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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Il monumento a Catarina Lanz
    Regione dolomitica Plan de Corones

    La giovane Catarina Lanz, nata nel 1771 a San Vigilio di Marebbe, è passata alla storia per aver affrontato le truppe francesi di Napoleone. Nel 1797, all'età di 26 anni, con un gruppo di difesa organizzato dagli abitanti della valle dell'Inn, ha difeso coraggiosamente armata di un forcone la chiesetta e l'adiacente cimitero di Spinga-Rio di Pusteria (un paesino nei pressi di Bressanone) che stavano per essere profanati da una divisione dell'armata napoleonica. È diventata, così, il simbolo della lotta per la libertà dei tirolesi dal dominio francese.

    Chiese e abbazie
    Chiesa San Giovanni
    Val Venosta

    Questa chiesa antichissima sorge nella parte sud-orientale del paese, in mezzo al verde dei prati. Fu costruita a uso proprio dai conti Tschengelsberg alla fine del 13° secolo in stile romanico; in seguito se ne occuparono i sacerdoti di Tschengels. L’ultimo dei Tschengelsberg morì nel 1421. La chiesa è dedicata a Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, adorati come santi protettori. Nel corso degli anni, l’edificio venne rimodernato secondo l’evoluzione stilistica e arricchito di nuove immagini sacre. Sono particolarmente degni di nota:

    • gli affreschi in stile romanico e gotico
    • il matroneo del ‘600
    • il soffitto barocco in legno e i banchi della chiesa
    • l’epitaffio dei conti Tschengelsberg
    • gli affreschi (riscoperti nel secolo scorso)
    • due affreschi di Karl Plattner (1948)

    L’ultima opera di ristrutturazione eseguita sull’edificio è stata la ricopertura dei tetti con scandole a vomere nel 2002.

     

    Visite guidate solo nei mesi estivi di luglio e agosto.
    Per le visite durante l'anno, contattare l'ufficio turistico di Prato allo Stelvio.

    Laghi, cascate
    Cascata Silandro
    Martello, Val Venosta

    La piccola cascata è come un'oasi verde al Monte Sole di Silandro, sotto il Castello di Silandro "Schlandersberg".

    Luoghi da vedere
    Il freerider
    Regione dolomitica Val Gardena

    La statua di bronzo che porta questo titolo è stata eretta lungo la passeggiata "Raida dl luech" di S. Cristina. È stata realizzata in un concorso in collaborazione con il Comune di S. Cristina, l'Associazione Turistica e l'Associazione Artistica di S. Cristina per abbellire la passeggiata "Raida dl luech" a S. Cristina e in particolar modo per sottolineare l'importanza e il valore dell'attività artistica della Val Gardena. La statua che rappresenta il freerider è stata scolpita nel 2012 ed è situata nei pressi della Via Cisles a S. Cristina.

    Laghi, cascate
    Laghi di Sopranes
    Merano e dintorni

    A nord ovest di Tirolo, nel cuore del Gruppo di Tessa, a una quota di circa 2.500 m si trovano i dieci laghi di Sopranes, la maggiore zona lacustre altoalpina. Questi incantevoli laghi alpini costituiscono uno dei gruppi lacustri più belli e importanti dell'Alto Adige che comprende, tra l’altro, il Lago Lungo, uno dei laghi maggiori della regione con 1 km di lunghezza e quasi 300 m di larghezza.

    Il più bel gruppo lacustre alpino dell’Alto Adige si trova ad una quota tale che perfino in estate c'è spesso neve sulle rive. I laghi di Sopranes riforniscono di acqua la maggior parte della città di Merano, dintorni inclusi. A queste altezze fauna e flora sono affascinanti e degne di particolare attenzione.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Marco, Lasa
    Lasa, Val Venosta

    La chiesa di San Marco, popolarmente nota come Sankt Marx, è stata edificata nel XII secolo e si trova nelle immediate vicinanze della chiesa parrocchiale di Lasa. È considerata una delle costruzioni romaniche più belle dell’Alto Adige, nonostante sia priva di campanile.

