primo strato d'asfalto e la balaustra di prefabbricati in calcestruzzo. Il tratto iniziale fu riportato, su base dei progetti originali, allo stato storico del 1847: con lo strato di ghiaia calcarea, muri di balaustra in pietra, pietre miliari in granito e travi in legno.

    Premiato con il famoso “Premio Architettura Città di Oderzo 2012”

    Arte e cultura
    Monumento dedicato a Pater Joachim Haspinger
    Valle di Casies

    Frate Joachim Haspinger, „il cappuccino guerresco“, è nato nel 1776 in Val Casies. Dopo aver completato gli studi è entrato nell’ordine dei cappuccini. Nel 1809 faceva parte delle lotte detentive nel Tirolo. Insieme ad Andreas Hofer ha lottato contro le truppe francesi e bavaresi sul monte „Bergisel“ ad Innsbruck. In suo onore è stato eretto un monumento sulla piazza del Suo paese Natale S. Martino.

    Arte e cultura
    Il monumento dei cacciatori a Rasa
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il monumento è stato costruito nel 1968 dai cacciatori di Naz-Sciaves e si trova sulla collina “Mesnerbühel”. La scultura è stata ricavata da un vecchio tronco di castagno. L’incisione dice: “Es ist des Jägers Ehrenschild, dass er beschützt und hegt das Wild”, vale a dire: „Onorevole è il compito del cacciatore di proteggere e salvaguardare la selvaggina”.La colonna rappresenta un cacciatore con una balestra, un cane e un cervo con la croce nelle corna.

    Fortezze e castelli
    Castel Taufers
    Campo Tures, Valle Aurina
    Il particolare carattere abitativo di Castel Taufers (anche noto come castel Tures o castello di Tures), già rocca dinastiale dell'omonima schiatta baronale, attira annualmente circa 75.000 visitatori. Castel Taufers può essere visitato con guida e d’estate anche senza guida.
    La visita del castello senza guida, illustrata solo dai pannelli esplicativi, comprende:
    - zona del cortile con fucina e giardino
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)Cappella con affreschi di Friedrich Pacher
    - zona del cortile con fucina e giardino
    Più oltre 20 ambienti ammobiliati, fra cui
    - biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti
    - sala dei Cavalieri ed Armeria
    - stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni
    - camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a castel Taufers nel corso del XVI secolo)
    - stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers)

    Visite guidate ITALIANO
    • 01/09-02/11/2025: tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16
    • 03.11.-05.12.2025: tutti i giorni alle ore 12
    • 06.12.-02.04.2026: tutti i giorni alle ore 12 e 16

    Eccezioni: il 24/12 il castello rimane chiuso il pomeriggio; il 25/12 e 01/01 rimane chiuso la mattina.

    Prezzi:
    Adulti:
    12€
    15€ (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Studenti/Pensionati (olte 65 anni):
    8€
    10€/Person (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Bambini (6-16 anni):
    6€
    7€ (18/04/2025 - 02/11/2025 inclusa la mostra)

    Mostra speciale: “Le guerre dei contadini - una ricerca di libertà 500 anni fa"
    18.04. - 02.11.2025

    Tutte le informazioni senza garanzia.



    Arte e cultura
    Grotta Conturines
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    L'escursione al monte Conturines, ai bordi del parco naturale Fanes - Sennes - Braies, è un trekking per escursionisti esperti.

    L’escursione parte da San Cassiano/Capanna Alpina. Seguendo il n. 11 si sale al Col de Locia in direzione Fanes fino al Gran Plan (in ladino grande pianura). Si prosegue a sinistra su un pendio di pini mughi e si continua su ripidi ghiaioni fino ai piedi del monte Conturines a 2800 m, dove si trova l’entrata della grotta. L’ascesa alla grotta di ca. 7 ore, è impegnativa, l'escursione pertanto è consigliata solo agli esperti.

    Nella grotta del Conturines alla fine degli anni '80 (nel 1987) venne fatta la sensazionale scoperta: resti fossili appartenenti ad un orso delle caverne. Gli studi delle ossa hanno in seguito rivelato che si trattava di una nuova specie di orsi mai stati descritti. L’orso delle Conturines fu denominato Ursus ladinicus, in onore alla valle ladina dove venne ritrovato.

    I resti fossili sono esposti al Museo Ladino Ursus ladinicus di San Cassiano.

    L’accesso alla grotta è consentito solo in occasione delle escursioni guidate organizzate dalla Cooperativa Turistica Alta Badia.

    Arte e cultura
    Lago di Solda
    Stelvio, Val Venosta

    Il lago di Solda è situato nell’omonima valle, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, ai piedi dell’Ortles.

    Arte e cultura
    Testata di Ponte Romano e Argine in Muratura
    Lagundo, Merano e dintorni

    Nell'anno 1776 la regina Maria Teresa d'Austria fece costruire un argine in muratura a Lagundo, vicino a Merano, che doveva servire da protezione contro le inondazioni del fiume Adige. Questa fortificazione può essere visitata ancora oggi in ogni momento. Nelle immediate vicinanze, sulla riva sinistra del fiume, si trovano le rovine di una testata di ponte dell'antica via romana imperiale „Via Claudia Augusta“. La costruzione del ponte è datata nel I secolo dopo Cristo. Oggi le rovine del ponte sottostanno alla protezione della tutela dei monumenti e possono essere visitate in prossimitá della piscina comunale in vicolo del Mercato. Sulla testata del ponte vi sono anche un piccolo pilone votivo e una cappelletta.

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