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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Giardini pubblici
    Fonte Bad Kochenmoos
    Naturno, Merano e dintorni

    Come la frazione di Tablà, anche Stava in passato era un comune indipendente. Nel 1928 la località è stata annessa al comune di Naturno. Oggi Stava conta circa 360 abitanti. Già nel medioevo Stava era famosa per la sua ospitalità. Nel ristorante "Gasthof Bad Kochenmoos" si trovavano dei bagni termali dove ospiti illustri potevano riprendersi dalle fatiche del viaggio.

    Luoghi da vedere
    Pietra miliare romana della Via Claudia Augusta
    Parcines, Merano e dintorni

    Con la scoperta di una preziosa pietra miliare a Rablà è stato dimostrato che la famosa Via Claudia Augusta, una strada imperiale romana che valicava le Alpi, passava proprio sopra l'abitato di Tel.
    La famosa colonna miliare, monumento dell'Imperatore Claudio (14-54 d.C.) è di circa 80 cm di altzezza e 72 cm di larghezza ed è in marmo (cavato a Quadrato/Tel). L'originale è esposto al Museo Civico di Bolzano. Una copia della pietra miliare si trova presso il Hotel Ristorante Hanswirt a Rablà. Vicino alla portra d'entrata del Ristorante si può vedere una tappa originale della Via Claudia Augusta sotto vetro.

    Testo sulla pietra miliare di Rablà:

    TI CLAVDIVS - CAESAR
    AVGVSTVS - GER (MANICUS)
    PONT - MAX - TRIB - POT - VI
    COS - DESIG - IIII - IMP - XI - P - P
    (VI)AM CLAUVDIAM - AVGVSTAM
    QVAM - DRVSVS - PATER - ALPIBUS
    BELLO - PATEFACTIS - DEREXSERAT
    MVNIT - A - FLVMINE - PADO - AT
    FLVMEN - DANVVIVM - PER
    (M) P - CC (CL)

    Ti(berius) Claudius Caesar
    Augustus German(icus)
    Pont(ifex) max(imus) triv(unicia) pot(estate) VI
    con(n)s(ul) design(natus) III imp(erator) XI p(ater) p(atrie)
    (vi)am Claudiam Augustam
    quam Drusus pater Alpibus
    bello patefactis derexserat
    munit a flumine pado at
    (f)lumen Danuvium per (milia)
    p(assuum) CC(CL)

    Traduzione:
    "Tiberio Claudio Cesar Augusto Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia potestas per la sesta volta, console designato per la quarta, imperatore per l'undicesima, patre della patria, la via Claudia Augusta, che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva tracciato, munì dal  fiume Po al fiume Danubio per miglia CCCL".

    Luoghi da vedere
    Buche di ghiaccio e cantine fredde
    Laion
    Le buche di ghiaccio, chiamate anche cantine di ghiaccio, si trovano generalmente nell'oltradige, ma tre di queste cantine di ghiaccio sono state trovate anche a Pontives/Laion. Questo è un raro fenomeno naturale che può essere spiegato dal principio fisico della circolazione dell'aria. L'aria calda dell'estate scorre dall'alto verso il basso del ghiaione e viene raffreddata molto forte nel processo. L'aria pesante e fredda esce di nuovo dalle "cantine" e così anche l'area circostante viene raffreddata molto forte. Il ghiaccio si forma sulle superfici rocciose. Nei mesi invernali, questo sistema crolla perché le condizioni sono invertite. Le cantine erano costruite sopra gli interstizi del pavimento e isolate dall'esterno. Sembrano piccoli bunker. 
    Le tre cantine di ghiaccio di Laion si trovano in Val Gardena, al bivio per San Pietro in Valle. La più grande è proprio accanto alla strada e consiste in due camere. I due più piccoli sono nella foresta.
    Luoghi da vedere
    Larici millenari
    Ultimo, Merano e dintorni

    Ci sono tre larici a S. Geltrude in Val d’Ultimo, considerati le aghifoglie più antiche d’Europa. La leggenda narra che i tre larici abbiano addirittura 2000 anni, naturalmente è molto difficile verificare ciò, solo un esame degli anelli ne attesterebbe l’età vera.

