Storia e storie del castello e della regione, un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia.
Prezzi:
vedasi: www.burg-heinfels.com
La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.
Storia e storie del castello e della regione, un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia.
Prezzi:
vedasi: www.burg-heinfels.com
Lana locale piu' attuale che mai ... Un tempo, quando i contadini erano completamente autosufficienti, dovevano anche preoccuparsi di farsi da sé i loro vestiti. Di conseguenza la produzione e la lavorazione della lana acquistarono una grande importanza. A Caminata di Tures una signora si è impadronita dellantica tecnica ed è anche disposta a lasciare che gli altri guardino quando lei dalla lana di pecora ricava loden e filati e li confeziona in capi di abbigliamento, che oggi vanno molto di moda. Naturalmente è possibile acquistare i suoi prodotti.
Martedì: visita guidata con la magia di farsi una cosa in feltro alle 17:00 (iscrizione possibile il martedì dalle 13:00 alle 16:00).
Costo: 8€
Il percorso espositivo "BZ '18–'45. Un monumento, una città, due dittature", aperto al pubblico nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, eretto a Bolzano dal regime fascista tra il 1926 e il 1928 su progetto di Marcello Piacentini. Vengono ripercorse le vicende storiche locali, nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali (1918–1945), legate in particolare modo all’avvicendarsi di due dittature (quella fascista e quella nazionalsocialista) e vengono illustrati i radicali mutamenti urbanistici operati nella città di Bolzano, a partire dalla fine degli anni Venti. Il percorso espositivo affronta, infine, il difficile rapporto di convivenza di una così ingombrante eredità dell’epoca fascista con il territorio, nel mutato quadro politico e sociale della seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.
La collezione degli elmi dei pompieri a Gais é unica al mondo! Oltre 700 elmi di pompieri di tutto il mondo possono essere ammirati nel museo. La collezione consiste in tantissimi elmi interessanti dall' Egitto, dalla Thailandia, dal Guatemala, da New York, dal Vaticano e da ogni parte del mondo. In particolare vengono ammirati dai visitatori gli elmi in metallo francesi, decorati con pennacchi.
Visite solo su prenotazione!
Nel museo archeologico all’aperto a Madonna di Senales gira tutto intorno a Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio. I visitatori scoprono quando e dove fu trovato nel 1991 e come viveva insieme ai suoi contemporanei 5300 anni fa. Nelle esposizioni si vedono e si toccano ricostruzioni di capanne neolitiche (area all’aperto), dell’abbigliamento e dell’equipaggiamento di Ötzi (indoor). Il giro dura circa un’ora (Percorso 1). Dimostrazioni dell’accensione del fuoco a percussione ogni ora piena. A famiglie e appassionati di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dell’area laboratoriale, del poligono del tiro con l’arco e del pontile della piroga monossile. (Percorso 1-3, tre-quattro ore).
Nel museo Vi aspetterà una vasta gamma di attrezzi agricoli, oggetti contadini d’uso con strumenti vari di essere scoperta. La mostra presenta in modo impressionante la vita tradizionale e il mondo di lavoro dei contadini sudtirolesi.
Tema della mostra: antichi attrezzi agricoli, oggetti d’uso e strumenti dei contadini sudtirolesi
Luogo: San Genesio
Ingresso: offerta libera
Info: Associazione Turistica San Genesio, Tel. +39 0471 354196 o direttamente da Erich Egger Tel. +39 331 624 1968
Il museo espone tecnologia cinematografica e televisiva: macchine di proiezione di varie epoche, telecamere, moviole, banchi di montaggio, videoproiettori, pellicole film nonché documenti storici, manifesti, documentari e altre testimonianze della storia del cinema nella regione. Propone rassegne cinematografiche, conferenze, attività di mediazione e didattiche, casting.
Il municipio della città di Vipiteno è un vero gioiello dei palazzi civici del Tirolo. Fu costruito negli anni 1468 - 1473, il particolare "erker" ad angolo fu introdotto nel 1524 nel corso di una ristrutturazione. La sala del consiglio in stile gotico, con le sue pareti rivestite in legno e il soffitto con travi a vista, è considerata la più bella di tutto il Tirolo. Gli ampi spazi aperti del municipio furono utilizzati più volte in passato per degli importanti incontri: nel 1525 si riunì il consiglio di emergenza durante la rivolta dei contadini, dal XIV al XVII secolo si tennero diverse riunioni del Parlamento del Tirolo e furono ricevuti i membri della famiglia imperiale (Massimiliano I d'Asburgo, Filippo II di Spagna , Ferdinando II d'Austria, Maria Teresa d'Austria, etc.).
Nell‘atrio, dove si aprono le finestre ad arco sulla parete sud, sono esposti i vari oggetti del museo sulla storia locale. Il municipio è collegato tramite un ampio cortile interno ad una sala civica intitolata a Vigil Raber, il primo editore teatrale dell'area di lingua tedesca.
