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    Luoghi da vedere in Alto Adige

    L'Alto Adige è una terra ricca di miti e leggende, nate negli anni intorno a luoghi misteriosi e formazioni naturali insolite che la cultura popolare ha trasformato in posti fantastici, come le “panche“ sullo Sciliar, strane formazioni rocciose che la leggenda vuole sede dei sabba notturni delle streghe. Ma anche luoghi fortemente evocativi come gli “omini di pietra”, cumuli di rocce a guisa di uomini pietrificati, le rovine di Castelvetere, dove si respira un'atmosfera quasi magica, o le piramidi di terra, straordinari fenomeni geologici dal sapore soprannaturale.

    Risultati
    Luoghi da vedere
    Colle del Santo Sepolcro a Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Colle del Santo Sepolcro o Calvario è il più bel punto panoramico di Tiso. La Cappella del Santo Sepolcro è stata costruita in forma barocca verso la fine del 17° secolo. Al suo interno sono venerati i sacrifici e la morte di Gesù Cristo. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia, nel maggio 1915 qui furono erette fortificazioni su disposizione dell’esercito austroungarico. Dovevano servire da difesa contro un possibile ingresso delle truppe italiane nella Valle dell’Isarco qualora dovesse cadere il fronte delle Dolomiti. Prigionieri russi realizzarono le trincee e un bunker. Tuttavia le difese non ebbero nessun utilizzo nella I Guerra Mondiale. Però il bunker servì agli abitanti del paese da rifugio contro gli attacchi aerei e i bombardamenti negli ultimi mesi della II Guerra Mondiale.

    Luoghi da vedere
    Chiesetta di San Giovanni a Ranui
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel 1744 la chiesetta di San Giovanni in Ranui fu commissionata da Michael Jenner. La costruzione barocca si trova in ambiente grazioso con il paesaggio alpino imposante del Gruppo delle Odle in sfondo. L'altare è fatto di legno marmorizzato ed è considerato il gioiello della chiesa. San Giovanni di Nepomuceno è il patrono, al quale sono dedicati una serie di pitture sulle pareti laterali dell'altare. La chiesetta è di proprietà privata. L'accesso è a pagamento. Tuttavia, la chiesa rimane chiusa.

    Per favore non entrare nei prati.

    Luoghi da vedere
    Piramidi di terra a Montoppio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Formazioni geologiche dell'ultima era glaciale Sono formazioni geologiche dell'ultima era glaciale. Il terreno argilloso di colore rosso si stacca franando al di sotto dei prati e dei boschi e si formano le piramidi di terra. Lo smottamento proviene dal rio Margherita, che scorre nella Val d'Adige verso Settequercie.

    Luoghi da vedere
    Casa Schreiber
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Il podere Schreiber è una delle case più vecchie e conservate di San Genesio. L'edificio è stato costruito intorno al 16° secolo ed è stato designato come tutela dei monumenti.

    Laghi, cascate
    Cascata a Vilpiano
    Terlano, Strada del Vino

    Monumento naturale - la cascata è alta 82 m. Un tempo l’acqua della cascata veniva immessa in un canale e usata per l’irrigazione dei campi.

    Raggiungibile con una passeggiata di dieci minuti dal centro di Vilpiano.

    Luoghi da vedere
    Le trincee di Tiso
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel terreno attorno a Tiso, collocate su dieci alture tra la valle e la montagna fino all´altitudine di 1260 slm, si possono trovare vecchi muri, fosse e caverne, in parte dissotterrate o nascoste. Sono testmoni di una vasta linea di fortificazioni campali.

    In previsione dell’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale l’impero Austro-Ungarico fece costruire o rinforzare strutture difensive non solo vicino al confine, ma anche in diversi punti strategicamente importanti dell’entroterra. Una di queste “2° linea di difesa” era lo “Sbarramento di Chiusa“: Questo aveva lo scopo di rallentare o addirittura fermare qualsiasi avanzata delle truppe italiane nella Valle d’Isarco dalla zona di Bolzano o dalle Dolomiti. Al centenario della Grande Guerra si è costituito il “Gruppo di lavoro delle trincee di Tiso” con lo scopo di studiare la storia di queste trincee e di far partecipare gli interessati alle nuove, a volte sorprendenti scoperte.