    Luoghi da vedere
    Sentieri delle rogge nell'Alta Val Venosta
    Malles, Val Venosta

    Sentieri delle rogge è il nome dei percorsi escursionistici tipici della Val Venosta, che procedono senza salite di rilievo sui pendii ai piedi degli alti monti. Si tratta di sentieri che affiancano gli stretti canali irrigui, costruiti diversi secoli fa e usati fino al XIX secolo per irrigare i campi. I sentieri sono sorti successivamente lungo i canali, le rogge, ed oggi sono tra i percorsi escursionistici più amati dell'Alto Adige. Le rogge Leitenwaal, Berkwaal e Oberwaal sono accessibili tutto l’anno. Anche il sentiero della roggia Turnaunawaal di Tubre in Val Monastero riserva panorami spettacolari sulla valle e le montagne circostanti.

    I sentieri delle rogge sono i percorsi preferiti dalle famiglie, dagli escursionisti moderati e da tutti coloro che vogliono godersi la straordinaria flora e fauna della Val Venosta in completo relax. Delle 300 rogge originarie, oggi se ne possono ancora percorrere una dozzina in Alta Val Venosta, fra le quali la roggia Leitenwaal, la roggia Berkwaal o la roggia Turnaunawaal; possono essere percorsi in tutte le stagioni e regalano viste meravigliose sulle catene montuose.

    Luoghi da vedere
    Resciesa: parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena
    L' Alpe Resciesa fa parte del Dolomiti – Patrimonio Mondiale UNESCO ed é meta molto amata da tutti. Sia escursionisti, famiglie, amanti di fotografia, così come appassionati di mountainbike colgono l'occasione di visitare questo spazio unico nel bel mezzo del parco naturale Puez-Odle. Questo ha una superficie di ca. 10.000 ettari ed é delimitato a nord dal Passo delle Erbe e a sud dal Passo Gardena, a est il parco si estende fino alla Val Badia, ad ovest fino alle valli di Funes e Gardena. La parte settentrionale è dominata dal complesso delle Odle di Eores di Funes e dal Sas da Pütia, la parte meridionale dagli altipiani della Gherdenacia, del Sassongher, dal Gruppo del Puez con la Vallunga e dal Gruppo del Cir.


     

    Laghi, cascate
    Lago Rodella
    Varna, Bressanone e dintorni

    Punto di partenza: parcheggio “Garner Wetterkreuz” o parcheggio Kühhof. Durata: 2,5 h.

    Il Rifugio Radlsee Hütte (2284 m), nelle Alpi Sarentine, si trova in posizione magnifica sul Lago Radlsee, ad est del Monte Königsanger (2436m). Segnaletica: No. 10 + No. 8.

    Aperto da metà maggio a fine ottobre. Giovedí: Giornata dei canederli.

    Luoghi da vedere
    Pietra votiva romana di Montelbon
    Parcines, Merano e dintorni

    Situata nel centro di Parcines, Casa Montelbon si distingue per l'affresco di Maria Ausiliatrice sulla facciata e per l'arco a tutto sesto che corona il passo carrabile.

    Sul lato che dà verso le montagne, si conserva il muro di cinta medievale con portone sormontato da arco a tutto sesto. L'edificio è sottoposto a tutela monumentale.

    Durante i lavori di riparazione delle finestre al primo piano, un giorno fu ritrovata la parte superiore di un blocco di marmo bianco su cui figurava un'iscrizione. Poiché non se ne riusciva a chiarire il significato, la pietra rimase a lungo dimenticata in un angolo della casa. Nel 1954, tuttavia, nella latteria di fronte fu rinvenuta una seconda pietra: si trattava della parte mancante del blocco di marmo, il cui bordo superiore combaciava alla perfezione con quello inferiore del pezzo trovato in Casa Montelbon. 

