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    Architettura contemporanea

    Sinergia tra paesaggio e architettura In Alto Adige l’architettura e le innovazioni ad essa correlate rivestono una grande importanza. Si tratta di un luogo che ha il coraggio di spingersi oltre, di sperimentare molto a livello edilizio. Lo dimostrano costruzioni come la distilleria di whisky, unica nel suo genere, la palestra di arrampicata, di grande valore tecnico, per arrivare fino all’esclusivo complesso alberghiero. Che siano in montagna o circondate da palme e cipressi queste opere architettoniche si inseriscono, talvolta senza pretese, nel caratteristico paesaggio dell’Alto Adige. Progettate da architetti locali e premiate con numerosi riconoscimenti, ciascuna di esse merita di essere ammirata nella sua totalità.

    Risultati
    Arte e cultura
    Funivia di San Martino al Monte
    Laces, Val Venosta

    Partendo da Laces (630 m di quota) in pochi minuti si raggiunge la stazione a monte (1740 m) della funivia, rinnovata da alcuni anni. L’impianto a fune è senz’altro il mezzo di trasporto migliore per arrivare a questo paesino di montagna abitato in permanenza, sede di un’antica chiesa di pellegrinaggio. Una condizione fondamentale da rispettare era che la nuova, sgargiante stazione a monte non entrasse in competizione con la cappella affacciata sul ripido pendio. Affinché non interferisse con la vista dell’edificio sacro, la stazione è stata schermata da un alto muro in pietra naturale, che la separa dal centro abitato. Inoltre, per limitare l’altezza della nuova costruzione, gli impianti di sollevamento sono stati lasciati a vista, in modo che dal cubo di vetro in cui la cabina rossa termina la sua corsa sia possibile osservare i meccanismi della funivia in funzione. L’accesso alla biglietteria e alla zona di imbarco si trova sul lato posteriore dell’edificio, a cui è annessa anche una caffetteria dalla quale si gode una vista spettacolare.

    Arte e cultura
    Libera Università di Bolzano, campus di Bressanone
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    La facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Bolzano è stata decentrata a Bressanone. A un primo sguardo questa rigida architettura moderna che si contrappone al vicino Palazzo vescovile può sembrare quasi irritante, ma a un’osservazione più attenta le sue qualità architettoniche e urbanistiche emergono pienamente. Il grande volume a pianta quadrata, infatti, corrisponde più o meno alla scala del Palazzo vescovile mentre il piano terreno sovrastato da tre livelli superiori interamente vetrati ripropone un tema tipico della città, quello dei portici. La corte interna con le sue piccole piazze riprende come motivo ordinatore le strette strade e i pozzi di luce molto diffusi nel tessuto storico di Bressanone. Con grande coerenza i materiali sono ridotti, all’interno e all’esterno, al vetro e al calcestruzzo a vista. L’essenzialità degli allestimenti interni si adegua ai ritmi della didattica, basata su una quiete e una concentrazione quasi monacali.

    Arte e cultura
    Salewa Headquarters
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    A chi giunge a Bolzano da sud percorrendo l’A22 il nuovo quartier generale di Salewa, a destra dell’autostrada, appare quasi come una moderna porta urbana. Tre torri di uffici alte rispettivamente quattro, sette e dodici piani dialogano a scala urbana tra di loro e con le montagne sullo sfondo. Grazie alle forme libere e alle facciate di vetro scuro e alluminio grigio le grandi masse costruite sembrano quasi dissolversi, intonandosi ai colori predominanti dell’ambiente alpino. I tre edifici di forma insolita, con struttura portante in acciaio e facciate appese in vetro e metallo, ospitano oltre al magazzino anche gli uffici amministrativi e la più grande palestra di roccia indoor dell’Alto Adige. A quest’ultima sono annessi un giardino e un ristorante che compongono nell’insieme una piccola area ricreativa, in tema con l’attività di produttore di articoli sportivi di Salewa.

