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    Cantine in Alto Adige

    In Alto Adige ci sono più di duecento cantine, da quelle di piccole dimensioni che vinificano esclusivamente le proprie uve ad aziende di dimensioni più importanti e cooperative. 

    Risultati
    Cantine
    Rösslhof
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Quando si parla del Lago di Caldaro si richiama l'attenzione non solo degli amanti dei paesaggi, ma anche e soprattutto degli intenditori di vino. Alla tenuta Rösslhof si presentano entrambi, a spese loro: i primi per godere della fantastica posizione che dà direttamente sul lago, gli altri per degustare gli eccellenti vini che si producono nella cantina della tenuta.

    È Emma Ambach Psenenr che ha preso in mano il timone e che oggi gestisce la tenuta da generazioni di proprietà della sua famiglia. Poggiando su questa tradizione, nella cantina della tenuta Rösslhof si trovano soprattutto vini classici come il Sauvignon, la Schiava e il Lagrein. E per ottenerli vige una regola precisa:"Ci sta a cuore valorizzare la vista del Lago di Caldaro e riuscire a racchiudere nei nostri vini le caratteristiche della zona e del clima" - dice la vignaiola.

    Del risultato possono convincersi, gli intenditori di vino, soprattutto degustandoli direttamente in loco. L'osteria del Rösslhof è gestita in proprio e lì non solo si possono fare degustazioni dell'intero assortimento, ma si possono anche gustare i piatti della cucina tradizionale. Se i vini di Emma Psenner convincono, è possibile acquistarli. E a chi è interessato a scoprire come vengono prodotti si raccomanda una visita guidata della vigna. Ciò che in questa occasione non viene raccontato non è di alcuna importanza nel mondo della viticoltura.
    Cantine
    Manincor
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Con 50 ettari di superficie a vite, la tenuta Manincor di Caldaro è una delle più estese dell'Alto Adige. E una delle più ricche di tradizione: da oltre 400 anni vi si produce vino, una tradizione che il conte Michael Goëss-Enzenberg porta avanti - seguendo vie assolutamente nuove, che per la verità sono antiche.

    Nella sua tenuta, il conte Goëss-Enzenberg, enologo diplomato, pratica la biodinamica fin dal 2005. Questo tipo di coltivazione si propone di rivitalizzare il terreno con il compost, con la semina di determinate piante erbacee, con la pollina e il letame ovino e con le api in vigna, ma anche con infusi con i quali vengono trattate le viti. La camomilla supporta le piante nel superare fasi stress, l'ortica le rinvigorisce e l'equiseto favorisce la cicatrizzazione.

    All'azienda agricola Manincor di Caldaro, per quanto antiche sono le conoscenze sulla coltivazione, altrettanto moderna è la cantina, costruita sotto le vigne - ben 3 piani sottoterra. Qui viene portata l'uva prodotta da mezzo milione di viti di 15 vitigni diversi. Nonostante le dimensioni, il lavoro in cantina è ancora manuale - con particolare attenzione alle minuzie. "Cercare e fare il meglio anche nel più piccolo dettaglio - questa è la nostra strada per ottenere la massima e la più naturale qualità" - dice il conte Goëss-Enzenberg. Perchè:"Per me, il vino è l'espressione più sensuale della cultura contadina".

    E alla tenuta Manincor di Caldaro si sa bene cosa significa sensualità, passione, autenticità e cuore. Da più di 400 anni. Del resto, interpretando liberamente, Manincor si può anche scrivere "man-in-cor".
    Cantine
    Josef Weger
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    L'azienda vitivinicola Josef Weger di Cornaiano-Appiano è stata fondata nel 1820 da - come c'era da aspettarsi - Josef Weger. Chiamiamolo Josef Weger I, dato che altri tre signori omonimi lo seguiranno nella gestione. Oggi tocca al pronipote del fondatore e indovinate come si chiama? No, si chiama Johannes.

    Josef Weger I è stato un pioniere della viticoltura professionale e del commercio di vino in Alto Adige e i suoi successori ne hanno seguito le orme con successo. Già prima di fine secolo il suo vino veniva spedito in Svizzera e in tutti i Paesi dell'ex-impero austroungarico e prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale fu fondata una succursale nel Tirolo orientale. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale l'azienda si allarga e l'edificio principale - quello del XII secolo - viene destinato ad ospitare i vacanzieri.

    Dall'inizio degli anni '90 Johannes Weger si occupa del vigneto, che passa a dirigere nel 2015. Si procede alla ristrutturazione della cantina e si mettono a dimora nuovi vitigni, soprattutto Pinot nero, per il quale le condizioni pedoclimatiche dell'azienda Josef Weger sono ottimali. I vigneti si trovano a 435 - 600 m s.l.m. nel paese di Cornaiano e nei suoi dintorni e producono uva bianca e rossa con cui Weger ottiene vini in purezza e con terroir marcato: con una torchiatura delicata, in contenitori di acciaio a temperatura controllata e con macerazione a freddo.

