L'arte è in mostra. Arte che racconta storie, trasporta tradizioni, narra di luoghi e persone, tempi diversi. Scopri questa diversità nei musei dell'Alto Adige legati all'arte e agli artisti locali. Scoprili in questa pagina.
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Molte aree delle Dolomiti hanno in corso progetti di valorizzazione delle testimonianze storiche della Grande Guerra. Sesto di Pusteria è stata vittima e protagonista di quella tragedia. Sesto di Pusteria è l'unico paese di lingua e cultura tedesca appartenente all'Impero che si è trovato sulla linea del fronte, che ha subito l'evacuazione forzata ed il profugato, e che poi, insieme agli altri paesi del Sud Tirolo è stato annesso all'Italia. Questo casuale insieme di eventi rende Sesto un luogo emblematico per narrare quel periodo storico, non solo per i cittadini tirolersi di oggi, ma per tutti gli abitanti dell'Europa. Le vicende della popolazione civile e dei soldati di quell'importantissimo momento storico sono state finora sorprendentemente ignorate, e la causa è certamente legata agli sconvolgimenti successivi alla fine della guerra ed all'annessione all'Italia. Nel grande interesse per il primo conflitto mondiale che emerge oggi in Europa, Sesto può offrire un contributo unico ed inestimabile. L'associazione Bellum Aquilarum vuole salvare dell'oblio le testimonianze rimaste di quella tragedia per conservarle e trasmetterle alle generazioni future, ai giovani della Pusteria, ma anche ai giovani dei paesi dell' ex-impero austro-ungarico che qui combatterono. La tragedia vissuta così profondamente a Sesto ed in Pusteria, è analoga a quella di molte altre zone d'Europa che si trovaronosulla linea del fronte o che , dopo il conflitto, vissero gli sconvolgimenti seguenti alle annessioni territoriali. Fu quella una frattura culturale, storica e politica immensa, quegli eventi cambiarono certamente la Pusteria ma cambiarono anche l'Europa ed oggi - in una prospettiva europea che permette di superare le antiche tensioni conseguenti al conflitto - la preservazione di quella memoria può aiutare alla costruzione del nostro futuro comune. L'associazione Bellum Aquilarum è una ONLUS (Organizzazione non lucrativa di finalità sociale) riconosciuta dalla Provincia Autonoma di Bolzano, non ha scopo di lucro, è aperta al contributo di tutti, privati, associazioni e istituzioni che ne condividano gli scopi. Si prefigge di stimolare il recupero e la valorizzazione delle testimonianze storiche rimaste con la creazione e gestione di musei all'aperto, archivi storici, centri di documentazione e quant'altro utile al perseguimento dello scopo statutario.
Realizzati nel 1705 e più tardi acquisiti dall’Abbazia di Novacella da una collezione privata, i dodici dipinti vengono presentati al pubblico per la prima volta dopo il loro restauro, avvenuto con il sostegno della Soprintendenza ai beni culturali della Provincia Autonoma di Bolzano.
La serie di dipinti, finora sconosciuta, è di particolare interesse perché è collegata a quello che probabilmente è il più importante ciclo pittorico sulla leggenda di San Floriano: cinque dei dipinti sono copie di quadri del pittore di Ratisbona Albrecht Altdorfer del 1520 circa, oggi conservati a Norimberga, Praga, Siena e New York. Insieme ad Albrecht Dürer, Altdorfer fu uno dei principali maestri dell'arte rinascimentale tedesca.
Anche gli altri sette dipinti sono stilisticamente vicini all'arte di Altdorfer e sono stati probabilmente copiati da originali perduti del pittore di Ratisbona. Ciò indica che il ciclo di Altdorfer era in origine molto più esteso di quanto finora ipotizzato. Allo stesso tempo, la nuova scoperta conferma l'ipotesi che gli originali di Altdorfer fossero un tempo appesi nella chiesa dell'Abbazia di San Floriano vicino a Linz, dove è sepolto San Floriano e dove probabilmente furono realizzate le copie del 1705.
