Da Bauernkohlern si cammina sul sentiero fino a Herrenkohlern. Si prosegue sul sentiero in intorno al Monte Pozza (Titschen) fino a Totes Moos e poi attraverso il bosco fino al maso Wölflhof.
I sentieri escursionistici a lunga percorrenza dell'Alto Adige variano per difficoltà e offrono una fuga dallo stress quotidiano. Trovate tour in cui potete vivere la natura e le montagne in modo particolarmente intenso.
sentiero adatto ai passeggini n.1 San Genesio, partenza dal campo sportivo sul sentiero n.33 o n.1 e proseguite sul sentiero n.1 o n. E5 attraverso il paesaggio collinoso che vi offre il Salto per arrivare alla chiesetta di San Giacomo e Lavena. Il nostro autobus é eventualmente a vostra disposizione per il ritorno. Tempo di percorrenza: 2 h 30 min - Dislivello: 440 m
Lungo l’intero percorso si può leggere interessanti leggende: il bracciante graffiato, il drago di Castel Rafenstein, la zangola o anche la leggenda della fata innamorata di Maier di Cologna. 12 leggende vi accompagnano e vi raccontano di San Genesio e dei suoi dintorni. Le storie di streghe e di figure simili hanno da sempre affascinato la fantasia di piccoli e grandi. L’ escursione conduce presso luoghi mistici, presso i quali i pastori si raccontavano storie terrificanti. Tempo di percorrenza: approx. 2 ore Lunghezza del percorso: 7 km. Punto di partenza: parcheggio Schermoos Punto d'arrivo: fermata dell'autobus alla strada San Genesio - Meltina
Seguite il sentiero europeo E5 o il sentiero n. 1 e fermatevi alla trattoria Gschnofer Stall. Da lì proseguite in direzione Tomanegger e ritornate al punto di partenza. Tempo di percorrenza: 3h - Dislivello: 360 m
In inverno ci possono essere dei tratti ghiacciati o innevati.
Il percorso non è adatto a passeggini o carrozzine.
Il sentiero escursionistico europeo E5 5 è lungo 3.200 chilometri e conduce dalla costa atlantica della Francia, attraverso le Alpi, fino a Venezia. Una delle sue tappe più belle attraversa l'area escursionistica di Scena, passando per il rifugio Hirzer fino al soleggiato comprensorio escursionistico di Merano 2000.
Passeggiando qui, si può pensare che il tempo si sia fermato, talmente è incontaminata la natura sulla piacevole collina a 2.000 metri di altezza sul altopiano del salto sopra a Meltina. Gli “ometti di pietra” sono una località leggendaria, in cui da tempi immemori piramidi di pietra sono state innalzate dai pastori. Tuttora nel campo degli “ometti di pietra”, una volta ritrovo di streghe e preti, si percepisce un’atmosfera unica e difficile da descrivere e si gode di una vista spettacolare delle Dolomiti fino alla Marmolada e del re Ortles.
Un sentiero storico, amatissimo dagli insider gardenesi, che attraversa prati e bosco. Vi attende l’atmosfera contemplativa di una passeggiata talmente bella da togliere il fiato. Il profumo dei fiori e il cinguettio degli uccelli vi accompagneranno per 5 km attraverso uno scenario naturale intatto, dove la luce gioca con il paesaggio del bosco ricoperto di muschio creando bagliori suggestivi.
Da Anterselva di Sopra > Maso Müller (Anterselva di Sopra) > al crocifisso alla destra prendere il sentiero no. 9 > passare il ruscello "Plötzlbach" > sempre sulla destra > strada militare > malga Grübl (non gestita) > proseguendo il sentiero si arriva alla forcella Grübl (2.394 m).
Da Anterselva di Mezzo> Maso Rieder > sentiero no. 1 > fino al bivio del sentiero no. 9 ad Anterselva di Sopra.
Il GEOTour parte dal GEOMueseo Redagno che mostra le particolarità geologiche della gola del Bletterbach. Il nostro giro ci conduce tra un bosco al “Zirmersteig”. Qui arriviamo al punto più alto della nostra escursione. Poi scendiamo nella gola e seguiamo il rio fino alla fine valle, la cosiddetta “Gorz”. Dobbiamo tornare indietro per uscire dalla gola via il sentiero “Gorzsteig”. Arriviamo così al Centro Visitatori GEOPARC Bletterbach di Aldino e da qui possiamo ritornare a Redagno sia a piedi sia con l’autobus.