    "Nei nostri vini si deve sentire l'interazione tra paesaggio e clima e lo spirito del vignaiolo" - dice Johannes Weger. E aggiunge - ma la cosa non sorprende - "I nostri vini sono l'espressione di un'esperienza decennale trasmessa di generazione in generazione. Da Josef Weger a Josef Weger. E a Johannes Weger.
    Cantine
    Cantina vini e spumanti Braunbach
    Terlano, Strada del Vino
    Se si cercasse una zona adatta a uno spumantificio, un antico convento sarebbe senz'altro in cima alla lista. Ed è quello che succede con la cantina vini e spumanti Braunbach di Settequerce, nei dintorni di Bolzano. E, come da tradizione, lo spumante qui si produce seguendo il Metodo Classico.

    La storia del convento di Settequerce ci riporta indietro di oltre 800 anni. Donato dal vescono di Bressanone all'Ordine teutonico, col tempo fu abbandonato. Per non lasciarlo andare completamente in rovina, però, le cantine furono ristrutturate e vi venne stabilita la sede della cantina vini e spumanti Braunbach, la cui specialità è - neanche a dirlo - lo spumante prodotto con il Metodo Classico.

    Ciò presuppone anche: imbottigliamento con l'aggiunta di una selezione di lieviti e zuccheri, remuage (rotazione manuale di ogni bottiglia che viene anche leggeremente inclinata verso il basso) e - come dice l'esperto - "sboccatura" (eliminazione delle fecce).

    A Braunbach si è molto orgogliosi dello spumante brut. "Matura per 36 mesi a contatto con le fecce nobili e corrompe con il suo perlage sottile e con il suo carattere fresco, giovane e accattivante" - spiega soddisfatto Hans Kleon, responsabile della cantina vini e spumanti Braunbach.

    Oltre allo spumante si producono anche vini bianchi e rossi: Merlot, Lagrein, Cabernet, Chardonnay, Sauvignon e Gewüztraminer. Kleon conosce bene il loro segreto:"Le condizioni geologiche e microclimatiche delle nostre vigne stanno alla base dei vini succosi e gradevoli, ma anche complessi e con un carattere fortemente legato al territorio" - dice.
    Cantine
    Riedingerhof
    Scena, Merano e dintorni
    Merano non è solo una città termale con una tradizione secolare, ma anche una delle zone viticole classiche dell'Alto Adige. Soprattutto sulle colline più o meno erte che circondano la città, la vite si coltiva da sempre. E qui le condizioni sono davvero ottimali. A Maia Alta, il cono alluvionale del torrente Nova origina terreni fertili e ricchi di scheletro e il clima è quasi mediterraneo. Di tutte queste condizioni gode anche la tenuta Riedingerhof di Merano.

    Nessuna meraviglia, quindi, che le sue radici - come per tante aziende del Burgraviato - siano da ricercare nella frutti-viticoltura, anche se col tempo il maso si è trasformato in un agriturismo. La famiglia Verdorfer non ha certo sacrificato a questo cambiamento la propria passione per la viticoltura e per il vino, anzi: è il giovane vignaiolo Hansi Verdorfer che oggi la porta avanti e non si ferma alla coltivazione delle viti, ma provvede anche alla vinificazione in proprio.

    Interpellato sulla sua passione per la viticoltura e per il vino, Hansi dice:"Per me, la cura delle nostre viti, la vendemmia in autunno e le degustazioni settimanali con i nostri ospiti sono momenti indimenticabili". Non c'è da meravigliarsi. In fondo, in questa situazione può non solo vivere la sua grande passione, ma anche condividerla.
    Cantine
    Strickerhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da oltre 20 anni, Karl Kasseroller coltiva la sua azienda Strickenhof di Frangarto, nel Comune di Appiano, secondo le regole della produzione biologica. Gli effetti di vasta portata che questa modalità di coltivazione ha sull'ambiente sono confermati da uno studio dell'Università di Innsbruck, secondo il quale in nessun terreno delle aziende prese in considerazione la vita degli organismi terricoli era così dinamica come in quello dell'azienda Strickerhof.

    L'azienda di Frangarto è di proprietà della famiglia Kasseroller sin dal 1834, quando portava il nome di Schlafferhof. Solo nel 1907 fu costruito un nuovo edificio principale che prese il nome di Strickerhof e al quale fu annessa una cantina. Allora, si occupava di entrambe Josef Paul Kasseroller, le cui iniziali sono oggi impresse sulle etichette delle selezioni dei vini dell'azienda Strickerhof.

    Mentre nel 1907 vennero poste le basi per un'azienda fiorente, quasi cent'anni più tardi Karl Kasseroller fa un ulteriore e decisivo passo avanti: nel 1998 "converte" la coltivazione dell'azienda all'organico-biologico. "È stata una decisione presa per convinzione e sono orgoglioso di poter offrire ai nostri clienti prodotti di altissimo livello" - dice Kasseroller.

