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    Cantine in Alto Adige

    In Alto Adige ci sono più di duecento cantine, da quelle di piccole dimensioni che vinificano esclusivamente le proprie uve ad aziende di dimensioni più importanti e cooperative. 

    Risultati
    Cantine
    Tenuta Vitivinicola Haidenhof
    Cermes, Merano e dintorni
    All'azienda vitivinicola Haidenhof di Cermes si vende vino fin dal 2006, ma non per la prima volta. Già nel XVIII secolo qui c'era una rivendita di vino. Prima di riprendere l'attività, però, sono trascorsi 300 anni.

    Oggi la famiglia Erb vende il proprio prodotto e, beninteso, non dalla cantina. Le tre generazioni che gestiscono l'azienda Haidenhof di Cermes producono circa 15.000 bottiglie all'anno. E hanno successo. "Negli ultimi 15 anni abbiamo continuamente migliorato la qualità dei nostri vini e abbiamo ampliato il nostro assortimento" - chiarisce Johann Karl Erb.

    Oggi sono 8 le etichette che riportano il nome dell'azienda: Pinot bianco, Sauvignon, Kerner, Gewürztraminer, Merlot, Schiava, Pinot nero e Diva. "Ogni vitigno ha bisogno di una lavorazione e di una conservazione specifiche" - commenta Erb, che porta però un altro argomento, di spessore ben maggiore: l'individuazione del momento ottimale per la vendemmia. Solo se si raccoglie a tempo debito, l'intero potenziale dell'annata si può sviluppare. Erb descrive i vini dell'azienda Haidenhof come piuttosto fruttati e marcatamente corposi, dotati di un profilo assolutamente personale, che si forma non solo in cantina, ma che proviene direttamente dalle vigne.

    Queste crescono su terreni limosi a forte pendenza, a 450 m s.l.m. e coccolate dal clima mediterraneo. È qui che si ottiene la materia prima dei vini dell'azienda Haidenhof che permettono di proseguire una tradizione di 300 anni. Con una pausa.
    Cantine
    Tenuta Weitgruber-Raffeis
    Merano, Merano e dintorni
    "Prodotti di classe, non di massa" - sembra ovvio, ma nella tenuta Jürgen Weitgruber di Merano-Maia Alta è un ordine, seguito con grande coerenza in vigna, in cantina e con le non meno di 1.500 ore di lavoro manuale all'anno.

    Maia Alta si trova sopra il centro dell'antica capitale del Tirolo. Le sue pendici sono baciate dal sole e in estate le temperature sono molto elevate, mentre le notti sono più fresche. Il particolare microclima contribuisce ad una qualità molto alta dell'uva e alla formazione di un profilo aromatico dei vini decisamente ampio.

    Le vigne della tenuta Jürgen Weitgruber, inoltre, si trovano ad altitudini comprese tra i 300 e i 600 m s.l.m., su diversi tipi di terreno, da finemente sabbiosi (caldi) a pietrosi. "Tutti i nostri vitigni possono così trovare le condizioni migliori in risposta alle loro esigenze" - racconta Weitgruber. L'assortimento dei vitigni della tenuta Jürgen Weitgruber di Merano-Maia Alta comprende il Pinot bianco, il Kerner, la Schiava, il Lagrein, il Pinot nero e il Rgent. Da questi vitigni si ottengono vini bianchi e rosé croccanti, freschi e fruttati e vini rossi armonici, di carattere. Vini, che nella filosofia della famiglia Weitgruber devono possedere due requisiti:"Il nostro obiettivo" - dice il vignaiolo - "consiste nell'essere e nel rimanere autentici e nel procurare gioia alle persone con i nostri vini".

    Anche questa può sembrare un'ovvietà, ma anche questo viene applicato con grande coerenza alla tenuta Jürgen Weitgruber di Merano-Maia Alta: in vigna, in cantina e nelle almeno 1.500 ore all'anno di lavoro manuale.
    Cantine
    Azienda Agricola Biedermannhof
    Cermes, Merano e dintorni
    Forse il vino non sarà la bevanda degli dei, ma certamente lo è della Chiesa. E questo appare chiaro anche dalla storia dell'azienda Biedermannhof di Cermes, proprietà per centinaia di secoli di diversi conventi, ai quali ha sempre fornito il vino per la celebrazione della Messa. Dalla sua cantina provengono oggi fruttati vini bianchi e vini rossi corposi.

    Da oltre 200 anni, l'azienda Biedermannhof di Cermes appartiene alla famiglia Innerhofer. Oggi Hannes Innerhofer gestisce l'azienda vitivinicola, che ha profonde radici. Compare citata per la prima volta in alcuni documenti del XIV secolo come proprietà del convento di clarisse di Merano. Si susseguono poi diversi proprietari, sempre riferibili a conventi, ai quali le viti dell'azienda Biedermannhofer forniscono vino da tavola e per la Messa. Oggi non è più così: l'azienda Biedermannhofer è diventata privata. Un'azienda nella quale si pone la massima attenzione al mantenimento, in vigna, dell'equilibrio biologico naturale. "L'inerbimento tra i filari regola il bilancio dell'aria e dell'acqua nel terreno, stimola la formazione dell'humus, protegge dall'erosione e rappresenta uno spazio vitale molto importante per gli organismi utili" - racconta Hannes Innerhofer.

