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    Castelli e fortezze a Merano e dintorni

    Un tempo prestigiose dimore di nobili dame e gentiluomini o castelli destinati a duelli e difesa, oggi, grazie a un'accurata ristrutturazione puoi vivere questi luoghi come emozionanti musei, hotel dall’atmosfera unica, ristoranti fiabeschi o location per eventi. Anche se di alcuni castelli o fortezze rimangono ormai solo delle rovine, tutte queste mura accessibili al pubblico raccontano una storia unica.

    Risultati
    Fortezze e castelli
    Centrale idroelettrica Tel
    Parcines, Merano e dintorni

    Centrale idroelettrica: la diga di Tel La centrale idroelettrica di Tel è stata la prima grande centrale idroelettrica dell’Alto Adige, costruita su iniziativa dei sindaci di Merano e Bolzano secondo un progetto dell’ingegnere di Monaco di Baviera Oscar von Miller. I lavori iniziarono nel 1897 e il 5 aprile 1898 la centrale entrò in esercizio. Qui un tempo sorgeva la segheria del padre del personaggio più importante di Parcines, Peter Mitterhofer, l’inventore della macchina da scrivere. L’acqua dell’Adige è catturata da una paratoia lunga 16 metri, un vero gioiello ingegneristico del passato. Passando per una galleria a pelo libero lungo 480 m giunge nella camera di carico situata ad un’altitudine di 496 m direttamente al di sopra della centrale con un volume complessivo di 6000 m3. Qui l’acqua dell’Adige viene accumulata accanto alla sala macchine posta su tre colonne in muratura rivestite in porfido, edificata nel 1925 per manovrare la chiusa. Nel 2003 è stata completamente rinnovata mantenendo lo stile originale come è stato fatto anche per il ponte un tempo coperto. In questo punto, già in epoca romana sorgeva un ponte ad arco come attestano alcuni documenti del XIV e XVI secolo custodititi presso lo Johanneum di Innsbruck. Accanto alle due tavole in marmo che ricordano la costruzione della centrale, una risalente all’epoca degli Asburgo, l’altra al periodo fascista in cui fu ampliata, si dipartono diverse escursioni: il sentiero culturale Peter Mitterhofer in direzione di Rablà, il sentiero della roggia di Marlengo e lì vicino anche il sentiero della roggia di Lagundo. L’edificio della centrale è stata posta sotto la tutela delle Belle Arti.

    Fortezze e castelli
    Tenuta Gurten
    Tesimo, Merano e dintorni
    327 Casa presso la Cappella di Santa Caterina - domus S. Katerina

    1600 Thomas Frank di Frankenberg

    1618 Erhardt Kurz, Pollinger in Untermais, marito di Caterina di Frankenberg, vende la "Gurtsche Behausung"

    1692 Josef Frank di Frankenberg vende la fattoria Gurten nel

    1694 al contadino Rösch Josef Knoll, che rimane poi in proprietà familiare per 190 anni

    1884 il reverendo Alois Partolli consegna la proprietà nel 1900 alla figlia adottiva Christine Nellböck e suo marito Josef Lochmann

    1927 Maria Lochmann e suo marito Alois Knoll, figlio di Röschen

    1991-2000 Erich e Sabine Knoll restaurano la proprietà protetta


    Descrizione dell'edificio:

    Finestre ad arco romaniche della Cappella di Santa Caterina nell'edificio agricolo precedente

    Salotto con soffitto a travi tardo gotico e stufa rinascimentale del 1688

    Soffitti a cassettoni e in stucco

    Quaderatura d'angolo dipinta - affresco angelo con corona del XVII secolo
    Fortezze e castelli
    Podere Gaudententurm
    Parcines, Merano e dintorni

    Questa residenza nobiliare è stata costruita nel 1348 da Meinhard, nobile di Gaudenz. Nel corso del tempo, soprattutto durante il periodo barocco, ha subito diverse ristrutturazioni. L'aspetto odierno con l'Erker, le finestre ovali, la meridiana e lo stemma d'alleanza, risale al 17° secolo.

