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    Musei in Alto Adige

    La proposta culturale in Alto Adige è estremamente ricca, con iniziative rivolte a grandi e piccoli: il museo di Ötzi e il Museion a Bolzano, il Touriseum - il museo provinciale del turismo altoatesino a Castel Trautmansdorff, a Merano, Castel Firmiano, sede del progetto museale Messner Mountain Museum, il Museum Ladin Clasteò de Tor e Ursus ladinicus, oltre a musei a cielo aperto, parchi a tema per i più piccoli ed esposizioni sulla storia e la cultura altoatesine.

    Risultati
    Musei
    Museo dei Trattori al Ungerichthof a Caines
    Caines, Merano e dintorni

    Nel museo vengono esposti 30 trattori "Porsche-Diesel" di diverse epoche. Un'esperienza per grandi e piccoli!

    Ogni primo venerdì del mese da marzo fino novembre alle ore 15:00 visita guidata gratuita (e su richiesta) ∙ ingresso libero ∙ lunedì giorno di riposo

    Souvenir
    Museo mineralogico & shop
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Questo museo è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca e raccolta durato diversi decenni e nato da una grande passione per i minerali.

    Minerali della Valle Aurina e dei Alti Tauri, minerali di tutto il mondo, gioielli e souvenirs. 

    LasciateVi incantare dai vari cristalli delle nostre montagne!

    Luglio ed agosto nessun giorno di riposo. 

    Musei
    Rohrerhaus
    Sarentino, Bolzano e dintorni

    Il maso Rohrer a Sarentino è un maso aperto al pubblico, dove si può visitare l'antica cucina dove veniva affumicata la carne e dove, in un tipico forno, veniva cotto il pane. Questo maso è stato restaurato in grande stile, appropriato al paessaggio che lo circonda, senza esagerazioni e arredato come vuole il tipico stile tradizionale. Biglietto d’ingresso: offerta libera categorie: contadino, artigianato, cultura

    Musei
    Il Moosmair Mooseum
    Campo Tures, Valle Aurina

    La storia del turismo ad Acereto è ancora  giovane, perché non esisteva una strada di accesso al villaggio fino al 1967. Tuttavia, già all'inizio degli anni '60 l'albergo Moosmair d'estate ospitava regolarmente visitatori a cui non dava fastidio la faticosa ascesa a piedi. I bagagli venivano consegnati da un montacarichi che portava alla vicina segheria.

    Ma le radici vanno molto più indietro. Singoli "estranei" potrebbero aver raggiunto a piedi il ripido villaggio di montagna già nel lontano 1800.

    Questi e altri documenti interessanti sull'agricoltura di montagna e il turismo si trovano nel Moos-eum privato.


    Musei
    Palette per gli Dei
    Valle Aurina, Valle Aurina
    La scoperta di palette e mestoli di legno prostorici sull'Alpe di Schöllberg-Göge a 2197 m di quota slm rappresenta una sensazionale scoperta archeologica. Gli oggetti vennero prodotti per essere usati una volta sola nell'ambito di un rogo votivo e infine gettati nella palude. 
    Da ottobre 2015 le "Palette per gli Dei" vengono presentate in uno spazio espositivo appositamente concepito nel Pfisterhaus a Cadipietra.

    Ingresso libero.

    Ulteriori informazioni


    © Ufficio Beni archeologici, Provincia Autonoma di Bolzano

    Musei
    Dolomites UNESCO Info Point
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Nel Infopoint Dolomiti UNESCO Zannes viene rappresentata la lunga storia delle Dolomiti, unica nel suo genere, in una sequenza accelerata.

    Gli ammassi rocciosi, che costituivano un tempo il fondo marino, si stagliano ora come imponenti cime, talvolta inclinate, compresse o piegate. Questo si riflette nel concetto architettonico dell'Infopoint. 

    Musei
    Centro Visite Parco Naturale Casere
    Predoi, Valle Aurina

    In fondo alla Valle Aurina, in prossimità del parcheggio pubblico di Casere, sorge una nuova struttura informativa del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina allestita in un edificio di legno, di costruzione semplice e moderna.

