Magrè s.S.d.V., Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino
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"Coltivare in sintonia con la natura e non contro di essa" - questa è la filosofia di base alla quale Alois Lageder, con il suo vigneto di Magré, si attiene da sempre. È stato un precursore della coltivazione biodinamica che pratica sui 55 ettari di vigna di famiglia.
Nell'azienda, in questo piccolo microcosmo chiuso, si può riconoscere un'ampia biodiversità di piante e animali: è proprio questo ciò che biodinamica si propone. "Per il vigneto ci siamo posti come obiettivo di mantenere intatto e di ampliare questo complesso ecosistema" - racconta Lageder.
A Magré si persegue anche un altro obiettivo: lo spettro varietale presente nel vigneto deve riflettere la variabilità altoatesina, così come i vini da che esso si ottengono e che si suddividono in vitigni classici, composizioni e capolavori. Dai primi si ottiene un assortimento che va dal Gewürztraminer al Lagrein e alla Schiava, mentre le composizioni sono costituite ogni anno da elementi nuovi.
Così come nessuna annata è uguale a un'altra. Il fiore all'occhiello della tenuta Lageder sono i capolavori. "Con queste opere d'arte ci proponiamo di perfezionare tutti gli aspetti della viticoltura" - dice Lageder. L'obiettivo dunque è niente di meno che la perfezione. Ad Alois Lageder, amante dell'arte e mecenate (la tenuta Löwengang è un segno eloquente di questa passione), dovrebbe essere noto che la perfezione non si può raggiungere. Ci si può però avvicinare.