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    Castelli e fortezze a Merano e dintorni

    Un tempo prestigiose dimore di nobili dame e gentiluomini o castelli destinati a duelli e difesa, oggi, grazie a un'accurata ristrutturazione puoi vivere questi luoghi come emozionanti musei, hotel dall’atmosfera unica, ristoranti fiabeschi o location per eventi. Anche se di alcuni castelli o fortezze rimangono ormai solo delle rovine, tutte queste mura accessibili al pubblico raccontano una storia unica.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    I portici
    Merano, Merano e dintorni

    I portici di Merano non sono solo un pezzo di storia, ma una parte vivente della città. Costruiti nel XIII secolo da Meinardo II come strada commerciale tra Piazza del Grano e Piazza Duomo, una volta erano il cuore pulsante di Merano. Con i loro oltre 400 metri di lunghezza, sono i portici più lunghi del Tirolo e oggi uniscono tradizione e modernità.

    I portici offrono un'esperienza architettonica affascinante, che ti porta dalle facciate gotiche a quelle neoclassiche. I suoi vicoli tortuosi, le scale ripide e gli archi ombrosi raccontano storie di tempi passati. Sotto gli archi, dove un tempo si svolgevano vivaci commerci, oggi trovi negozi caratteristici, caffè accoglienti e edifici storici.

    La distinzione tra i portici di montagna e quelli d'acqua, unita alla perfetta fusione di elementi storici e moderni, conferisce ai portici un fascino tutto speciale. Passeggiare per i Portici è come un viaggio nel passato – e al contempo vivo e attuale.


    La Via Portici è adatta a sedie a rotelle e passeggini. Il percorso presenta una leggera salita da piazza del Grano in direzione di piazza Duomo.

    Sotto i portici non è presente un sistema di guida tattile né altri ausili per non vedenti.

    Fortezze e castelli
    Castello Fahlburg a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il Castello Fahlburg, originariamente noto con il nome di „Turm zu Vall“, venne eretto nel XIII secolo dai Signori di Zobel. Estinta la dinastia, gli eredi se ne contesero le proprietà. Sembra che il poeta e cantore lirico Oswald von Wolkenstein sia stato trattenuto prigioniero da Barbara Jäger nella torre dove si dice abbia composto anche dei canti in cui denuncia con amarezza le torture subite. Nel 1597 Jakob Andrä von Brandis rilevò la proprietà del maniero che decise poi di trasformare nel 1640 in castello rinascimentale. Attualmente il castello è nelle mani del Conte Jakob von Brandis, un discendente della dinastia dei conti von Brandis. All‘interno della costriuzione si conservano ancora antiche stufe in maiolica, soffitti lignei e capolavori del pittore barocco Stefan Kessler. La cappella privata del castello, eretta su due piani, è consacrata ad Ognissanti.

    Dopo oltre 400 anni di proprietà familiare, nel 2021 il castello è stato venduto al gruppo Athesia, il cui fondatore in Sudtirolo, il Canonico Michael Gamper, è nato e cresciuto nelle immediate vicinanze. Il castello viene restaurato con cura dal 2023.