    Il piano terra ospita un’esposizione sull’artigianato artistico e l’agricoltura dell’alta Valle Aurina. Inoltre vengono presentati i parchi naturali dell’Alto Adige e un plastico tridimensionale riproduce fedelmente la valle. Oltretutto la panoramica sul fondovalle invita ad un’escursione.

    Al piano interrato un’esposizione interattiva e carica d’atmosfera presenta l’affascinante mondo di questa valle alpina. Il film “Vivere a Predoi” raccoglie alcune testimonianze degli abitanti del paese. Quattro sentieri oltre i confini rappresentano il cuore dell’esposizione e sono l’occasione per avvicinarsi alla varietà naturale e alla storia di questo territorio. Nella sala proiezioni il visitatore può godersi un bel cortometraggio sul Parco naturale Vedrette di Ries-Aurina. Il cortometraggio "Panorama Predoi" ci regala le immagini dei paesaggi più alti del magnifico fondovalle.

    Musei
    Centro visite Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina
    Campo Tures, Valle Aurina

    Il centro visite è una panoramica del parco naturale delle Vedrette di Ries-Aurina.
    Esposizioni e mostre illustrano le particolarità del parco. Impressioni audio-visive trasmettono un quadro della vita nel parco. Un filmato presenta il parco con prospettiva „a volo d‘aquila“. Un plastico tridimensionale da informazioni su cime, rifugi e percorsi. L‘orografia occupa un‘estensione che va dall‘Europa centrale fino all‘Artico e informa su fauna, flora, geologia e minerali. Il DVD „Lo scrigno della biodiversità“ e varie multivisioni ci portano nel mondo dei parchi naturali. Mostre straordinarie arricchiscono l´offerta.

    Mostra temporanea 02.01.-29.03.25: Gli anfibi dell'Alto Adige:
    Gli anfibi sono tra i più antichi vertebrati terrestri conosciuti. Anfibio significa "doppia vita". Questo descrive in modo perfetto il loro stile di vita: vivono in parte in acqua e in parte sulla terra ferma. La mostra informa e presenta animali vivi in ambienti artificiali.
    Ingresso libero!

    Musei
    Museo dei minerali Naz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Il Museo dei minerali è la collezione privata di Markus Klement (*10 aprile 1963, Bressanone). Con oltre 1.500 esemplari esposti provenienti da 50 paesi diversi, è una delle più grandi collezioni di questo tipo nelle Alpi europee.

    Musei
    Il mondo del marmo di Lasa
    Lasa, Val Venosta

    Nel Mondo del Marmo di Lasa si possono ammirare numerose sculture realizzate con il marmo di Lasa, famoso in tutto il mondo. Numerosi artisti hanno prodotto negli ultimi anni molte opere d'arte, ognuna unica e irripetibile.

    Suggerimento: molte opere d'arte sono diventate motivi fotografici molto popolari.

    Esplorate l'emozionante storia del marmo della Val Venosta con l'aiuto di pannelli e repliche.

    • Dalle difficili e pericolose attività minerarie del passato
    • Il trasporto manuale del marmo con buoi e cavalli
    • La lavorazione del marmo con i mezzi più semplici in meravigliose opere d'arte
    • L'estrazione meccanica oggi
    • Trasporto tramite l'esclusivo binario inclinato
    • Lavorazione con le macchine più moderne

    Il Mondo di Marmo di Lasa è un'oasi di pace e relax. Cogliete l'occasione per una pausa rilassante sul nostro tavolo di marmo o sulle numerose opzioni di seduta sotto gli alberi.

    Qui troverete una sabbiera di marmo per i più piccoli e molte attrazioni per tutta la famiglia. Nel mondo del marmo troverete anche una toilette e acqua potabile.



