Vai ai contenuti
aggiunto ai preferiti
rimosso dai preferiti
Oops! C’è stato un problema, prova di nuovo
Il tuo account è in corso di creazione
Il tuo account è stato creato con successo e ora hai effettuato l'accesso.
Sei stato disconnesso
Filtra
Filtri selezionati
    Livello di difficoltà
    Durata
    Distanza in Km
    Luoghi di interesse
    Negozi
    Golf

    Musei in Alto Adige

    La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.

    Risultati
    Musei
    Museo Civico di Chiusa
    Bressanone e dintorni

    Il Museo Civico di Chiusa si trova nell'ex convento dei Cappuccini. La parte più importante del Museo è costituita dal famoso Tesoro di Loreto al quale è dedicato il primo piano. La donazione di questa collezione di opere d'arte d'inestimabile valore, unica nel suo genere, sia per valore artistico che per valore storico, e la fondazione del convento dei Cappuccini di Chiusa (1699), si devono alla generosità della regina di Spagna Maria Anna (1667-1740).
    Di notevole interesse inoltre la sezione dedicata alla Colonia Artistica di Chiusa (1874-1914) con il suo rappresentante Alexander Koester.
    Una visita del museo comprende anche la Chiesa dei Cappuccini, raggiungibile attraverso il chiostro.

    Mostre temporanee

    “LA REGIONE FUORI DAI VETRI”
    IL CAMMINO DELL’ARTE
    Come gli artisti hanno rappresentato il lavoro

    Inaugurazione: venerdì 22.3.2024
    Durata della mostra: 23.3. – 17.8.2024

    ART THAT WALKS
    L'arte che cammina
    Quando l’artigianato incontra l’arte e viceversa
    Inaugurazione: venerdí 30.8.2024
    Durata della mostra: 31.8. – 2.11.2024


    Ulteriori informazioni sul museo civico: https://www.museumklausenchiusa.it/it/

    Musei
    Trostburg a Ponte Gardena
    Regione dolomitica Val Gardena

    Si tratta di uno dei più grandiosi complessi fortificati dell’Alto Adige. Castel Forte fu costruito alla fine del XII sec. e ulteriormente ingrandito e potenziato nel XVI sec. Stupendo salone tardo rinascimentale e ”Stube” gotica a volte. Qui visse il famoso avventuriero e menestrello Oswald von Wolkenstein.
    Il castello presenta al suo interno arredi e oggetti d’arte di diverse epoche, oltre ad una raccolta di circa 80 modelli storici di castelli dell'Alto Adige ad opera di Ludwig Mitterdorfer (1885-1963).

    Informazioni e prenotazioni per visite, tel. 0471 654 401.

    Chiese e abbazie
    Monastero di San Giovanni a Müstair
    Val Venosta

    Il convento benedettino è un monastero medievale di epoca carolingia in ottimo stato di conservazione. Qui si incontrano la vita quotidiana benedettina, la coltivazione culturale, l'arte e la ricerca. La leggenda vuole che la prima pietra del monastero sia stata posta da Carlo Magno. Subito dopo l'incoronazione, Carlo Magno fu sorpreso da una tempesta di neve sul Passo dell'Umbrail. In segno di gratitudine per essere sopravvissuto, fondò il monastero di Müstair nel 775. 
    Il monastero di San Giovanni è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO dal 1983. 

    Ulteriori informazioni, visite guidate e orari di apertura della chiesa del monastero sono disponibili su: www.muestair.ch

    Musei
    Museo Val Gardena - Museum Gherdëina
    Regione dolomitica Val Gardena

    Museum Gröden - Museum Gherdëina

    Inaugurato nel 1960, con sede nella Cësa di Ladins, il Museo della Val Gardena di Ortisei, costituisce uno dei principali musei delle Valli Ladine. E’ organizzato in diverse sezioni e le sue collezioni coprono un arco cronologico eccezionale, dalla formazione delle montagne dolomitiche oltre 200 milioni di anni fa sino alla documentazione artistica dell’alpinista e cineasta di fama internazionale Luis Trenker (1892-1990).
    Tra reparti geologici, paleontologici, archeologici, pitture, sculture, flora e fauna, il Museo possiede un numero sorprendente di oggetti d’inestimabile valore, tra cui, vale la pena di menzionare il grande ittiosauro del Monte Seceda, la Tela Quaresimale di San Giacomo del 1620 e i rarissimi disegni a sanguigna del 1490 del maso Bierjun. Accanto a tutto questo, offrono una testimonianza ricca e completa della storia e della cultura della valle, i dipinti del maestro ladino Josef Moroder-Lusenberg (1846-1939) e una copiosa collezione di giocattoli in legno e di sculture d’ordine sacro e profano dell’arte gardenese dell’intaglio dal XVII secolo ai nostri giorni.
    Categorie: Geologia, Ladinia, Animali, Minerali, Archeologia, Arte sacra, Intaglio, Contadino, Barocco, Farfalle, Cultura, Presepi, Giocattoli, Medioevo, Etnografia