    L'assortimento dell'azienda Strickerhof comprende vini classici, come lo Chardonnay, la Schiava e il Lagrein, ai quali si aggiungono il Moscato giallo e il Bronner, che si ottiene da un vitigno resistente alle malattie fungine. Anche questo si "sente a casa" sui terreni argillosi, caldi, ricchi di humus e sabbiosi dell'azienda Strickerhof. Davvero "tanto" a casa, come tutti gli altri organismi terricoli che li abitano.
    Cantine
    STEFLHOF
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da tre generazioni la famiglia Andergassen vinifica in proprio nella cantina della tenuta Steflhof di Caldaro. Anche oggi due generazioni si passano la staffetta: la più anziana con l'occhio rivolto alla tradizione e la più giovane attenta all'innovazione. Ma non cambia, che si tratti del padre o del figlio: il motto recita che l'annata si fa in vigna. "È qui che si decidono il bouquet e l'individualità del vino" - chiarisce Georg Andergassen.

    Nessuna meraviglia, quindi, se gli Andergassen danno importanza alla sfogliatura, alla riduzione al minimo della quantità di uva da produrre e al momento ottimale in cui vendemmiare. "Ogni anno riconoscere il momento giusto è una grande sfida" - dice Georg. Una sfida che si vince solo grazie alle conoscenze a all'esperienza, proprio ciò che serve anche per individuare il gusto dei clienti e il momento migliore per travasare, tagliare e imbottigliare.

    Il fatto che gli Andergassen abbiano il tocco giusto, lo confermano i loro vini, prima di tutti uno Chardonnay fruttato, un Kalterersee Auslese con sentori di mandorla e un Merlot pieno, affinato in botte di rovere. Chi vuole convincersi dell'alta qualità che caratterizza tutti gli anni i vini della tenuta Steflhof, lo può fare in occasione di una visita guidata alla cantina, che si conclude - come da tradizione - con una degustazione.    
    Cantine
    Ritterhof Weingut-Tenuta
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La tenuta Ritterhof di Caldaro può vantarsi di avere il miglior indirizzo della viticoltura altoatesina: via del Vino 1, tutto un programma.

    Eva Kaneppele
    gestisce l'azienda di famiglia con cura, avvedutezza, rispetto e con una filosofia che si può spiegare più facilmente con i colori. "Il marrone sta per il terreno, l'origine, il terroir. Il verde ricorda la crescita, lo sviluppo e simboleggia il nostro approccio rispettoso alla natura, mentre il blu indica i grappoli raccolti a mano con grande attenzione" - racconta Eva Kaneppele.

    Ai tre colori corrispondono anche le tre linee dei vini dell'azienda. Il marrone è il colore della linea Terra - con vini fortemente rappresentativi del territorio. Il verde è il colore della linea Collis, i cui vini si ottengono solo da grappoli a piena maturazione che provengono solo dalle zone più vocate, mentre il blu è il colore della linea top Rarus che comprende vini affinati con particolare cura in barrique. Ma non cambia quale siano la linea e il colore:"I nostri vini sono di grande carattere. Ogni bottiglia è unica".

    Questa unicità deriva dalle vigne della tenuta Ritterhof, distribuite tra Salorno e l'Altopiano del Renon. Lo spettro varietale è davvero impressionante: dal Moscato rosa al Merlot e al Lagrein per finire al Pinot nero e al Gewürztraminer. E naturalmente alla Schiava. È un omaggio della tenuta Ritterhof alla tradizione vitivinicola. I vitigni PIWI, invece, provvedono all'aspetto innovativo che la Ritterhof Weingut-Tenuta sperimente.
    Cantine
    SPIEGEL- HOF
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da sempre l’agricoltura – e in particolare la viticoltura – hanno avuto un ruolo significativo per la famiglia Bertol, che la pratica con grande entusiasmo e impegno.

    La tenuta “Spiegelhof“ si trova direttamente sul Lago di Caldaro, in una delle aree più vocate. Negli ultimi anni l’azienda ha vissuto uno sviluppo costante e oggi è costituita da più di 5 ettari.

    Fino a qualche tempo fa si coltivava quasi esclusivamente il vitigno Schiava, dal quale si otteneva il vino "Kalterersee". Oggi prevalgono il Gewürztraminer, lo Chardonnay, il Moscato giallo, il Lagrein, il Merlot e il Cabernet. È cambiato anche il metodo di coltivazione: dalla pergola si è passati quasi del tutto alla spalliera. “In questo modo si migliora la qualità dell’uva e il lavoro in vigna è facilitato dall’utilizzo delle macchine“, così la vignaiola Reinhild.

    Anche il processo di vinificazione si segue con grande attenzione, alla tenuta “Spiegelhof“, adiacente alla camminata che circonda il lago. E chi ci passa davanti può riconoscere facilmente un’altra passione della famiglia: la collezione di trattori oldtimer, iniziata oltre 30 anni fa dal padrone di casa, Gerold. Fino a oggi – e non se ne prevede una fine – sono stati raccolti più di 100 esemplari.

