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    Attrazioni culturali e luoghi particolari sulla Strada del Vino dell'Alto Adige

    Seguendo le orme della nostra storia, puoi passeggiare tra castelli e palazzi signorili, visitare chiese e monasteri ed esplorare architetture contemporanee, edifici e luoghi unici durante visite guidate e tour. Scopri e vive usanze tradizionali nate nel passato, partecipa a eventi contemporanei o a eventi culturali come mostre, teatro, danza e musica per immergerti nell'arte e nella cultura locale.

    Risultati
    Distillerie
    Distilleria St. Urban
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Distillazione a più alto livello
    St. Urban è sinonimo di arte distillatoria di incquagliabile qualità. Presupposto essenziae per la produzione di un'acquavite di impareggiabile qualità è l'uso esclusivo di frutta di nostra coltivazione, raccolta in piena maturazione e attentamente selezionata. Ognuno dei nostri distillati, ottenuto senza aromi né zuccheri aggiunti, è pura espressione incontaminata. La nostra pregiata acquarite si distingue per una ricchezza aromatica e un'armonia del tutto particolari, acquisite durante lunghi mesi di invecchiamento.
    Chiese e abbazie
    S. Daniele
    Ora, Strada del Vino

    Chiesa in posizione panoramica appartenente al maso S. Daniele, già soggetta al convento delle Benedettine di Castel Badia in Val Pusteria. L’edificio odierno con finestre ad arco ogivale sulla parete sud e ai lati del presbiterio dovrebbe risalire al XIV secolo. All’inizio del XV secolo costruzione delle volte a ventaglio e a costoloni su lesene e in seguito rifacimento degli interni con pitture murali. Sulla parete nord scene dalla storia di S. Daniele (tra cui Daniele nella fossa dei leoni), donate nel 1444 da un funzionario di dogana bolzanino. Sulla parete nord della navata una S. Caterina e croci di consacrazione con mano benedicente.

    Un gioiello della storia dell’arte è l’altare tardogotico a portelle del 1525. Il rilievo della predella presenta un Compianto sul Cristo morto, cui assistono ai lati le sante Caterina e Barbara, ovvero Margherita e Dorotea. Nel retablo compaiono la Vergine con il Bambino e i santi Daniele e Crisanto e sulla parte interna delle portelle Pietro e Paolo in bassorilievo. Allo stato chiuso si osservano i santi Giorgio e Floriano e sulle portelle scene dalla vita del patrono della chiesa. Restauri hanno avuto luogo negli anni 1991 e 2012/13.

    Architettura
    Cantina Hofstätter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina ha sede in un grande edificio sulla piazza del paese accanto alla chiesa. L’ampliamento del deposito per le botti e dei locali tecnici è stato realizzato sul lotto rimasto vuoto tra il campanile gotico della chiesa e la vecchia sede della cantina. Dato lo scarso spazio disponibile si è deciso di costruire una torre rivestita di tavole di legno con un tetto piano molto sporgente. Quest’ultimo è allineato con il cornicione più basso della torre campanaria e con la linea di gronda della vecchia cantina, un accorgimento che lega perfettamente la nuova torre al contesto. La fascia finestrata della sala di riunione nel sottotetto fa riferimento al tetto a capriate gotico del campanile. L’impiego del legno, materiale di tonalità affine alla pietra arenaria della torre della chiesa, evita che le due architetture entrino in competizione. La cantina per le botti ha la struttura portante a telai di cemento armato riempiti con mattoni a vista. Sia la cantina che il corpo scale sono interessati da un intervento artistico in forma di grandi superfici colorate.r

