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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Arte e cultura
    Cascata Moassl Val di Vizze
    Val di Vizze, Vipiteno e dintorni

    La cascata Moassl è una zona ricreativa naturale nel fondovalle della Val di Vizze presso Vipiteno. L'aria fresca e la pace alla fine della Val di Vizze rendono il luogo di riposo intorno alla cascata di Moassl un luogo speciale di forza nel mezzo di una natura bellissima. 

    L'uscita delicata del ruscello di montagna offre un impianto Kneipp naturale: toglietevi le scarpe e dopo una lunga escursione rinfrescatevi nell'acqua fresca e rinvigorente del piccolo ruscello, potrete riscaldare i piedi nell'erba verde e rigogliosa. Le panchine invitano a soffermarsi e il paesaggio boschivo offre opportunità ideali per i giochi avventurosi. Ricaricate nuova energia! 

    Arte e cultura
    Tabernacolo di Monguelfo
    Monguelfo-Tesido

    Il capitello inizialmente del 1460 venne distrutto in parte nel 1882 in seguito ad una devastante inondazione. Originariamente voluto dagli abitanti del paese per essere stati risparmiati da peste, inondazioni e incendi. Sui tre lati sono da vedere: Maria e il bambino verso nord, la crocifissiono verso ovest, Sant'Agostino verso est e le Sante Barbara, Margherita e Caterina verso sud. Nelle raffigurazioni si intravedono frammenti degli affreschi originali dell'epoca in cui Michael Pacher, pittore tardogotico di Brunico, dipinse il capitello.

    Arte e cultura
    Cascata a Vilpiano
    Terlano, Strada del Vino

    Monumento naturale - la cascata è alta 82 m. Un tempo l’acqua della cascata veniva immessa in un canale e usata per l’irrigazione dei campi.

    Raggiungibile con una passeggiata di dieci minuti dal centro di Vilpiano.

    Arte e cultura
    Piazza Cappuccini
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Sulla Piazza Cappuccini si affacciano due chiese.
    Una è la chiesa dei Cappuccini e l'altra la chiesa di Santo Spirito.

    Arte e cultura
    Monumento dell'aquila
    Laces, Val Venosta

    Il monumento difensore nazionale meglio conosciuto come "monumento dell'aquila" a Laces fu costruito nel 1809 per commemorare i caduti delle guerre. In concomitanza con la commemorazione del secolo a Laces ha avuto luogo l' inaugurazione del monumento del difensore nazionale. Una postina di nome Lina Platzer è stata la più grande sponsor del monumento.

    Arte e cultura
    Lago di Tret
    Senale-S.Felice, Merano e dintorni

    Il Lago di Tret oppure di lago Santa Maria si trova in Alta Val di Non nelle vicinanze del paese San Felice, nel punto dove l’Alto Adige e il Trentino si congiungono.  Il lago e meta di amata per le gite con bambini e nota per i campi fioriti e i boschi di larici bellissimi da vedere in autunno. Il lago e lungo 220m, largo 170m e profondo ca. 4m. Dal 1974 e sotto tutela.

    Arte e cultura
    Casa natia del menestrello Walther v.d.Vogelweide
    Ponte Gardena

    Luogo di nascita presunta del menestrello Walther von der Vogelweide (1168 - 1230) Walther von der Vogelweide, poeta e menestrello si presume sia nato al Vogelweiderhof a Novale di Laion nel 1170, questa tesi é sostenuta dal Sig. Haller che nel 1867 pubblicó un articolo in merito. Lo stemma del Comune Laion mostra un uccello in gabbia a ricordo del poeta. Un registro degli ospiti é ancora oggi consultabile. Visite su prenotazione presso la Famiglia Mair

    Arte e cultura
    La pietra miliare di Casteldarne
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    L'imperatore Cesare Lucio, Settino, Severo, Pio Pertinace Augusto, vincitore degli Arabi, degli Adiabeni e dei Parti, Massimo, pontefico massimo, per la XII volta imperatore, per la IV volta console, padre della patria, proconsole, imperatore e cesare marco Aurelio Antonino Pio Agusto, per la IV volta tribuno e proconsole e inoltre Publio Settino Geta hanno collocato anovamente al suo posto la pietra miliare a causa degli anni, la dove marco Luvenzio Procuro legato propretore pose il controllo. La distanza da Agunto è di 67 miglia. La pietra miliare degli imperatori romani Settimo Severo, Caracolla e Geta fu ritrovata nell`anno 1928 a ovest di Casteldarne nelle vicinanze dell'Hinterbühel, inserita in un muro di campagna. Le misure della pietra (porfido quarzifero locale) sono le seguenti: altezza totale: m 1,95 circonferenza della parte centrale: m 1,71 circonferenza della parte inferiore: m 1,89 La superficie iscritta misura cm 82 in altezza e cm 74 in larghezza: l'altezza media delle lettere è di cm 4. Si data all`anno 201 d. C. e misura la distanza da Aguntum, presso l`attuale città di Lienz.

