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    Attrazioni culturali e luoghi particolari a Bressanone e dintorni

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale. 

    Risultati
    Architettura
    Casa di tronchi accatastati
    Luson, Bressanone e dintorni

    Questa casa unifamiliare alquanto originale, che spicca in un contesto di edilizia rurale abbastanza recente, si compone di due parti distinte: da un lato le strutture originarie di una casa contadina vecchia di 300 anni, in cui vive da molte generazioni la famiglia dell’architetto stesso, dall’altro la nuova addizione sepolta sotto un cumulo di pesanti tronchi d’albero. L’idea di abitare sotto una catasta di tronchi è venuta ad Armin Blasbichler già da bambino, quando giocava nel bosco, e da adulto non ha fatto altro che tradurla in pratica razionalmente. In realtà sotto i tronchi grezzi non si nascondono ambienti freddi e oscuri, ma pareti vetrate e aperture che danno origine a un raffinato gioco di luci. Degni di nota sono anche la varietà di materiali utilizzati, dal cemento grezzo con inseriti frammenti di vetro all’acciaio ad alta brillantezza della cucina, e i molti virtuosismi progettuali risultato della fantasia dell’architetto.

    Architettura
    Casa Brunner, Maso Lampele
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    I pendii a vigneti di Novacella sono caratterizzati dalla presenza di lunghi muri in pietra a secco. Su una di queste strutture di contenimento è disposto il gruppo di due case unifamiliari con un’ala di collegamento. La struttura portante in legno dell’edificio più grande poggia sul piano terreno, anch’esso in pietra a secco, mentre il blocco più piccolo interamente in legno è a contatto diretto con il terrazzamento. Tra le due costruzioni si estende un’area a giardino con uno specchio d’acqua naturale. Le pareti inclinate verso l’esterno e rivestite in tavole di legno orizzontali proteggono le facciate dalla pioggia battente. Le finestre sono profondamente intagliate nelle murature oblique tanto da sembrare delle vere e proprie logge. Gli interni sono caratterizzati da una successione di ambienti insolitamente fantasiosi, con le pareti bianche e in alcuni casi colorate e un impiego diffuso del legno. Con la legna di scarto della propria attività di carpentiere il capofamiglia soddisfa il fabbisogno termico di entrambe le abitazioni.

    Architettura
    Hotel Pupp
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    L’edificio occupa una posizione strategica ai margini del centro storico, mediando tra la successione ininterrotta delle facciate storiche e gli edifici vicini più recenti. Si tratta di un’architettura chiaramente contemporanea che si impone sul contesto, gioca con le proporzioni dell’edificato circostante e crea tensione con i suoi volumi parallelepipedi impilati e sfalsati. L’impiego di una struttura portante in cemento armato rivestita con un intonaco speciale impermeabile ha permesso di ricavare una serie di sbalzi e arretramenti nel corpo di fabbrica alto due piani. Questo trattamento dei volumi permette di ricavare davanti alle camere delle zone scoperte illuminate dall’alto come piccole corti, che creano un senso di protezione e di intimità. Un ulteriore taglio sulla copertura lascia penetrare la luce all’interno dell’edificio. La terrazza a verde sulla sommità dell’albergo offre una piacevole vista sui tetti della città e sulle montagne che circondano la conca di Bressanone.

    Chiese e abbazie
    Il santuario „Maria am Sand“
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il santuario di "Maria am Sand" con la raffigurazione della Madonna che porge una pera al bambin Gesù, è la vecchia chiesa parrocchiale di Millan e risale al XIV secolo. Intorno alla metà del XV secolo la chiesa fu ampliata e barocchizzata con una navata a volta, un campanile ed il portale ad arco gotico.

    Arte e cultura
    Pietra di Dürer a Chiusa
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Era l'autunno del 1494 quando il giovane Albrecht Dürer si fermò a Chiusa e salì i pendii del Monte Tschan sul versante sinistro della valle. Un bellissimo sentiero porta oggi da Chiusa a questi pendii dove dopo pochi minuti si raggiunge una panchina. Da qui il pittore disegnò la cittadina di Chiusa. Sicuramente si lasciò trascinare dalla prosperità del paesaggio che lo circondava. Purtroppo la sua opera è andata perduta. È rimasta però un incisione su rame come sfondo alla sua figura allegorica "La grande fortuna". A ragione quando Chiusa si definisce la cittadina di Dürer. Chi vuole recarsi nel posto sopra citato deve andare alla pietra di Dürer (Dürerstein).

