Da San Martino in Monte a Stava:
Dislivello in salita: 290 hm
Dislivello in discesa: 1.400 hm
Lunghezza: 13 km
Durata: 4 - 4,5 h
I sentieri escursionistici a lunga percorrenza dell'Alto Adige variano per difficoltà e offrono una fuga dallo stress quotidiano. Trovate tour in cui potete vivere la natura e le montagne in modo particolarmente intenso.
Da San Martino in Monte a Stava:
Dislivello in salita: 290 hm
Dislivello in discesa: 1.400 hm
Lunghezza: 13 km
Durata: 4 - 4,5 h
Strada forestale nr.2 passando per boschi ombrosi. Il sentiero si fá sempre piú stretto e si serpeggia verso vasti prati di larice e baite idiliache. Di continuo passiamo da una torbiera al altra. Raggiunto il sentiero E5 sviamo a destra verso il Monte Corno (1710 metri), dove ci aspetta una splendida vista panoramica sulle Alpi della Val di Fiemme. Dopo una pausa alla malga scendiamo prima verso il Passo Cisa e proseguiamo poi sul sentiero nr.3 passando dalla calcara, attraverso boschi ombrosi di abete rosso e bianco verso Anterivo. Tempo di percorenza: circa 4,5 ore, escursione di media difficoltá, dislivello 500 m.
Il sentiero dele Perle collega le quattro località Nova Ponente, Nova Levante, Collepietra e Tires tra le montagne delle Dolomiti Catinaccio e Latemar.
Il sentiero conta ca. 80 km ed è percorribile in 4-5 tappe gionalieri in entrambe le direzioni.
Una molteplicità di varianti e diverse possibilità di raggiungere le vette del Catinaccio e Latemar sono le particolarità del sentiero.
Interessante è inoltre la possibilità di poter proseguire con gli autobus pubblici i diversi punti del percorso.
Dal Lago di Cancano al Passo dello Stelvio:
Dislivello in salita: 1.776 hm
Dislivello in discesa: 918 hm
Lunghezza: 22 km
Durata: ca. 8h
Trekking impegnativo di quattro giorni al Catinaccio e sul territorio dello Sciliar.
Attenzione: ci sono ancora campi di neve. Per l'accessibilità è richiesta esperienza in montagna e l'attrezzatura adeguata (buone scarpe da trekking, bastoncini da trekking e eventualmente ramponcini).
Un viaggio attraverso una terra magica - dal nord al sud!
Il "Sentiero Italia" è uno dei percorsi escursionistici più lunghi al mondo: oltre 7.000 chilometri.
Si tratta di circa 400 tappe che uniscono le Alpi agli Appennini.
Dal Rifugio Nino Corsi al Rifugio Pizzini:
Dislivello in salita: 1.008 hm
Dislivello in discesa: 585 hm
Lunghezza:: 11,5 km
Durata: ca. 6,5h
La terza tappa del sentiero delle Perle porta al famoso Lago di Carezza fino a Obereggen.
La terza tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II conduce dal Passo di Costalunga attraverso il cuore del Gruppo del Catinaccio, costeggiando lo Sciliar fino al Rifugio Alpe di Tires. L’escursionista attraverserà diversi ambienti dell’atollo triassico: il mare profondo (il Passo di Costalunga), la scarpata sottomarina (il Catinaccio) e la laguna interna (le Torri del Vajolet).
Al quarto giorno il sentiero delle Perle porta alle malghe di Val d'Ega, al Passo Pampeago, al Passo di Lavazè fino al centro del paese di Nova Ponente.
Da Sant’Antonio al Lago di Cancano:
Dislivello in salita: 1.400 hm
Dislivello in discesa: 792 hm
Lunghezza: 16 km
Durata: ca. 8 h
La seconda tappa parte con la salita sul Passo Cigolade. Scendendo dal Passo si arriva alla fermata della seconda tappa, il Rifugio Vajolet. Dopo il check-in al rifugio è possibile fare un salto attraverso la Valle del Vajolet fino al Passo Santner.
Attenzione: ci sono ancora campi di neve. Per l'accessibilità è richiesta esperienza in montagna e l'attrezzatura adeguata (buone scarpe da trekking, bastoncini da trekking e eventualmente ramponcini).
La prima tappa parte da Nova Levante e porta sul "sentiero del Masarè" (Hirzl) fino al primo quartiere di sosta, il rifugio Roda di Vael.
In questa seconda tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II si costeggia ciò che oggi resta di un atollo triassico: il Latemar. Il percorso si snoda al margine del fianco occidentale dell’atollo e si può quasi immaginare di camminare sul fondo marino ai piedi della scarpata sottomarina, che univa il fondale con la sommità a pelo d’acqua.