    Fortezze e castelli
    Weiberbödele
    Stelvio, Val Venosta
    Il Weiberbödele è un sito risalente all’Età del Bronzo (circa 2000-1800 a.C) dove si consumavano roghi votivi. Vicino si sono ritrovate numerose scorie di metalli e un’accetta in bronzo, il che fa supporre l’esistenza di una fucina. Il minerale non doveva fare difetto se si pensa che Stelvio – a cui si accede dopo 15 minuti di salita rispettando il segnavia 9 (alt. 1302 )– fu costruito e abitato da minatori impiegati nelle miniere della zona.
    Arte e cultura
    13 Pfarrkirche Maria Königin
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Pfarrkirche Maria Königin

     

    Bereits in die erste Hälfte des 19. Jahrhunderts erkannte man, bedingt durch die entstandene Wallfahrt zum – Großen Herrgott  von Agums – einer- und den stetigen Bevölkerungs-Zuwachs andererseits, die Notwendigkeit eines größeren Kirchenraumes. Ein erster Wegbereiter dieses Gedankens war der in Prad geborene, Herr Kaspar Unterkircher (6.1.1775 + 14.9.1836) Dr. Philosophie, Weltpriester und Prof. der Theologie am Priesterseminar zu Trient.  Sein Plan, die Sankt Johann-Kirche zu vergrößern, zu dem er 1835 der Pfarrei Agums/Prad testamentarisch 6.734 Gulden Reichs-Währung vermachte und damit einen Kirchenbaufond ins Leben rief, wurde nicht realisiert. Der Vorschlag scheiterte sowohl an der dezentralen Lage der Skt.-Johann-Kirche, als auch am bereits vorhandenen Ansinnen eines völligen Kirchenneubaues von Seiten der Gemeindeväter. Doch dazu reichten Baupläne und ausgemachte Bauplätze alleine nicht aus. Es bedurfte vor allem Geldmittel und die waren besonders in Prad-Agums zurzeit des wirtschaftlichen Niedergangs, mehr als rar. Der veramtlichte Kirchenbaufond erzwang zwar aus der größtenteils armen Bevölkerung, die Herausgabe des letzten Scherfleins, aber an eine Kirchenbau–Verwirklichung konnte trotz allem nicht gedacht werden. Erst als das Fondkapital schließlich im Jahre 1880 die Summe von 20.000 Gulden erreicht hatte, ließ Pfarrer Alois Eller (1874 eingesetzt) von Landesoberingenieur Anton Geppert den Plan für einen Kuppel-Kirchenbau anfertigen. Dessen Bauplatz auf den „Theinen-Wiesen“ vorgesehen war. Jedoch fand die Bevölkerung diesen Ort inakzeptabel; es entbrannte eine heftige Agitation dagegen, sodass das mit 27.000 Gulden veranschlagte Vorhaben am Wiederstand der Gläubigen, platzte. 20 Jahre vergingen, bis der neue Pfarrherr Johann Josef Schöpf um 1900 in jugendlichem Eifer den Kirchenbaugedanken wiederum auf griff. Seine erste Sorge, einen passenden Bauplatz zu finden, konnte nach einigen Fehlschlägen erörtert werden. Es fand sich ein Baugrund von allgemeiner Akzeptanz im Dorf; der schließlich angekauft wurde. Architekt Peter von Stadl aus Hall in Tirol wurde dann 1913 mit der Ausarbeitung eines neuen Planes beauftragt. Es sollte ein neugotischer, dreischiffiger Bau werden, der auch einem künftigen Einwohnerzuwachs Rechnung tragen würde. Der Baubeginn sollte mit dem Frühjahr 1915 starten. Leider wurde dies durch den Kriegsausbruch mit Italien, vereitelt. Das auf 150.000 Kronen angewachsene Fondkapital wurde, in der Hoffnung durch Kursgewinn und Zinszuwachs, als Kriegsanleihe gezeichnet und ging, gleich dem Krieg, 1918/19  verloren. Die Einrichtung des Kirchenbaufonds blieb als solche zwar bestehen, aber man stand unerwarteter Dinge vor einem Nichts. In der folgenschweren Zeit von 1920 – 1945, die geprägt war von Annexion, Faschismus, Option, Arbeitslosigkeit und dem 2. Weltkrieg, unterblieb vorerst jegliches Bestreben nach einem Kirchenbau.  Aber Pfarrer Josef Rainalter (eingesetzt 1935) wurde in den Nachkriegsjahren mehr denn je mit der akuten Notwendigkeit eines Kirchenbaus konfrontiert. Darum ließ er in seinen Bestrebungen, eine erste konkrete Tat zu setzen, nicht locker und so gelang ihm bereits 1950 der Kauf eines entsprechenden Baugrundes, den er mit der Abfindungssumme der Gemeinde, für die ehemalige Kinderbewahranstalt, bezahlte. Damit war ein erster fundamentaler Schritt, hin zu einem endgültigen Kirchenbau-Vorhaben, gesetzt.