    Musei
    Museo di San Procolo
    Naturno, Merano e dintorni

    Il Museo è stato inaugurato nel maggio del 2006 e si trova di fronte alla famosa Chiesetta di S. Procolo. Il percorso, completamente sotterraneo, racconta 1500 anni di storia della popolazione di questo territorio. Quattro installazioni multimediali presentano, in modo suggestivo, le epoche del tardo antico, primo medioevo, gotico e del periodo della peste. I contenuti delle proiezioni sono stati realizzati grazie anche all´importante contributo della popolazione locale, in parte presente nei rispettivi filmati. Tombe provenienti dal cimitero della peste fungono da testimoni del devastante effetto di questa terribile epidemia. Anche i famosi affreschi vengono debitamente presentati all´interno del percorso museale.

    Il biglietto è disponibile al museo. Ingresso libero con la museumobil card e la museumcard.

    Orario d'apertura 2024: 19.03. - 31.10.

    Aperto ogni martedi, giovedi e domenica dalle ore 10.00 - 12.30 / 14.30 – 17.30

    Chiuso: 01.04.2024, 01.05.2024 e 20.05.2024

     

     

    Chiese e abbazie
    Museo parrocchiale di Fié e Museo archeologico
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Il Museo parrocchiale

    Il museo è stato istituito nel 1980, primo nel suo genere, nella cappella di San Michele che era stata restaurata dalla Sopraintendenza provinciale ai beni culturali. È stato creato uno spazio espositivo al fine di proteggere le opere d'arte e renderle accessibili al pubblico.

    La mostra comprende più di 20 oggetti singoli ovvero gruppi tematici, tra cui l'altare a portelle di San Pietro sul colle (anno 1510), la pala d'altare di San Costantino (anno 1519) e la pala barocca dell’Altare maggiore della chiesa parrocchiale (capolavoro del pittore bolzanino Johann Jakob Dela, raffigurante l’adorazione dei Magi e datato 1742). Inoltre il "presepe di probst”, forgiato nell’anno 1805 dalle abili mani di Augustin Alois Probst, artista paraplegico originario di Vipiteno. Si trova anche un “teatro del mondo barocco”, con 42 scene in miniatura che raffigurano l'intera storia della salvezza fino alla nascita di Gesù Cristo, passando per la passione e la resurrezione fino all'Ascensione di Cristo. In tutto sono ca. 240 statuine in legno.

     

    Museo archeologico:

    Nella cripta della Cappella di San Michele si trova una collezione archeologica che può essere visitata nel corso di una visita guidata. Sono esposti reperti di varie epoche, dal Neolitico alla prima era moderna, come la fibula di bronzo a forma di mezzaluna datata VI/V sec. a.C. Inoltre, è presente un frammento di una lapide romana e molto altro da scoprire.

    Musei
    Hoamet Tramin Museum - vivere tra nord e sud
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Il museo di Termeno offre da poco il tema "Vivere tra Nord e Sud". In quest'ambito viene trattato il fatto che Termeno si trova in un territorio con vicinanze di cultura italiana e ladina. Rimangono i temi principali della viticultura, del carnevale e di tutto quello che forma la vita paesana.

    Visite guidate per gruppi su richiesta.

    Fortezze e castelli
    Museo/galleria del Lagazuoi

    La partenza della suggestiva escursione attraverso il tunnel di roccia al Lagazuoi è raggiungibile in 10 minuti di facile camminata dalla stazione a monte della funivia Lagazuoi. Il sentiero è facile e ben segnalato.

    Nel 1996 sono stati ripristinati il tunnel principale che si snoda nella roccia per ca. 3 km e di seguito anche diverse gallerie laterali. Al restauro hanno collaborato le forze dell'esercito italiano ed austriaco. Commenti sonori e pannelli informativi nelle postazioni restaurate raccontano le tragiche vicende della I. guerra mondiale.