    Arte e cultura
    Municipio di Malles
    Malles, Val Venosta

    Nel centro di Malles era disponibile un terreno da destinare a un edificio completamente isolato. Ispirandosi all’edilizia tipica del paese, composta da costruzioni in muratura compatte con finestre strette e profonde e coperture spesso prive di sporgenza, l’architetto ha progettato un edificio suddiviso in tre corpi di differente altezza. Il volume centrale, in cui è ricavato l’ingresso, è rivestito di tavole di larice, mentre i due laterali sono intonacati di bianco e forati da finestre tra loro simili distribuite regolarmente. Questo linguaggio improntato all’essenzialità è la logica conseguenza dei principi regolatori del complesso. Attorno al corpo centrale la pianta si articola in modo chiaro garantendo un facile orientamento. Un ingresso separato è destinato alla sala civica situata al piano superiore. Gli interni si contraddistinguono per le pareti bianche, l’uso del legno chiaro e i lucernari che illuminano dall’alto i corridoi.

    Arte e cultura
    Piazza del paese con padiglione per la musica
    San Martino in Passiria, Merano e dintorni

    In collaborazione con i progettisti gli abitanti di San Martino hanno ridisegnato il centro del proprio paese attraverso un percorso partecipativo che aveva lo scopo di rafforzare la coesione della comunità. Ciò costituiva il presupposto fondamentale per rendere ben accetta un’architettura che recepisce due elementi formali tipici dell’edilizia rurale, il tetto e la casa, e utilizza materiali come la pietra naturale e il legno di pino non trattato, ma che allo stesso tempo supera il contesto regionale con un progetto di grande attualità. Le nuove forme di socialità del piccolo paese sono espresse del tutto intenzionalmente ricorrendo a dettagli moderni, accenti di colore e un cambio di scala che sottolineano la nuova vita comunitaria con un’architettura adeguata ai tempi. I volumi costruiti sono stati prevalentemente interrati nel pendio con grande abilità, mentre lo spazio scenico multifunzionale si apre verso la piazza dissolvendo qualsiasi timore di varcare la soglia.

    Arte e cultura
    Centro di arrampicata Vertikale
    Bressanone, Bressanone e dintorni

    A nord del centro storico di Bressanone si trova una zona dedicata allo sport con il complesso di piscine Acquarena. Il risultato di un concorso per l’ampliamento dell’area prevedeva l’edificazione di una palestra di roccia coperta – ­l’unico intervento finora realizzato – accanto a una scuola di musica e a un garage interrato. Il centro di arrampicata richiedeva di raggiungere una certa altezza e la soluzione trovata è un volume cubico che spicca nel tessuto edilizio circostante tanto da essere diventato un vero e proprio landmark. La sua trasparenza permette di osservare dall’esterno la palestra ma anche di godere dall’interno di una bella vista sulla città; inoltre è una costruzione che risponde a precisi criteri di sostenibilità ambientale. La struttura in calcestruzzo armato con le facciate in acciaio e vetro è rivestita con una seconda pelle di pannelli metallici forati ondulati e dorati che illuminano l’interno con una luce morbida senza ombre nette. Al centro si accede salendo una scalinata monumentale che in futuro servirà anche la vicina scuola di musica.

    Arte e cultura
    Atelier e casa Kostner
    Castelrotto, Regione dolomitica Alpe di Siusi

    La casa-atelier sorge su un ripido pendio ai margini del centro storico del paese ed è costituita da due volumi che si intersecano e si aprono ad angolo verso valle formando una piccola corte d’ingresso. Il livello inferiore ospita l’atelier e la galleria d’arte. La struttura in calcestruzzo di questo basamento, parzialmente interrata, è illuminata in parte attraverso i vuoti del piano terreno sovrastante, da cui la luce filtra in modo indiretto. Al di sopra del basamento si innesta una struttura portante in legno formata da puntoni diagonali incrociati tra i quali è inserito il rivestimento in legno della facciata. Qui si trovano ai piani superiori le camere da letto e al pianterreno, delimitato da vetrate continue, gli ambienti di soggiorno. Le forme del tetto trasfigurano in modo decisamente espressivo l’incombere delle cime dolomitiche dello Sciliar che fanno da sfondo alla casa.

