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    Luoghi di interesse

    Architettura contemporanea

    Sinergia tra paesaggio e architettura In Alto Adige l’architettura e le innovazioni ad essa correlate rivestono una grande importanza. Si tratta di un luogo che ha il coraggio di spingersi oltre, di sperimentare molto a livello edilizio. Lo dimostrano costruzioni come la distilleria di whisky, unica nel suo genere, la palestra di arrampicata, di grande valore tecnico, per arrivare fino all’esclusivo complesso alberghiero. Che siano in montagna o circondate da palme e cipressi queste opere architettoniche si inseriscono, talvolta senza pretese, nel caratteristico paesaggio dell’Alto Adige. Progettate da architetti locali e premiate con numerosi riconoscimenti, ciascuna di esse merita di essere ammirata nella sua totalità.

    Risultati
    Architettura
    Vinzenz zum feinen Wein
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Esattamente dietro la Torre delle Dodici, all’ingresso della Città Nuova di Vipiteno, si trova l’Hotel Garni Wipptaler Hof, con al piano terreno il wine bar. Lo spazio del locale è diviso in tre. L’ambiente più grande è occupato dal wine bar che inizia appena dopo la porta di ingresso, con un lungo tavolo in legno di rovere ramato massiccio e uno scaffale dello stesso materiale che occupa tutta la parete riempito con un gran numero di bottiglie di vino di varia provenienza. Di fronte, circondato da comode nicchie per sedersi, è posizionato il camino in acciaio nero. Tutti gli altri arredi del wine bar sono in rovere ramato. Da qui si raggiunge una sala più piccola con una Stube tradizionale in legno di cirmolo e infine si arriva alla cucina, dove i clienti hanno il permesso di dare un’occhiata. Qui vengono preparati vari spuntini da abbinare al vino, che in estate vengono anche serviti ai tavoli all’aperto. Si tratta di un’enoteca moderna e un po’ diversa dal solito.

    Distillerie
    Whisky Distilleria PUNI
    Glorenza, Val Venosta

    Il Whisky ha bisogno di tempo. L’invecchiamento del Whisky avviene in bunker militari della Seconda Guerra Mondiale. L’obiettivo è produrre tre tipi di qualità. Una parte viene invecchiata in botti di Bourbon provenienti dagli Stati Uniti, un’altra in botti di Marsala provenienti dalla Sicilia e la terza in botti di vini speciali dell’Alto Adige. Amanti del Whisky di tutto il mondo dal 2015 potranno perciò godersi i nobili Single Malt di PUNI, che non vogliono essere semplicemente un’imitazione dell’originale scozzese, ma intendono includere proprio le specificità del territorio altoatesino e italiano.

    Visite guidate: www.puni.com/it/visite-guidate/

    Fortezze e castelli
    Forte di Fortezza
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Con i suoi 65.000 metri quadrati di superficie, il Forte asburgico di Fortezza è il sito storico più grande di tutto l'Alto Adige. La costruzione di questo capolavoro dell'architettura bellica austriaca fu avviata nel 1833, sotto l'Imperatore Francesco I; l’opera fu ultimata in soli cinque anni e inaugurata nel 1838 dall'Imperatore Ferdinando I. Tuttavia, a quel punto il Forte aveva già perso la sua importanza strategica e dunque anche il suo scopo. L’enorme dispendio di manodopera e materiali e gli ingentissimi costi sostenuti per la sua realizzazione erano stati vani. Da allora la gigantesca fortificazione fu declassata e adibita a deposito, divenendo un sito militare attentamente sorvegliato, ma caduto pressoché nell'oblio per oltre un secolo e mezzo. Aperto al pubblico nel 2005, negli anni successivi il Forte fu sottoposto ad una impegnativa ristrutturazione per ospitare due importanti eventi, la Biennale europea di arte contemporanea Manifesta 7 e l'edizione 2009 della "SüdtirolerLandesausstellung". Da allora il Forte è una location molto apprezzata per esposizioni ed eventi di ogni genere.

    Visite guidate storiche del forte di fortezza: martedí-domenica alle  ore 11:00 e 15:00

    Gennaio e febbraio: pausa invernale

    Arte e cultura
    Museum Ladin Ursus ladinicus
    Badia, Regione dolomitica Alta Badia

    Nel Museum Ladin Ursus ladinicus viene raccontata la storia affascinante dell’Ursus ladinicus, un orso delle caverne vissuto oltre 50.000 anni fa nelle Dolomiti e ritrovato nella grotta delle Conturines, che è considerata il sito più alto al mondo nel quale sono stati rinvenuti i resti dell’orso e del leone delle caverne.Inoltre, si può esplorare la storia geologica delle Dolomiti raccontata attraverso fossili bellissimi.