Uno dei dipinti del ciclo raffigura inoltre la scena, alquanto rara, in cui San Floriano salva un carbonaio dalla morte in una carbonaia in fiamme – uno degli episodi che hanno dato origine alla venerazione del martire paleocristiano come patrono dei vigili del fuoco.
La serie di dipinti appena restaurati sottolinea lo stretto legame tra Novacella e l'Abbazia di San Floriano. Entrambi i monasteri dal 1907 appartengono alla Congregazione Austriaca dei Canonici Agostiniani e dall'inizio del 2024 il prevosto di Novacella, Eduard Fischnaller, è succeduto al prevosto di San Floriano, Johann Holzinger, come abate generale di tale congregazione.
Mostra
Jan Langer Creando arte con la natura, Jan Langer diventa parte dei cicli che plasmano i paesaggi dell’Alto Adige. Il ritorno ciclico dei materiali raccolti in loco, i colori e i metodi di lavorazione, nonché le condizioni specifiche di ogni stagione, determinano il suo lavoro artistico e l’aspetto dell’opera. Le sue installazioni di breve durata scaturiscono dalle opportunità creative offerte dalla natura in un determinato momento e luogo. Langer trasforma una sezione paesaggistica in un “dipinto” temporaneo, rendendolo permanente con la fotografia, prima che scompaia rapidamente senza lasciare traccia.
Nato nel 1975 a Merano, Jan Langer vive a Grissiano, nei pressi di Tesimo, e lavora come musicista freelance e artista paesaggistico. Dal 2018, ha realizzato numerose mostre in Austria e in altri Paesi germanofoni, nonché opere su commissione per i parchi Land Art in Italia e Germania. Inoltre, ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche. Dal 2023, è membro del Südtiroler Künstlerbund.
Inaugurazione: giovedì, 13.02.2025, ore 18:30
La mostra potrà essere visitata fino al 2 maggio 2025. Informazioni più dettagliate possono essere richieste a Elisabeth Frei, tel. 333 4556236.
Orari d’apertura:
Lunedì – Venerdì: ore 08:00 – 12:00
Giovedì: ore 08:00 – 12:00 & ore 16:00 – 18:30
Le visite guidate combinate dell'intero museo dell'Hofburg di Bressanone e del complesso del duomo (duomo, chiostro e battistero) si svolgono alternativamente in tedesco e in italiano dal martedì al venerdì (tranne nei giorni festivi).
Martedì e giovedì:
in tedesco
alle ore 15.00
Mercoledì e venerdì:
in italiano
alle 15.00
Durata: circa 1,5 ore
Prezzo: € 5,- p.p. (escluso ingresso al museo)
Mostra di pittura su fogli metallici nella galleria “vano scale Stabler”, via Mulino Vecchio 28 a Soprabolzano. Aperto tutti i giorni, tranne domenica e festivi, info tel. 0471 345480
Mentre Gottfried Stabler cammina per le strade ha probabilmente già in mente il prossimo progetto: una facciata, un dipinto, un'orologio solare o uno stemma. Stabler è conosciuto particolarmente per la sua tecnica a fogli d’oro, sviluppata da lui stesso. La usa per i suoi quadri con paesaggi locali (testo: Curatorio Commenda di Longomoso)
La mostra “Mercanti si diventa” nasce con l’intento di approfondire la figura del mercante, protagonista e anima della città di Bolzano fin dai tempi più remoti, e la sua evoluzione da ‘semplice’ bottegaio a vero e proprio mercante di fiera. A livello locale questo salto di qualità avviene tra il Seicento e il Settecento, grazie al diffondersi di innovativi manuali del commercio, all’importanza crescente delle fiere bolzanine e al ruolo del Magistrato Mercantile.
La mostra, realizzata grazie a prestiti di istituzioni, archivi pubblici e collezionisti privati, si ripropone di far rivivere l’intensa attività commerciale che ha caratterizzato le fiere bolzanine nel loro periodo di massimo splendore.