    chiuso il 24, 25 e 31 dicembre e l´1 gennaio

    Musei
    Rudolf-Stolz-Museum
    Regione dolomitica 3 Cime

    Nelle due sale espositive del museo vengono esposte più di 160 opere del pittore Rudolf Stolz (1874 - 1960). Nella prima metà del 1900 l'artista autodidatta era uno dei più conosciuti pittori del Tirolo dopo Egger-Lienz. Il soggetto prediletto del pittore era la Madonna. Esposizione straordinaria nel museo Rudolf Stolz durante l'estate 2021: Amon e Fingerle 1906 -1940: Liebe für das Haus (Amore per la casa)

    Musei
    Museo Bellum Aquilarum - Mostra "tracce di storia"
    Regione dolomitica 3 Cime

    Mostra "tracce di storia" della Grande Guerra Mondiale nella scuola vecchia:

    Aquilarum ONLUS Molte aree delle Dolomiti hanno in corso progetti di valorizzazione delle testimonianze storiche della Grande Guerra. Sesto di Pusteria è stata vittima e protagonista di quella tragedia. Sesto di Pusteria è l'unico paese di lingua e cultura tedesca appartenente all'Impero che si è trovato sulla linea del fronte, che ha subito l'evacuazione forzata ed il profugato, e che poi, insieme agli altri paesi del Sud Tirolo è stato annesso all'Italia. Questo casuale insieme di eventi rende Sesto un luogo emblematico per narrare quel periodo storico, non solo per i cittadini tirolersi di oggi, ma per tutti gli abitanti dell'Europa. Le vicende della popolazione civile e dei soldati di quell'importantissimo momento storico sono state finora sorprendentemente ignorate, e la causa è certamente legata agli sconvolgimenti successivi alla fine della guerra ed all'annessione all'Italia. Nel grande interesse per il primo conflitto mondiale che emerge oggi in Europa, Sesto può offrire un contributo unico ed inestimabile. L'associazione Bellum Aquilarum vuole salvare dell'oblio le testimonianze rimaste di quella tragedia per conservarle e trasmetterle alle generazioni future, ai giovani della Pusteria, ma anche ai giovani dei paesi dell' ex-impero austro-ungarico che qui combatterono. La tragedia vissuta così profondamente a Sesto ed in Pusteria, è analoga a quella di molte altre zone d'Europa che si trovaronosulla linea del fronte o che , dopo il conflitto, vissero gli sconvolgimenti seguenti alle annessioni territoriali. Fu quella una frattura culturale, storica e politica immensa, quegli eventi cambiarono certamente la Pusteria ma cambiarono anche l'Europa ed oggi - in una prospettiva europea che permette di superare le antiche tensioni conseguenti al conflitto - la preservazione di quella memoria può aiutare alla costruzione del nostro futuro comune. L'associazione Bellum Aquilarum è una ONLUS (Organizzazione non lucrativa di finalità sociale) riconosciuta dalla Provincia Autonoma di Bolzano, non ha scopo di lucro, è aperta al contributo di tutti, privati, associazioni e istituzioni che ne condividano gli scopi. Si prefigge di stimolare il recupero e la valorizzazione delle testimonianze storiche rimaste con la creazione e gestione di musei all'aperto, archivi storici, centri di documentazione e quant'altro utile al perseguimento dello scopo statutario.

     

    Artista
    Art Galaria
    Regione dolomitica Val Gardena

    Nella galleria d’arte „Art Galaria“  troverete le opere di ben 11 artisti locali (scultori del legno, pittori, artisti, sculture in bronzo...).

    Le opere sono realizzate a mano dai singoli artisti.