    Il Museum Ladin Ursus ladinicus, una sede distaccata del Museum Ladin Ciastel de Tor a San Martino di Badia, è suddiviso in tre piani. Al piano superiore viene illustrata la formazione delle Dolomiti, con fossili unici e di grande interesse scientifico, tipici per l’area che circonda San Cassiano.

    Segue la sezione dedicata alla formazione della grotta, alla sua scoperta e agli scavi che hanno riportato in luce migliaia di ossa. Tutti gli aspetti essenziali della vita dell’orso delle caverne e del suo ambiente sono chiariti grazie ai reperti dell'Ursus ladinicus risalgono a oltre 50.000 anni fa.

    Al piano terra il visitatore può esplorare la ricostruzione della grotta dell’orso, dove è possibile ammirare ”la mamma orsa in letargo perenne con il suo cucciolo”.

    Accesso per disabili Il Museum Ladin Ursus ladinicus è completamente visitabile con la sedia a rotelle.

    Architettura
    Spazio del Vino Kobler
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    Dopo aver rilevato l’azienda vinicola del padre risalente agli anni Ottanta, il committente ha deciso di ricavare un moderno spazio di degustazione nel massiccio edificio della cantina. Il nuovo, semplice padiglione si presenta come una sorta di terrazza coperta che si protende dalla facciata della cantina e a cui si accede da una parete di vetro scorrevole. Il raffinato allestimento interno del locale, studiato con attenzione fino all’ultima fuga, può essere apprezzato solo una volta entrati. Il padiglione completamente bianco è tutto dedicato al vino, che in questo paese ha un’importanza fondamentale. Il tavolo bianco per le degustazioni, che può scorrere verso l’alto, consente di assaggiare il vino anche in piedi, come se si fosse al bar. La parete di fondo del padiglione è interamente utilizzabile per la proiezione di foto e filmati. L’impianto illuminotecnico, progettato su misura, completa in modo efficace la presentazione dei vini. Gli strumenti necessari per la degustazione possono essere riposti in una nicchia del bar.

    Architettura
    Cantina Colterenzio
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina sociale, fondata nel 1960, può contare su 290 aderenti con più di 300 ettari di vigneti. I capannoni originari, situati fuori del paese di Cornaiano, non erano più adeguati né alla qualità della produzione vinicola né all’immagine dell’azienda. Una prima fase di riqualificazione ha previsto l’applicazione a uno degli edifici di un bel rivestimento esterno di tavole di legno di rovere orientate in verticale, con profonde aperture in corrispondenza delle finestre protette da cornici di lamiera. Nella seconda fase a copertura della zona di consegna è stata realizzata una struttura leggera in acciaio sotto la quale sono stati inseriti i nuovi impianti della cantina. Infine lo spazio per le degustazioni è stato completamente riallestito. Approfittando della buona visibilità della cantina sul pendio anche da una certa distanza, davanti ai capannoni più vicini alla strada è stata eretta come installazione di benvenuto una sorta di gabbia di acciaio ricoperta di tralci. Il bordo stradale è stato invece piantumato con cipressi per sottolinearne la funzione di viale d’accesso.

    Architettura
    Padiglione Bistrò Le verre capricieux
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina Walch ha sede in un ex convento gesuita e in alcuni edifici di servizio annessi. Per l’accoglienza dei visitatori e le degustazioni è stato realizzato un apposito padiglione nel punto certamente più difficile del parco, dove la via principale del paese che proviene dal municipio si biforca. Dalla strada si vedono solo il muro di cinta a secco e un tetto bianco curvilineo che appare come una sorta di estensione della copertina di protezione del muro. Tre feritoie ritagliate in quest’ultimo permettono di dare una rapida occhiata al parco con i suoi alberi secolari. Dall’esterno si vede anche l’elegante parete vetrata del padiglione, che si insinua sotto il massiccio tetto sporgente e si apre verso la corte a giardino delimitata dal muro. L’interno del padiglione è un ambiente piccolo con arredi in legno, una teca in vetro e una parete che scherma i locali di servizio sul retro. La parete viene utilizzata anche per la presentazione delle bottiglie di vino, esposte coricate. Il padiglione, il parco e il servizio compongono un ensemble alquanto invitante.

    Arte e cultura
    LUMEN
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il fascino per la montagna è intatto da tempo immemorabile.

    Con LUMEN, questo fascino trova una sua casa fotografica: sulla cima di Plan de Corones (in Alto Adige), i 1800 metri quadrati del museo sono infatti interamente dedicati alla fotografia di montagna.

    Negli spazi che si snodano per quattro piani, LUMEN rende tangibile la storia della fotografia di montagna dagli esordi ad oggi, e l'arte dei fotografi di montagna di tutto il mondo.

