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    Attrazioni culturali e luoghi particolari sulla Strada del Vino dell'Alto Adige

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Castel Stachelburg
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il castello si presenta come una costruzione tipica del Primo Rinascimento del XVI secolo. Il castello che da molte generazioni appartiene alla stessa famiglia è stato trasformato negli ultimi anni in un'accogliente cantina tradizionale. La residenza é caratterizzata da erker, una scala aperta con loggia, soffitti in legno e pitture decorative. La residenza si presenta come costruzione molto imponente e bella. Una volta la residenza era protetta dal lato della strada da un'imponente muro con torri.

    Architettura
    Scuola professionale Hannah Arendt
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Dietro il Giardino dei Cappuccini si eleva la luminosa facciata del convento omonimo, accanto alla quale sorge, in posizione arretrata e quasi defilata, il nuovo edificio scolastico rivestito di arenaria grigia. Al fronte est del corpo di fabbrica storico è affiancata una sottile lastra muraria dietro la quale si estendono i corridoi che servono le aule rivolte verso il chiostro. Considerata la forma stretta del lotto, è stato necessario disporre sotto la linea di terra la maggior parte degli ambienti, illuminati unicamente dai lucernari presenti nel giardino e da alcuni raffinati pozzi di luce. Questa scelta illuminotecnica non dà luogo, come si potrebbe pensare, a un’atmosfera opprimente, ma permette al contrario la concentrazione indispensabile per lo studio. Un’elegante scala in acciaio con accesso dall’atrio principale collega tutti i piani, percorsi da corridoi dipinti a colori vivaci. L’accostamento tra antico e moderno crea in questo caso una simbiosi estetica ideale per le attività di studio e insegnamento.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di Santa Apollonia
    Nalles, Merano e dintorni

    Su una collina di porfido a Sirmiano di Sopra sorge la Chiesa di Santa Apollonia. La chiesetta, originariamente consacrata a San Pelagio, fu costruita nel XII o nel XIII secolo sul terreno di un antico insediamento. La chiesa vanta un portale incorniciato in pietra, risalente al 1500 circa. S. Apollonia sorge su una collina boschiva, raggiungibile in pochi minuti di auto percorrendo la strada che porta a Sirmiano. Già il luogo lascia presupporre che l’edificazione della chiesetta risalga a tempi assai remoti. Il ritrovamento di un braccialetto di bronzo, inoltre, segnala l’antica esistenza di un insediamento protostorico. La costruzione originaria in stile romanico fu edificata nel 1300 e presenta un’abside circolare con puntone. Il portale, incorniciato da pietre, con arco “a schiena di mulo” e astragalo, dovrebbe risalire all’inizio del XVI secolo. Il tetto a botte della navata e la volta con lunette a nervatura del coro risalgono al XVII secolo. La nicchia del muro con porticina in ferro fungeva da tabernacolo. Santa Apollonia, interceditrice contro il mal di denti, è rappresentata con una pinza in mano. La pinza simboleggia il suo martirio, durante il quale le furono strappati i denti in modo atroce. La chiave della chiesa è custodita presso il ristorante Apollonia, proprio sotto la collina.

    Architettura
    Scuola professionale provinciale di Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Considerazioni di carattere urbanistico hanno portato a realizzare tre corpi di fabbrica paralleli di forma allungata e di differente altezza, con un portico di ingresso alto due piani affacciato su piazza Lazzerini. L’utilizzo di materiali comuni quali calcestruzzo a vista, acciaio e vetro, e la coerenza dell’impianto architettonico comunicano un senso di quiete e di spaziosità. Dal portico si raggiunge un vasto atrio inondato di luce che si interpone tra la prima e la seconda ala del complesso, da cui si accede ai piani superiori. Sotto l’atrio si trova la palestra, fiancheggiata alle estremità dalle torri delle scale. Le passerelle in acciaio e vetro, decorate dall’artista Heimo Zobernig, permettono un facile accesso alla terza ala dell’edificio e alla terrazza sul tetto utilizzata come spazio per la ricreazione.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrocchiale di San Ulrico
    Nalles, Merano e dintorni

    La chiesa di San Ulrico a Nalles fu fondata nel XII secolo dal monastero di S. Afra di Augusta; dal 1910 è la Chiesa parrocchiale di Nalles. Messa orari: Sabato ore 19.00 Domenica ore 10.00