    Architettura
    Spazio del Vino Kobler
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo aver rilevato l’azienda vinicola del padre risalente agli anni Ottanta, il committente ha deciso di ricavare un moderno spazio di degustazione nel massiccio edificio della cantina. Il nuovo, semplice padiglione si presenta come una sorta di terrazza coperta che si protende dalla facciata della cantina e a cui si accede da una parete di vetro scorrevole. Il raffinato allestimento interno del locale, studiato con attenzione fino all’ultima fuga, può essere apprezzato solo una volta entrati. Il padiglione completamente bianco è tutto dedicato al vino, che in questo paese ha un’importanza fondamentale. Il tavolo bianco per le degustazioni, che può scorrere verso l’alto, consente di assaggiare il vino anche in piedi, come se si fosse al bar. La parete di fondo del padiglione è interamente utilizzabile per la proiezione di foto e filmati. L’impianto illuminotecnico, progettato su misura, completa in modo efficace la presentazione dei vini. Gli strumenti necessari per la degustazione possono essere riposti in una nicchia del bar.

    Architettura
    Padiglione Bistrò Le verre capricieux
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina Walch ha sede in un ex convento gesuita e in alcuni edifici di servizio annessi. Per l’accoglienza dei visitatori e le degustazioni è stato realizzato un apposito padiglione nel punto certamente più difficile del parco, dove la via principale del paese che proviene dal municipio si biforca. Dalla strada si vedono solo il muro di cinta a secco e un tetto bianco curvilineo che appare come una sorta di estensione della copertina di protezione del muro. Tre feritoie ritagliate in quest’ultimo permettono di dare una rapida occhiata al parco con i suoi alberi secolari. Dall’esterno si vede anche l’elegante parete vetrata del padiglione, che si insinua sotto il massiccio tetto sporgente e si apre verso la corte a giardino delimitata dal muro. L’interno del padiglione è un ambiente piccolo con arredi in legno, una teca in vetro e una parete che scherma i locali di servizio sul retro. La parete viene utilizzata anche per la presentazione delle bottiglie di vino, esposte coricate. Il padiglione, il parco e il servizio compongono un ensemble alquanto invitante.

    Architettura
    Cantina Termeno
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Alla base dell’intervento di ristrutturazione e ampliamento, portato a termine senza interrompere l’attività della cantina, c’era la volontà di tradurre le complesse esigenze della produzione vinicola in un’architettura fuori dell’ordinario. Contemporaneamente si richiedeva di realizzare un vero e proprio segno a scala urbana all’ingresso del centro abitato. Le due nuove ali circondano i corpi di fabbrica esistenti esprimendo un chiaro gesto di accoglienza verso il paese e mantenendo rigorosamente separate le funzioni relative al carico e ai servizi per i clienti. Il nuovo organismo architettonico sembra quasi spuntare dal paesaggio di vigneti circostante: il disegno dei fronti, con la struttura in acciaio bene in evidenza che si sovrappone alle superfici vetrate, riproduce stilizzandoli i tralci di una vite e ribadisce così il legame simbolico tra le vigne e la cantina. Gli interni, dove predominano il legno e il vetro, appaiono spaziosi e trasparenti, mentre le sale della cantina sono decorate a colori vivaci.

    Distillerie
    Distilleria Villa Laviosa
    Terlano, Strada del Vino

    Il mondo della grappa, dei distillati e dei liquori ha una lunga tradizione nella distilleria Villa Laviosa.

    Per degustazioni si prega di contattarci direttamente.

    Fortezze e castelli
    Labirinto dei vicoli di Ora
    Ora, Strada del Vino

    The idyllic village of Auer/Ora is surrounded by vineyards, giving it its distinctive rural character. The charming village center is characterized by cobbled paths lined by old natural stone walls and by winding alleys that resemble a labyrinth, hence the name "Gassenlabyrinth." The origins of the village date back to the Stone Age, and even today the medieval buildings, which give the village its special charm, bear witness to times gone by.