    Quella che è risultata essere una pietra votiva del periodo romano porta un'epigrafe incompleta e difficile da leggere. Ogni ipotesi sul suo contenuto, dunque, è frutto di interpretazione. È possibile che parli del caporale di un procurator preposto ai servizi finanziari o doganali. Allo stesso modo, potrebbe fare riferimento a un beneficiarius procuratoris. Nell'Impero romano, i beneficiarii assolvevano a funzioni di polizia. Può darsi che il beneficiarius, che sottostava al governatore della Rezia, fosse di stanza a Parcines e fosse incaricato del controllo del traffico e della manutenzione della Via Claudia Augusta. Ciò proverebbe che il confine italo-retico correva a sud/est di Parcines. Ogni interpretazione è, tuttavia, dubbia (cfr. Kaufmann, 2018, p. 50).

    La pietra votiva di Montelbonè esposta nel Museo Civico di Merano. L'edificio è di proprietà privata e gli interni non possono essere visitati.

    Fonte: Kaufmann, Günther (2018): Der Meraner Raum zwischen Spätantike und Frühmittelalter. In: Gustav Pfeifer (a cura di), 1317 – Merano nel Medioevo (pp. 39–116). Bolzano: casa editrice Athesia Tappeiner

    Luoghi da vedere
    Treno del Renon
    Renon, Bolzano e dintorni

    La ferrovia a scartamento ridotto: Il 13 agosto del 1907 venne inaugurato il trenino a cremagliera del Renon che, per la prima volta, consentiva di superare i 1.000 metri di dislivello rispetto alla città di Bolzano e di raggiungere senza fatica l’altipiano. Veloce e affidabile, il moderno treno trasportava sul Renon non solo persone, ma anche beni, con ogni condizione atmosferica. Fino agli anni ’60 il trenino a cremagliera costituì un mezzo vitale: ancor oggi garantisce tutto l’anno il collegamento tra le località di Soprabolzano, Costalovara, Stella e Collalbo. Per stare al passo con i ritmi di vita degli altoatesini, venne ampliato anche il parco mezzi. La strada verso il futuro è ormai tracciata: il trenino del Renon costituisce un prezioso gioiello per Alto Adige, non solo come utile mezzo di trasporto, ma anche come attrattiva turistica e apprezzata rarità tecnologica, che anche negli anni a venire è destinata a restare al fianco di tutti coloro che ormai la portano nel cuore.

    Luoghi da vedere
    Bagni di San Candido
    San Candido, Regione dolomitica 3 Cime

    Bagni di San Candido L'utilizzo delle fonti termali che sgorgano in queste zone per cure termali risale sicuramente al Medioevo, anche se l'esistenza di uno stabilimento termale è dimostrata solo a partire dal sedicesimo secolo. Nel 1856 qui sorse il sanatorio del dottor Johann Scheiber, che all'inizio del secolo fu trasformato nel Grand Hotel Wildbad. Verso il 1939, l'imponente fabbricato venne venduto all'asta e abbandonato alle ingiurie del tempo. San Salvatore ai Bagni La cappella, nella quale fino al 1786 ha vissuto un eremo, venne consacrata nel 1594. Già nei secoli precedenti questo luogo aveva sicuramente ospitato un piccolo santuario, il cui altare risalirebbe addirittura all'ottavo secolo. Probabilmente questo era un luogo di culto sorgivo precristiano. Altezza massima: 1333 m É raggiungibile solo a piedi, ca. 45 minuti da San Candido.

