Struttura museale nella vecchia centrale idroelettrica ai piedi della cascata Stieber. Temi: energia idraulica, storia sulla tecnica e corrente nell’Alta Val Passiria.
Ingresso libero
La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.
Struttura museale nella vecchia centrale idroelettrica ai piedi della cascata Stieber. Temi: energia idraulica, storia sulla tecnica e corrente nell’Alta Val Passiria.
Ingresso libero
Per scopi difensivi nel 1940-41 dal regime fascista fu realizzato questo bunker al Passo Palade, è un’impressionante fortificazione sotterranea su più piani costituita da una lunga rete di gallerie che collegano postazioni di tiro e ampi spazi interni. Nella parte iniziale è allestita una galleria espositiva di immagini (Gampen Gallery), mentre l’interno ospita tra l’altro un’esclusiva collezione di minerali.
L`avimundus è il quinto centro visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio e si trova a Silandro.
Offre uno spaccato del mondo degli uccelli e della loro affascinante e diversificata biologia, in una mostra permanente. I visitatori hanno a disposizione una ricca scelta di documentari sugli uccelli e il loro habitat e una stazione multimediale che presenta tutte le specie di uccelli che nidificano regolarmente in Alto Adige.
Ingresso: 3 Euro, bambini da 6 anni 2 Euro
Il museo di cultura popolare a Egnaè situato in un edificio storico dei portici e dà la possibilità di visitare le stanze abitative di una famiglia borghese del XIX e XX secolo. Una vasta collezione di mobili e oggetti d'uso quotidiano domestico ricorda alla cultura passata. Gli oggetti del periodo dal 1800 fino agli anni ‘50 sono stati raccolti ed esposti in diverse stanze. Nel museo si possono visitare varie stanze come per esempio una stanza da gioco per bambini, una cucina con dispensa, un salotto e una camera da letto.
Il “Tru di artisc”, il sentiero degli artisti è una galleria d'arte all’aperto, dove sono installate diverse opere di artisti provenienti da differenti zone delle Dolomiti. Il sentiero che si snoda lungo il fiume tra La Villa e San Cassiano è percorribile anche con il passeggino.
Il centro di documentazione "Culten", sito sul colle della chiesa di Santa Valburga in Val d'Ultimo, ha aperto i battenti nella primavera del 2018. Lo spazio del centro sarà suddiviso in tre sezioni:
La spaziosa area sottostante la cima Scheibkopf offre un bel panorama a 180° con il parco naturale del gruppo del Tessa. Un telescopio consente di mettere a fuoco lo sguardo sul Monte dei Granati (3.304 m)
e sul Monte Principe (3.403 m), che si ergono maestosi dai ghiacciai perenni.
Per saperne di più su …
… le caratteristiche geologiche dell`Alta Val Passiria.
… le formazioni rocciose.
… la capra della Passiria.
Castel Juval, la residenza estiva dell’alpinista Reinhold Messner e i Messner Mountain Museums.
Il medievale Castel Juval sorge su un sito di culto preistorico all'ingresso della Val Senales in Alto Adige. La fortezza fu edificata nel 1278 da Ugo di Montalban. Nel 1540, dopo vari cambi di proprietà, il castello fu acquisito dalla famiglia Sinkmoser e proprio in quegli anni conobbe il suo periodo di splendore. Nel 1913, un signore coloniale olandese, William Rowland, diede nuova vita al castello fatiscente, facendolo ristrutturare completamente. Dal 1983, Castel Juval è la residenza estiva dell'alpinista Reinhold Messner, che ne ha fatto la sede principale del suo MMM Messner Mountain Museum. A Castel Juval espone la sua vasta collezione tibetana, una galleria di quadri e la collezione di maschere con pezzi provenienti dai cinque continenti. A Castel Juval si possono ammirare anche affreschi di epoca rinascimentale. Nei dintorni di Castel Juval Reinhold Messner ha allestito un parco con animali alpini, oltre a un’attività agricola con viticoltura. Il vigneto e la cantina "Unterortl, il maso biologico " Oberortl" e l'osteria "Schlosswirt" sono parte integrante del progetto complessivo di salvaguardia e riproposizione di quel paesaggio culturale storico sudtirolese, caratterizzato da piccoli campi e tenute.
