Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.
La cappella si trova al piano superiore di una costruzione tardo gotica a due piani, consacrata nel 1482, che presenta un piccolo campanile in facciata.
L’accesso alla cappella è sottolineato da un portale gotico ad arco acuto raggiungibile con una scala in muratura. E’ caratterizzata da finestre gotiche, un soffitto con volta a stella e da un coro poligonale. Presenta, sia all’esterno che all’interno, affreschi del XVI sec..
Tra gli affreschi esterni, assai interessante è quello, del XV sec., con un uomo morto, la cui anima è contesa da un Angelo e un Diavolo, mentre inserita in una cornice di marmo dipinta, si trova la scena raffigurante la Pietà ambientata in un ampio e sereno paesaggio degli inizi del 1500. Nel piano inferiore, voltato a botte, era situato l'originario ossario.
Lo stesso autore della Pietà ha qui rappresentato Cristo assiso sul Sepolcro con Maria e Giovanni, circondato da un paesaggio collinare.
Nel 1998 sono state rinvenute sotto il pavimento numerose ossa umane, con oggetti devozionali e monete di epoca medievale.
Di fronte alla cappella giace un masso in granito, rotondo sia sul lato superiore che inferiore, sul quale venivano effettuati i pagamenti daziari alla Chiusa di Rio di Pusteria.
Su di esso si vedono gli stemmi d'Austria, delle famiglie Kastner, Heuss e Harber e l'aquila tirolese; reca la data 1477 e l'iscrizione “dux sigmundus austrie h(einrich) harber, b(enedikt) kastner”, che cita il duca Sigismondo, Heinrich Haber, detentore del monopolio dei mezzi di trasporto tra Vipiteno e Brunico, ed il doganiere Benedikt Kastner.
ll lago balneabile naturale di Luson è un piccolo tranquillo lago di montagna in Alto Adige. Una volta rientrati a casa dopo una meravigliosa e colorata escursione panoramica – oppure un’indimenticabile gita nel parco naturale, una sosta al lago balneabile naturale si trasforma in grande divertimento: i bambini sfrecciano lungo gli scivoli, i genitori si immergono nell’acqua sorgiva dell’alpeggio di Luson, mentre i contadini lavorano i campi e le mucche, quasi immobili, si concedono una pausa al fresco.
Con i suoi 65.000 metri quadrati di superficie, il Forte asburgico di Fortezza è il sito storico più grande di tutto l'Alto Adige. La costruzione di questo capolavoro dell'architettura bellica austriaca fu avviata nel 1833, sotto l'Imperatore Francesco I; l’opera fu ultimata in soli cinque anni e inaugurata nel 1838 dall'Imperatore Ferdinando I. Tuttavia, a quel punto il Forte aveva già perso la sua importanza strategica e dunque anche il suo scopo. L’enorme dispendio di manodopera e materiali e gli ingentissimi costi sostenuti per la sua realizzazione erano stati vani. Da allora la gigantesca fortificazione fu declassata e adibita a deposito, divenendo un sito militare attentamente sorvegliato, ma caduto pressoché nell'oblio per oltre un secolo e mezzo. Aperto al pubblico nel 2005, negli anni successivi il Forte fu sottoposto ad una impegnativa ristrutturazione per ospitare due importanti eventi, la Biennale europea di arte contemporanea Manifesta 7 e l'edizione 2009 della "SüdtirolerLandesausstellung". Da allora il Forte è una location molto apprezzata per esposizioni ed eventi di ogni genere.
Visite guidate storiche del forte di fortezza: martedí-domenica alle ore 11:00 e 15:00
Gennaio e febbraio: pausa invernale
La località è citata nel 1296 e la chiesa è documentata nel 1386 come chiesa bianca.
Si presume che il nome della chiesa potrebbe derivare dalla parola “Waisenkinder” (orfani) secondo la citazione che la chiama ecclesia orphanorum, ma la spiegazione non è soddisfacente.
Su questo sito pare che esistesse già una chiesa nel 1100 (periodo del trasferimento delle reliquie di S. Nicola a Bari) della quale sono state ritrovate parti delle fondazioni.
Nel 1490 viene realizzato l’altare principale da Hans Klocker di Bressanone.
L’edificio odierno, tardo gotico, risale al 1450, ha un’abside poligonale ed un campanile laterale a punta.
Nel 1749 fu restaurata in stile barocco e la volta a botte a lunette fu privata delle costolature.
Gli affreschi nel 1792 vengono in parte restaurati e rifatti da un certo Renzler e rappresentano S. Nicola, gli Arcangeli e gli Angeli custodi.
Nel 1891 gli spazi tra gli affreschi furono decorati ulteriormente e furono aggiunte altre rappresentazioni tra cui il Sacro cuore e la Nascita di Cristo.