Scopri di più: https://www.dolomitiunesco.info/attivita/dolomites-world-heritage-geotrail/
Dal Rifugio Serristori al Rifugio Nino Corsi:
Dislivello in salita: 913 hm
Dislivello in discesa: 1.363 hm
Lunghezza: 14 km
Durata: ca. 7,45h
La quinta e ultima tappa porta da Nova Ponenta nella Val d'Ega fino a Cardano.
Dal Rifugio Pizzini a Sant’Antonio:
Dislivello in salita: 898 hm
Dislivello in discesa: 2.304 hm
Lunghezza: 20,5 km
Durata: ca. 8,5h
Un viaggio attraverso una terra magica - dal nord al sud!
Il "Sentiero Italia" è uno dei percorsi escursionistici più lunghi al mondo: oltre 7.000 chilometri.
Si tratta di circa 400 tappe che uniscono le Alpi agli Appennini.
Da Anterselva di Sopra > Maso Müller (Anterselva di Sopra) > al crocifisso alla destra prendere il sentiero no. 9 > passare il ruscello "Plötzlbach" > sempre sulla destra > strada militare > Malga Grübl (2.038 m - non gestita) > proseguendo il sentiero si arriva alla forcella Grübl (2.394 m).
Da Anterselva di Mezzo> Maso Rieder > sentiero no. 1 > fino al bivio del sentiero no. 9 ad Anterselva di Sopra.
L’ultima tappa porta dallo Sciliar attraverso la sella Cavaccio verso i Bagni Lavina Bianca. Arrivati a San Cipriano il sentiero valle Nigra porta al Passo Nigra e poi di nuovo al punto di partenza Nova Levante.
Si parte da Trodena e si segue l’indicazione “Sentiero europeo E5”. Si cammina attraverso un meraviglioso bosco misto e si prosegue lungo una strada forestale ed una strada sterrata fino al Passo Cisa. Da qui si continua alla volta della Malga Corno (1.710 m) circondata da prati ricchi di fiori alpini (genziana, pologala, anemoni, ecc.) Il meraviglioso panorama ricompensa della fatica: i Monti del Lagorai, il Gruppo della Pala, la Cima del Corno Bianco e del Corno Nero, il Latemar, il Catinaccio, lo Sciliar, le Alpi dello Stubai e le Alpi Venoste. Dopo una puntata al Lago Nero si prosegue per il Monte Corno per poi ritornare a Trodena lungo il Sentiero europeo.
Il sentiero escursionistico europeo E5 è lungo 3.200 chilometri e conduce dalla costa atlantica della Francia, attraverso le Alpi, fino a Venezia. Una parte del sentiero escursionistico numero 5 attraversa l'Alto Adige in quattro tappe, una delle quali passa attraverso l'area escursionistica Hirzer. Dal rifugio Hirzerhütte (1.980 m), inaugurato nel 1874 come il primo rifugio alpino dell'Alto Adige, prosegue attraverso la forcella Hirzerscharte fino al lago Kratzbergersee a 2.128 m e poi fino al rifugio Meraner Hütte.
La terza tappa porta al Passo Principe. Si scende in direzione Alpe di Tires e seguendo il sentiero verso il rifugio Bolzano un’ultima salita porta sul Monte Pez, dove si apre un panorama mozzafiato sulle montagne circostanti.
Dal piccolo abitato di Pochi, questa escursione conduce fino a Cauria. Lasciato alle spalle il paesino di Pochi, è chiaramente visibile lo scorrere della Linea di Trodena che non solo segna la transizione degli strati rocciosi (dolomia e porfido), ma si manifesta anche nel brusco alternarsi della vegetazione. Il sentiero prosegue quindi in salita fino ai resti murari di una funivia in disuso. Lungo il vecchio sentiero della funivia si continua a salire quindi fino a Cauria, un piccolo borgo montano in mezzo alla natura.
L’itinerario conduce dalla sella a nord di Trodena in direzione sud lungo la località Forchwaldegg fino al maso Rungganöhof e prima per una strada forestale attraverso i prati e poi su un sentiero (n. 5) per il bosco fino alla baita Pera. Col cielo sereno si può godere di una vista verso nord sul Monte Regolo fino al Gruppo di Tessa e alle Alpi della Zillertal. Si prosegue per un giovane bosco e zone umide fino al biotopo Palù Lunga e poi fino alle Malghette (aperto in estate, 1.540 m). Da qui si prosegue in leggera discesa (sentiero n. 9) fino al Passo Cisa, un antico valico tra Anterivo e Trodena. Si torna a Trodena per il sentiero europeo (n. E5) attraverso boschi di conifere.
Un viaggio attraverso una terra magica - dal nord al sud!
Il "Sentiero Italia" è uno dei percorsi escursionistici più lunghi al mondo: oltre 7.000 chilometri.
Si tratta di circa 400 tappe che uniscono le Alpi agli Appennini.