    La muratura di questa chiesa, ormai sconsacrata, è formata da grandi conci di forma regolare. Le particolarità dell’edifico sono l’altezza inusuale, considerando il periodo di costruzione, e la suddivisione dello spazio su due piani. Per diversi secoli la cripta ha funto da ossario; all’interno, attorno all’abside, sono stati ritrovati frammenti di affreschi.

    Nell’ambito della Riforma Giuseppina la chiesa di S. Marx venne profanata e destinata ad altro uso. Per molto tempo fu sede di una famosa scuola di scultura, legata alle preziose cave di marmo locali. In seguito, il piano superiore fu utilizzato come sala prove dalla locale banda musicale.

    Nell’anno 2000 la chiesa è stata ampiamente ristrutturata. In questa occasione vennero ritrovati diversi frammenti di affreschi gotici risalenti al 1400 circa e rimasti nascosti per secoli.

    Orari di apertura:
    chiuso, da visitare dall’esterno

    Visite guidate:
    nessuna visita guidata

    Luoghi da vedere
    Sorgenti della Drava
    Regione dolomitica 3 Cime

    Lungo i 750 km di corsa verso il Danubio la Drava bagna 5 stati europei. La sua corsa inizia a Dobbiaco. Il sorgente della drava si trova a metà strada tra Dobbiaco e San Candido ed è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta. Il punto di partenza, soprattutto per le famiglie, è il bosco delle meraviglie.

    Ulteriori informazioni sui tesori d'acqua: http://www.tre-cime.info/it/dobbiaco/dobbiaco/vivere-dobbiaco/laghi-di-dobbiaco-e-di-landro-tesori-d-acqua-dolomiti.html

     

    Luoghi da vedere
    Stele Commemorativa
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Durante la secondaguerra di coalizione i francesi vanzarono sul Tirolo attraverso il Cantone Grigioni. Sotto il comando di Hofer anche 5 compagnie dei distretti della Val Passiria, San Genesio e Cornedo si misero in marcia verso Innsbruck.

    Laghi, cascate
    Cascata Frankbach
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Ammirate lo spettacolo del fragore dell'acqua alla cascata Frankbach sopra San Giovanni. Potrete provare la freschezza delle gocce d'acqua sulla Vostra pelle, respirarne l'aria piacevole, approfittarne del particolare microclima e goderVi i riflessi colorati della luce al brillare del sole.

    Luoghi da vedere
    Schlietplott
    Val Venosta

    Questo masso denominato “Schliettplott” appartiene a quella tipologia di megaliti inclinati noti come pietre o scivoli della fertilità. In uso fino alla fine del XIX secolo, veniva utilizzato dalle donne in cerca di fertilità. L’usanza, legata al culto della Grande Madre, diffusa in moltissimi paesi dell’arco alpino, prevedeva che la donna in cerca di maternitá scivolasse lungo il masso nelle notti di luna piena. Le numerose scivolate, praticate nel corso dei secoli, hanno lasciato evidenti segni di levigatura.

    Luoghi da vedere
    Ponte storico di Rasun
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La rivalutazione del ponte storico di Rasun fa parte del concetto "thema". Dodici brevi tratti illustrano la storia della strada e del traffico per la Val Pusteria, tipo vallo alpino, pietre miliari, servizio postale, turismo, aggravio da traffico. La costruzione del nuovo ponte sul rio della Valle Anterselva ha reso possibile il restauro del vecchio ponte di pietra e la sua conservazione quale prezioso documento di ingegneria stradale contemporanea. In tre tratti sono documentate tre fasi storiche della strada in Pusteria: il tratto in fondo, verso est, è lasciato nelle condizioni in cui il ponte versava fino al 2008: con lo strato d'asfalto e il guard-rail in acciaio. Il tratto in mezzo, evidenzia lo stato così come si presentava dopo l'intervento risanatorio del 1938: con il primo strato d'asfalto e la balaustra di prefabbricati in calcestruzzo. Il tratto iniziale fu riportato, su base dei progetti originali, allo stato storico del 1847: con lo strato di ghiaia calcarea, muri di balaustra in pietra, pietre miliari in granito e travi in legno.