    Arte e cultura
    Messner Mountain Museum "Ortles" Solda
    Stelvio, Val Venosta

    Il Messner Mountain Museum Ortles a Solda è dedicato ai temi ghiaccio e ghiacciai. Il punto focale della mostra è il massiccio montuoso più importante dell'Alto Adige: l'Ortles. Assieme all'architetto Arnold Gapp, Reinhold Messner ha creato un museo unico nel suo genere. L'MMM Ortles è ospitato in un nuovo edificio appositamente progettato. L'architetto della Val Venosta ha inserito la maggior parte del museo in una piccola collina. L'ingresso è stato integrato in un muro di pietra naturale. Le pareti in calcestruzzo a vista sono modellate a forma di cristalli di ghiaccio e grotte di ghiaccio. È visibile all’interno la più grande collezione al mondo di dipinti e attrezzi del ghiaccio dell'Ortles. La luce filtra attraverso una fascia frastagliata di finestre sugli oggetti esposti e ricorda un crepaccio. Ad un certo punto del museo è possibile vedere anche la cima innevata dell'Ortles.

    Arte e cultura
    Stazione a monte della Funivia Merano 2000
    Avelengo, Merano e dintorni

    La vecchia funivia di Ivigna, risalente agli anni Sessanta, nel 2010 è stata sostituita in soli dieci mesi da un nuovo impianto tra Merano/Val di Nova (750 m) e Merano 2000 (1960 m). Oggi due cabine da 120 persone raggiungono la stazione a monte in soli sei minuti. Gli impianti tecnici della ditta Doppelmayr sono racchiusi in un grande parallelepipedo con un rivestimento leggero in lamiera forata rossa che dà origine a un segno forte, visibile anche da lontano nel paesaggio, e sembra quasi fluttuare sopra le bianche terrazze di sbarco. Impiegando una gamma limitata di materiali – acciaio, vetro e calcestruzzo chiaro – si è realizzata un’architettura leggera e trasparente che offre vedute grandiose sul paesaggio alpino. La stazione a valle e quella a monte, entrambe vincitrici di vari premi, rappresentano un’alternativa rispetto agli impianti di risalita più comuni: in questo caso tecnologia, forma e funzione si fondono per dare vita a un’architettura senza tempo.

    Arte e cultura
    Complesso abitativo “Semirurali”
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Negli anni Trenta, durante il regime di Mussolini, gli operai italiani a Bolzano furono alloggiati in una città-giardino denominata Semirurali, le cui case molto semplici, dotate di giardini familiari funzionali a un’agricoltura di sussistenza, furono demolite nel dopoguerra per essere sostituite più di recente da moderni edifici di appartamenti. Il progettista rinuncia a distribuire liberamente sul sito i singoli corpi di fabbrica del complesso abitativo e basandosi sulle regole dell’urbanistica tradizionale progetta una vera e propria trama stradale. Gli isolati che delimitano questi spazi pubblici sono edificati con file di case continue che delimitano vie e piazze, come avveniva normalmente prima che l’architettura moderna con la sua libertà compositiva rinunciasse ad applicare queste regole. Nonostante l’inquadramento in file geometriche regolari, gli edifici si distinguono individualmente per la presenza di logge e coperture vetrate oltre che per la tonalità delle singole case, tutti elementi di forte connotazione identitaria.

    Arte e cultura
    Museo delle miniere nel granaio
    Valle Aurina, Valle Aurina

    Un tempo in Valle Aurina si estraeva il rame e ancora oggi si possono visitare le miniere o vi si può soggiornare per la cura dell’asma. Il granaio accanto alla chiesa di Cadipietra servì per molto tempo come deposito per i generi alimentari che venivano consegnati ai minatori come integrazione della paga in denaro. Nel 2000 è stato ristrutturato per ricavarne un museo dove è esposta la collezione Enzenberg, che comprende modelli in legno, dipinti, mappe di gallerie, documenti e reperti provenienti dalle miniere di Predoi. L’intervento di restauro si è concentrato sul tratto centrale del lungo corpo di fabbrica, a cui sono stati aggiunti un nuovo padiglione di ingresso in acciaio rivestito di lastre di pietra e una copertura vetrata sulla corte interna che introduce agli spazi espositivi. Nel granaio sono stati inseriti ex novo una scala in legno, un ascensore, i servizi igienici e una scala di emergenza. Quest’ultima, completamente chiusa, ha la funzione di una sorta di cesura tra la normalità quotidiana e il coinvolgente allestimento museale.