    Fortezze e castelli
    Palazzo Municipale
    Merano, Merano e dintorni

    Nel cuore pulsante di Merano, all’incrocio tra Via dei Portici e Via Galileo, sorge l’imponente municipio della città. Costruito tra il 1929 e il 1932 su progetto dell’architetto Ettore Sottsass, il municipio ha sostituito il precedente edificio risalente al periodo austro-ungarico, demolito dopo l’annessione italiana. Il nuovo edificio riflette lo spirito dell’epoca fascista, creando un contrasto con il centro storico medievale.
    L’architettura del municipio si caratterizza per la linearità delle forme e la funzionalità del design, espressione del razionalismo dell’epoca, con un linguaggio formale essenziale e un’impostazione strutturale rigorosa. Particolarmente suggestiva è la torre dell’orologio, che svetta sul panorama della città offrendo una vista privilegiata sul vicino Castello principesco. La facciata è arricchita da rilievi dell’artista bolzanino Albert Stolz, che raffigurano scene storiche, conferendo all’edificio un carattere artistico e simbolico.
    All’interno, la scalinata sorprende per l’uso di materiali pregiati come il marmo e i pavimenti in terrazzo. Le linee pulite e il design minimalista trasmettono una sensazione di modernità e funzionalità, creando un dialogo tra passato e presente. L’architettura del municipio si inserisce armoniosamente nel paesaggio urbano, rispettando il contesto storico circostante. Il municipio non è solo un edificio amministrativo, ma un monumento culturale di grande valore, che racconta la storia di Merano. È un luogo dove la memoria storica e la modernità s’intrecciano, offrendo ai visitatori uno spaccato dello sviluppo della città.
    Per gli appassionati di architettura e gli amanti della storia, il Municipio di Merano è una tappa imperdibile. Invita a scoprire la storia della città e ad ammirare l’eleganza architettonica di un’epoca passata. Una visita al municipio è un vero e proprio viaggio nel passato di Merano.

    Fortezze e castelli
    Masi dello scudo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    - a S. Martino: Haupold, Saltaus, Granstein, Kalm, Baumkirch, Gereuth, Steinhaus

    - a S. Leonardo: Ebion, Buchenegg, Happerg, Gomion

    In Bassa Val Passiria spuntano nell’occhio i masi dello scudo. Le costruzioni di legno abbastanza basse e quelle simili ad un forte decorate con affreschi, meridiane e coperte con edera, erano le case degli scudieri: contadini che servirono al conte di Tirolo e che in cambio godevano di privilegi nobiliari. La storia dei masi dello scudo e degli scudieri risale al 13° secolo. Ancor'oggi gli scudieri hanno il diritto di pescare nel Passirio.

    » Passeggiata dei Masi dello Scudo

    Fortezze e castelli
    Casa Museo Villa Freischütz
    Merano, Merano e dintorni
    Un antico maniero, un parco lussureggiante e storie che si celano sotto la superficie: Villa Freischütz a Merano è molto più di un semplice museo. È una testimonianza storica, una finestra su un’epoca raramente raccontata in modo così vivido in Alto Adige: il periodo tra le due guerre. Costruita nel 1909 come residenza estiva, la villa ha vissuto il periodo di massimo splendore di Merano come città termale. Tuttavia, ciò che la rende unica è la sua collezione, che proviene direttamente dalla vita della famiglia Franz Fromm, che ha abitato la casa per quasi un secolo. Qui la storia non è ricostruita attraverso i libri di testo, ma si svela nei mobili, nelle fotografie, negli abiti e negli appunti personali.
    La villa racconta un periodo di grandi cambiamenti: dalla fine della monarchia al passaggio al dominio italiano, alle nuove idee e trasformazioni culturali. Particolarmente interessante è che molti dei pezzi esposti risalgono agli anni tra le due guerre mondiali, un periodo spesso trascurato nella cultura della memoria altoatesina.
    Interessante da sapere:
    - La collezione comprende oltre 10.000 oggetti originali, molti dei quali sono stati disposti con cura nella casa, creando l’atmosfera di una residenza ancora viva.
    - Villa Freischütz offre “visite guidate degli spazi abitativi”, dove i visitatori possono muoversi liberamente tra saloni, studi e camere da letto, accompagnati dalle storie personali che si celano dietro questi ambienti.
    - Tra i motivi che rendono imperdibile una visita al museo, spicca l’enorme parco, arricchito da alberi secolari e sculture nascoste, che offre un rifugio perfetto per una pausa di riflessione dopo la visita del museo.
    Per gli appassionati di cultura, Villa Freischütz offre una nuova prospettiva su Merano: non solo come elegante centro termale, ma anche come specchio dei cambiamenti sociali. Tra dischi jazz e vasi in stile liberty, cartoline patriottiche e delicati appunti di diario, si crea un mosaico complesso come il tempo stesso. I visitatori non troveranno qui un rigido galateo museale, ma una casa viva che invita a scoprire, ripercorrere e riflettere. È proprio questo approccio che rende Villa Freischütz uno dei luoghi più affascinanti per tutti coloro che non vogliono solo conoscere la storia, ma anche viverla.
    Fortezze e castelli
    Castello Wehrburg a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il Castello Wehrburg fu eretto nel XIII secolo, rimase per oltre cinque secoli nelle mani dei signori di Andrian-Wehrburg la cui famiglia si estinse nel 1798. Nel 1520 l‘edificio fu sottoposto ad opere di rinnovo senza tuttavia interventi di rilievo sulla costruzione originaria. Il castello ospita ancora antiche stufe (risalenti al XVI e XIX secolo). L‘odierna cappella del castello, presumibilmente eretta nel XV secolo, è dedicata a Sant‘Erasmo e conserva un‘importante affresco e una pregevole Pietà del 1420. All‘inizio del XX secolo, un conte ungherese, Albert von Eperjessey, inviato dell‘impero asburgico a Teheran, rilevò il Castello Wehrburg per sottoporlo in seguito ad un‘opera radicale di restauro. Nel 1957, un prissianese, il gestore del „Mohren“, Hermann Holzner, divenne proprietario del castello e decise di trasformarlo in struttura alberghiera senza stravolgere eccessivmente l‘opera originaria.