    Chiese e abbazie
    Chiesa parrochiale S. Vigilio
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Parrocchia di Cortaccia

    Patrono della Chiesa: San Vigilio

    Festa del Patrono : 26 giugno

    Membri della Parrocchia : 1560

     

     

    La Chiesa di Cortaccia

     

    La Parrocchia di Cortaccia apparteneva inizialmente alla Parrocchia di Caldaro.

    Nell` anno 1517 Cortaccia venne eretta a Chiesa Parrocchiale. La Chiesa di Penone e Corona appartenevano alla Parrocchia di Cortaccia fino al 1986 quando divennero Parrocchie indipendenti.

    La chiesa fu probabilmente costruita nell` 11. secolo, il campanile probabilmente nel 14. secolo.

    Tra il 1839 e 1845 la navata della chiesa fu ampliata verso ovest.

    La sacrestia ebbe origine nel tardo gotico ed è confermato che fu ampliata nel 1677.

     Inizialmente c`era nella chiesa un altare maggiore di stile tardo gotico,  ma di esso non è rimasto nulla. L`altare maggiore odierno fu eretto nel 1850 e ripresa la pala dell`altare del pittore Orazio Giovanelli. Il dipinto mostra il martirio di s.Vigilio.

    Gli altari laterali furono edificati nel 1873. L`altare alla sinistra è consacrato al cuore di Gesù, nell`altare alla destra si trova la pala della Madonna Addolorata.

    Il Battesimale che si trova al lato sinistro del presbiterio porta l`iscrizione MXXXIII (1033). Probabilmente questo è l`anno d`origine della pietra battesimale. Con ciò essa sarebbe una delle più antiche pietre battesimali di tutto il Tirolo.

    Pregiati tesori della chiesa di San Vigilio sono un ostensorio ed un calice del tardo gotico.

    Dal 17. secolo la chiesa è munita di un organo. L`organo attuale fu eretto nel 2001 da Franz Zanin di Camino al Tagliamento (Udine)

     

    L` immagine della Madonna Addolorata.

     

    Nel 1738 iniziò il pellegrinaggio alla Madonna Addolorata di Cortaccia e in seguito il paese divenne un noto luogo di pellegrinaggio.

    Il quadro stesso risale al 17. secolo e si trovava nel "cortile alla Platten".

    Alla sera del 28 novembre 1733 un soldato imperiale notò durante la preghiera del rosario sul quadro della Madonna Addolorata gocce come lacrime e sudore. Per ben quattro anni si notavano queste gocce. Questa apparizione venne esaminata e non potè essere spiegata. Il vescovo permise il 17 luglio 1738 che il quadro venisse portato nella parrocchia ed esposto alla venerazione del pubblico. Da quel giorno non si videro più gocce o lacrime sul quadro.

    Molti quadri votivi nel retro della chiesa informano di preghiere esaudite per intercessione della Madonna Addolorata.