     

    L'ultima entrata:  ore 15.30 

    Architettura
    Cantina Cornaiano
    Appiano sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    L’azienda vinicola, di antica tradizione, ha subito nel corso del tempo varie integrazioni e nel 2011 ha dovuto essere riorganizzata e ampliata soprattutto nella zona della cantina. Sono state aggiunte una nuova sala per la fermentazione e una sala per la pressatura dell’uva, entrambe ospitate in una struttura interrata in cemento armato sovrastata da una pensilina di forma ondulata a protezione della zona di carico e scarico. In cemento armato è anche il nuovo deposito, la cui parete ovest prospiciente il frutteto è rivestita di gabbioni di filo metallico riempiti con le pietre provenienti dallo scavo. I gabbioni sono utilizzati anche come segno di delimitazione della proprietà e, in quanto elemento caratterizzante dell’ampliamento, rappresentano un chiaro riferimento al terroir dei vini. Tra l’edificio esistente e le parti aggiunte è stata ricavata una bella corte di ingresso, piantumata con alberi e dotata di una fontana-scultura che è diventata il nuovo baricentro del complesso.

    Architettura
    Cantina Lageder
    Magrè sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La Cantina Lageder sorge nel centro della località vinicola di Magrè, accanto alla tenuta storica Löwengang. I principi ispiratori del progetto sono la perfetta integrazione del manufatto nel contesto, un approccio sostenibile alla natura, il rapporto con la bioarchitettura, l’ecologia e l’arte. Pareti in muratura rivestita di intonaco, legno e vetro, un grande tetto ricoperto di moduli fotovoltaici, una serra con funzione termoregolatrice e un sistema di raffrescamento naturale che sfrutta una parete di roccia umida nel sottosuolo sono gli elementi costruttivi e i materiali impiegati. Cuore della cantina è la torre di vinificazione a pianta circolare, in cui è applicato con la massima delicatezza il “principio verticale” della vinificazione: sotto la pensilina a sbalzo le uve sono scaricate e sminuzzate, al piano sottostante sono pressate e fermentate; al piano più basso, infine, sono collocati i barrique. Allo stesso livello della zona di consegna, disposti intorno a un atrio vetrato, si trovano gli uffici.

    Architettura
    Cantina Terlano
    Terlano, Strada del Vino

    L’ampliamento della vecchia sede della Cantina Terlano, situata al centro del paese, richiedeva una particolare attenzione al contesto. Date le dimensioni limitate del lotto, ciò è stato possibile soltanto ricorrendo a volumi in gran parte interrati. Tra le opere esterne l’elemento di spicco è la grande corte coperta per il carico del vino, sovrastata da una terrazza e da un padiglione per le degustazioni di grande trasparenza. La sottostante parete esterna delle nuove cantine è rivestita con il porfido caratteristico dei vigneti di Terlano, mentre la terrazza di copertura del restante volume interrato è coltivata a vite, in modo da ambientare perfettamente la costruzione nel paesaggio. Cuore della nuova cantina è la sala dei barriques, anch’essa rivestita di lastre di porfido che le donano un carattere quasi sacrale. I fabbricati esistenti sono stati riqualificati con grande cura aggiungendo una torre in acciaio corten in cui trovano posto gli impianti tecnici e il montacarichi.

    Fermate dell'autobus
    Piazza Ing.-Josef-Riehl
    Renon, Bolzano e dintorni
    Lo scopo del progetto della nuova piazza si basa sull’ idea di dare allo spazio quella apertura e accessibilità che ora manca e, allo stesso tempo, un carattere territoriale attraverso pochi provvedimenti strettamente necessari. Il problema  viene  risolto  in  maggior  parte  dalla presenza  di  un  muro  di  contenimento  che  ne  definisce  lo spazio.  al  suo  interno  è  stato ricavato  un  ufficio  informazione. In questo modo l´area resta libera e può cambiare il piu possibile a seconda di eventi (come concerti, mercatini di natale…). L’idea è stata quella di continuare sul muro in verticale il disegno della pavimentazione, in modo da avere una armonizzazione e allo stesso tempo un ampliamento visivo. La tecnica guarda alla tradizione locale che prevede la costruzione del muro a secco. Arch & Design Monovolume
    Architettura
    “winecenter” della Cantina di Caldaro
    Caldaro sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La Cantina di Caldaro ha 420 soci, generalmente viticoltori con vigneti molto piccoli che hanno ritenuto utile unirsi in un consorzio. Per consolidare e valorizzare l’immagine della Cantina è stato realizzato un edificio di grande impatto, quasi al centro del paese, tra la vecchia sede e la strada del Vino. L’edificio si piega intorno al tranquillo cortile interno e forma con la torre d’angolo un landmark che rimane impresso nella memoria. Nel rivestimento di facciata color bronzo sono inserite a filo grandi superfici vetrate in cui l’ambiente circostante si riflette come in uno specchio magico. Superato il cortile si entra in un grande ambiente a pianta libera che offre piacevoli visuali verso le balconate dei livelli superiori. La scelta dei materiali si limita principalmente al vetro, all’intonaco bianco e al legno di acacia scuro. Il vino è il tema principale del padiglione, messo in risalto da un concept artistico semplice e raffinato.