    Fortezze e castelli
    Castello Forst
    Lagundo, Merano e dintorni

    Sulla riva destra dell'Adige, a Lagundo, sorge su di una piccola rocca Castel Foresta. Fu costruito nel XIII secolo e documentato per la prima volta nell'anno 1302. Nel XVI secolo la costruzione fu ampliata. Nel 1880 fu restaurata per la seconda volta dai Signori di Vorst, nobili funzionari del Tirolo. Gli attuali proprietari del castello sono gli stessi della birreria Forst, che si trova a soli pochi metri di distanza. Il castello può essere solo ammirato dall'esterno, non è aperto alle visite.

    Fortezze e castelli
    Tennis & Padel Club Merano
    Merano, Merano e dintorni

    Il Tennis Club, in posizione centrale e dotato di ristorante, in via Piave 46, conta su nove campi in terra rossa sempre tirati a lustro, a disposizione tra aprile e ottobre, cinque dei quali dotati di illuminazione, e due campi in sintetico.

    Tra fine ottobre e fine marzo il gioco continua sui campi indoor, in ambienti riscaldati. Il centro è attrezzato con ampi spogliatoi e docce.

    Fortezze e castelli
    Castello Eschenlohe
    San Pancrazio, Merano e dintorni

    Nei tempi antichi, il castello era residenza dei Signori di Ultimo e sorge a un paio di chilometri da S. Pancrazio. Il castello si può ammirare solo dal'esterno!

    Fortezze e castelli
    Torre delle Polveri
    Merano, Merano e dintorni

    Il mastio rettangolare faceva parte dell'imponente castello Ortenstein, che si trovava in posizione dominante sopra la città. Costruito originariamente come residenza del burgravio tirolese, il castello subì numerosi rimaneggiamenti nei secoli e venne infine abbattuto nel XVI secolo, a eccezione della Torre delle Polveri. Questa fu utilizzata a partire dal 1626 come deposito di polvere da sparo, per proteggere la città di Merano da una possibile esplosione devastante durante la Guerra dei Trent'anni. Il nome della torre deriva proprio da questa funzione, e la struttura divenne una parte fondamentale delle difese cittadine.

    Con due torri sovrapposte, la Torre delle Polveri era particolarmente ben protetta dagli attacchi. A nord, sono ancora visibili i resti dei fossati difensivi, che un tempo costituivano l'ultima barriera contro gli invasori.

    Oggi la Torre delle Polveri offre una vista panoramica spettacolare su Merano e sulla valle dell'Adige. La salita ripida vale decisamente la pena: da qui si gode di un panorama mozzafiato sulla città e sulla natura circostante. La torre non è solo un pezzo di storia, ma anche un meraviglioso punto panoramico che mantiene viva la memoria della città e delle sue difese.

