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    Musei in Alto Adige

    La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.

    Risultati
    Arte e cultura
    Museum Ladin Ciastel de Tor
    San Martino, Regione dolomitica Plan de Corones

    Inaugurato nel 2001, il museo Ladin Ciastel de Tor avvicina il visitatore alla storia, lingua, cultura, archeologia, geologia, al mondo leggendario, artigianato e sviluppo turistico delle valli ladine nelle Dolomiti.

    Nelle sale e nel cortile interno del castello eretto nel XIII secolo si tengono mostre, concerti e seminari oltre ad incontri su diversi temi e aspetti legati alla lingua e alla cultura ladina.

    La visita al museo fa conoscere situazioni significative della vita passata e in parte attuale delle popolazioni ladine, evidenziando le influenze significative degli eventi extra-regionali sulla loro vita.

    Il Museum Ladin Ciastel de Tor si trova all'interno di una struttura medievale e per tale ragione solo alcune sale espositive sono accessibili con la sedia a rotelle. La mostra temporanea, invece, è comodamente accessibile per tutti.

    Arte e cultura
    Museo del Turismo Alta Pusteria "Casa Wassermann"
    Villabassa, Regione dolomitica 3 Cime

    Il Museo del Turismo allestito nell'edificio "Haus Wassermann" documenta la storia del turismo nell'Alta Pusteria.

    Al primo piano sono rappresentati i fondamenti del turismo ricreando il fascino delle antiche locande e delle numerose sorgenti termali. In questo luogo, inoltre, è stata riprodotta l'antica ferrovia della Val Pusteria che ha conferito al turismo un tocco di modernità.
 
Un'intera sala è dedicata invece all'alpinismo della regione.

    Al secondo piano il visitatore viene introdotto alla storia centenaria della casa. Alcune stanze illustrano della storia della famiglia nobile Von Kurz e la famiglia Wassermann. Un´intera stanza invece é dedicata alla piú famosa locandiera del Tirolo e pioniera del turismo, Emma Hellensteiner, mentre una semplice stanza testimonia la vita del personale di servizio.

    Visite guidate per gruppi di visitatori su prenotazione:
    Günther Walder +39 347 1041852
    link al video

    Arte e cultura
    Centro visite Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.

    Arte e cultura
    Museo del Passo Rombo
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Come un masso erratico, il Museo del Passo sporge dal versante tirolese a quello altoatesino, sottolineando il carattere transfrontaliero dell'emozione del Passo del Rombo. La "grotta di ghiaccio" allestita all'interno è un tributo ai pionieri di questa strada alpina e alla loro meritevole opera.

    Per saperne di più su: la storia della strada alpina del Passo del Rombo, il nome del Passo del Rombo, la storia di una fibbia di epoca precristiana.

    Ingresso libero

    Orari: da fine maggio a fine ottobre (quando la strada alpina è aperta al traffico) · ogni giorno dalle ore 07:00-20:00

    Arte e cultura
    Museo Alta Val Venosta
    Curon Venosta, Val Venosta

    Museo Alta Val Venosta, Storia di Curon e il Campanile nell'acqua

    Oltre a oggetti sacri ed a vecchie attrezzature contadine si trovano le foto più vecchie di Resia e Curon prima e durante l’inondazione che ha dato luogo al bacino artificiale negli anni 1949/50.

    Prenotazione per gruppi: 348 0 60 95 60

    Arte e cultura
    Palais Mamming Museum
    Merano, Merano e dintorni

    Il Palais Mamming Museum, anche noto come Museo Civico di Merano, è uno dei più antichi dell’Alto Adige. Fondato nel 1900, dal 2015 è ospitato in un palazzo barocco recentemente ristrutturato in Piazza del Parrocchio. L’edificio, costruito originariamente nel 1675 per i baroni von Mamming, unisce l’architettura storica a elementi moderni, creando così un ambiente suggestivo per la variegata collezione. Con oltre 100.000 oggetti e una biblioteca di 30.000 volumi dedicati al Tirolo, il museo offre una panoramica completa sulla storia di Merano e della vicina regione austriaca. La mostra permanente, suddivisa in 27 sezioni tematiche, accompagna i visitatori dalla preistoria al Medioevo, passando per il Barocco fino ad arrivare all’arte moderna.