La chiesa di San Michele a Tubre, risalente al XIV secolo, accoglie dal 2000 un museo sacrale. Nella chiesa sono esposte, oltre ai preziosi affreschi gotici, più di venti opere sacre di particolare importanza artistica provenienti soprattutto dalle otto chiese di Tubre. Il pezzo più pregiato consiste nell’altare polittico tardo gotico del 1520 della chiesa di San Martino.
Secondo lo slogan „libertà ed armonia tra arte e natura“ l'artista Sieglinde Tatz-Borgogno ha unito 200 sculture nel “giardino della nostalgia” a Pochi sopra Salorno. Le figure in bronzo e marmo rispecchiano i pensieri e sentimenti dell’artista. Il giardino delle sculture è liberamente accessibile.
Storia e storie del castello e della regione, un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia.
Prezzi:
vedasi: www.burg-heinfels.com
Il Museo della Val d’Ultimo di S. Nicolò è uno sguardo sul passato della vita rurale. La stube rustica, l'affumicatoio, la camera da letto e la latteria mostrano come le persone di un tempo lavoravano e vivevano. Scoprite quali erano gli attrezzi, i vecchi strumenti e le usanze della valle.
Il museo "Scoprire Haderburg" illustra la storia del castello medievale Haderburg, sia la nascita del complesso sia lo sviluppo con le singole fasi costruttive. Il castello viene presentato come residenza e fortificazione e il conseguente decadimento con varie illustrazioni. La storia riguardante la proprietà è turbulente e offre uno specchio dei rapporti di potere vigenti nella Contea del Tirolo. Il nucleo dell’esposizione è rappresentato da centinaia di manufatti.
Casa Wassermann La casa dei Wassermann si trova sulla statale della Val Pusteria, in centro a Villabassa. Nel 15° secolo era ancora residenza della famiglia nobile Von Kurz, mentre più tardi passò a privati. Dal 1892 al 1977 fu proprietà della famiglia Wassermann che vi aprì un cafè – pasticceria. La sensibilità artistico-culturale di questi gestori ha permesso la creazione di una ricca collezione folkloristica. Frammenti della collezione Wassermann rappresentano il nucleo del Museo del Turismo. IL TEMA DEL MUSEO Il Museo del Turismo Alta Pusteria “Haus Wassermann” documenta la storia del turismo nell’Alta Pusteria. Al piano terra ed al primo piano vengono rappresentati i fondamenti del turismo ricreando il fascino delle antiche locande e delle numerose sorgenti termali. È stata inoltre ricostruita l’antica ferrovia della Val Pusteria che ha conferito al turismo un tocco di modernità. Un’intera sala è dedicata invece all’alpinismo in questa regione. Al secondo piano il visitatore viene introdotto nello splendore del turismo elitario a cavallo tra i due secoli. In una sala molto semplice, invece, sono rappresentati la vita ed il lavoro del personale di servizio.
Dedicato al tema del ghiaccio e allestito in una moderna struttura sotterranea, il museo è situato a Solda, a 1900 metri di quota, ai piedi dalla vedretta dell'Ortles, che la famosa carta del Tirolo disegnata nel 1774 da Peter Anich indicava come la “Fine del mondo”. Nel MMM Ortles incontriamo il terrore del ghiaccio e dell'oscurità, i miti dell'uomo delle nevi e del leone delle nevi, il white out e il terzo polo, in un viaggio attraverso due secoli di storia degli attrezzi da ghiaccio, dello sci, dell'arrampicata su ghiaccio e delle spedizioni ai poli. MMM Ortles espone la più vasta collezione di dipinti con vedute dell'Ortles. La trattoria Yak&Yeti, situata accanto al museo, propone specialità delle montagne sudtirolesi e himalayane.