    Giardini pubblici
    Sorgenti di zolfo
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Le sorgenti sulfuree si trovano al Tirler sull'Alpe di Siusi. Sono un monumento naturale geologico. Ci sono due sorgenti che emergono al margine superiore di una foca della foresta paludosa. Alla fonte più grande c'è una fontana di legno da cui si può bere. L'acqua non è velenosa, anzi, ha un effetto purificante. L'acqua non è gustosa, perché odora di uova marce. L'acqua ha sbiancato gli oggetti che si trovano nelle sorgenti imbiancate.
    Luoghi da vedere
    Lago di Braies
    Braies, Regione dolomitica 3 Cime
    In estate il lago di Braies brilla color smeraldo, in inverno è coperto da una coltre di ghiaccio e neve. Il lago é comunque punto di partenza per passeggiate, escursioni d'alpinismo, gite con le racchette di neve, ecc. in ogni stagione dell'anno. Anche gli appassionati del nordic walking amano passeggiare in questa zona. E coloro che amano le sfide a Braies possono misurare le proprie capacità in una delle tre palestre roccia.

    Luoghi da vedere
    Piazza Municipio
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Incorniciata dai bei Palazzi del Municipio a sud (in stile neo-barocco con interessanti affreschi nella sala del Consiglio - 1907) e da Casa Amonn ad est (facciata decorata a stucchi in stile rococò, decorazioni a fresco sui restanti edifici), Piazza Municipio segna l'inizio di via dei Portici.

    Laghi, cascate
    Lago di pausa a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Il lago di Pausa e quello di Campofosso sono due laghi di montagna color blu intenso. La saga racconta che al posto del lago di Pausa, in passato c’era un territorio sassoso sul quale c’erano molte baite. In una delle baite abitavano piccoli nani che lavoravano nelle miniere per conto del Re dei nani di nome Mute. Cercavano cristalli e venivano pagati generosamente. I nani però non si accontentavano mai e un giorno decisero di tenersi una grande pietra preziosa per venderla per conto proprio. Mute ne venne a conoscenza e la sua ira provocò una grande tempesta. L’acqua scese come fiumi dalle montagne e inondò i nani. Da allora il lago di Pausa esiste ancora, così come il Monte Mutenock.
    Laghi, cascate
    Sorgente Sopracqua
    Ultimo, Merano e dintorni

    L'acqua di Sopracqua è stata utilizzata in passato soprattutto com e rimedio a debolezza, anemie, dolori articolari, ecc. Nell'anno 2009 è stato accertato da analisi di laboratorio che quest'acqua è batteriologicamente pura. Rispetto all'acqua potabile però essa ha un elevato contenuto di ferro e manganese.

    Luoghi da vedere
    Porta Rain
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La porta orientale, detta anche di "Unterrainer" conduce in Via Ragen di Sopra.

    Luoghi da vedere
    Gola Rastenbach
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Se si raggiunge la gola dal percorso che da Castelvecchio porta verso il lago, ci si addentra in un bosco scuro dalla vegetazione rigogliosa. Il passo si fa attento e leggero, come quando si cammina senza voler disturbare. Si godono la vista e il fresco fra ponti e scalette in legno ben assicurati. L’itinerario termina con una vista stupenda: siamo arrivati al lago.

    Luoghi da vedere
    Pietra militare romana
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    (201 dopo Cristo) L'11 aprile 1958, nell'ambito dei lavori di costruzione della centrale elettrica della Goste, a una profondità di circa 8 m fu scoperta una pietra miliare romana. In un vero e proprio "momento di grazia" i fratelli Reinhold e Richard Prugger riconobbero il valore storico di questo monumento, impedendo così che la pietra fosse raccolta dalla pala dell'escavatore e depositata per altri mille anni o più nella scarpata del nuovo bacino artificiale Il monumento in pietra granitica, alto 2,33 m (con uno zoccolo di 90 cm) e dal diametro di 39 – 42 cm, è in buono stato di conservazione. Ben conservata è anche l’iscrizione riportata sulla pietra miliare, in cui si legge che l'Imperatore Settimio Severo (193-211) e i suoi figli Caracalla e Geta fecero ripristinare dal governatore del Norico le pietre miliari rovinatesi nel corso del tempo. La costruzione di questa pietra miliare risale al 201. Come tutte le pietre miliari situate in Val Pusteria, anche questa riporta la distanza in miglia (45, ossia 67,5 km) da Agunt, situata vicino a Lienz. La pietra miliare romana e un monolito ritrovati nella Goste sono oggi collocati in località Seefeld a Valdaora di Sopra. Una ripoduzione esatta è stata piazzata al luogo di ritrovamento, vicino all'Albergo Alte Goste.