    Arte e cultura
    Centro d'arrampicata Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La nuova palestra si inserisce nella zona scolastica di Brunico, contraddistinta dal linguaggio architettonico eterogeneo degli edifici scolastici presenti. Da qui nasce la ricerca di un gesto forte ed elementare che reagisca al tessuto urbanistico esistente. L’edificio è concepito come formazione architettonica composta da una successione di volumi che variano sia nell’altezza, sia nella profondità, raggruppandosi attorno ad una corte interna e sviluppando un’elevata qualità spaziale. Mentre la facciata verso l’esterno è chiusa , all’interno le sequenze dei vani si aprono verso la corte interna con facciate completamente vetrate. Pur mantenendo una forte riconoscibilità e autenticità, l’edificio è parte integrante del paesaggio naturale circostante. Il progetto utilizza in maniera innovativa pochi materiali e pochi dettagli. Il materiale impiegato per la struttura portante dell’involucro monolitico è un calcestruzzo bocciardato composto da inerti naturali locali di origine calcarea e realizzato senza giunti di dilatazione.

    Arte e cultura
    Museion con ponte
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Il Museion si colloca con il suo ponte in una posizione intermedia tra la città vecchia austriaca e la città nuova italiana, costituendo una maglia di connessione architettonica che rappresenta una nuova epoca, in contrapposizione all’effetto divisivo del Monumento alla Vittoria eretto dal regime fascista. Il volume parallelepipedo rivestito di pannelli di alluminio, per lo più privo di finestre, si apre sui lati brevi con grandi vetrate verso entrambe le parti della città, invitando così ad entrare. Di notte le due facciate trasparenti diventano superfici di proiezione nello spazio urbano. All’interno l’architettura di colore bianco puro accoglie il visitatore con i suoi spazi luminosi senza imporsi, mettendo l’accento sulla sua funzione di servizio aperta a molteplici opportunità espositive. Il Museion è completato concettualmente dalle due passerelle che superano il Talvera, a simboleggiare la contaminazione tra due culture che in questo punto si sovrappongono.

    Arte e cultura
    Saleghes Residence
    Selva, Regione dolomitica Val Gardena

    L’ensemble formato dal vecchio hotel e dal nuovo edificio destinato a residence con appartamenti sorge all’ingresso del paese verso valle, il che lo rende facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Con un chiaro riferimento all’architettura alpina moderna degli anni Venti, gli architetti hanno progettato sullo stretto lotto a disposizione un corpo di fabbrica dalla pianta allungata che si adatta alla topografia del terreno e ha la stessa scala dell’albergo a cui è annesso. La struttura portante in calcestruzzo armato è integrata con materiali che presentano una certa affinità con il paesaggio circostante: larice impregnato di vernice scura all’esterno, abete rosso chiaro negli ambienti interni e rovere per i pavimenti, oltre a quarzite, intonaco bianco, acciaio nero, cuoio e pigmenti naturali. Le lamelle di legno applicate orizzontalmente alla facciata rivestita di tavole di legno e ai balconi formano una “seconda pelle” che crea una sorta di filtro tra interno ed esterno.

    Arte e cultura
    Biblioteca civica e universitaria di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La biblioteca sorge su un sito poco interessante, delimitato da case unifamiliari e dal retro di alcuni edifici, e separato dalla nuova piazza del Municipio: una posizione di importanza secondaria nel tessuto urbano per un edificio culturalmente rilevante. Malgrado le premesse gli architetti sono riusciti a portare un tocco di originalità in questo contesto poco attraente realizzando un’architettura aperta, trasparente e moderna pur senza inutili concessioni alle mode, caratterizzata dalla massima flessibilità interna per soddisfare funzioni sempre mutevoli. Il risultato è una costruzione in cemento armato dall’aspetto leggero, che grazie ai pilastri sottili sembra quasi fluttuare sulla piazza coperta antistante. L’edificio è contraddistinto dalle facciate vetrate e da una copertura a sbalzo sulla terrazza superiore di fronte alle sale riunioni. Ai vari piani, se si esclude un nucleo fisso per i servizi, le piante sono libere e possono essere facilmente suddivise con scaffali, pareti vetrate e partizioni mobili. I colori scelti sono brillanti e contribuiscono a creare un’atmosfera vivace.