    Casate vengono e vanno, come dimostra questa sequenza di proprietari:
    1348-1402: Edle von Gaudenz; 1402-1586: Edle von Hendl;1586-1600: Herren von Stachlburg;1600-1619: Cyriac von Waltenhofen; 1619-1638: Edle von Roladin; 1638-1657: Edle Aichner von Aichberg; 1657-1680: Johann Edler von Kreutzer di Innsbruck; 1680-1730: Edle von Bauer; 1740-1794: Edle von Wiesenegg.

    Nel 1792 la residenza è stata acquistata dal cronista meranese Anton Simon von Isser, che nel 1798 è diventato nobile con il nome di „von Gaudententurm“. Attraverso il nipote, il medico e neurologo viennese Dr. Friedrich von Sölder und zu Prackenstein (1767-1843), la residenza è passata agli eredi che la abitano ancora oggi.

    Fin da quasi due decenni ormai, Christine Schönweger coltiva con estrema cura e passione le terre che le appartengono. Grazie alla dedizione verso la frutticoltura e la viticoltura, Christine ha potuto scoprire il suo estro per i distillati e, infatti, nel 2007 ha fondato all'interno della tenuta Gaudententurm, la distilleria artigianale Gaudenz, ovvero la distilleria del podere, col beneficio soprattutto di effettuare innesti di numerose varietà di frutta e di viti che crescono nelle terre del podere. Alla distilleria fu dato il nome di Gaudenz (dal latino: gioire, godere) e proprio l'appagamento dei sensi e la soddisfazione di poter innestare i frutti della terra offerti da una natura autentica, sono il fulcro della filosofia della distilleria Gaudenz.

    L'interno non è visitabile.

    Fortezze e castelli
    Rovine di Castel
    Lana, Merano e dintorni

    Oggi solo rovina, il castello era composto da: una torre, l'abitazione, una parte adibita all'uso rurale e da un muro di cinta. Da 800 anni di proprietà dei Conti di Brandis. Proprietà privata chiusa al pubblico.

    Fortezze e castelli
    Castel Giovo a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La fortezza tardomedievale sorvegliava un tempo la strada del Passo Giovo. La parte più antica, il mastio come costruzione indipendente, è l'unica che si è conservata fino a noi. Venne costruito alla metà del XIII secolo dai signori von Passeier come casa-torre. Tutti gli annessi di epoca successiva, tra cui diversi edifici e un muro di cinta, sono crollati a partire dal XVIII secolo.

    La torre su cinque piani è stata restaurata con cura e dal 2003 è una delle sedi esterne del MuseoPassiria. Nei singoli piani si trovano piccole esposizioni sulla storia del castello, sui masi dello scudo tipici della Val Passiria e su due famiglie molto influenti, i signori von Passeier e i conti Fuchs, che contavano giudici, signori di giurisdizione e amministratori ecclesiastici e improntarono la vita nella valle per secoli. Splendidi al quarto piano i dipinti rinascimentali del celebre pittore Bartlme Dill Riemenschneider, risalenti al 1538. Infine l'ultimo piano con la sua eccezionale vista sull'intera valle fino a Merano ospita una postazione audio con numerose leggende su Castel Giovo.

    Poco sotto il castello si trova la chiesetta della Santa Croce, una graziosa costruzione tardogotica che venne commissionata dai signori del castello. Gli affreschi risalgono al 1550 circa.

    Come arrivare: dal centro di San Leonardo a piedi in circa 30 minuti, con percorso piuttosto ripido. Angusto accesso anche dalla strada del Passo Giovo.

    Fortezze e castelli
    Malga Pfandler Alm presso S. Martino
    San Martino in Passiria, Merano e dintorni

    La malga Pfandler Alm venne usata come rifugio dall'eroe storico Andreas Hofer. Per un mese e mezzo Andreas Hofer si nascose qui con la sua famiglia. Il 28 gennaio del 1810 vennero presi in ostaggio e portati a Bolzano per proseguire per Mantova.