    Il pezzo forte della tenuta Spiegelhof è la “rivendita di Reinhild“, sulle rive del lago e circondata dalle vigne di proprietà. Questo è il posto ideale dove degustare vini eccezionali di produzione propria.
    Cantine
    Stachlburg
    Parcines, Merano e dintorni
    Dal 1945 la tenuta Stachlburg di Parcines è proprietà dei baroni von Kripp, ma il primo vigneto è stato piantato solo 30 anni fa. Da più di 20 anni l'azienda si coltiva seguendo le rigide regole della produzione biologica "per rispetto verso la natura, l'uomo e l'ambiente" - sottolinea Sigmund Kripp.

    "Vogliamo lasciare ai nostri figli una natura intatta e una prospettiva per cui valga la pena di continuare a vivere" - così Kripp. Dopo aver studiato ed essersi laureato in Germania, ha rilevato la proprietà nel 1990 ed è stato il primo a piantare le viti, nella tenuta Stachlburg - Chardonnay e Pinot nero. Oggi alla tenuta Stachlburg fanno capo vigne distribuite in tre Comuni. A Parcines, dove si trova la sede della tenuta, sui terreni profondi e ricchi di humus delle colline esposte a sud, a 650 m s.l.m., crescono - oltre allo Chardonnay e al Pinot nero - anche viti di Pinot bianco, Pinot grigio e Gewürztraminer. Nella vigna di Andriano, situata a minore altitudine e in una zona meno umida, si coltivano il Pinot grigio, Sauvignon Blanc, Lagrein, Merlot e Schiava.

    Sui pendii sopra Naturno, il Regent, il Pinot nero e la Schiava trovano condizioni ottimali per il loro sviluppo. Ma non cambia da dove provenga l'uva: "naturalità, purezza e un carattere forte dei vini sono tutto ciò che ci interessa" - dice Sigmund Kripp. Anche per questo coltiva le sue viti in modo sostenibile e olistico. Al rispetto per la natura, per l'uomo e per l'ambiente si aggiunge quello per il vino.
    Cantine
    Zundlhof
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    In vigna e in centro città: l'azienda vitivinicola Zundlhof si trova in una posizione assolutamente unica a Bolzano. Gestita da quasi 50 anni dalla famiglia Ramoser, è destinata alla coltivazione della vite, ma anche - nell'edificio principale - ad ospitare vacanzieri e turisti.

    Distante poco più di un chilometro e mezzo dal centro del capoluogo dell'Alto Adige, l'azienda Zundlhof è stata presa in carico nel 1975 dal tecnico vinicolo Helmuth Ramoser. Sostenuto dalla figlia Johanna e dal genero Martin, Helmuth si occupa - come dice lui stesso "con tanto amore e con tanta passione" - della coltivazione di mezzo ettaro di vite a Caldaro, ma soprattutto di tre ettari a Bolzano, che circondano l'azienda Zundlhof.
    Questi tre ettari potrebbero essere confusi con un vero giardino di viti. Si trova, infatti, nella classica zona di produzione del Santa Maddalena, ma - a differenza delle altre aziende che si inerpicano sui pendii collinari - nel fondovalle.

    Qui Helmuth Ramoser individua le condizioni migliori per i vitigni che lo interessano. Si tratta - e in questa zona è tutt'altro che strano - di Schiava e Lagrein, ingredienti principali del Santa Maddalena, che Ramoser vinifica presso l'azienda Zundlhof. A questi si aggiungono poi anche il Pinot nero, il Merlot, il Cabernet Sauvignon e, unico vitigno bianco, il Pinot bianco.

    Sotto il pergolato dell'azienda Zundlhof si può degustare con grande piacere tutto l'assortimento di vini, ristretto ma raffinato. In vigna e in centro città.
    Cantine
    Baron Longo
    Egna, Strada del Vino
    Fino a 100 anni fa i Baron Longo producevano il loro vino nella cantina della tenuta che circonda il pittoresco Schlößl (castello) di Villa a Egna. Nel 2015 Anton Baron Longo ha ripreso l'antica tradizione di famiglia. I vigneti si estendono intorno allo Schlößl di Villa, da 240 m s.l.m. fin quasi a Montagna (1040 m) per un totale di circa 20 ettari.

    Tutta la superficie è coltivata applicando le rigide linee-guida della produzione biologica - e non solo perché la parte più alta dei vigneti è inserita nel Parco Naturale Monte Corno. A Montagna, tra l'altro, crescono anche viti di Solaris, un vitigno resistente alle malattie fungine (PIWI). Sostenibilità e rifiuto di ogni compromesso non sono un caso e riflettono i valori di famiglia: coerenza, coraggio e lungimiranza. La trasmissione di tutte queste caratteristiche è anche ciò che viene richiesto in cantina, ospitata nella dimora storica di Palais Longo.

    "La complessità dei terreni combinata con la coltivazione biologica garantisce per la qualità eccezionale dei vini e per il loro gusto incomparabile" - ne è convinto Anton Baron Longo, che descrive i suoi vini con i termini delicati, raffinati ed eleganti. Come dire, vini di nobili origini.
    Cantine
    Schlosskellerei Fritz Dellago
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Vini creati in un bunker e in un rifugio antiaereo, vini serviti a banchetti di Stato, vini che portano il sigillo della Repubblica di San Marino - tutti vini della cantina di Castel Corba di Appiano, ai quali soprattutto Fritz Dallago imprime il proprio marchio.