     

    Architettura
    Cantina Merano Burggräfler
    Marlengo, Merano e dintorni

    Dopo la fusione della Cantina Burggräfler con la Cantina Merano, la sede di quest’ultima è stata ceduta optando per il vecchio edificio della Cantina Burggräfler alla periferia dell’abitato di Marlengo, che è stato ristrutturato e ampliato. La facciata è diventata così una parete continua che incorpora frammenti della vecchia architettura e dietro la quale si estendono i depositi per il vino scavati in profondità nel pendio. Le cantine sono funzionalmente separate dal padiglione vetrato sulla sommità del fronte principale, in cui trovano posto gli uffici amministrativi e l’area di degustazione per i clienti. I locali per il deposito del vino sono accessibili direttamente dal parcheggio posizionato in corrispondenza del punto più elevato del lotto in pendenza. La struttura portante in calcestruzzo massiccio della cantina sorregge il leggero padiglione in acciaio, arredato con mobili in legno scuro. I pannelli vetrati leggermente colorati e sfalsati offrono una grandiosa veduta sulla valle dell’Adige.

    Arte e cultura
    Iceman Ötzi Peak
    Senales, Val Venosta
    Osservare dalla cima sovrastata da una croce a più di 3.000 metri di altitudine, e godere della fantastica vista proprio come fece Ötzi. Dopo 5.300 anni ciò novamente possibile grazie alla piattaforma panoramica di recente costruzione ,,Iceman Ötzi Peak“.

    L’accesso sicuro verso i 3.251 m. ha inizio a Maso Corto. Le Funivie Ghiacciai Val Senales offrono a tutte le famiglie un ticket a tariffa speciale per raggiungere i 3.212 m. della stazione a monte del Glacier Hotel Grawand, l’albergo più alto d’Europa.

    L‘opera in acciaio, realizzata e progettata da aziende altoatesine, é raggiungibile in modo sicuro e confortevole, tramite una scala con corimano in 10 miunti dalla stazione a monte.

    Una volta in cima lo sguardo dell’osservatore si dirige verso l’ampia e luccicante distesa di neve del Similaun (3.606 m.) ai cui piedi il 19 settembre 1991è stato ritrovato Ötzi, la mummia del ghiacciaio.

    Dalla piattaforma si gode anche una splendida vista sul ghiacciaio del Giogo Alto e la confine tra Italia e Austria segnato dal corso d’acqua che scorre ai piedi del ghiacciaio: l’acqua raggiungerà da questo punto da una parte il mar Adriatico e dall’altra il Mar Nero.

    Il sentiero utilizzato per transumanza estiva delle pecore è anche visibile dalla piattaforma, la millenaria tradizione è entrata a far parte Patrimonio Culturale dell’UNESCO.
    Chiese e abbazie
    Chiesa Parrocchiale di Lagundo
    Lagundo, Merano e dintorni

    La Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe è una delle chiese più belle e moderne dell'area alpina ed un esempio di architettura contemporanea. La chiesa fu costruita su progetto del famoso architetto Willy Gutweniger tra il 1966 e il 1971, e rappresenta un tentativo riuscito di coniugare l'antico e il moderno. E' importante che il visitatore si prenda tempo sufficiente per poter comprendere il ricco linguaggio simbolico di questa costruzione religiosa. L'inaugurazione di questa chiesa avvenne il 13 marzo 1977 alla presenza dell'allora Vescovo della Diocesi, Dr. Josef Gargitter. Informazioni e immagini della chiesa e dei suoi arredi sono disponibili sia presso la canonica che l'Associazione Turistica. Le visite si svolgono ogni giovedì alle 17, da Pasqua al giorno di Ognissanti.
    La chiesa è aperta ogni giorno dalle ore 7.00 alle ore 19.00.

    Fermate dell'autobus
    Autostazione Bus Collalbo
    Renon, Bolzano e dintorni

    La fermata Kaiserau é sotto la stazione di Collalbo. Da qui partono i bus della linea 165, 166 e 167. Parcheggio gratuito vicino la fermata del bus.

    Avviso: Al momento il parcheggio Kaiserau é chiuso per lavori di costruzione. La fermata é lungo la strada Peter-Mayr.