    È anche possibile trovare uno degli artisti direttamente in loco durante gli orari di apertura.

    Musei
    Archeoparc Velturno
    Bressanone e dintorni

    L’istituzione dell’Archeoparc di Velturno segna la fine di due decenni di interventi da parte dell’Ufficio Beni Archeologici di Bolzano nella località Tanzgasse. La struttura renderà possibile preservare i resti archeologici dagli agenti atmosferici e permetterà anche la prosecuzione delle ricerche in futuro. Se fino ad ora una gran parte delle ricerche si sono concentrate sulle strutture nel luogo di culto dell’età del Rame, sarà dunque possibile in futuro indagare anche gli strati sottostanti, le fasi più antiche di questo santuario preistorico, del quale sappiamo che deve essere stato in uso per un periodo relativamente lungo caratterizzato da ampliamenti e ristrutturazioni, forse anche in conseguenza dell’evoluzione delle credenze religiose nel corso del tempo. 

    Musei
    Centro visite Gruppo di Tessa
    Naturno, Merano e dintorni

    L'acqua è l'elemento che caratterizza il Parco naturale Gruppo di Tessa come nessun altro. Non solo ha plasmato il suo paesaggio, ma ha anche un'influenza centrale sugli habitat del parco. E crea sfide per le persone, gli animali e le piante, sia dove manca che dove è presente in abbondanza.

    Non è quindi un caso che la mostra permanente nel nuovo centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sia dedicata all'acqua. Con il motto "Verso l'acqua", il viaggio porta i visitatori non solo verso l'alto, attraverso l'imponente edificio a forma di chiocciola, ma anche dal fiume Adige nel fondovalle ai ghiacci eterni dei ghiacciai - e attraverso i vari livelli di altitudine del Parco naturale Gruppo di Tessa.

    Adulti e bambini possono vivere il parco naturale in modo completamente nuovo e scoprire le complesse interrelazioni in modo ludico, vario e pratico. In ogni stazione della nuova esposizione permanente di 600 metri quadrati di superficie, i visitatori possono diventare attivi e attraversare tutti gli habitat: da quello mediterraneo a quello alpino, da quello secco a quello ricco di precipitazioni, da quello caldo a quello freddo.

    Animali e piante presenti nei vari habitat sono presentati come in un gabinetto di curiosità. Ci sono anche stazioni speciali dedicate ai canali di irrigazione e ai pascoli alpini, alle fattorie e ai prati, dove sono richieste non solo attenzione, ma soprattutto curiosità e un po' di abilità. Lo stesso vale per un gioco tecnologico d'altri tempi, che dà un'idea di quanto sia appassionante la geologia del parco naturale con le sue diverse formazioni rocciose e la ricchezza di minerali. Il viaggio attraverso la mostra porta persino nel ghiaccio eterno dei ghiacciai e nel cuore di una frana, che fa rivivere la potenza distruttiva dell'acqua.

    Il centro visite è un edificio dalle linee chiare che, come il paesaggio del Parco naturale Gruppo di Tessa, si protende verso l'alto. E poiché, oltre all'acqua, anche la luce è una caratteristica peculiare del parco naturale, le grandi finestre garantiscono sole e luce nelle ampie stanze - e una vista senza ostacoli su Naturno, sui suoi dintorni e, soprattutto, sul Monte Sole di Naturno. La vista migliore sulla montagna si gode dalla terrazza del nuovo centro visite, che si affaccia sul Monte Sole. E così sul mondo in cui i visitatori si sono appena immersi.

    Si può concludere la visita al nuovo centro visite del parco naturale con una passeggiata rilassante nel parco di nuova creazione intorno all’edificio. Il parco è ricco di verde e di bacini d'acqua che si ricollegano al tema della mostra e prende il nome dal famoso collezionista di farfalle e ricercatore Bernardin Astfäller, anch'egli originario di Naturno.

    Attraverso gli occhi dei bambini
    Per il nuovo Centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sono stati creati oggetti espositivi unici, di cui alcuni sono basati sui disegni dei bambini. I bambini tra 4 e 6 anni si sono concentrati su 4 animali locali e li hanno dipinti e disegnati. Nella mostra speciale sono esposti i lavori di tutti i bambini che hanno partecipato a questo progetto. Chi riesce a trovare i disegni corrispondenti ai modelli di animali esposti nel centro visite?