L’esposizione include la ricostruzione dello studio di un intraprendente mercante. Le carte geografiche, i dipinti e le insegne di corporazioni esposte sottolineano come le attività legate ai trasporti fossero importanti per il commercio internazionale. In mostra si possono ammirare alcuni preziosi manoscritti dell’Archivio Menz, che danno un’idea della complessa struttura che stava alla base dell’organizzazione di un mercato, e alcuni rari libri a stampa, vere e proprie enciclopedie ‘del commercio’. Il percorso espositivo si chiude con la tavola intarsiata di Alois Delug, opera incompiuta dei primi del Novecento ed esposta per la prima volta al Museo Mercantile. Essa riassume idealmente quelle atmosfere, restituendoci un’istantanea del passato di Bolzano, città di fiere e di mercati.
Scene di vita pacifica di pastori e animali al pascolo, di duro lavoro con tempo avverso e in aree per lo più disagevoli: tra questi due poli si muove la storia culturale della pastorizia. Quando gli uomini iniziarono a stabilirsi sulle Alpi portando con sé gli animali domestici, il paesaggio post-glaciale cominciò a cambiare. La mostra illustra i passaggi di questo sviluppo fino al dibattito odierno sugli animali da pascolo e sui loro predatori.
Sculture, modelli, giochi, interviste e video sul lavoro dei pastori insieme ai loro cani forniscono spunti sulla pratica culturale della pastorizia e sull’importanza dei pastori, che non proteggono solo il gregge dai lupi. La pastorizia può infatti svolgere un ruolo determinante sull’ambiente, la biodiversità, il benessere animale, il clima e l’alimentazione umana.
*1970 a Bolzano (Italia), artista libero professionista. Casa-studio per scultura, interventi di arte pubblica, disegno e pittura nella storica residenza Fundneyt presso Chiusa (Dolomiti, Italia). Incarichi accademici come docente e relatore in conferenze presso diverse università. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.
La trasformazione di un’umile bruco in una crisalide immobile e infine in una coloratissima farfalla ha da sempre affascinato l’umanità.
La mostra speciale invita a immergersi nel mondo affascinante di questi straordinari insetti.
Nell’ambito della mostra speciale, è possibile vivere da vicino il ciclo di vita di una farfalla!
La mostra è aperta fino il 29 novembre 2025.
In the heart of Europe, the power of moving continents created a characteristic mountain chain, rich in impressive peaks, towers and spires. Over millions of years, this landscape was carved and modelled by the action of tropical seas, volcanoes and ice ages. The beauty of these “Pale mountains” has fascinated man so much that they are counted among the wonders of the world.
The special exhibition 2025 at the Dolomythos Museum in Innichen shows the highlights of the world heritage with their most impressive discoveries and the history of exploration.
Highlights:
On June 26th 2009, the Dolomites were added to the World Heritage List for the beauty and uniqueness of their landscape and their geological and geomorphological importance. They contain superlative natural phenomena or areas of exceptional natural beauty and aesthetic importance and represent outstanding examples of the major stages of earth’s history and the record of life.
La esposizione permanente di Walter Senn offre una panoramica della sua ricca opera nel corso di 50 anni. Aperto: ogni venerdì pomeriggio o su appuntamento Tel. +39 348 8995768 a Collalbo/Ameiser 28 - www.senn.it
Presentazione storica sulla lanterna magica con AVS - Alpenverein Südtirol nell'ambito della mostra IM LICHT DER DOLOMITEN. Laternbilder vom Bergsteigen
Partecipazione solo con iscrizione!
L'evento si terrá in lingua tedesca.
La mostra temporanea „Gli Hutteriti una ricerca a Chiusa” viene affiancata dalla mostra collettiva degli artisti del gruppo UNIKA dal titolo in lingua ladina “PESC” che significa PACE, valore che lega entrambe le mostre presentate al Museo Civico di Chiusa.
Tutte e due fanno parte delle iniziative per l’anno dei musei dell’Euregio 2025 “guardare oltre” che prende spunto dalla commemorazione della guerra dei contadini del 1525 per affrontare temi attuali.