L’escursione „GEOTour Gola del Bletterbach“ parte dal Centro Visitatori sopra Aldino, in mezzo al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e ci porta alla grande cascata del Bletterbach. Prendeno il sentiero 3 che fa parte dell’E5, arriviamo al cosidetto “Taubenleck”, disotto nella gola. Poi, passando rocce di porfido e pietra arenaria, risaliamo il canyon fino alla cascata, al “Butterloch”. Questa escursione è un viaggio indietro nel tempo, nel “medioevo geologico” della Terra.
Dal Lago di Cancano al Passo dello Stelvio:
Dislivello in salita: 1.776 hm
Dislivello in discesa: 918 hm
Lunghezza: 22 km
Durata: ca. 8h
Dal Rifugio Pizzini a Sant’Antonio:
Dislivello in salita: 898 hm
Dislivello in discesa: 2.304 hm
Lunghezza: 20,5 km
Durata: ca. 8,5h
Da Stelvio al Rifugio Serristori:
Dislivello in salita: 1.796 hm
Dislivello in discesa 397 hm
Lunghezza: 17 km
Durata: ca. 9h
Dal Rifugio Nino Corsi al Rifugio Pizzini:
Dislivello in salita: 1.008 hm
Dislivello in discesa: 585 hm
Lunghezza:: 11,5 km
Durata: ca. 6,5h
Dal Rifugio Serristori al Rifugio Nino Corsi:
Dislivello in salita: 913 hm
Dislivello in discesa: 1.363 hm
Lunghezza: 14 km
Durata: ca. 7,45h
Da Sant’Antonio al Lago di Cancano:
Dislivello in salita: 1.400 hm
Dislivello in discesa: 792 hm
Lunghezza: 16 km
Durata: ca. 8 h
Dal Passo dello Stelvio a Stelvio:
Dislivello in salita: 335 hm
Dislivello in discesa: 1.811 hm
Lunghezza: 18,5 km
Durata: ca. 7,5h
La nuova Alta Via dell'Ortles si snoda nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, dalla Val Venosta in Alto Adige fino alla Valtellina in Lombardia. Con un dislivello complessivo di 8.126 m, questo itinerario circolare cinge il Gruppo Ortles e, con i suoi tratti a oltre 3.000 m di altitudine, si qualifica come uno dei percorsi d'alta quota più impegnativi di tutta la regione alpina. Per le sue caratteristiche l'itinerario è riservato ad escursionisti esperti. Passo sicuro, ottimale condizione fisica e attrezzatura adeguata sono requisiti fondamentali per questo tour di sette giorni, che comprende un tratto di terreno ghiacciato. È consigliabile l’accompagnamento da parte di una guida alpina.
L'Alta Via dell'Ortles, con i suoi circa 119,5 km, è un'esperienza nella natura davvero unica. Il percorso è diviso in sette tappe giornaliere, che per essere completate richiedono ciascuna da sei a otto ore. Le singole tappe dell'escursione circolare possono anche essere percorse come escursioni di un giorno, ideali per scoprire le ricche fauna e flora del Parco nazionale dello Stelvio. Il periodo ideale per tutti gli escursionisti esperti è quello da giugno a settembre, con temperature miti e una buona visibilità, che permette una vista panoramica unica sui ghiacciai del Gruppo Ortles. Ogni tappa di questo sentiero circolare d'alta montagna offre scorci paesaggistici che, con un gioco di parole, si possono definire di “altissimo livello”.
Le malghe e i rifugi identificati lungo questo percorso d’alta quota sono in attività e offrono agli escursionisti vitto e alloggio.
Si parte da Trodena e si segue l’indicazione “Sentiero europeo E5”. Si cammina attraverso un meraviglioso bosco misto e si prosegue lungo una strada forestale ed una strada sterrata fino al Passo Cisa. Da qui si continua alla volta della Malga Corno (1.710 m) circondata da prati ricchi di fiori alpini (genziana, pologala, anemoni, ecc.) Il meraviglioso panorama ricompensa della fatica: i Monti del Lagorai, il Gruppo della Pala, la Cima del Corno Bianco e del Corno Nero, il Latemar, il Catinaccio, lo Sciliar, le Alpi dello Stubai e le Alpi Venoste. Dopo una puntata al Lago Nero si prosegue per il Monte Corno per poi ritornare a Trodena lungo il Sentiero europeo.
L'Alta Via Tiroler Höhenweg parte e finisce nei centri turistici Mayrhofen e Merano. In mezzo si trovano 130 km d’escursioni, dislivello in salita 9.000 m e dislivello in discesa 10.000 m. Questa tour è fattibile in 11 – 13 giorni.