    Responsabile del centro visite: Annamaria Gapp

    Apertura: aperto da marzo a novembre, da martedì a sabato, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00; luglio e agosto aperto anche la domenica. Chiuso nei giorni festivi, Ingresso libero

    Musei
    Documentazione Henrik Ibsen
    Vipiteno e dintorni

    Henrik Ibsen era il più noto amante di Colle Isarco. Nel palazzo comunale trovate tante traccie delle sue vacanze nel vecchio paese di cura.
    Aperto ogni mattina da lunedì a venerdì e mercoledì pomeriggio.

    Musei
    Museo delle macchine da scrivere Peter Mitterhofer
    Parcines, Merano e dintorni

    Il museo racconta la storia della macchina da scrivere con pezzi d'esposizione che includono modelli dalla prima macchina da scrivere di legno dell'inventore Peter Mitterhofer di Parcines a modelli dell'età del computer. Con oltre 2000 pezzi d'esposizione il museo documenta la storia molto interessante della macchina da scrivere. La collezione include i primi modelli di legno dell'inventore Peter Mitterhofer di Parcines, macchine da scrivere particolari ed eccezionali di tutto il mondo nonché modelli dell'età del computer. Un modello proprio unico è "l'Enigma". Questa misteriosa macchina criptatrice fu usata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

    Aprile - Ottobre: aperto ogni prima domenica del mese dalle ore 14-18, ingresso gratuito.

    Ingresso:

    • Adulti € 7,00
    • Riduzioni residenti in Alto Adige, gruppi oltre 10 persone, anziani (oltre i 65 anni) € 6,30
    • Giovani (fino a  16 anni), studenti, visita guidata a partire da 10 persone € 2,00
    • Visita guidata gruppi (da 10 persone) € 8,00
    • Carta famiglia € 15,00
    • Gratuito per bambini fino ai 6 anni
    Visite guidate solo con registrazione: luglio e agosto ogni martedì alle ore 18
    Centri culturali e teatri
    Tublà da Nives - Mostre
    Regione dolomitica Val Gardena

    Laddove si abbina e si fonde l' antico con il moderno, si crea un terreno fertile, ove la creatività e l' arte iniziano a germogliare e la cultura a rifiorire. Il centro culturale Tublà da Nives offre mostre artistiche personali o collettive, esibizioni storiche, presentazioni, conferenze, simposi, esibizioni artistiche, letterarie, musicali e multimediali. 

    Musei
    Messner Mountain Museum Ripa
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Si tratta del quinto museo della montagna del noto scalatore Reinhold Messner.

    Il progetto è interattivo e rappresenta un luogo d'incontro e di scambio culturale tra la popolazione rurale autoctona e gli ospiti provenienti dalle altre regioni montane del mondo.

    L'esposizione comprende opere ed oggetti d'uso quotidiano delle diverse popolazioni di montagna, tra cui sherpa, tibetani, mongoli, hunza. Il nome del museo, Ripa, significa "uomo di montagna" in lingua tibetana. 

    Reinhold Messner non vuole solo "esporre", ma invitare ad uno scambio d'esperienze con le popolazioni di montagna. Oltre all' esposizione di oggetti d' uso quotidiano delle diverse popolazioni, ogni anno trascorreranno l' estate al Messner Mountain Museum ospiti provenienti da una regione montana diversa del mondo che illustreranno le loro condizioni di vita.

    Prezzi d'ingresso:

    Adulti € 14,00, bambini (6 - 14 anni) € 6,00, studenti fino a 28 anni e senior over 65 € 12,00, biglietto famiglia (2 adulti + bambini sotto i 14 anni) € 32,00, biglietto mini famiglia (1 adulto + bambini sotto 14 anni) € 18,00, gruppi da più di 15 persone € 12,00, classi scolastiche (6 - 19 anni) € 6,00

    Musei
    Museo contadino Foiana
    Merano e dintorni

    In un pittoresco edificio di Foiana, che in passato fu adibito a lavanderia e forno della canonica, sorge il museo contadino, che offre ai visitatori un'autentica rappresentazione della vita contadina dell'epoca preindustriale.