    Luoghi da vedere
    La chiesa luterana
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    È così chiamato il massiccio blocco calcaero a nord-est di S. Maddalena, raggiungibile attraverso un sentiero che inizia preso la chiesa. In questo luogo, a quanto pare, si riunivano segretamente i seguaci della dottrina luteriana (i battisti) per celebreare le loro messe.

     

    Luoghi da vedere
    Centro visite Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.

    Luoghi da vedere
    Vecchio tiglio-monumento naturale ad Aica
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Vicino alle mura del cimitero, che circondano la chiesa di San Nicolò, cresce un vecchio tiglio. L’albero esalta questo posto idillico, perché la sua altezza è di 22 m, la circonferenza del tronco è di 6,25 m ed il diametro della cima misura 17 m. L’età dell’albero purtroppo non è più definibile, perché il tronco è spezzato, si deduce che abbia alcune centinaia d’anni. È tenuto unito con dei pilastri di ferro.

    Laghi, cascate
    Laghetto "Mesner Låcke"
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il laghetto artificiale a Tiso è ideale per rilassarsi. Si trova immerso nei prati e un sentiero (percorribile con carrozzelle e passeggini) corre tutt’attorno allo stagno. Panchine e una fontana con acqua potabile invitano a soffermarsi e alcuni frammenti di roccia raccontano la storia geologica del territorio.

    Laghi, cascate
    Cascata Stieber a Moso
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Da Moso fino alla chiesa e lungo la strada principale in direzione Plan fino al ponte. 50 m più avanti inizia a sinistra della strada il sentiero che vi porta direttamente alle cascate Stieber. Il Rio Plan precipita 19 m e poi 18 m nella gola e si getta nel Passirio.

    Laghi, cascate
    Lago di Covelano
    Silandro, Val Venosta

    Il lago di montagna di Covelano si trova in posizioni idillica nel Parco Nazionale dello Stelvio, sopra la cava di marmo di Covelano e ai piedi della croda Jenne.

    Punto di ristoro: Malga di Covelano, Osteria Haslhof

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Nicolò a Burgusio
    Malles, Val Venosta

    Un’iscrizione indica la prima consacrazione nel 1199. La navata centrale presenta un soffitto piatto e delle feritoie. Il coro culmina in un’abside con una raffigurazione della Majestas Domini e due simboli degli evangelisti ancora in buono stato. Ciò che rimane degli affreschi risale al 13° secolo. A sud rispetto all’arco trionfale vediamo il sacrificio di Caino e il torso di una sirena con coda di pesce. La testa con i capelli lunghi, lo sguardo pensieroso e la gestualità delle braccia danno a quest’immagine un carattere melanconico unico, che si distingue dalla rappresentazione del demoniaco in altri dipinti.

    La chiesa di S. Nicolò è aperta dal 03.05.2024 - 18.10.2024 ogni venerdì alle ore 14 per le visite guidate (Prezzo: € 3,00 a persona). Prenotazione non necessaria.

    Luoghi da vedere
    La ferrovia marmiferma di Lasa
    Lasa, Val Venosta

    La ferrovia a piano inclinato porta ancora oggi a valle i pesanti blocchi di marmo, tenendo conto anche delle particolari condizioni ambientali del Parco Nazionale dello Stelvio.

    La ferrovia marmifera è attiva ininterrottamente dal 1930, è conservata intatta nella sua forma originale e trasporta il marmo dalla cava (2,200 m) a valle. Con la ferrovia è possibile trasportare fino a valle 40 tonnellate di marmo con la velocità di 1m/sec. Le visite guidate danno la possibilità di vedere da vicino quest’opera unica e straordinaria.

    Laghi, cascate
    Lago di Tarres
    Laces, Val Venosta

    Qui troverete uno splendido panorama e un po 'ambiente tranquillo, impegnato. Intorno al lago porta anche un piccolo sentiero. Il percorso è molto semplice e prevalentemente pianeggiante o con un leggero salita e discesa. Per arrivare a questo luogo idilliaco è necessario seguire la strada    n.9. Solo i membri dell'associazione dei pescatori locali possono pescare lì.

