Questo percorso è in gran parte senza neve e offre una splendida vista sul Monte Tramontana col Parco Nazionale dello Stelvio e il gruppo Ortles coperto di neve.
Non serve essere amanti dello sport e lanciarsi in ripide discese con gli sci ai piedi per vivere l’inverno in Alto Adige in tutto il suo fascino. Ti basta passeggiare nei sentieri immersi nella natura o avventurarti nella morbida neve fresca, per scopre la bellezza dell’inverno e dimenticare all’istante la frenetica vita quotidiana. Scegli l’escursione a piedi o con le ciaspole che fa per te! Vivi l'inverno in Alto Adige dalla Val di Funes alla Val Venosta, alla Val Pusteria, alle Dolomiti.
Questo percorso è in gran parte senza neve e offre una splendida vista sul Monte Tramontana col Parco Nazionale dello Stelvio e il gruppo Ortles coperto di neve.
La tranquilla passeggiata attraverso il paesaggio invernale delle Dolomiti, si snoda ai piedi delle maestose cime del Sella, Cir e Sassongher.
Camminando lungo il torrente Gadera, si attraversano prati innevati e silenziosi boschi fino ad arrivare ai piedi delle cascate Pisciadù. In inverno qui si formano delle suggestive cascate di ghiaccio.
Questo circuito porta alla residenza estiva e alla casetta di composizione di Gustav Mahler. Gustav Mahler trascorse a Dobbiaco le estati dal 1908 al 1910. Qui compose la "Nona sinfonia", l'incompiuta "decima sinfonia" e il "Canto della Terra".
Da fondovalle a S. Maddalena/Val Casies 1465m, all’ingresso della Valle del Rio Pudio/Pidig, si trova il parcheggio. Di lì, seguendo il segnavia „n° 49“ addentrandoci nella valle, subito dopo l’officina del tornitore proseguiamo sempre diritti per un fantastico bosco innevato. Accompagnati dall’impetuoso Rio Pudio/Pidig Bach raggiungiamo, già dopo ca. 30 minuti da fondovalle, la meta della nostra passeggiata, la baita Messner Hütte 1659m (possibilità di ristoro).
Quest' escursione invernale parte da uno dei luoghi più amati di tutta la regione: il Santuario della Madonna di Pietralba e porta alla malga Monte San Pietro.
Il sentiero delle farfalle a San. Sigismondo
I contadini dei masi sparsi sui pendii soleggiati tra San Sigismondo e Terento curano il paesaggio con grande attenzione. Prati fioriti, boschi profumati e vegetazione naturale offrono alle farfalle un habitat ottimale. Già alla partenza vale la pena visitare la bellissima chiesa in stile gotico di San Sigismondo. La chiesa è uno dei più bei monumenti architettonici del Sudtirolo. Menzionata per la prima volta nel 1363, l’attuale edificio è stato eretto dal 1449 al 1489. L’altare maggiore (1440) è uno dei più antichi e importanti altari polittici del Sudtirolo.
Nel corso della passeggiata si trovano testimonianze della storia naturale, come le pietre erratiche, oppure i giganti di Casteldarne, che secondo la leggenda hanno fatto crollare il castello Guggenschlössl con grandi massi. Una rovina ricorda questi tempi selvaggi. Dopo lo Schiffereggerhof si ritorna al punto di partenza.
Godetevi il sole e fate il pieno di vitamina D. Una piacevole escursione attraverso il bellissimo Salto.
La facile e panoramica passeggiata tra La Villa e Badia, adatta anche ai passeggini, porta attraverso boschi e prati innevati, con vista sulle montagne Sas dla Crusc/Santa Croce, Lavarela e Conturines.
Attenzione: attraversamento della pista Gardenaccia.
Volete scoprire di più sui segreti del bosco al Monte Tramontana di Parcines? Sul percorso pedagogicamente prezioso in cui i visitatori ottengono vari approfondimenti sull'ecosistema bosco, le diverse stazioni allestite lungo il sentiero didattico garantiscono a tutti un'escursione divertente ed educativa! In un modo giocoso, il percorso trasmette il tema del bosco e del legno. Il sentiero avventuroso è un sentiero circolare con una fantastica vista sul Parco Naturale del Gruppo di Tessa ed è particolarmente adatto alle famiglie con bambini.