    Fonte: http://amen.bz/it/kurtatsch.htm

    Fortezze e castelli
    Albergo "Alla Corona d'Oro"
    Salorno, Strada del Vino
    Der Gasthof zur Goldenen Krone stammt aus dem 14. Jh. und hatte eine lange Reihe großzügiger Lauben, die sich auf massiven Steinblöcken stützten. Der Eingang zum Innenhof der Gaststätte stammt aus dem 17. Jh. Im Schlüssel ist die Jahreszahl 1650 eingraviert. Der Betrieb wurde 1470 von der Familie Lichtenstein an das Kloster von St. Michael an der Etsch abgetreten. Im 16. Jh. waren größtenteils die Perkmanns Eigentümer oder vielmehr Erbpächter des Hauses, im 17. Jh. die Feigenputz und die Röll, Traxl und Lutterotti im 18. Jh. Er galt als der beste Gasthof zwischen Bozen und Trient und wies eine wohlhabende Kundschaft auf. Das Eigentum des Gebäudes ging trotz Verfall in den vorhergehenden beiden Jahrhunderten 1811 an die Familie Mutschlechner über, die es nicht nur als Gaststätte, sondern auch für den Einzelwarenhandel, für die Vermietung von Pferdekutschen, als Schnapsbrennerei und als Metzgerei verwendete.
    Fortezze e castelli
    Museo Castello Moos-Schulthaus
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Verso la metà del XIII secolo la casata dei Rottenburger costruì una torre abitativa in stile romanico sopra Appiano in località Pigenò.Intorno alla metà del XIV secolo la torre fu ampliata e trasformata in una residenza di caccia gotica. Dopo l’estinzione dei Rottenburg nel 1410, il complesso passò prima nelle mani dei principi e più tardi, come feudo ereditario, ai signori di Firmiano e intorno al 1500 ai Conti Spaur che lo trasformarono ulteriormente. Fino alla metà del XIX secolo rimase nelle mani dei nobili di Schulthaus. Questo intenso cambio di proprietà e con esso di misure architettoniche causa una speciale fusione di elementi costruttivi collegati fra di loro, di intricati locali situati su livelli diversi e non per ultimo di caratteri stilistici di epoche diverse. Nel 1958 Walther Amonn, commerciante bolzanino e mecenate, comprò il complesso, utilizzato fino ad allora per fini agricoli. Lo fece restaurare con grande dispendio di denaro e lo arredò con oggetti artistici di epoche diverse, artigianato artistico folcloristico e anche con una collezione di quadri di artisti tirolesi contemporanei. Infine rese accessibile al pubblico il complesso nell’ ambito della” Fondazione Walther Amonn”.

    Degni di attenzione sono soprattutto gli affreschi dei locali che formano un esempio unico di pittura murale profana gotica e danno un’idea della vita e della filosofia dell’epoca: viticci, melagrane e un unicorno nell’appartamento della padrona del castello; il cosiddetto “mondo alla rovescia” con la guerra dei gatti e dei topi, un albero fallico, giocolieri, giullari nel salone di ricevimento; scene di caccia o rappresentazioni farsesche per i partecipanti, per lo più maschi, a una battuta di caccia.

    Per avere una vista d’insieme più appropriata sulla zona intorno a castel Moos-Schulthaus, con i castelli Englar e Gandegg insieme alle residenze di Piganò, si consigliano i sentieri escursionistici segnati e le piste ciclabili.

    Architettura
    Cantina Manincor
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Tra Caldaro e il suo lago si estende una zona vinicola punteggiata di belle tenute, tra cui spicca la tenuta Manincor con la sua dimora rinascimentale. La nuova cantina, per cui era prevista una volumetria di 30.000 metri cubi, avrebbe alterato in modo evidente questo paesaggio agricolo ed è stata pertanto completamente interrata. Sopra la linea di terra emerge soltanto il padiglione di vendita in legno, che integra il complesso di edifici esistenti. La presenza della cantina è percepibile solo dai passi carrai e dall’“oculo” vetrato del locale di degustazione, dal quale si scorgono in alto le rovine di Castelchiaro. Le file ordinate dei vigneti nascondono completamente il complesso sotterraneo, costituito da una struttura in calcestruzzo a vista con elementi in acciaio corten inserita nel terreno tra pareti di cemento a spruzzo. La terra con la sua funzione termoregolatrice crea un microclima costante e ha permesso di realizzare un’architettura sostenibile che risponde a criteri biodinamici di coltivazione e lavorazione delle uve.