Situato al margine sud-occidentale di Bolzano, il castello è considerato uno degli emblemi dell'Alto Adige. Il nome originario "Formigar" deriva dal latino "formicaria". Dal X secolo d.C. il castello era di proprietà dei principi vescovi di Trento. Nella seconda metà del Quattrocento fu acquistato dal duca Sigismondo il Danaroso, conte di Tirolo, che lo trasformò nel più grande e prestigioso dei suoi castelli dandogli il nome di "Sigmundskron" (corona di Sigismondo). Oggi è sede del museo della montagna di Reinhold Messner MMM Firmian.
... un piccolo gioiello nel cuore della Valle Aurina ... A Cadipietra, nel vecchio "Kornkasten" (granaio) della miniera di rame di Predoi, è stato allestito un museo minerario, diventato oggi un settore del Museo provinciale delle miniere. Gli oggetti esposti provengono in gran parte dalla collezione mineraria dei conti Enzenberg, che è stata ceduta a titolo gratuito alla Provincia di Bolzano ed ora è aperta al pubblico.
Preziosi modelli in legno, dipinti e antiche piantine della miniera, libri, documenti e strumenti originali usati dai minatori fanno rivivere la storia dell'attività mineraria in Valle Aurina.
Ultima entrata 45 minuti prima della chiusura
Lunedì chiuso (eccetto i giorni festivi)
Chiuso nei mesi invernali (fino a Pasqua).
Il mondo del Loden. Accanto al museo interattivo, al recinto delle pecore, alla fabbrica del Loden ed all´area commerciale, esiste anche un ristorante, il "Lodenwirt". Su una superficie di 3.000 m2, Lodenwelt è un´indimenticabile avventura per tutta la famiglia, perfetta soprattutto per rallegrare i giorni di pioggia. Da dove arriva la lana? Come nasce il Loden? Questo prezioso materiale è usato da secoli in alto Adige per la realizzazione di cappotti, tracolle, pantaloni e gonne: visitando il Museo è possibile comprendere, passo per passo, come viene lavorata questa pregiata stoffa. Un viaggio nella storia e nella fabbricazione del Loden, affascinante per grandi e piccini.
La storia della Commenda di Longomoso, sede provinciale dell'Ordine teutonico, è strettamente correlata all'ospizio costruito nel 1200, quando la strada che attraversava le Alpi passava ancora per il Renon. L'ospizio, che fungeva da ricovero per i viandanti, veniva utilizzato anche per il cambio dei cavalli e la cura dei malati. L'attuale struttura dell'edificio, un imponente cubo in muratura con tetto piramidale, risale al 1650 circa. Se le splendide "stufe dei cavalieri" nei saloni di gala danno prova delle abilità artistiche dei fumisti locali, altrettanto ammirevoli sono gli stucchi sui soffitti e la tappezzeria con scene bibliche ed eventi della storia dell'Ordine teutonico. Oggi, la Commenda di Longomoso è la perla culturale dell'intero Renon, sede dei numerosi e variegati eventi organizzati dal comitato che la gestisce.
Presso il Rio Rosso di Predoi è stato estratto il rame per oltre 500 anni. Oggi le gallerie di S. Ignaz sono state trasformate in una miniera per visitatori.
Lungo un chilometro, il trenino conduce i partecipanti nel magico mondo sotterraneo. Le rappresentazioni del lavoro in miniera, lungo due percorsi circolari all’interno delle montagne, trasmettono un’idea del duro lavoro che i minatori dovevano affrontare un tempo. Nella galleria si estrae rame di cementazione ancora oggi e più precisamente in modo alternativo, con l’ausilio di batteri. La "casa del topografo", situata davanti all’imbocco della galleria, è una tipica abitazione antica dei minatori.
Si prega di prenotare l'ingresso in anticipo. Ultima guida ore 15
- su richiesta per gruppi da 15 persone anche dopo le ore 15
Lunedì chiuso (eccetto i giorni festivi)
Chiuso durante i mesi invernali (fino a Pasqua).