    Architettura
    Palazzo della Provincia 11
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Un poco attraente ufficio postale degli anni Cinquanta è stato riqualificato come edificio passivo a destinazione amministrativa. Con la sopraelevazione di due piani l’immobile ha acquisito una dimensione più adatta anche in riferimento al contesto. La torre delle scale del vecchio edificio, situata accanto all’elegante torre della stazione, non era più adeguata e nella ristrutturazione è stata rivestita di elementi fotovoltaici. Il massiccio volume architettonico è stato vivacizzato con un trattamento differenziato delle finestre in modo da creare un gioco di ombre e luci. I costi aggiuntivi del 3% dovuti agli impianti tecnici a risparmio energetico sono stati ammortizzati nel giro di appena cinque anni: Si tratta infatti di un edificio CasaClima Oro che consuma per il riscaldamento solo 45 euro a dipendente in confronto ai 270 euro della categoria C: è il primo edificio per uffici passivo in Italia. Gli interni, contraddistinti dai larghi corridoi per utilizzi alternativi, appaiono luminosi e accoglienti e sono allestiti con materiali semplici.

    Chiese e abbazie
    Chiesa del Sacro Cuore Sirmiano
    Nalles, Merano e dintorni

    Nel 1843 è stata edificata a Sirmiano di Sotto la piccola chiesa del Sacro Cuore, la prima e allo stesso tempo una delle poche chiese in provincia ad essere consacrata al cuore di Gesù. La costruzione, sobria, custodisce un piccolo altare barocco risalente al XVIII secolo, datato 1713. Il campanile è stato concluso nel 1857.

     

    Arte e cultura
    Bosco di tasso ad Andriano
    Andriano, Strada del Vino
    Ad Andriano c'è una bellissima zona boscosa caratterizzata da una forte presenza di alberi di tasso, che é stata designata come zona di protezione paesaggistica.
    I tassi crescono in comunità  con pini, ornielli e carpini neri, ma anche in popolamenti puri, scuri e densi, e offrono un habitat ottimale per molte specie di animali.
    Il nostro bosco di tasso con i suoi numerosi sentieri invita a camminare e a rilassarsi.
    Arte e cultura
    Punto panoramico Nachtigallensteig
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il punto panoramico Nachtigallensteig si trova a pochi minuti a piedi dal centro di Nalles. Circondato da una natura rigogliosa e da vigneti idilliaci, il punto panoramico è una meta molto apprezzata dagli escursionisti e dagli amanti della natura. Il sentiero, facilmente accessibile, conduce a un'oasi di pace dove è possibile godere appieno della bellezza del paesaggio altoatesino. Un luogo perfetto per rilassarsi e lasciare che lo sguardo vaghi sulla valle.

    Architettura
    Scuola, mensa e palestra A. Rosmini
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Dietro la vecchia chiesa di Gries, all’inizio del secolo scorso fu demolito il maso Lofferer con le relative serre e al suo posto, nel 1908, furono costruite una scuola elementare e una scuola materna. Il complesso scolastico è stato riqualificato nel 1998. Al gruppo di edifici esistenti si è aggiunta nel 2002 la palestra, quarto edificio che delimita spazialmente il cortile della scuola. La pelle trasparente in acciaio e vetro della palestra evoca l’Orangerie che un tempo sorgeva nella stessa posizione. La facciata appesa in vetro infrangibile regala trasparenza all’edificio e permette sia di guardare al suo interno sia, dall’interno, di apprezzare la vista dei castagni secolari. A completamento dell’intervento del 2008 è stata realizzata la mensa, interrata nello stretto spazio tra la strada e la scuola e illuminata dall’alto attraverso un lucernario: una soluzione che non pregiudica l’isolamento dell’ormai centenario edificio scolastico.

    Architettura
    Scuola superiore professionale Claudiana
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    La Scuola superiore per le professioni sanitarie è localizzata nelle immediate vicinanze dell’Ospedale di Bolzano. Su una pianta a L si eleva una costruzione alta tre piani di calcestruzzo armato, delimitata su tutti i lati da facciate in vetro. I pilastri di acciaio ben distanziati dalle facciate che sorreggono le balconate e la pensilina in vetro continua e fortemente aggettante rendono l’edificio leggero e quasi privo di materialità. Questo trattamento dei fronti esterni genera un contrasto stimolante con le scalinate di aspetto monumentale liberamente disposte lungo il perimetro dell’edificio. All’interno del complesso scolastico, finito con pavimenti in pietra naturale chiara, pareti divisorie in legno di acero, vetro e alluminio, predominano le tonalità calde che generano un’atmosfera piacevole. Una grande piazza quadrata rivestita di lastre di pietra inquadra visivamente l’edificio comunicando un’impressione di grandiosità.

