Vai ai contenuti

aggiunto ai preferiti

rimosso dai preferiti

Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo

Il tuo account è in corso di creazione

Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.

L'accesso è stato effettuato con successo!

L'account è stato creato con successo, ma non è stato possibile effettuare il login automatico.

Sei stato disconnesso

Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km
    Luoghi di interesse
    Negozi
    Golf

    Musei in Alto Adige

    La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.

    Risultati
    Arte e cultura
    Museo "Badhaus"
    Martello, Val Venosta
    Il museo "Badhaus" vicino il Rifugio Nino Corsi fungeva da bagno per i soldati durante la Prima Guerra Mondiale. Ogni 4 settimane, i soldati della fronte del Cevedale si recavano al bagno per lavarsi e depurarsi. 

    L'edificio è rimasto vuoto fino al 2020, ma ora è stato restaurato il più fedelmente possibile allo stato originale ed è stato costruito un museo unico nel suo genere.
    Fortezze e castelli
    Castel Tirolo
    Tirolo, Merano e dintorni

    Residenza degli omonimi conti, Castel Tirolo ha dato il nome all'intera regione. La sua realizzazione risale alla seconda metà dell'XI secolo.

    Oggi, Castel Tirolo ospita il Museo storico-culturale della Provincia di Bolzano, incentrato sulla storia del Tirolo dai primordi ai giorni nostri.

    Le tracce architettoniche più antiche si trovano nel fortilizio antemurale: uno scavo archeologico ha portato alla luce tre chiese databili tra il VI e il XI secolo. Nel palazzo meridionale si possono ammirare i due portali romanici, mentre la cappella di San Pancrazio, edificata su due piani, contiene bellissimi affreschi gotici. La presunta camera nuziale della contessa Margarete di Tirolo, detta “Maultasch”, si trova nel cosiddetto “Mushaus”. Nel mastio, completato solo dopo il 1902, è possibile ripercorrere in 20 tappe l’appassionante storia dell’Alto Adige nel XX secolo. Quella che un tempo fu la sede degli edifici di servizio, ospita oggi le mostre temporanee.

    Chiese e abbazie
    Abbazia di Monte Maria
    Malles, Val Venosta

    L’Abbazia di Monte Maria sorge all'altezza di 1340 m. Si tratta dell’abbazia Benedettina più alta d'Europa. Fu una fondazione dei nobili di Tarasp. Nella solitudine delle montagne da più di 900 anni alcuni monaci conducono la propria vita secondo la regola di San Benedetto. Il Museo di Monte Maria si trova nella parte dell'economato dell'edificio. Il Museo fornisce un'impressione della vita monastica “ora et labora", come pure degli eventi storici e dell'interpretazione spirituale degli affreschi romanici della cripta con le famose e preziose raffigurazioni angeliche.

    Mostre temporane:

    - Marienberg davanti e dietro l’obiettivo
    - Maria

    Visite guidate
    Ulteriori informazioni sulle visite guidate e orari disponibili sotto https://www.marienberg.it/it/museo/visite-guidate.html.

    Arte e cultura
    Museion - Museo d'arte moderna e contemporanea
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    L'edificio, progettato dallo studio di architettura KSV Krüger Schuberth Vandreike di Berlino, è concepito come centro per la cultura contemporanea ed ambisce ad occupare uno spazio importante nel panorama museale italiano. Il Museion costituisce un punto di riferimento per l'arte locale e internazionale e si adopera per rappresentare diversi generi come architettura, film, performance o teatro.

    Negozi
    Visita del sentiero di biomassa nel teleriscaldamento termoelettrico di Dobbiaco
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Guarda, ascolta, tocca e comprendi ... Il percorso per visitatori della centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco-San Candido offre agli ospiti uno squarcio panoramico sulle procedure di produzioni di energia termica ed elettrica con la biomassa.