    Da non perdere:
    - Una mummia egizia, che offre uno sguardo affascinante sull’antica cultura funeraria.
    - La collezione di armi sudanesi, proveniente dal lascito di Slatin Pascha, un ufficiale austriaco che visse a Merano. 
    - La famosa macchina da scrivere “Meran” di Peter Mitterhofer, uno dei pionieri nell’invenzione della macchina da scrivere.
    - La maschera mortuaria di Napoleone, una testimonianza impressionante dell’era napoleonica.

    Oltre a questi tesori storici, la collezione include anche opere di artisti come Friedrich Wasmann e Leo Putz, che documentano l’evoluzione artistica nella regione. La sezione di minerali, fossili e fotografie completa il quadro, mostrando la varietà del patrimonio culturale locale.

    Il Palais Mamming Museum non è solo un luogo di storia, ma anche un vivace centro culturale. Ospita vernissage, letture e numerosi altri eventi culturali. Il connubio tra architettura storica e sale espositive moderne rende ogni visita un’esperienza unica. Per tutti coloro che sono interessati alla storia, all’arte e alla cultura, il Palais Mamming Museum è una tappa imperdibile durante una visita a Merano.

    Ingresso
    adulti € 6,00
    ridotto (anziani) € 5,00
    Biglietto combinato Palais Mamming Museum + Castello Principesco € 8,00
    ingresso gratuito per bambini


    Arte e cultura
    Museo Bagni Egart - K.u.K. - Museo reale e imperiale
    Parcines, Merano e dintorni

    Un pozzo senza fondo per gli appassionati della Monarchia asburgica, con una ricca varietà di oggetti d’antiquariato e curiosi pezzi da collezione. Bad Egart è la casa termale più vecchia del Tirolo. È attestato che la sorgente sia utilizzata sin dal 1430, ma già in epoca romana l'acqua venne impiegata per scopi terapeutici e bagni termali. Oltre agli storici bagni termali è possibile visitare le grotte ad acqua termale e ammirare una meravigliosa collezione di ritratti e oggetti asburgici, una cucina in stile Biedermeier, insieme ad oggetti della storia popolare tirolese. All'esterno si trova un giardino pieno d'arte - creatività, cultura e pieno di curiosità...

    Mostra Speciale Sisi & Franz:
    La mostra speciale è dedicata all'Imperatrice Elisabetta e all'Imperatore Franz Joseph I. Franz Joseph, che governò la monarchia asburgica per oltre 68 anni, e sua moglie Elisabetta, nota come Sisi, erano figure popolari del loro tempo. La coppia incarnava l'Impero Austro-Ungarico fino al 1918. Sisi, contraddistinta da contraddizioni e da una vita lontana dal rigido cerimoniale di corte, divenne una figura culturale. La mostra illumina la loro vita attraverso oltre 4.000 esibiti e invita a scoprire il mito di questa coppia imperiale.

    INGRESSO 2024
    • adulti € 13,50
    • biglietto famiglia (2 adulti con i figli sotto i 18 anni) € 32,00
    • biglietto famiglia (1 adulto con i figli sotto i 18 anni) € 20,00
    • ridotto (gruppi a partire da 15 persone in poi, disabili, anziani (età 65+)) € 12,50
    • scolari € 6,50

    Entrata libera per la cappella.

    Arte e cultura
    Il Moosmair Mooseum
    Campo Tures, Valle Aurina

    La storia del turismo ad Acereto è ancora  giovane, perché non esisteva una strada di accesso al villaggio fino al 1967. Tuttavia, già all'inizio degli anni '60 l'albergo Moosmair d'estate ospitava regolarmente visitatori a cui non dava fastidio la faticosa ascesa a piedi. I bagagli venivano consegnati da un montacarichi che portava alla vicina segheria.

    Ma le radici vanno molto più indietro. Singoli "estranei" potrebbero aver raggiunto a piedi il ripido villaggio di montagna già nel lontano 1800.

    Questi e altri documenti interessanti sull'agricoltura di montagna e il turismo si trovano nel Moos-eum privato.


    Arte e cultura
    Raccolta di presepi Stabinger
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Il Museo dei Presepi è ospitato presso l'Hotel Mondschein nel centro di Sesto ed è stato allestito con molta pazienza e amore dal sig. Stabinger.