    Arte e cultura
    Edificio di abitazione e negozi Gamper
    Scena, Merano e dintorni

    Prima di procedere con il progetto gli architetti hanno analizzato il contesto con grande cura. I numerosi elementi di fondo ricavati dai dati locali – dall’andamento della strada alle volumetrie delle case vicine fino al Castello di Scena visibile dal sito – riemergono dunque, modernamente reinterpretati, nel nuovo edificio. Il blocco abitativo, rivestito con lastre di fibrocemento chiaro, è posato come un cristallo sul basamento in pietra grigio-azzurra che ospita i negozi. Una fuga continua chiusa da vetri tra le due parti dell’edificio lascia penetrare all’interno della gioielleria la luce diurna che illumina quasi indirettamente e con un effetto raffinato le pareti e i soffitti bianchi, ai quali si contrappongono le pannellature in noce scuro che comunicano un senso di solidità.

    Arte e cultura
    Centro sci nordico
    Malles, Val Venosta

    Tra Slingia e la Malga di Slingia si estende la pista di sci nordico più soleggiata e frequentata dell’area sciistica Ortler Skiarena, lunga 15 chilometri e con un dislivello di 150 metri. A servizio di questa struttura è stato realizzato, nel paese di Slingia, un centro fondo con scuola di sci, locale di sciolinatura, spogliatoi, servizi igienici e noleggio attrezzatura. La costruzione a un solo piano corrisponde nei materiali e nelle dimensioni all’edilizia tipica del paese. Interamente rivestita di tavole di legno verticali richiama alla mente le vetture di una ferrovia a cremagliera, in cui si entra da una fila di porte laterali. La scala che serve le cinque unità funzionali è preceduta da una zona di accesso coperta verso valle, mentre il fronte opposto a quello di ingresso è ritmato da una fila di finestre anch’esse sfalsate in altezza. Grazie a questi accorgimenti l’edificio si inserisce nel pendio con grande naturalezza.

    Arte e cultura
    Libera Università di Bolzano, campus di Brunico
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    L’ex liceo scientifico nel centro storico è stato riqualificato e ampliato per accogliere il nuovo campus della Libera Università di Bolzano con il corso di laurea in Management del turismo, sport ed eventi. Il grande edificio antico a forma di L è stato risanato sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni architettonici. L’ala più corta del complesso è stata affiancata da un nuovo corpo scale in calcestruzzo, decorato da un lettering di grandi dimensioni che lo trasforma in un vero e proprio segnale urbano. Questo attraente “pannello istoriato“ genera, con i due volumi adiacenti, una piazza raccolta che aggiunge un nuovo, apprezzato spazio all’aperto tra le strette vie del centro storico. Sotto la piazza è stata ricavata la nuova aula magna, che può essere utilizzata anche per manifestazioni pubbliche. All’interno dell’università l’allestimento rende ben riconoscibile la struttura originaria dell’edificio, integrandola con elementi moderni in maniera del tutto discreta. Il piano sottotetto è anch’esso occupato da aule didattiche.

     

    Arte e cultura
    Centro visite Val di Funes
    Funes, Regione dolomitica Val di Funes

    La Val di Funes è stata finora risparmiata dall’urbanizzazione moderna. Per questo il progetto per un edificio che riunisce il Centro visite del parco naturale e la scuola elementare, vincitore di un concorso internazionale, all’inizio è stato molto contestato per il suo linguaggio architettonico moderno. La qualità del risultato, in ogni caso, ha messo fine a ogni polemica. I due nuovi edifici a copertura piana situati a Santa Maddalena, appena più in alto del Rio Funes, si integrano perfettamente nel paesaggio con la loro forma parallelepipeda: questo sia per quanto riguarda la scala che per i colori e i materiali scelti. Dal parcheggio si attraversa il torrente su un ponte leggero ed estremamente elegante e si sale ai due edifici accostati tra loro con grande delicatezza. Il complesso è ben differenziato funzionalmente, con la vivace scuola elementare da un lato e il più tranquillo Centro visite dall’altro. Gli interni in legno perfettamente levigato e dai dettagli studiati con cura accolgono il visitatore che si trova di fronte a un allestimento di grande raffinatezza.