    Inaugurato il 25 giugno 2005, il percorso rappresenta il primo nel suo genere in Europa. Vieni a trovarci e apprenderai qualcosa in più sul bosco quale riserva di energia, sugli scarti del legno, sulla combustione, il modulo ORC, la tecnica di filtraggio, il teleriscaldamento e sull'evoluzione storica della centrale. Il percorso guidato è particolarmente adatto per le scuole.

    visite guidate: dicembre - marzo e giugno - settembre: mercoledì alle ore 16

    Arte e cultura
    ECK Museum of Art
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Museo Civico di Brunico è stato inaugurato nel 1995 nelle antiche stalle della posta, restaurate e adattate, in cui nei secoli passati venivano accuditi i cavalli e parcheggiate le diligenze postali per viaggiatori. Al pianterreno, vicino all'atrio d'ingresso, si trova l'esposizione permanente di opere tardo-gotiche di Michael Pacher, del suo collaboratore Friedrich Pacher e dei suoi allievi Simon e Veit von Taisten. Al primo piano vengono presentate mostre temporanee, al secondo si trovano l'archivio e l'ufficio. Al piano interrato si trova il gabinetto grafico che viene messo a disposizione per le mostre di artisti giovani. Il museo ospita inoltre un'officina d'arte grafica con le necessarie attrezzature per la stampa calco grafica, planografica ed in rilievo (incisione, litografia, xilografia), ovvero per la stampa di libri. Il museo possiede tra l'altro 7.500 ex libris. Il punto focale del Museo è costituito dalla raccolta, dalla presentazione e dall'elaborazione della grafica regionale ed internazionale del XX secolo. Il secondo punto qualificante dell'attività è il restauro delle opere appartenute al vecchio museo civico. Il museo ospita inoltre diverse iniziative culturali come letture, seminari, performance etc.

    Servizi
    Galleria Alessandro Casciaro
    Bolzano, Bolzano e dintorni
    La galleria Alessandro Casciaro è una galleria internazionale di arte moderna e contemporanea che rappresenta alcuni dei più significativi artisti italiani ed europei, selezionati per la qualità della loro ricerca e per l’unicità di linguaggio, parallelamente a giovani artisti emergenti, per i quali contribuisce alla promozione e allo sviluppo del loro profilo nel panorama artistico internazionale. Fondata nel 2015 da Alessandro Casciaro come prosecuzione della Galleria Goethe, la prima galleria d’arte in Alto Adige (fondata nel 1964 da Ennio Casciaro), la galleria conta oggi su più di cinquant’anni di prestigiose mostre e cataloghi curati indipendentemente, numerose fiere nazionali e internazionali e sulla collaborazione con alcune delle più importanti istituzioni internazionali nel campo dell'arte moderna e contemporanea, rivolgendosi al futuro con costanti nuovi stimoli e obiettivi.
    Servizi
    Piccola Galleria
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Dalla primavera del 2002 la Città di Bolzano mette a disposizione di artisti ed associazioni ad un costo contenuto un nuovo spazio espositivo situato nel centro della città: la "Kleine Galerie - Piccola Galleria" nel Passaggio Antico Municipio 8 (angolo via Dr. Streiter 25), che nel frattempo si è fatta conoscere ed apprezzare dal pubblico

    Arte e cultura
    Centro visitatori avimundus
    Silandro, Val Venosta

    L`avimundus è il quinto centro visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio e si trova a Silandro.
    Offre uno spaccato del mondo degli uccelli e della loro affascinante e diversificata biologia, in una mostra permanente. I visitatori hanno a disposizione una ricca scelta di documentari sugli uccelli e il loro habitat e una stazione multimediale che presenta tutte le specie di uccelli che nidificano regolarmente in Alto Adige.