    Arte e cultura
    Biotopo Castelfeder
    Ora, Strada del Vino

    Tra le località di villeggiatura, su un colle di porfido ubicato in posizione strategica, si innalza Castelfeder, noto anche come Castelvetere. Castelfeder, una cupola spaziosa a struttura multipla, ha ospitato, nel corso dei secoli, un insediamento preistorico, romano e dell'Alto Medioevo. Castelfeder è tradizionalmente un luogo d'energia e di culto e, soprattutto in primavera, una popolare meta per piacevoli gite. Della struttura originaria di Castelfeder si sono conservati fino a oggi soprattutto tratti del muro di cinta con le famose "Kuchelen", in origine pensate come mura di difesa, e parti della cappella di Santa Barbara, la cui origine è databile al VI secolo circa. Inoltre, la soleggiata collina di Castelfeder è ricoperta da un'interessante vegetazione con querce secolari e un biotopo. Chi visita la collina di Castelfeder non deve perdere una sua particolarità: lo scivolo della fertilità, uno scivolo di porfido ripido e liscio, considerato il fulcro di un antico culto, su cui le donne desiderose di procreare scivolavano a pancia in giù.

    Architettura
    Hotel Goldener Stern
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Nel centro del paese, a pochi passi dalla piazza del mercato, sorge uno degli edifici più antichi di questo borgo vinicolo, sede di un albergo dal 1742. Sul retro dell’hotel il lotto risale il pendio fino a lambire i vigneti e i frutteti. Nel punto più elevato, in corrispondenza della copertura del nuovo garage sotterraneo, è stato realizzato un padiglione in legno con grandi vetrate che si presenta come una sorta di tempio del wellness. Al suo interno, dalla sauna, si gode un bel panorama su Caldaro e l’Oltradige. Il passaggio da questi ambienti scuri e necessariamente introversi al giardino avviene gradualmente e con fluidità in direzione della luce del sole. Nello spazio verde è ricavata una piscina, circondata da una terrazza, che si ambienta con la massima naturalezza tra i vigneti. L’edificio storico è stato rinnovato con grande sensibilità puntando sul contrasto con il nuovo nella reception, nel bar, nella taverna e nelle camere, ciascuna dotata di un differente allestimento.

    Architettura
    Cantina Cornaiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    L’azienda vinicola, di antica tradizione, ha subito nel corso del tempo varie integrazioni e nel 2011 ha dovuto essere riorganizzata e ampliata soprattutto nella zona della cantina. Sono state aggiunte una nuova sala per la fermentazione e una sala per la pressatura dell’uva, entrambe ospitate in una struttura interrata in cemento armato sovrastata da una pensilina di forma ondulata a protezione della zona di carico e scarico. In cemento armato è anche il nuovo deposito, la cui parete ovest prospiciente il frutteto è rivestita di gabbioni di filo metallico riempiti con le pietre provenienti dallo scavo. I gabbioni sono utilizzati anche come segno di delimitazione della proprietà e, in quanto elemento caratterizzante dell’ampliamento, rappresentano un chiaro riferimento al terroir dei vini. Tra l’edificio esistente e le parti aggiunte è stata ricavata una bella corte di ingresso, piantumata con alberi e dotata di una fontana-scultura che è diventata il nuovo baricentro del complesso.

    Architettura
    Istituto tecnico agrario Castel Baumgarten
    Ora, Strada del Vino

    Castel Baumgarten era una tenuta nobiliare composta da vari edifici del XIII secolo che nel tempo avevano subito numerose modifiche e alterazioni. L’intervento di riqualificazione in vista di una nuova destinazione era improntato al principio guida di conservare il patrimonio storico-architettonico aggiungendo nuove strutture ove necessario. Per collegare le singole ali del complesso è stato inserito un volume alto tre piani. Tutti i corpi di fabbrica aggiunti sono caratterizzati dalla struttura portante in acciaio con ampie superfici vetrate: in questo modo si differenziano chiaramente dagli edifici antichi in muratura piena intonacata senza però risultare invadenti. La corte interna è lastricata in pietra e piantumata con alberi; nella pavimentazione è incassata una guida luminosa che raggiunge gli ingressi del castello e prosegue fino all’entrata principale diventando poi un canale di scolo per l’acqua piovana. La guida a pavimento è riproposta nei corridoi interni con una successione di tonalità delicate che danno un tocco artistico all’allestimento.