    Fortezze e castelli
    Museum Ladin Ciastel de Tor
    San Martino, Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel cuore delle Dolomiti vivono i ladini dolomitici, un nucleo di oltre 30.000 persone la cui identità è caratterizzata da due importanti elementi: la particolare lingua neolatina, derivante dal latino volgare, e lo straordinario paesaggio montuoso delle Alpi centrali. Le caratteristiche fisiche di questo paesaggio hanno reso possibile che la lingua ladina, la più antica fra quelle parlate nella regione, riuscisse a mantenersi viva fino ad oggi. Il percorso del Museum Ladin mette in luce alcune particolari circostanze della storia e della vita attuale dei ladini dolomitici, narrando le importanti influenze delle vicende sovraregionali sulla vita di questa popolazione ed evidenziando le correlazioni esistenti tra le forme di un paesaggio eccezionale e i modi di vivere di questo antico popolo. Il museo è ospitato nel Ciastel de Tor, un castello risalente al 1230, creato come feudo dei vescovi di Bressanone.

    Il Castello è disponibile come location per matrimoni, per le coppie interessate a coronare una giornata indimenticabile e vivere un momento da fiaba in un castello medioevale.

    Architettura
    Cantina Nalles-Magrè
    Nalles, Merano e dintorni

    I vigneti della cantina si estendono da Magrè a Nalles su 150 ettari di superficie curata da 140 viticoltori. Le due aziende vinicole preesistenti sono state riunite a Nalles in un edificio di nuova costruzione in modo da potenziarne la capacità e la qualità produttiva. Al volume esistente sono stati aggiunti un blocco di testa per il carico e scarico con una torre e alcuni locali sotterranei che ospitano le tecnologie di vinificazione più aggiornate. La nuova ala in calcestruzzo rosso-bruno richiama alla mente le rocce porfiriche dei pendii circostanti ed è connessa con le cantine preesistenti. L’edificio è coperto da un tetto in cemento armato con un ampio sbalzo e un profilo statico interessante che, grazie all’inverdimento, si inserisce bene nel paesaggio. Sotto la piastra di copertura, visivamente leggera, è stata inserita la cantina dei barrique interamente in legno, che ricorda una cassetta di vini fuori scala e segnala il passaggio alla corte interna. Il complesso si colloca armoniosamente nel centro del paese.

    Architettura
    Recupero della piazza dell’Abbazia di Novacella
    Varna, Bressanone e dintorni

    Le superfici antistanti l’abbazia dei Canonici Agostiniani sono state utilizzate per molti anni come parcheggio per le auto. Poiché erano circondate da edifici di notevole pregio storico, era necessario valorizzarle attraverso una risistemazione complessiva della piazza. L’intervento si è articolato in tre settori: l’area di accesso dall’esterno, la piazza dell’Abbazia e l’accesso alla porta del convento. La piazza è stata ribassata di 1,5 metri per restituire alle facciate prospicienti le proporzioni originarie. Al centro è stata inserita una piastra di acciaio da cui scaturisce uno zampillo d’acqua. Un salto d’acqua fiancheggiato da gradoni in legno utilizzabili come sedute delimita la piazza, costituendo una sorta di tribuna per le rappresentazioni all’aperto. In caso di maltempo è possibile anche allestire un tendone sorretto da pilastri di acciaio e fissato tramite tiranti. Tutti i nuovi elementi di arredo, quali pavimentazioni, parapetti, gradini ecc., sono stati realizzati in granito prendendo come riferimento il complesso abbaziale.