    Fortezze e castelli
    Castel Schwanburg
    Nalles, Merano e dintorni

    All'uscita della gola del ruscello di Sirmiano, poco sotto al Castel Payersberg, s'innalza il Castel Schwanburg, un castello abitato e molto ben ristrutturato. Già citato nel 1286 in un documento della Parrocchia di Bolzano come Haus in der Gaul (casa nella stretta) il castello appartiene dal XIV secolo al nobile casato dei Boymont-Payersberg. Negli anni 1560-1575 Jakob von Payersberg diede al castello l'odierno aspetto. Chiamò il castello con il nome "Schwan" (cigno) rappresentato nel suo stemma: Schwanburg. I signori von Payersberg nel loro stemma e scudi di famiglia riportavano oltre al toro nero della casata dei Boymont anche il fiero cigno bianco su sfondo blu. Il toro ed il cigno orano ancora oggi lo stemma ufficiale del comune di Nalles. Il castello si presenta come un insieme d'edifici singoli con logge e scale che si raccolgono intorno ad un cortile interno. All'ingresso del castello è posto lo stemma della casata dei Boymunth-Payersberg del 1560. Nel cortile si trova anche un bellissimo orologio solare che riporta la data 1563 e due tavole romane avvolte da rigoglioso fogliame. Il Castel Schwanburg che ospitava la più antica cantina di vini privata dell'Alto Adige, è abitato dai discendenti di Rudolf Carli e sede degli uffici amministrativi dell'azienda. Il podere vinicolo si estende su una superficie di ca. 15 ettari e hanno prodotto vini di qualità che portavano il nome Castel Schwanburg. Nell'antica cantina del castello si trovano oltre alle centinaia di botti in rovere (barriques francesi) anche le botti in legno a forma d'uovo risalenti all'epoca di Maria Theresa d'Austria.

    Proprietà privata - non da visitare!

    Arte e cultura
    Punto panoramico Burgstalleck
    Nalles, Merano e dintorni

    La piattaforma panoramica Burgstalleck, sopra Nalles, offre una vista panoramica mozzafiato sulla Valle dell'Adige, sui frutteti circostanti e sull'imponente panorama montano delle Alpi. La piattaforma è una meta popolare per gli escursionisti e gli amanti della natura che vogliono godersi il meraviglioso panorama. Il luogo invita a sperimentare la tranquillità della natura e a godere appieno delle ampie vedute del paesaggio circostante.

    Architettura
    Piscine del Lido di Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il desiderio, tipico dell’epoca, di poter restare a contatto con la natura e praticare attività sportive anche in città è alla base della scelta dell’amministrazione comunale fascista di Bolzano di costruire un impianto balneare lungo il fiume Isarco. Sul terreno circostante la struttura fu realizzato un giardino con una sistemazione paesistica di qualità notevole. Gli edifici facevano riferimento al razionalismo italiano di quegli anni, che aveva tra i suoi modelli l’architettura del Bauhaus: l’evidente corrispondenza tra funzioni e forme e la riduzione di queste ultime all’essenziale evitano qualsiasi riferimento alla monumentalità fascista tipica di quegli anni. Il padiglione di ingresso, rivestito di intonaco e dotato di un’ampia terrazza, presenta tratti espressivi ben definiti che lo avvicinano alla piscina pubblica di Gmünd progettata in precedenza da Franz Geßner, un allievo di Otto Wagner. Anche se all’epoca questa architettura fu sentita come estranea dagli altoatesini, la sua qualità è ancora oggi evidente.