    Luoghi da vedere
    Centro visite Puez-Odle
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    Il Centro visite del Parco naturale Puez-Odle a S. Maddalena di Funes ha il compito di avvicinare il visitatore alla natura e di invitarlo a soffermarvisi. Una fotografia aerea del Parco naturale Puez-Odle sulla quale si può camminare invita il visitatore ad osservare il parco dalla prospettiva a volo d’uccello (maggio e giugno). Lo spazio espositivo “Toccare le montagne” tratta l’argomento principale del Parco naturale, ovvero la geologia delle Dolomiti. Il parco naturale Puez-Odle, nel cuore delle Dolomiti, è un'area naturale che si estende in parti delle valli: Val Badia, Val Gardena e Val di Funes. Racchiude principalmente due gruppi montuosi: il gruppo del Puez e quello delle Odle. Il Parco naturale Puez-Odle è talvolta definito “la miniera a cielo aperto” delle Dolomiti: quí si possono infatti, ammirare le variopinte successioni stratigrafiche delle rocce depositatesi nel corso del tempo. Nello spazio espositivo “Meraviglie della natura” c’è molto da scoprire: pellicce di animali, uova e penne d’uccello, calchi delle orme, tracce, palchi, reperti vari ed erbe medicinali … tutto questo può essere ammirato ed, in parte, addirittura toccato con mano. La sala “Conquistare le montagne” è dedicata soprattutto all’alpinismo: uno degli alpinisti più famosi in tutto il mondo infatti, Reinhold Messner, è originario proprio della Val di Funes. In un breve filmato egli ci racconta le sue esperienze in montagna. Nel “Cinema della montagna” invece sarà proiettato il film sul Parco naturale Puez-Odle.

    Chiese e abbazie
    Castello di Presule
    Fiè allo Sciliar, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    Castel Prösels, costruito intorno al 1200 dai Signori di Fié, dipendenti dei vescovi di Bressanone, intorno al 1600 venne ampliato da Leonhard von Völs, capitano del Tirolo, a un maniero rinascimentale come si presenta tuttora. Nel 1981 il Castello fu aquistato dalla cooperativa KURATORIUM SCHLOSS PRÖSELS.

    Visite guidate:

    Le guide informeranno sulla storia del castello rinascimentale e Vi faranno conoscere la sala dei cavalieri, la sala delle armi, la capella. In aggiunta alle visite guidate, Castel Prösels offre un programma di visita guidata per bambini, famiglie e classi scolastiche, inoltre invita i visitatori a immergersi nel mondo del tardo medioevo.

    Il Castel Prösels offre numerosi concerti. I concerti si terranno nel cortile del Castello e in caso di maltempo nella sala dei cavalieri.

    Visite Guidate al Castello:
    Castel Prösels può essere visitato solo nell'ambito di una visita guidata dal 1 maggio al 31 ottobre. Sabato giorno di riposo.

    Dal 11 gennaio al 28 marzo 2024 ogni giovedì alle ore 15.00 ha luogo una visita guidata al castello. In seguito alla visita offriamo una tazza di "Apfelglühmix", una tipica bevanda calda preparata con succo di mela. Prenotazioni entro le ore 12 della rispettiva data: info@schloss-proesels.it

    Le visite si effettuano in tedesco e in italiano, per la lingua inglese proponiamo visite accompagnate con le audioguide.

    • Maggio - ore 11.00 | 12.00 | 14.00 | 15.00
    • Giugno - ore 11.00 | 12.00 | 14.00 | 15.00
    • Luglio - ore 11.30 | 12.30 | 13.30 | 14.30 | 15.30 | 16.30
    • Agosto - ore 11.30 | 12.30 |13.30 | 14.30 | 15.30 | 16.30
    • Settembre - ore 11.00 | 12.00 | 14.00 | 15.00
    • Ottobre - ore 11.00 | 12.00 | 14.00 | 15.00


    Prezzi:

    • Adulti 10,00€
    • Bambini (6-14 anni) 6,00€
    • Gruppi (a persona) 7,00€
    Musei
    MuseoPassiria a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    Il museo al Sandhof in Passiria, il luogo di nascità di Andreas Hofer, racconta in modo avvincente e piacevole in che modo il barbuto oste divenne l'eroe popolare tirolese. La mostra "Eroi & Noi" traccia un arco solo apparentemente ampio tra le sollevazioni in Tirolo del 1809 e Nelson Mandela ed altri eroi del nostro tempo, passando persino per Superman. Un arco che riunisce figure alquanto diverse tra loro e che pone una domanda attualissima: perché abbiamo bisogno di eroi? Un maso nell'area all'aperto invita a soffermarsi: negli edifici storici una mostra etnografica, filmati e una collezione musicale consentiranno di gettare uno sguardo sulla vita della gente della Passiria.