    Arte e cultura
    Messner Mountain Museum Firmiano
    Bolzano, Strada del Vino

    A sud di Bolzano su rocce di porfido si trova uno dei più ampi e antichi castelli dell'Alto Adige. Grazie alla sua incredibile posizione è visibile anche da lontano in tutto il suo splendore. Storia: Nel 945 Castel Firmiano viene nominato per la prima volta nella storia con l'appellativo di "Formicaria". Quando nel 1027 l'imperatore tedesco donò il ducato di Trento e la contea di Bolzano al Vescovo di Trento passò nelle mani di quest’ultimo anche il castello che divenne sede dei funzionari territoriali e dei processi. Un ampliamento del castello nel XII e XIII sec. si rese così indispensabile. Per i regnanti della zona era molto comodo il controllo della navigazione sull'Adige e sull'Isarco anche perché l'unico accesso a Bolzano da Appiano, prima della costruzione del ponte nel 1200, si poteva bloccare facilmente. Nel 1473 il castello passò nelle mani di Sigmund der Münzreicher, principe regnante del Tirolo. Amante delle residenze sfarzose, egli fece ingrandire il castello e diede a questo imponente maniero l'attuale nome di Schloss Sigmundskron. Purtroppo subito dopo Sigmund subì un crollo finanziario e dovette quindi cedere in pegno la sua dimora. Il castello, così, andò pian piano in rovina non essendo più abitato con regolarità. Nel 1957 ebbe luogo l'altro importante evento all'interno delle mura del castello: la manifestazione popolare contro "Verwelschungsbestrebungen" (via da Trento), ossia contro il non-rispetto "del Trattato di Parigi". Nel 1976 per la prima volta una famiglia di ristoratori azzardò il restauro del castello e ne ricavò un ristorante eccezionalmente romantico tutt'ora attivo, offrendo uno sfondo meraviglioso per i banchetti matrimoniali. Nel 2006 inaugurazione del "MMM" Messner Mountain Museum nel castel Firmiano Stile: Il castello mantiene prevalentemente il suo stile alto-medievale. Il mastio slanciato nella parte bassa presenta elementi tardo-gotici. Al XII sec. risale la torre abitativa con portale e finestre a tutto sesto. Sul muro di cinta spesso fino a 5 m nella parte anteriore del castello riconosciamo due torri di protezione, un'area abitativa ed una agricola (quella che oggi è adibita a ristorante). Caratteristiche: Le due ali del castello sono visibilmente separate da una formazione rocciosa, una barriera naturale che non s'incontra molto spesso. Il duca Sigmund fece impreziosire il castello anche da decorazioni cesellate. Le diverse dimensioni delle feritoie sono innovative rispetto allo stile dell'epoca. Escursioni: Castel Firmiano è raggiungibile anche in auto. Escursioni non troppo impegnative a Cornaiano o ai Laghi di Monticolo in mezzo ai vigneti ed ai boschi passano proprio davanti a quest'attrazione turistica. Anche una passeggiata di 2 ore percorrendo il sentiero 1 da Cornaiano e passando davanti alla famosa Casa del Gesù in direzione Castel Firmiano è un'esperienza da non perdere.

    Arte e cultura
    Centro visite del Parco Naturale Tre Cime
    Dobbiaco

    Alternando tra divertimento ed informazioni, la natura diventa percettibile, tangibile ed accessibile. Sono disponibili informazioni sui Parchi naturali dell'Alta Pusteria e sulla formazione delle Dolomiti, ad oggi Patrimonio Mondiale dell'umanità UNESCO. Al primo piano sono esposte mostre temporanee su tematiche attuali. Ingresso libero!

    Arte e cultura
    Planetarium Südtirol | Alto Adige
    Cornedo all'Isarco, Regione dolomitica Val d'Ega

    Il piccolo paese di San Valentino in Campo ospita l'unico planetario dell'Alto Adige. Questo luogo speciale nel primo Astrovillaggio d'Europa è una tappa obbligata per chi è affascinato dal cielo stellato e dai segreti dell'universo.
    Qui potrete immergervi nella magia dell'universo, senza telescopio!
    Seduti su comode poltrone e con lo sguardo rivolto alla cupola della Sala delle Stelle, potrete sperimentare simulazioni realistiche del cielo stellato e volare virtualmente attraverso galassie lontane.
    La maggior parte degli spettacoli e delle esibizioni sono accompagnati da guide ed esperti che vi avvicinano all'universo in modo unico. Che sia giorno o notte, estate o inverno, una visita al planetario è sempre un'esperienza che ricorderete a lungo.

    La Sala delle stelle del planetario dispone di 53 posti a sedere e di 2 posti per sedie a rotelle. L'intera struttura è priva di barriere architettoniche.

    Il planetario è aperto solo durante gli spettacoli. Questi si tengono in lingua tedesca o italiana.
    Si prega di prenotare i biglietti in anticipo - direttamente sul sito web, via e-mail(info@planetarium.bz.it) o telefonicamente al numero +39 0471 610 020.

    Cliccate sull'attuale programma settimanale

    Arte e cultura
    Knottnkino a Verano
    Verano, Merano e dintorni

    Sul „Rotstein Knott“ a Verano a 1.457m troneggia il particolarissimo cinema „Knottnkino“ allestito dall’artista del Renon Franz Messner.

    Questo punto panoramico, attrezzato con 30 poltrone in metallo e legno di castagno, invita gli escursionisti a accomodarsi per godere di una vista panoramica come quelle del cinema. Da qui lo sguardo spazia dal Gruppo del Parco naturale del Tessa, sul Penegal fino all’imponente picco del Corno Bianco.

    In dialetto sudtirolese „Knottn“ significa roccia. Da milioni di anni, quando l'altopiano del Salto si formò dalla lava e dalla pioggia di cenere vulcanica, nacquero qui tali uniche, rosse e tondeggianti creste rocciose. Tali formazioni sono uniche in tutto l’Alto Adige.

    Il sentiero circolare "Knottnkino³" unisce i più noti simboli di Verano e, dalla funivia Postal-Verano, giunge alle spettacolari piattaforme panoramiche delle tre cupole di porfido rosso Rotstein, Beimstein e Timpfler Knott.