    Arte e cultura
    L'Emozione Passo Rombo - "Telescopio"
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    La spaziosa area sottostante la cima Scheibkopf offre un bel panorama a 180° con il parco naturale del gruppo del Tessa. Un telescopio consente di mettere a fuoco lo sguardo sul Monte dei Granati (3.304 m)
    e sul Monte Principe (3.403 m), che si ergono maestosi dai ghiacciai perenni.


    Per saperne di più su …
    … le caratteristiche geologiche dell`Alta Val Passiria.
    … le formazioni rocciose.
    … la capra della Passiria.

    Arte e cultura
    Info Parco Cauria
    Salorno, Strada del Vino
    Il parco naturale offre anche - oltre al Centro visite a Trodena - un punto informativo nei pressi del parcheggio di Cauria. La struttura offre al visitatore una "panoramica del parco", racconta la storia di Cauria e raccoglie informazioni interessanti sul tema "acqua". Inoltre descrive diverse escursioni nella zona a sud del Parco naturale Monte Corno e illustra gli ambienti umidi, le specie floristiche - faunistiche in cui ci si imbatterà percorrendo i principali sentieri della zona tutelata.

    Entrata libera!
    Arte e cultura
    Museo ebraico e Sinagoga
    Merano, Merano e dintorni

    Tra palme e viali eleganti, nel cuore di Merano, si cela un luogo che custodisce un capitolo quasi dimenticato della storia cittadina: il Museo ebraico e la Sinagoga. Situati in un raffinato edificio in stile liberty del 1901, rappresentano il fulcro di una piccola ma significativa comunità che contribuì in modo decisivo al periodo d’oro della città. Quando l’imperatrice Sissi scelse Merano come destinazione di cura, la città divenne un centro alla moda, frequentato da nobili, artisti e numerose famiglie ebraiche provenienti da Vienna, Praga e Budapest. Questi nuovi arrivati non solo stimolarono l’economia locale, ma lasciarono un’impronta duratura sul paesaggio urbano, costruendo ville, hotel e sanatori. Molti furono mecenati delle arti e delle scienze o gestori di rinomati centri di cura. L’influenza ebraica è tuttora visibile in molte parti della città. Chi osserva con attenzione può scoprire tracce storiche significative, come il suggestivo cimitero ebraico. Il cuore di questo patrimonio è la Sinagoga in via Schiller, ancora oggi attiva come luogo di culto e sede di un piccolo ma prezioso museo. La mostra permanente narra con grande sensibilità l’arrivo e la vita quotidiana delle famiglie ebraiche, i loro traguardi e contributi culturali, ma anche le ferite profonde inflitte dal nazismo: la privazione dei diritti, le persecuzioni, la distruzione della comunità e il difficile cammino della rinascita nel dopoguerra. Particolarmente toccanti sono gli oggetti rituali originali, come rotoli della Torah, calici per il Kiddush e candelabri di Chanukkah, che offrono uno sguardo intimo sulla vita religiosa e sociale degli ebrei meranesi. Documenti, fotografie e testimonianze rendono questa memoria viva e personale. Un vero gioiello architettonico è rappresentato dall’aròn ha-qodesh (arca santa) in stile liberty: una rarità a livello mondiale. Chi visita questo luogo con attenzione può quasi sentire le voci del passato: i passi lungo il Passirio, le conversazioni nei caffè eleganti, la partecipazione alla vita cittadina. E il coraggio, nonostante tutto, di preservare e tramandare la propria identità.



    Fortezze e castelli
    Bunker Avventura-Museo Opera 1
    Dobbiaco, Regione dolomitica 3 Cime

    Il Bunker
    Una testimonianza della Guerra Fredda in Alto Adige
    Costruito tra il 1938 e il 1942 come parte della barriera di Dobbiaco, il bunker fu attivato solo negli anni ’50 nell’ambito dei piani NATO contro il Patto di Varsavia. Non fu mai impiegato in combattimento, ma vi si svolsero numerose attività di spionaggio. Abbandonato nel 1993 e successivamente privatizzato, ospita dal 2017 il BunkerMuseum.