    Raggiungibile solo a piedi.

    Fortezze e castelli
    Castel Schwanburg
    Nalles, Merano e dintorni

    All'uscita della gola del ruscello di Sirmiano, poco sotto al Castel Payersberg, s'innalza il Castel Schwanburg, un castello abitato e molto ben ristrutturato. Già citato nel 1286 in un documento della Parrocchia di Bolzano come Haus in der Gaul (casa nella stretta) il castello appartiene dal XIV secolo al nobile casato dei Boymont-Payersberg. Negli anni 1560-1575 Jakob von Payersberg diede al castello l'odierno aspetto. Chiamò il castello con il nome "Schwan" (cigno) rappresentato nel suo stemma: Schwanburg. I signori von Payersberg nel loro stemma e scudi di famiglia riportavano oltre al toro nero della casata dei Boymont anche il fiero cigno bianco su sfondo blu. Il toro ed il cigno orano ancora oggi lo stemma ufficiale del comune di Nalles. Il castello si presenta come un insieme d'edifici singoli con logge e scale che si raccolgono intorno ad un cortile interno. All'ingresso del castello è posto lo stemma della casata dei Boymunth-Payersberg del 1560. Nel cortile si trova anche un bellissimo orologio solare che riporta la data 1563 e due tavole romane avvolte da rigoglioso fogliame. Il Castel Schwanburg che ospitava la più antica cantina di vini privata dell'Alto Adige, è abitato dai discendenti di Rudolf Carli e sede degli uffici amministrativi dell'azienda. Il podere vinicolo si estende su una superficie di ca. 15 ettari e hanno prodotto vini di qualità che portavano il nome Castel Schwanburg. Nell'antica cantina del castello si trovano oltre alle centinaia di botti in rovere (barriques francesi) anche le botti in legno a forma d'uovo risalenti all'epoca di Maria Theresa d'Austria.

    Proprietà privata - non da visitare!

    Fortezze e castelli
    Castello Mayenburg
    Lana, Merano e dintorni

    Nel 1241 proprietà dei Conti di Appiano; nel 1650 Veit Benno Conte Brandis fece ampliare tutto il castello. Il muro di cinta circonda due cortili, il reparto di abitazione e altre costruzioni della cappella del castello. Nei reparti abitati sono visibili tracce di affreschi del 15° secolo. Proprietà privata e non visitabile.

    Fortezze e castelli
    Faznager
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla casa Faznager a Tesimo.
    Fortezze e castelli
    Ansitz Lidl
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla residenza gentilizia Ansitz Lidl a Prissiano.
    Fortezze e castelli
    Castello Forst
    Lagundo, Merano e dintorni

    Sulla riva destra dell'Adige, a Lagundo, sorge su di una piccola rocca Castel Foresta. Fu costruito nel XIII secolo e documentato per la prima volta nell'anno 1302. Nel XVI secolo la costruzione fu ampliata. Nel 1880 fu restaurata per la seconda volta dai Signori di Vorst, nobili funzionari del Tirolo. Gli attuali proprietari del castello sono gli stessi della birreria Forst, che si trova a soli pochi metri di distanza. Il castello può essere solo ammirato dall'esterno, non è aperto alle visite.

    Fortezze e castelli
    Molino Formermühle
    Parcines, Merano e dintorni

    19 mulini erano in funzione nel anno 1553 a Parcines. La Formermühle in via Cascata è stata costruita in 1920 ed è stata rinnovata nel 2009.

    Fortezze e castelli
    Il maso Rochelehof e i segreti della sua cantina
    Marlengo, Merano e dintorni

    Situato nel cuore di Marlengo, il maso Rochelehof è di proprietà di Walter Mairhofer, appassionato collezionista di antichi attrezzi da lavoro. Nel corso degli anni, la sua raccolta si è arricchita soprattutto di attrezzi in uso nel campo della viticoltura e frutticoltura. Le regole della vita rurale, i diritti e i doveri vigenti in passato e i segreti della cantina sono oggetto di interessanti visite guidate. Per prendere appuntamento, chiamare il n. 366 11 45753.