    Questo modo di coltivare, come anche i terreni sedimentari, l'esposizione a sud-est dei filari e la relativa altitudine (350 m s.l.m.), lasciano il segno nei vini dell'azienda Biedermannhofer: nei vini bianchi fruttati e minerali e nei vini rossi profondi e corposi. Che sia merito del sostegno secolare prestato ai rappresentanti della Chiesa? Chi lo sa!
    Cantine
    Tenuta J. Hofstätter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Nel 1907 Josef Hofstätter fonda a Termeno un'azienda vitivinicola che oggi è una delle imprese familiari più estese dell'Alto Adige. Il concetto di "Alto Adige" limita però troppo i confini di Josef Hofstätter e infatti la visione dell'attuale gestore, Martin Foradori, va ben oltre le frontiere.

    Molto più in là. Superfici che nel complesso arrivano a 50 ettari distribuiti a est e a ovst della Bassa Atesina, nella parte meridionale del Trentino e - primo viticoltore italiano - anche sulle rive della Saar: tutto ciò viene gestito da Martin Foradori e coltivato con il marchio J. Hofstätter. Il raggio d'azione è davvero molto ampio, ma la filosofia è sempre la stessa:"In Alto Adige, Hofstätter è sinonimo di precursore del concetto di zonazione, che implica che i vini esprimano le caratteristiche dell'area nella quale sono maturati i grappoli" - spiega Foradori.

    Terreno, clima, altitudine: questo è ciò che i vini Hofstätter devono riprodurre in chi li beve. "Sette dei nostri vini sono dotati della menzione aggiuntiva "VIGNA", che ricorda il "Gran Cru" francese" - così Foradori, che riporta il concetto di zonazione alla semplice saggezza:"Quando il vitigno e la zona in cui cresce "collaborano", il vino che ne deriva è eccellente". A ciò si aggiunge la coltivazione rispettosa delle vigne, che per J. Hofstätter è ormai tradizione:"Abbiamo abbracciato precocemente la potatura delicata, minimizzando gli interventi di taglio e permettendo lo sviluppo di viti forti" - racconta il vignaiolo. E anche la scelta varietale prosegue secondo tradizione e punta sui vini locali: Pinot bianco, Lagrein, Schiava, Gewürztraminer e Pinot nero.
    Cantine
    Tenuta Castel Sallegg
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Non si può certo negare che la Tenuta Castel Sallegg possieda dei terreni eccezionali in grado di produrre vini di grande nobiltà. I grappoli vengono infatti coltivati nei vigneti di tre masi storici, ognuno dei quali possiede caratteristiche del tutto uniche.

    I filari del Seehof, per esempio, si trovano nelle immediate vicinanze del Lago di Caldaro, tra i 230 e i 280 metri di altitudine, e vantano un clima ideale per i vitigni amanti del caldo quali Merlot, Lagrein, Cabernet Sauvignon e Moscato Rosa. Dalla VIGNA Bischofsleiten proviene invece l’omonimo e pluripremiato Lago di Caldaro.

    Poco più in alto, a 500 metri di altitudine e oltre, sono situati i terreni del Leisenhof e del Preyhof. Mentre nel primo, collocato nel cuore di Caldaro, vengono prodotti soprattutto vini bianchi, nel secondo si producono Pinot Bianco e Pinot Nero.

    Oltre alle caratteristiche spontanee donate ai grappoli da madre natura, quando si parla del gusto e della qualità dei vini di Castel Sallegg, un ruolo decisivo è rivestito anche dalla sapiente mano del mastro cantiniere. Chi decide di discendere i tre piani e gli undici metri della cantina vinicola ricca di oltre mille anni di storia, intraprende un vero e proprio viaggio nel passato. Avvolti in un’atmosfera allo stesso tempo festosa e pacifica, i vini maturano a temperatura costante per tutto l’anno. Se la tradizione e la storia sono le fondamenta della tenuta, a ispirarne il lavoro sono la curiosità e la passione per l’innovazione. Lo dimostra il fatto che Castel Sallegg è la prima cantina in Alto Adige a imbottigliare i propri vini in un’innovativa ed esclusiva bottiglia leggera, con dettagli come il cèrcine , e composta al 100% di vetro riciclato.

    “Esperienza enologica” alla Tenuta Castel Sallegg significa degustare vini nobili ed eleganti.

    Cantine
    Az. Vitivinicola Obermoser
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Innovazione sì, trucchetti no: se si tratta dell'evoluzione di vini regionali tipici, all'azienda vitivinicola Obermoser a Bolzano-Santa Maddalena c'è un'unica possibilità: seguire la linea che Thomas Rottensteiner ha segnato già oltre un secolo fa. Dal 1890 l'azienda è di proprietà della famiglia Rottensteiner, che è nota - sin da allora - per non seguire volentieri le orme di altri. Già nel 1929 Franz J.C. Rottensteiner lanciò l'idea di un impianto di irrigazione che avrebbe dovuto servire non solo i suoi vigneti, ma anche quelli dei suoi vicini.

    L'idea convinse e Franz Rottensteiner divenne così il padre del primo grande impianto di irrigazione attivo in tutta Europa. Thomas Rottensteiner - quinta generazione - è aperto alle novità - ce l'ha nel sangue. "Da generazioni, ormai, siamo concentrati nella cura, nell'evoluzione e nell'intensificazione dei vini regionali tipici - senza trucchi, ma ricorrendo all'innovazione" - dice.