    Premiato con il famoso “Premio Architettura Città di Oderzo 2012”

    Luoghi da vedere
    Dolomiti Patrimonio UNESCO
    Regione dolomitica Plan de Corones
    Al mondo, pochi territori e panorami naturali, pur splendidi e spettacolari, stanno alla pari con quelli delle Dolomiti. Questa catena montuosa vanta di un fascino tutto suo, sia per i colori e le sfumature, mai uguali, che propone durante le stagioni dell'anno, sia per le numerose attività che riesce a dare a chi la visita. Non a caso nel 2009, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura UNESCO ha inserito 9 specifiche aree dolomitiche, comprese in cinque province italiane, siti Patrimonio naturale e culturale mondiale dell’Umanità UNESCO. Per quanto riguarda i comuni di Marebbe e di San Martino in Badia, una gran parte dei loro rispettivi territori sono compresi nei Parchi Naturali di Fanes-Senes-Braies e del Puez-Odle. Si tratta di due fra i più bei Parchi Naturali altoatesini, con caratteristiche anche assai diverse tra loro ma ugualmente affascinanti. L’uno, Fanes-Senes-Braies, è considerato in primis il regno degli animali, con una varietà di fauna, che può essere considerata rappresentativa per l’intera regione delle Dolomiti. L’altro, il Puez-Odle, è definito come un libro di storia della terra a cielo aperto, grazie al suo territorio che ha conservato, ben più leggibili che altrove anche ad un occhio profano, le strutture e le varie età geologiche delle rocce delle Dolomiti.
    Luoghi da vedere
    La meridiana di Sesto
    Regione dolomitica 3 Cime

    E del tutto impassibile dinanzi allo scorrere del tempo, è così che si presenta lo skyline forse più rimarchevole creato dalla natura, ovvero la straordinaria Meridiana di Sesto. Ben cinque cime dolomitiche – la Nove, la Dieci (detta anche Croda Rossa), la Undici, la Dodici e la Una – formano insieme l’imponente orologio di pietra. Nelle limpide giornate si può leggere l’ora basandosi sulla posizione del sole che illumina le cime.

    E c’è di più: la Meridiana di Sesto offre da sempre spunti e stimoli per stabilire nuovi record e superare i propri limiti – a volte anche sfidando le leggi del possibile. E in tale ambito gli abitanti di Sesto hanno fama di essere molto ingegnosi. Fu così anche nel caso di Greti Rogger del Rifugio Pian di Cengia che insieme al figlio Daniel salì in un solo giorno su tutte e cinque le cime della Meridiana di Sesto. Un modo particolarmente intenso per confrontarsi con il carattere effimero del tempo.  

    Da non perdere: il luogo migliore per osservare lo spostamento del sole sopra la Meridiana di Sesto è lungo la via principale che collega Moso e la Sala Congressi di Sesto, dove si traova anche la Pietra del Tempo. Il periodo più indicato è l’inverno, quando la Meridiana coincide quasi perfettamente con l’ora del giorno.