    Pattinaggio su ghiaccio
    Pattinare nel palaghiaccio della Ritten Arena
    Renon, Bolzano e dintorni

    Pattini infuocati sul Renon. Gli amanti di questo Sport non hanno che l'imbarazzo della scelta tra l'anello di ghiaccio e il palaghiaccio di Collalbo, la pista di Soprabolzano e l'idilliaco Lago di Costalovara. Il Renon, l'altipiano del sole, fa battere il cuore di grandi e Piccoli pattinatori ma anche degli appassionati di curling. Il palaghiaccio nell'Arena Ritten é aperto per il publico ogni sabato e domenica dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

    Arte e cultura
    Centro visite Gruppo di Tessa
    Naturno, Merano e dintorni

    L'acqua è l'elemento che caratterizza il Parco naturale Gruppo di Tessa come nessun altro. Non solo ha plasmato il suo paesaggio, ma ha anche un'influenza centrale sugli habitat del parco. E crea sfide per le persone, gli animali e le piante, sia dove manca che dove è presente in abbondanza.

    Non è quindi un caso che la mostra permanente nel nuovo centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sia dedicata all'acqua. Con il motto "Verso l'acqua", il viaggio porta i visitatori non solo verso l'alto, attraverso l'imponente edificio a forma di chiocciola, ma anche dal fiume Adige nel fondovalle ai ghiacci eterni dei ghiacciai - e attraverso i vari livelli di altitudine del Parco naturale Gruppo di Tessa.

    Adulti e bambini possono vivere il parco naturale in modo completamente nuovo e scoprire le complesse interrelazioni in modo ludico, vario e pratico. In ogni stazione della nuova esposizione permanente di 600 metri quadrati di superficie, i visitatori possono diventare attivi e attraversare tutti gli habitat: da quello mediterraneo a quello alpino, da quello secco a quello ricco di precipitazioni, da quello caldo a quello freddo.

    Animali e piante presenti nei vari habitat sono presentati come in un gabinetto di curiosità. Ci sono anche stazioni speciali dedicate ai canali di irrigazione e ai pascoli alpini, alle fattorie e ai prati, dove sono richieste non solo attenzione, ma soprattutto curiosità e un po' di abilità. Lo stesso vale per un gioco tecnologico d'altri tempi, che dà un'idea di quanto sia appassionante la geologia del parco naturale con le sue diverse formazioni rocciose e la ricchezza di minerali. Il viaggio attraverso la mostra porta persino nel ghiaccio eterno dei ghiacciai e nel cuore di una frana, che fa rivivere la potenza distruttiva dell'acqua.

    Il centro visite è un edificio dalle linee chiare che, come il paesaggio del Parco naturale Gruppo di Tessa, si protende verso l'alto. E poiché, oltre all'acqua, anche la luce è una caratteristica peculiare del parco naturale, le grandi finestre garantiscono sole e luce nelle ampie stanze - e una vista senza ostacoli su Naturno, sui suoi dintorni e, soprattutto, sul Monte Sole di Naturno. La vista migliore sulla montagna si gode dalla terrazza del nuovo centro visite, che si affaccia sul Monte Sole. E così sul mondo in cui i visitatori si sono appena immersi.

    Si può concludere la visita al nuovo centro visite del parco naturale con una passeggiata rilassante nel parco di nuova creazione intorno all’edificio. Il parco è ricco di verde e di bacini d'acqua che si ricollegano al tema della mostra e prende il nome dal famoso collezionista di farfalle e ricercatore Bernardin Astfäller, anch'egli originario di Naturno.

    Attraverso gli occhi dei bambini
    Per il nuovo Centro visite del Parco naturale Gruppo di Tessa a Naturno sono stati creati oggetti espositivi unici, di cui alcuni sono basati sui disegni dei bambini. I bambini tra 4 e 6 anni si sono concentrati su 4 animali locali e li hanno dipinti e disegnati. Nella mostra speciale sono esposti i lavori di tutti i bambini che hanno partecipato a questo progetto. Chi riesce a trovare i disegni corrispondenti ai modelli di animali esposti nel centro visite?