    Negozi
    Plattner Bienenhof - Museo d'apicoltura
    Renon, Bolzano e dintorni

    Il maso Plattner a Costalovara vanta una storia lunga 600 anni. La famiglia di commercianti Gramm, di Bolzano, si è fatta carico, in collaborazione con la Sovrintendenza provinciale ai beni culturali, di un accurato restauro, restituendo all'originario splendore uno dei masi più suggestivi della regione. Oggi la struttura, che sorge in una posizione assolutamente unica, ospita il Museo dell’apicoltura, che illustra in modo chiaro e divertente la dolce arte della produzione del miele. Il maso Plattner è sede della più grande collezione privata di apicoltura dell’Alto Adige e, contemporaneamente, un monumento all’arte del vivere e all’architettura tipica del mondo contadino. Il sentiero didattico che si snoda all’esterno, sulla pittoresca collina che sorge alle spalle dell’edificio, guida i visitatori alla scoperta del mondo delle api.

     Il Plattner Bienenhof offre in vendita diversi prodotti degli api e del miele. 

    Arte e cultura
    Museo Bellum Aquilarum - Mostra "tracce di storia"
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Mostra "tracce di storia" della Grande Guerra Mondiale nella scuola vecchia:

    Aquilarum ONLUS Molte aree delle Dolomiti hanno in corso progetti di valorizzazione delle testimonianze storiche della Grande Guerra. Sesto di Pusteria è stata vittima e protagonista di quella tragedia. Sesto di Pusteria è l'unico paese di lingua e cultura tedesca appartenente all'Impero che si è trovato sulla linea del fronte, che ha subito l'evacuazione forzata ed il profugato, e che poi, insieme agli altri paesi del Sud Tirolo è stato annesso all'Italia. Questo casuale insieme di eventi rende Sesto un luogo emblematico per narrare quel periodo storico, non solo per i cittadini tirolersi di oggi, ma per tutti gli abitanti dell'Europa. Le vicende della popolazione civile e dei soldati di quell'importantissimo momento storico sono state finora sorprendentemente ignorate, e la causa è certamente legata agli sconvolgimenti successivi alla fine della guerra ed all'annessione all'Italia. Nel grande interesse per il primo conflitto mondiale che emerge oggi in Europa, Sesto può offrire un contributo unico ed inestimabile. L'associazione Bellum Aquilarum vuole salvare dell'oblio le testimonianze rimaste di quella tragedia per conservarle e trasmetterle alle generazioni future, ai giovani della Pusteria, ma anche ai giovani dei paesi dell' ex-impero austro-ungarico che qui combatterono. La tragedia vissuta così profondamente a Sesto ed in Pusteria, è analoga a quella di molte altre zone d'Europa che si trovaronosulla linea del fronte o che , dopo il conflitto, vissero gli sconvolgimenti seguenti alle annessioni territoriali. Fu quella una frattura culturale, storica e politica immensa, quegli eventi cambiarono certamente la Pusteria ma cambiarono anche l'Europa ed oggi - in una prospettiva europea che permette di superare le antiche tensioni conseguenti al conflitto - la preservazione di quella memoria può aiutare alla costruzione del nostro futuro comune. L'associazione Bellum Aquilarum è una ONLUS (Organizzazione non lucrativa di finalità sociale) riconosciuta dalla Provincia Autonoma di Bolzano, non ha scopo di lucro, è aperta al contributo di tutti, privati, associazioni e istituzioni che ne condividano gli scopi. Si prefigge di stimolare il recupero e la valorizzazione delle testimonianze storiche rimaste con la creazione e gestione di musei all'aperto, archivi storici, centri di documentazione e quant'altro utile al perseguimento dello scopo statutario.

     

    Arte e cultura
    MuseoAltaPassiria – Timmel_Transit al Passo Rombo
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Nel settembre 2018 - per l’anniversario dei 50 anni della strada del Passo Rombo - è stata inaugurata la struttura museale Timmel_Transit. Il museo, sul lato altoatesino, è stato pensato come parte complementare del progetto museale "Emozione Passo del Rombo" (Timmelsjoch Erfahrung). La struttura si trova in una vecchia caserma del 1930. Tema: informazioni sulla costruzione della strada del Passo Rombo sulla parte della Val Passiria.