    Tutto comincia nei vigneti di Castel Corba - in tutto 4,5 ettari - nei quali si contivano diversi vitigni: Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon, Gewürztraminer, Pinot grigio, Riesling, Schiava, Zweigelt, Pinot nero, Lagrein, Merlot, Cabernet Sauvigno e Petit Manseng. "Amo la diversificazione e non ho preferenza, in fatto di vitigni" - dice Dellago - "ognuno ha il suo carattere personale e tutti i vini ben riusciti mi affascinano".

    Nessuna meraviglia, quindi, se in cantina l'obiettivo è rimarcare il carattere tipico del vitigno. "Non si deve intervenire troppo, i vini devono rimanere genuini" - così il vignaiolo-enologo. Per quanto legata al territorio sia la filosofia, altrettanto creativi sono i metodi. E infatti, Fritz Dallago produce i suoi vini in un bunker di altri tempi e utilizza un rifugio antiaereo come cantina per le barrique e per i portabottiglie (pupitre) dove si procede al remuage manuale delle bottiglie di spumante (rotazione giornaliera di 1/8 di giro e leggera inclinazione del collo verso il basso). Il risultato - si potrebbe dire - trova largo consenso a livello internazionale.

    La cantina di Castel Corba è fornitrice ufficiale della Reggenza della Repubblica di San Marino. E alle cene ufficiali dei Giochi Olimpici di Pechino e di Londra sono stati serviti i vini di questa cantina.
    Cantine
    Seeperle
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Noi - Ingrid e Arthur Rainer - siamo andati la nostra strada, ci abbiamo guardato intorno e imparato tante cose. La conseguenza è una via aperta, moderna e orientata al futuro. Il 2013 è stato un anno della posa di una pietra miliare: per la prima volta le uve coltivate nella tenuta di famiglia sono state lavorate nelle nostre cantine.
    Cantine
    Castello Englar
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Un castello, una tenuta, una dinastia nobiliare: ciò che sembra la sintesi di un romanzo d'appendice è in realtà la storia della tenuta Castel Englar di San Michele Appiano, di proprietà dei conti Khuen-Belasi sin dal 1640. Dopo una sosta di oltre 80 anni, nel 2012 è ripresa la vinificazione in proprio dell'uva prodotta nelle vigne del castello.

    Dato che Castel Englar si trova a San Michele Appiano, e quindi in una zona predestinata alla coltivazione della vite, l'uva che vi si vendemmia è da sempre un pilastro economico della tenuta. Fino al 1930, i conti Khuen-Belasi gestivano anche una cantina, ma col tempo l'attività è stata abbandonata. Per più di 80 anni l'uva è stata conferita alla cantina sociale finché, quasi 10 anni fa, il conte Johannes Khuen-Belasi ha ripreso la vinificazione in proprio.

    "Il nostro scopo è produrre vini di eccellenza. Per questo le viti devono poter crescere in modo armonico e in un territorio sano" - così Khuen-Belasi descrive la filosofia che segue nella gestione della tenuta Castel Englar a San Michele Appiano. Da essa deriva un'oculata scelta varietale che si basa sul tipo di terreno e sulle condizioni climatiche della zona, l'applicazione di metodi di coltivazione il più possibile naturali, processi di lavorazione rispettosi e una gestione equilibrata della quantità di uva da produrre. "Riduciamo volontariamente la resa per ettaro valutando ceppo per ceppo per vendemmiare uve sane e di qualità" - ammette Johann Khuen-Belasi.

    Nel complesso, sono sette gli ettari che fanno parte della proprietà. Vi si coltivano Pinot bianco e nero, Riesling, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer e Schiava. Un assortimento tradizionale per una tenuta tradizionale.
    Cantine
    Mayr Josephus, Maso Unterganzner
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Alla tenuta Mayr-Unterganzner, alla periferia est di Bolzano, la vite si coltiva da quasi 400 anni. Nessuna meraviglia, quindi, che il vino sia la grande passione della famiglia Mayr. Non è l'unica, però: "Amiamo la musica e ognuno di noi suona uno strumento o canta" - racconta Josephus Mayr.

    Lui gestisce la tenuta Mayr-Unterganzner per la decima generazione e non fa un mistero di approfittare dell'attività di chi lo ha preceduto - più precisamente della selezione di vitigni ottenuta da una grande esperienza e sensibilità. "Si deve però aggiungere il nostro lavoro puntuale in vigna - dalla potatura fino alla vendemmia tardiva e alla vinificazione delicata nella nostra cantina" - così Mayr.

    E le condizioni ottimali, si è tentati di aggiungere. In fondo, la tenuta Mayr-Unterganzner si trova nella zona del Santa Maddalena classico e gode del clima estremamente adatto alla coltivazione dei vitigni rossi, della ventilazione continua, delle tante ore di sole e dei terreni alluvionali facilmente riscaldabili. "L'alta densità di impianto, l'età avanzata delle viti e l'allevamento a pergola ci mettono del loro" - ammette il vignaiolo.