    Un'audioguida gratuita (disponibile solo in tedesco) racconta una storia immaginaria sulla Scuola pittorica barocca della Passiria.

    Fortezze e castelli
    Castel Giovo a S. Leonardo
    San Leonardo in Passiria, Merano e dintorni

    La fortezza tardomedievale sorvegliava un tempo la strada del Passo Giovo. La parte più antica, il mastio come costruzione indipendente, è l'unica che si è conservata fino a noi. Venne costruito alla metà del XIII secolo dai signori von Passeier come casa-torre. Tutti gli annessi di epoca successiva, tra cui diversi edifici e un muro di cinta, sono crollati a partire dal XVIII secolo.

    La torre su cinque piani è stata restaurata con cura e dal 2003 è una delle sedi esterne del MuseoPassiria. Nei singoli piani si trovano piccole esposizioni sulla storia del castello, sui masi dello scudo tipici della Val Passiria e su due famiglie molto influenti, i signori von Passeier e i conti Fuchs, che contavano giudici, signori di giurisdizione e amministratori ecclesiastici e improntarono la vita nella valle per secoli. Splendidi al quarto piano i dipinti rinascimentali del celebre pittore Bartlme Dill Riemenschneider, risalenti al 1538. Infine l'ultimo piano con la sua eccezionale vista sull'intera valle fino a Merano ospita una postazione audio con numerose leggende su Castel Giovo.

    Poco sotto il castello si trova la chiesetta della Santa Croce, una graziosa costruzione tardogotica che venne commissionata dai signori del castello. Gli affreschi risalgono al 1550 circa.

    Come arrivare: dal centro di San Leonardo a piedi in circa 30 minuti, con percorso piuttosto ripido. Angusto accesso anche dalla strada del Passo Giovo.

    Musei
    Museo dei cavalli Haflinger
    San Genesio Atesino, Bolzano e dintorni

    Nel museo Vi aspetterà una vasta gamma di attrezzi agricoli, oggetti contadini d’uso con strumenti vari di essere scoperta. La mostra presenta in modo impressionante la vita tradizionale e il mondo di lavoro dei contadini sudtirolesi.

    Tema della mostra: antichi attrezzi agricoli, oggetti d’uso e strumenti dei contadini sudtirolesi

    Luogo: San Genesio

    Ingresso: offerta libera

    Info: Associazione Turistica San Genesio, Tel. +39 0471 354196 o direttamente da Erich Egger Tel. +39 331 624 1968

    Chiese e abbazie
    Santa tomba
    Luson, Bressanone e dintorni

    Santa tomba nella chisa San Kiliano aperto nel periodo di Pasqua il giorno giovedi, venerdi´sabato

    Musei
    Museo della Scuola&Laboratorio di calzoleria
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    A Tagusa presso Castelrotto, esiste dal 2005 un Museo della scuola. Una singolare raccolta di ogetti di arredo e di documenti didiattici, ritrovate e mantenute nei loughi dórigine attende i visitatori. Nel 1993 questa picccola scuola pruiclasse fu definitavamente chiusa. Negli anni50 del secolo scorso fu raggiunta il maggior numero di scolari con ben 46 bambini, nella Tagusa del Temponon permetteva incontri con il mondo esterno. Tutti i bambini si conoscevano e solo i maestri variavano di anno in anno. Pur dotati di uná certa autorita´ed estranei a quella societa´essi di adeguarono agli usi locali, cosi´da far distigere Tagusa dai grandi centri scolastici dellá citta. Anche le suppellettili ed il materiale dittatico vennero utilizzati diversamente che in altre scuole e conservati percio´amorevolmente. Cosi´possono essere ammirati dai visitatori nel pccolo Museo al giorno di oggi, degli oggetti che risvegliano non solo sentimenti di nostalgia, ma che destano línteresse dei turisti e degli estimatori della scuola e della sua funzione educatrice.