    Che tu sia appassionato di storia o semplicemente voglia goderti il panorama, la Torre delle Polveri è una meta imperdibile per la tua visita a Merano.


    La Torre delle Polveri si trova sulla Passeggiata Tappeiner, la quale è sostanzialmente priva di barriere architettoniche e quindi ben adatta a sedie a rotelle e passeggini, anche se è pavimentata con ghiaia. Il punto di accesso migliore alla Passeggiata Tappeiner per le famiglie con passeggini o sedie a rotelle è da Quarazze, poiché l'ingresso è in piano. Da lì la Torre delle Polveri dista ca. 1 ora a piedi. In alternativa, si può partire anche da via Galilei o dalla Passeggiata Gilf, anche se questi due sentieri presentano un dislivello di circa 60 metri. È quindi consigliabile una pianificazione accurata. Questo percorso è adatto anche alle persone anziane e alle famiglie con bambini. Lungo il percorso ci sono diverse panchine dove è possibile fare una pausa.

    L'accesso alla Torre delle Polveri è possibile solo tramite scale, quindi non è accessibile per persone con mobilità ridotta.

    Avvertenza: lungo la Passeggiata Tappeiner non ci sono bagni pubblici. Tuttavia, è possibile fermarsi nei vari ristoranti e caffè. Informatevi in anticipo sugli orari di apertura.

    Sulle passeggiate a Merano e alla Torre delle Polveri non ci sono sistemi di guida tattile o altri ausili per i non vedenti.

    Fortezze e castelli
    Rovine di Castel Brandis
    Lana, Merano e dintorni

    Oggi solo rovina, il castello era composto da: una torre, l'abitazione, una parte adibita all'uso rurale e da un muro di cinta. Da 800 anni di proprietà dei Conti di Brandis. Proprietà privata chiusa al pubblico.

    Fortezze e castelli
    Tetti di paglia
    Verano, Merano e dintorni

    Caratteristico per le località di Avelengo e Verano sull'Altopiano del Salto sono i tetti realizzati in paglia che ricoprono i fienili dei masi.

    Ancor oggi esistono ancora pochissimi esempi di tale arcaico sistema di costruzione, ad esempio a Verano, nei masi Spitzegger e Gfrar ad Eschio.

    La copertura con la paglia richiede elevata maestria e grande capacità da parte dell’artigiano addetto a tale lavorazione, denominato in tedesco "Strohdecker". La paglia viene legata in mazzi grossi quanto un braccio in giorni miti durante l’inverno. Ogni anno deve essere sostituita una parte del tetto.

    Richard Furggler nel libro da lui dedicato all'Altopiano del Salto scrive: "La caratteristica architettonica peculiare dell'Altopiano del Salto sono i maestosi tetti in paglia dei fienili."

    Fortezze e castelli
    Porta cittadina "Porta Passiria"
    Merano, Merano e dintorni

    Nascosta nel quartiere storico di Steinach a Merano, si erge la porta cittadina Porta Passiria. La torre in pietra costituiva la porta settentrionale lungo le antiche mura cittadine che controllava l’accesso alla Val Passiria. Contestualmente, la torre faceva parte delle fortificazioni medievali destinate a proteggere Merano e a regolare il commercio. Porta Passiria è una delle tre porte cittadine ancora conservate. Una quarta porta, Porta d'Ultimo, che si trovava inizialmente lungo l'attuale Corso Libertà, fu ricostruita più ad ovest ed infine abbattuta nel 1884.
    La struttura della porta si distingue per la sua forma slanciata, articolata in tre piani, con finestrelle. Un tetto a sbalzo dalla punta acuminata corona la torre, mentre un singolo arco acuto costituisce il passaggio principale. Di particolare rilievo è l’affresco raffigurante un’aquila rossa, stemma tirolese, sulla facciata sud interna, simbolo dell’appartenenza storica di Merano alla Contea del Tirolo.
    Nel Medioevo, Porta Passiria rivestiva un’importanza fondamentale, in quanto dava accesso a importanti vie commerciali che attraversavano il Passo del Rombo e il Passo Giovo. La valle, essendo paludosa, rendeva necessarie le connessioni tra il Sud e il Nord Tirolo, l’Ötztal e Innsbruck, e la porta giocava un ruolo centrale nel traffico merci.
    Oggi, Porta Passiria è un popolare punto di partenza per passeggiate, come quella lungo il Sentiero Tappeiner, che si snoda sopra la città offrendo una vista spettacolare su Merano. Nelle vicinanze si trovano altre attrazioni, come il Palais Mamming Museum, la Torre delle Polveri e la Cappella di Santa Barbara, che arricchiscono il patrimonio culturale della città.
    Una visita alla Porta Passiria offre non solo uno spunto sulla meravigliosa architettura medievale di Merano, ma anche l’opportunità di esplorare il centro storico con le sue strette viuzze e gli affascinanti edifici storici. Un luogo dove la storia prende vita, riflettendo la ricca diversità culturale di Merano.