    Arte e cultura
    Museo di San Procolo
    Naturno, Merano e dintorni

    Il Museo è stato inaugurato nel maggio del 2006 e si trova di fronte alla famosa Chiesetta di S. Procolo. Il percorso, completamente sotterraneo, racconta 1500 anni di storia della popolazione di questo territorio. Quattro installazioni multimediali presentano, in modo suggestivo, le epoche del tardo antico, primo medioevo, gotico e del periodo della peste. I contenuti delle proiezioni sono stati realizzati grazie anche all´importante contributo della popolazione locale, in parte presente nei rispettivi filmati. Tombe provenienti dal cimitero della peste fungono da testimoni del devastante effetto di questa terribile epidemia. Anche i famosi affreschi vengono debitamente presentati all´interno del percorso museale.

    Il biglietto è disponibile al museo. Ingresso libero con la museumobil card e la museumcard.

    Orario d'apertura 2025: 01.04. - 02.11.

    Aperto ogni martedi, giovedi e domenica dalle ore 10.00 - 12.30 / 14.30 – 17.30


     

     

    Fortezze e castelli
    Messner Mountain Museum Firmian
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Situato al margine sud-occidentale di Bolzano, il castello è considerato uno degli emblemi dell'Alto Adige. Il nome originario "Formigar" deriva dal latino "formicaria". Dal X secolo d.C. il castello era di proprietà dei principi vescovi di Trento. Nella seconda metà del Quattrocento fu acquistato dal duca Sigismondo il Danaroso, conte di Tirolo, che lo trasformò nel più grande e prestigioso dei suoi castelli dandogli il nome di "Sigmundskron" (corona di Sigismondo). Oggi è sede del museo della montagna di Reinhold Messner MMM Firmian.

    Arte e cultura
    Museo Mansio Sebatum a San Lorenzo
    San Lorenzo di Sebato, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il museo è collocato su tre piani e racconta l'affascinante storia dell'insediamento di Sebatum. Un numero impressionante di ritrovamenti a S.Lorenzo e dei dintorni, ma anche i risultati di ricerca sull'età del ferro e sulle vicende dell'impero romano Benvenuti negli antichi insediamenti della val Pusteria: dove regnava il popolo norico dei Saevates determinando la sorte dell'intera area durante l'età del ferro. Più tardi l'insediamento, già snodo centrale in termini di scambio economico e culturale, è sfruttato dai romani. Una visita ai tre piani del museo permette di viaggiare in un 'epoca remota, quella verso la fine del primo secolo, periodo di transito e di sviluppo del vivace sito mercantile, trasformato presto nella stazione viaria romana "mansio sebatum". Testimoni di questo sviluppo sono i ritrovamenti esposti nel museo, ognuno con la sua storia da scoprire. Stazioni multimediali e interattive aiutano a comprendere come vivevamo 2000 anni fa.

    Arte e cultura
    LUMEN
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il fascino per la montagna è intatto da tempo immemorabile.

    Con LUMEN, questo fascino trova una sua casa fotografica: sulla cima di Plan de Corones (in Alto Adige), i 1800 metri quadrati del museo sono infatti interamente dedicati alla fotografia di montagna.

    Negli spazi che si snodano per quattro piani, LUMEN rende tangibile la storia della fotografia di montagna dagli esordi ad oggi, e l'arte dei fotografi di montagna di tutto il mondo.

     

    L'ultima entrata:  ore 15.30 

    Servizi
    Galleria Foto Forum
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Foto Forum s’intende come piattaforma per la fotografia. Attraverso mostre e altre attività vengono presentate posizioni comunicative, creative e artistiche nell’ambito fotografico. Il programma espositivo propone lavori fotografici attuali con un vasto spettro di lavori artistici e documentaristici di fotografi nazionali e internazionali. Scorci sui capolavori della storia completano la missione informativa della galleria.

    Arte e cultura
    Museo mercantile
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Allestito nel Palazzo Mercantile, già sede del prestigioso Magistrato Mercantile istituito nel 1653, il museo ripercorre la storia economica della città di Bolzano. L'itinerario cronologico si articola tra salette riunioni, la stanza del cancelliere, il salone d'onore con gli arredi, documenti d'archivio, quadri e oggetti d'arte originali.