    Tutto ciò che è nuovo è al servizio della qualità e dell'individualità dei vini. E quindi anche dell'uva. Le viti dell'azienda crescono in due vigne distanti tra loro. La più grande si trova nel classico territorio di Santa Maddalena, a Bolzano; l'altra è situata al centro della zona di coltivazione del Kalterersee. La produzione complessiva di uva si utiizza per imbottigliare quasi 34.000 bottiglie di vino all'anno: dal classico Santa Maddalena, al Lagrein e al Cabernet fino al Sauvignon Blanc.
    Cantine
    Weingut in der Eben
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La tenuta In den Eben di Cardano è stata una delle prime ad essere coltivata secondo i canoni della produzione biologica. La strada del pioniere, Johann Plattner, viene oggi non solo seguita da suo figlio Urban, ma anche incentivata e rafforzata con la coltivazione biodinamica per ottenere vini vivi".

    La tenuta è proprietà della famiglia Plattner dal 1982 e dal 1996 l'uva che si vendemmia da tre ettari viene vinificata in proprio. Questa evoluzione si deve a Johannes Plattner, che dal 2011 è stato sostituito dal figlio Urban. Al tempo, il nuovo gestore decise di passare alla biodinamica: con la semina di essenze e di piante aromatiche tra i filari promuove la biodiversità e richiama numerosi insetti utili la cui presenza, abbinata a un'attenta cura delle viti e a una vendemmia selettiva, favorisce la buona salute dei grappoli.

    Urban Plattner non responsabile soltanto dell'evoluzione della coltivazione, ma anche del completo cambiamento dello stile dei vini. Dalle uve di Schiava, Pinot nero, Malvasia, Merlot, Lagrein e Sauvignon blanc si ottengono vini assolutamente particolari - "vini vivi", come dice Plattner. "La fermentazione è spontanea e l'affinamento è molto prolungato perché i vini diventano profondi solo con il tempo, con tanta pazienza, senza zolfo e lavorando con grande sensibilità".

    L'esperienza si conclude poi con la vendita di vini assolutamente non filtrati - come vini vivi, appunto.
    Cantine
    Podere vinicolo Plattenhof
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Alla ricerca del miglior Gewürztraminer ci si trova, prima o poi, anche a Sella sopra Termeno, dove si coltiva la vite da 4 secoli. Da più di 200 anni esiste anche l'azienda vitivinicola Plattenhof, gestita dalla famiglia Dissertori, arricchita dal ristorante e dall'hotel omonimi.

    I Dissertori sono quindi viticoltori, gastronomi e albergatori in uno, ma se si chiede loro come si descrivono, la risposta è chiara e univoca. "Prima di tutto siamo buoni intenditori e amanti del vino" - dice Werner Dissertori. In questo caso il "vino" è il Gewürztraminer, al quale - come unico vitigno - l'azienda Plattner si è completamente votata, con l'obiettivo, come piccola ma raffinata cantina, di produrre vini di altissima qualità.

    Le premesse ci sono tutte: la poszione dell'azienda Plattner è ottimale, il know-how che Werner porta con sè è molto ampio, l'esperienza della famiglia si perde nel tempo. Come in ogni piccola azienda familiare, anche qui si dà la massima importanza anche ai minimi dettagli, ognuno ha un ruolo ben definito - che sia in hotel, nel ristorante o in vigna. Per ognuno dei tre pilastri economici, il vino rappresenta la base. E noi sappiamo che cosa significhi "vino", a Sella sopra Termeno: il miglior Gewürztraminer, naturalmente.
    Cantine
    Tenuta Kränzelhof
    Cermes, Merano e dintorni
    A Cermes, il vino si produce sin dal XII secolo, dal XIV esiste la tenuta Kränzelhof e dal XVI la viticoltura è un suo pilastro economico. E oggi? Oggi Franz von Pfeil porta avanti la tradizione, produce vino nella residenza della tenuta Kränzelhof di Cermes e combina la sua attività con l'arte.

    "Per me, l'arte e il gusto del vino pregiato hanno molte cose in comune - dice von Pfeil - "I capolavori enologi sono vivi, nascono dall'ispirazione di un artista e dalle mani di tutti coloro che accompagnano la trasformazione del vino stesso". Per un paragone: i vigneti della tenuta Kräzelhof diventano una tela sulla quale l'artista sviluppa la propria opera d'arte. Un atela di 6 ettari.

    Le viti della tenuta Kräzelhof crescono su terreni morenici leggeri e la loro coltivazione è particolarmente rispettosa. Non si utilizzano concimi chimici né erbicidi e strisce fiorite tra i filari provvedono al mantenimento della biodiversità nella vigna. "Inoltre riduciamo quanto più possibile la resa per ettaro sfogliando le viti a mano, tagliando i grappoli e raccorciando i tralci" - così von Pfeil.

    Così - e anche grazie alla tecnica enologica cui si ricorre solo per quanto strettamente necessario - si ottengono vini con acidità croccante, che possono essere descritti come salini, pieni, aromatici e longevi. "Vogliamo creare vini individuali e di grande carattere" - dice il vignaiolo della tenuta Kräzelhof - "nei quali si possano riconoscere l'annata e l'origine, che l'intenditore possa ricordare e che gli siano fonte di gioia". Questa è l'arte di fare il vino.
    Cantine
    Tenuta Kiemberger
    Terlano, Strada del Vino
    Nel variopinto mosaico della viticoltura altoatesina si trovano tessere più grandi e più piccole. La tenuta Kiemberger di Terlano, con una produzione di quasi 8.000 bottiglie all'anno, è una delle più piccole. Tuttavia se non esistesse mancherebbe qualcosa.