    Architettura
    Camera di commercio di Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Situato in corrispondenza dell’ingresso sud alla città vecchia, questo complesso forma una vera e propria città tridimensionale con una porta, vie e piazze interne che collegano anche in verticale le varie aree funzionali. Il senso di apertura verso la città di Bolzano trova la sua espressione nelle grandi vetrate continue incastonate nella facciata in alluminio e vetro, per il resto liscia e quasi respingente: un modo per sottolineare il senso di apertura ma anche di esclusività del commercio. Su scala più ampia, questo complesso d’angolo identifica una sorta di margine urbano che deve essere completato con un edificio ancora da costruire. Negli ambienti interni, a fronte di un consumo energetico complessivo basso, viene garantito un microclima ideale. La trasparenza visiva delle sequenze di ambienti, le eleganti pareti vetrate e i corridoi pieni di luminosità evitano l’atmosfera opprimente tipica di molti uffici, ponendo invece l’accento sul lavoro in team e sull’apertura nei confronti del visitatore.

     

    Architettura
    Castel Firmiano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Castel Firmiano, uno dei simboli della storia recente dell’Alto Adige, è menzionato per la prima volta in un documento nel 945, mentre nel 1473 fu ampliato con grandi investimenti dal duca Sigismondo che lo trasformò in una fortezza. Nel 1996 i ruderi del castello sono stati acquistati dalla Provincia di Bolzano per essere concessi in uso nel 2003 a Reinhold Messner, che vi ha insediato il Messner Mountain Museum. L’intervento di ristrutturazione ha puntato soprattutto sulla messa in sicurezza del rudere e sulla conservazione del suo carattere originario. A tale scopo si è fatto ricorso a sistemi strutturali in acciaio che all’esterno, nelle torri e negli ambienti interni sono stati semplicemente accostati alle murature in pietra limitando al minimo i punti di contatto. Questi elementi architettonici di grande leggerezza potranno così essere eliminati in futuro in qualsiasi momento. Le parti metalliche dal disegno volutamente lineare contrastano nettamente con la materia storica, mantenendo una chiara distinzione tra vecchio e nuovo.

    Fortezze e castelli
    Castel Payersberg
    Nalles, Merano e dintorni

    In alto, sopra il paese di Nalles, su una roccia a forma di naso con tre lati in ripida pendenza, che si erge al margine della gola del rio Sirmiano, troneggia la rovina Payersberg. La roccaforte fu costruita nel primo trimestre del XIII secolo da Payr, citato dal 1165 quale ministro del Conte di Appiano. L'accesso al torrione rettangolare a quattro piani, situato nell'area più soggetta agli attacchi, avveniva attraverso una porta collocata al secondo piano. Al terzo piano, abitato, si giungeva attraverso una scala che portava in alto. Allo stesso piano si trova l'apertura di una finestra ampia quattro metri; un camino a punta dal rivestimento tondeggiante manteneva calda la stanza. Passando attraverso un portoncino si poteva accedere al cammino ligneo della ronda, che si snodava attorno al torrione. A sud del torrione e protetto da esso, si trovava il piccolo palazzo, oggi in rovina. Ad est, sono ancora visibili i resti della cappella della roccaforte in stile tardo gotico. La roccaforte fu ristrutturata nel XVI secolo sotto il cavaliere Jakob von Boymundt-Payersberg e fu dotata di nuove fortificazioni. Allo stesso periodo risale la costruzione della porta settentrionale, con l'attuale portone di ingresso e il bastione circolare. Sopra il portone si trova lo stemma dei Payersberg con l'anno 1560. Già Marx Sittich von Wolkenstein, però, che redisse una descrizione regionale attorno al 1600, riferiva che Payersberg era decaduto e non più abitabile. Evidentemente questa trascuratezza aveva a che fare con l'edificazione di Castel del Cigno/Schwanburg a Nalles, che rispondeva meglio alle esigenze di uno stile di vita più confortevole. Fino all'estinzione dei conti von Payersberg, nel 1791, la roccaforte restò in loro possesso. Oggi appartiene alla famiglia Malpaga e funge da appartamento e da edificio di servizio per la rispettiva azienda agricola. A Sirmiano di Sopra, accanto al Rainerhof, il maso dalla posizione più elevata del comune di Nalles, si scorge un edificio simile ad una torre, che si distingue nettamente dai masi circostanti e manifesta immediatamente la sua appartenenza ad una roccaforte di cavalieri. Si tratta della cosiddetta Jagdturm (la torre della caccia), che fungeva da luogo di soggiorno del conte von Payersberg durante i periodi di caccia e nelle estati calde. La straordinaria torre di Castel Payrsberg, che troneggia, alta, sul paese di Nalles ed è visibile da molto lontano, è l'emblema del paese e impreziosisce l'attuale logo della località di Nalles.