    Fortezze e castelli
    Museo Provinciale Miniere - sede Cadipietra
    Valle Aurina, Valle Aurina
    Un piccolo gioiello nel cuore della Valle Aurina

    A Predoi si è estratto rame per oltre mezzo millennio. Il centro amministrativo dell’attività mineraria si trovava a Cadipietra– e proprio lì, nell’imponente granaio, ha sede oggi il Museo Provinciale delle Miniere – sede di Cadipietra.

    Questo museo non è solo un luogo di memoria storica, ma anche uno spazio per l’arte contemporanea e la riflessione visiva:

    Le fotografie di Walter Niedermayr collegano in modo poetico il paesaggio minerario con i contenuti della mostra.
    L’installazione di Martin Pohl accoglie i visitatori all’ingresso con una forte presenza visiva del prezioso minerale di Predoi.
    I film e i paesaggi sonori di Carmen Tartarotti raccontano con sensibilità le vite di persone segnate dal lavoro in miniera, dando voce e anima agli oggetti esposti.

    Mostre temporanee su arte, artigianato e musica completano l’offerta culturale, trasformando il granaio in un luogo vivo e stimolante.

    Informazioni utili per la visita
    • Ultimo ingresso alle ore 17:00
    • Chiuso il lunedì (eccetto nei giorni festivi)
    • Chiusura invernale fino a Pasqua

    👉 Consulta qui orari e prezzi aggiornati sul sito

    Arte e cultura
    Segheria veneziana "Steger Säge"
    Tires al Catinaccio, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    All’ingresso della Val Ciamin si trova il punto informativo del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, ospitato nella storica Segheria “Steger”, una rara segheria veneziana ad acqua.

    Fino al 2021, l’edificio ha ospitato la Casa del Parco Sciliar-Catinaccio, la più antica casa del parco in Alto Adige. Negli ultimi anni è stato restaurato con cura e la segheria è stata rimessa in funzione.

    All’interno, i visitatori possono scoprire la tradizione artigianale alpina attraverso la sega originale e la zona abitativa ricostruita, che raccontano storie autentiche della vita e del lavoro in montagna.

    Ingresso gratuito!

    Arte e cultura
    Museo storico Monte Piana
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Il museo storico dedicato alla Prima Guerra Mondiale si trova sulla sommità del Monte Piana, un luogo che offre anche una vista mozzafiato sulle montagne circostanti, tra cui le iconiche Tre Cime di Lavaredo.

    Poiché il confine tra l’Italia e la monarchia asburgica dell’Austria-Ungheria attraversava il Monte Piana, durante la guerra questa vetta (alta 2.324 metri) divenne il teatro di intensi combattimenti tra italiani e austriaci, entrambi desiderosi di controllare questa posizione strategica. La punta settentrionale era occupata dagli Austriaci, mentre quella meridionale era sotto il controllo degli Italiani. Le postazioni, le trincee e le gallerie di entrambi i fronti si trovavano a pochi metri di distanza, rendendo il luogo un campo di battaglia estremamente cruento.

    I 14.000 soldati persero la vita nel corso di questi scontri, sono ora sepolti nel Cimitero di Guerra Sorgenti. Per due anni, si combatté una sanguinosa guerra di posizione, che tuttavia non portò a una svolta decisiva nel conflitto.

    Arte e cultura
    Museo Civico di Chiusa
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    Il Museo Civico di Chiusa si trova nell'ex convento dei Cappuccini. La parte più importante del Museo è costituita dal famoso Tesoro di Loreto al quale è dedicato il primo piano. La donazione di questa collezione di opere d'arte d'inestimabile valore, unica nel suo genere, sia per valore artistico che per valore storico, e la fondazione del convento dei Cappuccini di Chiusa (1699), si devono alla generosità della regina di Spagna Maria Anna (1667-1740).
    Di notevole interesse inoltre la sezione dedicata alla Colonia Artistica di Chiusa (1874-1914) con il suo rappresentante Alexander Koester.
    Una visita del museo comprende anche la Chiesa dei Cappuccini, raggiungibile attraverso il chiostro.