    Arte e cultura
    Ristorante di montagna Boè
    Corvara, Regione dolomitica Alta Badia

    Situato ad alta quota in un’area particolarmente esposta e soggetta a tutela paesistica, il ristorante forma una corte ben protetta dai venti insieme ai due edifici preesistenti, la stazione a monte della funivia e il chiosco-pizzeria. La nuova costruzione si stacca dal suolo il meno possibile, dando origine a un volume di forma allungata a un solo piano che riesce quasi a fondersi con il paesaggio. Il linguaggio architettonico si svincola nettamente dallo stile tradizionale delle baite di montagna: una copertura piana fortemente aggettante crea un riparo per le facciate interamente vetrate, che fanno apparire l’edificio ancora più trasparente e leggero. I materiali impiegati sono tuttavia quelli tipici della tradizione: legno per le terrazze e gli arredi, pietra naturale per le murature della cucina e dei servizi. All’interno tre volumi cubici rivestiti di legno articolano la pianta libera della grande sala per gli ospiti, che assume più il carattere di una lounge che di un rifugio alpino.

    Arte e cultura
    Piscina coperta Balneum
    Vipiteno, Vipiteno e dintorni

    Dalla piscina coperta si gode di un’ampia vista che arriva a includere le montagne circostanti, costituendo un’ulteriore attrazione per i visitatori. A un primo sguardo il fronte principale del complesso sembra piuttosto compatto grazie alla parete continua del piano superiore: in realtà la zona di ingresso vetrata e le lunghe finestre a nastro orizzontali al piano terra offrono colpi d’occhio invitanti anche verso l’interno della piscina. Gli altri fronti dell’edificio sono delimitati da vetrate a piena altezza che si aprono generosamente verso la vasca esterna e il panorama alpino. Un taglio nella copertura ha permesso di ricavare al piano superiore una terrazza per la sauna, protetta dagli sguardi esterni e valorizzata anch’essa da una vista che spazia in lontananza. Gli ambienti interni, inondati di luce diurna, sono caratterizzati dai soffitti in legno che soprattutto nelle ore serali, con l’illuminazione artificiale, creano un’atmosfera calda e confortevole.

     

    Arte e cultura
    Castello di Brunico, MMM RIPA
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Il Castello di Brunico fu fondato nel 1250 dal vescovo Bruno di Bressanone, che vi stabilì la propria dimora estiva. La città che prese il suo nome si sviluppò così sotto le mura del maniero. Dopo vicende storiche alterne, che lo videro utilizzato prima come carcere e poi come liceo, oggi il complesso ospita il quinto Messner Mountain Museum, che ha come tema le popolazioni di montagna. L’intervento ha riportato alla luce e risanato con grande cura le preesistenze storiche. Poiché gli spazi a disposizione non erano sufficienti per il nuovo allestimento museale, una parte dell’esposizione è stata sistemata nei sotterranei lungo le mura di cinta. Tutte le integrazioni e le nuove strutture sono realizzate con un linguaggio architettonico moderno utilizzando materiali quali il calcestruzzo, l’acciaio, il legno e il vetro. Solo gli edifici di ampliamento provvisori, per esempio le casse e gli spazi per le esposizioni temporanee, sono realizzati volutamente in legno in modo da poter essere facilmente rimossi in qualsiasi momento.

    Arte e cultura
    Stazione di servizio per le biciclette Lanz
    Naz-Sciaves, Bressanone e dintorni

    Lungo la pista ciclabile della Val Pusteria, accanto a una strada molto trafficata all’ingresso della valle, si trova la stazione di servizio e di ristoro per le biciclette Lanz. La sua posizione ben servita dalle grandi vie di traffico ne fa un punto di sosta apprezzato anche dagli automobilisti, che trovano una dotazione adeguata di parcheggi. Il chiosco provvisorio in legno dei primi tempi è sostituito oggi da un volume di forma allungata in calcestruzzo armato intonacato che si incastra in parte nel ripido pendio adiacente. Il committente è talmente legato alla stazione di servizio da aver fatto costruire la propria abitazione sul tetto del fabbricato a un solo piano. La casa è un volume cubico bianco molto articolato: superfici vetrate a tutta altezza davanti agli spazi di vendita e di ristoro, una corte a giardino riparata e alcuni locali di servizio quasi privi di finestre. Per sottolineare il legame con il territorio la stazione di servizio è verniciata esternamente con pigmenti minerali dalla tonalità grigio-bruna.