    Distillerie
    Distilleria di olio di pino mugo Alpe di Barbiano
    Barbiano, Bressanone e dintorni

    Alla Malga di Barbiano una ventata d´aria fresca ha risvegliato dal letargo invernale  la Distilleria di olio di pino mugo.

    Portato avanti per semplice passione e per coprire le spese di manutenzione dell´antica struttura, negli ultimi 25 anni questo museo é rimasto vivo in ossequio alla tradizione, ma il sapere e l´abilitá artigiana legati al´l´estrazione e distillazione dell´olio di pino mugo hanno continuato ad essere tramandati di generazione in generazione.

    Gli oli essenziali di pino mugo e di pino cembro, sostanze naturali e benefiche per l´organismo, vengono dunque prodotti ancora oggi nel rispetto dei piú severi criteri di qualitá.

     

    Architettura
    Centro di arrampicata Vertikale
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    A nord del centro storico di Bressanone si trova una zona dedicata allo sport con il complesso di piscine Acquarena. Il risultato di un concorso per l’ampliamento dell’area prevedeva l’edificazione di una palestra di roccia coperta – ­l’unico intervento finora realizzato – accanto a una scuola di musica e a un garage interrato. Il centro di arrampicata richiedeva di raggiungere una certa altezza e la soluzione trovata è un volume cubico che spicca nel tessuto edilizio circostante tanto da essere diventato un vero e proprio landmark. La sua trasparenza permette di osservare dall’esterno la palestra ma anche di godere dall’interno di una bella vista sulla città; inoltre è una costruzione che risponde a precisi criteri di sostenibilità ambientale. La struttura in calcestruzzo armato con le facciate in acciaio e vetro è rivestita con una seconda pelle di pannelli metallici forati ondulati e dorati che illuminano l’interno con una luce morbida senza ombre nette. Al centro si accede salendo una scalinata monumentale che in futuro servirà anche la vicina scuola di musica.

    Architettura
    Forte di Fortezza
    Fortezza, Bressanone e dintorni

    Il più grande complesso fortificato delle Alpi fu terminato nel 1838 ma non venne mai utilizzato per scopi bellici. Si ritrovò così declassato a deposito di munizioni fino a quando, nel 2005, venne acquisito dalla Provincia autonoma di Bolzano per scopi culturali. Finora sono stati ristrutturati il Forte Alto e il Forte Medio, trasformati in sedi espositive. I camminamenti sotterranei sono stati prolungati scavando nella roccia e collegati tramite una galleria verticale alla polveriera superiore, oggi distrutta. Nella galleria verticale è stata inserita una scala che si libra nello spazio come una scultura in modo da non ostacolare la vista verso l’esterno. Un nuovo corpo di fabbrica in calcestruzzo integra i ruderi, coperti con un tetto di lamiera di acciaio. In acciaio patinato nero sono invece tutti gli altri elementi e le strutture di servizio inseriti nel forte, grazie ai quali i padiglioni lasciati privi di porte e finestre sembrano fluttuare con eleganza sulle rive del lago artificiale sottostante.

    Chiese e abbazie
    Chiesa di S. Egidio
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    La chiesa di S. Egidio è una costruzione tardo gotico ed è stata finita sotto la direzione di Thomas Maurer nel 1532. La costruzione originaria è stata consacrata già nel 1173. L’arredo interno è in stile neogotico e risale al 1880. Sull’altare maggiore si può ammirare una statua che rappresenta S. Egidio, il patrono della chiesa e della coltivazione di vigne. Vicino alla parrocchia si trova la cappella del Santo Sepolcro, costruita in onore del Santo Sepolcro di Cristo. È dotata di figure della Passione di Cristo, scolpite in legno, di un bel crocefisso ed un altare mobile. Nel campanile sono appese due campanelle, che vengono suonate soprattutto quando è in arrivo un forte temporale.