     
     
     
     
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    Luoghi da vedere
    Bunker Malles
    Val Venosta

    Come luogo di passaggio sulle Alpi, l'Alta Val Venosta ha sempre avuto un interesse militare. Non solo i Romani, gli Asburgo e Napoleone sono passati di qui, ma anche la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato le sue tracce. La maggior parte di queste tracce, tuttavia, non sono visibili a occhio nudo, in quanto si tratta di monumentali bunker sotterranei che erano stati progettati come installazioni difensive e luoghi di rifugio. Le fortezze nascoste facevano parte del Vallo Alpino, ma non furono mai utilizzate per scopi militari.
    Oggi, le reliquie architettoniche del periodo tra le due guerre sono incastonate tra i frutteti e i pascoli dell'area circostante.
    È necessaria una visita guidata agli interessanti bunker. Chi è interessato alla storia non dovrebbe perdersela. La conoscenza di un capitolo oscuro del XX secolo è garantita.

    Visita guidata breve:
    https://bit.ly/3ZX3qWC

    Visita guidata di due bunker:
    https://bit.ly/3Li1unD

    Laghi, cascate
    Cascata di Stulles
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    La cascata di Stulles cade giù al di sotto di Stulles, prima 112 metri, poi 230 metri ed è la terza delle cascate più alte dell'Europa.
    Da Pianlargo, della strada per il Passo Rombo oppure dal percorso "Passerschlucht" è ben visibile.

    Laghi, cascate
    Cascata Pojen
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Ammirate lo spettacolo del fragore dell'acqua alla cascata Pojen nelle vicinanze di Lutago. Potrete provare la freschezza delle gocce d'acqua sulla Vostra pelle, respirarne l'aria piacevole, approfittarne del particolare microclima e goderVi i riflessi colorati della luce al brillare del sole.

    Luoghi da vedere
    La Val Fiscalina
    Regione dolomitica 3 Cime

    A confronto con l'imponente profilo roccioso delle Dolomiti, ritte sul lato opposto della Valle di Sesto, il panorama offerto dalla Catena Carnica pare quasi anonimo e insignificante. Ma si sa, l'apparenza inganna. Con la funivia che da Sesto porta al Monte Elmo, si raggiunge non solo l'incantevole area sciistica ed escursionistica Tre Cime Dolomiti, ma anche il costone occidentale di una catena montuosa che, sviluppandosi per oltre 100 km, si spinge fin quasi a Villaco, in Carinzia. E l'estensione non è certo l'unico motivo di vanto delle Alpi Carniche. Possono andar fiere, ad esempio, del loro movimentato passato geologico, testimoniato da numerosi fossili, e delle loro origini, ben più antiche di quelle delle Dolomiti. Dal punto di vista storico, poi, la catena ha rivestito un importante ruolo quale confine italo-austriaco. Chi non ha mai attraversato la frontiera percorrendo un'alta via non ha che da incamminarsi sul sentiero che dalla cima del Monte Elmo (2.434 m s.l.m.) passa davanti all'Helmhaus e prosegue lungo il crinale per trovarsi presto con un piede in Austria e l'altro in Italia. Qui ha inizio, inoltre, la popolare Alta Via Carnica, detta anche "via della pace", che in 8-11 giorni porta ad Arnoldstein, in Carinzia.

    Dal 26/06 al 02/10/2022 la Val Fiscalina è raggiungibile esclusivamente con il servizio bus navetta 440 Sesto-Val Fiscalina, a piedi, in bicicletta oppure in automobile con apposito permesso di transito. Per il bus navetta Sesto-Val Fiscalina non è necessaria la prenotazione. A chi proviene da fuori Sesto si consiglia di arrivare da Dobbiaco - San Candido con il bus di linea 446. Dalla stazione a valle della cabinovia Monte Elmo, a Sesto, si prosegue poi con il bus navetta per la Val Fiscalina.

    Il permesso di transito e il parcheggio in Val Fiscalina possono essere prenotati dal sito www.drei-zinnen.bz/it/fischleintal

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    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Sisinio, Lasa
    Lasa, Val Venosta

    La chiesa di San Sisinio svetta da un’altura di Lasa, noto paese del marmo. L’edificio, caratterizzato dall’inusuale torre sul coro, venne eretto sulle rovine di una costruzione preesistente. Ritrovamenti di scheletri e frammenti di terracotta testimoniano la presenza di un luogo di culto risalente al’età del bronzo. L’antica antropizzazione della collina è sicuramente da ricondurre alla sua posizione, che permette ancora oggi ai visitatori di godere di un panorama fantastico con vista sulle montagne circostanti.