    Luoghi da vedere
    Abete Rosso "colonnare"
    Falzes, Regione dolomitica Plan de Corones

    L'abete rosso pendente protetto è un monumento naturale molto raro e botanicamente interessante e si trova ai piedi di un argine accanto alla strada tra Corti e Issingo, vicino a Molini, sotto il ponte sul Rio Verde.

    Lì, un abete rosso posticcio unico nel suo genere, chiamato anche abete rosso a ghirlanda, si erge dal novellame circostante. Mentre il germoglio terminale cresce eretto, i rami laterali, lunghi circa 30 cm, pendono verticalmente e leggermente ritorti verso il basso.. L'albero, che ha circa 115 anni (nel 2021), raggiunge un'altezza di 25 m (1991) e una circonferenza di 34 cm (1991). L'abete rosso pendulo è difficile da classificare nelle numerose forme colonnari e pendenti finora conosciute. In ogni caso, è la forma di abete rosso più stretta mai trovata in Alto Adige e ben oltre.

    Luoghi da vedere
    Stemma di San Genesio
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    L'emblema è costituito da cinque pizzi rossi lungo la diagonale sul campo argento. Il motivo nasce dallo schermo di protezione dei nobili di Goldegg.

    Luoghi da vedere
    Marmo di Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Nella zona della stazione ferroviaria si possono già vedere i blocchi di marmo del peso di diverse tonnellate, che vengono lavorati nella fabbrica di marmo della compagnia Lasa Marmo.

    Nel mondo del marmo e in tutto il luogo si trova la pietra bianca: sculture, edifici e persino marciapiedi di marmo - nelle officine degli scultori e nella scuola professionale scultori.

    Il marmo di Lasa non è solo popolare in Alto Adige, come nell'Ospedale di Silandro e nella Sala dei concerti di Bolzano, ma in tutto il mondo - per ammirare al World Trade Center Transportation Hub.

    Il mondo del marmo può essere scoperto durante le visite guidate e le escursioni.
    www.marmorplus.it

    Luoghi da vedere
    Torre delle Dodici a Vipiteno
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    La Torre della Città di Vipiteno é detta popolarmente Torre delle Dodici (Zwölferturm) perché i rintocchi della sua campana richiamavano i cittadini alla pausa del mezzogiorno. Essa fu eretta sopra “la porta della città“, in conci di granito grigio, tra il 1468 e il 1472 su disegno del vipitenese Hans Feur, che aveva collaborato alla costruzione del coro gotico della chiesa parrocchiale. Sopra i due fornici della porta due lastre di marmo (inserite nel 1478) ricordano una l’inizio dei lavori preparatori nel 1468 e l’altra la posa della prima pietra da parte del Duca Sigismondo d’Austria nel 1469. Con i suoi 46 m d’altezza la torre è il simbolo del prestigio raggiunto dalla città di Vipiteno.

    La Torre delle Dodici può essere visitata anche dall'interno in occasione di alcuni eventi, come il Mercatino di Natale, d'estate durante le Feste delle lanterne o per la Sagra dei canederli. 

    Luoghi da vedere
    Il larice più antico sull'Altipiano del Salto
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    L’albero si trova sul Salto di Malgorer.

    È il piú vecchio larice del Salto ma l’età esatta non può essere definita.

    Forma a candelabro dei piú forti rami inferiore. La chioma ha potuto svilupparsi liberamente in assenza di concorrenza.

    Il larice é indicato come particolaritá estetica nel mezzo del grande bosco di larici del Salto.

    Il meraviglioso passato di questo albero ha subito un danno irreparabile dalle masse di neve durante l’inverno di 2008/2009, numerosi rami sono stati spinti verso il basso.