    Architettura
    Accademia Cusano
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Circondata dal parco del Seminario, l’Accademia Cusano fu un progetto pionieristico per la scena architettonica altoatesina del dopoguerra, tanto da ricevere un ampio consenso anche fuori dalla regione. Il corpo di fabbrica su tre livelli delimita la corte retrostante il barocco palazzo del Seminario e nella facciata est, reinterpreta attraverso un linguaggio contemporaneo, uno dei temi dominanti del centro storico di Bressanone, quello dei portici. I materiali impiegati, cemento a vista e mattoni, conferiscono una qualità elevata alla pelle esterna e agli interni che non a caso sono ancora in perfetto stato di conservazione dopo oltre mezzo secolo. Il centro dell’edificio è occupato da una grande sala che comunica con i piani superiori per mezzo di balconate e rappresenta lo spazio collettivo più grande dell’edificio, tanto da essere utilizzata spesso per l’ottima acustica. Le sue volte in cemento a vista, molto elaborate dal punto di vista statico, presentano una successione di superfici curve che forniscono un buon livello di illuminazione allo spazio sottostante.

    Architettura
    Scuola elementare di Rodengo
    Rodengo, Bressanone e dintorni

    Situato lungo il bordo di un pendio che termina sul fiume Rienza con il castello di Rodengo, il complesso scolastico si presenta come un cubo bianco ben visibile da lontano. La costruzione è disposta su quattro livelli, di cui quello interrato raggiungibile dall’esterno tramite una lunga rampa ospita un centro giovanile e i laboratori di educazione tecnica. Dall’atrio di ingresso si gode un’ampia vista sulla valle; sullo stesso piano trova la mensa, mentre le aule scolastiche sono localizzate ai piani superiori. L’edificio con struttura portante in calcestruzzo è rivestito esternamente con intonaco ruvido ed è forato da grandi finestre distribuite regolarmente, che con le loro cornici lisce e bianche comunicano un senso di quiete. Anche gli interni sono completamente bianchi: solo i pavimenti in caucciù rosso e i servizi igienici rivestiti di piastrelle gialle introducono un tocco di colore nella scuola, la cui offerta didattica è completata dall’asilo infantile annesso.

    Chiese e abbazie
    Chiesa S. Martin a Fundres
    Vandoies, Bressanone e dintorni

    La chiesa fu citata nel 1397. La costruzione odierna risale al 1808 - 1810 e conserva parte del presbiterio poligonale ed il basamento del campanile del XIV sec. Il campanile rettangolare ha una copertura a cipolla impostata su un tiburio ottagonale. In facciata si distingue una porta rettangolare con un rosone a lunetta ed un insolito orologio del 1720. Le aperture si presentano ad arco a tutto sesto. All' interno si trova una volta a botte e tutte le pareti affrescate da P. Altmutter, tra cui domina nel coro la rappresentazione della Trinità del 1808. Nel coro è presente anche una Madonna del Rosario dipinta su tavola. Un' altra Madonna addolorata trafitta da spade che si trovava nella cappella del cimitero è oggi sulla parete nord della chiesa; si ritiene provenga dai laboratori di Michael Pacher di Brunico. L' altare presenta un bassorilievo di S. Martino in stile neogotico.

    Architettura
    Stazione di servizio per le biciclette Lanz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Lungo la pista ciclabile della Val Pusteria, accanto a una strada molto trafficata all’ingresso della valle, si trova la stazione di servizio e di ristoro per le biciclette Lanz. La sua posizione ben servita dalle grandi vie di traffico ne fa un punto di sosta apprezzato anche dagli automobilisti, che trovano una dotazione adeguata di parcheggi. Il chiosco provvisorio in legno dei primi tempi è sostituito oggi da un volume di forma allungata in calcestruzzo armato intonacato che si incastra in parte nel ripido pendio adiacente. Il committente è talmente legato alla stazione di servizio da aver fatto costruire la propria abitazione sul tetto del fabbricato a un solo piano. La casa è un volume cubico bianco molto articolato: superfici vetrate a tutta altezza davanti agli spazi di vendita e di ristoro, una corte a giardino riparata e alcuni locali di servizio quasi privi di finestre. Per sottolineare il legame con il territorio la stazione di servizio è verniciata esternamente con pigmenti minerali dalla tonalità grigio-bruna.