Le figure degli apostoli dipinte nel 1934 furono eseguite da J. Pescoller.
Nel 1981 ci fu un nuovo restauro che ripulì le decorazioni superflue eseguite nel 1934.
Il castello può essere visitato solo durante le visite guidate!
Le visite guidate si svolgono tutti i giorni nei mesi d´estate (tranne il sabato) alle ore 11.30 e alle ore 14.30.
Durata: circa 1 ora
Nessuna registrazione necessaria – oppure registrati online e approfitta del prezzo ridotto!
Biglietti disponibili su www.rodenegg.it
Per registrazioni di gruppo da 15 persone: schloss.rodenegg@gmail.com
Castel Rodengo è un castello medioevale che si trova tra Sciaves e Rio Pusteria nel comune di Rodengo. Il castello fu senza dubbi una delle più grandi e potenti roccaforti del suo tempo e lo è rimasto anche nel corso della storia fino al giorno d’oggi.
Prezzi:
Adulti: 12,00 € - Online 10,00 €
Junior (10-18 anni): 8,00 € - Online 6,00 €
Bambini (6-10 anni): 6,00 € - Online 4,00 €
Gruppi (da 15 persone): 8,00 € - Nessun prezzo online disponibile
VISITE GUIDATE PER BAMBINI
ogni lunedì alle 10.00-11.30 (luglio e agosto)
Iscrizione: www.gitschberg-jochtal.guestnet.info
L’area sciistica ed escursionistica Plose è una destinazione popolare per tutti gli amanti delle attività all’aperto, sia in inverno sia in estate. I rifugi offrono prelibatezze locali per tutti i gusti.
La Plose, a soli 7 km dalla città di Bressanone, è considerata uno dei comprensori sciistici più soleggiati dell'Alto Adige e ha molto da offrire, specialmente agli intenditori. Lungo le pendici assolate con una splendida vista sulle Dolomiti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, gli sciatori, gli slittinisti e gli escursionisti vivranno un'esperienza invernale perfetta.
In estate la Plose offre innumerevoli possibilità. I percorsi escursionistici offrono il percorso giusto per famiglie e intenditori. Per tutti coloro che amano l'avventura, c'è il nuovo Brixen Bikepark, che ha qualcosa per principianti, professionisti e famiglie. Non su 2 ma su 3 ruote si scende con i MountainCarts su una pista di 9 chilometri.
Vicino alle mura del cimitero, che circondano la chiesa di San Nicolò, cresce un vecchio tiglio. L’albero esalta questo posto idillico, perché la sua altezza è di 22 m, la circonferenza del tronco è di 6,25 m ed il diametro della cima misura 17 m. L’età dell’albero purtroppo non è più definibile, perché il tronco è spezzato, si deduce che abbia alcune centinaia d’anni. È tenuto unito con dei pilastri di ferro.
Nel 1760 sotto la giurisdizione del duomo di Bressanone fu costruita una nuova chiesa barocca, con un timpano a volute. Composta da un `abside poligonale, con una navata a crociera con finestre a tutto sesto, all´interno ha una volta a falsa botte. Sono visibili gli affreschi di Anton Zoller del 1763 incorniciati da una modanatura in stucco in stile rococó, in particolare sulla volta sono riprodotti il paese di Vandoies con sopra i santi Antono, Urbano e Floriano sullo sfondo di Maranza.
All´interno dell´affresco principale, si distinguono del Rosario, S. Domenico i re magi e Don Juan de Austria vincitore della battaglia di Lepanto contro i turchi del 1571. Si riconosce inoltre la figura di un mendicante che risulta essere quella di Peintner von Vintl che finanzió la realizzazione della chiesa. Negli altari laterali si trovano due dipinti del Mitterwurzer del 1770 che rappresentano due penitenti S.Pietro e Maria Maddalena.
Sulla cima Lasta, il picco popolare sull'Alpe di Rodengo e Luson, si trova la piattaforma panoramica con descirzione dei singoli picchi e montagne.
Benvenuti a SculpGarden25, una straordinaria fusione tra arte e natura nel suggestivo Staudenparadies Seidnerhof. Dal 12 aprile al 25 ottobre, 23 artisti e artiste espongono oltre 60 sculture e installazioni, creando un dialogo stimolante con il ricco mondo vegetale.
Tra fioriture variopinte, erbe ornamentali e alberi maestosi, le opere d'arte invitano a fermarsi, meravigliarsi e riflettere. L’incontro tra natura e arte genera un’atmosfera capace di emozionare e ispirare. Le sculture si integrano perfettamente nel paesaggio in continua trasformazione e vengono esaltate dai giochi di luce e dalle stagioni che si susseguono.