    Altezza dell‘albero: 24m

    Diametro: 2,03m

    Circonferenza: 6,40m

    Località: Montoppio

    Altezza s.l.m.: 1435 m

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Giacomo a Söles vicino Glorenza
    Glorenza, Val Venosta

    Il maso e la chiesa di Söles vengono menzionati per la prima volta nel 1220 e nel 1249. Nel 1499, la chiesa fu incendiata dopo la battaglia di Calven, per essere poi ricostruita in stile gotico fra il 1570 e il 1580. Recenti scavi archeologici hanno scoperto tracce di un edificio, sempre dedicato alla liturgia, risalenti al 6°, 7° e 8° secolo. Il Patrocinio ha invece le sue origini nel 9° secolo. Inoltre, sono state rinvenute parti di affreschi risalenti all'epoca precedente alle prime annotazioni, che si sono rivelate decorazioni pittoriche della chiesa romanica precedente e di eccezionale qualità artistica.

    Luoghi da vedere
    Il monumento dei cacciatori a Rasa
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il monumento è stato costruito nel 1968 dai cacciatori di Naz-Sciaves e si trova sulla collina “Mesnerbühel”. La scultura è stata ricavata da un vecchio tronco di castagno. L’incisione dice: “Es ist des Jägers Ehrenschild, dass er beschützt und hegt das Wild”, vale a dire: „Onorevole è il compito del cacciatore di proteggere e salvaguardare la selvaggina”.La colonna rappresenta un cacciatore con una balestra, un cane e un cervo con la croce nelle corna.

    Luoghi da vedere
    Fosse Calce presso Sciaves
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni
    Tra e su due colline nelle vicinanze dell'area di Servizio Lanz a Sciaves, troviamo complessivamente quattro fosse i calce.

    Come fossa di calce (o bagnolo) si intende una vasca con sponde murata nella quale si spegneva o si spegne la calce. La pietra calcarea proveniva solitamente dalle valli dolomitiche, nelle quali si provvedeva anche alla sua cottura usando forni appositamente costruiti. Una volta finita la cottura, le pietre intere o sbriciolate venivano trasportate nei songoli cantieri dove era già pronto il bagnolo. In genere la calce viva fu prenotata e poi trasportata con carri trainati da cavalli o buoi per venderla in tutto il territorio.
    Luoghi da vedere
    Fontana di acqua sulfurea a Al Bagn
    La Val, Regione dolomitica Alta Badia
    Nel 19° secolo il paese di La Val era conosciuto per i bagni termali di zolfo di Al Bagn a Rumestluns. Essi prevenivano malattie e disturbi come per esempio reumatismi, scorbuto e malattie sessualmente trasmissibili. Un cliente abituale era a quei tempi il fisico e premio Nobel Max Planck. In seguito alla ricostruzione della struttura nel 1978, i bagni termali sono stati rimossi a causa degli elevati costi di gestione ed essa è al giorno d’oggi un esercizio ricettivo. La fonte (acido silicico, acido solfidrico e altri elementi) fu risanata nel 2009 e può essere usata pubblicamente nell’oasi di quiete creata nei pressi della fonte.
    Luoghi da vedere
    Biotopo Laugen a Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Per coltivare un sostenibile rapporto con la natura e l’ambiente, contano non solo le protezioni, ma anche la cura della preziosa cultura naturale. Zone umide come il biotopo Laugen corrispondono ai vari requisiti ecologici. Tali aumentano la ricchezza del paesaggio e creano spazi vitali per una moltitudine di animali e piante a rischio. Uccelli migratori trovano luoghi di sosta adatti nel biotopo.

    Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Raiermoos (Palù Raier) a Rasa, Sommersürs, Zussis e "Hairer" a Naz.

     

    Luoghi da vedere
    Biotopo Ragglmoos
    Chienes, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Rgglmoos è situato in un avvallamento sul pendio a nord del Kienberg, a ca. 1 km a est della stazione ferroviaria di Casteldarne. La cetraria viene nutrita con l’acqua di penetrazione del pendio e l’efflusso principale si trova a ovest. Questa zona umida è ben situata, si tratta di una cetraria bassa che sui bordi è popolata in parte da pini, abeti e betulle. Sotto l’aspetto della vegetazione si possono differenziare tre aree: nella parte est dominano carici e torbiere, nella parte centrale, meno umida, sono presenti carici unite a molina coerulea e torbiere. La parte ovest infine è coperta da canne palustri, sono presenti anche torbiere e sui bordi crescono ontani. Nonostante si trovi in mezzo al bosco, questa cetraria bassa merita di essere protetta proprio per la sua collocazione particolare e il suo manto vegetale ancora relativamente intatto.