    Nuovo 2022!
    Al 1. piano del Museo della scuola di Tagusa, dopo l‘avvenuta installazione a cura del Museumsverein Kastelruth,  e` possibile visitare l‘antico laboratorio di calzoleria risalente agli anni `50, del maestro calzolaio „Peterlunger Gustl „ di Siusi allo Sciliar.



    Musei
    Museo Parrocchiale di Tures
    Campo Tures, Valle Aurina

    In una mostra curata con lodevole attenzione il museo parrocchiale propone una cinquantina di opere di arte sacra. Le statue, i dipinti e gli altri tesori esposti conducono il visitatore attraverso oltre 700 anni di storia regionale. Invitano ad osservare, ad approfondire e a capire, perché l’arte sacrale, oltre ad essere messaggio religioso, esprime anche l’evoluzione socio-politica ed artistica nelle varie epoche.
    Il museo parrocchiale si trova nel granaio gotico che è una costruzione molto semplice, a base quadrata, situata nell’angolo nord-est del giardino della canonica. Nell’arco sovrastante il portone d’entrata è incisa la cifra 1559, data di ristrutturazione dell’edificio. Dal 1984 in poi il granaio è sede del museo parrocchiale.

    Prezzi d'ingresso:
    Per persona (sopra i 14 anni) € 2,50; € 1,00 con GuestPass museuMobil
    Visite guidate per un massimo di 10 persone - (prezzo min.: € 40,00) su prenotazione :
    Ufficio turistico Campo Tures +39 0474 678076
    Ufficio parrocchiale di Tures +39 0474 678060


    Musei
    archeoParc Val Senales
    Senales, Merano e dintorni

    Nel museo archeologico all’aperto a Madonna di Senales gira tutto intorno a Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio. I visitatori scoprono quando e dove fu trovato nel 1991 e come viveva insieme ai suoi contemporanei 5300 anni fa. Nelle esposizioni si vedono e si toccano ricostruzioni di capanne neolitiche (area all’aperto), dell’abbigliamento e dell’equipaggiamento di Ötzi (indoor). Il giro dura circa un’ora (Percorso 1). Dimostrazioni dell’accensione del fuoco a percussione ogni ora piena. A famiglie e appassionati di tecniche artigianali antiche è consigliata la visita dell’area laboratoriale, del poligono del tiro con l’arco e del pontile della piroga monossile. (Percorso 1-3, tre-quattro ore).

    Musei
    Fossilia
    Meltina, Bolzano e dintorni

    L'esposizione dei fossili gratuita sotto l'ufficio turistico di Meltina é aperta tutto l'anno. Si possono ammirare resti di alberi fossili risalenti di 260 milioni di anni fa. Provengono dal Giogo di Meltina dove sono stati rinvenuti numerosi fossili vegetali dell'ultimo periodo permiano. Il Museo dei fossili offre una panoramica della geologia del Tschögglberg su undici tabelloni. In altre undici vetrine sono esposti minerali, fossili e manipoli geologici. Una storia emozionante di piante e animali a lungo estinti, di deserti e mari, di eruzioni vulcaniche catastrofiche e terremoti, di ghiacciai scavati, ruscelli in piena e fiumi che scorrono tranquilli.

    Musei
    Museo Magia dell‘Acqua
    Selva dei Molini, Valle Aurina

    Il fascino dell‘acqua: conoscerne i segreti ed i misteri.
    Durante la vostra visita la vostra stessa energia fará „saltellare“ l‘acqua ... Assaggiate la pura acqua cristallina, scoprite in che modo l‘acqua apparve sulla terra e tant‘altro ancora ...

    Il museo può essere visitato in qualsiasi momento su richiesta per gruppi di almeno 10 persone. Anche in inverno.