La ricompensa è un bellissimo, impressionante panorama del mondo delle montagne: Eisriesen delle Alpi Zillertal, le scure montagne dell’Alpenhauptkamm, le chiare cime della Tribulaune, le alti punte della Valle Rombo, i grandi gruppi di laghi dell’Alto Adige e alla fine gli alberi di mele di Merano.
Vivere la natura nella forma più pura!
La settima tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II attraversa l’altopiano di Fanes tra spettacolari e imponenti pieghe, testimonianza di quando le Dolomiti, facenti parte del margine continentale africano, furono traslate 3000km verso nord e si andarono a scontrare con le rocce del margine europeo.
Scopri di più: https://www.dolomitiunesco.info/attivita/dolomites-world-heritage-geotrail/
L'Alta Via delle Dolomiti n. 2 è stata tra le prime delle 10 alte vie cosiddette ”ufficiali” ad essere descritte e segnalate. Nota anche come la “via delle leggende” poiché passa attraverso montagne e valli dolomitiche ricche di saghe e leggende come le Odle ed il gruppo del Sella con le leggende delle genti ladine alle Dolomiti feltrine con i racconti di orchi e streghe, l’escursione plurigiornaliera attraversa le Dolomiti da nord a sud. Punto di partenza d è Bressanone, cittadina dell'Alto Adige ricca di storia e punto di arrivo è la cittadina di Feltre con il fiume Piave, testimone di tragiche vicende della I. Guerra Mondiale. L’itinerario attraversa tre province, Bolzano, Trento e Belluno e 10 gruppi montuosi (Plose, Sass de Putia, Odle, Puez, Sella, Padon, Marmolada, Bocche, Pala, gruppo Feltre) di cui solo Plose, Padon ed il gruppo Lusia-Bocche non fanno parte delle Dolomiti. Oltre ad una bella varietà di escursioni ed arrampicate l’escursione offre la possibilità di scoprire arte e cultura locali. Così, per esempio, merita senz’altro una visita la città di Bressanone con i suoi musei e opere d'arte. Da non dimenticare le molte testimonianze storiche della I. Guerra Mondiale che si incontrano lungo il tragitto.
L’Alta Via delle Dolomiti n. 1 si snoda lungo un percorso di circa 125 km e 7.300 m di dislivello in salita, suddiviso in 12 tappe, che collega il Lago di Braies con Belluno. Qui, due tappe toccano il comune di Marebbe.
La tappa nr. 2 conduce dal rifugio Biella al rifugio Fanes. Esplorando gli alpeggi di Senes, Fodara e Fanes, spesso si possono incontrare animali al pascolo. La tappa è percorribile in 3 ore di cammino.
La tappa nr. 3 conduce dal rifugio Fanes al rifugio Lagazuoi.
Particolarmente invitanti per una pausa sono i vari laghi montani che si incontrano durante il cammino. Attraversare l’altopiano di Fanes è un’esperienza unica che, durante il cammino, fa rivivere la leggenda del Regno dei Fanes. La terza tappa è percorribile in 5 ore di cammino.
In questa seconda tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II si costeggia ciò che oggi resta di un atollo triassico: il Latemar. Il percorso si snoda al margine del fianco occidentale dell’atollo e si può quasi immaginare di camminare sul fondo marino ai piedi della scarpata sottomarina, che univa il fondale con la sommità a pelo d’acqua.
Scopri di più: https://www.dolomitiunesco.info/attivita/dolomites-world-heritage-geotrail/
Il percorso del Sentiero dell'Alta Via delle Dolomiti n. 9 , a differenza della maggior parte degli altri Sentieri dell'Alta Via delle Dolomiti, si snoda trasversalmente da ovest a est sui crinali delle Dolomiti, la maggior parte dei quali si innalzano da sud a nord.
Sentiero escursionistico a lunga percorrenza con vista panoramica
L'Alta Via delle Dolomiti n. 9 parte dal capoluogo di provincia dell'Alto Adige, Bolzano, attraversa l'Alto Adige e parte della provincia di Belluno. Le tappe del sentiero escursionistico a lunga percorrenza sono davvero brevi e quindi adatte anche ad escursionisti meno allenati. Questa escursione a lunga distanza vi porta nei luoghi più belli delle Dolomiti. Il percorso viene effettuato entro 12-14 giorni.
La terza tappa del Dolomites World Heritage Geotrail II conduce dal Passo di Costalunga attraverso il cuore del Gruppo del Catinaccio, costeggiando lo Sciliar fino al Rifugio Alpe di Tires. L’escursionista attraverserà diversi ambienti dell’atollo triassico: il mare profondo (il Passo di Costalunga), la scarpata sottomarina (il Catinaccio) e la laguna interna (le Torri del Vajolet).