    Il museo, articolato su due piani, consta di quattro sale ed ospita inoltre un mulino antico. La prima sala offre uno scorcio della vita contadina nel XVIII secolo grazie alla ricostruzione di un soggiorno dell'epoca (Stube). A fianco, in cucina, sono esposti numerosi utensili da cucina e macchine per fare la pasta, mentre la sala successiva ospita attrezzi di ogni genere.

    Infatti, in epoca preindustriale, i contadini costruivano da soli tutto ciò di cui avevano bisogno. In questo museo ci si può quindi fare un'idea dell'incredibile varietà di attrezzi e utensili che i contadini dell'epoca dovevano essere in grado di usare. Il piano superiore è dedicato a strumenti per la filatura e la tessitura, tra i quali telai e arcolai.

    Musei
    ECK Museum of Art
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Museo Civico di Brunico è stato inaugurato nel 1995 nelle antiche stalle della posta, restaurate e adattate, in cui nei secoli passati venivano accuditi i cavalli e parcheggiate le diligenze postali per viaggiatori. Al pianterreno, vicino all'atrio d'ingresso, si trova l'esposizione permanente di opere tardo-gotiche di Michael Pacher, del suo collaboratore Friedrich Pacher e dei suoi allievi Simon e Veit von Taisten. Al primo piano vengono presentate mostre temporanee, al secondo si trovano l'archivio e l'ufficio. Al piano interrato si trova il gabinetto grafico che viene messo a disposizione per le mostre di artisti giovani. Il museo ospita inoltre un'officina d'arte grafica con le necessarie attrezzature per la stampa calco grafica, planografica ed in rilievo (incisione, litografia, xilografia), ovvero per la stampa di libri. Il museo possiede tra l'altro 7.500 ex libris. Il punto focale del Museo è costituito dalla raccolta, dalla presentazione e dall'elaborazione della grafica regionale ed internazionale del XX secolo. Il secondo punto qualificante dell'attività è il restauro delle opere appartenute al vecchio museo civico. Il museo ospita inoltre diverse iniziative culturali come letture, seminari, performance etc.

    Musei
    Museo provinciale Miniere – sede di Monteneve nell'Alta Val Passiria
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Monteneve - la miniera più alta d'Europa

    Nel 1237 si fece luce per la prima volta sull'attività mineraria a Monteneve che non vanta solo il primato di miniera più alta d'Europa posizionata a 2000 - 2500 m sul livello, del mare, ma anche quello di principale sito per le estrazioni di zinco e piombo del vecchio Tirolo. Escursioni sotterranee permettono ai visitatori di percorrere ancora oggi alcuni tratti degli oltre 150 km di gallerie e pozzi, avvicinandosi in tal modo alla lunga storia della miniere che nel 15° secolo viveva il suo periodo di maggior splendore e vedeva impegnati ben oltre 1000 minatori, detti canopi (dal tedesco Knappen). con una lunghezza complessiva di 27 km la miniera era al tempo l'impianto di trasporto su rotaia più lungo del mondo. 

    A Monteneve durante le visite guidate nella miniera, i visitatori si trovano proiettati nel passato e rivivono le emozioni di allora. Si può scegliere tra le escursioni di mezza giornata o quelle di una giornata intera usando il trenino della miniera, o fare un giro al museo con nuovo locale espositivo, e magari fermarsi al rifugio alpino.
    Che sia all'aria aperta o nei meandri sotterranei, sempre e ovunque vi aspettano nuove e bellissime esperienze. 

     

    Visite guidate:

    » Tour alla scoperta del distretto minerario

    MA + GI alle ore 09:15 dalla fermata/parcheggio "ponte di Monteneve"

    Escursione di un'intera giornata con guida:visita al locale espositivo, al distretto minerario e al villaggio dei minatori.

    » Avventura Monteneve

    SA + DO alle ore 08:30 dalla fermata/parcheggio "ponte di Monteneve"

    Escursione di un'intera giornata con guida e gallerie: visita al locale espositivo, al sito minerario e al villaggio con attraversamento della “Schneebergscharte”. Durante la via di ritorno si percorre una galleria di miniera lunga 6 km.