    Si ottengono così vini affinati rigorosamente in botte di rovere, longevi Lagrein e Santa Maddalena, vini classici perfezionati di continuo. Si promuove l'"ecologizzazione" della modalità di coltivazione e si lavora con vitigni resistenti alle malattie fungine (PIWI). E Josephus Mayr? Quali ritiene siano le prospettive della sua tenuta per i prossimi 10 anni? "Tra 10 anni sarà mio figlio Josef a gestire la tenuta, la coltiviamo da 401 anni - e speriamo con vini ancora migliori".

    Non fermarsi mai: anche questo fa parte della tradizione di famiglia.
    Cantine
    Josef Brigl
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Sono poche le cantine che possono contare su una tradizione di 700 anni. La cantina Josef brigl di Appiano può. Fondata all'inizio del XIV secolo, appartiene, con un maso e 50 ettari di superficie a vite, a una delle aziende leader e più grandi dell'Alto Adige. Anno di fondazione: 1309. Già solo questa indicazione lascia strada a una sorta di reverenza per questa azienda.

    "700 anni di cultura enologica hanno senza dubbio marcato il cognome Brigl" - dice l'enologo Alberto Fortarel. "La nostra filosofia rimane comunque: investire nel futuro". Tradotto in pratica significa coltivazione tradizionale delle viti, rigido controllo durante la vendemmia e vinificazione all'insegna dell'innovazione tecnica e del rispetto dell'uva. "Vogliamo che l'unicità dell'uva possa esprimersi pienamente nel bicchiere" - spiega Fortarel.

    La lavorazione delicata dell'uva è un passo in direzione dell'affinamento mirato - a seconda del vino, in acciaio o nelle botti vecchie o nuove di rovere. Dato che le viti crescono in zone vocate con condizioni ideali per tanti vitigni, anche l'assortimento proposto dalla cantina Josef Brigl di Appiano è molto ampio e comprende tutti i vitigni altoatesini più frequenti, anche se è a tre grandi classici che si presta la maggiore attenzione: Kalterersee, Schiava e Santa Maddalena. 700 anni di storia significano anche profondo radicamento nella tradizione - propria e della viticoltura altoatesina.
    Cantine
    Marinushof
    Castelbello-Ciardes, Val Venosta
    Heiner Pohl definisce la sua azienda Marinushof di Castelbello come "una start-up agricola". La descrizione ha due motivazioni assolutamente valide: prima, è stata fondata da un ex-manager del marketing e seconda, è stata creata dal nulla.

    Occupiamoci dell'ex-manager: Heiner Pohl aveva poco meno di 40 anni quando, da principiante, ha intrapreso l'attività agricola. "Fino ad oggi ringrazio ogni giorno di aver preso questa decisione" - dice Pohl - "anche perchè ho costruito tutto da solo e tutto è scaturito dalle mie idee e dai miei ideali". Una start-up nel vero senso del termine, che però porta più soddisfazioni dal punto di vista idealistico che finanziario. "È dura, ma è davvero gratificante" - dice.

    Le vigne dell'azienda Marinushof sono terrazzate e abbarbicate su ripidi pendii coccolati dal sole della Val Venosta - e da notti fresche. "Proprio gli sbalzi termici tra giorno e notte che si registrano in autunno conferiscono eleganza e passionalità ai nostri vini" - racconta Pohl, che definisce la propria azienda una "manifattura". Del resto, gran parte dei vigneti è coltivata a mano.

    L'assortimento dell'azienda Marinushof comprende vitigni che in Val Venosta trovano le condizioni migliori per esprimersi: Pinot nero, Zweigelt, Riesling, Pinot bianco e Pinot grigio. "I nostri vini sono armonici, naturali e longevi" - dice il vignaiolo. E per tutti coloro che non conoscono bene il vocabolario enologico aggiunge:"I vini sono così buoni che la cosa migliore è bere un'intera bottiglia nonstop".
    Cantine
    Mauslocherhof
    Merano, Merano e dintorni
    "Sono una piccola ma appassionata vignaiola" - dice Gerda Kiem. Solo: chi si lascia fuorviare dal termine "piccola" e sottovaluta Kiem e la sua azienda Mauslocherhof di Cermes fa un errore.

    Un grosso errore. La vignaiola gestisce l'azienda secondo linee-guida precise e si considera "una pensatrice trasversale" che con passione dalla natura vuole ricavare il meglio. E ciò significa anche lavorare in modo sostenibile e in sintonia con la natura - in vigna come in cantina. "Il lavoro sostenibile è per noi un'ovvietà" - dice la vignaiola e aggiunge "È da sempre che lavoriamo così".

    L'obiettivo del lavoro "di qualità" che si fa all'azienda Mauslocherhof consiste nel produrre vini importanti, legati al territorio e con un carattere proprio. "Devono essere vini eleganti, piacevoli ed equilibrati che esprimono il nostro impegno e la consapevolezza del nostro lavoro in vigna e in cantina" - racconta Gerda Kiem. Per poter raggiungere questo obiettivo, all'azienda Mauslocherhof di Cermes si rivolge la massima attenzione alla scelta varietale. "Abbiamo meditato a lungo e con grande attenzione su quale vitigno dovesse essere messo a dimora in ogni parcella di ogni singola vigna" - così la vignaiola.