    Castel Payersberg è stato ristrutturato nel 2024 ed offre da allora una location di prima classe per momenti indimenticabili. La struttura di nuova concezione, con la sua vista panoramica, è ideale per una varietà di occasioni, come matrimoni, concerti, feste aziendali, compleanni o conferenze.

    Arte e cultura
    Portici
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Cuore del borgo commerciale medievale, caratteristica che ha conservato fino ad oggi con la sequenza senza soluzione di continuità di negozi, taluni tipici e tradizionali, altri moderni e raffinati. Le facciate sono un'allegra sequenza di tratti architettonici diversi: gli erker (sporti murali), le decorazioni a stucco, i colori pastello, il balcone di Palazzo Mercantile, i porticati che si alternano in varie altezze e con varie decorazioni. Particolarmente belli sono quelli del Vecchio Municipio, ora sede dell'Archivio Storico Comunale, costruiti a sesto acuto con belle decorazioni a fresco. Interessanti sono anche i vicoli che collegano alle vie parallele che mostrano i vari usi dei corpi abitativi (negozio, magazzino, cantina, androni, laboratori)

    Architettura
    Museion con ponte
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il Museion si colloca con il suo ponte in una posizione intermedia tra la città vecchia austriaca e la città nuova italiana, costituendo una maglia di connessione architettonica che rappresenta una nuova epoca, in contrapposizione all’effetto divisivo del Monumento alla Vittoria eretto dal regime fascista. Il volume parallelepipedo rivestito di pannelli di alluminio, per lo più privo di finestre, si apre sui lati brevi con grandi vetrate verso entrambe le parti della città, invitando così ad entrare. Di notte le due facciate trasparenti diventano superfici di proiezione nello spazio urbano. All’interno l’architettura di colore bianco puro accoglie il visitatore con i suoi spazi luminosi senza imporsi, mettendo l’accento sulla sua funzione di servizio aperta a molteplici opportunità espositive. Il Museion è completato concettualmente dalle due passerelle che superano il Talvera, a simboleggiare la contaminazione tra due culture che in questo punto si sovrappongono.

    Arte e cultura
    Castagneto a Schlosspichl
    Andriano, Strada del Vino
    A nord di Castel Wolfsthurn, lungo il sentiero escursionistico che da Andriano porta al maso Bittner, su un pendio pianeggiante chiamato Schlosspichl trovate un magnifico castagneto.
    I castagni di diverse etá che crescono sul verde prato, hanno un'aura particolare grazie al loro fogliame verde chiaro e fresco. Un'unica grande quercia  domina maestosa il castagneto, che grazie alla sua posizione è molto più caldo del bosco circostante e irradia vitalità attraverso i suoi raggianti colori.

    Un posto da amare! Un luogo che permette agli escursionisti di riposarsi e che é per i bambini un parco giochi naturale.   Dal castagneto un breve  sentiero conduce ad una piccola collina con una croce e diverse panchine, da dove si gode di un magnifico panorama su Andriano e la valle dell'Adige.
    Chiese e abbazie
    Cappella di Santa Croce
    Tesimo, Merano e dintorni

    Quella che una volta era la cappella più frequentata della zona, sorge ad un quarto d'ora di cammino dal centro del paese, sopra il maso Nalserbach, sulla strada che conduce a Prissiano e che una volta portava anche lungo un cosiddetto calvario. La cappella di Nalser-Bach è citata nell’archivio parrocchiale di Tesimo già nel 1713. Probabilmente, però, è molto più antica.

    Architettura
    Monumento alla Vittoria
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    L’idea di sostituire l’incompiuto monumento ai Kaiserjäger con un’opera che celebrasse i caduti della prima guerra mondiale, finanziata da una campagna di donazioni in tutta Italia, venne da Mussolini in persona. L’architetto progettò in ogni caso un Monumento alla Vittoria nello stile degli archi di trionfo romani, che intendeva celebrare l’imperialismo fascista: non solo con le insegne ma anche con la grande iscrizione che si richiamava alla tradizione guerresca dell’impero romano e fu percepita come una grave offesa dagli altoatesini di lingua tedesca. Dopo lunghe trattative tra la Provincia di Bolzano e il Ministro della cultura italiano, nel 2014 all’interno della cripta sottostante il monumento protetto da alte cancellate è stata inaugurata un’esposizione permanente, il cui scopo è favorire la comprensione e l’intesa reciproca. Argomento della mostra sono gli eventi legati alle due dittature succedutesi in Alto Adige tra il 1918 e il 1945.