    Musei
    Museo dei Costumi Tradizionali
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    L‘altopiano dello Sciliar é, per quanto riguarda i costumi tradizionali, uno dei più grandi territori dell‘Alto Adige, storicamente accresciuti, e uno dei pochi ove ancora oggi il costume tradizionale è vivo e sentito. Il comune di Castelrotto è uno fra i comuni più ricchi per varietà importanza. Il costume tradizionale appartiene alla cultura popolare, così come il dialetto, le canzoni, le danze, le tradizioni laiche e religiose. Esso è qualcosa di unico, che ci distingue dagli altri. Per questo motivo, sollecitato dalle associazioni culturali „Heimatpflegeverein Schlern“e „Museumsverein Kastelruth“ , il comune di Castelrotto ha trasformato un piano della residenza Laechler, sulla piazza del paese, nel „Museo dei costumi tradizionali“, inaugurato il 31 maggio 2019. Manichini a grandezza naturale in vetrine ben illuminate mostrano la varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto. Le pareti delle sale sono in parte di colore nero. In questo modo vengono particolarmente evidenziati nelle vetrine a muro illuminate i singoli accessori dei costumi tradizionali.  Lungo le pareti è presente una documentazione di fotografie antiche e recenti, che permette di farsi un‘idea di quando e come il costume tradizionale veniva e viene indossato a Castelrotto. Il „Museo dei costumi tradizionali“illustra la grande varietà dei costumi tradizionali di Castelrotto, frutto di un lungo processo di sviluppo. I costumi sono un elemento storico della tradizione e allo stesso tempo un bene culturale vivo. Essi appartengono al patrimonio culturale più prezioso della comunità di Castelrotto

    Musei
    MuseoAltaPassiria – Timmel_Transit al Passo Rombo
    Moso in Passiria, Merano e dintorni

    Nel settembre 2018 - per l’anniversario dei 50 anni della strada del Passo Rombo - è stata inaugurata la struttura museale Timmel_Transit. Il museo, sul lato altoatesino, è stato pensato come parte complementare del progetto museale "Emozione Passo del Rombo" (Timmelsjoch Erfahrung). La struttura si trova in una vecchia caserma del 1930. Tema: informazioni sulla costruzione della strada del Passo Rombo sulla parte della Val Passiria.

    Ingresso libero

    Orari: da fine maggio a fine ottobre (quando la strada alpina è aperta al traffico) · ogni giorno 7:00–20:00

    Fortezze e castelli
    Mostra di Menhir
    Silandro, Val Venosta
    Nel corso di lavori di ristrutturazione di una giardineria, nel 2013 a Vezzano presso Silandro sono stati rinvenuti due menhir di marmo della Val Venosta. Da marzo 2017 sono esposti presso il Castello di Silandro all’interno di un’ampia mostra dedicati ai megaliti. Accanto a questi due reperti originali si possono ammirare anche diciotto statue stele astratte di metallo raffiguranti gli altrettanti menhir rinvenuti nel corso degli ultimi decenni in Alto Adige e in Trentino.

    I due singolari megaliti risalenti all’Età del Bronzo offrono uno scorcio sulla vita in epoca preistorica. Uno dei due Menhir presenta attributi maschili, l’altro connotazioni femminili. Il primo è alto oltre 3 m e porta una cintura al di sopra della quale si trova il manico di un pugnale. Il secondo è caratterizzato da un petto, una veste e uno scialle. Non è possibile stabilire la loro posizione originale ma con molta probabilità, i due megaliti facevano parte di un più ampio gruppo di figure.
    Musei
    Minnehus
    Laion

    Walther von der Vogelweide è il cantore medievale di maggior successo e il più citato e, secondo le ricerche storiche, è molto probabilmente il cittadino più famoso di Laion. Circa 500 strofe sono state conservate per i posteri dal Maestro del Minne in vari manoscritti. La sua vita movimentata, i suoi valori e il suo ruolo nella società medievale possono essere ricostruiti sulla base dei testi delle sue canzoni. Walther era un ammiratore delle donne, un portavoce del suo tempo e talvolta un faticoso contemporaneo a causa della sua lingua tagliente.

    La mostra interattiva nel Minnehus è dedicata alla vita e all'opera della star medievale in oltre 40 stazioni interattive, creative, acustiche e visive. Il visitatore si rende conto presto che sebbene Walther sia vissuto nel XII e XIII secolo, la sua eco risuona ancora oggi.

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