    Responsabile del centro visite: Annamaria Gapp

    Apertura: aperto da marzo a novembre, da martedì a sabato, dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:00; luglio e agosto aperto anche la domenica. Chiuso nei giorni festivi, Ingresso libero

    Architettura
    Cantina Valle Isarco
    Chiusa, Bressanone e dintorni

    La cantina è stata fondata nel 1961. Il semplice capannone di produzione eretto nel 1978 è stato ristrutturato nel 2005 per garantire la separazione funzionale tra le varie attività e attribuire all’edificio un’immagine più decorosa. La nuova addizione in cemento e il vecchio edificio restante sono rivestiti con uno strato di intonaco rosso-grigio fortemente strutturato, che dà al complesso un aspetto unitario e simboleggia il legame con il terroir. Inoltre tutti gli elementi in acciaio sono verniciati di rosso ossidato: ne consegue che la colorazione complessiva dell’edificio richiama alla mente la roccia dilavata delle vigne circostanti. La cantina dei barrique è coperta da un soffitto a volta in mattoni, mentre le pareti sono trattate con un intonaco a base di argilla. I locali degli uffici e di riunione sono stati rinnovati, forniti di nuovi arredi e in parte ravvivati con colori intensi. Nel 2014, infine, la zona di degustazione e di vendita è stata risistemata con l’allestimento di un nuovo percorso storico sul vino.

    Arte e cultura
    Palais Mamming Museum
    Merano, Merano e dintorni

    Il Palais Mamming Museum, anche noto come Museo Civico di Merano, è uno dei più antichi dell’Alto Adige. Fondato nel 1900, dal 2015 è ospitato in un palazzo barocco recentemente ristrutturato in Piazza del Parrocchio. L’edificio, costruito originariamente nel 1675 per i baroni von Mamming, unisce l’architettura storica a elementi moderni, creando così un ambiente suggestivo per la variegata collezione. Con oltre 100.000 oggetti e una biblioteca di 30.000 volumi dedicati al Tirolo, il museo offre una panoramica completa sulla storia di Merano e della vicina regione austriaca. La mostra permanente, suddivisa in 27 sezioni tematiche, accompagna i visitatori dalla preistoria al Medioevo, passando per il Barocco fino ad arrivare all’arte moderna.

    Da non perdere:
    - Una mummia egizia, che offre uno sguardo affascinante sull’antica cultura funeraria.
    - La collezione di armi sudanesi, proveniente dal lascito di Slatin Pascha, un ufficiale austriaco che visse a Merano. 
    - La famosa macchina da scrivere “Meran” di Peter Mitterhofer, uno dei pionieri nell’invenzione della macchina da scrivere.
    - La maschera mortuaria di Napoleone, una testimonianza impressionante dell’era napoleonica.

    Oltre a questi tesori storici, la collezione include anche opere di artisti come Friedrich Wasmann e Leo Putz, che documentano l’evoluzione artistica nella regione. La sezione di minerali, fossili e fotografie completa il quadro, mostrando la varietà del patrimonio culturale locale.

    Il Palais Mamming Museum non è solo un luogo di storia, ma anche un vivace centro culturale. Ospita vernissage, letture e numerosi altri eventi culturali. Il connubio tra architettura storica e sale espositive moderne rende ogni visita un’esperienza unica. Per tutti coloro che sono interessati alla storia, all’arte e alla cultura, il Palais Mamming Museum è una tappa imperdibile durante una visita a Merano.

    Ingresso
    adulti € 6,00
    ridotto (anziani) € 5,00
    Biglietto combinato Palais Mamming Museum + Castello Principesco € 8,00
    ingresso gratuito per bambini


    Architettura
    Cantina Hofstätter
    Termeno sulla Strada del Vino, Strada del Vino

    La cantina ha sede in un grande edificio sulla piazza del paese accanto alla chiesa. L’ampliamento del deposito per le botti e dei locali tecnici è stato realizzato sul lotto rimasto vuoto tra il campanile gotico della chiesa e la vecchia sede della cantina. Dato lo scarso spazio disponibile si è deciso di costruire una torre rivestita di tavole di legno con un tetto piano molto sporgente. Quest’ultimo è allineato con il cornicione più basso della torre campanaria e con la linea di gronda della vecchia cantina, un accorgimento che lega perfettamente la nuova torre al contesto. La fascia finestrata della sala di riunione nel sottotetto fa riferimento al tetto a capriate gotico del campanile. L’impiego del legno, materiale di tonalità affine alla pietra arenaria della torre della chiesa, evita che le due architetture entrino in competizione. La cantina per le botti ha la struttura portante a telai di cemento armato riempiti con mattoni a vista. Sia la cantina che il corpo scale sono interessati da un intervento artistico in forma di grandi superfici colorate.r

    Arte e cultura
    Dolomites UNESCO Balcone panoramico Mastlé - S. Cristina Val Gardena
    Santa Cristina Val Gardena, Regione dolomitica Val Gardena

    Nel 2009 le Dolomiti sono state riconosciute come patrimonio naturale dell' UNESCO. La piattaforma panoramica UNESCO all' Alpe Mastlé è una delle 7 piattaforme previste in Alto Adige. Ogni posizione è stata scelta grazie al suo aspetto geologico e paesaggistico del patrimonio naturale UNESCO. 

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