    Architettura
    Scuola professionale provinciale Luigi Einaudi
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    La scuola professionale provinciale fu costruita nel 1975 sotto lo sperone roccioso del Virgolo ad Aslago in seguito a un concorso. Il complesso scolastico, di aspetto compatto, è formato da quattro unità: l’ala degli uffici amministrativi e delle aule, a sua volta divisa in tre parti dalle torri delle scale; le due ali dei laboratori; l’aula magna e la palestra. Dato che il sistema costruttivo a telai in calcestruzzo con tamponamenti in mattoni ha una durata di vita lunga, negli anni Novanta è stato pianificato un ampliamento che ha portato alla sopraelevazione dei tre piani delle aule e degli uffici. Al piano terra è stata ricavata inoltre una sala per manifestazioni per 150 persone con il relativo foyer e una cabina di regia. Anche l’infrastruttura impiantistica – riscaldamento, servizi igienici, trattamento dell’acqua tramite impianto solare termico – è stata rinnovata e migliorata. La sopraelevazione riprende la tecnologia costruttiva preesistente ma fa in modo di rendersi chiaramente riconoscibile.

    Architettura
    Complesso abitativo EA7 Casanova
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il gruppo di edifici immerso nei frutteti e nei vigneti è stato progettato secondo il masterplan dell’architetto olandese Frits van Dongen sulla base dello stesso principio insediativo dei masi e dei castelli. I tre blocchi che definiscono l’isolato di forma poligonale sono raggruppati attorno a un’ampia corte interna che traduce in pratica il concetto-guida “abitare nel parco”. Grandi aperture orizzontali di forma libera mettono in comunicazione la corte con il garage sotterraneo, che costituisce il principale e ben illuminato sistema di collegamento del complesso. Pur restando all’interno dei parametri restrittivi che disciplinano l’edilizia agevolata, si è puntato a ottenere un’architettura di qualità elevata: questo grazie all’impiego di quattro moduli per la pianta e di tre tipologie di finestre, che hanno permesso di ottenere 92 alloggi adattati alle necessità delle singole famiglie. I fronti esterni dell’intero complesso sono in cemento ruvido di colore beige, mentre le facciate interne, lisce e rivestite con un velo di pittura bianca, fanno sembrare ancora più spaziosa la corte privata.

    Arte e cultura
    Calcara di Andriano
    Andriano, Strada del Vino
    Nel bosco di Andriano c'è una vecchia calcara, che in passato veniva utilizzata per la produzione di calce (come materiale da costruzione). La fornace è stato scavata nel terreno per mantenere il calore all'interno nel modo più efficace possibile. Il processo di produzione della calce durava giorni, bruciando per giorni a temperature superiori ai 1000 °C. I resti di questo forno sono ben conservati.
    Architettura
    Cantina Nalles-Magrè
    Nalles, Merano e dintorni

    I vigneti della cantina si estendono da Magrè a Nalles su 150 ettari di superficie curata da 140 viticoltori. Le due aziende vinicole preesistenti sono state riunite a Nalles in un edificio di nuova costruzione in modo da potenziarne la capacità e la qualità produttiva. Al volume esistente sono stati aggiunti un blocco di testa per il carico e scarico con una torre e alcuni locali sotterranei che ospitano le tecnologie di vinificazione più aggiornate. La nuova ala in calcestruzzo rosso-bruno richiama alla mente le rocce porfiriche dei pendii circostanti ed è connessa con le cantine preesistenti. L’edificio è coperto da un tetto in cemento armato con un ampio sbalzo e un profilo statico interessante che, grazie all’inverdimento, si inserisce bene nel paesaggio. Sotto la piastra di copertura, visivamente leggera, è stata inserita la cantina dei barrique interamente in legno, che ricorda una cassetta di vini fuori scala e segnala il passaggio alla corte interna. Il complesso si colloca armoniosamente nel centro del paese.