    Ingresso libero

    Orari: da fine maggio a fine ottobre (quando la strada alpina è aperta al traffico) · ogni giorno 7:00–20:00

    Arte e cultura
    Museo privato di Manni
    Laces, Val Venosta
    Nel museo privato di Manni troverai molti oggetti e storie emozionanti della zona e su vari argomenti: che si tratti di fossili e minerali, della prima guerra mondiale sul fronte dell'Ortles o dei castelli Montani - c'è sicuramente qualcosa di interessante per tutti.
    Arte e cultura
    Museo Abenteuer Haderburg
    Salorno, Strada del Vino

    Il museo "Scoprire Haderburg" illustra la storia del castello medievale Haderburg, sia la nascita del complesso sia lo sviluppo con le singole fasi costruttive. Il castello viene presentato come residenza e fortificazione e il conseguente decadimento con varie illustrazioni. La storia riguardante la proprietà è turbulente e offre uno specchio dei rapporti di potere vigenti nella Contea del Tirolo. Il nucleo dell’esposizione è rappresentato da centinaia di manufatti.

     

    Negozi e servizi
    Centro visitatori naturatrafoi
    Stelvio, Val Venosta

    Il Centro Visite „naturatrafoi“ si trova a Trafoi, lungo la strada che porta al Passo dello Stelvio

    L’esposizione offre uno scorcio straordinario nella geologia della zona del massiccio dell’Ortles e spiega le diverse strategie adottate da fauna e flora per sopravvivere alle condizioni atmosferiche spesso molto dure in alta montagna.  

    Arte e cultura
    Merano Arte
    Merano, Merano e dintorni

    Su una superficie espositiva di 500 m² ti aspetta un programma vario e dinamico: mostre, letture, performance, concerti e molto altro. La Kunsthaus non è un luogo elitario, ma un punto d’incontro aperto a tutti – agli appassionati d’arte, ai meranesi, ai visitatori internazionali e anche a chi entra semplicemente per curiosità.

    Dal 2001 l'associazione artistica Merano Arte presenta qui l’arte contemporanea in tutte le sue sfumature: arti visive, fotografia, architettura, nuovi media, musica e letteratura. Con l’obiettivo di dar voce a prospettive diverse, anche a quelle spesso trascurate dalla storia dell’arte. Grande attenzione è riservata alle narrazioni femminili e alle voci provenienti dal Sud Globale.

    L’edificio stesso è un affascinante dialogo tra passato e presente: corridoi stretti e tortuosi, che raccontano la storia antica della struttura, si mescolano a un’architettura interna moderna. La luce naturale filtra dal soffitto vetrato e crea un’atmosfera accogliente e luminosa, dove è piacevole soffermarsi.

    Vale la pena fare una visita, anche solo per immergerti per un attimo in questa atmosfera unica. Nel bookshop puoi curiosare tra libri e cataloghi e portarti a casa un pezzo delle opere che hai appena ammirato.

    Che tu voglia approfondire i dettagli delle opere o semplicemente lasciarti ispirare, Merano Arte ti aspetta a braccia aperte. Vieni a trovarci, lasciati sorprendere e scopri cosa può essere l’arte contemporanea oggi.

    Ad eccezione di una piccola sala proiezioni al terzo piano – raggiungibile solo tramite qualche gradino o una rampa mobile – Kunsthaus Merano è completamente accessibile senza barriere. Un ascensore moderno (120 x 120 cm) ti porta in modo sicuro e comodo da un piano all’altro. La chiave puoi richiederla tranquillamente alla cassa.

    E se ti serve un bagno accessibile, lo trovi nel piano interrato – ovviamente anch’esso facilmente raggiungibile.


    Ingresso
    Intero € 7,00
    Ridotto € 5,00
    Studenti fino a 26 anni € 2,00
    Bambini fino a 14 anni gratuito

    Visite guidate
    Merano Arte offre sempre la possibilità di partecipare a visite guidate online per gruppi (minimo 10 persone) e scolaresche, in lingua italiana e tedesca. La prenotazione è obbligatoria. Iscrizioni: info@kunstmeranoarte.org o telefonicamente durante l'orario di apertura.

    Arte e cultura
    Giardino delle sculture
    Salorno, Strada del Vino

    Secondo lo slogan „libertà ed armonia tra arte e natura“ l'artista Sieglinde Tatz-Borgogno ha unito 200 sculture nel “giardino della nostalgia” a Pochi sopra Salorno. Le figure in bronzo e marmo rispecchiano i pensieri e sentimenti dell’artista. Il giardino delle sculture è liberamente accessibile.