     

    Arte e cultura
    SculpGarden25 – Arte nello Staudenparadies
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Benvenuti a SculpGarden25, una straordinaria fusione tra arte e natura nel suggestivo Staudenparadies Seidnerhof. Dal 12 aprile al 25 ottobre, 23 artisti e artiste espongono oltre 60 sculture e installazioni, creando un dialogo stimolante con il ricco mondo vegetale.

    Tra fioriture variopinte, erbe ornamentali e alberi maestosi, le opere d'arte invitano a fermarsi, meravigliarsi e riflettere. L’incontro tra natura e arte genera un’atmosfera capace di emozionare e ispirare. Le sculture si integrano perfettamente nel paesaggio in continua trasformazione e vengono esaltate dai giochi di luce e dalle stagioni che si susseguono.

    Ad arricchire l’esposizione, un programma di eventi con l’inaugurazione il 12 aprile, letture, concerti, eventi tematici e Aperitivo Lungo in diverse occasioni. Immergetevi in questo affascinante connubio tra arte e natura – un’esperienza che coinvolge tutti i sensi!

    Chiese e abbazie
    Croce di Lazfons
    Chiusa, Bressanone e dintorni
    I primi rituali, nel luogo in cui dal 1743 sorge la panoramica Chiesetta “Santa Croce su Cima Ritzlar”, risalgono probabilmente all’epoca preistorica, sebbene sia impossibile individuare  il periodo esatto in cui le persone scoprirono la straordinaria aura di questa località.

    Una cosa, però, è certa: il sentiero che porta alla Croce di Lazfons (2.311 m), il luogo di pellegrinaggio più in quota dell’Alto Adige sul versante sud di Cima San Cassiano, è il più antico itinerario simile della regione.

    Negli ultimi secoli, il rifugio vicino alla chiesetta in quota (2.305 m d’altitudine) ha offerto protezione e riparo a numerosi pellegrini ed escursionisti. Innumerevoli e mirabili storie aleggiano su questo luogo benedetto, come ad esempio quella secondo cui all’inizio del 18° secolo il “Dio nero” avrebbe scelto con un cenno del capo il luogo in cui collocare il crocefisso. Ed è qui che si prega (soprattutto per la protezione dal maltempo) alla fine del pellegrinaggio moderatamente ripido, salendo dal Rifugio Chiusa in circa 1 ora.

    Dalla Croce di Lazfons, immersa nelle Alpi Sarentine, lo sguardo spazia fino a Sassolungo, Punta Grohmann, Catinaccio d’Antermoia e Catinaccio, ma non è solo il panorama sconfinato a rendere così speciale questo luogo, bensì l’atmosfera che pervade gli escursionisti.
    Chiese e abbazie
    Chiesa San Erardo
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La Chiesa dei Santi Gottardo ed Erardo fu edificata nel XIII secolo dai Voitsperg accanto all'antica prepositura e ristrutturata nel XIV secolo. Ricostruita in forme barocche dal vescovo ausiliare Wilhelm von Vintler e consacrata nel 1695. Dal 1971 adibita al culto evangelico.

    Architettura
    Libera Università di Bolzano, campus di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bolzano è stata decentrata a Bressanone. A un primo sguardo questa rigida architettura moderna che si contrappone al vicino Palazzo vescovile può sembrare quasi irritante, ma a un’osservazione più attenta le sue qualità architettoniche e urbanistiche emergono pienamente. Il grande volume a pianta quadrata, infatti, corrisponde più o meno alla scala del Palazzo vescovile mentre il piano terreno sovrastato da tre livelli superiori interamente vetrati ripropone un tema tipico della città, quello dei portici. La corte interna con le sue piccole piazze riprende come motivo ordinatore le strette strade e i pozzi di luce molto diffusi nel tessuto storico di Bressanone. Con grande coerenza i materiali sono ridotti, all’interno e all’esterno, al vetro e al calcestruzzo a vista. L’essenzialità degli allestimenti interni si adegua ai ritmi della didattica, basata su una quiete e una concentrazione quasi monacali.

