Questo breve giro, battezzato con un cognome della regione, conduce attraverso un bel sentiero tra i prati sopra i granai della Val Venosta da Prato allo Stelvio, con la sua forte caratterizzazione romanica, fino ad Agumes e a Montechiaro, elegantemente adagiato sul pendio. Si sale qualche metro di dislivello fino a Castel Montechiaro e ai masi Pinethöfe. Pedaliamo oltre i masi Pinethöfe e poco dopo giriamo a sinistra sullo scorrevole trail (da S0 a S1) che all'altezza di Wartamstein sfocia sulla stretta strada asfaltata che riconduce a Prato allo Stelvio.
Avvertenza: si prega di non passare con la bicicletta sul sentiero escursionistico molto frequentato dalle famiglie.
Da vedere: Baluardi difensivi come Castel Montechiaro, la chiesa parrocchiale di Montechiaro con edificio e affreschi del XIII sec., la cappella di Santa Cristina (1575) con il coro chiuso sui tre lati, i dipinti murali e il tetto in scandole di legno.
Dal centro di Silandro sulla ciclabile a Holzbrugg attraverso frutteti seguendo il fiume fino al Lago di Coldrano.
Dal ponte sull'Adige a Ciardes l'Uphill Malga Marzoner Alm 2 sale leggermente passando per diversi masi, fino a Monte Fontana e da lì fino al bivio Zirmtal. A questo bivio si volta a destra e attraverso un'altra salita si raggiunge Malga Marzoner Alm (1.600 m). I primi 3,8 km sono asfaltati e il resto del percorso si svolge su una strada sterrata. Lungo l'Uphill per Malga Marzoner Alm 2 si presentano diverse possibilità per immettersi nei Trail Lupo o Fontana. Al chilometro 6,7 dopo 570 m di dislivello, si gira per il Trail Fontana, al chilometro 4,3 e 360 m di dislivello per il Trail Lupo.
Da Curon in direzione est si apre la meravigliosa Vallelunga. Si segue prima la strada principale asfaltata in direzione Melago fino al bivio di Kapron. A Kapron, si gira a destra in direzione di Riegl e poi si segue il sentiero forestale ombreggiato fino alla Malga di Kapron (1.960 m e non gestita). Da qui si continua leggermente in salita e discesa fino alla Malga Maseben (non gestita). Dalla Malga Maseben si prosegue per 2 km in salita abbastanza ripida fino al rifugio Maseben a 2.267 m, dove il gestore del rifugio è famoso per le sue grappe di benvenuto e prelibatezze culinarie. Una volta riscesi i 2 km verso la Malga Maseben si prosegue verso valle e verso il rio Carlino. Arrivati sulla strada forestale, si gira a destra e si segue un bel sentiero forestale lungo il gorgogliante torrente fino alla Malga di Melago. Dai vari punti di riposo qui si puó fare scivolare lo sguardo sul ghiacciaio e poi si puó proseguire di nuovo il sentiero forestale sulla riva sinistra orografica fino a Riegl. Lì si sale brevemente fino alla strada principale di Kapron, dove si torna a Curon.
Scoprite le attrazioni e i musei dell'Alta Val Venosta in bicicletta.
Tour di prima categoria in alta montagna molto impegnativo, con shuttle sul passo dello Stelvio.
