Il gruppo di edifici immerso nei frutteti e nei vigneti è stato progettato secondo il masterplan dell’architetto olandese Frits van Dongen sulla base dello stesso principio insediativo dei masi e dei castelli. I tre blocchi che definiscono l’isolato di forma poligonale sono raggruppati attorno a un’ampia corte interna che traduce in pratica il concetto-guida “abitare nel parco”. Grandi aperture orizzontali di forma libera mettono in comunicazione la corte con il garage sotterraneo, che costituisce il principale e ben illuminato sistema di collegamento del complesso. Pur restando all’interno dei parametri restrittivi che disciplinano l’edilizia agevolata, si è puntato a ottenere un’architettura di qualità elevata: questo grazie all’impiego di quattro moduli per la pianta e di tre tipologie di finestre, che hanno permesso di ottenere 92 alloggi adattati alle necessità delle singole famiglie. I fronti esterni dell’intero complesso sono in cemento ruvido di colore beige, mentre le facciate interne, lisce e rivestite con un velo di pittura bianca, fanno sembrare ancora più spaziosa la corte privata.
Uno degli input del progetto era valorizzare il garage sotterraneo in modo che diventasse un vero e proprio “biglietto da visita” del complesso residenziale. Le grandi aperture orizzontali provvedono all’illuminazione e alla ventilazione naturale dei piani sotterranei. Il garage diventa così l’atrio di ingresso del complesso abitativo.