     

     

    Arte e cultura
    Cascate Burkhard
    Racines, Vipiteno e dintorni

    Nel fondovalle di Ridanna l’escursionista potrà assistere ad uno spettacolo della natura senza pari: da qualche tempo a questa parte, un sentiero panoramico conduce nuovamente alle esuberanti cascate della gola Burkhard. Tranquilla e misteriosa, la Val Ridanna si estende lungo prati e boschi incontaminati fino alla località di Masseria. Nel piccolo paesino si trovano le due imponenti cascate della gola Burkhard – uno spettacolo naturale mozzafiato.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Vito e scavi archeologici
    Malles, Val Venosta

    La collina di Tarces sorge nel cuore della Val Venosta che è il simbolo dell’Alta Val Venosta. Grazie alla sua particolare posizione geografica fu popolata durante tutte le epoche preistoriche. Da non perdere; la chiesa di San Vito e lo scavo archeologico. Si tratta di una casa retica dal terzo o quarto secolo a. Cristo. Gli affreschi romanici, che purtroppo si sono conservati solo in pochi punti, sono di grande importanza storico-artistica. L'interno della chiesa presenta un soffitto ligneo del XVI secolo. 
    Le tracce del fuoco sono ancora visibili in alcune parti della chiesa. Queste risalgono alla guerra d'Engadina del 1499. 

    La chiesa di S. Vito è aperta da Giugno a Ottobre ogni giovedì alle ore 17 per le visite guidate.

    Visite guidate: 
    Ritrovo: davanti alla chiesa parocchiale di Tarces
    Prezzo: € 3,00 a persona
    Durata: ca. 1 ora
    Prenotazione non necessaria

    Arte e cultura
    1 Prad am Stilfserjoch
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Prad am Stilfserjoch (915m)

     

    Prad, mit dem Ortsteil Schmelz, den Prader und Agumser Berghöfen, dem Weiler Gargitz, der Ortschaft Agums und der Fraktion Lichtenberg liegt im oberen Vinschgau, dem Westen Südtirols. Mit königl. ital. Dekret vom 14.3.1929 verlor die Gemeinde Prad ihre Eigenständigkeit, ihr wurden die Gemeinden Stilfs und Lichtenberg inkorporiert. Die ursprüngliche Bezeichnung der Gemeinde Prad im Vintschgau wurde per Gemeinderatsbeschluss vom 26.3.1951 und Reg. Ges. Nr.5 vom 27.4.1953 außer Kraft gesetzt und jene aus der faschistischen Ära Prato allo Stelvio, zu Deutsch Prad am Stilfserjoch, übernommen. Während Lichtenberg als integrierte Fraktion bei der Gemeinde Prad verblieb, erhielt Stilfs laut obigem Regional Gesetz seine Eigenständigkeit zurück. Im Jahre 1984 wurde Prad mit Regional-Dekret Nr.367/A vom 10. Mai 1984 dann zur Marktgemeinde Prad am Stilfserjoch erhoben.