    Fortezze e castelli
    Gru e pompa d'acqua stazione ferroviaria di Tel
    Parcines, Merano e dintorni

    Il museo reale e imperiale all'aperto Bad Egart di Tel ospita l'ultima gru per l'acqua ancora funzionante e perfettamente conservata dal periodo asburgico. La torre e la relativa gru furono erette nel 1910. Nel XIX secolo questo tipo di gru veniva utilizzato per l'approvvigionamento di grandi quantità d'acqua alle locomotive a vapore.

    Il museo acquistò la gru presso la storica stazione di Tel dalle Ferrovie dello Stato italiane negli anni ottanta. Di recente, la Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato ingenti lavori di ristrutturazione rimettendo a nuovo la gru e la relativa torre. La gru pesa 2000 chili, è alta quattro metri e si compone di un tubo in ghisa verticale con decorazioni Art Nouveau e un braccio mobile roteabile di lato per raggiungere le locomotive sul binario. All'estremità della gru è fissata una lanterna alta 80 centimetri e alimentata a gas. In futuro si auspica di poterla appendere nuovamente alla torre. All'ultimo piano di quest'ultima si trova una cisterna in ferro in cui l'acqua viene pompata dalla secchia adiacente. La torre e la cisterna integrata permettevano di regolare la quantità e la pressione d'acqua necessarie.

    Nel XIX secolo lungo la tratta ferroviaria c’erano degli impianti simili ogni 25 – 30 km, sul Monte di Mezzo anche a distanze minori.

    Fortezze e castelli
    Castel Stachelburg
    Tesimo, Merano e dintorni

    Il castello si presenta come una costruzione tipica del Primo Rinascimento del XVI secolo. Il castello che da molte generazioni appartiene alla stessa famiglia è stato trasformato negli ultimi anni in un'accogliente cantina tradizionale. La residenza é caratterizzata da erker, una scala aperta con loggia, soffitti in legno e pitture decorative. La residenza si presenta come costruzione molto imponente e bella. Una volta la residenza era protetta dal lato della strada da un'imponente muro con torri.

    Fortezze e castelli
    Torre Kröll e cascata
    Gargazzone, Merano e dintorni

    Torre medievale, nel frattempo restaurata, che servivaal controllo dei confini di un tempo. Sopra l'arco di entrata si distingue lo stemma dei Trautson. La torre fu dunque presumibilmente costruita da Berthold Chrello-Trautson, il cui nome appare in alcuni scritti del 1237.

    La torre Kröll si erge dal bosco sul pendio del Monzoccolo, subito sopra il paese di Gargazzone. La torre senza timpani della rocca, del XIII° secolo, è raggiungibile lungo facili sentieri escursionistici.

    La torre fortificata, la cui immagine orna lo stemma di Gargazzone, fungeva probabilmente da torre di guardia posta lungo il confine. La torre Kröll viene vista non come parte di un castello o fortezza ma come singola costruzione. Da questa torre era possibile controllare il confine e l'unica strada esistente che attraversava la Val d'Adige e quindi avvisare l'arrivo di eventuali nemici.

    Sorprendente fu la scoperta di un contadino che, nel settembre del 1905, trovò nella torre antiche e preziose monete romane.

    Fortezze e castelli
    Sandwirt a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Il Sandwirt è il luogo di nascita dell'eroe tirolese "Andreas Hofer". Oggi è una locanda, in cui particolarmente interessante è la camerata contadina del vecchio edificio.