    La tenuta Kiemberger si trova a Terlano, nella Val d'Adige, e i suoi vigneti sono distribuiti tra Terlano e un Comune confinante, Andriano. Su una superficie totale di 1,5 ettari si coltivano Chardonnay, Müller Thurgau, Riesling e Sauvignon, che costituiscono la base per il classico Terlaner. "I primi tre vitigni crescono su un terreno calcareo sabbioso-limoso ad Andriano, mentre il Sauvignon trova condizioni migliori a Terlano, su un terreno sabbioso e porfidico" - racconta Norbert Kofler, viticoltore presso la tenuta Kiemberger.

    Dal 2007 Kofler vinifica e vende i suoi vini in proprio. "I nostri vini devono prima di tutto essere conformi alle caratteristiche che noi vogliamo trovare nel vino" - dice Kofler. Per questo, i grappoli vengono vendemmiati nella seconda metà di settembre, il mosto viene delicatamente pressato e lasciato fermentare a 19 °C in contenitore di acciaio. "I nostri vini vengono affinati sulle fecce nobili prevalentemente in botti di rovere piccola o media per almeno 8 mesi - per il Terlaner classico - o fino a 32 mesi - per il Lagrein Riserva" - così il viticoltore.

    I vini che si ottengono "originali e di gran carattere" - dice Kofler - esprimono le caratteristiche dell'annata e del terreno.  "Il nostro vino è tutt'altro che una bevanda mainstream" - chiarisce Kofler parlando della piccola ma raffinata tenuta Kiemberger. E aggiunge "ma anche classica".  
    Cantine
    Tenuta Romen
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Ad Appiano, la tradizione vitivinicola non ha meno di 2000 anni. Due millenni nei quali viticoltori di tutte le epoche hanno goduto della zona ottimale, del clima mite e della fertilità dei terreni della Costiera della Mendola per la coltivazione della vite e per la produzione di vino.

    Non c’è quindi da meravigliarsi se una simile, lunga tradizione è fortemente ancorata nelle aziende viticole e nelle famiglie dei viticoltori. E maso Weinberghof, gestito dalla famiglia Romen, non fa certo eccezione. È situato nella frazione di Appiano Monte, dove storia e tradizione sono realtà tangibili sotto forma di castelli, manieri e tenute in quantità che non trova eguali.

    Con lo stile tipico dell’Oltradige, maso Weinberghof segue questa tradizione: dalla terrazza lo sguardo si stende sui dintorni e sui tanti vigneti – anche su quelli della famiglia Romen. “Qui possiamo giovarci della posizione ideale e del sole che per buona parte della giornata accompagna lo sviluppo delle viti e la maturazione dei grappoli, mentre di notte il vento costante provvede ad abbassare la temperatura“, spiega Alois Romen. “È proprio questo marcato sbalzo termico tra giorno e notte a garantire la formazione di un aroma tanto pronunciato nei nostri vini“.

    Di questo ci si può convincere anche personalmente, proprio a maso Weinberghof. Qui si degustano i vini proprio come si addice – nella cantina, che con le sue vòlte in pietra naturale ricorda i tempi andati. La tradizione, questo si impara, si spinge fin nei dettagli.
    Cantine
    Elena Walch
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Elena Walch è in realtà un'architetta, ma da quando negli anni '80 si sposa ed entra a far parte della famiglia di viticoltori Walch di Termeno fa della prduzione di vino il centro della sua vita. Da allora, lavoratrice instancabile, consapevole e che non accetta compromessi, impone in vigna e in cantina l'applicazione a tutto tondo del concetto di sostenibilità - e produce vini di terroir.

    Nonostante Elena Walch sia passata da un ambito lavorativo a un altro, si pone come caposcuola e precorritrice di una filosofia del vino che 40 anni fa era ancora in là da venire. La qualità è diventata il suo chiodo fisso, da perseguire senza scendere a compromessi:"Con vini di terroir estremamente raffinati abbiamo portato gli standard di qualità della regione a un nuovo livello" - dice oggi, con grande consapevolezza. Questo, del resto, è ciò che le riconoscono grandi nomi del settore. I vini di terroir che si ottengono dalle sue due vigne - Castel Ringberg a Caldaro e Kastelaz a Termeno - sono molto apprezzati e hanno ottenuto diversi riconoscimenti che li hanno portati sulle migliori carte dei vini a livello internazionale.

    Le due vigne sono state dotate della menzione geografica aggiuntiva VIGNA, che garantisce l'origine dei vini esclusivamente dalle viti coltivate in quella specifica vigna. L'attenzione che le viene dedicata testimonia che, con la sua coerenza, è stata lungimirante. E l'evoluzione generale le dà ragione, quando si tratta di un'attività sostenibile, sia in vigna che in cantina. "Abbiamo sempre puntato a stimolare le autodifese della vite" - dice la caposcuola di Termeno.

    Intanto, Elena Walch ha già trasmesso la sua filosofia anche alla generazione successiva e oggi gestisce l'azienda di famiglia con le due figlie Julia e Karoline.
    Cantine
    Köfererhof
    Varna, Bressanone e dintorni
    Nella tenuta Köfererhof di Novacella si lavora su vigne particolari e in particoalri condizioni. A un'altitudine di quasi 800 m s.l.m. il clima è piuttosto rigido, lo sbalzo tra temperature diurne e notturne è notevole e l'uva matura leggermente più tardi che nel resto del comprensorio viticolo. Ma chi dice che tutti questi aspetti devono necessariamente essere negativi?