    Mostre temporanee

    29.3. - 31.05.2025: Due mostre temporanee al Museo Civico

    • “GLI HUTTERITI”
      Una ricerca a Chiusa
      Inaugurazione: Venerdì, 28.3.2025
    • "PESC"
      Mostra collettiva in collaborazione con UNIKA
      Inaugurazione: Venerdì, 28.3.2025

    14.6. - 16.8.2025: Due mostre temporanee al Museo Civico

    • LOIS ANVIDALFAREI
      „Hoc est enim Corpus meum“
      Inaugurazione: 13.6.2025
    • ERIC PERATHONER
      Arte nel centro storico
      Inaugurazione: 13.6.2025

    30.8. - 31.10.2025

    Mostra collettiva al Museo Civico in collaborazione con ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA
    Durata: 30.8. – 31.10.2025
    Inaugurazione: 29.8.2025


    Ulteriori informazioni sul museo civico: https://www.museumklausenchiusa.it/it/

    Arte e cultura
    Museo Civico di Bolzano
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Inaugurato nel 1905, conserva tra le più ricche collezioni storico-artistiche del genere in Alto Adige: opere d'arte del Medioevo fino al XX secolo, madonne romaniche e crocifissi, altari gotici a portelle e la famosa sezione di arte popolare con le "Stuben" gotiche, gli originali costumi popolari e le maschere.

    Arte e cultura
    Tunnel del Trenino della Val Gardena
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    Dall'anno 1917 all'anno 1960 il Trenino della Val Gardena passò attraverso il tunnel nei pressi della chiesa parrocchiale di S. Cristina. Nel 2017, dopo aver restaurato il tunnel, quest'ultimo è stato reso accessibile a passanti amanti della storia o coloro che vanno di passeggio lungo il sentiero del Trenino della Val Gardena.

    Pannelli interattivi all'interno del tunnel consentono di ascoltare la famosa canzone ladina "La ferata"e raccontano interessanti fatti storici, dettagli tecnici e storie sul Trenino della Val Gardena.

    Fortezze e castelli
    Il maso Rochelehof e i segreti della sua cantina
    Marlengo, Merano e dintorni

    Situato nel cuore di Marlengo, il maso Rochelehof è di proprietà di Walter Mairhofer, appassionato collezionista di antichi attrezzi da lavoro. Nel corso degli anni, la sua raccolta si è arricchita soprattutto di attrezzi in uso nel campo della viticoltura e frutticoltura. Le regole della vita rurale, i diritti e i doveri vigenti in passato e i segreti della cantina sono oggetto di interessanti visite guidate. Per prendere appuntamento, chiamare il n. 366 11 45753.

    Chiese e abbazie
    Museo parrocchiale di Fié e Museo archeologico
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il Museo parrocchiale

    Il museo è stato istituito nel 1980, primo nel suo genere, nella cappella di San Michele che era stata restaurata dalla Sopraintendenza provinciale ai beni culturali. È stato creato uno spazio espositivo al fine di proteggere le opere d'arte e renderle accessibili al pubblico.

    La mostra comprende più di 20 oggetti singoli ovvero gruppi tematici, tra cui l'altare a portelle di San Pietro sul colle (anno 1510), la pala d'altare di San Costantino (anno 1519) e la pala barocca dell’Altare maggiore della chiesa parrocchiale (capolavoro del pittore bolzanino Johann Jakob Dela, raffigurante l’adorazione dei Magi e datato 1742). Inoltre il "presepe di probst”, forgiato nell’anno 1805 dalle abili mani di Augustin Alois Probst, artista paraplegico originario di Vipiteno. Si trova anche un “teatro del mondo barocco”, con 42 scene in miniatura che raffigurano l'intera storia della salvezza fino alla nascita di Gesù Cristo, passando per la passione e la resurrezione fino all'Ascensione di Cristo. In tutto sono ca. 240 statuine in legno.