     

    Dorfzahlen: Im gesamten Gemeindegebiet, einer Fläche von 51,36 km², leben laut Stand vom 31.12.2013: 3.365 Einwohner, davon 391 in Lichtenberg und 2.974 in Prad/Agums samt Weilern und Berghöfen. Damit hat die Gemeinde Prad, mit letzthin steigender Tendenz, ihre bisher höchste Einwohnerzahl erreicht. Auch die Baueinheiten sind in den letzten 50 Jahren stetig angestiegen. So sind dies laut Katasteramt: 1.186 bürgerliche, 430 wirtschaftliche, 100 Volks-, 6 bäuerliche und 19 Villenwohnungen. 46 Büros, 1 Pfarrsaal, 2 Seniorenwohnheime, 1 Sprengelstützpunkt, 2 öffentl. Ämter, 9 Schulen, 2 Bibliotheken, 98 Geschäfte, 4 Sportanlagen, 3 Kreditinstitute, 28 Produktionsstätten, 65 Handwerksbetriebe, 169 Gebäude für landwirtschaftliche Produktion usw.

    Arte e cultura
    Sentiero 7 laghetti
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi
    Ai piedi dello Sciliar, tra Aica di Fiè e San Costantino, c’è un sentiero che collega sette laghetti: Laghetto Salmseiner, Laghetto Gflierer, Laghetto di Fiè, Laghetto Superiore, Laghetto di Umes, Laghetto di Aica e Laghetto di San Costantino.

    Il percorso attraversa una natura variegata e impressionante e paesaggi incontaminati e unici come quelli del Parco naturale Sciliar-Catinaccio, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
    L’escursione, che è piuttosto impegnativa, può anche essere interrotta, oppure può essere percorsa nella direzione opposta. È possibile entrare o uscire in diversi punti del sentiero.
    Il percorso conduce attraverso cortili e masi, piccoli borghi e terreni che non sono pubblici. Alcuni stagni sono di proprietà privata. Per il ritorno ci sono ottimi collegamenti in autobus.

    Durata: circa 4 ore - 13,2 km. 

    Il sentiero dei 7 laghetti non è adatto alle carrozzine.
    Fortezze e castelli
    Porta di S. Floriano
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    In precedenza chiamata "lucchetto", ha un dipinto del pittore altoatesino Rudolf Stolz (1874 - 1960), che mostra S. Floriano, lo stemma di Brunico ed il fondatore della città: l'arcivescovo Bruno. nella Via Floriani si torva S. Floriano, un opera dell'artista brunicense Josef Bachlechner (1871 - 1923).

    Arte e cultura
    Capitello della peste
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    Un noto simbolo di Valdaora è lo "Spitziges Stöckl", detto anche "capitello della peste". Il suo nome (Spitziges Stöckl = capitello appuntito) deriva dalla cuspide alta sette metri che sormonta un basamento che invita alla sosta e un pilastro in muratura interamente dipinto. Il programma figurativo presenta sui quattro lati Scene della Passione. Sono raffigurate l'Adorazione dei Magi, il Monte degli Ulivi, il Trasporto della Croce e la Crocifissione. Oltre a queste si trovano sulle superfici aggettanti delle mensole o sopra le Scene principali altre allusioni allegoriche e figure di santi, come il pellicano che versa il proprio sangue, il patrono del bestiame S. Leonardo o S. Catarina.

    Arte e cultura
    Laghetti Lackenböden a Solda
    Stelvio, Val Venosta
    Nella valle Razoi a Solda ci sono diversi laghetti d'alta quota: un posto dove fermarsi. Perfetto per osservare il cielo e le montagne che si riflettono nell’acqua. Dei modesti ruscelli fuoriescono dalle rocce e dai prati alpini per poi serpeggiare fino a valle.
    Arte e cultura
    "Schlietplott"
    Tubre, Val Venosta

    Dal municipio alla chiesa parrocchiale S. Biagio attraverso la via della chiesa. Passando sotto la chiesa si arriva al sentiero lungo la roggia “Turnauna” Nr. 8. Alla fine della roggia si prende la strada forestale che va su. Dopo la seconda tornante c’è una piccola porta con l’indicazione “Schlietplott”. Si arriva in circa 45 minuti dal municipio.