Nel cortile, alla fine della galleria al piano terra, ci sono reperti di storia dell’insediamento romano. Una copia della Stele del Dio Mitra testimonia il famoso culto misterico che veniva praticato da molti soldati romani. La pietra miliare adiacente (del 200 d.C.) testimonia l‘ampliamento della strada romana lungo la linea del Brennero sotto Settimio Severo.
La sala storica e il cortile interno sono visitabili durante gli orari di apertura del Municipio.
L'Osservatorio Max Valier di San Valentino in Campo, situato vicino al capoluogo di provincia Bolzano, è una porta verso le stelle e un luogo dove il fascino dell'universo prende vita. La struttura, che prende il nome dall'astronomo altoatesino e pioniere dello spazio Max Valier, invita i visitatori a esplorare le profondità dell'universo. Il fulcro dell'osservatorio è un impressionante telescopio riflettore da 80 cm, che offre una visione dettagliata di galassie lontane, stelle brillanti e pianeti del nostro sistema solare.
Durante una visita guidata con gli astrofili dell'associazione “Max Valier”, potrete sfuggire alla frenesia della vita quotidiana e scoprire l'infinita vastità del cosmo. Sia che abbiate appena scoperto la vostra passione per l'astronomia o che siate già esperti osservatori delle stelle, l'osservatorio vi offrirà spunti emozionanti e un'esperienza indimenticabile sotto il cielo limpido dell'Alto Adige.
Informazioni importanti:
La visita o il tour dell'osservatorio è possibile solo nell'ambito di una visita guidata. Le visite guidate si svolgono ogni giovedì e venerdì.
È necessaria la prenotazione!
Telefono: 0039 371 6761428 (nei giorni feriali dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00)
E-mail: info@sternwarte.it
Costo della visita guidata:
Adulti (a partire dai 14 anni): € 8,00
Bambini (da 6 a 14 anni): 4,00 €.
È possibile fermarsi a rifocillarsi presso il vicino ristoro Untereggerhof
Ecco una breve presentazione del nostro osservatorio:
Video Osservatorio Max Valier
Il museo del paese offre uno scorcio della vita e cultura dei contadini in Alto Adige. La collezione del Museo di Gudon ha tre temi portanti: cultura popolare contadina, artigianato e arte locale. Il museo ospita una “Rußküche” originale (caratteristica cucina per affumicare), svariati mobili contadini e oggetti d’uso quotidiano, che formano un unico allestimento. Un laboratorio del calzolaio offre uno sguardo sulla complessitá di questo antico mestiere. Particolarità del museo è l’angolo dedicato al pittore meranese Josef Telfner, che visse a lungo a Gudon. Telfner dipinse acquarelli con diverse vedute del paese, di cui ritrasse inoltre numerosi abitanti.
Su richiesta visite possibili tutto l'anno: Tel. 0472 84 73 99 (Otto Schenk)
Dal 1991, il Museo si trova nella torre romanica del Castello Gries, ora monastero benedettino di Muri-Gries. Le vecchie mura della torre con le semplici vetrine contribuiscono a creare un’atmosfera unica della mostra. La raccolta ha avuto inizio con i presepi del convento e si è ingrandita nel tempo grazie a donazioni e nuove acquisizioni da parte della Associazione degli Amici del Presepe, e ora si sviluppa su tre piani. La mostra abbraccia tre secoli: vi si trovano Presepi Barocchi risalenti al 1750 come anche opere di noti artisti altoatesini del 20° secolo.
L’associazione culturale Lungomare – fondata a Bolzano nel 2003 – nasce dal desiderio e dalla necessità di aprire uno spazio nel quale condividere differenze, esperienze, opinioni e desideri, uno spazio nel quale legare la produzione culturale alla dimensione politica e sociale. Lungomare realizza progetti che investigano e testano relazioni possibili tra design, architettura, urbanistica, arte e teoria e i cui risultati sono stati presentati con formati diversi: discussioni pubbliche, convegni, pubblicazioni, mostre e interventi nello spazio pubblico caratterizzati dall’intenzione di interagire con i processi culturali e socio-politici del territorio in cui Lungomare opera. Attualmente l’attività di Lungomare si concentra su progetti di residenza a lungo termine, un formato attraverso cui Lungomare invita ospiti a interagire e confrontarsi con il contesto dell’Alto Adige. L’attività di Lungomare si ispira a tre principi: un’attenzione specifica per il contesto nel quale vengono realizzati i progetti dell’associazione, l’approccio transdisciplinare che li contraddistingue e la riflessione sul ruolo di Lungomare come istituzione culturale in relazione con il territorio in cui opera.