    Fortezze e castelli
    Faznager
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla casa Faznager a Tesimo.
    Fortezze e castelli
    Forno per la calce a Quadrat
    Parcines, Merano e dintorni

    È risaputo che in passato si costruivano forni di diverse misure, la maggior parte dei quali è andato in rovina e di cui oggi non se ne conoscono più le tracce. Diversamente però accadde con il forno per calce di Quadrat: questo si trova direttamente in via Mahlbach, sotto la “Weißwand“, la parete bianca. L'ubicazione di questo forno per calce nelle immediate vicinanze della cava di marmo di Quadrat è infatti risultata essere molto conveniente. Come la maggior parte di queste costruzioni, il forno è stato edificato a ridosso della parete, per aumentarne la stabilità e per ridurne le dispersioni di calore. Le pareti interne del forno assomigliano, per la loro leggera curvatura, più a quelle di una botte che a quelle di un cilindro.
    Questo forno per calce, costruito presumibilmente intorno al 1700 e rimasto in funzione fino al 1880, è stato uno dei forni più grandi e interessanti di tutto il territorio altoatesino. La sua costruzione è rimasta intatta. Nel 2006 questo monumento culturale è stato liberato dai cespugli e dalle sterpaglie ed è tornato ad essere visitabile dagli escursionisti e dai ciclisti più interessati e curiosi.

    Fortezze e castelli
    Sandwirt a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Il Sandwirt è il luogo di nascita dell'eroe tirolese "Andreas Hofer". Oggi è una locanda, in cui particolarmente interessante è la camerata contadina del vecchio edificio.

    Fortezze e castelli
    Ansitz Lidl
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla residenza gentilizia Ansitz Lidl a Prissiano.
    Fortezze e castelli
    Accademia di studi italo-tedeschi - Villa San Marco
    Merano, Merano e dintorni

    Merano è uno dei luoghi dove la cultura trentino-tirolese e quella italiana si fondono in modo particolarmente vivace, e l’Accademia di Studi Italo-Tedeschi, da oltre settant’anni, è uno dei centri più brillanti di questo incontro. Fondata nel 1949, l’Accademia è simbolo di dialogo, apertura e curiosità – qualità che rendono Merano una città davvero unica. L’obiettivo dell’Accademia è chiaro: creare un legame tra due grandi aree culturali che, pur con una storia talvolta conflittuale, sono sempre state una fonte di ispirazione reciproca. Attraverso eventi interdisciplinari, l’Accademia unisce intellettuali del mondo della letteratura, della scienza, della filosofia e dell’arte, generando impulsi che vanno ben oltre i confini della città. Particolarmente affascinante è la cornice in cui si svolgono gli eventi: la magnifica Villa San Marco, un capolavoro architettonico dell’Ottocento immerso in un parco incantevole sopra il centro storico di Merano. Chi partecipa a una conferenza o si ritira nel giardino per ascoltare una conversazione letteraria, sente immediatamente che la scienza può essere anche leggera, umana e stimolante.

