La vecchia funivia di Ivigna, risalente agli anni Sessanta, nel 2010 è stata sostituita in soli dieci mesi da un nuovo impianto tra Merano/Val di Nova (750 m) e Merano 2000 (1960 m). Oggi due cabine da 120 persone raggiungono la stazione a monte in soli sei minuti. Gli impianti tecnici della ditta Doppelmayr sono racchiusi in un grande parallelepipedo con un rivestimento leggero in lamiera forata rossa che dà origine a un segno forte, visibile anche da lontano nel paesaggio, e sembra quasi fluttuare sopra le bianche terrazze di sbarco. Impiegando una gamma limitata di materiali – acciaio, vetro e calcestruzzo chiaro – si è realizzata un’architettura leggera e trasparente che offre vedute grandiose sul paesaggio alpino. La stazione a valle e quella a monte, entrambe vincitrici di vari premi, rappresentano un’alternativa rispetto agli impianti di risalita più comuni: in questo caso tecnologia, forma e funzione si fondono per dare vita a un’architettura senza tempo.
Si tratta di un’architettura che riesce a mettere in relazione la tecnologia e le funzioni richieste in una forma unitaria, stabilendo una relazione con il paesaggio circostante e creando un segno distintivo.