     

    Museo archeologico:

    Nella cripta della Cappella di San Michele si trova una collezione archeologica che può essere visitata nel corso di una visita guidata. Sono esposti reperti di varie epoche, dal Neolitico alla prima era moderna, come la fibula di bronzo a forma di mezzaluna datata VI/V sec. a.C. Inoltre, è presente un frammento di una lapide romana e molto altro da scoprire.

    Arte e cultura
    Vuseum - Museo della Val Venosta
    Sluderno, Val Venosta

    La Val Venosta è una delle zone più aride della regione alpina. “Sunnaseit” e “Nörderseit” hanno sempre plasmato la valle, la gente, la cultura.

    Scopri nel Vuseum - 's Vintschger Museum la versatilità di questa valle unica con la sua lunga storia, e poi fai un'escursione nell'insediamento preistorico di Ganglegg o lungo i vecchi corsi d'acqua Leitenwaal e Berkwaal.

     

    Vivere la Val Venosta …

    Le varie presentazioni di film e la passeggiata lungo i canali d’acqua fino al sito preistorico   "Ganglegg" - ben segnalate - rendono la visita ricca di eventi. In aggiunta, si alternano le mostre nel museo. 

    … Capire la Val Venosta

    Le mostre fanno capire ai visitatori perché la Val Venosta è così com'è oggi e come gli abitanti, i “Vinschger” hanno imparato ad affrontare le dure condizioni locali nel corso dei millenni.

    La Val Venosta arcaica

    La collina di Ganglegg, sopra Sluderno, è forse il sito preistorico d’altura più studiato di tutto l’arco alpino. Si tratta di un insediamento fortificato dell’età del bronzo, del ferro e di epoca romana. Gli abitanti, i reti, del Ganglegg occupavano una posizione di preminenza sociale in epoca preistorica, come dimostrano i numerosi gioielli e reperti di armi provenienti da gran parte dell'Europa. La loro stessa scrittura, il luogo delle offerte bruciate come centro di eventi di culto in Val Venosta resero i reti un popolo potente e ampiamente temuto.

    I Bambini di Svevia

    La Val Venosta era una valle amaramente povera anche a causa del clima. La gente doveva morire di fame e lottare per la sopravvivenza ogni giorno. A partire dal Seicento la povertà ha spinto molti genitori a mandare i loro bambini a fare una camminata molto faticosa fino all’Alta Svevia per trovarvi alloggio e lavoro. La mostra indaga la questione del perché si possa arrivare a questo punto e descrive la dura vita quotidiana di questi "Bambini di Svevia".

    I Girovaghi – I Korrnr

    Non è stato il desiderio di libertà a spingerli a prendere il carro, è stata la povertà che li ha costretti a farlo. Tirando il carro, molti abitanti della Val Venosta si mossero attraverso i campi. Compravano e vendevano, si offrivano come lavoratori durante il raccolto o provavano a chiedere l'elemosina. Molte famiglie hanno vissuto in strada per anni.

    Acqua per irrigareLa Val Venosta è una delle valli più aride in Europa. Per rendere possibile l'agricoltura, gli abitanti della Val Venosta hanno sviluppato secoli fa un ingegnoso sistema di irrigazione: i canali di irrigazione artificiali, i “Waale”. La mostra WasserWosser racconta vividamente tutti gli aspetti dell'irrigazione tradizionale della Val Venosta, raccontando il carattere peculiare della Val Venosta e della sua gente.

    Visite guidate
    Le visite guidate si svolgono ogni mercoledì.
    Visita guidata in tedesco - ore 16:00
    Visita guidata in italiano - 17:00
    Arte e cultura
    Centro visite Gruppo di Tessa
    Naturno, Merano e dintorni

    L'acqua è l'elemento che caratterizza il Parco naturale Gruppo di Tessa come nessun altro. Non solo ha plasmato il suo paesaggio, ma ha anche un'influenza centrale sugli habitat del parco. E crea sfide per le persone, gli animali e le piante, sia dove manca che dove è presente in abbondanza.