    Chiese e abbazie
    Pietre d'inciampo a Ora
    Ora, Strada del Vino
    Il progetto delle “pietre d’inciampo” nasce nel 1992 dall’idea di un artista berlinese, Gunter Demnig, e consiste nella posa di piccole pietre quadrate nel tessuto urbanistico per ricordare il destino di persone che nel periodo nazista vennero perseguitate, assassinate, deportate, esiliate o portate al suicidio.
    Arte e cultura
    Gola del Rio Gaido
    Andriano, Strada del Vino
    Nel corso degli anni il Rio Gaido ha scavato profondamente la roccia porfirica e ha formato una stretta e suggestiva gola con magiche cascate. La gola si presenta semplicemente affascinante e la sua bellezza ti lascia a mozzafiato: le rocce ricoperte di muschio, la forza dell'acqua, la vegetazione ricca di specie (tra cui felci e varie specie di orchidee) formano un gioco indisturbato della natura.

    Ci sono luoghi dove la natura ha creato qualcosa di unico nel corso di migliaia di anni .
    Architettura
    Seehotel Ambach
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questa realizzazione alberghiera di Othmar Barth fu considerata un’opera di avanguardia per l’architettura regionale di quegli anni, poiché dimostrava come la produzione moderna dell’Alto Adige fosse ormai completamente affrancata dal decorativismo tradizionale alpino. Questo edificio raffinato si adatta con la sua pianta curvilinea al bordo dei vigneti che sovrastano il lago di Caldaro e nonostante la posizione isolata appare ben integrato nel paesaggio e in grado di coglierne lo spirito più profondo. Il leggero arretramento rispetto alla riva permette di godere, dal ristorante, dalle terrazze e dalle logge ben riparate delle camere, di una splendida vista sulla superficie scintillante del lago passando al di sopra dei prati e dei canneti. Alle proporzioni ben riuscite si aggiungono i materiali semplici – rame, legno, pietra naturale e murature intonacate – che conferiscono un carattere particolare anche agli interni e fanno di questo edificio un’opera classica e senza tempo.

    Architettura
    Lanserhaus
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La riconversione in moderno centro culturale di un’antica residenza nobiliare a vocazione agricola in prossimità del centro del paese ha richiesto una particolare sensibilità e un atteggiamento rispettoso nei confronti della sostanza storica. L’unica aggiunta contemporanea, ben visibile anche da fuori, è un padiglione d’ingresso con foyer che, grazie alla struttura trasparente in acciaio e vetro, si inserisce con eleganza tra i massicci corpi di fabbrica esistenti. Questo elemento di collegamento tra i vari edifici della proprietà ha permesso di ricavare una corte piacevole e raccolta che può essere utilizzata anche per eventi all’aperto. All’interno i dettagli moderni sono accostati alla materia storica con grande delicatezza. Il colore bianco che fa da sfondo quasi ovunque, insieme alle tonalità naturali del legno, della pietra grezza e dell’acciaio inox, rappresenta la cornice ideale per manifestazioni di vario genere.

    Architettura
    Cantina Terlano
    Terlano, Strada del Vino

    L’ampliamento della vecchia sede della Cantina Terlano, situata al centro del paese, richiedeva una particolare attenzione al contesto. Date le dimensioni limitate del lotto, ciò è stato possibile soltanto ricorrendo a volumi in gran parte interrati. Tra le opere esterne l’elemento di spicco è la grande corte coperta per il carico del vino, sovrastata da una terrazza e da un padiglione per le degustazioni di grande trasparenza. La sottostante parete esterna delle nuove cantine è rivestita con il porfido caratteristico dei vigneti di Terlano, mentre la terrazza di copertura del restante volume interrato è coltivata a vite, in modo da ambientare perfettamente la costruzione nel paesaggio. Cuore della nuova cantina è la sala dei barriques, anch’essa rivestita di lastre di porfido che le donano un carattere quasi sacrale. I fabbricati esistenti sono stati riqualificati con grande cura aggiungendo una torre in acciaio corten in cui trovano posto gli impianti tecnici e il montacarichi.