Ad arricchire l’esposizione, un programma di eventi con l’inaugurazione il 12 aprile, letture, concerti, eventi tematici e Aperitivo Lungo in diverse occasioni. Immergetevi in questo affascinante connubio tra arte e natura – un’esperienza che coinvolge tutti i sensi!
La cappella di pellegrinaggio è situata sul pendio meridionale del Monte Spinga. La semplice costruzione è stata costruita nell’anno 1641 dal curato Georg Stocker. L’ “Urlaubstöckl” (Urlaub significa "vacanza") deriva dal nome legato ad un quadro all'interno della cappella, su cui è raffigurata la scena del commiato di Gesù da Maria.
Il monumento è stato costruito nel 1968 dai cacciatori di Naz-Sciaves e si trova sulla collina “Mesnerbühel”. La scultura è stata ricavata da un vecchio tronco di castagno. L’incisione dice: “Es ist des Jägers Ehrenschild, dass er beschützt und hegt das Wild”, vale a dire: „Onorevole è il compito del cacciatore di proteggere e salvaguardare la selvaggina”.La colonna rappresenta un cacciatore con una balestra, un cane e un cervo con la croce nelle corna.
Situata all'entrata est del paese alla vecchia strada statale. La cappella è una testimonianza del tardo barocco del XVIII secolo con un affresco di Santa Maria Ausiliatrice. Ospita al suo interno un altare barocco di particolare pregio. E´dotata di un abside rettangolare, un campanile a torretta e di una finestra a lunetta e presenta una cupola ed una volta a crociera con costolature. Davanti all´altare si trova una bella cancellata in ferro battuto.
Immergetevi nelle stupefacenti trasformazioni del latte e gustatene i deliziosi risultati. Capriz è molto più di un formaggio artigianale di altissima qualità dell'Alto Adige. Capriz è un mondo unico, che combina sapientemente caseificio, museo del formaggio, shop e bistro, per regalarvi un’esperienza indimenticabile, da vivere con tutti i sensi.
Il mondo del Loden. Accanto al museo interattivo, al recinto delle pecore, alla fabbrica del Loden ed all´area commerciale, esiste anche un ristorante, il "Lodenwirt". Su una superficie di 3.000 m2, Lodenwelt è un´indimenticabile avventura per tutta la famiglia, perfetta soprattutto per rallegrare i giorni di pioggia. Da dove arriva la lana? Come nasce il Loden? Questo prezioso materiale è usato da secoli in alto Adige per la realizzazione di cappotti, tracolle, pantaloni e gonne: visitando il Museo è possibile comprendere, passo per passo, come viene lavorata questa pregiata stoffa. Un viaggio nella storia e nella fabbricazione del Loden, affascinante per grandi e piccini.
La Chiusa di Rio Pusteria è situata tra i paesi Rio Pusteria e Vandoies all’imbocco della Val Pusteria. Si trova direttamente alla strada statale, anche la Ciclabile Val Pusteria, chiamata Pusterbike, passa per la chiusa imponente. Quì correva nel 1271 il confine tra le contee di Tirolo e Gorizia e proprio per questa ragione Mainardo II fece costruire uno sbarramento, la Chiusa di Rio Pusteria.
La chiusa antica di una volta si trovava 600 m a ovest della struttura conservatasi sino ad oggi. Questa vecchia chiusa consisteva di un lungo muso di sbarramento e due torri. La struttura fu costruita conformemente al modello corrente delle dighe di sbarramento di quell’epoca. Pietre fluviali lavorate solo in minima parte fungevano come materiale di costruzione, e furono posate regolarmente. Purtroppo a partire dal 1340 le fonti scritte sulla struttura vecchia si esauriscono.
Il committente della nuova chiusa, che si è conservata fino a oggi, fu il Sigismondo d’Austria detto il danaroso. Questa nuova struttura è dotata di torri circolari, ed un muro di sbarramento risale il dorso boscoso. La Chiusa di Rio Pusteria non aveva solo scopi difensivi, ma fungeva anche come residenza e dogana. Oggi la chiusa può essere visitata con guida.
Per coltivare un sostenibile rapporto con la natura e l’ambiente, contano non solo le protezioni, ma anche la cura della preziosa cultura naturale. Zone umide come il biotopo Laugen corrispondono ai vari requisiti ecologici. Tali aumentano la ricchezza del paesaggio e creano spazi vitali per una moltitudine di animali e piante a rischio. Uccelli migratori trovano luoghi di sosta adatti nel biotopo.
Altri biotopi nel comune di Naz-Sciaves: Raiermoos (Palù Raier) a Rasa, Sommersürs, Zussis e "Hairer" a Naz.