    Luoghi da vedere
    Campanile nel lago di Resia
    Curon Venosta, Val Venosta

    Il campanile di Curon Vecchia è il soggetto più scattato di tutta la Val Venosta. Costruito intorno alla fine del 1300 separato dalla chiesa, (che guardando il campanile si trovava alla sua destra) é rimasto a ricordo di quanto avvenuto negli anni 1949/50 ed é sotto la tutela dei monumenti.

    Luoghi da vedere
    Tschon Stoan
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Tschon Stoan Un giorno, molti anni fa, il grande stregone Hans Kachler, così narra la leggenda, sollevò l’immenso Tschon Stoan (pietra) e lo scagliò giù dalla punta più alta del Monte Petz fino all’Alpe di Siusi. Punto di partenza: Alpe di Siusi

    Laghi, cascate
    Giro in battello sul lago di Resia
    Curon Venosta, Val Venosta

    Il battello storico vi offre una esperienza unica nelle onde del lago di Resia a 1500m sul livello del mare.

    Durante il giro sul lago il capitano Artur vi spiega un po’ la storia dei paesi sommersi
    Curon e Resia ed anche perche il campanile di Curon si trova tuttora nelle acque del lago.

    Ovviamente c’è da ammirare anche il paesaggio con le montagne più famose come l’Ortles il gruppo del Silvretta le alpi del Oetztal ecc.

    Luoghi da vedere
    Solarium naturali a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    Volta il tuo viso verso il sole e le ombre cadranno dietro di te. (Benedizione) La luminosità ha infatti effetti benefici sull’umore. Per rendere ancora più chiara la supremazia del sole a Terento sono stati eretti i così detti “solarium naturali”, i primi nel loro genere in Alto Adige. Si trovano in due diverse parti di Terento (sul 'Gols' e 'Mosereck') e offrono, oltre alla possibilità di fare una sana terapia di vitamina D e rallentare il ritmo della quotidianità, anche una meravigliosa Vista panoramica sulle Dolomiti.
    Luoghi da vedere
    Sciliar
    Marlengo, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Per la sua caratteristica forma, lo Sciliar alto 2563 m è considerato il punto di riferimento dell'Alto Adige.

    È anche l'eponimo del gruppo dello Sciliar. Lo Sciliar sovrasta l'Alpe di Siusi, il più grande alpeggio d'Europa, così come Castelrotto e Fiè. Il punto più alto dello Sciliar è il Pitz con 2563m. Nel 1974 lo Sciliar è stato posto sotto protezione in un parco naturale e nel 2003 è stato esteso al parco naturale Sciliar-Rosengarten. Nel mondo delle leggende altoatesine lo Sciliar è considerato la casa delle streghe dello Sciliar.
    Luoghi da vedere
    Rasciesa
    Laion

    L´Alpe di Rasciesa è considerato il punto più panoramico delle Dolomiti, tra l´altro fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO Dolomiti e del parco naturale Puez-Odle. Su una superficie di 10.000 ettari gli appassionati di escursioni e amanti della natura trovano le condizioni ideali per rilassarsi.

    Sia d’estate, che anche d’inverno l´Alpe di Rasciesa è una meta molto conosciuta per molti villeggianti. D’estate una marea di fiori trasforma l’altipiano in un paesaggio unico e spettacolare. Anche nei mesi invernali l´Alpe di Rasciesa offre varie attività: passeggiate invernali e ciaspolate in mezzo alla natura innevata.