    In ogni caso, la tenuta Köfererhof di Novacella (Comune di Varna) è tra le più antiche della Valle Isarco. Già i nostri predecessori sapevano valutare le condizioni climatiche delle zone circostanti l'Abbazia di Novacella. E questo è ciò che fanno anche Gaby e Günther Kerschbaumer, che oggi gestiscono i 5,5 ettari di vigneti della tenuta Köfererhof. "Se il lavoro è coscienzioso, le condizioni più rigide non sono assolutamente un lato negativo, anzi, contribuiscono alla produzione di vini succosi dal gusto intenso, minerale e complesso" - dice Günther Kerschbaumer.

    Da vignaiolo appassionato deve saperlo, sono comunque 48.000 le bottiglie che ogni anno lasciano la cantina della tenuta biologica Köfererhof. Sono esclusivamente vini bianchi: Sylvaner, Gewürztraminer, Riesling, Müller Thurgau e Kerner. Quest'ultimo vitigno richiede particolare attenzione soprattutto al momento della vendemmia, dato che non c'è una sola vendemmia di Kerner, ma ben tre. "Dalla prima si ottiene un vino molto fresco, al secondo passaggio si vendemmia la gran parte dell'uva e dalla terza vendemmia si ottengono vini complessi, pieni" - così Kerschbaumer. Tanto lavoro in difficili condizioni, quindi.

    Ma chi dice che dev'essere un aspetto negativo?
    Cantine
    Azienda Agricola Castel Juval Unterortl
    Naturno, Merano e dintorni
    Anche un vigneto vive di grandi personalità. Sono tre quelle su cui si fonda l'azienda agricola Castel Juval Unterortl di Castelbello, all'imbocco della Val Senales: il proprietario - il Re degli 8000 - Reinhold Messner e gli affittuari - Gisela e Martin Aurich. Tre teste per un'azienda, per così dire.

    Non serve certo presentare Reinhold Messner e per guardare più da vicino l'azienda ci occupiamo di Gisela e Martin Aurich. È dal 1992 che si dedicano alla produzione di vino e di distillati. Sono responsabili della conduzione dell'azienda agricola Castel Juval Unterortl, che produce 30.000 bottiglie di vino all'anno: Müller Thurgau, Riesling, Pinot bianco e Pinot nero, dell'espressione del cui forte carattere si occupano, con passione, gli Aurich. Secondo la loro filosofia, nel vino bisogna poter riconoscere le caratteristiche del vitigno, del terreno e del microclima.

    L'ultimo nato è un rosé, descrivendo il quale Martin Aurich si emoziona:"Il nostro Pinot nero rosé, con il suo color salmone, è stimolante e ha una fruttuosità mutidimensionale, ha un gusto di seducente pienezza ed è longevo" - dice il vignaiolo che si prende cura anche della produzione della grappa presso la distilleria dell'azienda Castel Juval Unterortl.

    Martin e Gisela Aurich tengono le redini sia delle vigne che della distilleria di Castel Juval Unterortl. Sono i vignaioli e i distillatori del re. Del Re degli scalatori, ma sempre Re.
    Cantine
    Tenuta Oberpreyhof
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La famiglia Seppi coltiva l'azienda Oberpreyhof di Cadaro sin dal 1885. Nessuna meraviglia, se qui si tiene in gran conto la tradizione. O, come spiega Markus Seppi "si mantiene l'eredità dei padri e la si trasmette alla generazione successiva".

    Per la famiglia Seppi non sono solo belle parole. Le viti delle vigne Prey, Barleith e Lavason vengono lavorate con grande attenzione e rispetto, si punta al mantenimento della biodiversità e si rinuncia completamente agli erbicidi. "Solo su un terreno sano e vitale possono prosperare viti viti sane e in grado di difendersi dai nemici naturali. Solo da viti simili si possono ottenere uve buone e sane" - così Seppi.

    L'allevamento delle viti è tradizionale, a pergola, ma stavolta non solo per inchinarsi ai predecessori, quanto piuttosto sulla base di considerazioni tecniche. La pergola è la forma ottimale, secondo i Seppi, per allevare le viti nelle zone esposte a sud dell'azienda. Le giornate calde e le notti fresche garantiscono una maturazione regolare dell'uva e stimolano la produzione di estratti e di aromi.

    Si mantiene un occhio alla tradizione anche per la scelta varietale e la famiglia Seppi si concentra fortemente (e sempre più fortemente) sui vitigni autoctoni. Lagrein a Schiava sono alla base della produzione di vini all'azienda Oberpreyhof. Dalla Schiava ha origine un classico Kalterersee, ma l'assortimento comprende anche Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Moscato giallo. Nella cantina a vòlte del XV secolo è possibile degustare anche le grappe prodotte in proprio.
    Cantine
    Weingut Niklas
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Viticoltori da 3 generazioni - Vignaioli per passione

    Concretezza abbinata a impegno per l’innovazione, rispetto della natura e coltivazione legata al territorio senza compromessi: così possiamo descrivere al meglio in poche parole la tenuta Niklas. Dalla consapevolezza dell’eredità famigliare intesa come compito, nasce un vigneto altoatesino inconfondibile che produce grazie al patrimonio di conoscenze, unito alla forza di tre generazioni di viticoltori, vini rossi straordinari e tipici del luogo. Il destino della tenuta nel frattempo è passata nelle mani di Dieter Sölva, che l’ha ricevuta dal padre Josef, fondatore del Niklas. Il figlio Michael sta già infondendo il suo stile nell’azienda di famiglia, che continua a vendere i suoi vini in tutto il mondo.
    Cantine
    Tenuta Unterhofer Thomas
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Se si cercano tre termini per descrivere al meglio la tenuta Unterhofer di Pianizza di Sopra, nel Comune di Caldaro, questi sono sicuramente i più adatti: in connessione con la natura, determinata e familiare.