Con ogni proabilità simultaneamente alla fondazione della città di Glorenza, a sud delle mura sorse una zona artigianale. Accanto al commercio, infatti, si voleva garantire al nuovo insediamento urbano una seconda fonte di sostentamento. A questo scopo, nelle immediate vicinanze del vecchio ponte sull'Adige si derivò dal fiume una gora che servì d'allora in avanti (al più tardi a partire dal 1330) quale fonte di energia per il mulino cittadino. L'importanza una volta attribuita all'arte dei mugnai é dimostrata dal fatto che essi disponevano di un proprio ordinamento artigiano (al più tardi a partire dal 1615) e che in epoca barocca vi era una confraternita dei molitori. Il mulino cittadino, ripetutamente distrutto e danneggiato nel corso dei secoli, é sempre stato ricostruito. Corrispondeva all'interesse pubblico, infatti, poter contare su un mulino funzionante. L'attuale proprietario ha sostituito la ruota del mulino e, nel anno 2004, ha completamente restaurato l'intera struttura.
Al Museo della Scuola della Città di Bolzano è possibile conoscere, attraverso i molteplici aspetti della vita scolastica, i caratteri peculiari di un'epoca: i visitatori possono ricostruire l'esperienza storica vissuta dalle tre culture che abitano questa terra (italiana, tedesca e ladina) con l'ausilio di materiali didattici, fotografie, pagelle, documenti, arredi e cartelloni. Le collezioni del Museo della Scuola - Schulmuseum si presentano sotto una nuova veste e presso una nuova sede, un palazzo tardorinascimentale anche noto come ex Agnello ("Lamplhaus") e già vecchia scuola di Rencio (dal 1885 al 1928) a Bolzano. Il Museo della scuola - Schulmuseum della Città di Bolzano è stato concepito come museo aperto, offre a tutti i visitatori - ed in particolare a classi e docenti - la possibilità di ricostruire percorsi della memoria, in cui si intrecciano esperienze personali e storia collettiva. I molteplici aspetti della vita scolastica rivelano i caratteri peculiari di un'epoca: attraverso i materiali didattici, le fotografie, le pagelle, i documenti, gli arredi, i cartelloni esposti i visitatori possono ricostruire l'esperienza storica vissuta dalle tre culture che abitano questa terra (italiana, tedesca e ladina). Il ruolo dato all'infanzia, i valori ideologici e culturali, le concezioni pedagogiche, le innovazioni metodologiche e didattiche, possono costituire un osservatorio privilegiato per comprendere meglio il tessuto sociale ed istituzionale di un territorio. Il Museo della scuola-Schulmuseum della Città di Bolzano raccoglie ed espone materiale documentario storico e didattico. Di particolare interesse storico-documentario risultano la raccolta dei cartelloni murali e l'archivio fotografico: quest'ultimo raccoglie più di 500 fotografie che risalgono alla fine del 1800 e ai primi decenni del 1900 e documentano aspetti della vita quotidiana nella scuola tra Trentino, Tirolo, Vorarlberg e Carinzia. I materiali raccolti dal Museo provengono dalle scuole della provincia o da collezioni private. Visite guidate da marzo a giugno e da ottobre a dicembre: sabato ore 15 e 16, domenica ore 11 e 16.
A Predoi, all’estremità della Valle Aurina, lungo il selvaggio Rio Rosso, si è estratto rame per oltre mezzo millennio. Oggi, l’antica galleria S. Ignazioè stata trasformata in una suggestiva miniera visitabile, parte del Museo Provinciale delle Miniere.
Un trenino minerario vi porta per oltre un chilometro nelle profondità della montagna, in un mondo sotterraneo affascinante e carico di storia. Due percorsi ad anello all’interno della miniera, con installazioni e ricostruzioni realistiche, offrono uno sguardo autentico sulla dura vita dei minatori di un tempo.
Ma la galleria non è solo museo: ancora oggi vi si produce rame cementato attraverso un innovativo processo biologico che impiega batteri – un sorprendente connubio tra passato e presente.
All’ingresso della miniera vi accoglie la storica Casa Schiner, un’antica abitazione dei minatori, oggi testimone silenziosa di un’epoca passata.
Informazioni utili per la visita👉 Consulta qui orari e prezzi aggiornati sul sito web
Vivi un’avventura sotterranea unica – autentica, istruttiva e indimenticabile.
Castel Fontana si erge su un cono detritico di origine glaciale tra Tirolo e l’omonimo castello. Questa singolare struttura fortificata prende il nome presumibilmente da una sorgente situata nelle vicinanze.
La costruzione delle strutture difensive di Castel Fontana risale al periodo tra il 1241 e il 1253. I resti di tali elementi furono utilizzati come base per gli interventi di restauro. Castel Fontana fu restaurato all’inizio del XX secolo in modo assai particolare. Oggi ospita un museo agricolo ed è un centro di studi e di incontri culturali.