    Questo masso denominato “Schliettplott” appartiene a quella tipologia di megaliti inclinati noti come pietre o scivoli della fertilità. In uso fino alla fine del XIX secolo, veniva utilizzato dalle donne in cerca di fertilità. L’usanza, legata al culto della Grande Madre, diffusa in moltissimi paesi dell’arco alpino, prevedeva che la donna in cerca di maternitá scivolasse lungo il masso nelle notti di luna piena.
    Le numerose scivolate, praticate nel corso dei secoli, hanno lasciato evidenti segni di levigatura.

    Arte e cultura
    24 Schmölzschmiedhaus
    Prato allo Stelvio, Val Venosta

    Das Schmelzschmiedhaus                                     

     

    Unter dem so genannten „Schmelzschmiedhaus“ versteht sich jenes Wohn- und Wirtschaftsgebäude im Prader Ortsteil „Koatlack“ welches als Grundbesitz der Grafen Trapp auf Churburg einst eine gewichtige Rolle im Prader-Schmelzbetrieb spielte. Südöstlich im Ökonomiegebäude integriert befand sich nämlich eine so genannte „Wasserschmiede“. Ihr oblag nicht nur die Aufgabe die im Schmelz- und Bergwerksbetrieb anfallenden Schmiedearbeiten zu erledigen, sondern wohl auch das gewonnenen Roheisen –Kupfer teilweise zu Halbfabrikaten zu verarbeiten. Insbesondere in Zeiten des Bergbau-Niedergangs, als es mit der Ergiebigkeit der Erzgruben nicht zum Besten stand, belehnte der Schmelz-Gewerke und Gerichtspfleger zu Glurns und Mals Graf Trapp, diverse Untertanen mit der „Schmölzschmiedt“. Dem zu Folge wird der Betrieb in einschlägigen Dokumenten auch die „Trappische-Schmiedt“ genannt. Um 1549 besitzen Stefan Gerytter mit Frau Anna zu Prad die Schmiede und verkaufen sie samt Behausung, Hof, Stadel und Stall für 216 Gulden Tiroler Münze und Landeswährung den Dorfmeistern von Prad und Agums. Diese wiederum vergeben sie an Peter und Barbara Schmid aus Stilfs, sesshaft in Prad, nachdem ihnen die Liegenschaft zu einem jährlichen Zins von 5 Pfund Berner Tiroler Münze zu ewigen Zinslehen verliehen wurde. Damit verpflichteten sich die Eheleute, die zu leistenden Schmiedearbeiten von Montag bis Donnerstag um den jährlichen Empfang von 26 Mutt Roggen und 13 Mutt Gerste zu verrichten. In der Folgezeit ist aus den Urbaren und Steuerkatastern ein ständiger Besitzerwechsel der „Wasserschmitten“, die immer wieder bestandsweise verliehen wird, zu beobachten. Aus den Fassionen von 1775 erfahren wir schließlich, dass Johannes Ortler neben dem Schmied Joseph Theiner, eine in diesem Haus integrierte Lodenwalke betreibt. Ab dieser Zeit dürfte sich sowohl der Name „Wålcherhitt“ als auch der von der Kreuzgasse zum Haus führende Zugang „Wålchersteig“ gebildet haben. Damals, so offenbart uns die erwähnte Quelle, befanden sich im Gebäude der „Schmölzschmitten“ außer der Wasserschmiede und Lodenwalke, drei Stuben, zwei „Kuchlen“, sieben „Kämmer“ und drei Keller. Zudem gehörten neben einem Krautgarten auch etwas mehr als drei Tagmahd (6.858 m²) Wiesfeld dazu. Wobei es hier zu erwähnen gilt, dass diese Liegenschaft erst später das „bäuerliche Recht“ zugestanden bekam. Neben den unterschiedlichsten Besitzern dieses Anwesens findet sich dann zu Beginn des 19. Jahrhunderts der aus Reschen stammende Hufschmied Alois Mall (Jhg.1785). Er vermählte sich mit der Schmiedtochter Anna Maria Schlögl, übernahm in der Folge die Schmiede und bekam damit auch den Vulgonamen „Schlögele-Schmied“ übertragen. Sein Enkel Johann Mall (Jhg.1855) ist es dann, der als Letzter die alte Schmiede aufgibt um in den ersten 1920-er Jahren in sein neu erbautes Haus mit Werkstatt (Bp.263) zu übersiedeln. Den Hausanteil der alten Schmiede erwarb 1931 hingegen Johann Josef Obkircher (Sienele – Jhg.1902) und verpflichtete sich den Mall-Geschwistern Alois, Anna und Anton in drei Räumen das lebenslange Wohnrecht zu gewähren. In der Folge errichtete Obkircher – Prads letzter Rädermacher - um das Jahr 1933 an der Nordostseite der „Wålcherhitt“ einen Zubau in Form einer Wagnerwerkstätte mit darüber befindlichem Wohntrakt.    