Sotto 5 metri di cemento e terra si trova su 200 m2 - in un involucro di 3.600 m3 di cemento ed acciaio - un´avventuroso percorso museale tra passato e presente.
estate 2024
17/06 - 28/09/2024
lunedì - sabato: dalle ore 13.30 alle ore 18.00
tutto l'anno: gruppi su richiesta (min. 8 persone)
Per ulteriori informazioni e prezzi consultare il sito internet!
Nel settembre 2018 - per l’anniversario dei 50 anni della strada del Passo Rombo - è stata inaugurata la struttura museale Timmel_Transit. Il museo, sul lato altoatesino, è stato pensato come parte complementare del progetto museale "Emozione Passo del Rombo" (Timmelsjoch Erfahrung). La struttura si trova in una vecchia caserma del 1930. Tema: informazioni sulla costruzione della strada del Passo Rombo sulla parte della Val Passiria.
Ingresso libero
Orari: da fine maggio a fine ottobre (quando la strada alpina è aperta al traffico) · ogni giorno 7:00–20:00
Unico in Alto Adige! Il museo delle bambole a Falzes accompagna i visitatori in un mondo fatto di giochi e fantasia. La mostra comprende diverse case delle bambole, bambole d'epoca, marionette, bambole in costume, botteghe delle bambole e tanto altro.
Ingresso libero!
Il museo è chiuso!
La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica e come mezzo per stimolare la partecipazione di diverse tipologie di pubblico. La Fondazione è aperta al pubblico tutti i sabati dalle 9.30 alle 19.30 (con una visita guidata gratuita alle ore 11.00). Durante la settimana è possibile visitare la Fondazione su appuntamento da martedì a venerdì scrivendo all’indirizzo mail visit@fondazioneantoniodallenogare.com.
La visita alla fondazione è possibile solo su appuntamento.
La Fondazione è aperta tutti i sabati dalle 10.00 alle 18.00 (visita guidata ore 11.00)
Le visite vanno prenotate via mail all’indirizzo:
visit@fondazioneantoniodallenogare.com Durata della visita: circa 1 ora.
Ingresso gratuito
Unico nel suo genere in Italia, affaccia su piazza del Grano. Al piano superiore si trova la collezione permanente dedicata alla moda, agli accessori e agli oggetti della vita quotidiana femminile: uno specchio della società e dello spirito del tempo nelle diverse epoche fino a oggi. Il livello inferiore ospita invece mostre temporanee che approfondiscono l’evoluzione dello status della donna, dei suoi ideali e dei suoi ruoli. A disposizione anche una biblioteca con letteratura di settore, accessibile su richiesta.
Ingresso:
adulti € 7,00
ridotto (anziani, studenti, con GuestCard) € 5,00
bambini (8-14 anni) € 3,00
ingresso gratuito con MuseumobilCard/MeranCard
Il nativo Paul Flora, illustratore, fumettista e grafico, aveva già da giovane la passione per l'arte, con immagini di un ironico e satirico espresso. Ha rapidamente guadagnato una notevole fama ben oltre i paesi di lingua tedesca e ha lavorato come vignettista per il quotidiano tedesco "Die Zeit". Anche se ha lasciato Glorenza al’infanzia, non ha mai dimenticato le sue origini, sostenendo e promovendo l’immagine di Glorenza tanto che alla sua morte avvenuta nel 2009 ha voluto essere tumulato nel cimitero di Glorenza. Nel 2011 in onore di Paul Flora è stata inaugurata una mostra permanente "Paul Flora - Vita e opere". La mostra permanete del disegnatore e caricaturista Paul Flora. Sono esposte fino a 60 opere della vita del disegnatore.
Nella torre espositiva c'è un negozio. Sono disponibili litografie, incisioni, cartoline e libri su Paul Flora.
La Val Venosta è una delle zone più aride della regione alpina. “Sunnaseit” e “Nörderseit” hanno sempre plasmato la valle, la gente, la cultura.