Adatto a fare con il passeggino!
Dal parcheggio del Centro Biathlon > passare la malga Tiroler > poi si può fare il giro sul lago ghiaccato al fianco della pista da sci di fondo (se le condizioni lo permettono).
Giro intorno al lago "Zufrittsee" in Val Martello
Escursione invernale dalla nota particolare: l’attraversamento della diga, alta 83m.
Punto di partenza: Hotel zum See
Un sentiero storico, amatissimo dagli insider gardenesi, che attraversa prati e bosco. Vi attende l’atmosfera contemplativa di una passeggiata talmente bella da togliere il fiato. Il profumo dei fiori e il cinguettio degli uccelli vi accompagneranno per 5 km attraverso uno scenario naturale intatto, dove la luce gioca con il paesaggio del bosco ricoperto di muschio creando bagliori suggestivi.
Itinerario su bella giogaia sulla dorsale fra la conca di Merano e Sarentino.
Lungo il sentiero fino a Tschaufen c'è da scoprire tanto. Sui prati e nei boschi si incontrano tanti animali e sull' altezza del Tschaufen c'é un panorama spettacolare. L´albergo offre piatti tipici altoatesini fatti in casa.
Il sentiero Saxner, di difficoltà media, conduce da Parcines/Partschins a Velloi. La piccola frazione sul versante soleggiato di Algund vi aspetta!
Godetevi la magnifica vista da Merano a Bolzano, dal massiccio dell'Ortles alle Dolomiti.
L'imponente montagna conosciuta come Cima di Lasa (Laaser Spitze), vista dalla Val Venosta, offre un panorama impressionante e numerosi punti di meditazione. Il sentiero si snoda tra radi larici e pini cembri, attraverso prati alpini in fiore e conduce nell'imponente zona rocciosa attraverso un altopiano con "Uomini di pietra" come aiuto per l'orientamento, lo "Steinmann Gasseloch". Se c'è un forte vento, si dice che le canne d'organo suonino lì, da qui il nome "Orgelspitze" in Val Martello. Attraverso una struttura sommitale senza sentiero, ma ben marcata, si raggiunge la vetta a 3305m.
Itinerario con 14 stazioni meditative dalla Parrocchiale di Sesto alla Cappella del Bosco. Questo sentiero è proprio bello e varia tra prati e bosco per arrivare alla cappella nel bosco. La cappella è nascosta in un bosco con un atmosfera particolare, un pò mistica e serviva come nascondiglio per celebrare la messa in lingua tedesca durante il periodo fascista. Riepilogo: cultura – un atmosfera particolare e mistica – vecchi masi ed un eccezionale panorama sulla meridiana di Sesto.
Dall’ufficio turistico verso il centro del paese fino alla cassa di risparmio. Girare a sinistra per arrivare fino alla casa dei vigili del fuoco. Da qui si sale a destra fino alle ultime case. Qui parte il sentiero "Teufelstein". Il nome Sasso del diavolo appunto deriva dal masso appostato al centro del sentiero su cui è impresso lo zoccolo del diavolo.
In inverno ci possono essere dei tratti ghiacciati o innevati.
Il sentiero non è adatto a passeggini o carrozzine.
La cosiddetta "Terrainkur" è una particolare forma di climatoterapia basata su camminate dosate individualmente. Poggia sull'allenamento della resistenza, l'esercizio all'aria aperta, l'immersione nel paesaggio ed una sollecitazione fisica adeguata alla prestazione.
L'escursionismo orientato alla "Terrainkur" migliora la resistenza e la mobilità, aumenta la velocità e la flessibilità, rinvigorisce il sistema cardiovascolare, stimola l'attività respiratoria e rafforza i muscoli, i legamenti e le articolazioni. Ha effetti benefici sul metabolismo, attiva l'apparato digerente e accresce sensibilmente il consumo calorico.
La "Terrainkur" è una terapia consigliata soprattutto a chi è affetto da malattie funzionali dell'apparato cardiocircolatorio, patologie metaboliche oppure affezioni delle vie respiratorie. Più in generale, tuttavia, è una misura estremamente efficace di prevenzione primaria e di promozione della salute nel suo complesso.
I sentieri "Terrainkur" di Parcines sono certificati dell'università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera.
Ma come si fa a fare un formaggio così buono?