    Cominciamo con quest'ultimo aggettivo - "familiare". "La tenuta Unterhofer è a conduzione familiare. Ciò significa che non solo porta il nome della famiglia, che vi svolge la parte predominante della propria attività, ma anche che i vini che qui sono prodotti esprimono un loro proprio timbro. Il termine descrive anche un secondo aspetto: la semplicità, all'insegna del "piccolo ma raffinato".

    Il concetto di "in connessione con la natura" si addice alla tenuta Unterhofer perché tutta la filosofia sulla cui base è gestita ruota intorno alla natura. "Lavoriamo le nostre vigne, in gran parte abbarbicate su ripidi pendii, nel modo più naturale possibile" - racconta il viticoltore Thomas Unterhofer - "e ci sentiamo in dovere di tutelare il paesaggio".

    Difensori del paesaggio, che producono vino con passione. E che hanno chiari obiettivi in testa - determinati, appunto. In cantina, la parole d'ordine è: l'alta qualità dell'uva generata in vigna deve arrivare fin nelle bottiglie. Ne risultano vini molto espressivi, tranne la Schiava. Per la maggior parte si tratta di vini bianchi: Kerner, Chardonnay, Sauvignon e Pinot bianco. "I nostri sono vini di carattere" - aggiunge ancora Thomas Unterhofer - "unici, che esprimono l'annata e contraddistinti da un timbro molto personale".
    Cantine
    Tenuta WeineWolf
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    WeineWolf nasce dalla passione per la natura . “Faccio il vino con quello che mi offre madre natura”, è con questo pensiero che Wolfgang Ladurner ha deciso di iniziare a produrre il proprio vino. Un sogno coltivato negli anni, un progetto cresciuto nel tempo con l’obiettivo di arrivare ad avere la propria azienda vinicola. Fin da piccolo trascorreva le sue giornate in vigneto, dove ha imparato ad ascoltare e conoscere le viti. Nel 1990, Wolfgang Ladurner fonda la W.Ladurner Srl azienda che si occupa di importare e distribuire macchinari per il riciclaggio, sempre con il sogno di occuparsi un giorno di vino. Un sogno che non tarda a realizzare: nel 2002 acquista il primo ettaro di terreno agricolo che inizia a coltivare nel 2004. Ha fin da subito le idee chiare sui suoi vigneti: li vuole terrazzati, con coltivazioni ad alta densità, posizionati a diverse altezze per ottenere il meglio dal territorio e dalla natura.

    Anno dopo anno osserva l’area di Caldaro e decide di comprare nuovi appezzamenti che possiedano il tipo di suolo, il clima, l’esposizione e l’altitudine adatte per coltivare le diverse varietà. Il progetto si concretizza nel 2013 con la nascita di WeineWolf e dei suoi vini Grand Cru, frutto dell’amore e della passione per la natura, coltivati fin da bambino.

    Ma non finisce qui: il sogno continua con la costruzione della cantina, un progetto che unisce la famiglia Ladurner a tutti amanti del mondo del vino che scelgono WeineWolf.
    Cantine
    Tenuta Abraham
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Lavorare con la natura significa scendere a compromessi, compromessi tra l'agire e il lasciar perdere. Mantenere questo equilibrio è la sfida che affrontiamo ogni giorno". Dal 2011 Marlies e Martin Abraham cercano questo equilibrio, ma già in precedenza vinificavano la propria uva prodotta dai vigneti della tenuta Abraham a San Michele Appiano e ammettono:"Se riusciamo a stabilire e a mantenere l'equilibrio, i vini che produciamo sono eccellenti".

    Questi "vini eccellenti" si devono anche alla diversità delle caratteristiche delle vigne dislocate a un'altitudine compresa tra 450 e 700 m s.l.m., tra San Paolo, San Michele e Cornaiano.

    E date queste differenti peculiarità, gli Abraham hanno fatto in modo di coltivare solo i vitigni con esigenze corrispondenti. Nella scelta hanno tenuto conto anche della tradizione. Nella vigna sopra San Paolo, ad esempio, si coltiva da oltre 60 anni il Pinot bianco. Radici profonde hanno anche le viti di Appiano: nella vigna Weiler Weißhaus, il nonno dell'attuale proprietario piantò Pinot bianco nel 1955. E anche la Schiava ad acini piccoli dei vigneti tra Appiano e Cornaiano ha ormai più di 50 anni.

    Sembra che nella tenuta Abraham il tempo giochi un ruolo tutto suo. Si prende tempo non solo nei vigneti, ma anche in cantina. Fare grande attenzione al tempo: anche questo è importante nell'equilibro tra l'agire e il lasciar perdere.
    Cantine
    Azienda Agricola Maso Thaler
    Montagna, Strada del Vino
    Come si sa, "tutte le vie portano a Roma", ma qualcuna da Roma porta altrove. È ciò che è successo a Nino Motta, che nel 2004 con la sua famiglia si è trasferito dalla Città Eterna a Gleno, frazione di Montagna, per produrre vino a Maso Thaler.

    Il lavoro in questo maso costruito nel 1812 a 600 m s.l.m., è tutt'altro che una passeggiata. "I nostri vigneti a Gleno sono molto ripidi, alcuni sono anche terrazzati e già solo per questo in qualche zona si può lavorare solo a mano"- racconta Nino Motta. La coltivazione, a Maso Thaler, non richiede quindi solo sudore, ma anche cuore e passione.