    Approfondimenti interessanti:
    Uno degli ispiratori storici dell’Accademia è stato lo scrittore e premio Nobel Hermann Hesse, che ha vissuto a Merano per un periodo, lasciando un segno indelebile nella città. Ancora oggi, durante le accademie estive, il suo spirito si fa vivo attraverso letture, discussioni e passeggiate letterarie. Oltre alle conferenze tradizionali, l’Accademia si sta sempre più orientando verso formati che attirano un pubblico giovane: workshop letterari, salotti filosofici, letture all’aperto e tavole rotonde su temi attuali come la migrazione, l’identità e l’etica del clima. Il tutto, in un mix di lingue che a volte si intrecciano in modo giocoso. Ma l’Accademia non è solo un luogo per studenti o ricercatori.
    Chiunque abbia passione per la lingua, la cultura e le nuove prospettive è il benvenuto. È proprio questa apertura che la rende speciale: un luogo dove gli orizzonti si ampliano, in un clima di curiosità e ispirazione, alimentato dalla forza di due culture. Chi vuole scoprire veramente Merano non può perdersi l’Accademia di Studi Italo-Tedeschi: qui il ponte nelle relazioni tra Nord e Sud viene vissuto quotidianamente.

    Fortezze e castelli
    Castel Payersberg
    Nalles, Merano e dintorni

    In alto, sopra il paese di Nalles, su una roccia a forma di naso con tre lati in ripida pendenza, che si erge al margine della gola del rio Sirmiano, troneggia la rovina Payersberg. La roccaforte fu costruita nel primo trimestre del XIII secolo da Payr, citato dal 1165 quale ministro del Conte di Appiano. L'accesso al torrione rettangolare a quattro piani, situato nell'area più soggetta agli attacchi, avveniva attraverso una porta collocata al secondo piano. Al terzo piano, abitato, si giungeva attraverso una scala che portava in alto. Allo stesso piano si trova l'apertura di una finestra ampia quattro metri; un camino a punta dal rivestimento tondeggiante manteneva calda la stanza. Passando attraverso un portoncino si poteva accedere al cammino ligneo della ronda, che si snodava attorno al torrione. A sud del torrione e protetto da esso, si trovava il piccolo palazzo, oggi in rovina. Ad est, sono ancora visibili i resti della cappella della roccaforte in stile tardo gotico. La roccaforte fu ristrutturata nel XVI secolo sotto il cavaliere Jakob von Boymundt-Payersberg e fu dotata di nuove fortificazioni. Allo stesso periodo risale la costruzione della porta settentrionale, con l'attuale portone di ingresso e il bastione circolare. Sopra il portone si trova lo stemma dei Payersberg con l'anno 1560. Già Marx Sittich von Wolkenstein, però, che redisse una descrizione regionale attorno al 1600, riferiva che Payersberg era decaduto e non più abitabile. Evidentemente questa trascuratezza aveva a che fare con l'edificazione di Castel del Cigno/Schwanburg a Nalles, che rispondeva meglio alle esigenze di uno stile di vita più confortevole. Fino all'estinzione dei conti von Payersberg, nel 1791, la roccaforte restò in loro possesso. Oggi appartiene alla famiglia Malpaga e funge da appartamento e da edificio di servizio per la rispettiva azienda agricola. A Sirmiano di Sopra, accanto al Rainerhof, il maso dalla posizione più elevata del comune di Nalles, si scorge un edificio simile ad una torre, che si distingue nettamente dai masi circostanti e manifesta immediatamente la sua appartenenza ad una roccaforte di cavalieri. Si tratta della cosiddetta Jagdturm (la torre della caccia), che fungeva da luogo di soggiorno del conte von Payersberg durante i periodi di caccia e nelle estati calde. La straordinaria torre di Castel Payrsberg, che troneggia, alta, sul paese di Nalles ed è visibile da molto lontano, è l'emblema del paese e impreziosisce l'attuale logo della località di Nalles.

    Castel Payersberg è stato ristrutturato nel 2024 ed offre da allora una location di prima classe per momenti indimenticabili. La struttura di nuova concezione, con la sua vista panoramica, è ideale per una varietà di occasioni, come matrimoni, concerti, feste aziendali, compleanni o conferenze.