    Ulteriori informazioni su visite guidate & prezzi:

    www.museominiere.it/it/monteneve/

    Visite solo su prenotazione entro il giorno prima (ore 16:00): info@koflerfranz o M +39 348 3100443 (Franz Kofler)

     

    Contatto rifugio:

    T +39 0473 932900 · schutzhuette@schneeberg.org · https://schneeberg.org/italiano/

    Musei
    Messner Mountain Museum Corones
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Sul Plan de Corones non si vivono solo emozioni alpine. Lo stesso Reinhold Messner ha definito come: „il suo quindicesimo Ottomila!“ l’ambizioso progetto legato alla catena di musei altoatesini dedicati alla montagna il cui l’ultimo componente, il „Messner Mountain Museum Corones“, ha visto  la luce proprio nell’estate del 2015. Con la star degli architetti Zaha Hadid e lo Skirama Kronplatz, l’ormai leggendario alpinista dell’estremo ha dato vita a una cordata vincente, che ha superato diverse tappe nella complessa “ascensione” che li ha portati alla realizzazione del sesto Messner Mountain Museum, il Corones, proprio in vetta alla montagna. Adulti: 14,00€, bambini 6–18 anni: 6,00€, studenti (sotto 28 anni): 12,00€, pensionati da 65 anni: 12,00€, biglietto famiglia (2 adulti + bambini sotto i 14 anni): 32,00€, biglietto mini-family (1 adulto + bambini sotto i 14 anni): 18,00€, gruppi min. 15 persone: 12,00€/persona, classi scolastiche 6–18 anni: 6,00 €/persona
    persone con disabilità: 12,00 €
    ULTIMO INGRESSO ORE 15:30

    Fortezze e castelli
    Museum Ladin Ciastel de Tor
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel cuore delle Dolomiti vivono i ladini dolomitici, un nucleo di oltre 30.000 persone la cui identità è caratterizzata da due importanti elementi: la particolare lingua neolatina, derivante dal latino volgare, e lo straordinario paesaggio montuoso delle Alpi centrali. Le caratteristiche fisiche di questo paesaggio hanno reso possibile che la lingua ladina, la più antica fra quelle parlate nella regione, riuscisse a mantenersi viva fino ad oggi. Il percorso del Museum Ladin mette in luce alcune particolari circostanze della storia e della vita attuale dei ladini dolomitici, narrando le importanti influenze delle vicende sovraregionali sulla vita di questa popolazione ed evidenziando le correlazioni esistenti tra le forme di un paesaggio eccezionale e i modi di vivere di questo antico popolo. Il museo è ospitato nel Ciastel de Tor, un castello risalente al 1230, creato come feudo dei vescovi di Bressanone.

    Il Castello è disponibile come location per matrimoni, per le coppie interessate a coronare una giornata indimenticabile e vivere un momento da fiaba in un castello medioevale.

    Musei
    miniera di Villandro
    Bressanone e dintorni

    La miniera di Villandro si trova in una posizione meravigliosa con una vista panoramica sulle Dolomiti - Patrimonio Mondiale dell'UNESCO e oggi è una delle poche miniere dell’Alto Adige visitabili dal pubblico. Esplora il labirinto di gallerie e immergerti nell'affascinante storia mineraria di Villandro, che risale a secoli fa.
    Su 750 metri di dislivello, la miniera di Villandro contava ben 16 gallerie per un totale di circa 20 km di cui 2/3 scavati a mano e 1/3 con l'impiego di esplosivi (polvere nera).
    I materiali estratti furono: argento, piombo (galena), rame e blenda. L'avanzamento di un minatore, fra gli 8 e 12 m all'anno, veniva eseguito prevalentemente in ginocchio o supini. Al rinvenimento di un giacimento minerario di maggiori dimensioni si rendeva necessario l'ampliamento della galleria per il trasporto dei minerali e della roccia sterile. La vita media di un minatore si aggirava tra 35 e 40 anni.

     

    Orari di apertura:

    GALLERIA ELISABETH
    Visite guidate
    - Martedì e giovedì alle ore 10.30 e 14.00
    - Domenica alle ore 10.30
    - Punto di partenza: galleria Elisabeth
    - Durata: circa 1,5 ore

    GALLERIA ELISABETH & LORENZ
    Visite guidate
    - Luglio & agosto ogni mercoledì alle ore 10.30
    - Punto di partenza: galleria Elisabeth
    - Durata: ca. 2,5 ore
    - Nei mesi di luglio e agosto escursione guidata anche mercoledì alle ore 10:30.