    È questa passione, la passione per la viticoltura, che ha portato qui Nino Motta quasi 20 anni fa. Da allora, lui, sua moglie Anna Maria e i loro figli Flippo, Francesco e Piergiorgio, coltivano i 3,5 ettari di vigneto. Qui - allevate rigorosamente a Guyot - crescono viti di Pinot nero, Gewürztraminer, Sauvignon e Chardonnay.

    La maggiore concentrazione, però, è riposta sul Pinot nero, anche perché - come ritiene anche Motta - le condizioni per la sua coltivazione sono ottimali: terreni porfidici, notevoli sbalzi termici tra giorno e notte soprattutto in agosto e settembre, brezza costante. "Tutte queste caratteristiche, insieme, conferiscono ai nostri vini freschezza, speziosità e longevità" - così Motta.
    Cantine
    Bergmannhof
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Da Karl a Josef a Johannes: da oltre 40 anni, alla tenuta Bergmannhof di Appiano, si passa di mano il testimone della produzione di vino. Da padre a figlio a nipote, da Pichler a Pichler. La staffetta dei Pichler dura però da molto più tempo. L'inizio risale al 1851, quando la tenuta Bergmannhof divenne di proprietà della famiglia Pichler.

    La tenuta Bergmannhof di Appiano/Riva di sotto viene citata nei documenti ufficiali per la prima volta nel XVII secolo e da 170 anni è coltivata dalla famiglia Pichler, ma solo nel 1978 Karl e suo figlio Josef decidono di andare per la loro strada e di vinificare in proprio l'uva che ricavano dal vigneto di 2,5 ettari.

    Fin dall'inizio pongono grande attenzione ad un approccio rispettoso e premuroso alle viti e all'uva, il che comporta molto lavoro a mano. "Cerchiamo di lavorare nel modo più naturale possibile, con pochi e mirati interventi" - racconta Josef Pichler - "e di trarre il meglio da ogni annata". Josef può godere del vantaggio che nella lavorazione tradizione e innovazione confluiscono - sotto forma del sapere di tre generazioni.

    L'attenzione e la premura continuano anche in cantina. "L'affinamento dei nostri vini avviene, per la maggior parte, in botti di legno, con un prolungato contatto del vino con le fecce e scarsa solfitazione, rinunciando a inutili chiarificazioni e filtrazioni" - così descrive Josef Pichler la firma della tenuta Bergmannhof. È la firma di 3 generazioni.
    Cantine
    Tenuta Castel Wehrburg
    Tesimo, Merano e dintorni
    La somiglianza di Castel Wehrburg con un castello disegnato da un bambino è incredibile. E infatti Castel Wehrburg sembra l'illustrazione di un libro di fiabe. Costruito nel XIII secolo, costituisce il cuore della tenuta che prende il suo nome e nella cui cantina Jakob Holzner produce vini nei quali si ricrea il loro terroir.

    Il castello è di proprietà della famiglia Holzner dalla metà del secolo scorso. Col tempo è stato trasformato in residenza per ospiti, ma l'importanza della viticoltura non è mai diminuita. La vite si coltiva su 2,5 ettari di superficie a un'altitudine di quasi 500 m. L'esposizione delle colline sulle quali si distendono i vigneti è a sud-ovest, i terreni sono pietrosi, ma limosi e ben dotati di calcare. I vitigni coltivati sono quelli classici, Sauvignon Blanc, Gewürztraminer, Pinot bianco, Schiava, Pinot nero e Zweigelt.

    Jakob Holzner attribuisce grande importanza alla qualità, che comincia con un lavoro attento in vigna e con una produzione scarsa - premesse che garantiscono una vendemmia di qualità. In cantina non si cerca il supporto tecnico, ci si basa piuttosto su "una maggiore sensibilità" - come sottolinea Holzner. "In questo modo produciamo vini autentici che esprimono il loro terroir: la zona in cui le viti crescono, il vitigno, le caratteristiche del terreno e il mite clima di Prissiano".

    Mineralità, eleganza e complessità sono le peculiarità dei vini di Castel Wehrburg e che li definiscono come tutt'altro che una bevanda medievale. Così il libro di fiabe può essere gustato fino alla fine.
    Cantine
    Tenuta Loacker
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    Ciò che oggi prende sempre più piede, 40 anni fa era deriso. A Rainer Loacker, patriarca dell'azienda omonima di Bolzano, non importava nulla. Lui ha cominciato a produrre vini biodinamici già negli anni '80. O meglio: è decollato.

    Questo termine lascia intendere molto meglio qual è stata l'evoluzione dell'azienda Loacker di Bolzano finora. Al pilastro economico in Alto Adige, col tempo se ne sono aggiunti altri due in Toscana: uno a Montalcino e uno in Maremma.

    Ma è uguale, dove crescono le viti Loacker: la coltivazione è comunque rigorosamente biodinamica. "Dato che seguiamo queste regole da molto tempo, i nostri terreni sono vitali e siamo anche tra i pochissimi a utilizzare l'omeopatia per la cura delle nostre viti" - racconta Rainer Loacker. A ciò si aggiunge anche una forma del tutto anomala di concimazione verde. Detto papale papale: in inverno tra i filari si semina e le piante che si sviluppano rendono la concimazione chimica assolutamente inutile. "Siamo anticonformisti e ribelli, sfidiamo lo status quo e la società mainstream" - questa è la famiglia Loacker.