Gli Hutteriti
Una ricerca a Chiusa
La storia di quasi 500 anni degli Hutteriti, scacciati dal Tirolo nel XVI secolo, è quella di una minoranza emarginata e perseguitata a causa delle sue idee religiose e della sua organizzazione comunitaria. L’attenzione si concentra anche sulla pluralità e sull’apertura alle idee nuove. Gli insegnamenti degli anabattisti erano molto popolari in Tirolo, così come a Chiusa. Uno dei più importanti predicatori e leader religiosi degli Hutteriti, Peter Walpot, era originario di Chiusa. D’altra parte, gli Hutteriti furono soggetti a una spietata persecuzione, come dimostrano anche esempi importanti di Chiusa.
Jakob Huter, nato nei pressi di San Lorenzo, assunse presto la guida degli anabattisti del Tirolo e organizzò la vita comunitaria. Nel XVI secolo gli anabattisti si rifugiarono nella tollerante Moravia. Iniziò un periodo di prosperità. Dal XVII secolo in poi, dovettero spostarsi varie volte fino a raggiungere il Nord America. Qui, nonostante alcune crisi, riuscirono a mantenere la loro fede e una comunità ben funzionante fino ai giorni nostri.
Orari di apertura del Museo Civico:
Martedí – sabato | ore 9.30 – 12.00 e 15.30 – 18.00
Domenica, lunedí e festivi chiuso
La mostra mette in luce la guerra dei contadini e la sua preistoria attraverso documenti d'archivio del 1500 circa, concentrandosi sugli aspetti sociali, politici ed economici della vita prima e durante le rivolte contadine. Attraverso la presentazione di documenti d'archivio provenienti dall' Archivio Diocesano, opere d'arte e manufatti di uso quotidiano, vengono mostrate prospettive sulla guerra dei contadini finora poco illuminate, al fine di illustrare la natura multistrato degli eventi storici e le loro complesse cause.
La mostra costruisce un ponte tra passato e presente e incoraggia la riflessione sulla continuità degli sconvolgimenti sociali.
Oggetti artigianali in legno di bellezza e qualità uniche. Pezzi unici realizzati con il legno dei boschi dell'Alto Adige, per gli amanti della natura e gli esteti alla ricerca di qualcosa di speciale.
A partire dal 1° aprile, dedichiamo la nostra mostra nel vano scala a questo tema.
Unica nel suo genere, l’esposizione propone uno sguardo visionario sugli sviluppi e sulle nuove frontiere del viaggiare nel 21/o secolo e oltre.
A dare vita alle visioni sul futuro del turismo sono immagini create dall’intelligenza artificiale e illustrazioni artistiche che stimolano a riflettere e a fantasticare sulle opportunità e sulle sfide di domani.
La mostra "I viaggi del futuro" propone una raccolta di brevi testi creativi e di interpretazioni artistiche di tali testi che, se da un lato sfidano la forza di immaginazione dell’osservatore, dall’altro delineano scenari futuri senz’altro plausibili.
Passo dopo passo, salendo le scale che portano al castello, visitatori e visitatrici compiranno così a loro volta un viaggio in un ipotetico futuro del turismo.
La chiesetta di Santo Stefano con il cimitero conventuale si
trova a circa dieci minuti a piedi da Marienberg in direzione
sud. Nel corso dei lavori di restauro degli ultimi anni nella
chiesetta di Santo Stefano sono state riportate alla luce delle
pitture murali tardogotiche risalenti al XIV° secolo.
Il cimitero conventuale è accessibile al pubblico tutto l’anno. La visita guidata si paga 10,50 € a persona. Si incontra nel shop del museo. La visita é a prenotazione.
Mostra temporanea dei lavori redatti a macchina da scrivere di Matthias Schönweger a proposito del suo 75° compleanno nel museo delle macchine da scrivere "Peter Mitterhofer" a Parcines.