    Fortezze e castelli
    Garber
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sul maso Garber a Prissiano.
    Fortezze e castelli
    Koflmühle
    Tesimo, Merano e dintorni

    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla Koflmühle a Prissiano.

    Fortezze e castelli
    Canonica
    Tesimo, Merano e dintorni

    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla Canonica a Tesimo.

    Fortezze e castelli
    Tenuta Gurten
    Tesimo, Merano e dintorni
    327 Casa presso la Cappella di Santa Caterina - domus S. Katerina

    1600 Thomas Frank di Frankenberg

    1618 Erhardt Kurz, Pollinger in Untermais, marito di Caterina di Frankenberg, vende la "Gurtsche Behausung"

    1692 Josef Frank di Frankenberg vende la fattoria Gurten nel

    1694 al contadino Rösch Josef Knoll, che rimane poi in proprietà familiare per 190 anni

    1884 il reverendo Alois Partolli consegna la proprietà nel 1900 alla figlia adottiva Christine Nellböck e suo marito Josef Lochmann

    1927 Maria Lochmann e suo marito Alois Knoll, figlio di Röschen

    1991-2000 Erich e Sabine Knoll restaurano la proprietà protetta


    Descrizione dell'edificio:

    Finestre ad arco romaniche della Cappella di Santa Caterina nell'edificio agricolo precedente

    Salotto con soffitto a travi tardo gotico e stufa rinascimentale del 1688

    Soffitti a cassettoni e in stucco

    Quaderatura d'angolo dipinta - affresco angelo con corona del XVII secolo
    Fortezze e castelli
    Castel Katzenzungen a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    La prima citazione di Castel Katzenzungen, allora di proprietà di un certo Henricus de Cazenzunge, risale al 1244. Nel 1534, la torre residenziale originaria fu trasformata ed ampliata in un possente edificio rinascimentale a tre piani in forma di cubo dopo l'acquisto da parte dei signori di Breisach. A cavallo fra il XVI e il XVIII secolo, sempre sotto i signori di Breisach, originari dell‘Alsazia, il castello conobbe il periodo di massima fioritura e potè annoverarsi fra le residenze nobiliari più signorili della regione. Con l‘estinzione della dinastia, il castello rinascimentale passò nelle mani di famiglie rurali per poi venire restaurato solo una volta rilevato dalla famiglia Pobitzer di Merano (nel 1978). Da allorea il castello, con i suoi saloni signorili, le sue Stuben rinascimentali imbandite, la sua cucina di affumicatura e le cantine dalle splendide arcate, assolve alla sua destinazione originaria fungendo cioè a scopi ricreativi e ospitando eventi a carattere culturale e gastronomico.

    Davanti al castello, sotto il ponte di pietra che porta all'ingresso del castello, prospera la vite più grande e probabilmente più antica del mondo. Secondo le ultime scoperte scientifiche, la vite da vino bianco "Versoaln" ha almeno 360 anni e la sua chioma di 300 m² nasce da un solo portainnesto.

    Fortezze e castelli
    Molino Formermühle
    Parcines, Merano e dintorni

    19 mulini erano in funzione nel anno 1553 a Parcines. La Formermühle in via Cascata è stata costruita in 1920 ed è stata rinnovata nel 2009.