Il maso Rohrer a Sarentino è un maso aperto al pubblico, dove si può visitare l'antica cucina dove veniva affumicata la carne e dove, in un tipico forno, veniva cotto il pane. Questo maso è stato restaurato in grande stile, appropriato al paessaggio che lo circonda, senza esagerazioni e arredato come vuole il tipico stile tradizionale. Biglietto d’ingresso: offerta libera categorie: contadino, artigianato, cultura
Roseto Uhrerhof a Bulla, un’attrazione botanica unica Vi aspetta nel roseto più alto d’Europa a 1.500 m dell’albergo Uhrerhof a Bulla. La varietà di 6.000 rose e di oltre 150 specie diverse, estese su un pendio profumato, Vi daranno modo di godere della bellezza della natura. È aperto nei mesi di luglio, agosto e settembre ogni giorno dalle ore 10.00 alle ore 17.30, lungo il pendio presso l’Hotel Uhrerhof a Bulla. Cani non ammessi.
Il nome „Maranatha“ proviene dall'aramaico, la lingua madre di Gesù, e significa „Il nostro Signore venga“. Non si intende solo la venuta di Gesù 2000 anni fa, ma il museo desidera aiutare a vivere più profondamente la venuta di Gesù, non solo a Natale.
Vivi una straordinaria passeggiata attraverso il mondo mistico dei presepi. Il percorso parte dal presepe tirolese popolare, passando per il presepe orientale antico, fino ad arrivare alla rappresentazione moderna nell'arte contemporanea. Ammira le figure in legno a grandezza naturale e scopri i punti salienti della scultura tradizionale e dell'artigianato, accompagnati da giochi atmosferici di luce e suoni.
La collezione di presepi della Hofburg di Bressanone può essere annoverata tra le più importanti al mondo.
Nel pianterreno si può ammirare il presepio annuale, che contiene in tutto circa 5000 figurine e che fu creato per il principe vescovo Karl Franz Lodron per una camera del proprio appartamento nel palazzo vescovile. Altri presepi provenienti da Bressanone, dal Tirolo, da Napoli e dalla Sicilia arricchiscono la collezione di presepi.
Castel Juval, la residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner e i Messner Mountain Museums.
Il medievale Castel Juval sorge su un sito di culto preistorico all'ingresso della Val Senales in Alto Adige. La fortezza fu edificata nel 1278 da Ugo di Montalban. Nel 1540, dopo vari cambi di proprietà, il castello fu acquisito dalla famiglia Sinkmoser e proprio in quegli anni conobbe il suo periodo di splendore. Nel 1913, un signore coloniale olandese, William Rowland, diede nuova vita al castello fatiscente, facendolo ristrutturare completamente. Dal 1983, Castel Juval è la residenza estiva dell'alpinista Reinhold Messner, che ne ha fatto la sede principale del suo MMM Messner Mountain Museum. A Castel Juval espone la sua vasta collezione tibetana, una galleria di quadri e la collezione di maschere con pezzi provenienti dai cinque continenti. A Castel Juval si possono ammirare anche affreschi di epoca rinascimentale. Nei dintorni di Castel Juval Reinhold Messner ha allestito un parco con animali alpini, oltre a un’attività agricola con viticoltura. Il vigneto e la cantina "Unterortl, il maso biologico " Oberortl" e l'osteria "Schlosswirt" sono parte integrante del progetto complessivo di salvaguardia e riproposizione di quel paesaggio culturale storico sudtirolese, caratterizzato da piccoli campi e tenute.
Ganglegg, uno degli insediamenti in quota meglio esplorati risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro di tutto l’arco alpino.
Centro Visite del Parco naturale Sciliar-Catinaccio: L'area del Parco naturale Sciliar-Catinaccio ha una storia variegata, non solo nella sua origine primordiale. La flora e fauna che ne sono derivate, così come la coltivazione da parte dell'uomo con le sue usanze e i suoi miti, hanno lasciato le loro tracce. La mostra nel centro visite del Parco naturale cerca di riflettere tutti gli aspetti di questo territorio: la geologia unica, che ha principalmente contribuito alla nomina delle Dolomiti a Patrimonio Mondiale UNESCO, così come la flora e fauna, che hanno sempre attratto e ispirato molti scienziati e amanti della natura. Gli abitanti di questa zona hanno contribuito in modo significativo alla conservazione di questo prezioso paesaggio culturale e naturale.
Nel 1991 Alexander Schwabl ha trovato durante una pulizia in cantina un paio di pezzi di equipaggiamento dalla Seconda Guerra Mondiale. Ha deciso di tenere queste cose, al fine di preservarli dalla carie e quindi dall'oblio. Presto, sono stati aggiunti altri reperti provenienti da altre cantine, soffitti e ripostigli.