    Architettura
    Insediamento abitativo “Via dei Giardini”
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Per questo quartiere residenziale gli architetti hanno studiato una soluzione alternativa destinata a fare scuola. Intervenendo accanto a un complesso preesistente di rigide abitazioni a schiera hanno dato forma a otto edifici indipendenti, riuniti a formare un agglomerato simile a un vero e proprio villaggio che si inserisce con delicatezza nel pendio grazie alle belle sistemazioni a giardino. I singoli blocchi sono connessi tra loro alla quota dei piani terra, ma grazie a leggere rotazioni del proprio asse si dispongono in maniera quasi rilassata lungo l’ampio percorso pedonale. Quest’ultimo rappresenta anche un ideale spazio di gioco per i bambini ricavato sulla copertura del garage sotterraneo. I vari edifici riprendono soluzioni già sperimentate, pur con molte variazioni: murature intonacate, facciate forate dalla composizione ben riuscita, logge profonde e una scelta di colori gradevole. L’insediamento, sviluppato in collaborazione tra gli architetti e la cooperativa degli abitanti, ha ricevuto il Premio di Architettura Alto Adige 2011.

    Fortezze e castelli
    residenza "Liebenstein"
    Salorno, Strada del Vino
    The “Liebenstein” estate with its Maria-Hilf fresco dates back to the 16th century. In the first documents it is referred to as "Hof der Plattner genannt Röll". At the beginning of the 18th century, the two original buildings were combined into a single complex and given the name "Ansitz Liebenstein". The An der Lan family were the last noble owners of the house.
    Fortezze e castelli
    Castello del Lago
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Posizione: Questa piccola e romantica residenza è situata sulla riva occidentale del lago grande di Monticolo. Storia: Nel 1888 ca. il castello fu fatto costruire dal signor Josef von Zastrow della Germania, proprietario della residenza Aichberg a qui appartenevano anche entrambi i laghi di Monticolo. Nel 1902, la proprietà passò al Comune di Appiano. Stile e caratteristiche: L'intera struttura è molto armoniosa e si integra perfettamente nel paesaggio. Lo stile è tipicamente medievale, le finestre sono a cuspide mentre il tetto presenta un decoro merlettato. Questo castelletto è stato spesso tema dei dipinti di pittore Max Sparer di Termeno. Escursioni: Se conoscete i laghetti di Monticolo non avrete difficoltà a trovare anche questo castelletto. Le passeggiate lungo la Valle della Primavera verso Monticolo o intorno al Lago Grande portano proprio davanti alla sua porta.

    Arte e cultura
    Sequoie giganti
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Una dozzina di alberi giganti, alti fino a 40 m, ornano il piccolo altipiano di Fennhals. Gli alberi sono stati piantati nel 1898 in occasione del 50. giubileo dell'incoronazione dell'Imperatore austriaco Francesco Giuseppe.

    Architettura
    Cantina Colterenzio
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina sociale, fondata nel 1960, può contare su 290 aderenti con più di 300 ettari di vigneti. I capannoni originari, situati fuori del paese di Cornaiano, non erano più adeguati né alla qualità della produzione vinicola né all’immagine dell’azienda. Una prima fase di riqualificazione ha previsto l’applicazione a uno degli edifici di un bel rivestimento esterno di tavole di legno di rovere orientate in verticale, con profonde aperture in corrispondenza delle finestre protette da cornici di lamiera. Nella seconda fase a copertura della zona di consegna è stata realizzata una struttura leggera in acciaio sotto la quale sono stati inseriti i nuovi impianti della cantina. Infine lo spazio per le degustazioni è stato completamente riallestito. Approfittando della buona visibilità della cantina sul pendio anche da una certa distanza, davanti ai capannoni più vicini alla strada è stata eretta come installazione di benvenuto una sorta di gabbia di acciaio ricoperta di tralci. Il bordo stradale è stato invece piantumato con cipressi per sottolinearne la funzione di viale d’accesso.