Scopri nel Vuseum - 's Vintschger Museum la versatilità di questa valle unica con la sua lunga storia, e poi fai un'escursione nell'insediamento preistorico di Ganglegg o lungo i vecchi corsi d'acqua Leitenwaal e Berkwaal.
Vivere la Val Venosta …
Le varie presentazioni di film e la passeggiata lungo i canali d’acqua fino al sito preistorico "Ganglegg" - ben segnalate - rendono la visita ricca di eventi. In aggiunta, si alternano le mostre nel museo.
… Capire la Val Venosta
Le mostre fanno capire ai visitatori perché la Val Venosta è così com'è oggi e come gli abitanti, i “Vinschger” hanno imparato ad affrontare le dure condizioni locali nel corso dei millenni.
La Val Venosta arcaica
La collina di Ganglegg, sopra Sluderno, è forse il sito preistorico d’altura più studiato di tutto l’arco alpino. Si tratta di un insediamento fortificato dell’età del bronzo, del ferro e di epoca romana. Gli abitanti, i reti, del Ganglegg occupavano una posizione di preminenza sociale in epoca preistorica, come dimostrano i numerosi gioielli e reperti di armi provenienti da gran parte dell'Europa. La loro stessa scrittura, il luogo delle offerte bruciate come centro di eventi di culto in Val Venosta resero i reti un popolo potente e ampiamente temuto.
I Bambini di Svevia
La Val Venosta era una valle amaramente povera anche a causa del clima. La gente doveva morire di fame e lottare per la sopravvivenza ogni giorno. A partire dal Seicento la povertà ha spinto molti genitori a mandare i loro bambini a fare una camminata molto faticosa fino all’Alta Svevia per trovarvi alloggio e lavoro. La mostra indaga la questione del perché si possa arrivare a questo punto e descrive la dura vita quotidiana di questi "Bambini di Svevia".
I Girovaghi – I Korrnr
Non è stato il desiderio di libertà a spingerli a prendere il carro, è stata la povertà che li ha costretti a farlo. Tirando il carro, molti abitanti della Val Venosta si mossero attraverso i campi. Compravano e vendevano, si offrivano come lavoratori durante il raccolto o provavano a chiedere l'elemosina. Molte famiglie hanno vissuto in strada per anni.
Acqua per irrigareLa Val Venosta è una delle valli più aride in Europa. Per rendere possibile l'agricoltura, gli abitanti della Val Venosta hanno sviluppato secoli fa un ingegnoso sistema di irrigazione: i canali di irrigazione artificiali, i “Waale”. La mostra WasserWosser racconta vividamente tutti gli aspetti dell'irrigazione tradizionale della Val Venosta, raccontando il carattere peculiare della Val Venosta e della sua gente.Sulla collina sopra Mareta, nei pressi di Vipiteno, si erge maestoso Castel Wolfsthurn, che lo storico tirolese Johann N. Tinkhauser descrisse, nel XIX secolo, come il “più bel castello del Tirolo”.
Di proprietà della famiglia Sternbach fin dalla sua costruzione, il complesso barocco ospita dal 1996 il Museo provinciale della caccia e della pesca.
Il Museo mostra le sale nobili con arredi originali e una ricca collezione storico-artistica di oggetti riguardanti la caccia e la pesca.
Al castello conduce l’interessante percorso tematico “Bosco e acqua”.
Come un masso erratico, il Museo del Passo sporge dal versante tirolese a quello altoatesino, sottolineando il carattere transfrontaliero dell'emozione del Passo del Rombo. La "grotta di ghiaccio" allestita all'interno è un tributo ai pionieri di questa strada alpina e alla loro meritevole opera.
Per saperne di più su: la storia della strada alpina del Passo del Rombo, il nome del Passo del Rombo, la storia di una fibbia di epoca precristiana.
Ingresso libero
Orari: da fine maggio a fine ottobre (quando la strada alpina è aperta al traffico) · ogni giorno dalle ore 07:00-20:00