    Ulteriori informazioni sulla miniera: https://bergwerk.it/?lang=it

    Musei
    Museo locale Gudon
    Bressanone e dintorni

    Il museo del paese offre uno scorcio della vita e cultura dei contadini in Alto Adige. La collezione del Museo di Gudon ha tre temi portanti: cultura popolare contadina, artigianato e arte locale. Il museo ospita una “Rußküche” originale (caratteristica cucina per affumicare), svariati mobili contadini e oggetti d’uso quotidiano, che formano un unico allestimento. Un laboratorio del calzolaio offre uno sguardo sulla complessitá di questo antico mestiere. Particolarità del museo è l’angolo dedicato al pittore meranese Josef Telfner, che visse a lungo a Gudon. Telfner dipinse acquarelli con diverse vedute del paese, di cui ritrasse inoltre numerosi abitanti.

    Su richiesta visite possibili tutto l'anno: Tel. 0472 84 73 99 (Otto Schenk)

    Altri artigianati artistici
    Museo della lana
    Campo Tures, Valle Aurina

    Lana locale piu' attuale che mai ... Un tempo, quando i contadini erano completamente autosufficienti, dovevano anche preoccuparsi di farsi da sé i loro vestiti. Di conseguenza la produzione e la lavorazione della lana acquistarono una grande importanza. A Caminata di Tures una signora si è impadronita dell‘antica tecnica ed è anche disposta a lasciare che gli altri guardino quando lei dalla lana di pecora ricava loden e filati e li confeziona in capi di abbigliamento, che oggi vanno molto di moda. Naturalmente è possibile acquistare i suoi prodotti.

    Musei
    Castel Velturno
    Bressanone e dintorni

    Castel Velturno è und edificio storico unico nel suo genere. Fu edificato nel 1580 come residenza estiva del principe vescovo di Bressanone Johann Thomas von Spaur. La sua particolarità non è tanto nella forma architettonica, quanto nei suoi arredamenti. Le dieci stanze sono arricchite da boiserie e pitture parietali, che fanno di Castel Velturno una delle residenze rinascimentali meglio conservate dell’arco alpino. Un tempo la residenza ospitava anche una voliera e il parco dei cervi.

    Questo elegante complesso è stato sottoposto ad accurata opera di restauro nel 1979/83.

    L'interno del castello di Velthurns riflette la qualità della rappresentazione elevata alla fine del XVI secolo. È un capolavoro di design interno ben studiato. Le pitture parietali e boiseries rivelano le aspirazioni di una varietà di temi influenzati dall'umanesimo. Mostre speciali nella Schreiberhaus completano le attività del castello di Velthurns.

    Nel 1978 divenne proprietà della Provincia dell'Alto Adige e fu ristrutturato nel 1979. Al piano terra, il castello ospita un museo archeologico con reperti di Velturno e della valle centrale dell'Isarco.

    I reperti archeologici esposti sono stati recuperati a partire dagli anni Settanta nel corso di diversi scavi effettuati dall’Ufficio Beni archeologici della Soprintendenza Provinciale ai Beni culturali. L’esposizione permanente di reperti provenienti da Velturno viene periodicamente affiancata da mostre temporanee che hanno l’intento d’illustrare lo stato attuale della ricerca e della tutela archeologica in Valle Isarco.

    Musei
    MuseoAltaPassiria - Bunker Mooseum a Moso
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Visitate a Moso in Alta Val Passiria una struttura nuova, spettacolare: si tratta del “Bunker- Mooseum“, che funge allo stesso tempo da centro informazioni del Parco Naturale Gruppo di Tessa. A fianco di un centro informazioni del Parco Naturale Gruppo di Tessa sono allestite delle aree espositive riguardanti la preistoria e la storia dell'insediamento dell'Alta Val Passiria nonché la miniera di Monteneve e le curiosità naturalistiche e geologiche. Completano il panorama gli episodi di storia contemporanea, l'atmosfera del bunker vissuta in prima persona e il recinto degli stambecchi.

    Musei
    Angolo della realtà virtuale
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega
    L'esperienza delle stelle nel Primo Astrovillaggio Europeo inizia ora direttamente presso l'ufficio turistico di Collepietra.
    Nell'angolo della realtà virtuale, recentemente allestito, i visitatori possono sperimentare il volo di un razzo, camminare intorno alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dirigersi verso pianeti lontani e molto altro ancora.
    Con la sedia da gioco interattiva Roto VR e gli occhiali 3D di Oculus Quest, sarete al centro dell'azione o dell'avventura spaziale. Tramite 5 app è possibile entrare in 5 diversi mondi di esperienza:

    SPACE EXPLORERS
    Space Explorers è la più grande produzione mai girata nello spazio. Unisciti a otto astronauti in diverse missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e scopri le gioie, le meraviglie e i pericoli della vita in orbita.