    Fortezze e castelli
    Schlerihaus
    Parcines, Merano e dintorni

    La casa Schleri fa parte di Castel Stachlburg, ma fu trascurata fino al 2000. Per anni il pianterreno fu utilizzato come porcilaia mentre il piano superiore ospitava i braccianti agricoli. Ora, dopo un impeccabile restauro, sono visibili i meravigliosi affreschi che ne decorano la facciata. Verso il ‘700 è stata costruita il splendido "Rittersaal" (la Sala dei Paladini) per le feste private dei padroni.

    Dal 2009 il padrone di casa attuale, il Barone von Kripp, in autunno, apre una volta all'anno per tenere un concerto in memoria del suo antenato Johann von Stachl: si eseguono pezzi con strumenti dell'epoca per un concerto degno di nota, organizzato in collaborazione con l'Associazione dei Beni Culturali, l'Associazione amici di Castel Stachlburg e l'associazione turistica Parcines-Rablà.

    Gli interni non possono essere visitati!

    Fortezze e castelli
    Tennis & Padel Club Merano
    Merano, Merano e dintorni

    Il Tennis Club, in posizione centrale e dotato di ristorante, in via Piave 46, conta su nove campi in terra rossa sempre tirati a lustro, a disposizione tra aprile e ottobre, cinque dei quali dotati di illuminazione, e due campi in sintetico.

    Tra fine ottobre e fine marzo il gioco continua sui campi indoor, in ambienti riscaldati. Il centro è attrezzato con ampi spogliatoi e docce.

    Fortezze e castelli
    Neuräutl
    Naturno, Merano e dintorni

    Neuräutl – vivere sotto il tetto di roccia

    Naturno, Via Bersaglio

    La località di Neuräutl si trova sulle pendici del Monte Sole a ovest di Naturno. Lì, una grande formazione rocciosa sporge come un tetto dal versante della montagna. La cavitá sottostante fu utilizzata per la prima volta come abitazione nell’età della pietra circa 11.000 anni fa. Questo sito viene considerato uno dei primi insediamenti finora scoperti in Val Venosta. La roccia è stata poi spesso usata come riparo anche in epoca romana e medievale, fino al XIX secolo.

    Ulteriori informazioni possono essere richieste al Museo Procolo (Via San Procolo), dove sono esposti anche alcuni reperti archeologici di Neuräutl.

    Fortezze e castelli
    Lido Merano
    Merano, Merano e dintorni

    Il Lido di Merano è il luogo ideale per rinfrescarsi nelle calde giornate estive e divertirsi con tutta la famiglia.

    Piscina:
    Piscina olimpionica (50 x 25 metri): Ideale per nuotatori atletici e per chi ama nuotare a vasche.
    Piscina media (30 x 15 metri): Offre molto spazio per nuotare e sguazzare.

    Scivoli d'acqua:
    Due scivoli d'acqua lunghi 100 metri: Gli scivoli più alti del loro genere in Alto Adige garantiscono emozioni e divertimento.

    Altre offerte:
    Torri per i tuffi: per i coraggiosi che vogliono tuffarsi nell'acqua fresca.
    Piscina per bambini: un'area sicura e divertente per i bagnanti più piccoli.
    Prati per prendere il sole: Ampi spazi per prendere il sole e rilassarsi.

    Ristorazione:
    Un ristorante e un chiosco si occupano del benessere fisico dei visitatori.

    Accessibilità:
    Il Lido di Merano è privo di barriere architettoniche e dispone di strutture speciali per le persone con disabilità.