    Luoghi da vedere
    Castel Taufers
    Campo Tures, Valle Aurina
    Il particolare carattere abitativo di Castel Taufers (anche noto come castel Tures o castello di Tures), già rocca dinastiale dell'omonima schiatta baronale, attira annualmente circa 75.000 visitatori. Castel Taufers può essere visitato con guida e d’estate anche senza guida.
    La visita del castello senza guida, illustrata solo dai pannelli esplicativi, comprende:
    - zona del cortile con fucina e giardino
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)
    - mastio (con filmato sulla storia del castello ed accesso alle mostre temporanee)
    - ghiacciaia,
    - spalti e sottotetto del palazzo antico (“Granaio”)Cappella con affreschi di Friedrich Pacher
    - zona del cortile con fucina e giardino
    Più oltre 20 ambienti ammobiliati, fra cui
    - biblioteca, Camera del Cardinale e le camere degli ospiti
    - sala dei Cavalieri ed Armeria
    - stube dell’Economo, Sala del Giudizio, Camera della Tortura e Prigioni
    - camera degli Infermi (con la collezione dei ritratti degli scolari della scuola per nobili che fu attiva a castel Taufers nel corso del XVI secolo)
    - stanza degli Spiriti (camera di Margarethe von Taufers)

    Visite guidate ITALIANO
    • 29/03-06/07: tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16
    • 07/07/-31/08/2024: ogni giorno alle ore 10.00, 10.30, 11.10, 11.40, 12.20, 13.15, 13.55, 14.25, 15.05, 15.35, 16.15, 16.45 & martedì e giovedì anche alle ore 21 (guida notturna)
    • 01/09-03/11/2024: tutti i giorni alle ore 10, 12, 14 e 16
    • 04/11-05/12/2024: tutti i giorni alle ore 12
    • 06/12/2024-17/04/2025: tutti i giorni alle ore 12 e alle ore 16

    Eccezioni: il 24/12 il castello rimane chiuso il pomeriggio; il 25/12 e 01/01 rimane chiuso la mattina.

    Prezzi:
    Adulti:
    10€
    13€ (29/03/2024 - 03/11/2024 inclusa la mostra)

    Studenti/Pensionati (olte 65 anni):
    7€
    9€/Person (29/03/2024 - 03/11/2024 inclusa la mostra)

    Bambini (6-16 anni):
    5€
    6€ (29/03/2024 - 03/11/2024 inclusa la mostra)

    ATTENZIONE: il Guest Pass Museum NON è valido!!!

    Tutte le informazioni senza garanzia

    La nostra nuova mostra aprirà il 29/03 e siamo lieti di poterVi finalmente presentare il tema della mostra di quest'anno: Le credenze popolari - forze segrete della vita quotidiana! La mostra sarà esposta nel nostro castello fino al 03/11.



    Luoghi da vedere
    Mulino glaciale a Plata
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    A Plata si trova un mulino glaciale del diametro di 1,4 m e di una profondità di 3,6 m. Questo fenomeno naturale è un prodotto delle acque dei ghiacciai che assieme a dei sassi hanno formato queste buche enormi nelle rocce.

    Da Plata il sentiero nr. 6 verso “Pianlargo” conduce fino ad una cappella, e da lì il sentiero nr. 5 porta in pochi minuti alla marmitta. Tempo di percorrenza: 30 minuti.

    Luoghi da vedere
    "Pfeiler und Koundl" a Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Nei tempi antichi, per poter irrigare anche la parte più arida della valle, l’acqua veniva condotta per mezzo di cataletti di larice posti su alti piloni in muratura che passavano sopra i tetti delle case e l’Adige.

    Laghi, cascate
    Cascata di Rio Rosso
    Predoi, Valle Aurina

    Ammirate lo spettacolo del fragore dell'acqua alla cascata Rötbach sopra Casere. Potrete provare la freschezza delle gocce d'acqua sulla Vostra pelle, respirarne l'aria piacevole, approfittarne del particolare microclima e goderVi i riflessi colorati della luce al brillare del sole.

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