    Fortezze e castelli
    Ponte Romano
    Merano, Merano e dintorni
    Ponte Romano è il più antico ponte ancora esistente a Merano. Fu realizzato tra il 1616 e il 1617 dall’architetto brissinese Andrä Tanner per collegare il nucleo storico della città con Maia Alta, attraversando il Passirio in un punto particolarmente scenografico.
    Costruito in solida pietra locale, presenta due archi a tutto sesto di dimensioni differenti. L’andamento lievemente curvo, il parapetto merlato in pietra e l’aspetto rustico ma armonico lo rendono un vero gioiello dell’ingegneria del Seicento. La pietra porfirica utilizzata, resistente e cromaticamente in sintonia con il paesaggio alpino, conferisce al ponte un carattere unico. Un dettaglio curioso: il leggero dislivello tra i due archi celava in passato una canaletta centrale, detta “Ritsch”, che serviva per lo smaltimento delle acque reflue nel fiume.
    Attraversarlo è come compiere un piccolo viaggio nel tempo. Il parapetto merlato, di gusto tardo rinascimentale, evoca atmosfere medievali. Ancora visibili sono i resti di una grondaia in legno, testimonianza dell’antico sistema di scolo. Nonostante il nome, il ponte non ha origini romane: la denominazione “Ponte Romano” fu introdotta nel 1927 durante il periodo fascista. In realtà, la struttura in pietra fu costruita per sostituire un ponte ligneo preesistente, più volte distrutto da piene e alluvioni.
    Da allora, il ponte ha superato intatto secoli di intemperie e cambiamenti, fino al restauro integrale eseguito nel 1987. Oggi è riservato al traffico pedonale ed è molto più di un semplice passaggio urbano: è un luogo d’incontro, contemplazione e bellezza.
    Dalle sue spallette si gode una vista aperta sulla gola del Passirio, sui viali verdi e sulle cime che circondano Merano. Di giorno regala una piacevole frescura tra profumi mediterranei e aria di montagna; la sera, con le luci soffuse dei lampioni e qualche nota musicale in sottofondo, l’atmosfera diventa quasi magica.
    Tra lo sfondo alpino e il fascino del centro storico, questo pontile in pietra è diventato un punto di riferimento per passeggiatori, fotografi e spiriti curiosi.
    Fortezze e castelli
    Rudere del Castello Casatsch Pfeffersburg a Prissiano
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il Castello Casatsch Pfeffersburg, troneggiante un tempo da un‘altura collinare situata sopra Nalles, conserva solo pochi reperti murari. Nel 1194, Corrado II di Beseno, vescovo di Trento, ricompensò dei servizi ricevuti Ulrich Ruf, i fratelli Heinrich e Friedrich von Pitzol, Marquard, Hartwig e During di Tesimo donando loro un colle denominato „Casac“ situato sopra Nalles nella parrocchia di Tesimo e concedendo loro di erigervi un castello. La concessione edilizia era però vincolata all‘obbligo di lasciare la costruzione sempre accessibile al vescovo, ai suoi successori e ai conti di Appiano di cui i costruttori erano sudditi. Nella seconda metà del XIV secolo, il castello passò nelle mani dei signori di Greifenstein e nel 1390 dei Botsch. Seppure con qualche interruzione (il castello fu per un breve periodo anche di proprietà dei signori di Zwingenstein), il Kasatsch rimase a lungo dei Botsch. Marx Sittich von Wolkenstein lo chiamava „Pfeffersburg“. Estinta la dinastia dei Botsch, il rudere passò nelle mani dei signori di Castel Stachelburg e quindi ai baroni di Castel Schneeburg fino a cadere nelle mani dei Giovannelli. Nel corso degli anni passati, il rudere è stato frequentemente oggetto di attenzione da parte della stampa: l‘attuale proprietaria, Verena Jordan, avviava infatti significativi lavori di risanamento conclusisi solo nel 2002.

    Fortezze e castelli
    Schloss Dornsberg
    Naturno, Merano e dintorni

    Il Castel Taranto è stato costruito nel 1217 dai Signori von Tarant come sede di famiglia. A decorare il castello c’erano pregevoli antichi soffitti, porte e armadi con incisioni lignee, pannellature in legno che rivestono le parete e stufe in maiolica. Nella cappella Sant’Orsola si trova un prezioso altare e straordinari dipinti ed affreschi. Nel centro del maestoso castello s’innalza il mastio.


    Castel Taranto aveva vari proprietari, finché nel 1964 la famiglia Gottschall di Monaco acquistò Castel Taranto e lo fece ristrutturare completamente. Ancora oggi il castello è di loro proprietà e quindi non è accessibile al pubblico.

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