    Arte e cultura
    Castello Principesco
    Merano, Merano e dintorni

    Nel cuore pulsante del centro storico di Merano, protetto tra vicoli e portici, si erge il Castello Principesco, un gioiello architettonico del Quattrocento. Chi varca la soglia delle sue antiche sale viene subito trasportato nell’atmosfera della vita cortese tardo-gotica e scopre, passo dopo passo, quanto la storia di Merano sia intrecciata a grandi figure del passato.
    Il castello fu edificato intorno al 1470 per volere del duca Sigismondo d’Austria, detto “il danaroso”, membro della casa degli Asburgo. Signore del Tirolo e grande mecenate, Sigismondo fece costruire questa residenza urbana rappresentativa proprio nel cuore di Merano, all’epoca capitale del Tirolo e centro nevralgico del potere politico. La scelta della posizione fu tutt’altro che casuale. Già al primo sguardo si intuisce che questo edificio non nasceva per difendersi, ma per impressionare. Bovindi, affreschi e soffitti lignei decorati raccontano il desiderio di prestigio e rappresentanza del duca. Il castello fu sede amministrativa, dimora signorile e teatro di sontuosi eventi di corte.
    Curiosità
     Duca Sigismondo era talmente appassionato d’arte da affidarsi ai migliori architetti della regione per le sue residenze. Tra questi, forse anche Peter von Erenstein, considerato uno dei più grandi maestri del gotico alpino.
     Il Castello Principesco offre oggi uno sguardo vivissimo sulla vita quotidiana dell’aristocrazia. Camminando tra ambienti originali come la sala dei cavalieri o le stanze private, si può quasi percepire l’eco di banchetti, alleanze segrete e raffinati giochi di potere. Particolarmente affascinanti: le stube rivestite in legno, il camino d’epoca e gli arredi intagliati con maestria.
     Da non perdere è anche la collezione di opere d’arte tardo-gotiche custodite nel castello: altari, sculture e dipinti che raccontano la spiritualità e il gusto estetico del tempo, rendendo la visita un’esperienza preziosa per ogni amante della cultura.
    Dopo il declino politico di Merano nel XVI secolo, anche il castello perse il suo prestigio e fu destinato a vari usi: tribunale, caserma, edificio civile. Solo nel XX secolo venne restaurato con cura e riaperto al pubblico.
    Oggi il Castello Principesco è un museo e insieme un luogo vivo, capace di far rivivere un’epoca in cui Merano era un centro di potere, arte e visione. Tra le sue mura si respira ancora il fascino del passato e forse anche l’audacia di quel duca che, con sguardo lungimirante, ne volle fare il cuore della città.

    Ingresso
    Intero € 5,00
    Ridotto (Over 65) € 4,00
    Combi Castello Principesco + Palais Mamming Museum € 8,00
    Gratuito per bambini