    Non è quindi un caso che la mostra permanente nel nuovo centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sia dedicata all'acqua. Con il motto "Verso l'acqua", il viaggio porta i visitatori non solo verso l'alto, attraverso l'imponente edificio a forma di chiocciola, ma anche dal fiume Adige nel fondovalle ai ghiacci eterni dei ghiacciai - e attraverso i vari livelli di altitudine del Parco naturale Gruppo di Tessa.

    Adulti e bambini possono vivere il parco naturale in modo completamente nuovo e scoprire le complesse interrelazioni in modo ludico, vario e pratico. In ogni stazione della nuova esposizione permanente di 600 metri quadrati di superficie, i visitatori possono diventare attivi e attraversare tutti gli habitat: da quello mediterraneo a quello alpino, da quello secco a quello ricco di precipitazioni, da quello caldo a quello freddo.

    Animali e piante presenti nei vari habitat sono presentati come in un gabinetto di curiosità. Ci sono anche stazioni speciali dedicate ai canali di irrigazione e ai pascoli alpini, alle fattorie e ai prati, dove sono richieste non solo attenzione, ma soprattutto curiosità e un po' di abilità. Lo stesso vale per un gioco tecnologico d'altri tempi, che dà un'idea di quanto sia appassionante la geologia del parco naturale con le sue diverse formazioni rocciose e la ricchezza di minerali. Il viaggio attraverso la mostra porta persino nel ghiaccio eterno dei ghiacciai e nel cuore di una frana, che fa rivivere la potenza distruttiva dell'acqua.

    Il centro visite è un edificio dalle linee chiare che, come il paesaggio del Parco naturale Gruppo di Tessa, si protende verso l'alto. E poiché, oltre all'acqua, anche la luce è una caratteristica peculiare del parco naturale, le grandi finestre garantiscono sole e luce nelle ampie stanze - e una vista senza ostacoli su Naturno, sui suoi dintorni e, soprattutto, sul Monte Sole di Naturno. La vista migliore sulla montagna si gode dalla terrazza del nuovo centro visite, che si affaccia sul Monte Sole. E così sul mondo in cui i visitatori si sono appena immersi.

    Si può concludere la visita al nuovo centro visite del parco naturale con una passeggiata rilassante nel parco di nuova creazione intorno all’edificio. Il parco è ricco di verde e di bacini d'acqua che si ricollegano al tema della mostra e prende il nome dal famoso collezionista di farfalle e ricercatore Bernardin Astfäller, anch'egli originario di Naturno.

    Attraverso gli occhi dei bambini
    Per il nuovo Centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sono stati creati oggetti espositivi unici, di cui alcuni sono basati sui disegni dei bambini. I bambini tra 4 e 6 anni si sono concentrati su 4 animali locali e li hanno dipinti e disegnati. Nella mostra speciale sono esposti i lavori di tutti i bambini che hanno partecipato a questo progetto. Chi riesce a trovare i disegni corrispondenti ai modelli di animali esposti nel centro visite?

    Responsabile del centro visite: Annamaria Gapp

    Apertura: aperto da marzo a novembre, da martedì a sabato, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00; luglio e agosto aperto anche la domenica. Chiuso nei giorni festivi, Ingresso libero

    Arte e cultura
    Museo Val Gardena - Museum Gherdëina
    Ortisei, Regione dolomitica Val Gardena

    Museum Gherdëina

    Il patrimonio di un'intera valle

    Geologia e giocattoli di legno, tradizione artistica e Luis Trenker: al Museo Gherdëina si può scoprire il perchè la Val Gardena è così speciale. Il viaggio nel tempo inizia qui, 250 milioni di anni fa, con fossili e minerali unici. Se ne avete voglia, potete anche immergervi nella realtà virtuale e osservate il grande ittiosauro del monte Secëda nuotare nel suo habitat primordiale.

    Un'altra attrazione è il giocattolo di legno che dalla Val Gardena è arrivato nelle stanze dei bambini di tutto il mondo. Dal dicembre 2025, una nuova mostra con oggetti della collezione del produttore di giocattoli Sevi, che comprende 8.000 esemplari di sette decenni, illustrerà l’evoluzione dei giocattoli nel tempo.