    La cura della scelta varietale ha portato ad un ampio assortimento, che per i vini rossi comprende Lagrein, Merlot e Pinot nero e per i vini bianchi Gewürztraminer, Moscato giallo, Pinot bianco e Sauvignon Blanc. Come detto: "Non sottovalutare le piccole vignaiole". Mai.
    Cantine
    Steidlerhof
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Siete buoni intenditori di vino? E allora possiamo proporVi un gioco! Noi Vi diciamo l'indirizzo di un'azienda vitivinicola e Voi ci dite i vitigni che vi si coltivano.

    Impossibile, dite? Allora cominciamo con maso Steidlerhof di Bolzano. Si trova a Santa Maddalena di Sopra n. 1. Adesso è tutto più chiaro, no?  Lo sapevamo! A Santa Maddalena sopra Bolzano, nell'elencare i vitigni non si sbaglia scrivendone due: il vino che ha reso famoso la località ben oltre i confini provinciali contiene nove decimi di Schiava e un decimo di Lagrein.

    E un Santa Maddalena classico si produce anche, ovviamente, a maso Steidlerhof - a Santa Maddalena di Sopra n.1, Vi ricordate? "L'assortimento proposto dalla famiglia Gasser offre però anche altri vini: ad esempio un tipico Sauvignon, un Moscato giallo secco, un Muscaris corposo e un delicato Lagrein" - dice Rudi Gasser che oggi gestisce il maso. La famiglia Gasser ha consolidato le basi del maso storico. E così non si coltiva solo la vite e non si producono solo vini.

    I Gasser gestiscono anche un'osteria e affittano appartamenti per le vacanze. Entrambe le attività godono della posizione del maso (sopra Bolzano) e della meravigliosa vista sulle Dolomiti, sui tetti di Bolzano e sui vigneti di Santa Maddalena. E che cosa cresce lì lo sapete, vero?
    Cantine
    Schenk Italia
    Ora, Strada del Vino
    Il microclima alpino mitigato da quello mediterraneo e i terreni dolomitici, calcarei e argillosi, creano in Alto Adige le condizioni ideali per la produzione di eccellenti vini caratterizzati da mineralità, struttura ed aromi unici in tutto il mondo.
    I vini della linea Kellerei Auer sono il frutto della grande passione di enologi esperti, legati a questa terra, che selezionano le migliori uve della regione per vini sinceri e di carattere.
    Cantine
    Santlhof
    Cortaccia sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Il fatto che gli appartamenti per le vacanze dell'azienda Santlhof di Cortaccia (in Bassa Atesina) si chiamino "Sauvignon", "Chardonnay" e "Pinot bianco" non è decisamente un caso. L'edificio principale dell'azienda Santlhof non si trova solo in mezzo alle vigne, ma anche su un belvedere soleggiato dal quale si può ammirare la valle dell'Adige. Qui si producono vini che possono essere degustati nell'osteria dell'azienda.

    La storia dell'azienda Santlhof di Cortaccia affonda le radici nel passato. La prima citazione risale al 1547, in un atto di vendita. Allora, l'azienda era gestita da un certo Matheus Trientner, ma nel corso dei secoli ha avuto diversi altri proprietari. Dal 1994 è di proprietà di Georg Mayr, che nel 1996 l'ha completamente ristrutturata e che ancor oggi la gestisce come azienda vitivinicola, osteria e agriturismo.

    Nel suo vigneto di 1,5 ettari, Mayr punta a coltivare nel modo più naturale possibile - non solo nella vigna situata a quasi 585 m s.l.m., ma anche nelle altre tre vigne che Mayr possiede. Il vigneto intorno alla sede dell'azienda è vocato alla produzione di vini bianchi ed è coltivato a Chardonnay e Sauvignon. I vigneti intorno a Cortaccia e al Lago di Caldaro, invece, sono coltivati a Cabernet e Schiava.

    La gamma di zone di produzione dell'azienda Santlhof, quindi, comprende quasi tutte quelle che si trovano nella Bassa Atesina. La cosa migliore è "assaggiarle" tutte.      
    Cantine
    Baron Di Pauli
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Già alla corte imperiale di Vienna e a quella degli zar di San Pietroburgo si gustavano i vini della tenuta Baron Di Pauli di Caldaro. Alla sua lunga storia si è aggiunto un nuovo capitolo nel 1999. Allora, infatti, è stata siglata una collaborazione con la cantina di Caldaro, che si pone come obiettivo un progetto di prestigio, con vini da segmento top.