    Fortezze e castelli
    Casa Museo Villa Freischütz
    Merano, Merano e dintorni
    Un antico maniero, un parco lussureggiante e storie che si celano sotto la superficie: Villa Freischütz a Merano è molto più di un semplice museo. È una testimonianza storica, una finestra su un’epoca raramente raccontata in modo così vivido in Alto Adige: il periodo tra le due guerre. Costruita nel 1909 come residenza estiva, la villa ha vissuto il periodo di massimo splendore di Merano come città termale. Tuttavia, ciò che la rende unica è la sua collezione, che proviene direttamente dalla vita della famiglia Franz Fromm, che ha abitato la casa per quasi un secolo. Qui la storia non è ricostruita attraverso i libri di testo, ma si svela nei mobili, nelle fotografie, negli abiti e negli appunti personali.
    La villa racconta un periodo di grandi cambiamenti: dalla fine della monarchia al passaggio al dominio italiano, alle nuove idee e trasformazioni culturali. Particolarmente interessante è che molti dei pezzi esposti risalgono agli anni tra le due guerre mondiali, un periodo spesso trascurato nella cultura della memoria altoatesina.
    Interessante da sapere:
    - La collezione comprende oltre 10.000 oggetti originali, molti dei quali sono stati disposti con cura nella casa, creando l’atmosfera di una residenza ancora viva.
    - Villa Freischütz offre “visite guidate degli spazi abitativi”, dove i visitatori possono muoversi liberamente tra saloni, studi e camere da letto, accompagnati dalle storie personali che si celano dietro questi ambienti.
    - Tra i motivi che rendono imperdibile una visita al museo, spicca l’enorme parco, arricchito da alberi secolari e sculture nascoste, che offre un rifugio perfetto per una pausa di riflessione dopo la visita del museo.
    Per gli appassionati di cultura, Villa Freischütz offre una nuova prospettiva su Merano: non solo come elegante centro termale, ma anche come specchio dei cambiamenti sociali. Tra dischi jazz e vasi in stile liberty, cartoline patriottiche e delicati appunti di diario, si crea un mosaico complesso come il tempo stesso. I visitatori non troveranno qui un rigido galateo museale, ma una casa viva che invita a scoprire, ripercorrere e riflettere. È proprio questo approccio che rende Villa Freischütz uno dei luoghi più affascinanti per tutti coloro che non vogliono solo conoscere la storia, ma anche viverla.
    Arte e cultura
    Strada panoramica "Le emozioni di Passo del Rombo"
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    In vari punti di sosta sculture architettoniche presentano al turista informazioni sull'ambiente naturale, sulla storia, sulla cultura, sugli aspetti sociali ed economici della regione.

    Il transito è consentito soltanto da fine maggio a fine ottobre.

    Arte e cultura
    Museo Parrocchiale di Tures
    Campo Tures, Valle Aurina

    In una mostra curata con lodevole attenzione il museo parrocchiale propone una cinquantina di opere di arte sacra. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono il visitatore attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Invitano ad osservare, ad approfondire e a capire, perché l’arte sacrale, oltre ad essere messaggio religioso, esprime anche l’evoluzione socio-politica ed artistica nelle varie epoche.
    Il museo parrocchiale si trova nel granaio gotico che è una costruzione molto semplice, a base quadrata, situata nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Nell’arco sovrastante il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio. Dal 1984 in poi il granaio è sede del museo parrocchiale.

    Prezzi d'ingresso:
    Per persona (sopra i 14 anni) € 2,50; € 1,00 con GuestPass museuMobil
    Visite guidate per un massimo di 10 persone - (prezzo min.: € 40,00) su prenotazione :
    Ufficio turistico Campo Tures +39 0474 678076
    Ufficio parrocchiale di Tures +39 0474 678060


    Arte e cultura
    Centro Visite Parco Naturale Casere
    Predoi, Valle Aurina
    Vivere la natura – Punto informativo a Casere, alla fine della Valle Aurina

    Presso il parcheggio di Casere, all’estremità settentrionale della Valle Aurina, si trova il punto informativo del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, ospitato in un moderno edificio in legno, semplice e perfettamente integrato nel paesaggio alpino.

    Al piano terra, una mostra ben curata illustra il lavoro artigianale e l’agricoltura tradizionale dell’alta Valle Aurina. Inoltre, viene presentata la rete dei Parchi Naturali dell’Alto Adige. Un rilievo tridimensionale della valle aiuta ad orientarsi – e la vista sul fondovalle invita subito a mettersi in cammino.

    Nel piano interrato, un’esposizione interattiva e suggestiva conduce alla scoperta del mondo affascinante e segreto del fondovalle di Predoi.

    Il film "Prettauer Leben  - Vivere a Predoi" dà voce direttamente agli abitanti del luogo.
    Il cuore della mostra sono quattro sentieri transfrontalieri che raccontano la ricchezza culturale e naturale della regione.
    Nella sala cinema, un film breve offre scorci mozzafiato sul Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina, mentre il video “Panorama Predoi” mostra la bellezza incontaminata delle regioni d’alta quota.

    Un luogo che sorprende, ispira e invita a continuare il cammino – ideale per amanti della natura, famiglie e curiosi della cultura locale.
    Arte e cultura
    Museo di cultura popolare
    Egna, Strada del Vino

    Il museo di cultura popolare a Egnaè situato in un edificio storico dei portici e dà la possibilità di visitare le stanze abitative di una famiglia borghese del XIX e XX secolo. Una vasta collezione di mobili e oggetti d'uso quotidiano domestico ricorda alla cultura passata. Gli oggetti del periodo dal 1800 fino agli anni ‘50 sono stati raccolti ed esposti in diverse stanze. Nel museo si possono visitare varie stanze come per esempio una stanza da gioco per bambini, una cucina con dispensa, un salotto e una camera da letto.