     

    Arte e cultura
    Accademia Europea EURAC
    Bolzano, Bolzano e dintorni

    Negli anni Trenta sorsero su progetto degli architetti Miozzo e Mansutti le Case della GIL di Merano, Bressanone e Bolzano. L’unica ad avere conservato le forme originarie, per quanto bisognosa di un intervento di restauro, è quella di Bressanone. A Bolzano si è deciso invece di riutilizzare l’edificio ormai in stato di degrado – tra l’altro una delle opere più significative del razionalismo di epoca fascista – con l’inserimento di nuove funzioni. La Casa è stata così riqualificata e ampliata in seguito a un concorso, e il fatto che il vincitore sia un architetto austriaco è un segno della multiculturalità di Bolzano. Ai corpi di fabbrica soggetti a tutela monumentale, restaurati e reintonacati con un manto di colore rosso, sono stati aggiunti alcuni volumi trasparenti con rivestimento in acciaio e vetro su una slanciata struttura portante in calcestruzzo. I nuovi edifici ridefiniscono il rapporto con il contesto urbano grazie a una piazza di ingresso, una caffetteria e una corte a giardino. Il design degli interni è caratterizzato dalla stessa leggerezza dell’esterno.

    Arte e cultura
    Messner Mountain Museum Corones
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    Nel Messner Mountain Museum Corones, situato sull'altopiano di Plan de Corones a 2.275 metri sul livello del mare, Reinhold Messner si concentra sull'alpinismo tradizionale. Le forme fluide dell'edificio entrano in un dialogo con le condizioni esterne. L'idea era quella di creare un luogo di silenzio, decelerazione, uno spazio per il ritiro e l'esperienza. La maggior parte dei pannelli esterni e interni del museo sono in cemento locale: nessun altro materiale può essere versato così bene in tutte le forme immaginabili. Per impattare il meno possibile sul paesaggio e per evitare un'ulteriore ostruzione della vetta, il museo è ospitato su più livelli e per lo più sotterraneo. Durante la costruzione, 4.000 metri cubi di terra e roccia sono stati scavati e distribuiti sopra o intorno alla struttura - il museo si immerge nella montagna e nelle stanze si mantiene una temperatura costante. Le scale a forma di cascata conducono dal livello superiore all'area d'ingresso su tre livelli di esposizione, fino al piano più basso. Qui, i visitatori passano due grandi vetrate fisse e raggiungono una terrazza di quasi 40 metri quadrati dalla quale possono godere di una vista panoramica a 240 gradi delle Alpi della Zillertal e delle Dolomiti.

    Arte e cultura
    Negozio di vini e specialità gastronomiche Harpf
    Brunico, Regione dolomitica Plan de Corones

    La storica bottiglieria fondata nel 1919 torna nel centro di Brunico con questo nuovo negozio. L’edificio storico con i suoi elementi in stile gotico è interessato da un vincolo di tutela monumentale; pertanto la facciata sulla via Centrale è stata rinnovata con grande cautela e ha acquistato un nuovo, inconfondibile carattere con l’inserimento delle vetrine nelle arcate gotiche al piano terreno e con l’illuminazione notturna. La vitalità del negozio si percepisce già dalla strada e il bancone per la preparazione degli ordini evoca l’atmosfera della classica bottega di vicinato, qui suddivisa stilisticamente in due parti distinte: nella zona anteriore scaffali chiari e luminosi, nella zona posteriore un tocco di lusso con mobili antichi. Al piano cantinato, indipendente dal negozio, si trova la taverna privata Harpf, uno dei migliori allestimenti degli architetti Gerd Bergmeister e Michaela Wolf.