    Ulteriori informazioni:
    Indirizzo: Via del Piscina 38, 39012 Merano
    Telefono: +39 0473 447651
    Sito web: https://www.meranarena.it/it/strutture-sportive/lido 

    Fortezze e castelli
    Piazza della Rena e Ponte della Posta
    Merano, Merano e dintorni

    Deve il suo nome alla sabbia che il Passirio, formando un'ansa, depositava tra la porta Bolzano e la sua riva. Su di essa troneggia lo splendido palazzo Esplanade, ex albergo fra i più antichi di Merano, un tempo Hotel Arciduca Giovanni. Fino al 1913 in alcune stanze del palazzo trovava collocazione l'ufficio postale, mentre oggi l'edificio, ristrutturato e riportato ai fasti delle origini, è sede di uffici pubblici e negozi. Di fronte è situata la "Hohensaal", l'odierna sede del convitto delle Dame Inglesi (ordine di monache cattoliche che si consacrarono all'educazione delle giovani) con l'adiacente chiesa del Sacro Cuore in stile romanico. Il ponte della posta è in stile liberty per eccellenza. L'accesso da est alla città era di estrema importanza per i commercianti meranesi che, nel 1909, ne decisero la costruzione, collegando così la chiesa di Santo Spirito a Piazza della Rena. Ristrutturato di recente, è il più elegante di Merano.

    Fortezze e castelli
    Peter Mitterhofer casa e tomba di pietra
    Parcines, Merano e dintorni

    La casa e la lapide di Peter Mitterhofer

    Le prime testimonianze scritte riguardo alla casa di Peter Mitterhofer risalgono al 1431. Peter Mitterhofer (1822-1893) visse qui per 31 anni e sviluppò nel suo laboratorio ben sei modelli di macchine da scrivere, il primo nel 1864 assicurandosi la primogenitura dell’apparecchio. È certo che tra il 1864 e il 1869, Peter Mitterhofer costruì sei modelli di macchine da scrivere. Il primo, risalente al 1864 e soprannominato La fallita è esposto presso il Museo della Tecnica di Vienna. Il secondo modello fu ritrovato per caso nel 1911 in uno scomparto segreto nella soffitta della sua casa natale a Parcines. Il terzo, che Mitterhofer portò a Vienna a piedi nel 1866, non fu mai ritrovato. Il quarto denominato Merano nacque nel 1866, grazie ai mezzi finanziari ottenuti, al ritorno da Vienna ed è esposto presso il Palais Mamming Museum di Merano. Il quinto e ultimo modello fu costruito nel 1869 e fu denominato Vienna. Mitterhofer ambiva a costruire una macchina da scrivere perfettamente funzionante. I tempi di costruzione per questo modello superarono di gran lunga quelli indicati nella domanda per il contributo finanziario presentata a Vienna nel 1866.

    A dicembre del 1869 Mitterhofer tornò una seconda volta a Vienna a piedi. Certo è che per il modello Merano l'inventore di Parcines ottenne 150 fiorini dall'imperatore Francesco Giuseppe. Questa macchina da scrivere fu collocata al politecnico e finì nell'oblio. Il 21 giugno 1910 al Museo della Tecnica di Vienna fu consegnata, tra numerosi altri oggetti, una macchina da scrivere recante la dicitura Vecchia macchina da scrivere di origini sconosciute, apparentemente austriache.

    Una lettera di Mitterhofer al cavaliere Franz Ferdinand von und zu Goldegg und Lindenburg (1798-1874) fu la prova che si trattava effettivamente della sua macchina. Un’analisi dei caratteri e il confronto delle lettere di questo documento scritto a macchina fugarono ogni dubbio.

    I locali interni della a casa di Mitterhofer non sono aperti al pubblico. La tomba e la lapide dell'inventore si trovano nel vecchio cimitero presso la parete orientale della chiesa parrocchiale di Parcines.

    Fortezze e castelli
    Garber
    Tesimo, Merano e dintorni
    Qui troverete presto ulteriori informazioni sul maso Garber a Prissiano.
    Fortezze e castelli
    Canonica
    Tesimo, Merano e dintorni

    Qui troverete presto ulteriori informazioni sulla Canonica a Tesimo.