    Architettura
    Palazzo della Provincia 2
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Dialogare efficacemente con l’imponente mole della stazione ferroviaria di Angiolo Mazzoni (1928), situata sul lato opposto della piazza, non era un compito semplice per il progettista di questo edificio pubblico. La soluzione è stata agevolata dal fatto che il nuovo palazzo, così come la stazione, non costituiva una semplice architettura ma una vera e propria struttura urbana. La forma irregolare del complesso, risultato dell’aggregazione di vari corpi di fabbrica, è definita dagli spazi urbani adiacenti: la piazza della stazione semicircolare sul fronte principale, la piazza Magnago rettangolare e le vie Laurin e Rittner sul fronte opposto. Il palazzo è attraversato inoltre da tre percorsi pedonali radiali che partono dalla piazza della stazione, e racchiude due corti interne. Le facciate sono rivestite di marmo bianco ai piani terra e rialzato e di porfido rosso ai quattro piani superiori. Gli interni sono caratterizzati da una buona illuminazione, mentre gli uffici presentano una grande varietà di allestimenti.

    Architettura
    Accademia Europea EURAC
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Negli anni Trenta sorsero su progetto degli architetti Miozzo e Mansutti le Case della GIL di Merano, Bressanone e Bolzano. L’unica ad avere conservato le forme originarie, per quanto bisognosa di un intervento di restauro, è quella di Bressanone. A Bolzano si è deciso invece di riutilizzare l’edificio ormai in stato di degrado – tra l’altro una delle opere più significative del razionalismo di epoca fascista – con l’inserimento di nuove funzioni. La Casa è stata così riqualificata e ampliata in seguito a un concorso, e il fatto che il vincitore sia un architetto austriaco è un segno della multiculturalità di Bolzano. Ai corpi di fabbrica soggetti a tutela monumentale, restaurati e reintonacati con un manto di colore rosso, sono stati aggiunti alcuni volumi trasparenti con rivestimento in acciaio e vetro su una slanciata struttura portante in calcestruzzo. I nuovi edifici ridefiniscono il rapporto con il contesto urbano grazie a una piazza di ingresso, una caffetteria e una corte a giardino. Il design degli interni è caratterizzato dalla stessa leggerezza dell’esterno.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di San Valentino
    Andriano, Strada del Vino
    La chiesa parrocchiale di Andriano é dedicata a San Valentino. 
    La prima menzione documentata di una chiesa risale al 1231. Dell'antica costruzione ne é rimasta solamente la parte inferiore del campanile con trifore ogivali. Purtroppo la navata centrale dell'epoca non è stata conservata, ma  é stata incorporata  nell'edificio eretto all'inizio del XVI secolo, che oggi costituisce il coro della chiesa e che ha conservato gli elementi tardo gotici con le finestre ogivali e le volte a stella.
    Alcuni affreschi di quel periodo sono ancora visibili nell'odierna sagrestia - ma non sono accessibili al pubblico. Anche le statue di Maria con Cristo Bambino, San Sebastiano, Sant'Anna, Santa Barbara e Santa Caterina risalgono alla fine del XV/inizio del XVI secolo e sono state incorporate nell'altare polittico neogotico realizzato solo nel 1904.
    Tutto il resto della chiesa, come la navata e la parte superiore della torre, fu costruito solo nel XIX secolo (navata 1852-1854, torre 1883) e nel 1864 le pale dell'altare laterale furono dipinte da Anton Psenner.
    Architettura
    Salewa Headquarters
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    A chi giunge a Bolzano da sud percorrendo l’A22 il nuovo quartier generale di Salewa, a destra dell’autostrada, appare quasi come una moderna porta urbana. Tre torri di uffici alte rispettivamente quattro, sette e dodici piani dialogano a scala urbana tra di loro e con le montagne sullo sfondo. Grazie alle forme libere e alle facciate di vetro scuro e alluminio grigio le grandi masse costruite sembrano quasi dissolversi, intonandosi ai colori predominanti dell’ambiente alpino. I tre edifici di forma insolita, con struttura portante in acciaio e facciate appese in vetro e metallo, ospitano oltre al magazzino anche gli uffici amministrativi e la più grande palestra di roccia indoor dell’Alto Adige. A quest’ultima sono annessi un giardino e un ristorante che compongono nell’insieme una piccola area ricreativa, in tema con l’attività di produttore di articoli sportivi di Salewa.

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