    La chiesa, nominata per la prima volta nel 1290, è dedicata al martire Sisinnio, che fu attivo nell’Alta Val di Non. Le alte mura che circondano l’edificio, costruite in stile romanico a spina di pesce, presentano sulla parete a est un portale gotico ad arco ogivale senza battente. Il coro è sovrastato da una torre, che è coperta da una costruzione in pietra a forma di piramide. La navata presenta invece due finestre ad arco, un arco di trionfo sporgente e un portale in marmo di Lasa.

    La chiesa non ha alcun allestimento sacrale ed è chiusa. Viene addobbata una sola volta all’anno, poco prima di Pasqua, quando viene esposta la tomba pasquale.

    Il venerdì e sabato santo nella chiesa di San Sisinio viene esposta la tomba pasquale.

    Luoghi da vedere
    Rudere Helfenberg
    Terlano, Strada del Vino

    Il sistema costruttivo e la stratificazione delle pietre del piccolo castello di Helfenburg fanno presupporre che esso sia stato costruito intorno al 1180. I castellani erano con ogni probabilità i conti del Tirolo. L'ultimo riferimento scritto a Helfenberg risale al 1353.

    Luoghi da vedere
    Umvias coppa di pietra
    Val Venosta

    Der prähistorische Schalenstein stammt aus der Zeit des mittleren Neolithikums (ca. 4.500 – 3.000 v. Chr.) und gehört somit zu den ältesten Monumenten der Menschheit. Die Vertiefungen im Stein werden als „Schalen“ bezeichnet. Forscher sind sich über die Bedeutung der Schalensteine nicht einig. Es gibt verschiedene Vermutungen:

     

    1. Der Schalenstein speicherte Energie und diente als Kraftplatz. Er wurde vor allem als Fruchtbarkeitssymbol für kultische Zwecke verwendet. Als Dank wurden die Schalen eingekerbt.

     

    Luoghi da vedere
    Dolomiti senza confini
    Regione dolomitica 3 Cime
    “DOLOMITI SENZA CONFINI” è un’alta via unica nel suo genere, il cui percorso di 108 km, suddiviso in nove tappe a tratti molto impegnative, si sviluppa a cavallo tra due Paesi, passa per dodici vie ferrate e tocca diciassette rifugi alpini. Un itinerario fortemente simbolico, dal punto di vista non solo alpinistico ma anche storico, giacché si snoda in parte lungo trincee e gallerie che sono state scenario della Grande Guerra, tra il Cadore e le Dolomiti di Sesto, dalle Tre Cime di Lavaredo alla valle di Gail, in Austria. L’alta via è accessibile da più punti: in Tirolo Orientale dai paesi di Kartitsch e Obertilliach – entrambi appartenenti alla rete internazionale di Bergsteigerdörfer (villaggi degli alpinisti) –, a Sesto dal Passo Monte Croce, dai prati di Croda Rossa o dal Rifugio Fondovalle e a Belluno dal Rifugio Auronzo, da Misurina o da Valgrande, presso Padola. Un’avvincente avventura per gli scalatori del XXI secolo.
    Luoghi da vedere
    Via e piazza della Mostra
    Bolzano e dintorni

    Sede dei prestigiosi Palazzi Cmapofranco, Menz e Pock con il famoso ristorante Zur Kaiserkron'. Sotto la locanda Fink si trovava il carcere cittadino con alloggio della Guardia.

    Luoghi da vedere
    Wallneregg
    Bolzano e dintorni

    A "Wallneregg-Bühel", dove si possono visitare tombe derubate; nel muschio sono stati rinvenuti alcuni oggetti funerari. Sul punto più alto del "Bühel" si possono ammirare i resti di un altare alto più di 3 m, che serviva come luogo d'olocausto dal 1500 al 750 a Chr..