    Chiese e abbazie
    Chiesa a S. Nicolò
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Festa di patrocinio: 6 dicembre

    La muratura a conci tardo romanica nel pianoterra del campanile, e sulla parete occidentale della chiesa tradisce l’origine duecentesca della chiesa. Nel 1520 un cantiere comasco la ricostruì, fornendole di volte, dipinte a fresco da Bartlmä Dill Riemenschneider, figlio del celebre scultore Tilman Riemenschneider. Dal 1733 santuario mariano.

    Fonte: uff. parrocchiale Caldaro

    Architettura
    Cantina Lageder
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La Cantina Lageder sorge nel centro della località vinicola di Magrè, accanto alla tenuta storica Löwengang. I principi ispiratori del progetto sono la perfetta integrazione del manufatto nel contesto, un approccio sostenibile alla natura, il rapporto con la bioarchitettura, l’ecologia e l’arte. Pareti in muratura rivestita di intonaco, legno e vetro, un grande tetto ricoperto di moduli fotovoltaici, una serra con funzione termoregolatrice e un sistema di raffrescamento naturale che sfrutta una parete di roccia umida nel sottosuolo sono gli elementi costruttivi e i materiali impiegati. Cuore della cantina è la torre di vinificazione a pianta circolare, in cui è applicato con la massima delicatezza il “principio verticale” della vinificazione: sotto la pensilina a sbalzo le uve sono scaricate e sminuzzate, al piano sottostante sono pressate e fermentate; al piano più basso, infine, sono collocati i barrique. Allo stesso livello della zona di consegna, disposti intorno a un atrio vetrato, si trovano gli uffici.

    Architettura
    Lido di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Invece di costruire una piscina coperta sul lago di Caldaro, il più caldo delle Alpi, che avrebbe permesso di prolungare la stagione estiva, si è deciso di realizzarne una all’aperto, creando così una inconsueta struttura balneare. Gli architetti hanno sfruttato il dislivello verso il lago per progettare un percorso che dagli aerei padiglioni d’ingresso conduce a una terrazza pavimentata con tavole di legno che richiama il ponte di una nave. I padiglioni sono coperti da pensiline di acciaio fortemente aggettanti che creano la giusta ombra in corrispondenza del punto di ristoro, mentre la terrazza fiancheggia le piscine sotto le quali si trova un’ampia area relax con “rain room” e vasca idromassaggio che d’estate serve anche come zona di riparo ombreggiata. Qui è possibile anche osservare da sotto i nuotatori grazie alle vetrate circolari inserite nel fondo della piscina. Il complesso si presenta come una sorta di movimentata scultura di cemento sospesa sui prati antistanti il lago.

    Architettura
    “winecenter” della Cantina di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La Cantina di Caldaro ha 420 soci, generalmente viticoltori con vigneti molto piccoli che hanno ritenuto utile unirsi in un consorzio. Per consolidare e valorizzare l’immagine della Cantina è stato realizzato un edificio di grande impatto, quasi al centro del paese, tra la vecchia sede e la strada del Vino. L’edificio si piega intorno al tranquillo cortile interno e forma con la torre d’angolo un landmark che rimane impresso nella memoria. Nel rivestimento di facciata color bronzo sono inserite a filo grandi superfici vetrate in cui l’ambiente circostante si riflette come in uno specchio magico. Superato il cortile si entra in un grande ambiente a pianta libera che offre piacevoli visuali verso le balconate dei livelli superiori. La scelta dei materiali si limita principalmente al vetro, all’intonaco bianco e al legno di acacia scuro. Il vino è il tema principale del padiglione, messo in risalto da un concept artistico semplice e raffinato.

     

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