    MISSION ISS
    Sperimentate la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e imparate a navigare in assenza di gravità. Salire su una capsula spaziale, fare una passeggiata nello spazio ed essere guidati attraverso video d'archivio sulla ISS da veri astronauti della NASA.

    APOLLO 11
    Vivete questo evento storico attraverso gli occhi di chi ne è stato testimone, con un mix di filmati audio e video originali provenienti dagli archivi, oltre a fedeli ricostruzioni della navicella e dei luoghi.

    SHUTTLE COMMANDER
    Shuttle Commander è un simulatore di volo in cui si controlla lo Space Shuttle e lo si fa atterrare in diversi punti di atterraggio reali. È inoltre possibile assistere al lancio del telescopio spaziale Hubble dalla cabina di pilotaggio del Discovery. È inoltre possibile vedere alcune immagini straordinarie del telescopio spaziale Hubble.

    STAR CHART
    Esplorate il nostro sistema solare in questa bella e accurata simulazione in tempo reale. Fluttuate nello spazio e osservate i pianeti dove nessun uomo è mai giunto prima. Osservare le costellazioni del nostro cielo notturno come disposizioni nello spazio e nel tempo.

    Questo angolo di realtà virtuale è stato realizzato grazie al progetto Interreg SKYSCAPE in collaborazione con il comune di Cornedo e l'associazione turistica di Collepietra.
    Musei
    Raccolta di presepi Stabinger
    Regione dolomitica 3 Cime

    Il Museo dei Presepi è ospitato presso l'Hotel Mondschein nel centro di Sesto ed è stato allestito con molta pazienza e amore dal sig. Stabinger.

    Musei
    Museo del contadino - Maso Tschötscher
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Museo del contadino - Maso Tschötscher: La frazione di S. Osvaldo, nel comune di Castelrotto, si adagia splendidamente su un fertile altipiano esteso oltre gli erti pendii che si estendono verso la Valle Isarco. Michl Jaider dell’albergo Tschötscherhof ricorda ancora bene i tempi duri dell’anteguerra quando chiunque in campagna doveva rimboccarsi le maniche, arando i campi di grano, partecipando alla fienagione, lavorando nella stalla, nel fienile e nei vigneti. Quando subentrò al padre nella gestione del maso con l’attigua pensione, i tempi erano già cambiati. I trattori sostituivano gli aratri trainati dai buoi, le macchine mietitrici avevano preso il posto delle falci e i campi di grano erano stati soppiantati dalla più redditizia attività lattiera. I vecchi attrezzi erano ormai solo d’impiccio, ma il giovane Michl non se la sentiva di disfarsene, tanto gli ricordavano gli anni della sua infanzia...
    Biglietto d’ingresso: offerta libera
    Categorie: Contadino, Artigianato, cultura, Cultura popolare, Etnografia
    1° marzo – 30 novembre gio-mar ore 9–20

    Musei
    Museo nella torre bianca
    Bressanone e dintorni

    La torre bianca della chiesa parrocchiale, con i suoi 72 metri di altezza, è uno dei simboli della città assieme alle torri del Duomo. La forma attuale risale al 1459. Tipici sono i quattro bovindi, dietro ai quali, fino il 1934, si trovavano le stanze delle guardie che avevano il compito di suonare l’allarme in caso d’emergenza.

     

    Musei
    LUMEN
    Regione dolomitica Plan de Corones

    Il fascino per la montagna è intatto da tempo immemorabile.

    Con LUMEN, questo fascino trova una sua casa fotografica: sulla cima di Plan de Corones (in Alto Adige), i 1800 metri quadrati del museo sono infatti interamente dedicati alla fotografia di montagna.

    Negli spazi che si snodano per quattro piani, LUMEN rende tangibile la storia della fotografia di montagna dagli esordi ad oggi, e l'arte dei fotografi di montagna di tutto il mondo.

     

    L'ultima entrata:  ore 15.30 

    1 2 3 4 5 6 7