    Zum geschichtsträchtigen Gebäude selbst bleibt schließlich noch zu erwähnen, dass der andauernden Besitzerwechsel an der Bausubstanz stetige Veränderungen mit sich brachte, deren Merkmale heute noch in aller Deutlichkeit sichtbar sind.  

    Fortezze e castelli
    Bunker Malles
    Malles, Val Venosta

    Come luogo di passaggio sulle Alpi, l'Alta Val Venosta ha sempre avuto un interesse militare. Non solo i Romani, gli Asburgo e Napoleone sono passati di qui, ma anche la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato le sue tracce. La maggior parte di queste tracce, tuttavia, non sono visibili a occhio nudo, in quanto si tratta di monumentali bunker sotterranei che erano stati progettati come installazioni difensive e luoghi di rifugio. Le fortezze nascoste facevano parte del Vallo Alpino, ma non furono mai utilizzate per scopi militari.
    Oggi, le reliquie architettoniche del periodo tra le due guerre sono incastonate tra i frutteti e i pascoli dell'area circostante.
    È necessaria una visita guidata agli interessanti bunker. Chi è interessato alla storia non dovrebbe perdersela. La conoscenza di un capitolo oscuro del XX secolo è garantita.

    Visita guidata di un bunker: ogni giovedì da giugno a ottobre. Iscrizioni e informazioni al +39 0473 831 190

    Arte e cultura
    Bagni Termali – Bad Bergfall
    Valdaora, Regione dolomitica Plan de Corones

    La rinascita della cultura termale in Alto Adige ci ha spinto a rinnovare completamente il Bad Bergfall. L’elemento acqua è ora fruibile pienamente con tutti i cinque sensi: Bagni sulfurei, Bagni “fonte della Giovinezza”, Cure idropiniche, Vasche per Idroterapia, Veranda per il relax, Massaggi energetici, Massaggi rilassanti e Programmi Fitness. Questa struttura termale realizzata in legno con albergo annesso, è un luogo di ritiro ideale per coloro che desiderano trascorrere momenti rilassanti e salutari, un bisogno sempre crescente che la famiglia Pörnbacher sa bene come soddisfare, applicando professionalmente tutte le regole del bagno e accogliendo i propri ospiti con la tipica cordialità di un’azienda familiare altoatesina.

    Arte e cultura
    Biotopo Ilistra
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il biotopo Ilsterner Au si estende lungo un tratto di 1,3 km del fiume Rienza e si trova nei comuni di Chienes e Vandoies. È composto da quattro ettari di area acquatica e otto ettari di area biotopo.
    In generale, nelle foreste alluvionali si trova una vegetazione diversificata, grazie al buon apporto di sostanze nutritive. L'ontano grigio è la specie arborea predominante nell'Ilsterner Au, anche se in alcuni luoghi l'abete rosso o il pino hanno preso il sopravvento.  Una particolarità assoluta è rappresentata da un gruppo di frassini quasi puro, situato nella zona orientale del Biotopo.  
    Il biotopo svolge anche un'importante funzione di serbatoio di equilibrio idrologico del bilancio idrico. Inoltre, in termini paesaggistici, è una controparte arricchente delle aree paesaggistiche utilizzate in modo intensivo. Esiste inoltre una fauna selvatica molto ricca. Una grande varietà di specie di insetti e di uccelli trovano qui un rifugio e si possono osservare anche uccelli migratori.

    Nel corso del progetto di rivitalizzazione sostenibile, ampie parti del terreno sono state abbassate, il letto del fiume è stato allargato e sono stati creati diversi stagni per le acque sotterranee.
    L'area superiore con diversi tabelloni tematici è anche considerata una zona ricreativa orientata alla natura per la popolazione locale in generale e per le famiglie e le scuole in particolare.