    Alla tenuta Baron Di Pauli appartengono due vigne: l'una - Arzenhof - di 10,5 ettari, situata su un ripido pendio sopra il Lago di Caldaro, e l'altra - Höfl unterm Stein - di 4,5 ettari, che si trova a Sella sopra Termeno. Data l'estrema diversità delle due vigne, anche i vitigni coltivati sono differenti. Dalla vigna Arzenhof si ottengono le uve necessarie per il taglio Bordeaux Arzio, il Lagrein Carano e il Kalterersee Kalkofe, mentre con le uve della vigna di Sella si producono i Gewürztraminer Exilissi e Enosi e un cuvée di Riesling, Sauvingon e Pinot bianco.

    Ma indipendentemente dal vitigno e dal vino, non si accettano compromessi. "La produzione è ridotta al minimo, in modo che le viti possano concentrare tutta la loro forza in pochi grappoli, vendemmiati rigorosamente a mano" - racconta l'amministratore della tenuta, il barone Carl Philipp von Hohenbühel. Le caratteristiche pedologiche dei terreni, il clima mediterranneo e gli sbalzi di temperatura tra giorno e notte contribuiscono alla produzione di vini top, nella tenuta Baron Di Pauli.

    Vini che potrebbero essere gustati anche alle corti imperiali. Se esistessero ancora.
    Cantine
    Tenuta | Cantina Convento Muri-Gries
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Per gli intenditori, le cantine provano quasi un sentimento di sacralità, che nel caso della cantina Muri-Gries di Bolzano potrebbe risultare ancora più forte. In fondo, gli spazi che oggi sono adibiti a cantina fino alla fine del XVIII secolo racchiudevano la chiesa dell'allora convento dei canonici di Sant'Agostino. E ancora oggi si passa direttamente dalla cantina al chiostro del convento.

    L'antico legame tra vino e convento, vecchio di secoli, si manifesta anche nell'intero complesso conventuale. Il cuore dei vigneti - Klosteranger - fa ancor oggi parte della sede del convento, nel quartiere Gries di Bolzano. L'uva proviene anche da altri possedimenti dislocati in città e nel circondario e nell'Oltradige.

    Proprietaria della cantina e della tenuta è la comunità dei Benedettini di Muri-Gries, mentre sono laici quelli che si occupano dell'attività quotidiana legata al vino. La cantina è nelle mani dell'enologo Christian Werth, che descrive i vini come "eleganti, semplici, marcatamente tipici, potenti e fortemente legati al loro territorio di origine".

    Grande attenzione si riserva al Lagrein. "Vogliamo mostrare tutte le sfaccettature di questo vitigno tradizionale: dal Kretzer (rosè) al Lagrein affinato in grandi botti di legno ai Riserva, affinati delicatamente in barrique" - così Werth. Nella cantina-convento Muri-Gries, il termine

    "Tradizione" si scrive maiuscolo - chi può meravigliarsene? Proprio come Continuità, Ricerca della Qualità e Legame con la Natura e con il Paesaggio Culturale. Valori, si capisce, che nel convento sono ancora ritenuti molto importanti.
    Cantine
    Schloss Plars
    Lagundo, Merano e dintorni
    Il vino e la sua produzione hanno molto a che fare con i valori. Questo è ciò che deve aver pensato Andreas Theiner. Prima di occuparsi di Castel Plars a Lagundo, la tenuta storica della sua famiglia, era un bancario.

    Per quanto possa sembrare anomalo il passaggio da uno sportello a un vigneto, la spiegazione che ne dà Andreas Theiner è davvero molto semplice:"Il vino è la mia passione" - dice - "e anche se ho intrapreso un altro tipo di carriera lavorativa, il mio amore per il vino è sempre stato molto forte". È possibile che ciò derivi dalla genetica dei Theiner, che da sempre ripete la passione per il vino. Il nonno di Andreas - Franz - aveva studiato presso l'istituto agrario di Klosterneuburg, vicino a Vienna, nel 1895! Nel 1911 fece ritorno in Alto Adige, acquistò Castel Plars a Lagundo e per tutta la vita produsse vino. Lasciò poi in eredità la tenuta al figlio Karl, che proseguì l'attività.

    Nel 2003, Andreas rileva Castel Plars e si concentra sulla produzione di vini di qualità. Le premesse sono ottimali: i vigneti che ricoprono Plars di Mezzo a 450 m s.l.m. sono baciati dal sole e godono di una brezza costante. "Questo clima è ideale per un Sauvignon di gran carattere, ma anche per lo Chardonnay, il Pinot bianco, la Schiava, il Lagrein e il Merlot" - dice Theiner.

    In cantina è essenziale una torchiatura delicata e un approccio gentile al vino, dato che "Solo così la peculiarità e l'essenza della vigna trovano la porta di accesso al vino". Anche questo richiama la passione.
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      In ciascuna di esse è comunque possibile degustare e acquistare gli ottimi vini altoatesini andando alla scoperta di un mondo in continuo sviluppo, che ha visto negli ultimi anni la collaborazione sempre crescente tra aziende vitivinicole e architetti per la creazione di strutture architettoniche nuove ed originali che testimonino il nuovo corso di queste imprese fra tradizione e avanguardia. Scopri tutte le cantine dell'Alto Adige e le informazioni su orari di apertura e possibilità di degustazione.