Esposizione temporanea dal 23.08.2024 al 31.10.2025.
A partire dal 1° aprile, dedichiamo la nostra mostra nel vano scala a questo tema.
Unica nel suo genere, l’esposizione propone uno sguardo visionario sugli sviluppi e sulle nuove frontiere del viaggiare nel 21/o secolo e oltre.
A dare vita alle visioni sul futuro del turismo sono immagini create dall’intelligenza artificiale e illustrazioni artistiche che stimolano a riflettere e a fantasticare sulle opportunità e sulle sfide di domani.
La mostra "I viaggi del futuro" propone una raccolta di brevi testi creativi e di interpretazioni artistiche di tali testi che, se da un lato sfidano la forza di immaginazione dell’osservatore, dall’altro delineano scenari futuri senz’altro plausibili.
Passo dopo passo, salendo le scale che portano al castello, visitatori e visitatrici compiranno così a loro volta un viaggio in un ipotetico futuro del turismo.
„Fermati per qualche momento, poi magari sai come andare avanti.“ Questa è una delle 18 frasi sulle schede illustrative del „Plauser Totentanz“ sul muro del cimitero di Plaus pitturate dall’artista Luis Stefan Stecher.
Cosa significano queste frasi? Cosa ci vogliono dire? L’amante d’arte ed esperte Kainz Heinrich, Vi racconta tante cose interessanti su queste pitture e le sue frasi.
L’evento si svolge in lingua tedesca e italiana.
Guida nel Museo sudtirolese della frutticoltura Lana - Nella comunità europea un decimo della produzione delle mele proviene dal Sudtirolo, di cui l'un per cento proviene dal territorio di Lana. Il museo della frutticoltura invita ad un excursus nel mondo delle mele di oggi e di un tempo.
Visite fisse il lunedì alle 16:00 e il giovedì alle 10:30
Dal 1° luglio al 9 settembre, visite guidate per famiglie il martedì
Per questi tour settimanali fissi non è necessaria alcuna registrazione.
Salvo modifiche
Le visite guidate si svolgono in tedesco
Seguiremo le orme degli anfibi autoctoni e conosceremo le caratteristiche di questo affascinante gruppo di vertebrati. Un esperto fornirà informazioni aggiornate sul loro stile di vita, sui pericoli e sulle possibili misure per contrastarli. Dopo l'escursione ci sarà una visita guidata alla mostra itinerante presso il Centro visite.
Per principianti e avanzati, con Julian Burchia, presso l'Untermiglerhof a Soprabolzano, dalle ore 9-17. Prezzo: € 290 (inclusi i costi per materiali e cottura, nonché due pranzi a base di ingredienti locali, preparati dall'appassionato di cucina Tom Schäfer).
Info & Iscrizione: jul.keramik@mail.com
La Cappella di S. Stefano a Morter, considerata la Cappella Sistina della Val Venosta, risale all’anno 1487 ed è sicuramente una delle chiese più belle dell’Alto Adige. Anche se da fuori la chiesa appare semplice e modesta, gli splendidi affreschi all’interno affascinano chiunque è interessato all’arte o alla cultura.
La cappella può essere visitata ogni venerdì e sabato (aprile-ottobre) dalle ore 14.30 fino alle ore 17.30.
Nel museo dei trattori si possono ammirare più di 60 trattori d'epoca, tra cui 40 trattori "Porsche-Diesel" e 5 trattori Porsche-Diesel Master di vari anni di costruzione. Il pezzo più antico della collezione è un trattore "Balilla" del 1929.
Un'esperienza per grandi e piccini!
Concerto con Helga Plankensteiner, Michael Lösch e amici,
Presentazione del Film, fine della mostra
Informazioni: Erika Inger, Wolfgang Wohfahrt, T+39 334 171 901
Dopo un emozionante anno d'anniversario, la banda musicale di Laion inizia con nuova energia un nuovo secolo – guidata dal nuovo maestro Walter Plank!
Godetevi una splendida serata piena di musica.
La banda musicale vi aspetta con gioia!