    Negozi e servizi
    Centro visitatori "Haus der Berge"
    Sesto, Regione dolomitica 3 Cime

    Nel nuovo Centro Visitatori, compatto, centrale e accogliente, troverete informazioni, emozioni, divertimento e servizi su tutto ciò che riguarda la montagna e l’alpinismo, le Dolomiti di Sesto e il patrimonio UNESCO, ma anche la popolazione locale e la sua storia.

    L’edificio è stato realizzato secondo criteri di sostenibilità, senza utilizzare collanti, vernici o elementi di fissaggio in plastica, impiegando esclusivamente legno non trattato di larice e abete rosso proveniente dagli alberi abbattuti nel 2018 dalla tempesta Vaja nella zona di Malga Nemes. La particolare sagoma della „Haus der Berge“ è stata scelta fra vari prestigiosi progetti nell’ambito di un concorso di architettura indetto nel 2015: si tratta di un sogno cullato da tempo dagli abitanti di Sesto che nel 2022 l’amministrazione comunale ha portato a compimento.

    Siamo orgogliosi di questo straordinario biglietto da visita di Sesto e ci auguriamo che possiate gioirne anche voi!

    Servizi
    Art Galaria
    Selva, Regione dolomitica Val Gardena

    Nella galleria d’arte „Art Galaria“  troverete le opere di ben 11 artisti locali (scultori del legno, pittori, artisti, sculture in bronzo...).

    Le opere sono realizzate a mano dai singoli artisti.

    È anche possibile trovare uno degli artisti direttamente in loco durante gli orari di apertura.

    Arte e cultura
    Museo delle Donne
    Merano, Merano e dintorni

    Come hanno vissuto, pensato e lottato le donne nel corso dei secoli? Cosa le ha motivate e come hanno contribuito a plasmare il mondo?
    Chi cerca risposte a queste domande troverà il suo spazio al Museo delle Donne di Merano, uno dei pochi musei in Europa interamente dedicato alla storia e alle storie delle donne. Ospitato nell’ex convento delle Clarisse, nel cuore del centro storico di Merano, dal 1988 il museo invita a superare i punti di vista tradizionali e a riscoprire la storia delle donne sotto una nuova luce. Su più piani, si svela un panorama affascinante: dal corsetto vittoriano alla minigonna, dall’eroina silenziosa all’avanguardia ribelle.
    La moda riveste un ruolo fondamentale in questo percorso. Per molto tempo, l’abbigliamento non è stato solo un’espressione di stile, ma ha riflesso libertà, costrizione, status e cambiamento. Tra abiti e accessori storici, figure come l’imperatrice Elisabetta (“Sissi”), Marie Curie o Rosa Parks raccontano come le donne abbiano coraggiosamente intrapreso nuove strade, sfidando le convenzioni sociali e culturali.
    Interessante da sapere
     Uno dei pezzi più antichi della collezione è un vero e proprio gioiello: un velo di pizzo del XVIII secolo, realizzato a mano e prezioso come un tesoro.
     Oltre alle mostre permanenti, il museo propone regolarmente esposizioni temporanee che trattano temi attuali come il genere, il femminismo e l’immagine del corpo.
     Dal 2006, il museo è gestito da un’associazione senza scopo di lucro, dove lavorano esclusivamente donne volontarie.
    Con la sua visione internazionale, pur rimanendo saldamente ancorato alla realtà locale, il Museo delle Donne si propone anche come forum culturale: letture, discussioni, workshop e progetti favoriscono il dialogo e lo scambio, facendone un punto di riferimento per chi è interessato alla parità, alla diversità e al cambiamento sociale. Il museo crea un ponte tra ieri e oggi, tra grandi movimenti globali e piccole storie personali, offrendo nuove prospettive su biografie dimenticate e su come possiamo guardare noi stessi in modo diverso.

    Ingresso:
    adulti € 7,00
    ridotto (anziani, studenti) € 5,00
    bambini (8-14 anni) € 3,00

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