    L'anticonformismo continua - naturalmente - anche in cantina. Tutti i vini, tra i quali il tenace Sauvignon Tasnim e l'eccezionale Lagrein Gran Lareyn, fermentano con i propri lieviti dell'anno. "I nostri vini naturali sono semplicemente diversi"- spiegano i Loacker - "hanno un loro carattere e una loro anima".
    Cantine
    Wilhelm Walch 1869
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    La sede dell'azienda di Wilhelm Walch si trova nel pittoresco paese di Termeno, all'interno di un ex convento di Gesuiti. La tenuta esiste sin dal 1869 e oggi - curata per 5 generazioni dalla sua creazione - è una delle aziende private più estese dell'Alto Adige.

    Proprio per la lunga storia e per la posizione insolita vale la pena dare un'occhiata e ammirare anche la sua sede. Quest'ultima non solo è stata ricavata da un ex convento, ma è dotata anche di una delle più belle cantine storiche dell'Alto Adige. Vi si trovano botti in legno magnificamente intagliate, mentre tra le vòlte della cantina si conservano le barrique.

    Poiché l'ambiente è sì pittoresco e imprime al vino il suo stampo, ma non è funzionale al lavoro in cantina, qualche anno fa si è proceduto al suo ampliamento con una cantina di fermentazione. "La nuova cantina permette - ricorrendo alle più moderne tecniche - una torchiatura delicata dei grappoli per la produzione di vini di qualità ed estremamente raffinati" - racconta Wilhelm Walch, dal quale ha avuto il nome la tenuta.

    La materia prima di questi vini di qualità si ricava dalle viti che crescono e prosperano - coltivate in modo sostenibile e nel rispetto della natura - nei vigneti situati lungo il versante della Mendola che porta a Termeno, Caldaro e Cortaccia. Sono distribuiti tra 250 e 700 m s.l.m. con una pendenza particolarmente elevata. Ne consegue che la vendemmia, rigorosamente manuale, è etsremamente impegnativa. Ci sono però anche dei vantaggi:"Questa zona" - ne è convinto Walch - "conferisce ai nostri vini una fruttuosità fresca e pulita"
    Cantine
    Azienda Vinicola T. Pichler
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    Thomas Pichler conosce il vino in tutte le sue sfaccettature e certo più approfonditamente di tanti altri. E questo non solo perché è nato in una famiglia di viticoltori di Caldaro e quindi è cresciuto a contatto diretto con il mondo viticolo, ma anche perchè lavora da quasi 30 anni presso diversi laboratori enologici. Dato che però ovviamente non gli è stato sufficiente conoscere il vino in condizioni di laboratorio, lo produce anche in proprio - alla tenuta Thomas Pichler di Caldaro.

    Con un simile percorso, la domanda sorge spontanea:"Quanto del know-how di laboratorio viene applicato anche nella pratica?" - e la risposta di Thomas Pichler è sorprendente:"Quando si tratta di produrre vino non tengo in conto la teoria" - dice - "e per tutte le decisioni mi fido piuttosto delle mie sensazioni, dell'odorato e dell'olfatto, oltre che del gusto". Non si tratta quindi di utilizzare tutti gli strumenti a disposizone per produrre "vini di moda", ma di dare vita a vini caratteristici, legati al territorio e al vignaiolo e che esprimano l'essenza del vitigno. Di conseguenza, la scelta varietale è fondamentale, anche se il cuore del vignaiolo batte soprattutto per i vitigni autoctoni e per i vini classici.

    Oltre la metà della produzione è costituita da Kalterersee e da Lagrein, ai quali si aggiungono anche Chardonnay e Sauvignon. E anche per la vendita Thomas Pichler segue vie non convenzionali: i suoi vini vengono venduti nella rivendita della tenuta, tramite vinoteche selezionate o ai gestori del comparto gastronomia.
    Cantine
    Tenuta Alois Lageder
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino
    "Coltivare in sintonia con la natura e non contro di essa" - questa è la filosofia di base alla quale Alois Lageder, con il suo vigneto di Magré, si attiene da sempre. È stato un precursore della coltivazione biodinamica che pratica sui 55 ettari di vigna di famiglia.

    Nell'azienda, in questo piccolo microcosmo chiuso, si può riconoscere un'ampia biodiversità di piante e animali: è proprio questo ciò che biodinamica si propone. "Per il vigneto ci siamo posti come obiettivo di mantenere intatto e di ampliare questo complesso ecosistema" - racconta Lageder.

    A Magré si persegue anche un altro obiettivo: lo spettro varietale presente nel vigneto deve riflettere la variabilità altoatesina, così come i vini da che esso si ottengono e che si suddividono in vitigni classici, composizioni e capolavori. Dai primi si ottiene un assortimento che va dal Gewürztraminer al Lagrein e alla Schiava, mentre le composizioni sono costituite ogni anno da elementi nuovi.

    Così come nessuna annata è uguale a un'altra. Il fiore all'occhiello della tenuta Lageder sono i capolavori. "Con queste opere d'arte ci proponiamo di perfezionare tutti gli aspetti della viticoltura" - dice Lageder. L'obiettivo dunque è niente di meno che la perfezione. Ad Alois Lageder, amante dell'arte e mecenate (la tenuta Löwengang è un segno eloquente di questa passione), dovrebbe essere noto che la perfezione non si può raggiungere. Ci si può però avvicinare.
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      In ciascuna di esse è comunque possibile degustare e acquistare gli ottimi vini altoatesini andando alla scoperta di un mondo in continuo sviluppo, che ha visto negli ultimi anni la collaborazione sempre crescente tra aziende vitivinicole e architetti per la creazione di strutture architettoniche nuove ed originali che testimonino il nuovo corso di queste imprese fra tradizione e avanguardia. Scopri tutte le cantine dell'Alto Adige e le informazioni su orari di apertura e possibilità di degustazione.