Con Alta Rezia si indica la zona tra il passo dello Stelvio, il passo Umbrail, Bormio e la Münstertal. Questo tour è perfetto per chi desidera scoprire con la mountainbike il suddetto scenario di alta montagna. Si parte dal passo dello Stelvio o dal passo Umbrail (2490 m). Da lì su un trail con qualche tratto a spinta fino alla Bocchetta di Forcola (2768 m) e oltre alla Bocchetta di Pedenolo (Sentiero della pace), per scendere da qui su una vecchia mulattiera militare mozzafiato fino al Lago Cancano (1880 m) e al Lago San Giacomo (necessario non soffrire di vertigini). Ovunque si trovano testimonianze della spietata guerra di posizione sul fronte dell'Ortles. La discesa è solo per ciclisti che non soffrono di vertigini. In alternativa si può scendere attraverso la Valle Forcola. Poco dietro il Lago San Giacomo svoltiamo verso il Passo Val Mora (1930 m). Attraversiamo la bella Val Mora fino a Passo Döss Radond (2235 m). Dal passo in direzione Santa Maria in Val Müstair sulla strada con fondo di ghiaia e brevi possibilità di scorciatoie sui trail, e da lì sulla ciclabile fino a Malles.
Suggerimento: abbigliamento adatto alle condizioni di alta montagna e guida locale.
Questo percorso è una buona connessione MTB tra Covelano presso Silandro e Morter presso Laces, gira intorno il maso Aigen ed è estremamente scorrevole.
Godete la nuova escursione in bici alla malga Marzoneralm intorno di Castebello-Ciardes.
Bel tour, fisicamente impegnativo, con tre trail interessanti.
Da Prato allo Stelvio parte il faticoso giro all'ombra del passo dello Stelvio e del massiccio dell'Ortles-Cevedale sulla famosa strada dello Stelvio in direzione Gomagoi. A Gomagoi si gira a destra in direzione Stelvio e dopo qualche metro di dislivello si svolta a sinistra verso lo Sportplatz Stilfs e oltre fino a Platz (1500 m). Qui ci dà il benvenuto il sentiero con fondo ghiaioso tra i prati, che ci porta su lasciandosi a sinistra la malga Prader Alm e il rifugio Forcola (2153 m) e poi giù alle malghe Stelvio (2077). Ci ricompensa una sosta ristoratrice con tradizionali piatti venostani. Con il panorama mozzafiato sotto gli occhi il trail 6 (S1), lungo 1,8 km, devia a destra sotto la malga Stelvio Questo primo bellissimo trail sfocia girando a sinistra nel sentiero forestale in direzione della Schartalm. La successiva ricompensa per esserci inerpicati per oltre 1600 metri di dislivello la si trova in un tornante a sinistra sotto la Schartalm: il trail 15 che parte da qui (S1/S2) dopo un breve passaggio a spinta rinfranca lo spirito. Secondo la gente del posto questo trail è uno dei più belli della Val Venosta e anche il trail 12, che dopo un breve percorso su sentiero forestale si collega al trail 15 sopra Platzhof con i suoi occasionali tornanti soddisfa praticamente qualsiasi desiderio dei fan dei trail. Al maso Wartamstein raggiungiamo la stretta strada asfaltata che riconduce a Prato allo Stelvio.
Avvertenza: Si prega di non percorrere in bici i sentieri sotto il Wartamstein, molto frequentati dalle famiglie.
Su e giù sotto il Piz Selva, Munwartl e Monte Glorenza.
Da Trafoi si sale con la seggiovia al rifugio Forcola (2153 m), dove ci si può bere un caffè prima di partire. Poi si inizia a pedalare su e giù su sentieri su ghiaia e prato in direzione delle malghe Stelvio (2077 m). Qui si offre una breve sosta per godersi il panorama. Ora si salgono 500 m di dislivello sul trail 6 (S1), sotto le malghe Stelvio, e su un sentiero forestale e inghiaiato fino a Fossalara (1550 m) per poi affrontare la salita in direzione Schartalm (1825 m). Al crocevia Schartalm seguire il sentiero con fondo ghiaioso in direzione malghe di Montechiaro (2066 m) nella meravigliosa valle del Cavallaccio. Dalle malghe un bellissimo alto trail, con qualche radice di tanto in tanto, conduce lungo un panorama fantastico fino alla malga Glurnser Alm (1978 m). Questo tratto, che procede un po' in salita un po' in discesa, richiede un minimo di abilità e buona forma fisica. Presso la malga ci si ristora con la "Marend" al sacco che ci siamo portati dietro.