    Fortezze e castelli
    Rifornitore della Ferrovia del Sud (Fortezza/Lienz)
    Monguelfo-Tesido

    La torre ottagonale del rifornitore d’acqua per locomotive, il fabbricato viaggiatori, il magazzino con rampa, tutte opere del periodo austroungarico, e le case per ferrovieri sul lato est dell’areale della stazione progettate da Angiolo Mazzoni nel 1926, formano un insieme di gioielli della tecnica ferroviaria. Il rifornitore, esempio singolare della tecnica progettato come anche le restanti opere ferroviarie da Wilhelm von Flattich, era stato inaugurato nel 1871 e messo sotto vincolo architettonico nel 2004. Nel 2010 l’immobile fu acquistato dal Comune di Monguelfo. Nell’era delle locomotive a vapore il rifornitore era una vera e propria area di servizio, un distributore d’acqua, alimentato da sorgenti collocate a sud del tracciato in quota e collegate tramite una condotta secondo il principio gravitazionale dei vasi comunicanti dato dalla naturale inclinazione del territorio. Per il rifornimento la locomotiva doveva fermarsi almeno per 15 minuti in stazione, lasso di tempo durante il quale veniva svuotato il cassone con la cenere e ricaricato il carbone.

    Arte e cultura
    Il Salto - L'Altopiano più grande dei larici d'Europa
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Paradiso per escursioni con estesi prati di larici!  Il Salto è un'altopiano sopra San Genesio a ca. 1300 - 1400 metri e meta ideale per tutta la famiglia. A piedi, in passeggino, in bici o in sella di un Haflinger ... il Salto vi aspetta! 

    Chiese e abbazie
    Cappella "Zum Weißen Bild"
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    La cappella “Maria Hilf” di Collepietra, nota come “Zum Weißen Bild”, è un luogo di contemplazione e un simbolo della tradizione della regione. Il suo soprannome deriva da una preziosa colonna votiva in marmo bianco che si trova proprio di fronte alla cappella.

    La cappella fu costruita alla fine del XVIII secolo e fu probabilmente eretta in onore della Madonna come ringraziamento per il felice esito di una battaglia combattuta qui contro i francesi.
     È un edificio semplice con una facciata bianca che colpisce per la sua armoniosa integrazione nel paesaggio circostante. L'interno è caratterizzato da un altare progettato con cura e da un rilievo artistico della Madonna con il Bambino Gesù.

    La cappella non è solo una destinazione popolare per i credenti, ma anche per chiunque cerchi pace e un momento di contemplazione. La sua posizione, circondata da una natura idilliaca e con vista sulle Dolomiti, la rende un luogo speciale a Collepietra.
    Arte e cultura
    Stemma di San Genesio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    L'emblema è costituito da cinque pizzi rossi lungo la diagonale sul campo argento. Il motivo nasce dallo schermo di protezione dei nobili di Goldegg.

    Arte e cultura
    Lago di Solda
    Stelvio, Val Venosta

    Il lago di Solda è situato nell’omonima valle, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, ai piedi dell’Ortles.

    Arte e cultura
    Lago Lungo
    Ultimo, Merano e dintorni

    La fine della Val d'Ultimo è senza dubbio un vero punto di forza. Il mistico Lago Lungo si trova in una conca alimentata da numerose sorgenti del ghiacciaio a blocchi. Formato dal ritiro dei ghiacciai dell'era glaciale, questo lago montano si presenta come una vera e propria opera d'arte della natura. Numerose leggende si intrecciano intorno a questo meraviglioso luogo di potere, già visitato già nell'età della pietra come luogo di sosta per i cacciatori.

    Fortezze e castelli
    Rudere Helfenburg
    Terlano, Strada del Vino

    Il sistema costruttivo e la stratificazione delle pietre del piccolo castello di Helfenburg fanno presupporre che esso sia stato costruito intorno al 1180. I castellani erano con ogni probabilità i conti del Tirolo. L'ultimo riferimento scritto alla Helfenburg risale al 1353.

    Arte e cultura
    Cascata di Rio Nero
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Cascata del Rio Nero – quando la natura incontra l’arte

    Sopra Lutago, il Rio Nero si tuffa con forza per 15 metri attraverso una stretta fenditura nella roccia, creando una suggestiva laguna blu – uno spettacolo naturale da non perdere!

    Godetevi il microclima rinfrescante, sentite sulla pelle le goccioline d’acqua e lasciatevi incantare dai riflessi colorati del sole.

    Il sentiero che porta alla cascata è decorato da sculture in legno realizzate da artisti internazionali durante il Simposio di Scultura che si tiene ogni anno in Valle Aurina. Natura e arte in perfetta armonia.

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