    Luoghi da vedere
    Bunker Nr. 7
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

                                                                                                            

    Luoghi da vedere
    Acero di montagna di 400 anni
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Questo bellissimo acero di montagna ha un'età di circa 400 anni e cresce vicino al ristorante Tomanegger tra San Genesio e Valas. Rilassatevi sotto i suoi rami e godete di una vista mozzafiato sulle Dolomiti! 

    Ecco alcuni dati interessanti sull'acero del Tomanegger:

    Circonferenza del tronco: 1,7 metri, 3,0 metri, 1,8 metri.

    Altezza: 18 metri

    Diametro della chioma: 18,5 metri

    Età: circa 400 anni 

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Sant' Egidio, Corzes
    Silandro, Val Venosta
    Durante l’estate, percorrendo con lo sguardo il Monte Sole, giusto sopra il centro di Silandro è possibile individuare la piccola chiesetta di Sant' Egidio. L’edificio, collocato tra terrazzi di pietra nel mezzo dell’area stepposa di Corces, ricorda scorci più mediterranei che alpini.
     
    Il tetto a piramide ottagonale del campanile e il grande affresco di S. Cristoforo sulla facciata a sud caratterizzano la chiesa di Sant' Egidio, che è simbolo per tutta la valle. La torre campanaria risale al XIV secolo e fu realizzata in occasione dei lavori di ampliamento della chiesa romanica. L’affresco di S. Cristoforo, invece, risale al periodo attorno il 1330. Anche sulle pareti interne sono presenti pitture risalenti al XIII e XV secolo, un periodo in cui la chiesa abbarbicata sopra i pendii di Corces era molto frequentata.

    Già in tempi remoti l’uomo iniziò a stabilirsi in questa posizione strategica con vista su tutta la valle. La presenza di popoli antichi è testimoniata anche dal ritrovamento di resti di un insediamento preistorico nelle immediate vicinanze, chiamato dagli abitanti del posto “Schatzknott”.
     
     
    Laghi, cascate
    Cascata Klammbach
    Rasun Anterselva, Regione dolomitica Plan de Corones

    La cascata nasce direttamente nel ghiacciao delle Vedrette di Ries ed esce sopra Anterselva di Mezzo.

    Luoghi da vedere
    Pietra militare romana
    Regione dolomitica Plan de Corones

    (201 dopo Cristo) L'11 aprile 1958, nell'ambito dei lavori di costruzione della centrale elettrica della Goste, a una profondità di circa 8 m fu scoperta una pietra miliare romana. In un vero e proprio "momento di grazia" i fratelli Reinhold e Richard Prugger riconobbero il valore storico di questo monumento, impedendo così che la pietra fosse raccolta dalla pala dell'escavatore e depositata per altri mille anni o più nella scarpata del nuovo bacino artificiale Il monumento in pietra granitica, alto 2,33 m (con uno zoccolo di 90 cm) e dal diametro di 39 – 42 cm, è in buono stato di conservazione. Ben conservata è anche l’iscrizione riportata sulla pietra miliare, in cui si legge che l'Imperatore Settimio Severo (193-211) e i suoi figli Caracalla e Geta fecero ripristinare dal governatore del Norico le pietre miliari rovinatesi nel corso del tempo. La costruzione di questa pietra miliare risale al 201. Come tutte le pietre miliari situate in Val Pusteria, anche questa riporta la distanza in miglia (45, ossia 67,5 km) da Agunt, situata vicino a Lienz. La pietra miliare romana e un monolito ritrovati nella Goste sono oggi collocati in località Seefeld a Valdaora di Sopra. Una ripoduzione esatta è stata piazzata al luogo di ritrovamento, vicino all'Albergo Alte Goste.

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