Dalla Glurnser Alm si scende lungo il sentiero forestale fino alle mura della meravigliosa cittadina di Glorenza, con il suo centro storico lastricato e i graziosi caffè. Dalla porta meridionale delle mura di Glorenza seguiamo brevemente la strada e il sentiero tra i prati che gira a destra e conduce fino a Prato allo Stelvio.
Giro in bici da corsa con vista sulla cava di marmo, il gruppo dell'Ortles-Cevedale e i frutteti dal Monte Sole di Lasa e Sluderno.
Questo percorso da Solda per il Passo del Madriccio va a lieve salita fino al Passo del Madriccio dove potete godere di una vista da favola. Da una parte avete l’Ortles, Zebru e Gran Zebru e dall’altra i ghiacciai intorno alla Cima Cevedale e al Monte Cevedale. Anche la discesa al Rifugio Martello e al Rifugio Corsi fino al parcheggio Albergo Genziana é assolutamente un highlight.
Dal centro di Lasa sulla ciclabile verso ovest attraverso i frutteti ad Oris, attraverso il biotope di Cengles fino a Prato e lungo i "Prader Sand" fino ai laghetti.
La meta, la Malga di Curon, è incastonata a 2.173 m tra la cima Endkopf "Jaggl" (2.627 m) e la cima Pleisköpfl (2.465 m). Il tour inizia a Curon a 1.500 m e come riscaldamento si percorre un breve tratto nella Vallelunga. Dopo 250 m si gira a destra sul ponte e per la maggior parte del tempo si pedala nell'ombroso bosco di Arlui, su una pendenza per lo più piacevole, salendo sul sentiero delle malghe fino alla Malga di Curon. Chi desidera può lasciare la bicicletta alla malga e proseguire a piedi sul sentiero escursionistico n. 10 fino alla cima dell'Endkopf (2.652 m). Durata della passeggiata: ca. 2,5 ore (salita e discesa). Durante la passeggiata alla vetta si incontrano spesso le stelle alpine, normalmente difficili da trovare, e non è raro vedere anche le marmotte. Sdraiati sull'erba del pendio si può godere il panorama sensazionale e si parte poi sul medesimo sentiero verso valle, per tornare in paese a godersi un buon pasto.
Piacevole tour attraverso il bosco da fiaba di Prato allo Stelvio fino alle rovine del castello sopra Cengles. Ristoro presso uno speciale "ristorante culturale".
Per arrivare alle rovine del castello di Cengles, che troneggiano sulla Val Venosta, si passa da Prato nel parco nazionale in direzione sud-orientale verso la chiesa di San Giovanni e si prosegue salendo oltre il Dürren Ast fino ai masi di alta montagna di Prato. Alla deviazione per il maso Wittenberger Hof il fondo diventa ghiaioso e poco dopo si raggiunge il punto più alto (1430 m) presso il letto del torrente. Durante la discesa su ghiaia e asfalto si apre il sipario del bosco lasciando libera la visuale sulle rovine del castello di Cengles e il panorama coltivato in piccoli quadrati della Val Venosta. La vista oltre i prati verdi sull'altro lato della valle con i pendii brulli e le belle vette del Monte Sole vale sicuramente una sosta per una foto. È possibile rifocillarsi presso il castelletto di Cengles del proprietario Karl Perfler, che con la sua stube all'interno del castello lo ha trasformato in un "ristorante culturale". Poi si torna tranquillamente a Prato allo Stelvio passando lungo i frutteti di mele ai piedi dell'imponente Croda di Cengles (3376 m).
Avvertenza: Il toponimico Gungadria deriva dai "Tschrinwiesen" presso il ruscello Nittbach. La parola composta include il determinante romanico "concha" = conchiglia nel senso di avvallamento tondeggiante o ovale oppure conca.