    Arte e cultura
    Il mondo del Loden a Vandoies
    Vandoies, Bressanone e dintorni

    Il mondo del Loden. Accanto al museo interattivo, al recinto delle pecore, alla fabbrica del Loden ed all´area commerciale, esiste anche un ristorante, il "Lodenwirt". Su una superficie di 3.000 m2, Lodenwelt è un´indimenticabile avventura per tutta la famiglia, perfetta soprattutto per rallegrare i giorni di pioggia. Da dove arriva la lana? Come nasce il Loden? Questo prezioso materiale è usato da secoli in alto Adige per la realizzazione di cappotti, tracolle, pantaloni e gonne: visitando il Museo è possibile comprendere, passo per passo, come viene lavorata questa pregiata stoffa. Un viaggio nella storia e nella fabbricazione del Loden, affascinante per grandi e piccini.

    Fortezze e castelli
    Forte di Fortezza
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Con i suoi 65.000 metri quadrati di superficie, il Forte asburgico di Fortezza è il sito storico più grande di tutto l'Alto Adige. La costruzione di questo capolavoro dell'architettura bellica austriaca fu avviata nel 1833, sotto l'Imperatore Francesco I; l’opera fu ultimata in soli cinque anni e inaugurata nel 1838 dall'Imperatore Ferdinando I. Tuttavia, a quel punto il Forte aveva già perso la sua importanza strategica e dunque anche il suo scopo. L’enorme dispendio di manodopera e materiali e gli ingentissimi costi sostenuti per la sua realizzazione erano stati vani. Da allora la gigantesca fortificazione fu declassata e adibita a deposito, divenendo un sito militare attentamente sorvegliato, ma caduto pressoché nell'oblio per oltre un secolo e mezzo. Aperto al pubblico nel 2005, negli anni successivi il Forte fu sottoposto ad una impegnativa ristrutturazione per ospitare due importanti eventi, la Biennale europea di arte contemporanea Manifesta 7 e l'edizione 2009 della "SüdtirolerLandesausstellung". Da allora il Forte è una location molto apprezzata per esposizioni ed eventi di ogni genere.

    Visite guidate storiche del forte di fortezza: martedí-domenica alle  ore 11:00 e 15:00

    Gennaio e febbraio: pausa invernale

    Architettura
    Recupero della piazza dell’Abbazia di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni

    Le superfici antistanti l’abbazia dei Canonici Agostiniani sono state utilizzate per molti anni come parcheggio per le auto. Poiché erano circondate da edifici di notevole pregio storico, era necessario valorizzarle attraverso una risistemazione complessiva della piazza. L’intervento si è articolato in tre settori: l’area di accesso dall’esterno, la piazza dell’Abbazia e l’accesso alla porta del convento. La piazza è stata ribassata di 1,5 metri per restituire alle facciate prospicienti le proporzioni originarie. Al centro è stata inserita una piastra di acciaio da cui scaturisce uno zampillo d’acqua. Un salto d’acqua fiancheggiato da gradoni in legno utilizzabili come sedute delimita la piazza, costituendo una sorta di tribuna per le rappresentazioni all’aperto. In caso di maltempo è possibile anche allestire un tendone sorretto da pilastri di acciaio e fissato tramite tiranti. Tutti i nuovi elementi di arredo, quali pavimentazioni, parapetti, gradini ecc., sono stati realizzati in granito prendendo come riferimento il complesso abbaziale.