    Luoghi da vedere
    "Schlietplott"
    Tubre, Val Venosta

    Dal municipio alla chiesa parrocchiale S. Biagio attraverso la via della chiesa. Passando sotto la chiesa si arriva al sentiero lungo la roggia “Turnauna” Nr. 8. Alla fine della roggia si prende la strada forestale che va su. Dopo la seconda tornante c’è una piccola porta con l’indicazione “Schlietplott”. Si arriva in circa 45 minuti dal municipio.

    Questo masso denominato “Schliettplott” appartiene a quella tipologia di megaliti inclinati noti come pietre o scivoli della fertilità. In uso fino alla fine del XIX secolo, veniva utilizzato dalle donne in cerca di fertilità. L’usanza, legata al culto della Grande Madre, diffusa in moltissimi paesi dell’arco alpino, prevedeva che la donna in cerca di maternitá scivolasse lungo il masso nelle notti di luna piena.
    Le numerose scivolate, praticate nel corso dei secoli, hanno lasciato evidenti segni di levigatura.

    Luoghi da vedere
    Pietra miliare romana
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Pietra miliare dell'imperatore M. Opellio Severo Macrino (217-218) e il suo figlio Diadumeniano. Il miliario originale in fillade quarzifera (conservato nel museo Ferdinandeum di Innsbruck) venne scoperto nel corso della demolizione di un muro a Castelbadia. La pietra miliare romana fu ritrovata nell'anno 1857 a Castelbadia. La pietra oggi si trova all'ingresso del Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo. L'iscrizione riportata fa riferimento all'ampliamento della strada romana attraverso la Val Pusteria sotto l'imperatore Macrino, nella prima metà dell anno 218 d.C., anche se viene messa in risalto la rivendicazione del potere da parte dell'imperatore e suo figlio Diaduminiano, con l'enumerazione delle cariche e dei titoli onorifici e non tanto la costruzione della strada stessa.

    Luoghi da vedere
    Monumento Purger
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Il monumento in onore del sindaco Johann Baptist Purger (1805-1872), che si é battuto contro numerosi ostacoli e difficoltà per la costruzione della strada fra Ponte Gardena e Ortisei, si trova vicino a Piazza parrocchiale.

    Luoghi da vedere
    Monumento della tecnica Funivia San Vigilio
    Lana, Merano e dintorni

    Il 31 agosto 2012 la funivia di Monte San Vigilio, la terza al mondo collaudata per il trasporto persone, compie cento anni. In occasione di questo importante giubileo viene inaugurato il monumento della tecnica. L'installazione documenta simbolicamente l'opera pionieristica dell'area alpina.

    A Lana, nei pressi del bivio di via Merano per la Val d'Ultimo, a stretto contatto visivo con la stazione a valle della funivia, due grandi pali collegati a forma di V leggermente ruotati su se stessi, reggono su una fune una delle due cabine, dismesse in occasione del rinnovo e adeguamento alle più rigide norme di sicurezza, effettuato nel 2008.

    La funivia Monte San Vigilio

    Come funivia oggi modernizzata in linea con i massimi livelli di sicurezza è sicuramente un monumento della tecnica con un significato internazionale. La funivia di Monte San Vigilio, entrata in funzione giá con le carte in regola, l'unica con l'autorizzazione ministeriale per il trasporto persone, sin dall'inizio nel 1912 era una attrazione tecnologica.

    Non solo gli impianti ma anche le opere edilizie previste nel 1912 dal giovane architetto tedesco Gustav von Birkenstaedt erano avenieristiche. Nel 1953 l'intero impianto è stato ristrutturato secondo il progetto dell'ingegnere Luis Zuegg. Di seguito Birkenstaedt elaborò anche i progetti per l'albergo Hotel Monte San Vigilio, e per case di vacanze, che poi ha dato l'imprimatur all'intera colonia di ville ormai parte del paesaggio di Monte San Vigilio.

    Oggi nuove cabine consentono il trasporto dei passeggeri senza accompagnatore, oltre a garantire la massima sicurezza, grazie alla audio-videosorveglianza. La corsa, superando un dislivello da 328 a 1.486 metri, dura solo 8 minuti.

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