La risposta a questa – ed a tante altre domande – la forniscono la Latteria Mondo Latte di Dobbiaco e il Sentiero tematico del latte di Sesto. Su quest’ultimo il mondo caseario viene spiegato in maniera interattiva, sperimentando ad esempio l’arte della mungitura su una mucca in legno oppure leggendo come si fabbricano i vari tipi di formaggio. Alla fine del percorso, la sopravvenuta voglia di mangiare formaggio potrà essere immediatamente appagata nel caseificio.
Il biotopo di Sluderno è stato posto sotto tutela ambientale nel 1976 e si estende su una superficie di 140 ettari. Questi prati umidi sono degli habitat biologicamente molto produttivi e tra i più ricchi di specie. Il sentiero didattico attraverso il bosco di prati, stagni, corsi d’acqua naturali e terreni sassosi con 12 pannelli di osservazione nell’area Natura 2000, un prezioso ecosistema che preserva le specie animali e vegetali minacciate.
Misteriosi e leggendari - gli "Stoanernen Mandln" ("omini di pietra")
Superano in parte l' altezza d' uomo le colonne di lastre di pietra arenaria che si ergono sulla leggendaria cima tondeggiante. I valligiani le chiamano gli „stoanernen Mandln“ ovvero „omini di pietra“. Le colonne fatte di lastre accatastate non sono affatto una rarità negli ambienti montani dell' Alto Adige. Spesso servono all' orientamento e segnano i sentieri di montagna, oppure i pastori le erigono per passare il tempo. Prendendo per buona questa interpretazione, gli „omini di pietra“ sulla cima chiamata „Hohe Reisch“ (2003 m) dovrebbero essere opera di pastori o escursionisti annoiati se non fosse per le incisioni nella roccia e gli attrezzi di pietra focaia che vi sono stati rinvenuti e che indicano un' origine risalente all' età della pietra.
Un ritrovo per le streghe del Medioevo
Numerose leggende descrivono il punto in cui sorgono gli „omini di pietra“ come misterioso luogo di ridde delle streghe. Pare che il diavolo e le streghe vi si dessero appuntamento per celebrare sinistre orge e per compiere atti di cannibalismo o per scatenare tremendi temporali, tanto per elencare solo alcune delle pratiche attribuite dalla leggenda a quel luogo.
Si dice che vi si aggirasse anche la „Pachlerzottl“, la più nota strega della Val Sarentino, della frazione di Lana al Vento.
Le scalfitture fanno pensare ad un luogo di culto precristiano. Una spiegazione plausibile sarebbe anche quella che gli „stoanernen Mandln“ non fossero altro che dei rudimentali „parafulmine“ a protezione delle malghe circostanti.
Ciascuno crederà alla versione che più lo convince, fatto sta che questa altura dal panorama incantevole con oltre 100 „omini di pietra“ merita senz' altro di essere visitata. In certe giornate d' autunno, quando gli „stoanernen Mandln“ sono avvolti dalla nebbia, l' atmosfera mistica di questo posto diventa tangibile, e forse qualcuno, trasportato dalle ali della fantasia, riesce perfino a scorgere tra le colonne una strega della val Sarentino.
Il Monte Tramontana è pieno di storia - magnifiche viste incluse!
Tradizione contadina e bellezza paesaggistica
L’escursione, con partenza all’angolo Gisser a San Sigismondo lungo pendii soleggiati, offre una visione particolareggiata della vita contadina nei masi pusteresi. Durante la passeggiata di 3 ore la strada porta dal fondovalle verso il pendio basato su granito fino su, alle terrazze montane. I masi sparsi raccontano con i loro nomi delle tradizioni della cultura e del paesaggio naturale contadini, come ad esempio il maso Decker (da Deckenmachen (carpentiere)), il maso Perchner (da Birkenwald (bosco di betulle)), Friesenbühel (da Frostbühel (colle gelato)), maso Gatscher (cattivo dissodamento), maso Hitthaler (da Hüttental (valle di baracche)) oppure il maso Neller (da Cornelius). Da Chienes il sentiero porta nuovamente attraverso il paesaggio contadino di ritorno a San Sigismondo.Formaggi assortiti Caseificio contadino Gatscher Punti di ristoro: Hotel Gassenwirt, Albergo Pizzeria Petra, Bonfanti Design Hotel.