    Negozi e servizi
    Dekadenz
    Bressanone, Bressanone e dintorni
    Il gruppo Dekadenz è nato dal desiderio di sfidare il pubblico altoatesino con il cabaret fatto in casa.
    Era il 1980. Nella piccola città vescovile di Bressanone, alcuni spiriti critici intorno all'attore Georg Kaser decisero che l'Alto Adige avrebbe potuto fare decisamente più cultura che masticare mucche e suonare le campane della chiesa. Fondarono il gruppo Dekadenz e fecero molto scalpore con i loro primi cabaret autoprodotti - dopo tutto, il cabaret era prima una quantità sconosciuta nel paese. L'oste di Bressanone Burkhard Stremitzer mise a disposizione (e lo fa ancora, gratuitamente!) una cantina nel quartiere di Stufels, che il gruppo trasformò gradualmente in una cantina di cabaret.
    Con apparizioni di artisti di cabaret, inizialmente dall'Austria e dalla Baviera, e concerti jazz, il programma si espandeva sempre di più. L'Anreiterkeller divenne un luogo di ritrovo per tutto l'anno, dove il cabaret e il cabaret di tutto il mondo di lingua tedesca potevano essere visti per la prima volta in Alto Adige.
    Architettura
    Cantina Valle Isarco
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    La cantina è stata fondata nel 1961. Il semplice capannone di produzione eretto nel 1978 è stato ristrutturato nel 2005 per garantire la separazione funzionale tra le varie attività e attribuire all’edificio un’immagine più decorosa. La nuova addizione in cemento e il vecchio edificio restante sono rivestiti con uno strato di intonaco rosso-grigio fortemente strutturato, che dà al complesso un aspetto unitario e simboleggia il legame con il terroir. Inoltre tutti gli elementi in acciaio sono verniciati di rosso ossidato: ne consegue che la colorazione complessiva dell’edificio richiama alla mente la roccia dilavata delle vigne circostanti. La cantina dei barrique è coperta da un soffitto a volta in mattoni, mentre le pareti sono trattate con un intonaco a base di argilla. I locali degli uffici e di riunione sono stati rinnovati, forniti di nuovi arredi e in parte ravvivati con colori intensi. Nel 2014, infine, la zona di degustazione e di vendita è stata risistemata con l’allestimento di un nuovo percorso storico sul vino.

    Architettura
    Cantina Garlider
    Velturno, Bressanone e dintorni

    La struttura è composta da pareti leggere rivestite con listelli di castagno e incorniciate da muri di sostegno e soffitti in cemento a vista. Le lastre di cemento, tagliate con truciolato grossolano, sono state abilmente collocate nel terreno, per cui l'edificio si adagia armoniosamente nel ripido pendio. Gli spazi per il riempimento, l'imballaggio e lo stoccaggio sono completamente interrati, favorendo il raffreddamento. La sala di degustazione e vendita è vetrata a tutta altezza con un rivestimento superiore in castagno. I materiali naturali caratterizzano la stanza: intonaco argilloso, lastra nera, pavimento in ardesia e legno oliato. L'arredamento minimale orienta la concentrazione sull'essenziale: i vini. La luce penetra dall'alto e si diffonde nella stanza. Dalla sala degustazione piccole finestre a spioncino permettono di dare un’occhiata alla cantina che conserva i vini d’annata. La particolare attenzione al paesaggio e la predilezione di materiali naturali si riflette anche nella filosofia che l’azienda vinicola Garlider applica alla produzione di vini biologici.

    Arte e cultura
    Piramidi di terra a Terento
    Terento, Bressanone e dintorni
    La formazione delle piramidi di terra di Terento risale con molta probabilità al 1837. Il ruscello di Terner, in seguito ad un temporale molto violento trascinò via con sé 3 case, 16 mulini, 13 battipali, la bottega di un fabbro e una segheria. Morirono 13 persone. Fu in quell’occasione che, probabilmente, crollò anche una parte della montagna. Nei decenni successivi l’erosione ha coinvolto due diversi massi detritici: dal materiale ricoperto da blocchi di roccia si formarono le classiche piramidi di terra, mentre dal materiale senza la presenza di sassi si formarono solamente creste e coste. Punto di partenza: parcheggio centrale Terento
    Architettura
    Scuola materna di Terento
    Terento, Bressanone e dintorni

    Le proporzioni ben riuscite, la distribuzione dei volumi costruiti e il legame con il contesto inseriscono armoniosamente l’edificio nel tessuto del paese, al punto che si potrebbe quasi considerare questa architettura come una reinterpretazione delle forme della casa altoatesina senza le solite decorazioni alpine. I tetti fortemente inclinati, le pareti piene con le facciate forate e il contatto diretto con il terreno senza la presenza di un basamento sono infatti una ripresa della tradizione architettonica locale. Le zone vetrate di collegamento tra i vari corpi edilizi e l’accurata progettazione di dettaglio sono tipiche della nostra epoca, mentre le opere in legno fanno rivivere la tradizione dei carpentieri e dei falegnami locali. Da queste premesse nasce un ambiente a misura di bambino, caratterizzato da un’atmosfera naturale e da un elevato grado di benessere.