    Fortezze e castelli
    Castel Payersberg
    Nalles, Merano e dintorni

    In alto, sopra il paese di Nalles, su una roccia a forma di naso con tre lati in ripida pendenza, che si erge al margine della gola del rio Sirmiano, troneggia la rovina Payersberg. La roccaforte fu costruita nel primo trimestre del XIII secolo da Payr, citato dal 1165 quale ministro del Conte di Appiano. L'accesso al torrione rettangolare a quattro piani, situato nell'area più soggetta agli attacchi, avveniva attraverso una porta collocata al secondo piano. Al terzo piano, abitato, si giungeva attraverso una scala che portava in alto. Allo stesso piano si trova l'apertura di una finestra ampia quattro metri; un camino a punta dal rivestimento tondeggiante manteneva calda la stanza. Passando attraverso un portoncino si poteva accedere al cammino ligneo della ronda, che si snodava attorno al torrione. A sud del torrione e protetto da esso, si trovava il piccolo palazzo, oggi in rovina. Ad est, sono ancora visibili i resti della cappella della roccaforte in stile tardo gotico. La roccaforte fu ristrutturata nel XVI secolo sotto il cavaliere Jakob von Boymundt-Payersberg e fu dotata di nuove fortificazioni. Allo stesso periodo risale la costruzione della porta settentrionale, con l'attuale portone di ingresso e il bastione circolare. Sopra il portone si trova lo stemma dei Payersberg con l'anno 1560. Già Marx Sittich von Wolkenstein, però, che redisse una descrizione regionale attorno al 1600, riferiva che Payersberg era decaduto e non più abitabile. Evidentemente questa trascuratezza aveva a che fare con l'edificazione di Castel del Cigno/Schwanburg a Nalles, che rispondeva meglio alle esigenze di uno stile di vita più confortevole. Fino all'estinzione dei conti von Payersberg, nel 1791, la roccaforte restò in loro possesso. Oggi appartiene alla famiglia Malpaga e funge da appartamento e da edificio di servizio per la rispettiva azienda agricola. A Sirmiano di Sopra, accanto al Rainerhof, il maso dalla posizione più elevata del comune di Nalles, si scorge un edificio simile ad una torre, che si distingue nettamente dai masi circostanti e manifesta immediatamente la sua appartenenza ad una roccaforte di cavalieri. Si tratta della cosiddetta Jagdturm (la torre della caccia), che fungeva da luogo di soggiorno del conte von Payersberg durante i periodi di caccia e nelle estati calde. La straordinaria torre di Castel Payrsberg, che troneggia, alta, sul paese di Nalles ed è visibile da molto lontano, è l'emblema del paese e impreziosisce l'attuale logo della località di Nalles.

    Castel Payersberg è stato ristrutturato nel 2024 ed offre da allora una location di prima classe per momenti indimenticabili. La struttura di nuova concezione, con la sua vista panoramica, è ideale per una varietà di occasioni, come matrimoni, concerti, feste aziendali, compleanni o conferenze.

    Fortezze e castelli
    Forno per la calce a Quadrat
    Parcines, Merano e dintorni

    È risaputo che in passato si costruivano forni di diverse misure, la maggior parte dei quali è andato in rovina e di cui oggi non se ne conoscono più le tracce. Diversamente però accadde con il forno per calce di Quadrat: questo si trova direttamente in via Mahlbach, sotto la “Weißwand“, la parete bianca. L'ubicazione di questo forno per calce nelle immediate vicinanze della cava di marmo di Quadrat è infatti risultata essere molto conveniente. Come la maggior parte di queste costruzioni, il forno è stato edificato a ridosso della parete, per aumentarne la stabilità e per ridurne le dispersioni di calore. Le pareti interne del forno assomigliano, per la loro leggera curvatura, più a quelle di una botte che a quelle di un cilindro.
    Questo forno per calce, costruito presumibilmente intorno al 1700 e rimasto in funzione fino al 1880, è stato uno dei forni più grandi e interessanti di tutto il territorio altoatesino. La sua costruzione è rimasta intatta. Nel 2006 questo monumento culturale è stato liberato dai cespugli e dalle sterpaglie ed è tornato ad essere visitabile dagli escursionisti e dai ciclisti più interessati e curiosi.

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