    Il museo ospita anche sculture in legno sacre e profane del XVIII e XIX secolo, un drappo quaresimale e sculture della chiesa di San Giacomo. I disegni tardo-medievali in gesso rosso di un maso sono presentati in forma multimediale e non sono l'unica testimonianza dell'architettura rurale locale.

    Infine, non può mancare un personaggio di culto della Val Gardena: l'alpinista, star del cinema e della televisione Luis Trenker, di cui il museo conserva requisiti cinematografici, manifesti, premi e altro.

     

    Vengono offerte visite guidate in italiano, tedesco e inglese (su richiesta)

    Orari di apertura attuali, prezzi d'ingresso ed eventi presso: www.museumgherdeina.it

    Fortezze e castelli
    Gru e pompa d'acqua stazione ferroviaria di Tel
    Parcines, Merano e dintorni

    Il museo reale e imperiale all'aperto Bad Egart di Tel ospita l'ultima gru per l'acqua ancora funzionante e perfettamente conservata dal periodo asburgico. La torre e la relativa gru furono erette nel 1910. Nel XIX secolo questo tipo di gru veniva utilizzato per l'approvvigionamento di grandi quantità d'acqua alle locomotive a vapore.

    Il museo acquistò la gru presso la storica stazione di Tel dalle Ferrovie dello Stato italiane negli anni ottanta. Di recente, la Provincia Autonoma di Bolzano ha effettuato ingenti lavori di ristrutturazione rimettendo a nuovo la gru e la relativa torre. La gru pesa 2000 chili, è alta quattro metri e si compone di un tubo in ghisa verticale con decorazioni Art Nouveau e un braccio mobile roteabile di lato per raggiungere le locomotive sul binario. All'estremità della gru è fissata una lanterna alta 80 centimetri e alimentata a gas. In futuro si auspica di poterla appendere nuovamente alla torre. All'ultimo piano di quest'ultima si trova una cisterna in ferro in cui l'acqua viene pompata dalla secchia adiacente. La torre e la cisterna integrata permettevano di regolare la quantità e la pressione d'acqua necessarie.

    Nel XIX secolo lungo la tratta ferroviaria c’erano degli impianti simili ogni 25 – 30 km, sul Monte di Mezzo anche a distanze minori.

    Arte e cultura
    Museo Magia dell‘Acqua
    Selva dei Molini, Valle Aurina

    Il fascino dell‘acqua: conoscerne i segreti ed i misteri.
    Durante la vostra visita la vostra stessa energia fará „saltellare“ l‘acqua ... Assaggiate la pura acqua cristallina, scoprite in che modo l‘acqua apparve sulla terra e tant‘altro ancora ...

    Il museo può essere visitato in qualsiasi momento su richiesta per gruppi di almeno 10 persone. Anche in inverno.

    Fortezze e castelli
    Commenda di Longomoso
    Renon, Bolzano e dintorni

    La storia della Commenda di Longomoso, sede provinciale dell'Ordine teutonico, è strettamente correlata all'ospizio costruito nel 1200, quando la strada che attraversava le Alpi passava ancora per il Renon. L'ospizio, che fungeva da ricovero per i viandanti, veniva utilizzato anche per il cambio dei cavalli e la cura dei malati. L'attuale struttura dell'edificio, un imponente cubo in muratura con tetto piramidale, risale al 1650 circa. Se le splendide "stufe dei cavalieri" nei saloni di gala danno prova delle abilità artistiche dei fumisti locali, altrettanto ammirevoli sono gli stucchi sui soffitti e la tappezzeria con scene bibliche ed eventi della storia dell'Ordine teutonico. Oggi, la Commenda di Longomoso è la perla culturale dell'intero Renon, sede dei numerosi e variegati eventi organizzati dal comitato che la gestisce.

    1 2 3 4 5 6 7