    Architettura
    Museo della Farmacia Peer
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    Il Museo è situato accanto alla farmacia Peer, in uno dei palazzi cittadini più antichi di Bressanone. Le vetrine e gli ingressi del negozio, rivestiti con profili in metallo scuro e lamiera di acciaio, sono ritagliati con grande sensibilità nella facciata intonacata al piano terreno. Al museo si accede percorrendo un passaggio coperto da volte gotiche, sotto le quali sono appese alcune eleganti vetrine con i telai in metallo scuro. Le strutture storiche dell’edificio, con le scale che immettono al piano superiore, sono state interamente riportate alla luce e dotate di inserti moderni chiaramente riconoscibili. Lo stesso principio si estende alle sale espositive parzialmente rivestite con le pannellature in legno originarie, dove una serie di moderne vetrine curate nei dettagli presenta 400 anni di storia della farmacia.

    Arte e cultura
    miniera di Villandro
    Villandro, Bressanone e dintorni

    La miniera di Villandro si trova in una posizione meravigliosa con una vista panoramica sulle Dolomiti - Patrimonio Mondiale dell'UNESCO e oggi è una delle poche miniere dell’Alto Adige visitabili dal pubblico. Esplora il labirinto di gallerie e immergerti nell'affascinante storia mineraria di Villandro, che risale a secoli fa.
    Su 750 metri di dislivello, la miniera di Villandro contava ben 16 gallerie per un totale di circa 20 km di cui 2/3 scavati a mano e 1/3 con l'impiego di esplosivi (polvere nera).
    I materiali estratti furono: argento, piombo (galena), rame e blenda. L'avanzamento di un minatore, fra gli 8 e 12 m all'anno, veniva eseguito prevalentemente in ginocchio o supini. Al rinvenimento di un giacimento minerario di maggiori dimensioni si rendeva necessario l'ampliamento della galleria per il trasporto dei minerali e della roccia sterile. La vita media di un minatore si aggirava tra 35 e 40 anni.

     

    Orari di apertura:

    GALLERIA ELISABETH
    Visite guidate
    - Martedì e giovedì alle ore 10.30 e 14.00
    - Domenica alle ore 10.30
    - Punto di partenza: galleria Elisabeth
    - Durata: circa 1,5 ore

    GALLERIA ELISABETH & LORENZ
    Visite guidate
    - Luglio & agosto ogni mercoledì alle ore 10.30
    - Punto di partenza: galleria Elisabeth
    - Durata: ca. 2,5 ore
    - Nei mesi di luglio e agosto escursione guidata anche mercoledì alle ore 10:30.

    Ulteriori informazioni sulla miniera: https://bergwerk.it/?lang=it

    Chiese e abbazie
    Chiesa Santa Anna Villandro
    Villandro, Bressanone e dintorni

    Nel 1726 venne inaugurata una piccola cappella per i minatori del monte Pfunderer. Dato che essa si rivelò da subito troppo piccola, si provvedette ad erigere già nel 1736 l'attuale costruzione barocca, con il coro e il piccolo campanile. Nel 1934 la chiesetta venne ampliata, nel 1964 subì saccheggi e devastazioni. Tale chiesa rappresentò per oltre 150 anni il centro religioso dei minatori. Fino alla prima guerra mondiale le celebrazioni liturgiche si tenevano una volta a settimana, prima di sabato, poi dal 1840 di martedì. La pala d'altare, di notevole valore storico-culturale, è una copia, l'originale si trova nella chiesa parrocchiale: raffigura i minatori al lavoro con intorno i loro santi protettori (S. Daniele, l'evangelista Giovanni, la Madonna con Bambino e sua madre, S. Anna, e infine anche la patrona dei minatori, Santa Barbara).

    Biblioteche
    Biblioteca Civica Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La biblioteca civica nasce nell’anno 1984 come istituzione del Comune di Bressanone e in veste di biblioteca centro di sistema assiste otto punti di prestito del Comune stesso e coadiuva le bibliothece del distretto della Valle Isarco.

    La biblioteca offre una vasta scelta di libri per bambini, ragazzi e adulti, giornali e riviste, CD, DVD e audiolibri, tutti disponibili gratuitamente per il prestito.

     

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