    Arte e cultura
    Stazione della funivia Dantercepies
    Selva, Regione dolomitica Val Gardena

    La realizzazione di un impianto a fune in ambiente alpino è sempre un intervento invasivo. In questo caso l’architetto era incaricato di elaborare un progetto appropriato al delicato paesaggio montano di alta quota che sovrasta Selva di Val Gardena. Il programma prevedeva la progettazione e la realizzazione di tre manufatti per la funivia lunga 2,2 chilometri, che può trasportare fino a 3000 persone all’ora: la stazione a valle, la stazione intermedia e quella a monte. I vani degli impianti tecnici sono stati il più possibile interrati: i passeggeri entrano così in aree di imbarco provviste di grandi vetrate, coperte e protette da gusci ricurvi di cemento armato. La stazione a valle si inserisce nel paesaggio con le sue linee morbide, la stazione intermedia si presenta completamente vetrata e trasparente grazie alla struttura portante in acciaio, mentre arrivati alla stazione a monte si viene accolti da una sorta di conchiglia in calcestruzzo che sovrasta il padiglione vetrato.

     

    Arte e cultura
    Distilleria di whisky Puni
    Glorenza, Val Venosta

    Nella zona industriale di Glorenza il cubo alto 13 metri della Distilleria Puni svetta come una Kaaba giunta qui da un mondo lontano, un landmark ad alto contenuto simbolico. L’idea geniale dell’architetto è stata quella di alloggiare tutti gli impianti tecnici, oltre che i locali di vendita e di servizio, in un cubo di mattoni realizzato con la tecnologia costruttiva tradizionale dei fienili della regione, cioè con le pareti in laterizio forate e permeabili all’aria. Le stesse pareti che appaiono trasparenti sia dall’esterno che dall’interno, proseguono al piano interrato, dove sono collocati la scintillante caldaia per la fermentazione e l’alambicco, dando origine a una massiccia struttura a volta. È sorprendente l’unitarietà nella scelta dei materiali, che fanno riferimento alla limpidezza dei prodotti di questa distilleria, la prima in Italia dedicata al whisky. Tutti i dettagli in acciaio e vetro sono stati disegnati con grande attenzione alla qualità, come del resto le strutture in laterizio.

    Arte e cultura
    Parco acquatico Cascade
    Campo Tures, Valle Aurina

    A pochi minuti a piedi da Campo Tures, nei pressi del torrente Aurino, delle cascate di Riva e di uno stagno naturale balneabile, è stato realizzato un complesso sportivo che si distingue per la copertura allungata e lievemente ondulata. La caratteristica principale del progetto è la compenetrazione tra esterno e interno. La luce entra nell’edificio da tutti i lati attraverso le vetrate continue, mentre dall’interno la vista è talmente ampia che le piscine sembrano fondersi con il paesaggio. La disposizione a terrazze dell’impianto è un riferimento alle vicine cascate. All’interno una sorta di passeggiata collega tra loro le varie zone; gli elementi fissi, ridotti all’indispensabile, servono contemporaneamente a stabilizzare la copertura che sembra galleggiare nell’aria. L’allestimento si basa su una gamma limitata di materiali: acciaio inox per le vasche, cemento ruvido per le pareti, pietra antiscivolo per le pavimentazioni, sistemi fonoassorbenti per i luminosi soffitti e acciaio e vetro per le facciate che comunicano un senso di grande leggerezza.

    Arte e cultura
    Gasthaus zur Krone
    Lasa, Val Venosta

    La piazza di Lasa, il paese del marmo, è interamente lastricata con questo materiale nobile. In marmo bianco è anche il busto dell’Imperatore Francesco Giuseppe, abbandonato in un angolo dato che non fu mai ritirato a causa dello scoppio della Prima guerra mondiale. In questo contesto, la locanda tradizionale Zur Krone non è solo un punto di incontro prediletto da sempre più persone, ma ha sviluppato anche un programma di eventi molto frequentato. La ristrutturazione doveva necessariamente conservare il carattere del locale. I pavimenti in legno, le pannellature alle pareti anch’esse in legno dipinto a colori chiari, le panche continue e gli arredi semplici di provenienza eterogenea, oltre a una teca di acciaio inox con finitura opaca, creano una composizione che sembra quasi casuale ma che è invece il risultato di un calcolo raffinato volto a creare un’atmosfera il più possibile rilassata. Cuore dell’ampliamento è la cantina medievale con le volte originali, oggi utilizzata come spazio per gli ospiti e per le manifestazioni.

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